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Autore Discussione
anna
Inviato il: 17/12/2008 18:57
Registrato: 16/5/2006
Da:
Messaggi: 172
Re: Terza Repubblica

Francesca, concordo pienamente con te. Veltroni non ne azzecca una, neanche in questo caso. Riuscirà mai a togliersi la trave che gli oscura la vista piuttosto che la pagliuzza dall'occhio altrui?

Invece a Renato, mi tocca purtroppo fargli notare che sul decreto Gelmini, non sono tornati indietro proprio per niente. Il sindacato ha diffuso il giorno della manifestazione questa notizia forse per rafforzare l'adesione della gente ma se si va a leggere il verbale dell’incontro tra i rappresentanti del Governo e le OO.SS si parla di una mezza vittoria. E col passare delle ore e del tam tam questa si è trasformata in una vittoria completa. Ma dove? Purtroppo giustamente la Gelmini ha smentito che ci sia stata un'inversione di rotta. Sul maestro unico non è cambiato niente. Restano le 24 ore o 27 ore secondo le indicazioni delle famiglie per la scuola primaria, che significa il maestro prevalente più un'ora di religione più due ore di inglese come da "riforma".

Unica concessione a me sembra c'è stata sul maestro di sostegno per cui se ne avrà uno ogni due studenti disabili e forse per la scuola dell'infanzia ma sul resto tutto come da copione, ahimè!

Non riesco a capire perchè continua a passare questa informazione! A che pro?

 

Anna



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renatosd
Inviato il: 18/12/2008 11:11
Registrato: 7/2/2006
Da: q5
Messaggi: 1111
Re: Terza Repubblica

 

 

 

anna ha scritto:

Invece a Renato, mi tocca purtroppo fargli notare che sul decreto Gelmini, non sono tornati indietro proprio per niente.

 Sono in buona parte d'accordo con te - purtroppo - e credo che le motivazioni che hanno indotto il governo a fare ciò è stato proprio far "abboccare" sinistra e sindacati ad un miraggio di vittoria per stemperare gli animi .... e ci sono riusciti ... l'onda si è sgonfiata nel momento di piena, proprio quando rischiava di travolgere la Mariastella ... ora farla rimontare è difficile, bisognerebbe ammettere di esserci cascati (io non ho alcuna difficoltà) ma ormai non basterebbe più e in questi tempi di magra c'è anche chi si accontenta di una vittoria di pirro.

E' vero siamo stati dei tordi ma resta il fatto che a pagare questa riforma saranno tutti ... saremo tutti ... uniti nella sventura.

renato

PS e comunque iniziavo parlando di vittoria incompleta e concludevo dicendo ".... bisogna vigilare che non sia la solita "arma di distrazione di massa" buona solo per calmare temporaneamente le acque". Purtroppo i timori erano più che fondati ... la prudenza doveva portarci a verificare i fatti prima di cantar vittoria.



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Anonimo
Inviato il: 8/1/2009 7:53
Re: Terza Repubblica

Pensavo di andare a ricercare gli articoli pre-elettorali e post-elettorali sulla italianità che doveva mantenere la compagnia aerea di bandiera e sul ruolo centrale che avrebbe avuto Malpensa (i voti del nord servivano).

Colaninno assicura l'impegno per lo scalo varesino.

Si di Berlusconi ad Air France.
Vince Fiumicino

Non ci sono più dubbi. La bussola dei nuovi aerei Alitalia sarà puntata sempre verso Roma. Che sarà Caput Mundi anche delle rotte aeree dirette verso l'Italia. L'hub della compagnia risorta dalle ceneri di quella di bandiera grazie alla Cai di Roberto Colaninno e soci sarà infatti lo scalo di Fiumicino.

Questo la naturale conseguenza del via libera politico che ieri è arrivato dal presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, all'ingresso nel capitale della Compagnia Aerea Italiana di Air France. Cauto il commento del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che a Il Tempo ha detto: «Aspettiamo a cantare vittoria. Vediamo come si mettono le cose. Ho sentito al telefono sia Berlusconi sia Letta e mi hanno assicurato che all'incontro di domani (oggi ndr) ci sarà solo Bossi. Mentre se chiameranno la Moratti parteciperò anche io». Nessun commento sulla possibilità che la scelta di Air France valorizzi di più Fiumicino. «Non è scontato ma dagli elementi in nostro possesso la scelta di Parigi premierebbe di più lo scalo romano».


