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Freddy
Inviato il: 7/10/2008 17:15
Direttore
Registrato: 25/7/2005
Da: Latina
Messaggi: 2542

E' vero, i bambini italiani, al pari di tanti altri delle moderne società, stanno ingrassando troppo ed i livelli di obesità giovanile raggiungono sempre più livelli allarmanti. Sarà quindi per queto che il Comune di Latina ha pensato di aumentare la tariffa delle mense scolastiche, sperando forse che qualche mamma decida di far saltare il pasto ai propri figli. Eggià, perchè la naturale alternativa, quella cioè di mandare i nostri figli a scuola con il classico panino e la bottiglietta d'acqua, oggigiorno sembra non essere più praticabile. Ciò è quanto si son sentito rispondere alcuni genitori dirttamente dalle dirigenti scolastiche di alcuni Istituti di Latina.

Ma è proprio così?

Dobbiamo subire questo clamoroso aumento della quota mensile, senza poter dir e fare nulla?

Che ne pensate?

Ferdinando Cedrone (Freddy)



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amaliam
Inviato il: 7/10/2008 18:35
Registrato: 4/12/2006
Da:
Messaggi: 11
colgo quest'occasione per esprimere la mia arrabbiatura nei confronti di quello che sta succedendo sul rincaro delle mense. mi scuso per il mio modo di scrivere non sempre lineare, ma lo voglio fare d'istinto così forse riuscirò a trasmettere meglio il mio disagio. Le mie due figlie frequentano la scuola elementare e materna di via Fiuggi, dove sono state raccolte firme dei genitori per protestare contro questo assurdo rincaro proponendo alla dirigente scolastica di sostituire il pranzo della mensa con un panino e un frutto, questo solo per gli alunni delle elementari che fanno un solo rientro pomeridiano a settimana, naturalmente per gli alunni delle materne la mensa dovrebbe rimanere. Il 70% circa dei genitori (come ci ha comunicato la stessa dirigente) pensava di non chiedere tanto, in virtù del fatto che questo sistema è applicato in tante altri circoli didattici di Latina e soprattutto pensando che le istituzioni avrebbero tenuto conto delle esigenze di una maggioranza, parte della quale ha proprio difficoltà economiche avendo più di un figlio fruitore di questo servizio pubblico. L'aumento è stato di circa il 50%, non solo ma non c'è neanche più lo sconto del 10% previsto per i fratellini. A cio si aggiunge che il pagamento deve effettuato prima in posta tramite bollettino (quindi anticipato) e poi si devono ritirare questi fantomatici tickets a ufficio mensa del Comune. Per non parlare della qualità del cibo per il cui miglioramento sono anni che si raccolgono le firme, ma inutilmente. Comunque dopo tante discussioni in cui sono state messe in evidenza queste ed altre contraddizioni di questa situazione, il consiglio di Circolo della G. Rodari ha deciso che il panino non si può portare, "non è educativo" non andare a mensa e mangiare un panino scelto dal singolo genitore, non tenendo affatto in considerazioni delle richieste (giustamente motivate) della stragrande maggioranza delle famiglie. Il Consiglio di circolo può avere i suoi pur giusti motivi per opporsi a questa richiesta ma avrebbe dovuto tener conto che ci saranno tanti genitori delusi per questo rifiuto e soprattutto delle difficoltà in cui questi saranno lasciati. Finisco dicendo che oltre una mamma sono un'insegnante e lavoro anch'io nel sistema formativo ed educativo del nostro paese e forse qualcosa conosco delle strategie educative, anche se non bisogna essere un'insegnante per capire cosa è giusto e cosa non lo è, per capire che bisogna pensare anche ai più deboli di noi, a chi veramente non ce la fa, e per capire che a volte bisogna protestare, combattere per "Principio" nonostante qualcuno mi abbia risposto dicendomi che principi fanno male a volte. Alla fine di tutta questa storia saremo costretti per motivi vari a subire l'ennesima decisione caduta dall'alto, mentre in me si fa sempre più forte l'idea che la nostra società è allo sfacelo proprio perche non abbiamo più principi per cui lottare, come ad esempio la solidarietà.

