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Salvatore
Inviato il: 24/8/2007 10:19
Staff
Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672

Giulio, magari hai "scampato" una causa da Freddy e da Rossana ma potresti beccartela dal sottoscritto: il termine "fieno" l'ho coniato io (e ne vado fieno ...cioè intendevo fiero) e non ABDA (o Davide, come lo chiami tu).

Per quanto riguarda il resto, siamo in presenza di due problematiche distinte: 1) noi latinensi nell'insieme siamo dei gran sporcaccioni e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Che poi in mezzo a tanta barbarie c'è qualcuno che non butterebbe per terra nemmeno un minuscolo residuo di cerino spento a costo di mangiarselo, non cambia di una virgoila il giudizio globale di inciviltà del popolo latinense. 2) Latinambiente ha un "contratto" con il Comune in base al quale deve pulire la città. Se Latinambiente (o qualche suo operaio) invece di puilire soffia la spazzatura sui bordi, chiaramente non sta rispettando il contratto e si possono configurare varie fattispecie sia di diritto civile che di diritto penale.

E' ovvio che è cosa ben diversa pulire le strade di una citta civile, dove trovi qualche cartaccia, qualche lattina e la cacca di qualche cane randagio dal pulire le strade di un posto incivile come Latina che vengono usate dai residenti come una vera e propria discarica a cielo aperto. Se Latinambiente non può spuntarla, nel senso che con le normali tariffe non riesce a garantire il servizio, invece di nascondere la polvere sotto al tappeto dovrebbe rinegoziare il suo contratto col Comune (ciooè con noi). Il Comune a questo punto, messo di fronte alla prospettiva di dover sborsare molti più soldi del previsto, potrebbe persino trovare utile distogliere qualcuno dei suoi Vigili Urbani (e altri organi istituzionali) dall'estenuante lavoro d'ufficio e mandarli in strada per educare i suoi incivilissimi cittadini.

Chissà, la collettività potrebbe beneficiarne da una cosa del genere; da un fatto negativo potrebbe venir fuori la soluzione di entrambi i problemi anziesposti, un risultato positivo per tutti! (gli unici a soffrirne potrebbero essere gli edicolanti che venderebbero meno "Settimana Enigmistica" e "Sudoku", ma non si può mica accontentere sempre tutti!)

Salvatore


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"Integrity is doing the right thing, even if nobody is watching."

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giucap
Inviato il: 24/8/2007 12:30
Registrato: 13/1/2006
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Messaggi: 827

Provvedo a rettifica per iscritto, nella medesima forma, circa l'attribuzione dell'allocuzione "fieno", riconoscendone la paternità e quindi il relativo copyright a Salvatore, confidando così di evitare una giusta querela. Diamo a Davide quel che è di Davide e a Golia ... pardon ... Salvatore quel che è di Salvatore!

Adempiuto al mio obbligo di cittadino rispettoso delle leggi, vorrei proseguire una mia riflessione più volte abbozzata.

Io non credo che i cittadini di Latina siano in maggioranza maleducati, zozzoni, vandali, incivili, irrispettosi delle regole. Probabilmente siamo nella media nazionale, il che significa che c'è chi sta meglio e c'è chi sta peggio. Faccio un esempio: nei quertieri vivono circa 6.000 famiglie, se ciascuna di esse buttasse a terra quotidianamente qualche rifiuto, in meno di un mese saremmo sommersi. Naturalmente il comportamento dei maleducati è più visibile, lascia traccia.

Buttarla sul "così fan tutti" mi sembra quindi poco corretto e corre il rischio di creare facili alibi per coloro che si trovano "border line", in bilico tra comportamento "virtuoso" (che in realtà dovrebbe qualificarsi come normale) e "barbaro". Lo stesso problema, anche se per me su un argomento più grave ed importante, lo ritroviamo rispetto all'evasione fiscale. Teniamo inoltre conto che, tra chi butta il sacchetto della spazzatura dalla macchina e chi si mette in tasca il fiammifero usato, c'è un'infinità di comportamenti intermedi.

Solo una sinergia tra cittadini ed istituzioni può dare un minimo di speranza di vedere, entro un orizzonte temporale ragionevole, la classica lucina in fondo al tunnel. Senza finire in uno stato di polizia (tipo la già citata Singapore), anche un maggiore controllo del territorio può contribuire  a stimolare il rispetto delle più basilari regole del vivere in comunità.