Il potenziale conflitto con la Lega Nord sostenitrice strenua della soluzione Lufthansa in grado di tenere in vita Malpensa non ha frenato il Cavaliere. Che ha sostanzialmente espresso un sì convinto, la formula diplomatica è un «nulla osta», al ritorno dei francesi a via della Magliana. Il premier che ha incontrato a Palazzo Chigi insieme al sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Gianni Letta, i vertici della nuova società: il presidente Colaninno e l'ad Rocco Sabelli, e il responsabile corporate di Intesa Sanpaolo, Gaetano Miccichè, non avrebbe mosso alcuna obiezione all'ingresso di Parigi. Le fonti vicine alla società hanno raccontato di una «piena e totale sintonia» del presidente del consiglio con la scelta industriale della Cai.

Che dopo aver spiegato le ragioni della preferenza di un'alleanza con Air France non ha ricevuto alcuna controindicazione. Colanninno avrebbe, però, messo sul piatto anche un impegno sostanziale per lo sviluppo dello scalo lombardo di Malpensa. Una promessa che non è bastata a lenire l'ira di Umberto Bossi che a stretto giro a tuonato contro Palazzo Chigi. Frasi di fuoco secondo lo stile del leader del Carroccio: «Stupida intesa con Air France che chiude Malpensa». E ancora: «Noi chiederemo con forza gli slot. Non possiamo mica chiudere Malpensa per fare un favore alla Cai. Il governo ha in mano gli slot, li può lasciare a Malpensa».
Strali e linguaggio più da opposizione che da alleato di governo. Ma tant'è. Il pensiero di Bossi è stato sicuramente quelli di rassicurare le truppe del Nord che continuano a sentire sempre più vicina il ridimensionamento dello scalo varesino. Eloquente in questo senso la sua dichiarazione sul tema: «Ogni volta che vado all'aereoporto i lavoratori si incazzano. Dobbiamo tirar fuori qualcosa».


Lineari sono state invece le risposte di Berlusconi sul via libera ai francesi. Da Lufthansa infatti non sarebbe mai arrivata una reale offerta d'acquisto. «Lufthansa non si è mai fatta presente nè fisicamente nè con un'offerta» ha spiegato il premier. E quanto agli slot (le finestre orarie per i decolli degli aerei) «l'Enac - ha assicurato Berlusconi - ha sempre concesso a tutti i richiedenti tutti gli slot richiesti. Quindi non c'è nessun problema a riguardo». Insomma acqua sul fuoco delle polemiche. «La situazione è chiara. Vediamo domani (oggi ndr)» ha concluso il Cavaliere che proprio oggi incontra a Palazzo Grazioli Bossi dopo lo slittamento del vertice previsto ieri. Sul tavolo sarà sicuramente messa l'offerta di Lufthansa. Che nonostante la parole del premier sarebbe ancora in lizza, secondo Bossi. A chi gli ha riportato le parole di Berlusconi sull'inesistenza dell'offerta di Berlino il leader del Carroccio ha detto: «Lo ha detto a voi perché siete ingenui».

da Il Tempo

Dunque ricapitolando un anno fa AirFrance si prendeva Alitalia con dipendenti e tutti i debiti adesso 4 miliardi di debiti li paghiamo noi e AirFrance prende il 25% di CAI e cioè ciò che rimane di Alitalia, depurata di personale e debiti, e AirOne Fiumicino rimane (per fortuna) l'hub di riferimento, lo scalo di Malpensa dovrà cavarsela da solo se ce la fa, bella mossa per Spinetta credo che un aumento di stipendio se lo merita così arriva almeno ad un terzo di quello dei passati manager Alitalia.



