Il Portale dei quartieri di Latina Nascosa e Nuova Latina

Il piano di recupero del Centro Storico di Latina

By: davide

davide - Sat 25/03/2006 or 21:52
Ieri è stato approvato il perimetro del piano di recupero del centro storico di Latina... Spero tanto vadano a fare quegli interventi che attendono da molti anni: 1) Demolizione grattacielo Pennacchi 2) Demolizione di tutti quei palazzi o isolati che hanno un architettura non consona con lo stile razionalistico.. 3) Creazione o prolungamento del verde in alcuni isolati; 4) Isolamento dell'isolato su cui si trova l'Opera Omnia di Viale Cesare Battisti, con demolizione delle due palazzine che la soffocono, in modo da creare una visuale in cui da Viale Cesare Battisti si possa vedere in primo piano il parco e sullo sfondo la chiesa di S. Maria Goretti.. 5) Costruzione negli isolati demoliti di edifici di 3 piani con porticato simili a quelli nuovi di Via S.CArlo da Sezze, con all'interno ampi giardini e prati come si è fatto per le case INCIS ecc. 6) Abbattimento dell'isolato di case basse su Via Epitaffio vicino l'Università, e creazione anche lì di edifici razionalistici.. 7) Abbattimento completo del palazzo Pegasol, realizzazione di pargheggio interrato con a raso ampia area verde, che funga da continuazione a quella delle Poste 8) Abbattimento ampliamento delle Poste e ricostruzione fedele dell'edificio del 32 9) In piazza S.Marco demolizione palazzo che ospita "Latina Oggi" e ricostruzione al suo posto dell'edificio speculare che si trova alla sinistra dell'ingresso dell'ex Gil e in corso della Repubblica demolizione edificio che ospita il cinema "Corso", per ridare identità urbanistica a quell'isolato 10) Rifacimento Palazzo Key con materiali che si coniughino con il travertino romano ecc, al posto di quelle orribili vetrate! 11) Isolato dell'ex Mattotoio, oggi sede di Medicina, realizzazione anche lì di parchi e giardini nell'area dove qualche anno fà hanno demolito i capannoni, demolizione muri esterni del Palazzo Porfiri, ristruttuazione in stile razionalistico. Per adesso non mi vengono altre idee, voi che ne pensate? X Renato Come mai c'è il palazzo di "Latina Oggi"? Quell'edificio rosso venne distrutto durante la guerra o demolito?

Salvatore - Sat 25/03/2006 or 22:25
La notizia di cui parla Dvide è visionabile al seguente link: http://www.comune.latina.it/news.php Salvatore

Vincenzo - Sun 26/03/2006 or 11:26
Ho letto la notizia riportata nel sito del Comune di Latina ma non mi sembra affatto che riporta le stesse cose descritte da Davide. Davide parla di demolizione del grattacielo Pennacchi ed altro....... ma chi lo dice ????? Vincenzo

Salvatore - Sun 26/03/2006 or 11:43
Quelli elencati da Davide, penso siano gli interventi da lui auspicati, non quelli programmati dal Comune. Comunque ce lo potrà confermare lui stesso. S

Vincenzo - Sun 26/03/2006 or 12:18
Probabilemte è frutto della fantasia di Davide (già Adele).

Alex - Sun 26/03/2006 or 13:12
Giusto a conferma che Davide è Adele nonchè Bastianazzo, basta confrontare l'articolo inviato da DAVIDE che noi abbiamo pubblicato al seguente link: /modules/news/article.php Con quello inviato a nome BASTIANAZZO qui: http://www.telefree.it/news.php ... le rete è piccola per noi .... troppo piccolina! Comunque un bentornato a Davide/Adele/Bastianazzo con la speranza che non si faccia seccare di nuovo l'utenza per uso improprio di insulti e commenti nei nostri forum. Un vicino di casa.

