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Autore Discussione
rossana
Inviato il: 29/1/2010 10:01
Registrato: 22/7/2007
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Messaggi: 66
Centrale nucleare e scorie radioattive

Mi rivolgo a voi per avere delucidazioni chiare sul nucleare qui' a Latina, leggo  di nuovo da qualche giorno che qui' a latina e' stato fatto un sondaggio  sulla riapertura della centrale  nucleare , cosa vergognosa e scandalosa che solo delle menti distorte potrebbero accettare , Invece di cercare altre fonti alternative  che non danneggiano la popolazione di latina e della sua procincia , Inoltre leggo che sara smpre  nel nostro territorio aperta la discarica  delle scorie  radioattive di tutta L'ittalia, cioe' una delle tre piu' grandi discariche dell Europa, Come si puo' pensare una cosa del genere?

 A quali cittadini e' stato chiesto se la volevano? a quelli che aderiscono al governo di destra che accettano ogni cosa giusta o sbagliata pur di stare al potere ? perche' non hanno fatto un referendum su tutta la popolazione per avere un giusto  giudizio ?

 Si sono mai chiesti i nostri governanti perche' le altre nazioni le stanno chiudendo  perche' dannose  per le malattie tumurali in aumento? E noi iinvece le  dobbiamo  riaprire assumendoci anche tutte le scorie radioattive nazionali dannose per le nostre coste , per la nostra salute.e per la nostra economia agricola, che  verra certamente distrutta perche' nessuno vorra' prodotti coltivati e cresciuti nel territorio ? Chi tra i nostri politici ha interessi a questo sfacello Regionale e territoriale per Latina? Forse Cernobyl non ci ha insegnato niente? eppure i malati di tiroide e tumori sono in aumento costante.

 distinti saluti rossana gabrielli




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giucap
Inviato il: 1/2/2010 11:30
Registrato: 13/1/2006
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Messaggi: 827
Re: Centrale nucleare e scorie radioattive

Una prima risposta finalmente chiara alle domande di Rossana viene da Robilotta, capogruppo PdL in Regione Lazio: http://www.parvapolis.it/page.php

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Anonimo
Inviato il: 1/2/2010 11:34
Re: Centrale nucleare e scorie radioattive

  in un paese CIVILE  le opinioni popolari vanno rispettate!

il nostro forse"non lo  é

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Nucleare: i tre referendum del 1987

I votanti furono il 65,1%, i sì vinsero con circa l'80% dei voti. Alto numero di schede bianche e nulle

L'8 novembre 1987 in Italia si votò per cinque referendum, tre di questi riguardavano l'energia nucleare. Nessuno dei tre quesiti chiedeva l'abolizione o la chiusura delle centrali nucleari. I votanti furono il 65,1%, con un'altissima percentuale di schede nulle o bianche che andarono dal 12,4% al 13,4%

REFERENDUM NUCLEARE 1 - Veniva chiesta l'abolizione dell'intervento statale nel caso in cui un Comune non avesse concesso un sito per l'apertura di una centrale nucleare nel suo territorio. I sì vinsero con l'80,6%.

REFERENDUM NUCLEARE 2 - Veniva chiesta l'abrogazione dei contributi statali per gli enti locali per la presenza sui loro territori di centrali nucleari. I sì s'imposero con il 79,7%.

REFERENDUM NUCLEARE 3 - Veniva chiesta l'abrogazione della possibilità per l'Enel di partecipare all'estero alla costruzione di centrali nucleari. I sì ottennero il 71,9%.

 

 

 

 



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Salvatore
Inviato il: 1/2/2010 11:42
Staff
Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672
Re: Centrale nucleare e scorie radioattive

Caro Drivebot, ad onor del vero, nessuno dei tre referendum prevedeva l'abolizione delle centrali nucleari. Resto convinto che quella di allora fu una scelta suicida, mentre il maldestro tentativo di reintrodurre il nucleare è oggi stupido, illogico e nasconde chissà quali affarucci sporchi della nostra pessima classe dirigente.

Salvatore




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"Integrity is doing the right thing, even if nobody is watching."

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giucap
Inviato il: 1/2/2010 12:15
Registrato: 13/1/2006
Da:
Messaggi: 827
Re: Centrale nucleare e scorie radioattive

Un bel problema, la memoria, specialmente nel nostro Paese!

Ci sono parecchie cose che a mio avviso non quadrano in relazione a questo ritorno al nucleare. Provo ad elencarne alcune.

