Scrivono Enrico Deaglio e Beppe Cremagnani (autori del film inchiesta “Uccidete la democrazia!”) :

“Riusciremo a stabilire perlomeno una certa quota di verità sulla notte delle elezioni del 9-10 aprile e sui risultati che ne sono conseguiti? O saremo condannati per aver diffuso notizie «false, tendenziose ecc.»? Abbiamo turbato l’ordine pubblico o invece abbiamo avvicinato un po’ di cittadini alla cosa pubblica?”

 Quest'ultima è una bella domanda ... merita senz'altro una riflessione.

Se non siete troppo turbati, vi inviterei ad esprimere un parere... possibilmente un "sommesso parere"

Un caro saluto

Francesca

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Qualunque viaggio noi intraprendiamo, noi inseguiamo la felicità. Ma la felicità è qui.
Orazio Flacco

Io dico che sia giusto vederci chiaro ma nel contempo è una vergogna che ci facciano assistere allo spettacolino del riconteggio con questi dubbi a distanza di mesi a causa di sospetti su comportamenti approssimati o interessati di chi aveva già contato.

In queste occasioni si evidenziano due ltalie una dellla SCALA e l'altra del SOTTOSCALA, una in smoking e una con le pezze al c..o., una che vuole far bene e una che vuole continuare ad imbrogliare.

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Kla >))°> J

Un governo e una maggioranza continuamente messi in dubbio non giovano a nessuno. Non giovano a chi li ha votati non giovano a chi non li ha votati. Non giovano all’Italia. Ci sono state le elezioni? Qualcuno ha vinto fosse anche per un solo voto? Bene! Per come la vedo io questo qualcuno deve governare per 5 anni. Punto.

Adesso invece ricontiamo le schede. E se dovesse saltare fuori che invece di 23000 voti in più al centrosinistra ce n’erano 5000 in più per il centrodestra? Cambiamo governo?

Salvatore

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"Integrity is doing the right thing, even if nobody is watching."

Concordo in buona parte con quanto espresso da Salvatore, anche se la risposta alla sua ultima domanda per me dovrebbe essere "sì, se ci sono stati brogli o errori, e quindi la volontà popolare non è stata rispettata, si attribuiscono i seggi in base ai voti effettivi." Una bella rogna, certo, ma come far finta di niente?

Il problema che ho personalmente avvertito, sul finire della campagna elettorale, è stato l'allarme brogli preventivo, lanciato (per me incredibilmente) dalla maggioranza, cioè da coloro che organizzano le elezioni e che ne possono verificare, anzi ne debbono garantire istituzionalmente, la regolarità.

Se mi si passa il paragone irriverente, è un po' come la storia di quello che fa la puzzetta e poi per primo ne decanta la fragranza, intendendo così allontanare i sospetti.

Però, per quanto ne ho letto, ho trovato l'iniziativa di Deaglio alquanto dilettantesca: mi sembra che tutto il "teorema" sia stato costruito su un'assunzione totalmente sbagliata (e non difficilmente verificabile): i dati tramessi dal Ministero dell'Interno per via informatica servono solo ai fini informativi, mentre i risultati finali e quindi i seggi vengono attribuiti sulla base dei registri cartacei. Se così è, manipolare con un programmino i dati trasmessi dalle Prefetture al Ministero può causare false sensazioni durante la notte dello spoglio, ma non inficia minimamente i risultati.

Quindi Deaglio parrebbe essere stato ingenuo e superficiale, ma non credo d'altra parte che possa essere accusato di alcunché, in quanto a mio parere ogni possibile sanzione sarebbe molto più grave del danno che vorrebbe colpire: diciamo che si è "sputtanato" professionalmente, e questa per un giornalista è già una bella sanzione in sé.

Un caro saluto

Giulio

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Qualunque viaggio noi intraprendiamo, noi inseguiamo la felicità. Ma la felicità è qui.
Orazio Flacco

Cari Giulio e Vincenzo, permettetemi di dissentire.

Io la penso un po’ all’americana (che novità! – direte.): eventuali contestazioni, indagini, ricorsi e riconteggi si dovevano fare prima che Prodi si fosse insediato a Palazzo Chigi. Adesso c'è Prodi e ce lo teniamo! Non giova a nessuno avere un governo insidiato da continue spallate (interne o esterne). A mio parere è sintomo di grande civiltà un riconoscimento formale, come avviene negli Stati Uniti, in cui il candidato perdente riconosce la sconfitta e legittima completamente la vittoria dell'avversario. Una volta che si è consumata questa liturgia (ricorderete tutti la prima elezione di W) nessuno si sogna più di mettere in dubbio la regolarità delle elezioni o la legittimità del governo. Se vi ricordate, io sono per il premierato forte. A mio parere il presidente del consiglio deve poter governare per 5 anni in santa pace senza essere continuamente ricattato (dai vari Bossi, Follini e Casini prima, e dalla moltitudine multivariegata oggi). Chi governa deve poterlo fare senza esser costretto a  costanti giochi di equilibrismo per non cascare dalla poltrona. Io sogno il giorno in cui il premier sia  svincolato dalla maggioranza parlamentare, ma questo è un altro discorso.Torniamo ai voti: in una scala da uno a dieci non riesco a collocare il mio gradimento per Prodi (avrei bisogno dei numeri negativi) però dico che Prodi ha il diritto di governare e penso che sia nel migliore interesse dell’Italia se lo lasciano governare. Ricontare le schede adesso non ha alcun senso. Delegittima solo le Istituzioni e quel poco di credibilità che ancora ha il nostro Paese va a farsi friggere. La cosa di cui abbiamo disperatamente bisogno è la stabilità e un governo che governi. Rifaccio la domanda: ma davvero se dovesse saltar fuori che la destra ha preso qualche voto in più della sinistra pensate che sarebbe sensato cambiare governo in corsa?

Salvatore   

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"Integrity is doing the right thing, even if nobody is watching."