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giucap
Inviato il: 22/1/2007 13:11
Registrato: 13/1/2006
Da:
Messaggi: 827
Re: dossi artificiali

Naturalmente la realizzazione dei dossi deve avvenire a norma di legge.

Il mio ragionamento non voleva in alcun modo giustificare la realizzazione di opere in spregio ad alcuna normativa.

Approfitto della competenza di Massimo per chiedere un chiarimento: tutte le strade cittadine sono catalogate, e pertanto di ciascuna è noto se sia abilitata alla percorrenza dei mezzi di soccorso?

Di recente ho vissuto per tre anni nel comune di San Donato Milanese dove sono stati realizzati dossi su una strada a 4 corsie (tipo V.le Paganini), anche in prossimità dello stesso ospedale.

Anche in altri comuni limitrofi, e nella stessa Milano, è tutto un proliferare di passaggi pedonali rialzati, a volte  anche con specifico semaforo pedonale.

Possibile che tutto ciò sia contro la legge oppure magari possono essere previste deroghe motivate?

Grazie e saluti

Giulio

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Salvatore
Inviato il: 22/1/2007 14:04
Staff
Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672
Re: dossi artificiali

Caro Massimo, e altri appassionati di dossi,

 

Il discorso dei dossi si presta a discussioni di vario livello.

 

Al primo livello potremmo discutere semplicemente se vogliamo o meno i dossi. Ossia vogliamo piazzare degli ostacoli per arginare l’inciviltà della gente? È ovvio che se tutti rispettassero il Codice della Strada i dossi sarebbero perfettamente inutili (così come sarebbero inutili le porte blindate e i sistemi di allarme se tutti rispettassero il Codice Penale). Io a questo primo livello di discussione rispondo di sì; in una comunità in cui l’illegalità e l’inciviltà dilaga, io VOGLIO che la si contrasti ANCHE con delle barriere fisiche di tipo dossi, passaggi pedonali rialzati, new jersey etc.

Certo io auspicherei una presenza (e soprattutto un intervento) maggiore delle Forze dell’Ordine ma, intanto che anche tra di loro si formi una adeguata cultura e un adeguato spirito di servizio, mi accontento dei dossi.

Al secondo livello, posto che al primo abbiamo deciso che vogliamo i dossi, la domanda è: vogliamo il “dosso selvaggio” o vogliamo il dosso che rispetta la legge? Per me la risposta è scontata: io voglio il dosso che rispetta la legge al 100%. Quindi niente dossi lungo le corsie preferenziali dei mezzi d’emergenza ma solo dossi costruiti (per dimensione e forma) secondo i dettami della legge.

 

Aggiungerei ancora una cosa: la maggior parte delle nostre opere pubbliche sono fatte con una sconfortante sciatteria e certamente non a regola d’arte, sia per i materiali scadenti utilizzati, per il lesinare delle materie prime sia per l’approssimazione e la mancanza di professionalità con cui vengono fatte. Si ha l'impressione che chi progetta, esegue e collauda queste opere sia completamente incompetente in materia, come se nella vita in realtà facesse tutt'altro (il classico calzolaio?). È scandaloso vedere opere appena realizzate che non funzionano, che cascano a pezzi, che si rompono, che si staccano etc. ricordiamoci che le opere pubbliche sono fatte coi nostri soldi e di solito ci costano molto di più di quanto costerebbero nel mercato privato. Non voglio nemmeno addentrarmi nella disamina del perverso meccanismo che fa lievitare i prezzi in modo vergognoso, né voglio analizzare i rivoli in cui si “perdono” i nostri soldi, ma almeno, dopo aver pagato 10 quello che vale 1, almeno vorrei ottenere un’opera fatta a regola d’arte e non un manufatto dove hanno lesinato sulle materie prime, e sulla professionalità.

 

Salvatore


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"Integrity is doing the right thing, even if nobody is watching."