Vincenzo - Sun 26/03/2006 or 14:16
Alex sei un grande. Ma comunque io non ho mai avuto dubbi in quanto avevo notato espressioni simili nei suoi commenti e poi, guarda caso l'iscrizione è avvenuta immediatamente dopo la cancellazione. Saluti Vincenzo

renatosd - Sun 26/03/2006 or 15:42
non mi risulta che a latina centro vi siano stati edifici bombardati, al contrario di cisterna per cui presumo che sia stato semplicemente demolito. L'arch. Ferruccio Bianchini ha in mano l'archivio di quegli edifici e presto speriamo di poter inserire tutte queste notizie nel GIS. Senza polemica e con molto affetto ti devo ancora una volta far notare che le tue priorità per il centro storico sono il frutto di un pensiero che non si fonda ne su analisi storiche ne tantomeno urbanistiche e spero che non vengano mai prese in considerazione al pari di tante altre ancorchè si dovesse dimostrare che siano plausibili. Per troppi anni lo sviluppo della città è stato in mano ad hobbisti, mercenari, nostalgici e volontari della domenica .... è ora che politici seri si confrontino con Urbanisti e Storici per dare una speranza a questa città e a tutti noi che ci viviamo. A parte le tue aspirazioni, che spero restino solo le tue, parli spesso di architettura razionalista, ti ricordo che è quella che nasce dall'esperienza e dagli ideali comunisti, non a caso all'epoca del duce ci furono begli scontri tra tradizionalisti e razionalisti; volendo semplificare molto potremmo dire che a sabaudia vinsero i primi e a latina quest'ultimi. E poi parli sempre di travertino, di abbattere palazzi ben più razionalistici magari per farci delle capanne con tetto in coppi e travertino. Anche il razionalismo è una cosa seria prima di parlarne forse varrebbe la pena sapere di cosa si tratta. PS per l'area pegasol (ex autolinee) c'è stato un concorso di idee indetto qualche anno fa dall'ordine degli architetti, sul GIS ci sono i primi tre classificati ed all'ordine vi è una pubblicazione con tutti i progetti partecipanti. renato

davide - Sun 26/03/2006 or 17:22
Caro Vincenzo, secondo me un piando di recupero dovrebbe comprendere la demolizione degli obbrobri, sia quelli pubblici (tipo scalinata delle Poste demolita) che quelli privati (palazzo Key, e Pennacchi) In questo modo ci sarebbe un recupero architettonico, urbanistico e volumetrico, creando isolati che abbiano pari altezze e volumi, in modo da dare alla città un senso di ordine. Senza edifici che svettano rispetto ad altri... Cmq è ciò che io mi auguro venga fatto, ma sò benissimo che non lo faranno mai.. Cmq per me un piano di recupero serio deve includere quelle cose, se poi per piano di recupero intendono la riverniciata di qualche facciata degrata, bè allora è un altro paio di maniche DAVIDE

davide - Sun 26/03/2006 or 17:29
Caro Renato, l'intervento fatto in via S.Carlo e zone limitrofe, mi sembra uno dei migliori degli ultimi anni, anche se io quei palazzi li avrei troncati a 3 piani, anzichè 4. Penso possa essere replicato in diversi isolati dove esistono i cosidetti buchi neri. Eppoi, quale palazzo razionalista vorrei demolire? DAVIDE

davide - Sun 26/03/2006 or 17:36
Caro Renato, purtroppo non posso consultare il GIS a causa di questo 56k che mi ritrovo :oops: Cmq se non sbaglio nell'area delle ex autolinee era previsto il cosidetto Foro Portoghesi.. Cmq anche ieri Luigi Carderelli nel suo editoriale su Latina Oggi ne parlava.... Quanto sarebbe costato abbattere quel mostro del Pegasol?? Ne sarebbe senz'altro valsa la pena! DAVIDE

Vincenzo - Sun 26/03/2006 or 18:29
Caro Davide o Adele o Bastianazzo, fammi capire come devo chiamarti ???? Cmq nell'improbabile demolizione del palazzo Pennacchi, secondo il tuo parere, cosa faresti in quell'area ? La casa del Contadino, magari con le 4 statue come ai tempi del Regine fascista. A proposito si è saputo più nulla della quarta statua mancante ? Saluti Vincenzo

