Pubblicita' Logo Il portale dei Quartieri Nascosa e Nuova Latina
Logo
Ciao!
Stai consultando il vecchio portale dei quartieri, dove sono archiviati i contenuti storici. Non potrai modificare rispondere o inviare nuove notizie qui, per farlo devi andare sull'attuale sito all'indirizzo
https://www.q4q5.it
Sei in: Opinioni >> Duca dica .... (il duca) Dico dicoRegistrati per inviare messaggi

Feed RSS
(1) 2 »
Autore Discussione
Anonimo
Inviato il: 14/2/2007 10:05
Duca dica .... (il duca) Dico dico

Prendo spunto da una vecchia battuta di Totò per segnalare alcune cose interessanti sul dibattito in corso che coinvolge gli ormai famosi DICO che non sono il meglio ma almeno è un passo avanti verso una vera democrazia che dia la possibilità alle persone di avere la scelta di vivere e godere di diritti altrimenti non riconosciuti. La cosa curiosa però è che chi è contrario ai DICO poi nella realtà dei fatti applica il famoso detto "fate quello che (sui DICO) DICO io ma non fate quello che sto facendo io

Cosa accomuna Silvio Berlusconi, Umberto Bossi, Pierferdinando Casini, Daniela Santanché, Dorina Bianchi (ex Udc, oggi Teodem), Roberto Calderoli, Gianfranco Fini ed altri? Oltre all'assoluta contrarietà ai Pacs-DiCo, contro i matrimoni e le famiglie di serie B, hanno dalla loro l'essere Divorziati e/o attualmente Conviventi. (postilla per Fini che non ha mai divorziato, ma si è sposato con Daniela divorziatasi dal primo marito).

Dal 1992 i parlamentari italiani hanno la possibilità di estendere l'assicurazione sanitaria al convivente, dopo averne dichiarato l'esistenza all'inizio del loro mandato.
È inoltre possibile lasciare al proprio partner la pensione di reversibilità, anche se tra di loro non sussiste alcun legame matrimoniale.

È necessario un semplice stato di famiglia che dimostri almeno 2 anni di coabitazione.
Che poi sarebbero i principi fondamentali dei futuri DiCo (da libero blog)

link interesanti sull'argomento

http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=CUNV9

http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=CWE0Q

ed in questo di Grillini è riportato un commento del Senatore PEDRIZZI

http://www.grillini.it/show.php

[Entra]
Kla
Inviato il: 17/3/2007 16:48
Utente
Registrato: 24/11/2005
Da: Latina
Messaggi: 1672
Re: Duca dica .... (il duca) Dico dico

Roccia al tipo di persone da te citate mi permetto di aggiungere i "bigottiatuttiicosti" e quei politici che pur di stare dalla parte degli integralisti cattolici non fanno altro che farsi vedere a "bacciarpiledicerainpubblico" ma appena possono ti accoltellano alle spalle.

Non chiedetermi di far nomi non bastebbe la memoria del server del sito.


----------------
Kla >))°> J

[Entra]
Kla
Inviato il: 29/3/2007 11:12
Utente
Registrato: 24/11/2005
Da: Latina
Messaggi: 1672
Re: Duca dica .... (il duca) Dico dico

Ecco cosa ne pensano i Vescovi sulla laicita' dello stato e sul dovere morale dei parlamentari cattolici.

