Di fronte al reiterato"vandalismo di Stato",riscontro che aumenta sempre piuù la CONSUETA INERZIA DELLE PERSONE ONESTE e mi viesne spontanea una domanda ; PERCHE' !!!

Si è perso l'amor proprio o si è messa in svendita la propria dignità ??

Speriamo che esordisca a risposta qualcuno che ne sa più di me!!!

Raggiodisole

Intanto benvenuto su www.q4q5.it!

La tua domanda è interessante ma la risposta non è facile.

Credo che se qualcuno azzardasse ad affermare di avere una idea precisa sull'argomento direbbe una grande bugia.

Purtroppo in questo momento non ho il tempo neanche di provare ad accennare una qualche ipotesi ragionevole ma ti assicuro che presto lo farò.

Intanto lascio la parola ad altri utenti che sapranno senz'altro aiutarti ad esplorare questo intrigante quesito.

Freddy (Ferdinando Cedrone)

Perché dagli e dagli si è corroso, fino ad annullarsi, il senso civico degli italiani e il concetto stesso di legalità ha perso di significato! La furbizia, il sotterfugio, il “santo in paradiso” sono stati innalzati a valori assoluti. Evadere le tasse è un biglietto da visita che colloca automaticamente tra quelli che ci sanno fare, avere conoscenze altolocate con cui scambiare favori è motivo di vanto. Col genoma ormai così irrimediabilmente modificato, come fà l’italiano ad indignarsi per quello che tu chiami “vandalismo di stato”? O meglio, si indigna pure, il povero italiano medio, ma si indigna a parole! Poi, finite le chiacchiere, torna coi piedi per terra: c’è il figlio da sistemare, la madre da curare, il balconcino abusivo da costruire… tutte cose che richiedono una fitta rete di connivenze! Quindi il povero italiano non può permettersi il lusso di indignarsi più di tanto. La sua vera indignazione è di non poter rubare tanto quanto vorrebbe, il suo cruccio è che il suo “turno” tarda a venire, e vede la sua vita scorrere via mentre si nutre delle briciole che cascano dalla tavola del satollo “vandalo di stato”.

Salvatore 

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"Integrity is doing the right thing, even if nobody is watching."

Caro Salvatore,mi hai sorpreso!!

Una risposta così obiettiva ,altrettanto veritiera non poteva esser scritta che da una persona con le idee chiare e l'animo pulito. Più che complimentarmi non posso!!

Raggiodisole

Vorrei riproporre quanto ho scritto a febbraio in notizie, perché mi pare calzante con quanto si sta discutendo in questo forum  e  anche perché a volte mi pare di star lì a ripetere sempre le stesse cose... magari cambiano le parole, ma i concetti sono quelli. Quel che è peggio, in determinate situazioni, quando rimbalzi contro i muri di gomma, ti fai prendere anche dall'avvilimento... comunque quanto scrissi allora corrisponde al mio pensiero. Quel che mi chiedo oggi è: com'è andata a finire questa vicenda? è un piccolo insignificante episodio, qualcuno potrebbe dire... ma tutta la nostra vita è costellata di questi piccoli insignificanti episodi, la cui insignificanza apparente ci porta erroneamente e a vantaggio di pochi, a trascurare un problema di proporzioni davvero inquietanti. 