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Anonimo
Inviato il: 8/10/2008 6:13
Il problema è stato risolto con un dietetico panino.

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Anonimo
Inviato il: 8/10/2008 13:01
Leggendo il post di Amaliam mi pare che il "dietetico panino" non sia passato....Permettetemi di dire che, se è vero che per i bambini che hanno il tempo prolungato, la mensa diventa "obbligatoria", soprattutto a queste condizioni (sia economiche e soprattutto qualitative...) si tratta di un vero sopruso! Perchè ai ragazzi non deve essere permesso di portare il sano panino da casa, invece di rimanere digiuni, spesso e volentieri, per la scarsa qualità del cibo comminato, oltretutto a caro prezzo? Io credo che sarebbe molto più "educativo"... sia per chi presta un servizio così scadente.. sia per l'Amministrazione che non vigila sufficientemente ma si limita ad alzare i prezzi!!

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Salvatore
Inviato il: 8/10/2008 13:54
Staff
Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672

Non voglio nemmeno soffermarmi sulla qualità del cibo o sul rialzo dei prezzi. Ammettiamo per un attimo che l'una sia ottima e l'altro sia giustificato!

Voglio invece porrè l'accento su un tipico aspetto della nostra italianità: l'inutile burocrazia e la complicazione inverosimile di cose semplicissime.

Da sempre (almeno da quando mia moglie faceva la materna, quindi circa 40 anni fa) in America esiste il tempo pieno (e quindi la mensa)... ogni giorno tra l'altro... e dal primo giorno di scuola,  non da ottobre e solo una o due volte a settimana come qui da noi!!

Secondo voi i genitori americani debbono perdere intere giornate per compilare bollettini di CCP, andare alla posta, fare file mostruose, poi andare in Comune, ritirare il blocchetto e altre follie simili???

La risposta è no!! Da almeno 40 anni (ma sono sicuro che anche prima era lo stesso) il genitore, quando può, va in segreteria (quella della scuola, aperta dalle 6:30 di mattina alle 18:30 del pomeriggio e non dalle 10 alle 11 come qui da noi!!) e compra i biglietti per la mensa. Ne può comprare 1, 25, 46, 73, 189... quanti gli pare. Poi dà questi biglietti al figlio e questo va a mangiare a mensa. Semplice no?

Qui da noi già era assurdo dover andare ogni mese alla posta a fare il versamento; adesso da quest'anno, nell'era di internet, col genoma umano ormai completanete mappato, quando si sta pensando di mandare l'uomo su Marte che fanno i nostri geniali burocrati??? Ci complicano ulteriormente la vita: non solo dobbiamo andare a fare il versamento alla posta, poi dobbiamo PURE andare a ritirare il blocchetto di biglietti al Comune. Pazzesco!!

Povera Italia, in mano ad inetti e stupidi burocrati!!!

Salvatore 

PS: dimenticavo la parte più importante: in America il genitore quando vuole, senza avvisare nessuno, prende un biglietto e va a mangiare a mensa col figlio.




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"Integrity is doing the right thing, even if nobody is watching."

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davide
Inviato il: 8/10/2008 14:24
Registrato: 18/10/2007
Da:
Messaggi: 1670

X Amaliam e Antonella

Penso che ai soprusi bisogna rispondere nel giusto modo. Visto che Comune e scuole se ne fottono delle difficoltà dei genitori, questi ultimi dovrebbero fottersene delle loro decisioni presi riguardo ai panini...

Da quanto in quà uno può vietare un panino? Ma scherziamo! Mandate i vostri figli con i panini, mangeranno panini a mensa, o in classe...