Antares76 - Mon 27/03/2006 or 07:25
Le strade non sono mai cambiate negli ultimi settanta anni, gli edifici pero' sono cambiati troppo...ho riassunto bene? Comunque, delirio per delirio, su alcuni punti se ne puo' parlare, basta documentarsi un pochino (gli spunti non mancano, ci sono fior di pubblicazioni che si possono reperire in biblioteca e in molte librerie...) Per esempio: 4) stiamo parlando di edifici, non di libri, la "Opera Omnia" che oggi ospita la Sovrintendenza ai beni culturali si chiama ONMI, Opera Nazionale Maternita' e Infanzia, sorta non a caso nella zona dell'allora Ospedale oggi parcheggio (e personalmente mi sembra tutt'altro che "soffocata"...); 8) per le Poste, conviene semmai tornare all'edificio del '34: quello del '32 era solo un piccolo rettangolino che non aveva ancora il lungo ampliamento stondato che si proietta verso viale Italia (per capirci, quello che dopo il restauro di qualche anno fa ha gli infissi neri al piano terra e grigi al primo piano...); 9) l'edificio abbattuto all'angolo di piazza San Marco non era gemello di quello che e' rimasto a sinistra dell'Opera Balilla (che non c'entra nulla con la caserma della GIL, che e' quella il cui frontale e' stato incorporato nel teatro D'Annunzio in viale Umberto I...): era gemello di quello dalla parte opposta, vicino alla Casa del Combattente, che d'altra parte e' l'unico su quella piazza per il quale coincidono gli angoli ("gemello" vuol dire "uguale", non basta che sia "simile, ma con gli angoli diversi"...) 10) se i solai del Palazzo Key sono stati progettati e costruiti per sorreggere delle vetrate, come si puo' pensare di metterci su dei materiali piu' pesanti? O l'idea del travertino e' perche' cosi' finalmente lo facciamo crollare e ci togliamo il pensiero? Basta documentarsi...almeno, poi, i deliri di fantasia si possono basare sulla realta' vera... Cordialmente, Paolo Ferretti

renatosd - Mon 27/03/2006 or 07:56
però!!! noto con piacere che davide piano piano diventa più ragionevole. Allora convieni anche tu che tutta la zona nord era un ammasso di capannoni ed aree incompiute da completare .... di buchi neri in questa città ce ne sono tanti ... troppi!!! Il come è stato fatto e come poteva essere fatto quel poco che si è fatto è tutto da discutere. Il palazzo Key è a tutti gli effetti una pagina storica di questa città concordo con paolo che l'intervento attuale (prima approvato, parzialmente realizzato e poi bloccato) ne tradisce la natura e la struttura. Anche l'architettura contemporanea ha bisogno di delicatezza e competenza e quello ne è un esempio molto interessante anche dal punto di vista costruttivo con l'anima centrale ed i solai a sbalzo tutt'intorno. Purtroppo abbiamo l'improvvisazione e l'incompetenza al potere. Si al palazzo Pegasol c'era anche il progetto del foro Portoghesi, ma non faccio fatica ad affermare che siano migliori e più realistiche alcune ipotesi formulate al concorso. Non amo "abbattere" per principio ... ma non mi scandalizza l'idea ... non avrei abbattuto le due testate d'ingresso sulla circonvallazione vicino l'università di medicina e l'edificio al pontesilli; vedrei bene invece il rifacimento del fronte di corso della repubblica di fronte al cinema corso dove vi è una porzione anche di un solo piano ed uno skyline assolutamente sgradevole. Concordo anche sul fatto che intervenire su una città incompiuta solo con operazioni di coloritura sia ridicolo. renato

