Pubblicita' Logo Il portale dei Quartieri Nascosa e Nuova Latina
Logo
Ciao!
Stai consultando il vecchio portale dei quartieri, dove sono archiviati i contenuti storici. Non potrai modificare rispondere o inviare nuove notizie qui, per farlo devi andare sull'attuale sito all'indirizzo
https://www.q4q5.it
Sei in: Commenti alle notizie >> Quando lo stomaco ribolle!Registrati per inviare messaggi

Feed RSS
(1) 2 3 4 5 »
Autore Discussione
Freddy
Inviato il: 13/5/2008 21:24
Direttore
Registrato: 25/7/2005
Da: Latina
Messaggi: 2542
Quando lo stomaco ribolle!
Commenti alla notizia: Quando lo stomaco ribolle!
[Entra]
Salvatore
Inviato il: 14/5/2008 12:20
Staff
Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672
Re: Quando lo stomaco ribolle!

Caro Bruno (alias Sig. Rossi)

la tua indignazione è sacrosanta. Non ho avuto modo di leggere tutti post sull'argomento tasse e dintorni, quindi quanto sto per dire probabilmante è già stato detto. I "poveri" imprenditori che girano in SUV, che hanno la casa al mare e quella in montagna e fanno le vacanze in posti esotici il cui nome io non riesco memmeno a pronunciare, e che dichiarano 28 mila euro di tasse, spesso si giustificano dicendo che loro le tasse le hanno pagate come impresa, e che quindi sono a posto con la coscienza e con la legge.

Ma proprio l'esempio che fai tu, quello della scuola materna, ci fa capire che il sig. imprenditore che dichiara 28 mila euro, anche se avesse pagato le tasse come impresa, comunque starebbe rubando. Dichiarando egli una cifra palesemente ridicola se comparata al suo stile di vita, egli sta comunque "rubando" ai suoi concittadini. Egli ruba ogni qualvolta passa avanti ad un altro in una qualsiasi graduatoria, quando ottiene il rimborso per i libri scolastici dei figli, quando intasca gli assegni familiari, quando riceve lo sconto per la mensa scolastica dei figli, quando non paga il tiket per le prestazioni sanitarie, etc etc etc. Hai voglia  a dire che lui le tasse le ha pagate come impresa!

Salvatore  




----------------
"Integrity is doing the right thing, even if nobody is watching."

[Entra]
Anonimo
Inviato il: 14/5/2008 12:24
Re: Quando lo stomaco ribolle!
E non dimentichiamo che le imprese hanno  parecchi abbattimenti che i poveri privati non hanno......

[Entra]
il_vice
Inviato il: 14/5/2008 13:37
Registrato: 2/5/2008
Da:
Messaggi: 315
Re: Quando lo stomaco ribolle!

Non ho avuto modo di vedere i dati pubblicati; tuttavia, so per certo che molti di quelli che sono stati additati come ignobili approfittatori della contribuzione fiscale fatta dai lavoratori dipendenti, effettivamente, hanno dichiarato i redditi corretti (salvo errori e/o omissioni).

Il reddito percepito dai soci risulta già al netto della tassazione operata in capo alla società stessa. In virtù del principio del divieto di 'doppia iomposizione' è corretto indicare tali redditi come esenti da ulteriore imposizione fiscale.

Argomenti per cui le imprese godono di 'abbattimenti' che i poveri privati non hanno sono sterili in quanto, soprattutto recentemente, i costi deducibili ai fini della formazione del reddito d'impresa sono diminuiti drasticamente e, cosa fondamentale, ciò che viene dedotto è riferibile a tutti i costi direttamente riferibili all'attività d'impresa.

E' da ricordare che l'imprenditore non ha, al contrario del dipendente, gli strumenti per esercitare il proprio lavoro già forniti da qualcun altro; da ciò ne deriva che tali costi vadano dedotti al fine di garantire equità nella determinazione del reddito imponibile.