La Legge delega con la quale il Parlamento ha dato mandato al Governo di legiferare in merito è stata approvata con voto di fiducia, senza possibilità di dibattito. Tale legge è stata impugnata di fronte alla Corte Costituzionale da 15 Regioni (incluso il Veneto, amministrato dal centro-destra, tanto per cominciare a confutare le balle che circolano) per eccesso di delega.

Prima domanda ai candidati alla carica di Presidente della Regione Lazio: continuerete tale azione? (domanda semplice, si risponde solo con il sì o con il no).

I primi provvedimenti emanati in applicazione della delega prevedono che i siti vengano individuati dai soggetti incaricati della realizzazione degli impianti. In caso di problemi o contestazioni, ultima parola al Presidente del Consiglio. Le Regioni vengono completamente by-passate (alla faccia del tanto decantato federalismo). Una volta deciso il sito, l'area viene "militarizzata", per cui saranno i militari a garantire la realizzazione dell'opera.

Già oggi è stato apposto il segreto militare sulle opere in corso di esecuzione presso la centrale di B.go Sabotino: sembra si tratti di magazzini necessari in relazione all'esecuzione delle attività di decommissioning (così si chiama lo smantellamento di una centrale nucleare); cosa ci vada dentro non è dato sapere (difficilmente saranno fiori, ché non sembra ci siano sufficienti superfici vetrate). Faccio presente che tali attività sono in fase di preparazione oggi, dopo oltre vent'anni dalla chiusura della centrale.

Se le centrali nucleari sono così economicamente convenienti (tralasciando per un momento i problemi di sicurezza e gestione delle scorie), come mai l'energia nucleare rappresenta solo il 6% di tutta l'energia prodotta nel mondo, e meno del 3% di quella prodotta in Europa? E' così pieno di imprenditori incapaci che rinunciano a soldi facili?

Se le centrali nucleari sono così sicure e prive di impatti sulla salute, come mai non sono state ancora fatte serie indagini epidemiologiche sui siti che le hanno ospitate? E come mai è prevista l'erogazione di ingenti contributi statali per i territori che le ospitano? Si tratta di regalie? E ancora, perché il Presidente del Consiglio si è premurato, durante la campagna elettorale per le regionali in Sardegna, di rassicurare l'elettorato che lì non sarebbero state realizzate centrali (nonostante le condizioni altamente favorevoli, sia per la stabilità dal punto di vista sismico, sia per la disponibilità di acqua, sia per la bassa densità di popolazione)? E come mai il consigliere provinciale Del Balzo ha recentemente voluto riportare analoghe rassicurazioni, a suo dire ricevute dal premier, in merito all'escusione di B.go Sabotino tra i potenziali siti di realizzazione? Cos'è, le centrali sono sicure però meglio lontano da casa mia?

In realtà, dato che le condizioni idrogeologiche non cambiano nel giro di pochi anni (e meno di un secolo sono pochi anni, da questo punto di vista), se l'ENEA aveva individuato Latina (e Montalto, e Garigliano) come siti idonei ad ospitare una centrale nucleare, è verosimile che nessuno potrà opporre obiezioni ai realizzatori delle nuove centrali se confermeranno tale scelta.

Il costo delle quattro centrali al momento previste è di circa 30 miliardi di Euro (solo realizzazione, ché in tali costi non entra mai la fase del decommissionig, ben più costosa, che resterà a carico dei nostri figli e nipoti). Impiegare tutte queste risorse significa abbandonare gli investimenti per le energie alternative e per la ricerca sul nucleare di quarta generazione (che vorrebbe risolvere il problema delle scorie all'origine). Invece spenderemmo tutti questi soldi per una tecnologia vecchia, di proprietà francese che porterebbe quindi scarsi ritorni anche sull'economia locale (le costose royalties sulla tecnologia nonché il costo di apparecchiature e macchinari tecnologici andrebbero in Francia, dove risiedono tecnologia e know-how); a noi resterebbe solo da tirar su il cemento.

Si chiede demagogicamente un'analisi razionale, ma si è evitato ogni dibattito e non si sono portati conti né analisi costi-benefici: la scelta ideologica è quella del nucleare purchessia, per segnare una rivalsa ed una supremazia "culturale" figlia dell'ignobile e irrazionale equazione "nucleare di destra, energie alternative di sinistra".

Pensiamoci, finché siamo ancora in tempo.