                                                                                 NOTA DELLA CEI

''La legalizzazione delle coppie di fatto è inaccettabile sul piano di principio, pericolosa sul piano sociale ed educativo e avrebbe effetti deleteri sulla famiglia''. Così hanno scritto, serenamente ed autorevolmente, i vescovi nella nota pastorale sulla famiglia e sui Dico. Il primo atto ufficiale della Cei, ricalca le parole pronunciate quattro giorni fa dall'arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco alla sua prima riunione da neopresidente.
I cristiani sono tenuti ad obbedire al ''magistero della Chiesa'' e pertanto un fedele ''non può appellarsi al principio del pluralismo e dell'autonomia dei laici in politica, favorendo soluzioni che compromettano o che attenuino la salvaguardia delle esigenze etiche fondamentali per il bene comune della società''. Insomma, dopo aver ribadito il no convinto a qualsiasi legislazione sulle coppie di fatto i vescovi hanno redarguito pesantemente i deputati e i senatori cattolici che guardano con troppo ossequio la ''laicità''.  ''Ricordiamo - è scritto nella nota - l'affermazione precisa della Congregazione per la Dottrina della Fede, secondo cui, nel caso di un progetto di legge favorevole al riconoscimento legale delle unioni omosessuali, il parlamentare cattolico ha il dovere morale di esprimere chiaramente e pubblicamente il suo disaccordo e votare contro il progetto di legge''
 

Personalmente non sono mai stato favorevole alle interferenze religiose (di qualsiasi religione, quindi non solo di quella cattolica) nei confronti dello stato (di qualsiasi stato, quindi non solo dello stato Italiano), in quanto credo che ogni persona debba poter decidere liberamente secondo la propria coscienza e nel rispetto degli altri, ovvero affermare con dovere i propri diritti senza ledere ed interferire i doveri e i diritti degli altri. 

 


----------------
Kla >))°> J

[Entra]
renatosd
Inviato il: 29/3/2007 12:14
Registrato: 7/2/2006
Da: q5
Messaggi: 1111
Re: Duca dica .... (il duca) Dico dico

Belle le copertine di oggi di "liberazione e del "manifesto" ....

(a più di qualcuno da tempo avrei voglia di rispondere come "liberazione" ... scherzo)

renato


----------------
La stupiditą e la disonestą dei nostri nemici non deve essere una giustificazione della nostra cecitą (Lev Trotsky)

[Entra]
giucap
Inviato il: 30/3/2007 8:53
Registrato: 13/1/2006
Da:
Messaggi: 827
Re: Duca dica .... (il duca) Dico dico

Sui Dico nutro più di qualche perplessità, che provo ad argomentare.

Trattandosi di un tema complesso già so che andrò lungo, per cui chi intende proseguire nella lettura lo fa a suo rischio e pericolo!

Non capisco la necessità (salvo forse che per motivi di realpolitik) di un istituto ibrido, in cui vengono mutuati alcuni dei diritti del matrimonio ma non tutti i doveri e vincoli. Non lo capisco in particolare nel caso delle unioni eterosessuali: tra matrimonio e convivenza tertium non datur. Mi sembra che l’unica risposta a questa considerazione, almeno che ho sentito finora, sia “e perché no?”

Ma il matrimonio è un istituto complesso, con diritti e doveri appunto, con la tutela del soggetto debole, soprattutto nella disciplina dello scioglimento. Dov’è la necessità di una figura intermedia? Se due persone conviventi vogliono godere dei benefici del matrimonio, si becchino pure i vincoli. Mi sembra un semplice principio di equità.

Ho il sospetto che tale nuovo istituto si potrebbe prestare anche ad un uso truffaldino, tipica applicazione della presunta furbizia nazionale.Ad esempio, come la mettiamo con le graduatorie per il nido, per quanto riguarda i figli dei Dico, così come in tutte le altre situazioni in cui conta il reddito familiare? Quando feci domanda al comune per il mio primo figlio scoprii, con un certo sconcerto, che il mio reddito familiare (due lavoratori dipendenti) era di gran lunga superiore a quello di molti altri richiedenti, inclusi commercianti e professionisti. Proposi a mia moglie di separarci, nella speranza di guadagnare qualche punticino. Lei non abboccò, forse fiutando la trappola, ma se ci fossero stati i Dico …

Sicuramente ci saranno aspetti positivi e meritevoli che mi sono ignoti, ma io ‘sti Dico per gli etero proprio non li capisco.

