Il Portale dei quartieri Nascosa e Nuova Latina

Sei in: Strutture e Servizi >> Grassucci: i parchi pubblici sono inutili...


Autore	Discussione
anaclerio	Inviato il: 10/9/2007 14:10
Registrato: 19/6/2007 Da: Messaggi: 192	Grassucci: i parchi pubblici sono inutili... Stamane, nel seguire "L'edicola commentata" di Teleetere, Grassucci e Bernardi sono tornati sull'argomento delle aree verdi, esprimendo posizioni che già avevano espresso tempo fà, e che sono censurabili. Hanno preso spunto dall'articolo di oggi de IL MESSAGGERO, riguardo il degrado delle aree verdi, per dire che a Latina di tutte queste aree verdi... non ce nè bisogno!! Io non sò se costoro vivano su Marte, ma non vedono l'enorme cementificazione che sta distruggendo la città?? Non vedono le classiche di Legambiente? Non mi pare che Latina sia al primo posto come verde pro-capite, anzi! Le aree verdi oltre ad essere previste dai PRG e PPE, devono rispettare almeno la legge del 67 che imponeva 20 metri quadri per abitante... Eppoi la motivazione per cui andrebbero eliminate, è risibile... Allora siccome nelle aree verdi non vedono gente, allora eliminiamole... Massì, magari una bella colata di cemento da parte di qualche imprenditore amico, e passa la paura!! Ci credo che la gente non và in queste aree verdi... Dopo il taglio del nastro sono state lasciate abbandonate al degrado più assoluto, sprecando soldi pubblici... e secondo me gli amministratori dovrebbero essere chiamati a risponderne in solido davanti la Corte dei Conti! Per cui Grassucci continui la sua battaglia contro i Vip di Sabaudia che hanno cementificato la duna, chiedendo giustamente l'abbattimento delle ville, ma per favore lasci stare il verde pubblico! Divertente poi la proposta di Bernardi per il Parco S.Marco... Anzichè chiedere ad alta voce che sia finalmente completato e sistemato, costui chiede di farne dei parcheggi per l'ospedale... Ecco cmq l'articolo de IL MESSAGGERO, in cui si parla anche dell'Oasi Verde... http://www.ilmessaggero.it/view.php"0" cellspacing="0" cellpadding="0" width="595">
Lunedì 10 Settembre 2007	Chiudi

di VIVIANA DONARELLI

Fra i tanti obiettivi della prima legislatura Zaccheo c’era la riqualificazione e ristrutturazione delle aree verdi e dei parchi giochi per bambini. Un traguardo da raggiungere dopo aver fatto chiarezza sulle cause che nel corso degli anni avevano determinato imbarazzanti situazioni di degrado in molti angoli della città. Un volta pagina per migliorare la qualità del verde pubblico pensato in stretta collaborazione con l’assessorato all’Ambiente e alla Qualità urbana, per regalare a bambini e adulti nuove e più sicure zone dove poter scorrazzare liberamente. Una linea politica seguita a regime che nell’arco di un lustro ha visto, come ricordato anche nel programma elettorale per la rielezione a sindaco, la messa in opera di 54 parchi giochi in plessi scolastici e in aree verdi tra la città e i borghi, la ristrutturazione di altri 10 e la realizzazione, ex novo, di alti quattro. Risultato raggiunto dunque, peccato però che spesso, dopo inaugurazioni e tagli del nastro, alle aree verdi sembra non pensarci più nessuno.
Passeggiando fra le vie del parco Europa, via Bruxelles, o qualche metro più in là nel parco Nerio Burchi o nell’area verde RePlastic, si viene assaliti da un senso di desolazione: prati e giochi sono stati abbandonati a se stessi. Oltre al malfunzionamento o addirittura all’inutilizzabilità delle strutture, spesso distrutte o senza indugio sradicate per essere portate via, la caratteristica più evidente è l’assenza totale di ombra, gli alberelli messi a dimora forse riusciranno a riparare dal sole tra una ventina d’anni. Non solo. Impossibile non notare il colore, ormai tipico, dei parchi latinensi. I prati sono completamente secchi, per trovare quel verde tipico dei terreni erbosi, non si può far altro che spostare lo sguardo verso qualche abitazione privata. Eppure in tutte le aree attrezzate è stato installato un sistema di irrigazione automatico, peccato però che da quegli irrigatori non esca una goccia d’acqua. Assenza d’acqua anche in tutte le fontanelle, alcune delle quali sono state messe fuori gioco dai vandali. E la situazione diventa preoccupante quando, come nell’area del Replastic, oltre alla spazzatura e agli escrementi dei cani, guardando a terra non si può far a meno di notare i lunghi cavi elettrici lasciati lì ad incuriosire i bambini che potrebbero, toccandoli, farsi del male, per non voler pensare al peggio.
Situazione di degrado anche nell’“Oasi urbana”, l’area verde tra via Cherubini e viale Paganini. Alcuni giochi non esistono praticamente più. Anche la struttura che doveva ospitare un punto ristoro e i servizi igienici è inutilizzabile perché presa d’assalto dai “barbari”. Migliori, senza dubbio, le condizioni del parco comunale “Mussolini” dove i giochi sono tutti funzionanti e le condizioni igieniche più che accettabili. E così, di fronte alle aree verdi della città, tanto pubblicizzate e celebrate, si deve ancora una volta fare i conti con l’inefficienza dell’amministrazione comunale che dirà che il verde pubblico del Capoluogo è immenso e le forze a disposizione esigue. Sicuramente è vero, eppure ci sono tante città che il verde riescono a curarlo, e bene. Una strada andrebbe trovata

ANACLERIO