Il problema più urgente, però, ed anche quello di più diffcile soluzione, riguarda secondo me l'educazione. La scuola e le istituzioni tutte hanno il dovere di porsi questo come obiettivo primario. Non importa che in diversi casi gli interventi potranno essere vanificati da comportamenti familiari "devianti". Sappiamo bene che uno zoccolo duro non sarà recuperabile. Ma moltissimo si può fare sulle situazioni intermedie.

Come cittadini, oltre a fare del nostro meglio per evitare di contribuire al degrado, possiamo da un lato "pretendere" che le istituzioni facciano la loro parte (tenere pulito il centro della città a scapito delle periferie non mi sembra una grande idea) e dall'altro magari organizzare piccole azioni dimostrative, come già fatto in passato.

Giulio

 

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anaclerio
Inviato il: 24/8/2007 13:00
Registrato: 19/6/2007
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Messaggi: 192

Io penso che settimanalmente come ora di educazione civica, gli insegnanti di scuole medie e superiori dovrebbero portare gli alunni fuori dalle scuole, nei parchi e nelle strade a pulire giardini, aree verdi, aiuole, rifiuti attorno ai cassonetti. Credo che questa sia l'unica ricetta. Quando i ragazzi fin da giovani si rendereranno conto della fatica che occorre per ripulire un'area dai rifiuti, vedrete che da adulti ci penseranno 2 volte prima di mettere in campo comportamenti riprorevoli come quelli a cui assistiamo quotidianamente, e quotidianamente segnaliamo...

Lo stesso Vincenzo Bianchi ieri ha esortato a non buttare i sacchetti attorno ai cassonetti (quando questi sono vuoti), ed a depositare i sacchi della differenziata nei giorni prestabiliti, affinchè si possano rispiarmare 650 mila euro annui...


http://www.ilmessaggero.it/view.php"2">

Giovedì 23 Agosto 2007



di MONICA FORLIVESI

Obiettivo: 35. E’ la percentuale di raccolta differenziata che la Latina Ambiente prevede di raggiungere a fine anno. Un obiettivo da raggiungere tra mille difficoltà, del resto si tratta di un cambiamento di abitudini radicale per le famiglie pontine. «Quello dei rifiuti - esordisce il presidente della società mista a maggioranza del Comune, Vincenzo Bianchi - è uno dei problemi più tosti e non si risolve né con le sceneggiate né con le polemiche. A giugno 2006 è iniziata la differenziata, entro fine anno il servizio coprirà tutto il territorio, ma per ottimizzarlo chiediamo la massima collaborazione dei media e dei cittadini». Poi qualche dato: attualmente il 50% delle famiglie pontine è raggiunto dal servizio di raccolta differenziata, 25.000 nuclei, e a luglio si è raggiunto un picco del 24% come risultato, mentre la media si attesta sul 23,02%.
Insomma la differenziata procede, ma i problemi non mancano. E’ sufficiente guardare i cigli delle strade dove è stata avviata: spesso si trovano cumuli di immondizia, o meglio di sacchetti. Ed è sufficiente leggere, a conferma, la lettera che la società ha diffuso agli utenti il 9 agosto. La Latina Ambiente chiede ulteriore collaborazione ai cittadini, si legge infatti: per migliorare ulteriorimente i risultati occorre risolvere il problema che a volte rende le nostre vie cittadine ingombre di sacchi gialli e azzurri e che dipende dal fatto che alcuni depositano le buste nel giorno sbagliato.
Ma quanti rifiuti non sono andati in discarica quest’anno grazie alla differenziata? «Dovremmo arrivare - risponde l’amministratore delegato della società, Cesare Borghi - a diecimila tonnellate, la media prevediamo sia attorno al 25%. Nel 2008 questo risultato dovrebbe raddoppiare e passare a 20.000 tonnellate». Ma torniamo ai sacchetti lasciati lungo le strade. «Ci sono due problemi essenzialmente - dice Borghi - uno è quello che definirei atavico dei sacchetti lasciati fuori dai cassonetti. Se il cassonetto è pieno è chiaro che la colpa è nostra, ma spesso vengono lasciati fuori anche se è vuoto con un grosso danno per la comunità. Sì, perché il mezzo che svuota i cassonetti è mono-operatore, il lavoratore non può scendere dal mezzo, altrimenti non riuscirebbe a completare il suo giro. Per raccogliere i sacchetti lasciati fuori spendiamo ogni anno oltre 600.000 euro, una spesa a fronte di un’attività che non servirebbe e che grava sulla comunità. Per questo i cittadini vanno sensibilizzati: non lasciate i sacchetti fuori dai cassonetti e rispettate gli orari di raccolta degli ecopunto. Conferirli in modo sbagliato significa che i sacchi restano lì fino al giorno stabilito con conseguenze negative per il decoro cittadino, i costi del servizio e inoltre ci si espone al rischio di dover pagare le sanzioni previste per legge».
E a chi azzarda: c’è chi dice che viene portato tutto in discarica, anche la differenziata. Borghi sgrana gli occhi: «Ma non scherziamo... Se così fosse: denunciateci è un illecito penale».

