Non so se e quanto possa interessare, io intanto la butto lì.

Un forum dove recensire l'ultimo film visto e scambiarsi opinioni a me risulterebbe utile: con le poche volte che vado al cinema, potrei magari evitare qualche bufala.

Comincio da "Il Riccio", visto martedì scorso. Avevo letto il romanzo "L'eleganza del riccio" da cui è tratto. Dato che mi era piaciuto, mi ha incuriosito vedere come un terzo (il regista) avrebbe reso i personaggi che avevo immaginato leggendo il libro.

Mi erano arrivate voci di scarsa "fedeltà" e l'eco di una polemica con l'autrice del romanzo. Ero quindi pronto al peggio. E invece, man mano che la trama si svolgeva, ritrovavo lo spirito e spesso anche le battute del libro. Certo la dimensione romanzo permette di approfondire meglio i personaggi, di condurci lentamente alla loro conoscenza, di pennellare meglio le sfumature. Il film in questo senso risulta troppo veloce, ad un certo punto c'è un salto temporale che ci porta al dunque.

Conoscendo storia e personaggi già da prima, ho trovato comunque la pellicola godibilissima, ottimamente recitata e diretta.

Ritengo infine che anche chi non abbia letto il libro possa apprezzare la storia e come viene resa. Come spesso accade anche nella vita, mancherà qualcosa, ma difficilmente si percepisce l'assenza, soprattutto di ciò che non si conosce.

CONSIGLIATO

Giulio

Cresce l'attesa per AVATAR il film di fantascienza in 3D ideato, prodotto e diretto da James Cameron, il regista Premio Oscar per "Titanic", 15 anni fa, quando non esistevano ancora gli strumenti necessari per dare vita alla sua visione. Ora, dopo 4 anni di lavorazione, AVATAR , un film live action con una nuova generazione di effetti speciali.

In Italia arriva in ritardo in quanto per scelta non si è voluto mettere in concorrenza con i "film panettoni" nostrani.

Buona visione

Approfitto del forum "cinema" senza aprirne uno nuovo, e prendo spunto da un post di un utente pubblicato su latina24ore.it per qualche considerazione su cui buona parte dei latinensi credo si interroghi da tempo, vista la sua manifesta evidenza e il suo perdurare nei decenni di storia cittadina. In realtà ne siamo ormai così assuefatti, che spesso capita di non accorgersene nemmeno più, ma bene ce ne ricordiamo allorchè ci rechiamo fuori porta a vedere un film, o quando disgraziatamente invitiamo qualche forestiero a sedere sulle “poltrone” dei nostri “cinema”, ascoltando in seguito i loro commenti piuttosto increduli e stupefatti.“

Cinema” per modo di dire considerata l’arretratezza strutturale e tecnologica degli ambienti, e “poltrone” per modo di dire, visto che data la minutezza, sarebbe più conveniente dotarsi dei classici seggiolini degli autobus di linea.

Sono talmente scomode che è quasi impossibile stare fermi per più di qualche minuto, tanto che le teste innanzi a noi sono in continuo movimento lasciando solo di tanto in tanto trapelare qualche squarcio di pellicola, e risultano peraltro non poco dolorose per chi soffre di lombalgia o simili. Orvero siamo nel 2010 e ormai praticamente tutti i cinema di Italia, finanche quelli di campagna, sono stati adeguati, ristrutturati, o al limite ne sono stati realizzati dei nuovi.A Latina? Nulla di tutto ciò, i cinema sono sempre gli stessi da sempre, sia come numero che in quanto a caratteristiche, e i cittadini di un capoluogo di 120 mila abitanti sono costretti a recarsi a Roma o in più piccoli comuni della provincia per vedere decentemente un film.

Si potrebbe rintracciare una dose di sarcasmo in tutto ciò, ma invero ben rappresenta la realtà odierna. Ci sarebbe da domandarsi come mai nessun altro soggetto ha mai investito o investe tuttora in qualcosa di innovativo, ancora non presente sul territorio, e che porterebbe di conseguenza a soddisfare una domanda al momento insoluta con prevedibili e consistenti profitti. Qualcuno si è mai accorto di niente? 

I proprietari dei cinema, invece, stando questa sorta di duopolio, non hanno alcun interesse ad investire nella propria attività. Infatti, se il primo decidesse di ammodernare il proprio bene, il secondo, per le leggi di mercato, dovrebbe fare altrettanto.

E intanto a farne le spese sono sempre i cittadini, ma stavolta anche la stessa città di Latina, che nel 2010, è di fatto una delle poche rimaste a presentare sale cinematografiche modello anni ’80. 

Massimo de Simone

Caro Massimo, hai toccato un punto molto importante. Io vorrei aggiungerne un altro: la qualità degli spetattori.

Mi spiego: di recente ho visto Avatar, film che più di tanti altri sarebbe capace di rapirti e di coinvolgerti, tanto da farti dimenticare dove sei. Se non fosse che i tanti cafoni seduti in ogni angolo della sala con i loro schiamazzi e commenti idioti ti fanno ricordare che Avatar è solo un film e che tu sei seduto sulla scomoda portrona di un vecchio cinema di Latina.

Salvatore

Avatar sono andato a vederlo al Warner Village Parco de' Medici, con una vasca di pop corn in mano: tutto un altro spettacolo!!

Però in settimana sono andato a vedere Soul Kitchen all'Oxer, a Latina.

Le sale sono piccole, ma almeno le poltrone sono abbastanza comode (forse anche perché sono ancora nuove).

Se i cinema storici, dopo aver moltiplicato le sale nel medesimo spazio, non hanno inteso investire in confort (al Corso a mio avviso si sta un po' meglio), è nato comunque un nuovo multisala che ha differenziato l'offerta, anche in termini di scelta delle pellicole.

Però il prossimo filmone (per me "Alice" di Tim Burton) andrò comunque a vederlo alla Warner!

Giulio