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Pippo
Inviato il: 24/1/2007 8:50
Registrato: 2/12/2005
Da:
Messaggi: 160
Re: dossi artificiali

In effetti anche io dichiaro la mia misconoscenza della materia specifica, ma devo concordare con una grandissima parte (se non tutti) gli interventi sul tema. Mi piace come si sta sviluppando l'argomento e purtroppo devo ammettere con grande rammarico e sconforto che anche su questo tema, come anche su altri, si evidenziano carenze e inadempienze del governo della città che sono sotto gli occhi di tutti. Beninteso che non voglio fare partitica, ma il governo della città è un atto di fiducia preventiva, un incarico che i cittadini affidano ad un gruppo di altri cittadini (o addirittura concittadini) sulla base di loro capacità personali, di idee, di carisma, e soprattutto di sensibilità alla identificazione del migliore modo per la soluzione dei problemi della città, che si estrinseca nella realizzazione di progetti seri e di ampio interesse e grande utilità.

In effetti è piuttosto scoraggiante dire che così come è attualmente la situazione mi sembra che ci si stia comportando come coloro che non hanno scelta e devono subire quest'ennesima sciagura.

A parte questa considerazione di corollario, voglio condividere, come detto,  l'esigenza di avere una città vivibile, passeggiabile, ciclabile ecc ...  e non voglio sempre sentire dire (anche se spessissimo è vero) che sono in Emilia Romagna le cose sono tali, a dimensione d'uomo. Eppure mi sembra che anche lì gli uomini abbiano 2 gambe e 2 occhi, persino chi governa le loro città; inoltre mi sembra che anche lì i meccanismi di gestione del denaro del contribuente (ripeto, di chi ha loro affidato il mandato temporaneo di amministrarli saggiamente). Ma non mi dite che è tutta una questione di soldi, e che lì ce ne sono molti di più da gestire, che non mi convincerete mai, visti quanti se ne spendono anche qui. D'accordo quindi sulla ricerca di vivibilità.

Per quanto riguarda poi l'educazione stradale, sarei di massima d'accordo sull'espediente di dover installare i dossi - a regola d'arte, o meglio, a norma di legge - ma mi trovo anche in difficoltà se penso, come già fatto rilevare, alla necessità di avere strade liberamente percorribili da ambulanze ecc  (e non solo corsie preferenziali, visto che non si deve costringere il mezzo di soccorso a percorrere forzatamente una strada piuttosto che un'altra solo perché è libera da dossi. Immaginate se questo dovesse portare ad un decesso solo per qualche minuto di ritardo!). E allora cosa fare? E mi ricordo, vista la ia esperienza estera, che in alcune città ci sono i rilevatori di velocità FISSI (detti autovelox), omologati per legge, che "tappezzano" molte arterie principali o semplicemente aree urbane dove la concentrazione di popolazione è maggiore (scuole, centri commerciali, ecc), insomma laddove è molto più probabile che ci possano essere maggiori rischi. Tali rilevatori, ai quali mi assoggetterei volentieri - visto che non bisogno che mi si dica di andare piano in auto e non mi sento neppure sminuito come essere umano, in quanto per pensarla in questo modo continuiamo ad avere il problema - consentirebbero non solo di ottenere appieno l'obiettivo di punire le mancanze (e come effetto quello di disincentivare i maleducati portandoli sulla retta via) ma anche di rilasciare risorse umane (agenti di polizia municipale) per tutte le altre priorità che chi ci amministra vorrà loro assegnare, fossero anche accertarsi che nelle casse del Comune entrino puntualmente tutti i soldi dei parcheggi di LT. Gli introiti degli "autovelox di quartiere" (gestiti pubblicamente dalle circoscrizioni amministrative, magari tramite questo stesso ottimo strumento su cui sto scrivendo io "www.q4q5.it") potrebbero essere utilizzati per co-finanziare progetti "di quartiere"o di venire incontro ad esigenze della madre città (Latina).