Diverso il caso degli omosessuali. Ma qui, invece di fare gli ipocriti, non si potrebbe semplicemente inserire l’unione civile, in tutto e per tutto analoga al matrimonio? Stessi diritti, stessi doveri, stesse regole e vincoli. Chi ci sta, bene, altrimenti continui pure a convivere.

Ho idea che tutto questo girarci intorno, tutte queste limature e distinzioni da azzeccagarbugli, servano semplicemente per tirar su una cortina fumogena e nascondere lo “scandalo”, il vero problema: la disciplina delle unioni omosessuali.

“Così si distrugge la famiglia!” “La famiglia è solo quella naturale, fatta per procreare”. Sulla prima affermazione mi sorgono spontanee alcune domande: qualcuno crede che se diversi anni fa, quando mi sono sposato con Cristina, ci fossero state le unioni civili per gli omosessuali (o il surrogato dei Dico), io avrei scelto invece di unirmi ad Ugo? Ma in che mondo ci si crede si viva?Cosa toglie a me e alla mia famiglia la possibilità che due uomini o due donne regolarizzino la loro storia d’amore, se così scelgono? La legge pone forse degli obblighi a qualcuno o dei divieti ad altri? La storiella della distruzione della famiglia l’abbiamo già sentita (almeno quelli meno giovani) quando si introdusse il divorzio, ed ora gli stessi vogliono mantenere le cose così come stanno, il che significa che l’introduzione del divorzio non ha avuto gli effetti che erano stati annunciati, altrimenti di cosa staremmo a parlare oggi, di qualcosa che non c’è? Sul secondo argomento ho solo un paio di riflessioni, trattandosi di posizione dogmatica. Le coppie etero sterili non formano una famiglia? Se l’imperativo “andate e moltiplicatevi” è così cogente, perché il clero (sacerdoti e monache) non lo seguono?

Per carità, tutte le posizioni sono legittime ma se si fanno ragionamenti bisogna usare la stessa grammatica: la logica. Si può anche dire no ai Dico (o meglio alle unioni civili per omosessuali) solo per rispetto all’autorità ecclesiastica, ma se così la pensa la maggioranza del Paese (e quindi dei suoi rappresentanti elettivi) io mi prendo una vacanza e torno per le prossime elezioni, ché preferisco non vivere in uno Stato teocratico.

Un caro saluto

Giulio

 

[Entra]
renatosd
Inviato il: 30/3/2007 10:49
Registrato: 7/2/2006
Da: q5
Messaggi: 1111
Re: Duca dica .... (il duca) Dico dico

Caro Giulio

Ci sono molte ragioni che condivido nel tuo ragionamento e per quanto riguarda le unioni omosessuali  dico poco o nulla di più.

Per quanto riguarda le unioni etero tu poni a mio parere un vizio di fondo nel tuo ragionamento ponendo due limitazioni, ovvero che oltre agli omosessuali vi sia solo un'altra categoria di persone che può avvalersene che ha le seguenti caratteristiche: 

- sono appunto un uomo e una donna per un totale di 2 soggetti.

- che vedano nei Dico una semplice alternativa al possibile matrimonio.

La realtà invece è più complessa, se così fosse, per due etero i Dico non servono a nulla.

Premesso che bisogna dire onestamente che i Pacs, ora in forma "minorata" Dico, nascono per gli omosessuali, vi sono altre categorie di persone che potrebbero usufruire di una legge che purtroppo è ancora troppo limitata e miope.

Penso ad esempio a tre anziani (anche di sesso misto) che costituitesi come "unione di fatto" possono condividere le sorti della loro esistenza vedendosi riconosciuti diritti complessivi che altrimenti non potrebbero essere riconosciuti: cumulabilità del reddito pensionistico al fine di ottenere finanziamenti per ristrutturazioni, per l'affitto o per eventuali altre forme di sussistenza dedicata a nuclei omogenei allargati.