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Salvatore
Inviato il: 8/1/2009 8:16
Staff
Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672
Re: Terza Repubblica

Caro Roccia, quello di "puntare la bussola su Roma" è l'unica cosa sensata di tutta l'enorme truffa a danno degli italiani che è stata (ed è) la questione Alitalia-Cai-Alitalia. Malpensa costava alla vecchia Alitalia un milione di euro al giorno (di perdite, ovviamente). I motivi sono molteplici e tutti squallidamente  tipicamente italici... sarebbe lungo e noioso parlarne.

Comunque adesso l'accordo con AF-KLM è praticamente cosa fatta, tra qualche mese i capitani coraggiosi venderanno tutto a AF-KLM, incasseranno i soldi, passeranno da Berlusca a riscuotere, e noi stupidi italiani saremo rimasti con i debiti e con 9000 cassaintegrati da mantenere.

Nessuno parla del tragico contatore che segna quota 4: sono notizie squallide che rischierebbero di appannare il luccicante quadretto che la stampa compiacente e compiaciuta (lecchino di corte in primis, e non mi riferisco a quello di rete4!!) hanno propinato al popolo bue.

Salvatore



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Anonimo
Inviato il: 8/1/2009 9:09
Re: Terza Repubblica

All'origine la Lega si incatenò sui terreni destinati allo scalo di Malpensa poi cambiò idea sono molto sensibili agli umori della gente del nord, anche se a bewrgamaschi e veneti proprio non gli importa di Malpensa. Che avere due hub e mezzo (metteteci Linate) per Alitalia sia stata una iattura ed il colpo di grazia è assodato, Luftansa aveva solo un hub e fu soltanto per la saturazione di Francoforte che utilizza anche Monaco. Alitalia fu costretta ad andare a Malpensa per politica e pensava che la politica avrebbe sempre coperto i debiti derivati ciò non è avvenuto e da li il patatrac.

Interessante articolo de La Stampa

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=5442&ID_sezione=&sezione=

e mettete in conto questo proclama

Castelli «Lega pronta a tutto per Malpensa»

3 gennaio 2009 alle 21:45 — Fonte: ilsole24ore.com 0 commenti
Il sottosegretario al Sole24Ore sulle conseguenze del piano Alitalia: «Si illude chi crede che siamo disponibili a sacrificare questa battaglia sull’altare del federalismo fiscale»…
Facciamoci due risate non sono il centrosinistra al governo non rinunciano eh eh eh eh

 



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Salvatore
Inviato il: 9/1/2009 21:37
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Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672
Re: Terza Repubblica

Vi propongo la posta dei lettori di Augias oggi su "la Repubblica"

 

SEI PARTITI FACESSERO UN PASSO INDIETRO

Caro Augias, al di là di qualche protesta da parte degli studenti nei mesi scorsi e di qualche categoria minacciata nel posto di lavoro, mi pare che nel paese si respiri un’aria di profonda rassegnazione e impotenza. Spesso mi sono sentita chiedere (e ho chiesto a me stessa) perché ancora insisto a guardare certi dibattiti televisivi e programmi sulla realtà socio-politica italiana, perché vado a firmare per i referendum, perché vado a cercare anche le notizie non sempre riportate dai giornali.., tanto le denunce delle ingiustizie non hanno mai conseguenze e nulla può davvero cambiare in un paese largamente fondato sull’illegalità. Sdegnarsi, arrabbiarsi, serve solo a rovinarsi la vita. Risponda alle mie domande: perché continuare a informarsi? Perché sdegnarsi di fronte alle ingiustizie? Come si può non passare dallo sdegno e dall’autocommiserazione ad una reazione che serva a qualche cosa? Davvero non è pensabile una lotta diversa da quella contro i mulini a vento? Che può fare la gente comune per cambiare lo stato così insoddisfacente delle cose? Angela Del Prete [Indirizzo email protetto, entra per vederlo] 

 