"Durante la trasmissione Monitor, su Lazio Tv, ospite il procuratore Mancini, con una telefonata in studio un ex dipendente di Latina Ambiente denuncia di essere stato vittima di un voto di scambio in occasione delle ultime elezioni comunali. In cambio del suo voto e di altri voti che avrebbe portato a favore di una coalizione, sarebbe stato assunto prima delle elezioni comunali... La notizia, che è stata pubblicata successivamente su tutti i quotidiani locali e che ancora è su tutte le prime pagine, si presta, come tante altre notizie simili per analogia alla situazione descritta, ad una sequela di riflessioni e talora anche “interpretazioni varie” del caso. Resta a mio parere un punto fermo sul quale non si può in ogni modo nicchiare o fingere di non vedere che i presupposti della democrazia vengano costantemente violati da questa politica e da certi suoi rappresentanti indegni delle istituzioni che vanno a ricoprire, letteralmente occupandole a proprio piacimento. Non credo possa esserci niente di edificante in quanto accaduto, per quanto ciò apparentemente racconti solo di un piccolissimo caso a livello locale, sappiamo tutti che il male è stratificato e radicato profondamente nel nostro Paese, ma io soprattutto ritengo che persone in difficoltà economiche, disoccupati, persone senza casa – lavoro – futuro, siano facilmente ricattabili e senz’altro disposte a vendere il proprio voto a coloro che promettono di toglierle dalle difficoltà in cui versano… comportamento censurabile, non posso negarlo, ma non so dire quanto di questo biasimo vada ascritto a chi, vittima della propria indigenza, si presta a questo gioco e quanto invece vada soprattutto a coloro che approfittano di queste condizioni di vulnerabilità, sfruttando il proprio potere per rafforzare la propria posizione ed occupare a vita delle poltrone, servendosi appunto di questi mezzi. Se questo non si chiama ledere il significato ed il valore della democrazia, con quale altro appellativo possiamo definirlo? Tutto ciò non va a ledere la libertà di scelta dell’individuo rispetto a quello che è il diritto al voto, sancito dalla democrazia? Un voto dovrebbe essere dettato da ben altre motivazioni e maturato nell’ambito di valutazioni slegate da ragioni individualistiche, di opportunità… un voto non dovrebbe essere merce di scambio, oggetto di vile baratto .... ciascuno dovrebbe essere libero di votare senza doversi vendere al miglior offerente, e soprattutto ciascuno dovrebbe poter scegliere a prescindere… altrimenti la libertà rimane prerogativa dei pochi fortunati che "non hanno bisogno", e fanno salva la propria dignità, la propria libertà di scelta... ma come si fa a tutelare questa libertà che è principio fondante della democrazia? Questo non potrà accadere finché la politica gestirà un vero e proprio mercato delle assunzioni e delle clientele, dei privilegi, dei concorsi, degli appalti e di un’economia ad hoc, avente l’obiettivo primario di favorire determinate posizioni e creare una rete fittissima di interessi che si incastrano talmente gli uni con gli altri da non riuscire più a venirne a capo. Altro che azzeccagarbugli… ! Però non raccontiamoci che poiché le cose sono sempre andate così tutto ciò è per così dire “normale”, non facciamo i cinici conoscitori del mondo che, in quanto tali, si adattano a viverci così com’è, perché tanto le cose “devono andare così e non ci si può fare niente” … i cinici sono degli sciocchi che rinunciano, mentre la vita merita di essere vissuta diversamente. Cosa dire a questo ex dipendente che, espletato il suo “ruolo” di elettore utile si è visto poi licenziare… e che solo perché licenziato e nuovamente disperato ha trovato la forza di denunciare, altrimenti tutto sarebbe filato liscio…? Cosa dire? Dovremmo dirgli che avrebbe fatto bene a cercare aiuto altrove… perché il vero aiuto, la vera solidarietà proviene da chi è disinteressato, da chi si riconosce in questi valori, da coloro che sanno guardare oltre il proprio orticello… ma certo, quando uno deve pagare l’affitto, ha dei figli ecc. ecc. il bisogno ti porta dove magari normalmente non saresti mai andato… e allora cos’altro dire? Ti viene da scuotere la testa avvilito e... insomma, forse dovremmo diventare tutti più coraggiosi ed unirci se vogliamo ribellarci a questo sistema... altrimenti saremo e resteremo sempre e solo sudditi.".

Francesca

Caro Baol,mi rincuora sapere che ancora c'è qualcuno che la pensa come te !!