Giulio

 



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Anonimo
Inviato il: 2/2/2010 12:58
Re: Centrale nucleare e scorie radioattive
Citazione:
Salvatore ha detto:

Caro Drivebot, ad onor del vero, nessuno dei tre referendum prevedeva l'abolizione delle centrali nucleari. Resto convinto che quella di allora fu una scelta suicida, mentre il maldestro tentativo di reintrodurre il nucleare è oggi stupido, illogico e nasconde chissà quali affarucci sporchi della nostra pessima classe dirigente.

Salvatore


 

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verissimo, però implicitamente ,l'invito era ad investire in energie alternative!

e poi in 200km 3 siti (montalto ..latina... garigliano) mi sembra eccessivo!

noi abbiamo gia dato!

 





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maui
Inviato il: 7/2/2010 18:55
Registrato: 26/2/2007
Da:
Messaggi: 51
Re: Centrale nucleare e scorie radioattive
Queste sono le  argomentazioni che la nostra Jessica Brighenti e il nostro Alessandro Savio  di LatinaSostenibile hanno redatto come posizione dell'Associazione al no al nucleare a Latina e in Italia con la tecnologia attuale, è un pò corposo ma l'argomento lo richiedeva, grazie e buona lettura.

1. il rientro al nucleare non rappresenta alcuna necessità per l'Italia: importiamo il 12,5% circa di energia elettrica dall'estero, e secondo uno studio dell'ENEA commissionato dal governo (energia e ambiente 2008) con il risparmio energetico e l'efficienza energica si può ridurre la domanda del 50% circa
2. in Italia abbiamo gravi problemi nella rete elettrica, per i quali disperdiamo molta energia
http://www.autorita.energia.it/it/dati/ees1bis.html"#333333"> guardate le perdite di rete
3. il rientro al nucleare in Italia non risolve il problema attuale dell'offerta di energia elettrica, e non ci farà rientrare in Kyoto e neanche nel 20-20-20 europeo, visti i tempi di realizzazione di una centrale che superano i 10 anni (in Italia poi chi lo sa...); il riscaldamento globale va combattutto oggi!
4. il mito del black out italiano sul quale basiamo la necessità di annullare la dipendenza di energia elettrica, non fu dovuto alla dipendenza dall'estero, ma da un guasto che mandò in tilt la rete nazionale
5. parlando di blackout, faccio presente che a novembre 2009 la Francia ha ammesso la possibilità di un blackout durante questo inverno dovuto all'arresto di 18 reattori per guasti. http://www.verdi.it/energia/27668-nucleare-francese-mito-in-fumo.html"#333333">;
6. l'energia in Francia costa di meno semplicemente perché è tutto è a fondi pubblici (AREVA= 85% capitale statale), trovatemi un privato che da solo investe propri soldi e risorse in qualcosa per il quale vedrà (forse "basta vedere le centrali EPR in costruzione") un rientro economico dopo 10 anni se va tutto bene: è un folle;
7. la bolletta del cittadino non si abbasserà: già paghiamo nella bolletta da anni il decommissioning delle centrali nucleari chiuse (e la SOGIN in 11 anni di attività ha realizzato solo l'1% annuo di decommissioning), e le aziende che gestiranno le centrali vorranno una bolletta stabile per rientrare con i costi di manutenzione-gestione...;
8. le centrali creeranno occupazione? si, solo intorno alle centrali per noi italiani: io vivo a Latina da quando sono nata, e Latina ha una economia non certo florida, le case intorno alla centrale vengono svendute; il lavoro e i soldi lo diamo ai francesi dell'Areva (che realizzerà le centrali); le rinnovabili rivoluzioneranno il modello economico italiano e creeranno posti di lavoro a fiumi, essendo le rinnovabili la forma energetica più democratica e decentralizzata che esista.
9. L'AREVA è in crisi con 4 cantieri aperti, iniziati e fermati per costi eccessivi e non solo...l'EPR una tecnologia bocciata dalle autorità di vigilanza sul nucleare, quella inglese, francese e finlandese; negli USA una centrale annullata per costi eccessivi e bocciata dall'autorità americana; centrali EPR funzionanti non ne esitono e noi vogliamo regalare i nostri soldi alla cieca denunciando spesso come scusa l'incertezza delle rinnovabili...
10. Le centrali rispettano l'ambiente? sul rispetto dell'ambiente non mi pronuncio, anche perché non esiste né una EPR ne uné di IV generazione, e comunque si guarda sempre e solo l'impatto circoscritto alla centrale, non l'impatto totale LCA (Life Cycle Assessment) per: realizzazione, reperimento materie prime, smaltimento scorie, stoccaggio definitivo, decommissioning etc...
11. la scelta del nucleare EPR è folle, è solo un modo per buttare almeno 32 miliardi di euro (con i quali arricchiremo l'AREVA) in un Paese con un debito pubblico di circa 1.700 mld di euro...lo sviluppo economico sta nella GREEN ECONOMY e nel riconoscimento della necessità di staccarci dalle fonti fossili (l'uranio è un minerale fossile).
Es. informatevi sulla smart-grid di rinnovabili del nord Europa (tra cui la Francia): costerà sui 30 mld di euro e servirà 100GW di energia elettrica, mentre noi col nucleare ci faremmo 64GW....furbi, eh?? ma vogliamo far arricchire sempre gli altri?? rendiamoci veramente indipendenti...ma l'uranio dove lo prendiamo? e la tecnologia?....http://www.genitronsviluppo.com/2010/01/07/smart-grid-europa/
11a. le riserve di uranio sono attestate a finire tra circa 40-60 anni, nelle visioni più ottimistiche, quindi investire 30 MLD (senza considerare che aumentando il numero di centrali questa stima andrà rivista al ribasso e che il costo dell'uranio ovviamnte aumenterà in modo esponenziale in funzione della dipendenza e della domanda) è palesemente poco conveniente per noi cittadini.
12. il mio no al nucleare non è per il pericolo di esplosioni o incidenti, ma per i motivi razionali di non convenienza e non necessità per il nostro paese, per le nostre tasche e per la nostra salute
13. Rendiamoci conto che la decisione di utilizzare il nucleare per produrre corrente è stata basata solo sulla necessità di abbattere i costi per le strutture necessarie per l'arricchimento dell'uranio destinato alla produzione di armi nucleari.
14. consiglio a tutti la lettura del libro di Virginio Bettini e Giorgio Nebbia - “Il nucleare impossibile. Perché non conviene tornare al nucleare”; purtroppo noto che gli scienziati o comunque coloro che si pongono a favore del nucleare trascurino tutte le dinamiche politiche-economiche che in realtà muovono la ricerca sul nucleare...
http://www.archivionucleare.com/index.php"#333333">CONCLUSIONI:
il nucleare per generare corrente non è il futuro, ma il passato, storia, anzi preistoria...
non è stato realizzato in nessuna parte del mondo fino ad oggi un nucleare pulito, quindi tutta roba su carta...
il nucleare è vecchio di + di 100 anni e da 60 anni lo usiamo per generare elettricità (con migliorie ingegneristiche piccole per il tempo che è trascorso e i soldi investiti) e nonostante ciò ancora non si ha a livello mondiale una soluzione definitiva per le scorie, impariamo a essere realisti e non utopici.Dobbiamo capire che possiamo sfruttare la forza immensa della natura che ci offre, non pensare di sostituirci a Lei come se fossimo degli dei: perché creare quando possiamo utilizzare quello che già c'è? stiamo solo temporeggiando un cambiamento che prima o poi saremo costretti a fare, ricordiamoci che la Terra è un elemento finito e circoscritto, come lo sono le risorse e l'uranio: solo la sua forza è infinita, e la sua vita, ma gli scienziati sono accecati dalla FEDE nella scienza...