ANACLERIO

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Vincenzo
Inviato il: 24/8/2007 14:53
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Prima di crocifiggere gli operatori e la ditta incaricata mi è venuto il dubbio che gli stessi stavano semplicemente estirpando l'erba che cresce tra il ciglio di travertino e i mattoni rossi e quindi non necessina nessuna raccolta con l'idropulitrice,  ma una semplice scopa.

Ci sarebbe molto da dire su come sono posati i marciapiedi in quanto le mattonelle sono semplicemente appoggiate sulla ghiaia ad incanstro favorendo pertanto la crescita dell'erba. 

Tra l'altro ho notato che le erbacce sui marciapiedi "incriminati" non sono più presenti.

In buona sostanza, ritengo sia utile verificare meglio prima di "sparare" sommarie sentenze.

 


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Qualunque viaggio noi intraprendiamo, noi inseguiamo la felicità. Ma la felicità è qui.
Orazio Flacco

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Anonimo
Inviato il: 24/8/2007 15:10

Caro Vincenzo, quelle mattonelle sono nate proprio per essere posate "ad incastro" sulle ghiaie, sia pure pressate, per contenere sia i costi di posa, che quelli di eventuali lavori di manutenzione ad impianti sottostanti, poichè  non è necessario "frantumare" cementi varii, ma basta sollevare le piastrelle incastrate fra loro e, a lavori finiti, riposizionarle più agevolmente e velocemente riducendo al minimo i disagi. Certo che tutto questo rende necessaria l'eliminazione delle eventuali erbe che possono crescere negli interstizi. Quanto ai soffioni, anche io li ho visti adoperare nel modo descritto dalla signora, e non solo sulle strade: se avete la pazienza di andare molto indietro nei post, avevo raccontato di questa "pratica" anche per quanto riguarda la pulizia del cimitero.....si disperdono fra le tombe, e addosso ai malcapitati visitatori, le sporcizie dei vialetti! Certamente sarebbero meglio gli aspiratori di cui hai allegato la foto...ma lì mi pare che siamo sempre in nord Europa..non a Latina!

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Vincenzo
Inviato il: 25/8/2007 7:19
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Messaggi: 3870

Antonella, teoricamente è come dici tu......

dimmi solo quante foto vuoi di mattonelle rimosse e non riposizionate al suo posto (credo di averle una ventina).Basta cercare tra le oltre 100.000 foto del mio archivio.

Tra l'altro, mi sembra di ricordare che Salvatore ne aveva immortalato un mucchio posto al marciapiede posteriore la scuola di Via Fiuggi (Via Fattori) nei pressi del CC-Morbella ? 

Saluti e Buon Sabato e Domenica a tutti Voi

 

Per Antonella

gli aspiratori sono a Brussels 

 

 


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Orazio Flacco

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Anonimo
Inviato il: 25/8/2007 10:15

E siamo alle solite!!! Se l'amministrazione non vigila sulla qualità dei lavori che appalta che possiamo sperare? E' un'ulteriore dimostrazione dello spreco del denaro di tutti...detta  anche malamministrazione!!!!!!