Quindi, riassumendo, io sarei per il SI ad aumentare a dismisura la vivibilità della nostra città; per il NO alla installazione generalizzata dei dossi (in quanto di ostacolo ad altri mezzi di pubblica utilità); per il SI alla disseminazione di molte aree urbane (o di quartiere) di strumenti obiettivi di rilevazione infrazioni stradali (purchè si rivendano alcuni limiti di velocità vecchi come il cucco) ed i cui ricavati possane essere riutilizzati per il finanziamento trasparente di altre opere di pubblica utilità.

Sarei contento si avessi anche il vostro parere in merito. 

Pippo 


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zampone
Inviato il: 1/4/2007 8:12
Registrato: 24/2/2007
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Messaggi: 121
Re: dossi artificiali

A parte questa considerazione di corollario, voglio condividere, come detto,  l'esigenza di avere una città vivibile, passeggiabile, ciclabile ecc ...  e non voglio sempre sentire dire (anche se spessissimo è vero) che sono in Emilia Romagna le cose sono tali, a dimensione d'uomo. Eppure mi sembra che anche lì gli uomini abbiano 2 gambe e 2 occhi, persino chi governa le loro città; inoltre mi sembra che anche lì i meccanismi di gestione del denaro del contribuente (ripeto, di chi ha loro affidato il mandato temporaneo di amministrarli saggiamente). Ma non mi dite che è tutta una questione di soldi, e che lì ce ne sono molti di più da gestire, che non mi convincerete mai, visti quanti se ne spendono anche qui. D'accordo quindi sulla ricerca di vivibilità.

>>>>>>>>>>>>> No, non è una questione di soldi. Anche in Emilia Romagna esiste un problema comune a tutti gli italiani: cambiare mentalità sul concetto di "mobilità". Ora: i quartieri q4 e q5 mi sembrano dotati di strade, tutto sommato, piuttosto ampie e la città sta crescendo verso la campagna. Occorre creare SUBITO piste ciclabili (è tutta pianura, peraltro), con percorsi privilegiati persino quando si attraversa la Pontina. Occorrono cordoli di delimitazione, semafori a pulsante, strisce pedonali sugli attraversamenti delle piste ciclabili, in modo da privilegiare chi, come un ragazzino o come un settantenne, preferisca, anche per fare un po' di moto, andare a fare la spesa o a prendere il giornale con la bicicletta. Ce ne sono tanti, come ci sono tanti ragazzini i cui genitori vivono nel terrore, che sicuramente non tirano fuori la bicicletta dal garage per il terrore di essere "asfaltati". Poi ci può stare anche il discorso dei dossi che, proprio su quei viali, DEVONO evitare la corsa delle auto. I pannelli dissuasori sono davvero utili, funzionano alimentati a batteria solare (come sulla Pontina) ed un paio di autovelox, quà e là, non sarebbero mica male.Insomma, è il valore della vita che va riesaminato, correndo un po' meno: qualche "distratto" finisce contro un palo, oppure tira sotto un povero diavolo che, quel giorno lì, stava solo andando a fare la spesa...

 

>>>>>>>>>>>> Idem per i mezzi pubblici: le corsie riservate potrebbero sorgere accanto alle piste ciclabili e sarebbero percorribili dalle ambulanze e dai mezzi di soccorso. Ma ci vuole veramente tanto? Ricordiamo che siamo su un piano di campagna e, tutto sommato, se le strade a 4 corsie vengono ridotte a 2 più due, non è che crolli il mondo... Basta solo cambiare mezzo di trasporto, quantomeno per favorire gli spostamenti a brevissimo raggio. Possibile che per andare a fare la spesa al Panorama si debba per forza usare la macchina? Ecco, in emilia ci sono una valanga di "vecchietti" che prendono l'autobus, vanno in centro al mercato comunale e poi tornano a casa con l'autobus, con l'incentivo che più lo usi, meno costa il biglietto: è una tessera a scalare che, dopo la centesima corsa, abbassa il costo da 0,90 a 0,60 e dopo un altro tot di corse ancora di più, sino a 0,20; scusate, ma 400 lire per andare e tornare dal centro sono davvero una fischiata; se devo prendere la macchina, lasciarla a un km dal mercato, dopo aver imprecato come un turco per un parcheggio, poi comunque andare a piedi, tornare alla macchina in tempo utile per non far scadere il disco orario... beh, scusate, ma chi me lo fa fare??? E c'è pure la pista ciclabile: come gli svizzeri, che hanno pure il carrello da montare dietro la ciclo e ci caricano su anche i bambini per andare a scuola...

