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Divisa a scuola che ne pensate?

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- Thu 08/10/2009 or 08:34

Approfitto di un sondaggio effettuato alla Don Milani per proporre questa discussione.

 

«Meno griffe e più decoro»
E il ministro dice sì alla divisa
La Gelmini: dà il senso dell’appartenenza. Ma è polemica

Addio ciabatte & bermuda, maglietta che scopre l’ombelico, mutande ad elastico alto che debordano dai jeans griffati a vita bassa. A scuola come al college. Tutti in uniforme, tutti uguali: la ragazza che sfoggia le migliori marche e il ragazzo con i jeans taroccati. E’ l’ultima crociata del ministro dell’Istruzione della Cdl, Maria Stella Gelmini, per affermare l’egualitarismo tra i banchi e fermare la frana del decoro nell’abbigliamento. Tutto nasce dalla una proposta lanciata da Gabriella Giammarco (Pdl), una delle più giovani parlamentari italiane: perché non far indossare di nuovo il grembiule ai bambini? Perché no, risponde il ministro, non solo per un fatto di decoro ma anche per una ragione sociale. Non è molto educativo che i ragazzi siano costretti fin dalla giovanissima età ad una continua sfida all’ultima griffe tra i banchi di scuola. Ma la Gelmini va oltre l’italico grembiulino sparito da medie e licei senza bisogno di circolari nei primi anni 60, ancora in uso solo in qualche scuola dell’infanzia.

E da ministro rispettoso dell’autonomia degli istituti ricorre allo strumento della «moral suasion » per promuovere il decoro a scuola e lo spirito di appartenenza anche attraverso il vestiario, come si usa in Europa. «I problemi dell’istruzione oggi sono altri - dice la Gelmini - ma credo che tutte le iniziative che i singoli istituti prenderanno nella propria autonomia per promuovere la dignità e i valori della scuola, compreso l’orgoglio di appartenere al proprio istituto, anche attraverso l’adozione di regole sull’abbigliamento o di una divisa, siano iniziative utili».



Allegato: school-uniform.jpg

Freddy - Fri 09/10/2009 or 15:56

Molto semplice:

ho un figlio di 13 anni (terza media) ed una figlia di 7 (terza elementare)...

se dico a mia figlia di andare a scuola in divisa (o magari semplicemente con una maglietta uguale a tutti gli altri e con il logo della scuola) lo accetta volentieri, se lo dico a mio figlio rischio che scappa di casa!

Condiviso comunque l'attenzione per l'aspetto legato alla lotta contro l'ultima griffe, il cancro della firma su ogni abito ed oggetto indossato dai nostri ragazzi che fa dell'Italia l'unico paese al mondo per il quale si spendono più soldi per queste amenità che per i libri di scuola.

Certamente però la soluzione del grembiuli o dell'uniforme uguale per tutti non mi sembra la strada migliore anche perchè per certi versi va nella stessa direzione della moda, tende ad omologare.

Meglio sarebbe compiere maggiori sforzi per far comprendere ai nostri figli l'importanza della diversità (così come madre natura ci ha creati), e l'immenso valore dell'individuo in quanto tale che vanno invece nella direzione del rispetto per il prossimo.

Difficle?...si!

Impossibile?...no!

freddy


Salvatore - Fri 09/10/2009 or 18:13

Il 1° ottobre scorso ho trascorso un giorno tra Winsor e Eton (Gran Bretagna). All'orario di uscita da scuola, quando ho visto centinaia di studenti di tutte le le età (e di tutte le razze!) riversarsi in strada in uniforme, sono stato colto da un attacco acuto di invidia (già ovviamante era dalla mattina presto che l'invidia mi attanagliava per altri aspetti della civile convivenza che tralascio per non annoiarvi).

Io sarei daccordo al 110% per la divisa a scuola, e non soltanto per l'aspetto delle griffe che, dal mio punto di vista, non è l'aspetto più importante.

Salvatore


- Mon 12/10/2009 or 07:12

Non è l'abito che fa il monaco, dietro quelle divise, di college d'élite poi, c'è ben altro con cui si può essere d'accordo o meno, forse di quello si potrebbe essere invidiosi ma si tratta di altre culture popolazioni e civiltà (ma anche l'inghilterra ha gravissimi problemi con gli adolescenti) se si vuole ci sono diverse scuole inglesi, francesi, americane e tedesche  a Roma.

Quello che fa vedo in giro è egoismo, indifferenza mancanza di educazione e di valori e questo una divisa non lo può dare, se il problema è che si va in giro con jeans bassi, piercing, e altro  a scuola si va per imparare e le direttive sull'abbigliamento servono a limitare tipi di vestiario non adatti e li quando si entra in un istituto si accetta anche il codice comportamentale non occorrono divise ovvero "uniformi"  (http://www.dizionario-italiano.it/definizione-lemma.php



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