Penso alla mutua assistenza di questi nuovi sogggetti con la possibilità di riconoscerne l'esistenza come soggetto giuridico, nell'assistenza sanitaria ma in alcuni casi anche come riconoscimento economico in sede di successione ereditaria o di reversibilità pensionistica ... sebbene questo sia un punto delicato che presta il fianco a troppi italici inganni pretestuosi.

Penso a gruppi temporanei di studenti fuori sede che in nome colettivo potrebbero avere agevolazioni fiscali, accesso a canoni di affitto più equi se fosse predisposta una politica residenziale più flessibile ed aperta a realtà temporanee ...

Il punto fondante di una proposta di convivenza civile potrebbe essere infatti anche la temporaneità del vincolo che si costituisce, quindi il carattere non indissolubile proprio del matrimonio, ma una forma di civile comunione a tempo, e non, per far fronte a nuove esigenze sociali di convivenza che la società ci pone davanti.

Sugli omosessuali hai detto tutto .... non mi rassegnerò mai a che si vogliano limitare legittime aspirazioni in nome di un diverso sentire e/o per nome e per conto di un Dio che, per chi crede che esista, comunque ci ha creato così come siamo ... secondo natura ... e la natura vuole che circa il 10% e più della popolazione mondiale si sente ed è omosessuale. Per chi come me non crede, c'è il fermo e totale rifiuto di sottostare a leggi universali vincolanti per tutti indiscriminatamente, in nome di principi omofobici, sessisti ed inaccettabili.

Viva la libertà e l'autodeterminazione delle genti ... direi ancora "libero stato in libera chiesa" perchè altrimenti dovremmo considerarci tutti su suolo vaticano ma allora dovrebbero proporci anche un'equa via di fuoriuscita.

renato malinconico


----------------
La stupiditą e la disonestą dei nostri nemici non deve essere una giustificazione della nostra cecitą (Lev Trotsky)

[Entra]
giucap
Inviato il: 30/3/2007 12:00
Registrato: 13/1/2006
Da:
Messaggi: 827
Re: Duca dica .... (il duca) Dico dico

Renato

una sola domanda: ma i Dico non "scattano" dopo tre anni di convivenza certificata?

E allora addio studenti e forse anche anziani!

Continuo a pensare che si tratti di una ipocrisia. Forse per coprire i casi che indichi tu ci sarebbe bisogno di istituti specifici.

Che poi oggi non si possa (con ogni probabilità) far passare neanche questo ibrido edulcorato ... beh, vuol dire proprio che siamo uno Stato a sovranità limitata. E questo a mio avviso non è attribuibile alla Chiesa, ma a chi soggiace alle sue indicazioni.

Magari in altra occasione mi farai capire su quali basi può nascere un nuovo partito con all'interno così differenti modi di sentire e di intendere lo Stato.

Ciao

Giulio

 

[Entra]
renatosd
Inviato il: 30/3/2007 12:21
Registrato: 7/2/2006
Da: q5
Messaggi: 1111
Re: Duca dica .... (il duca) Dico dico

Ma infatti io non sto parlando dei Dico come sono in approvazione ... io sto parlando della discussione che si evoluta inizialmente sui Pacs ...e sulle mie ... le nostre aspettative ....  i dico non mi piacciono per nulla anzi ... il doversi nascondere di presenziare davanti l'ufficiale di stato civile e costringere a fare il tutto tramite raccomandata è una costrizione inaccettabile posta inutilmente per far breccia negli ambienti filo-clericali.