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jessibri
Inviato il: 15/2/2010 1:51
Registrato: 8/2/2010
Da:
Messaggi: 5
Re: Centrale nucleare e scorie radioattive

ciao Maui,

sono Jessica Brighenti, vorrei precisare che questi punti sono stati realizzati da me e ALessandro non per l'associazione, ma per il

MOVIMENTO NAZIONALE "NO AL NUCLEARE IN ITALIA" coordiniamo tutti i gruppi!

che non è legato all'associazione Latina Sostenibile, ma l'associazione appoggia il movimento e quindi i punti qui sopra.
Tendo a precisare in quanto il Movimento è amministrato da ma e Alessandro senza alcun legame con l'associazione.
Detto ciò, i punti qui sopra sono stati razionalizzati ed aggiornati, pertanto non rispecchiano più strettamente le nostre posizioni, ma fate riferimento a
 
grazie dell'appoggio
 
Jessica
 


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davide
Inviato il: 15/2/2010 16:04
Registrato: 18/10/2007
Da:
Messaggi: 1670
Re: Centrale nucleare e scorie radioattive

Ho letto su Facebook i motivi contro il no al nucleare e faccio delle osservazioni:

1) Per quanto riguarda le perdite per il trasporto e trasformazione di tensione dell'energia elettrica, faccio presente che in percentuale queste sono scese dal 7,6% del 2003 al 6,6% del 2008. Significa che gli interventi fatti da Terna Spa sulle reti ad alta tensione hanno migliorato il rendimento dell'intero sistema elettrico nazionale, con ricadute benefiche sulle tasche dell' utente, visto che in bolletta vengono scaricati i costi delle perdite, e se queste sono minori anche gli oneri scaricati in bolletta saranno minori.