Che possono fargli? Obbligarli a mangiare quello che passa il convento addebbitandovi voi le spese?

Ma credo che abbiate fatto male a chiedere il "permesso" per portare i panini? Perchè gli avete concesso di questo "potere" di decidere sui panini? La questione non dovevate proprio porla!

Da quando in quà è obbligatorio mangiare alle mense? Io sono sempre andato avanti a panini, le mense le ho fatte solo un paio di anni alle medie, ma c'era la possibilità per chi voleva di mangiare a casa..

Infatti alcuni miei amici mangiavano a casa e poi tornavano...

DAVIDE



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renatosd
Inviato il: 8/10/2008 17:12
Registrato: 7/2/2006
Da: q5
Messaggi: 1111

In classe di mia figlia (Scuola Rodari) si è fatto un compromesso temporaneo ... si è acquistato un set di esosissimi biglietti e sono stati distribuiti per tamponare almeno un mese questa pazzesca confusione, sperando che qualcuno apra gli occhi su questa follia ...

ma non sono ottimista, ormai l'andazzo è chiaro: servono soldi per la finanziaria? si tagliano le scuole pubbliche! con l'abolizione dell'ICI si scopre (ora?) che non ci sono i soldi per i comuni? e invece di andarli a chiedere al genio che ci ha proposto il grande inganno che si fa? semplice .... si mazzolano i bambini a mensa .... ma che paese è mai diventato questo? .... pensavamo che già avesse ampiamente espresso il peggio possibile ed invece ... è proprio vero che non c'è mai fine

renato




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La stupiditą e la disonestą dei nostri nemici non deve essere una giustificazione della nostra cecitą (Lev Trotsky)

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Anonimo
Inviato il: 8/10/2008 22:53

Allora tanto per chiarirci in mensa non si può portare cibo dall'esterno o meglio personale per motivi igienico sanitari, non si può tenere metà della classe in mensa e l'altra metà in classe, non c'è il personale per seguirli tutti si può anche andare a prendere i figli a scuola e poi riportarli dopo la mensa non c'è nulla che vieti tutto questo, salvo l'ostracismo di qualche dirigente scolastico quindi potete anche prendere i figli e poi riportarli o restare in classe e mangiare il panino, ma deve essere d'accordo tutta la classe, se poi i regolamenti di circolo o d'istituto prevedono cose diverse riuniteli e cambiateli. Quanto al servizio mensa l'istituto praticamente non c'entra nulla è il Comune forse negli States sono gestite dalla scuola stesse. E poi è un problema solo di quest'anno con la Gelmini scordatevi tempo pieno ed altro dal primo settembre 2009 materna ed elementari a casa alle 12 e 30 ora questo è scritto e "solo" se ci saranno delle risorse (e secondo voi co sta crisi mondiale, nazionale e locale ci saranno?) si potrà pensare al tempo pieno.

 



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Anonimo
Inviato il: 9/10/2008 7:53
roccia ha scritto:

Allora tanto per chiarirci in mensa non si può portare cibo dall'esterno o meglio personale per motivi igienico sanitari...... 

Se il tempo prolungato, come sembra, andrà a pallino, stiamo parlando di un problema che si "risolverà" automaticamente, non ci saranno più nè problemi economici nè di qualità; ciò nonostante mi sembra ridicolo e mi indigna questa  storia che non si possa portare a  mensa "cibo personale" per motivi igienico-sanitari: ma di che stiamo parlando...cos'è questa presunzione di scarsa igiene da parte delle famiglie...e allora le merendine di metà mattina? Ma magari si  riprendesse l'abitudine al sano panino col prosciutto, il formaggio   la marmellata o quello che vi pare, invece di certe ingrassanti schifezze di "igieniche"  merende industriali! Quanto alle mense, ho avuto una volta occasione di assistere al "pranzo", fornito ovviamente dall'esterno, in una scuola materna dove insegna una mia amica: ragazzi!....dal punto di vista igienico non posso dire perchè batteri e similia non si vedono ad occhio nudo..ma dall'olezzo e dall'aspetto del cibo, neppure al bimbo affamato della più sperduta Africa nera, sarebbe venuta voglia di mangiare! Una non meglio identificata minestra rossastra su cui galleggiavano chiazze di olio,ed  in cui la pasta aveva triplicato la sua dimensione, e dei bisunti e disfatti bastoncini di pesce accompagnati da foglie di insalata  praticamente intere (voglio vedere quale bambino  in età da materna mangia insalata e per di più di quelle dimensioni...)...Sarà stato pure igienicamente ineccepibile..(forse...) ma assolutamente disgustoso ed improponibile a qualsiasi bambino. Comunque staremo a vedere dove si arriverà con  queste "regole".....imposte o, peggio ancora, deliberate....