>Ti viene da scuotere la testa avvilito e... insomma, forse dovremmo diventare tutti più coraggiosi ed unirci se vogliamo ribellarci a questo sistema... altrimenti saremo e resteremo sempre e solo sudditi.".

Purtroppo di coraggiosi  ce ne sono rimasti molto pochi ed i più "vigliacchi" perlopiù risiedono nelle pubbliche amministrazioni,infatti da questi non potrai mai aspettarti grandi gesta di coraggio ma solo ed unicamente "comportamenti d'opportunità"!!!

A sentirli parlare sembrerebbero dei coraggiosi ma se solo si mettesse a rischio uno dei loro tanti privilegi,beh,allora si mostrerebbero per quello che sono. Più volte ho tentato di espormi in prima persona onde "tirar fuori al pubblico ludibrio" certa "fetenzia" che "viaggia" nei corridoi delle nostre P.A.,ma vanamente poichè"dirigenti e manovalanti"sembrerebbero infine possedere le "stesse caratteristiche"di base.

Termino il commento affermando con forza che alla base di tanto malvezzo e malcostume vi è lareiterata inaffidabilità ed irresponsabilità di certa magistratura da"mercato delle pulci",molte volte connivente con certi loschi figuri della politica.

Potrei continuare ma si dice che le migliori parole son quelle che non si dicono...

Raggiodisole

Gli italiani, vuoi per indole, vuoi perchè portati per mano dagli eventi storici e dalla pessima classe dirigente, hanno adottato uno stile di vita senza dignità, senza amor proprio… e senza un raggio di sole né di luna!

Questo stile di vita lo «hanno accettato senza vergogna, perché tutto sommato così deve andare, perché è così che è sempre andato, perché non si può mutare tutto con le proprie forze e quindi è meglio risparmiarle e mettersi in carreggiata e vivere come è concesso di vivere»* senza dignità, senza amor proprio, dentro un tunnel senza luce.

Salvatore

(*) Roberto Saviano, Gomorra, Mondatori 2006, pag. 307

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"Integrity is doing the right thing, even if nobody is watching."

MarmaLT ha scritto: "Ora quel racconto in diretta a Monitor, la successiva passeggiata in Procura che cosa hanno sortito? CHI HA NOTIZIE IN MERITO CE LO FACCIA SAPERE, lo dico pure a te Baol. Grazie a nome di tutti perchè  non è possibile vivere in questo sitema!"

Non ho alcuna notizia su come sia andata a finire questa storia... suppongo non sia "finita" e in ogni caso sia giacente da qualche parte in attesa dell'oblio, che fa lo stesso. Alcune vicende fanno un po' di rumore, destano curiosità per qualche giorno... o anche meno, poi sono nuovamente inghiottite nel limbo, sostituite da altro... trovo frustrante tutto ciò. E ancora mi chiedo a "questo poveraccio" (perché così viene definito) che ha avuto il coraggio, il guizzo d'orgoglio, la rabbia, la botta di follia, l'incoscienza o come volete chiamarla (perché anche qui diverse sono le interpretazioni) di denunciare un fatto del genere pubblicamente, in fondo anche autodenunciandosi, se vogliamo, quale destino lo attende?   Mi ricordo che subito dopo gli era piovuta addosso una querela... e ancora, sempre prendendo spunto da questo banale episodio, piccolo caso nostrano nell'oceano immenso costituito da tali e tenti episodi, mi chiedo: cosa si fa perché le persone trovino il coraggio di denunciare? Qual è la percezione? Non vi pare piuttosto che in molti casi attorno a coloro che si ribellano si crei come un vuoto, una solitudine vera e propria... magari si ha paura di toccarli e di essere come contaminati... contagiati. Cosa resta a queste persone, se non sentirsi soffocare, marchiate da un distorto senso della colpa. Le verità pericolosamente rovesciate.       A me sarebbe piaciuto offrire solidarietà a questo come a tanti altri "poveracci", sfruttati e presi per la gola, umiliati e vinti, sul quale invece piovono querele... ma questo è il sistema.