Sul Partito Democratico ... non nascondo nulla se dico (scusa il gioco di parole) che io ho aderito alla Mozione Mussi che è contraria al PD, in quanto ho creduto e continuo a credere al grande Ulivo come aggregazione dei grandi partiti di centrosinistra e di quelle forme di aggregazioni come le associazioni, i movimenti e i liberi cittadini che auspicano una nuova sinistra europeista, pacifista e ambientalista unita ... il PD per me è solo l'unione tra DS e margherita e ha il fiato corto .... ma di questo ne sentiremo parlare nei prossimi giorni ... la settimana scorsa c'è stato il congresso comunale, oggi alle 16,30 al Victoria palace c'è il congresso provinciale e via fino a quello nazionale .... il clima è teso, la stanchezza mentale inizia a farsi sentire .... poi verrà il momento delle scelte e potrebbero essere dolorose ... Mussi solo ieri è intervenuto in merito è l'ha detto chiaro .... se si sciolgono i DS ognuno sarà libero di scegliere quale casa costruirsi e non è detto che sarà la stessa per tutti ... certamente poi insieme si dovrà fare un'alleanza di governo credibile ... e magari più stabile di questa  ...

se portassimo il centro sinistra da 10 a tre partiti sarebbe bello (2 sarebbe fantastico ma è utopia pura) ... per ora il PD lo porta da 10 a 9 con il rischio di ritrovarsi in 11 ... (sinistra ds, PD e teo-dem)

renato malinconico


----------------
La stupiditą e la disonestą dei nostri nemici non deve essere una giustificazione della nostra cecitą (Lev Trotsky)

[Entra]
Anonimo
Inviato il: 30/3/2007 13:52
Re: Duca dica .... (il duca) Dico dico
Voglio ringraziare Giulio per aver  espresso con semplicità e chiarezza la sua opinione riguardo ai DICO, perché coincide in maniera  pressochè  totale con la mia, anche se finora (devo confessare per pura pigrizia, poiché non è argomento da trattare al volo), non l’ho mai   raccontata sul sito. Mi sembra che dietro l’intento dichiarato di normare situazioni non ancora previste dal nostro ordinamento, pur cercando di garantire i diritti di molti, ci si stia arrabbattando a cucire una specie di patchwork che copra quelle che la Chiesa considera   “pudenda”, se non anomalie, e che tanto furore hanno scatenato.Io credo che sarebbe opportuna una reale chiarezza ed un’altra determinazione da parte di chi rappresenta uno Stato che dovrebbe essere laico, e garantire i diritti  basilari indipendentemente dalle confessioni. Non si può dipendere dal “credo”: la fede riguarda la coscienza dei singoli (ai quali peraltro nessuno impone di lasciare  l’istituto esistente), lo Stato è un’altra cosa! E, per parlare anche di partiti, proprio perché considero dirimente il principio della laicità dello Stato, non riesco a capire questa “gravidanza” da cui dovrebbe nascere  il Partito Democratico: come ha detto qualcuno.. su un argomento come questo (…. ovviamente  si parla della laicità!)    la mediazione è necessaria ed auspicabile in una formazione di governo, ma è assolutamente impensabile  all’interno di uno stesso partito!
[Entra]
amaliam
Inviato il: 1/4/2007 9:31
Registrato: 4/12/2006
Da:
Messaggi: 11
Re: Duca dica .... (il duca) Dico dico

A proposito dei Dico , consiglio di leggere un articolo di Margherita Hack pubblicato sul Manifesto di sabato 31 marzo dal nome "Quell'insostenibile pressione vaticana" e di cui cito solo alcuni righi:

Ma cosa crede il papa,cosa credono tutti quei signori della chiesa, che la famiglia si basi su un pezzo di carta timbrato dal prete o dal sindaco, che sia la legge a tenere insieme due persone?

Anch'io penso che per stare insieme ci voglia molto di più; ciò che però mi continua a meravigliare è la continua intromissione della chiesa che non riesce a rendersi conto o forse non vuole di come la nostra società sia cambiata. Ha forse paura di perdere consensi e fedeli? Ha forse paura di perdere potere? Qualche sommo sacerdote dovrebbe rispondermi

[Entra]
(1) 2 »
Registrati per inviare messaggi
 

< Ritorna alla home page del portale

Stampa Versione Stampabile (Stampa)

Contatore :: Valid XHTML 1.0 Transitional :: Valid CSS 1.2