Buonasera Rose, giusto ieri (10 giugno 2014) ho avuto modo di incontrare il "nuovo" postino che serve le scale del condominio MELANIA (e penso qualche altra scala dei palazzi adiacenti). Con se aveva qualcosa come un centinaio di missive da imbucare più una decina di raccomandate da far firmare (e tutto questo per una sola scala). Con calma e pazienza insieme ad alcuni giovani condomini abbiamo atteso che imbucasse le lettere una per una... cognome per cognome.... a volte dandole una mano a trovare il nome.
Da questa "scenetta" che si è protratta per circa 10 minuti ho potuto osservare diverse cose e provare a dedurne altre:
1) Il postino era nuovo e volenteroso di assolvere al meglio il suo lavoro cercando di memorizzare tutti i cognomi delle cassette postali 2) Come è consueto in molti condomini della zona purtroppo ci sono le cassette postali che riportano in media 3 cognomi diversi, scritti ed esposti nel modo più illegibile. A volte ci sono cassette senza etichetta con graffitato "a chiave" il cognome, in modo che si riesce a leggere solo contro luce, altre cassette che riportano etichette di cognomi che in italiano sono difficili da pronunciare, specialmente se poi vengono scritti così piccoli in un pessimo corsivo da non poter capire dove finisce il nome e dove il cognome. 3) il 99% delle missive non presenta l'interno, cosa che sarebbe di enorme utilità se ci si trova davanti ad assemblamenti di cassette postali da 10 e più interni. 4) I giovani aiutano volentieri i postini, sarà che vivono ancora in un mondo fatto di giochi, al contrario di alcuni pensionati che infastidivano e inveivano contro il postino per il troppo tempo nell'aspettare che gli venisse consegnata la posta, proporzionalmente al fumo che gli usciva dalle orecchie del postino per la confusione e la calca che si stava generando. (sia chiaro che non ce l'ho con gli anziani ma ritengo debbano essere i primi a dare il buon esempio e a saper mettere a servizio della comunità la loro esperienza vissuta evitando, con guadagnata saggezza, di creare ulteriori sentimenti di frustrazione e abbandono nelle "giovani" generazioni) 5) La distribuzione della posta è sicuramente ostacolata anche dal fatto che da "usanza tutta italiana" le cassette della posta sono chiuse nei portoni e che il postino a volte deve suonare 5-6 volte prima di beccare un citofono a cui gli rispondono. 6 e questa la metto con le pinze) A volte si tende troppo a vessare le figure più basse della catena del lavoro finendo con aumentare il disservizio e non concludendo niente di buono. Bisogna saper distinguere le responsabilità, la persona umanamente fatta dall'azienda "criminosamente" organizzata. Passare le giornate ad inveire contro i postini che spesso sono l'ultima ruota del carro, non serve a nulla se non a creare ancora più sentimenti negativi che potrebbero sfociare in un postino in piena sindrome di "Burn Out" che butta la posta o la lascia sul davanzale del portone invece di distribuirla: con il risultato che la posta non viene recapitata, POSTE ITALIANE ci guadagna lo stesso e si potrebbe avere un altro disoccupato esaurito per le vie della città.
drose08 ha scritto: ; noi invece ci rassegniamo allo stato di fatto e all'inefficienza.
NO! io non voglio rassegnarmi e non voglio sguazzare nell'inefficenza: E' DA IERI CHE STO INVIANDO FAX E FACENDO TELEFONATE PER FAR INSERIRE IL NUMERO DI INTERNO SULLE MISSIVE, IN PARTICOLARE QUELLE DELLE UTENZE ENERGETICHE.
drose08 ha scritto: Pensavo che tramite questo sito si possa fare un reclamo congiunto alle Poste tutti quelli che abbiamo riscontrato ritardi notevoli nel recapito postale. HAI PENSATO BENE: è così che si inizia ad uscire fuori dal gregge, ma prima di tutto dobbiamo metterci NOI in condizioni di non doverci trovare dalla parte del torto:
- Facciamo tutto ciò che è in nostro potere per rendere efficente, da parte nostra, la fruizione del servizio: sistemando le cassette postali, applicando le etichette giuste e li dove necessario dando una mano concreta ai vicini a sistemare anche le loro cassette. Così facendo si inizia a parlare e a ragionare, a conoscersi e a prendere accordi e in fine.... magari fare un reclamo o una class action in modo serio e definitivo, magari lasciando lavorare la stragrande maggioranza di postini che sono persone civili come noi e che stanno svolgendo come possono un lavoro mal organizzato da chi guadagna più di loro e passa mezza giornata dietro la scrivania a contarsi i peli delle braccia.
PS: il discorso vale per tutto, non solo per la posta.
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