Il fatto, poi, che alcuni di questi signori presentino istanze e domande per usufruire di servizi pubblici (che pretestuosamente qualcuno dice che non sono stati pagati ... quando in realtà le società si sono sostituite ai propri soci) ... è un altro discorso. Per cominciare, la base per determinare l'accesso ad un pubblico servizio non è il semplice dato risultante dalla denuncia dei redditi bensì quello emergente dal più complesso calcolo dell'ISEE. Tuttavia, sta alla coscienza del singolo comprendere l'opportunità di richiedere un pubblico servizio, passando avanti a chi ne avrebbe maggior bisogno (economicamente parlando), in luogo di un servizio privato (quasi sicuramente più efficiente) più adatto a quel tipo di 'tasche'.

Un'ultima osservazione valevole per chi continua a fare il solito vittimismo del 'dipendente': conosco tanti e tanti dipendenti che, terminato il proprio lavoro 'ufficiale', si attrezzano per eseguire prestazioni che, in molti casi, sono oggetto di vere e proprie attività imprenditoriali. Ebbene, costoro lavorano in nero, non pagano le tasse e, quindi, evadono al 100%. Spero che questo sia uno spunto di riflessione per finirla con questa sciocca lotta di classe che non ha alcun senso.



[Entra]
MarmaLT
Inviato il: 14/5/2008 13:42
Registrato: 12/8/2007
Da:
Messaggi: 825
Re: Quando lo stomaco ribolle!
C'è indignazione... ma se ci fermiamo ad indignarci, avranno anche il piacere di averci fatto 'inca...re'.. loro si godono i benefici, noi si è doppiamente 'fregati'. Non sarebbe ora di finire di indignarci ed incominciare a mettere nero su bianco? Diversamente c'è da dire che fan bene loro a farci indiganre, perchè noi siamo i soliti Pantaloni, un pò polli , un pò fregnoni.

[Entra]
Anonimo
Inviato il: 14/5/2008 14:26
Re: Quando lo stomaco ribolle!

A me personalmente non ribolle il sangue quando leggo dei redditi degli imprenditori e di molti lavoratori autonomi ormai sono abituato (ho studiato ragioneria e lavorato presso studi commerciali), all'inizio degli anni 80 all'università di Roma non ho avuto alcuna agevolazione ne esenzione perchè mio padre monoreddito e con 4 figli a carico e con un livello medio come lavoratore pubblico aveva un reddito più alto di alcuni che parcheggiavano le loro automobili (le loro non dei padri) sotto la casa dello studente a Roma oppure di alcune esenzioni dovute al reddito da me mai percepite. Il problema è che il lavoratore dipendente non può scappare dalla tassazione, mentre a volte il suo datore di lavoro intasca le tasse  i contributi e a volte nemmeno li versa. E' da evidenziare che se il lavoratore autonomo e l'imprenditore dichiarano tutto finiscono come il lavoratore dipendente con una tassazione progressiva elevatissima. Certo diversi lavoratori dipendenti fanno poi anche altro, ma bisogna anche vivere o meglio sopravvivere, io non credo che tutti si divertano a passare tutto il loro tempo a lavorare e basta. La lotta di classe da quando è entrato in vigore  l'euro non c'è più chi aveva i soldi ne ha fatti molti di più, gli stipendi sono rimasti fermi mentre tutto il resto è raddoppiato dalle tariffe professionali, alle merci, alla benzina.

La cosa che mi lascia perplesso e che finiscano nel calderone e quindi soggetti ad abbattimenti vari anche i compensi come amministratore pubblico che sono fissi e dichiarati e se non c'erano quelli non dichiaravano proprio nulla?

Ma comunque negozi (se guardate le vetrine già fanno sconti) e imprese sono in crisi ed hanno grossi problemi, case non se ne vendono (almeno quelle della classe media), mutui non si stipulano, chi veramente non rischia nulla e credo non abbia ne avrà mai problemi sono quelli che partecipano alla torta dei consigli di amministrazione delle partecipate, dei contratti di consulenza dovranno anche dichiararli ma in fondo su quelli ci si possono anche pagare le tasse è costata poca fatica guadagnarli.