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Stevejo
Inviato il: 25/8/2007 12:21
Registrato: 26/3/2007
Da: Latina
Messaggi: 542

Ciao a tutti,

mi trovo molto d'accordo con le analisi fin'ora fatte, specie con quella di Giulio. Vorrei però far notare che nella nostra città sono molto rari i cestini portarifiuti lungo i marciapiedi (non mi riferisco ai cassoni dell'immondizzia). MOlto spesso mi sono trovato a doverne cercare uno senza trovarlo (Mi trovavo in centro, ma la situazione è analoga in tutta la città), finendo per lasciare la carta nella tasca. 

A mio avviso, molti cittadini butterebbero le carte nei cestini se ne trovassero di più in giro.

Il che, ovviamente, non deve cmq essere una scusante per buttarli per terra.

saluti,

STefano 

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mel
Inviato il: 25/8/2007 15:45
Registrato: 1/5/2007
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Messaggi: 154

Stefano ha toccato un punto secondo me importante. Anch'io ho il pallino dei cestini. Ce ne sono così pochi che in genere mi riporto le cartacce a casa.  Lo stesso dicasi per pile esauste e farmaci (nonostante credo siano obbligatori fuori dagli esercizi che li vendono).

Purtroppo c'è anche da dire che laddove i cestini vengono installati, durano poco, distrutti, divelti o bruciati dai soliti imbecilli.

Siamo alle solite. Da una parte le negligenze del Comune, dall'altra i cittadini incivili. Più passa il tempo è più mi convinco che non c'è via di scampo e che le cose possono solo peggiorare. Soprattutto perchè molti (la maggior parte?) non si pone affatto il problema dell'educazione civica. Non vedo da nessuna parte la volontà di cambiare le cose.

Mel 

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anaclerio
Inviato il: 25/8/2007 16:51
Registrato: 19/6/2007
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Messaggi: 192

Caro Mel, anche io in passato ho criticato la mancanza di cestini in alcune zone, soprattutto quelle dove vige il sistema "porta a porta", che necessita almeno nei centri urbani di qualche cestino in più. In particolare a suo tempo mi riferivo al sempre famigerato Comune di Sermoneta, e precisamente alle località Borgata Carrara e Stazione di Sermoneta, dove a 3 anni dall'introduzione del "porta a porta", non era stato aggiunto un cestino, forse per paura che la gente vi buttasse i sacchetti della monnezza... Cmq sia devo dire che a Latina ed altrove dove vi sono cassonetti ovunque, la mancanza di cestini è meno sentita, in quanto per puttare la cartaccia di una pizza o di una busta di patatine ci si può servire dei cassonetti verdi senza neanche sporcarsi, visto che sono dotati del pedale, oppure dei cestini presenti nei bar.

Riguardo la raccolta differenziata a Latina, qualcuno su Latina Oggi aveva criticato il metodo di raccolta "mista", ovvero quello che prevede cassonetto marrone per l'umido e il verde per l'indifferenziato... Credo che sia un bene, visto che negli altri paesi della provincia (Sonnino, Sermoneta ecc.) dove c'è totalmente il "porta a porta", si sono verificati casi di abbandono nelle campagne di oggetti semingombranti che non possono essere  nelle buste dell'indifferenziato raccolte a domicilio...

Inoltre lo stesso amministratore della Latina Ambiente ha spiegato che con il metodo che è stato sviluppato a Latina, si può arrivare al massimo ad una raccolta differenziata del 45-50%, cifre già raggiunte a Latina Scalo, che rappresenta una città nella città, ed utilizza il metodo "misto" nella zona urbana e quello "porta a porta" nelle campagne.... Credo che se si arriverrà a quelle cifre, sia un risultato assolutamente da non disprezzare.

A mio avviso il resto, specialmente quello derivante dalla spazzamento delle strade và portato in impianti di selezione, dove separare alluminio, vetro e plastica, di solito abbondanti nei rifiuti raccolti dallo spazzamento delle strade. Ad esempio in questi giorni abbiamo letto che l'impianto di selezione di Via delle Valli ad Aprilia, di proprietà della Progetto Ambiente, è sottoutilizzato. Perchè non fare un accordo tra Latina Ambiente e Progetto Ambiente, per riciclare anche la frazione dello spazzamento e diminuire ulteriormente la frazione portata a Borgo Montello?

ANACLERIO

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