Domande difficili. A ben guardare però si vede che, a parte la crisi economica nata negli Stati Uniti, le questioni sono per lo più riconducibili al fatto che la politica in Italia non funziona più. La politica è come il colesterolo: c’è quella che fa bene e quella che fa male. Noi abbiamo troppa politica che fa male mentre scarseggia la politica buona, quella che serve a far andare le cose nel modo migliore possibile. Il motivo di fondo è che i partiti politici, che non dovrebbero avere ruolo istituzionale, hanno al conttario occupato lo Stato ereditando, a destra e a sinistra, l’aspetto peggiore che aveva caratterizzato il lungo prevalere della Democrazia Cristiana. Partiti nelle Asl e nelle università, nella Rai e nella magistratura, negli istituti locali e negli enti di previdenza, nelle aziende pubbliche e nelle banche. Enrico Berlinguer lo aveva denunciato già nel 1981, undici anni prima che scoppiasse Tangentopoli. Una diffusione così vasta del partitismo è di per sé veicolo di corruzione. I partiti vogliono essere compensati per i benefici che possono elargire, tendono a trasformare il rapporto di cittadinanza in clientela, i diritti in favori. Niente è più lontano dalla funzione benefica che i partiti politici svolgono quando si limitano ad esercitare correttamente il loro ufficio. In Italia i partiti sono stati i tendini che hanno contribuito a tenere unito il paese, a formare dirigenti, ad elevare il tenore culturale delle discussioni.
Oggi non è più così. Quale più quale meno sono tutti in qualche modo responsabili dell’inquinamento ed è rimasto solo il presidente della Repubblica a ricordarci con leale realismo lo stato di fatto.
 Proprio per questo bisogna continuare a sdegnarsi, a reagire, a firmare per ciò che riteniamo utile al paese, a prendere parte, a ribattere. In una parola a resistere. Servirà? Non lo so, non bisogna chiederselo, ci sono cose che vanno fatte e basta. Corrado Augias



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Kla
Inviato il: 9/1/2009 22:25
Utente
Registrato: 24/11/2005
Da: Latina
Messaggi: 1672
Re: Terza Repubblica
Salvatore ha scritto:

Vi propongo la posta dei lettori di Augias oggi su "la Repubblica"

 

(....)  Proprio per questo bisogna continuare a sdegnarsi, a reagire, a firmare per ciò che riteniamo utile al paese, a prendere parte, a ribattere. In una parola a resistere. Servirà? Non lo so, non bisogna chiederselo, ci sono cose che vanno fatte e basta. Corrado Augias



 

Resistere, resistere, resistere, resistere, resistere, resistere, resistere, resistere, resistere, resistere, resistere, ..................................................., resistere

SENZA STANCARSI MAI.



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Anonimo
Inviato il: 12/1/2009 7:46
Re: Terza Repubblica

Continuiamo a sdegnarci ad oltranza

da Latina24ore

ALESSANDRA MUSSOLINI SEMPRE ASSENTE MA IL CONSIGLIO PROVINCIALE LA SALVA

Sabato 10 Gennaio 2009 10:49
Alessandra Mussolini, consigliere provinciale, ha partecipato al consiglio di ieri per replicare alle richieste di Lilli D’Ottavi, esponente della Lega Nord , che voleva far decadere il suo incarico a causa delle numerose assenze. La Mussolini in aula ha spiegato le sue motivazioni ottenendo il sostegno degli esponenti del centrodestra. Dure critiche invece dai consiglieri del Pd Domenico Guidi e Sandro Bartolomeo. Alla fine del consiglio provinciale si è votato per la mozione di decadimento: il Pdl ha votato a favore della Mussolini mentre l’opposizione ha abbandonato l’aula sapendo di non avere i numeri per mandare a casa il consigliere assenteista.



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Anonimo
Inviato il: 12/1/2009 7:56
Re: Terza Repubblica

Non è fatto apposta su Latina Oggi dell'11 gennaio queste notizie sono una dietro l'altra proporrei l'inserimento di un indicatore nel portale un INDIGNOMETRO che misuri la quantità di indignazione presente nell'aria.

Fazzone che giudica se stesso

http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/11_01_2009/pag05latina.pdf

Orsal tutti in aula

http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/11_01_2009/pag08latina.pdf

Holiday Fondi chiesta l'archiviazione

http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/11_01_2009/pag09latina.pdf

 

 



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Anonimo
Inviato il: 15/1/2009 15:32
Re: Terza Repubblica
 Il governo introduce la tassa/contributo sul permesso di soggiorno...per adeguarsi all'Europa: quand'è che "adegueranno all'Europa" gli "stipendi" dei parlamentari?

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