 



[Entra]
massimo74
Inviato il: 14/5/2008 16:54
Registrato: 21/1/2007
Da: Latina
Messaggi: 509
Re: Quando lo stomaco ribolle!

Per una volta in tanto tempo dissento totalmente dalle considerazioni di Salvatore. Mi iniziavo a preoccupare.

Ma forse non ci intendiamo sul significato del verbo “rubare”.

Il significato che attribuisco personalmente a tale verbo in questo ambito è: non rispettare le Leggi vigenti. Tutto il resto per me è aria fritta soggettiva. Quello che è permesso dalla legge in ambito finanziario, per me è del tutto lecito, non attaccabile, pulito, anche se si ha…come dire…un buon commercialista.

 

Che poi, come dice Antonella, “le imprese hanno parecchi abbattimenti che i privati non hanno”: è un dato di fatto. Dato di fatto che reputo ovvio , ma soprattutto legittimo. Anzi, guai il contrario. Chiedo: perchè, qualche altra realtà economica mondiale si regola diversamente?

Ci pensate se i lavoratori dipendenti si potessero detrarre il materiale che usano, fornito dalla propria ditta?

 

Comunque tengo a precisare che tutti potremmo diventare in pochi giorni commercianti, o imprenditori. Che ci vuole? Basta aprire un negozio o iniziare ad assumere qualcuno. Attenzione però. Prima investire un po’di soldini, sennò forse ci saranno ben poche speranze. Non so in quanti sarebbero disposti a farlo, lasciano il bel posticino fisso, con stipendio accreditato a fine mese, quasi sempre regolare (o almeno si spera).

In ogni caso, la strada è aperta a tutti…per fortuna.

 

Provo a buttarmi: nessuno abbandonerà il suo vecchio posticino.

Ma non credo proprio perché sennò bisognerà pagare “troppe poche tasse” e sarà costretto a passare per un ladrone!

Forse i motivi sono altri...

 

Ciao.

 

Massimo.



[Entra]
Salvatore
Inviato il: 14/5/2008 17:31
Staff
Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672
Re: Quando lo stomaco ribolle!
massimo74 ha scritto:

Per una volta in tanto tempo dissento totalmente dalle considerazioni di Salvatore. (...) 

 

Caro Massimo,

vediamo se riusciamo a ricomporre, almeno parzialmente, questo dissenso.

Parto dal presupposto che io non ho nulla contro gli imprenditori… anzi! Io sono convinto che gli imprenditori sono la struttura portante della nostra società. Senza imprenditori il Paese morirebbe.

Fatta questa doverosa premessa, torniamo alla dichiarazione dei redditi: l’imprenditore che grazie ad un bravo commercialista (nonostante la vita da nababbo che conduce) riesce a fare una dichiarazione dei redditi tale da avere diritto agli assegni familiari e all’esenzione del tiket, a mio parere sta rubando. Sta rubando, perché dichiarare 10.000 € di reddito IRPEF significa che egli ha portato a casa (o sotto forma di stipendio, e/o sotto forma di dividendo di utile d’impresa) 10.000 euro. Punto. Ciò significa che egli con questi 10.000 euro ha comprato il pane, la pasta,  la carne e la verdura per nutrire i suoi cari, ha comprato la vettura che usa per portare in giro la sua famiglia (compresa benzina, olio, manutenzione, tassa e assicurazione) ha pagato le medicine, i libri dei figli, le serate in pizzerie, le crociere, le settimane bianche, le pellicce, i capi griffati, etc. etc.

Se questo non è avvenuto, allora significa che il nostro imprenditore (e il suo commercialista) è stato molto abile nel mascherare le spese che egli ha sostenuto per mantenere il suo alto tenore di vita e trasformarle (agli occhi distratti del fisco) in spese imprenditoriali. Il “trucco” è tutto qui!  Il fatto che il bravo e furbo commercialista riesca a dare una facciata legale a quello che è un vero e proprio furto, nella sostanza non cambia la natura del reato.