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Salvatore
Inviato il: 9/10/2008 10:25
Staff
Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672

Mensa scolastica: eccovi un piccolo resoconto!

Stamattina dopo aver accompagnato mia figlia a scuola mi sono soffermato nel portico della "Don Milani" per capire finalmente come pagare questa benedetta mensa.

Dall’attento studio dei 5 manifesti affissi alle porte vetrate, ho cercato di capire:

  1.  i miei figli fanno parte “Tempo Modulare” o del “Tempo Pieno”?
  2.  in quale delle 4 fasce di reddito ISEE si collocano?
  3.  a chi bisogna fare il versamento? C.C.P. 12835°47 intestato a COMUNE DI LATINA, PAG. MENSA SCOLASTICA – SERV. TES. C/O BANCA MPS S.P.A.

Vado dentro e chiedo alla bidella un bollettino. Non ci sono bollettini. Allora torno fuori e copio attentamente tutti i dati su un pezzettino di carta e torno a casa alla ricerca del certificato ISEE per capire in quale fascia si collocano i miei figli.

A questo punto prendo l’auto e vado alla Posta, chiedo un bollettino di CCP bianco (ignoro volutamente le occhiatacce di chi in fila, pensava che volessi passare avanti). Col modulo in mano mi metto in fila e lo compilo malamente a mezz’aria. Arriva il mio turno e pago.  Riprendo la macchina e vado in centro, pago 50 centesimi di parcheggio e vado all’Ufficio Mense Scolastiche, dove mi consegnano un blocchetto di 20 ticket.

Scopro con sorpresa che i ticket sono di 4 colori diversi, in base alla fascia di reddito. Immagino già le poco edificanti conversazione dei piccoli in attesa della pastasciutta:

“Gianni come mai hai il ticket giallo?” “E sai, mio papà è povero.”

Oppure:

“Cecilia, perché hai il ticket blu?” “Perché mio papà è molto furbo e non paga le tasse.”

Oppure ancora:

“Mariolina, come mai hai il ticket di colore rosso?” “Perché io sono più ricca di te, nananana nana!”

I colori sono inventati ma le discussioni sono verosimili. La Ministra vuole introdurre l’uniforme (e io sono d’accordo, ma questo è un altro discorso) per appianare, almeno a scuola, il ceto sociale e poi davanti alla mensa schiereremo i bambini in base al colore... non della pelle (per fortuna) ma del reddito! Mah!!

Dopo aver perso mezza giornata ed essere finalmente in possesso dei famigerati blocchetti da 20 ticket, mi è rimasto un piccolo dubbio: quando finiranno questi 20 ticket ovviamente bisognerà comprare un altro blocchetto, giusto? Bene, a parte l’altro tempo perso, il mio dubbio è questo: dato che in un blocchetto ci sono 20 ticket, dubito che uno avrà la fortuna di staccare l’ultimo ticket l’ultimo giorno di scuola; verosimilmente ci saranno degli avanzi! Che ci faremo con i ticket pagati a carissimo prezzo e rimasti inutilizzati?

Salvatore Antoci 




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