Ricomincio da q4q5.it, caro Renato, non significa abbandonare gli strumenti della politica. Nessuno si sogna di smantellare quanto di buono i padri fondatori della democrazia hanno fino ad oggi costruito. Il sistema Italia, in linea di principio, le leggi, i regolamenti gli statuti la costituzione, sono fondamenta solide che però non reggono più niente semplicemente perchè non c'è più niente da reggere. Mi spiego meglio:

E' un pò come se avessimo costruito una nave meravigliosa, la più resistente ed inaffondabile del mondo, gestita però oggi, da tanti marinai ed un comandante che non sanno fare altro che navigare a vista. Non la sanno portare quella nave, non hanno studiato i venti, i mari i fondali, non lo hanno fatto perchè per anni non è servito, bastava esser amico del marinaio o anche del mozzo, per salire a bordo, mettersi il berretto (non so come si chiama) ed entrare così a far parte della flotta ed hanno sostituito nel tempo, tutti coloro che invece quella nave l'hanno prima costruita e poi avviata alla ricerca di un mondo migliore (ma che purtroppo non hanno trovato).

Per questa nuova generazione di marinai, non era importante sapere dove andare, bastava esserci, mangiare, dormire e farsi sempre più spazio e se un altro marinaio non serviva, il lavoro da fargli fare si sarebbe inventato, l'importante è che una volta entrato nella "famiglia" (dicasi Casta), sarebbe stato riconoscente a vita.

Non c'era bisogno di navigare, di faticare, o di pianificare il viaggio per la prossima meta, c'era già tutto sulla nave e se non c'era si comprava, magari facendo debiti, ma si comprava.

Allora oggi che qualcuno si è accorto che la nave sta marcendo e rischia di affondare, ci si è resi conto che per essere riparata si dovrebbe far scendere tutti. Ma questo ovviamente non si può fare, la nave deve navigare, la nave non si può fermare................

Insomma, per tornare al seminato, nessuno oggi può e deve pretendere di buttare via la nave (ovvero la costituzione italiana, le sue regole, i suoi meccanismi...cioè i partiti, la destra, il centro, la sinistra) certamente però si deve far capire a quei marinai che ancora sono li sopra che senza di essi, senza la  lealtà, senza il rispetto delle regole, senza la legalità, senza i loro lavoro, senza la loro motivazione a farlo, senza la loro partecipazione attiva al cambimento, il comandante, (chiunque esso sia) non può andare da nessuna parte !

In ultimo vorrei, spero definitivamente, chiarire la questione e la differenza tra un qualunquista, un tifoso e colui al quale invece, mi piacerebbe perlomeno tendere:

mentre il qualunquista propende per chiunque soddisfi i propri egoismi ed il tifoso si affida ad una scelta precedentemente fatta, il cittadino che mi piacerebbe essere, somiglia più a quelle persone che scelgono di stare dalla parte di chi, guardando i fatti nella maniera più obiettiva possibile, (e non essendo legato "affettivamente" a nessuno ci riesce meglio) soddisfa di volta in volta i criteri di lealtà, di onestà, e di attenzione agli interessi della collettività.

La scelta potrà così cambiare di volta in volta a seconda di chi in quel determinato periodo avrà meglio soddisfatto questo criterio. Ti sembra così sbagliato ?

Con la solita stima,

freddy