Ciao


Salvatore   

PS: non so se si è capito, ma io non sto minimamente contestando nè mi sto scandalizzando per l'alto tenore di vita dell'imprenditore. Lungi da me sostenere la tesi tanto cara ai comunisti secondo la quale l'imprenditore deve guadagnare quanto il suo operaio, altrimenti sta commettendo un furto. L'imprenditore rischia ed è giusdto e legittimo che se le cose gli vanno bene possa insidiare il primato di Bill Gates. Quello che io contesto è che a fronte di un alto tenore di vita l'imprenditore fa una dichiarazione dei redditi da "ragionier Fantozzi".

 




----------------
"Integrity is doing the right thing, even if nobody is watching."

[Entra]
massimo74
Inviato il: 14/5/2008 22:18
Registrato: 21/1/2007
Da: Latina
Messaggi: 509
Re: Quando lo stomaco ribolle!

Si Salvatore,

vorrei mettere in chiaro che anche io provo sgomento nel pensare che qualcuno con alto tenore di vita possa ricorerre ad agevolazioni che magari non sono consentite a chi invece guadagna molto meno. Concordo pienamente con te in ciò.

Quindi, sul fatto in sè, non posso che convenire con le precedenti tue considerazioni.

Sulle motivazioni e sulle conclusioni avrei invece la seguente visione, ma preciso da subito che è un modo di pensare personale a carattere generale che mi capita di adottare anche in altre circostanze, questa compresa.

Cioè a dire: esiste una Legge (1), un commerciante (2) (o imprenditore, è uguale) , un commercialsta (3) e un controllore (4) (GdF o A.E.). Dall'interazione di questi quattro "fattori" scaturisce un risultato. Questo risultato può essere più o meno buono. Se il risultato non ci piace, sarebbe alla Legge (e a chi Legifera naturalmente) e al controllore (come detto anche da Salvatore) a cui dobbiamo prestare la nostra attenzione, non certo all'imprenditore o al commercialista.

Commerciante e imprenditore, infatti, fanno e faranno sempre il loro lavoro e i loro "interessi", e male faremmo ad aspettarci da essi doti acute di altruismo verso il prossimo. Male, inteso per il motivo di inutilità, ovviamente. Meglio invece sarebbe puntare il dito contro chi controlla (se reputiamo che le Leggi esistono e sarebbero anche buone e giuste, se fatte applicare adeguatamente) oppure sulla stessa Legge e il Legislatore se riteniamo che la normativa è malfatta e permette ingiustizia e malcontento sociale.

Agendo sul secondo e sul terzo fattore -per quanto ci si possa sforzare e anche pubbicando dappertutto tutti i dati possibili e immaginabili- credo che difficilmente potremmo ricavare un ragno dal buco.

Agendo sul primo e sul quarto, invece.......forse nemmeno

Ciao.

Massimo

 



[Entra]
Salvatore
Inviato il: 15/5/2008 5:34
Staff
Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672
Re: Quando lo stomaco ribolle!

Caro Massimo, concordo solo parzialmente. Secondo me il problema è anche nei punti 2 e 3. Ti faccio un esempio: Nella macchina aziendale l'imprenditore non potrebbe neanche farci salire i familiari! La macchina aziendale dovrebbe essere usata esclusivamente per gli spostamenti legati alla sua attività imprenditoriale da lui  e/o dai suoi dipendenti. Invece sappiamo benissimo che il "SUV cambiato ogni 2 anni per motivi fiscali" (di cui parlava Renato) è spesso e volentieri usato come auto di famiglia. E questo è un furto! Portare in detrazione il pedaggio autstradale quando si va a sciare a Cortina d'Ampezzo, è un furto a cui i soggetti 2 e 3 hanno fatto indossare una maschera di legalità, ma sempre un furto rimane.

Che poi anche i fattori 1 e 4 potrebero e dovrebbero migliorare è un altro paio di maniche.

ciao

Salavtore




----------------
"Integrity is doing the right thing, even if nobody is watching."

[Entra]
(1) 2 3 4 5 »
Registrati per inviare messaggi
 

< Ritorna alla home page del portale

Stampa Versione Stampabile (Stampa)

Contatore :: Valid XHTML 1.0 Transitional :: Valid CSS 1.2