Cmq sia queste perdite potranno essere ulteriormente migliorate ma mai azzerate. Dunque il fatto di dimezzare l'import di energia elettrica  portando a zero le perdite di rete è tecnicamente impossibile.

Inoltre faccio presente che nel decennio 98-2008 con la messa in funzione di nuove ed efficienti centrali a ciclo combinato a metano, l' Italia ha importato meno energia elettrica, sia in valore assoluto sia in percentuale. Nel 98 importavamo 40,7 Gwh/anno cioè il 14,6% del nostro fabbisogno (con un picco di 50,6 Gwh del 2002 pari al 16,4% del fabbisogno italiano) a 40 Gwh/anno pari all' 11,8% del fabbisogno nel 2008.

Significa che anche se in valore assoluto importiamo la stessa energia del 98, in proporzione siamo meno dipendenti dall'estero.  Abbassare ulteriormente questo import è difficile perchè l'energia nucleare importata da Francia e Svizzera riesce a spuntare sulla borsa elettrica prezzi al Mwh inferiori e più concorrenziali di quelli offerti dalle centrali italiane (siano esse a carbone o a ciclo combinato). La loro energia proveniente da nucleare è più competitiva specie nelle ore di poca richiesta e nei giorni festivi.

Infatti questi paesi hanno un tasso di successo, cioè riescono a vendere sul mercato l'80-90% dell'energia che offrono (a differenza dell' energia elettrica prodotta dalle centrali italiane, che hanno un tasso di successo molto più basso). Per questo producendo energia elettrica da nucleare in Italia possiamo diminuire notevolmente l'import da paesi esteri.

2) Il nucleare avendo un orrizzonte di tempo abbastanza lungo (oltre 30 anni) non deve essere posto per rispondere all'attuale esigenza di crisi energetica nel medio termine (3-5 anni).

Cmq sia ma perchè pensate che una centrale eolica di grandi dimensioni dal momento in cui viene richiesta l'autorizzazione, al momento in cui entra effettivamente in servizio non passano 5 e più anni?

5)  Sul fronte delle bollette ancora non ci sono stati accordi. Ma è pur vero che l'ENEL stà sollecitando sia i produttori, sia i grossi consumatori a fare dei consorzi con lei, per avere energia elettrica a tariffe vantaggiose. La situazione è in evoluzione e dunque aspettiamo prima di dare un giudizio definitivo su questo punto.

 6) Come detto il nucleare produce posti di lavoro contrati localmente. E noi della provincia di Latina non dovremmo esserne contenti?? In lituania a fine 2009 hanno appena spento una centrale nucleare da 1500 MW. Lo sapete quanta gente ci lavora? 5000 persone!!

10) Si dice che le centrali nucleari sono sicure e che Cernobyl fu un fatto unico, ma che nel mondo ci sono diversi incidenti di minore entità soprattutto nelle centrali più vecchie (quelle costruite oltre 20 anni fà). Implicitamente si dice che centrali di nuova generazione e con una manutenzione fatta come si deve presenteranno un rischio di incidenti di minore entità molto di più basso di quanto non avvenga oggi.

12) Dove lo avete letto che si spenderanno 30 Mld di soldi pubblici?? Innanzitutto per quanto riguarda il consorzio ENEL-EDF (che realizzerà 4 reattori, la metà del piano nucleare dell'Italia) pur essendo queste aziende controllate dallo Stato Italiano e Francese non si finanziano con soldi pubblici.

Bensì attraversi prestiti bancari ed attraverso prestiti obbligazionari. In nessun documento ufficiale attualmente si fà riferimento a trasferimenti di soldi pubblici dallo Stato a queste aziende. Al limite lo Stato potrà agevolarle in qualche fase con qualche beneficio, (ad esempio imponendo un prezzo al MWh bloccato per l'energia prodotta da queste centrali e con la priorità per Terna di servirsi di queste centrali), ma mai attraverso un contributo diretto.

Se poi si fà riferimento ai costi di smantellamento e bonifica, bè quelli sono tutti da chiarire come verranno ripartiti. 

DAVIDE 

 

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