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Salvatore
Inviato il: 3/4/2007 6:28
Staff
Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672
Re: dossi artificiali

Zampone,

condivido in pieno. L’ostacolo principale alla realizzazione di un sistema di mobilità “sostenibile” non è di tipo economico ma di natura culturale. Come per tanti altri aspetti della  nostra digradante società! Fai bene a parlarne e a sollevare il problema. Prendere coscienza dell’esistenza di un problema è il primo, indispensabile passo per poterlo  risolvere.

Salvatore


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massimo74
Inviato il: 19/6/2007 12:48
Registrato: 21/1/2007
Da: Latina
Messaggi: 509
Re: dossi artificiali

Salve a tutti,

vorrei riprendere velocemente un vecchio post sui dossi. Infatti avendolo un pò tralasciato non mi ero accorto di una domanda che Giucap mi aveva rivolto. Quindi chiedo venia a Giuicap per la risposta arrivata solo dopo 6 mesi \.

La domanda posta era la seguente: tutte le strade cittadine sono catalogate, e pertanto di ciascuna è noto se sia abilitata alla percorrenza dei mezzi di soccorso?  Di recente ho vissuto per tre anni nel comune di San Donato Milanese dove sono stati realizzati dossi su una strada a 4 corsie (tipo V.le Paganini), anche in prossimità dello stesso ospedale.  Anche in altri comuni limitrofi, e nella stessa Milano, è tutto un proliferare di passaggi pedonali rialzati, a volte  anche con specifico semaforo pedonale. Possibile che tutto ciò sia contro la legge oppure magari possono essere previste deroghe motivate?

- Le strade di percorrenza dei mezzi di soccorso sono certamente note. Sta al comune richiederle e farle proprie in modo da poter programmare al meglio la viabilità anche in relazione a questo documento. Non sempre, come ben sappiamo, tutti i compiti di un comune vengono espletati.

- Le deroghe al codice della strada non esistono e nessun comune può con una delibera derogare una Legge italiana.

- Per quanto riguarda la tua legittima perplessità circa il rapporto tra dette opere e la Normativa Italiana e lo stupore che non siano a norma di Legge, la situazione è la seguente:

Il CDS prevede solo opere chiamate "dossi" (da 3 a 7 cm di altezza e con morfologia stabilita) e ne vieta l' istallazione sulle strade percorse dai mezzi di soccorso.

Le amministrazione disegnano le strisce pedonali su dossi allungati e li denominano "passaggi pedonali rialzati" (ma ne ho sentiti molti altri ancora e molto più strani). A questo punto non dovendo più rispettare la Normativa Italiana (secondo loro) in quanto non contemplati in essa (si sono infatti inventati una categoria di opera stradale) attuano una altezza anche maggiore di 15cme e li istallano dove vogliono, anche sulle strade di percorrenza dei mezzi di soccorso, che per un evidente motivazione che non sto qui a rimarcare era stata vietata dalla Legge per i dossi di altezza inferiore.

 Ognuno, date le circostanze, può formare la propria opinione in merito. Personalmente tenderei a rimarcare un tentativo di aggiramento al CDS molto mal riuscito.

Massimo de Simone

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