davide - Mon 27/03/2006 or 14:44
X Antares L'edificio dove oggi c'è Latina Oggi era il gemello di quello a sinistra dell'entrata dell'attuale Museo Cambellotti. Sul sito della Casa dell'archittettura c'è anche una foto che mostra chiaramente quella zona, nella sezione della "Galleria Fotografica" Nell'isolato dell'Omni ci sono 2 edifici di abitazione su Via Saffi che impediscono il dialogo con il parco di fronte la Chiesa di S.Maria Goretti. Per quanto riguarda il grattacielo Pennacchi, una volta demolito o si fà la Casa del Contadino, o un edificio di 4 piani per residenza, sempre in stile razionalistico, non mi scandalizzerei certo per questo. Qualsiasi cosa facciano sempre meglio di quell'obbrobrio... X Renato Non ho mai detto di esser contro l'intervento di Via S.CArlo da Sezze, dove tra capannoni e case senza nè capo nè coda, c'era un assolotura eterogeneità di volumi, prospetti e stili architettonici. Oggi invece se vi guarda da via S.CArlo da Sezze verso Viale G. Cesare si vedono edifici di pari altezza, allineati, con prospetti e stile architettonici molto simili e che dialogano tra loro. L'unica cosa che a mio avviso andrebbe realizzato è un grande viale alberato, fatto da platani o pini, per valorizzare Via S.CArlo, che oggi, senza il verde dà la sensazione di incompletezza. Purtroppo su quei marciapiedi di masselli autobloccanti hanno piantato degli alberelli insignificanti, non certo ad alto fusto come i pini o i platani.... Per quanto riguarda le testate demolite vicino Pontesilli, ti riferisci a edificio che stava all'angolo con via Ezio, affiancato all'edifico dell'ex deposito, e dove hanno fatto un palazzo a 4 piani in cortina e con le palme? Tu sei contro le demolizioni per principio, ma in alcuni casi bisogna farlo, come hanno fatto a Seattle. Per alcuni edifici l'unica ristrutturazione possibile è l'abbattimento. Un altro punto che mi viene in mente 12) Abbattimento edificio di Latina Moda sul Corso (forse a questo ti riferisci quando parli di edificio di fronte il cinema Corso) e dove mi sembra che c'era l'ex Cinema dell'Aquila. Anche là realizzare qualcos'altro.... 11) Ricostruzione torre littoria davanti al Palazzo M e abbattimento isolato del Supercinema, in cui realizzare un foro con colonnati semicircolari, come previsto in origine, e come suggerito anche da Antonio Pennacchi http://parvapolis.panservice.it/index.php Torre Littoria. Antonio Pennacchi: «Dobbiamo assolutamente tirarla su, ricostruirla dove era e come era. Ma dobbiamo anche abbattere quell'orribile palazzo che le starebbe di fronte...» Davanti le Telecamere di ParvapoliS, lo scrittore Antonio Pennacchi? «Ricostruire dov'era e com'era la Torre Littoria di Palazzo M? Certo che sì. A patto sia inserita in un contesto più ampio che preveda, da qui a 20 o 30 anni, anche l'abbattimento totale della mostruosità architettonica che si trova davanti, cioè l'isolato dove si trova il Supercinema. Il progetto originale di Frezzotti prevedeva che davanti il Palazzo M ci fosse uno spiazzo, un foro, fino all'odierno Palazzo della Cultura. La facciata del Palacultura è bellissima, una grande opera, un monumento, che nessuno può vedere che nessuno può vedere nella giusta spazialità perché c'è questo "mostro". Quindi ricostruiamo sì la Torre Littoria ma buttiamo giù anche quel bruttissimo palazzo» http://parvapolis.panservice.it/index.php Torre Littoria. «Ricostruire la Torre? Una bellissima idea» Davanti le Telecamere di ParvapoliS, Gianluca Mattioli. «Ricostruire la Torre Littoria di Palazzo M? È una bellissima idea. Nessun intento provocatorio, nessuna nostalgia. Servirebbe semplicemente a dare una identità alla nostra città che di identità, e di storia, ha veramente tanto bisogno» http://parvapolis.panservice.it/index.php C'era una volta la Torre Littoria di Palazzo M... Il Palazzo M è del 1942. Tutto di travertino bianco, si distacca dallo stile degli altri palazzi: Frezzotti s'era innamorato dell'E42 (quello che adesso si chiama Eur) e di corsa - come aveva fatto dal ruralismo al razionalismo - era passato al monumentalismo piacentiniano. Racconta lo scrittore Antonio Pennacchi: « Doveva essere la sede dei Fasci e l'orizzontalismo bianco della M era sovrastato dal verticalismo della torre scura, posta sul retro, al punto di incidenza delle gambette oblique: una torre alta e massiccia, la 'Torre Littoria'. Nel '43 però i Fasci sono caduti. E non hanno più avuto bisogno di una sede. E nel '44 è caduta giù pure la torre: è la prima cosa che hanno bombardato gli americani, al momento dello sbarco ad Anzio, coi cannoni navali, poiché oltre che osservatorio dei tedeschi poteva essere anche formidabile postazione d'artiglieria. Dopo la guerra la torre era per terra. Ma anche tutto il Palazzo M non stava messo bene. Era tutto scarrupato». E ci si sono messi dentro tutti gli sfollati che avevano le case più scarrupate di lui. Ci sono rimaste per un sacco d'anni. Man mano è cominciata la ricostruzione. Prima l'ala sinistra (guardando dal Supercinema), dove misero le scuole medie, mentre dall'altra parte - divisa con il filo spinato - c'erano ancora gli sfollati. Poi misero a posto tutto, col Magistrale al centro e Ginnasio e Liceo Classico alla destra. E tra le cartoline di Latina era forse la più bella, dopo piazza San Marco, certo la più spedita, e la scritta diceva: "Palazzo degli Studi". Ma la torre non l'hanno restaurata più: solo il piano terra, dove c'era la palestra. È rimasta in piedi, dunque, un paio d'anni e non di più. E rimane soltanto in qualche fotografia ingiallita. Ma rimane, soprattutto, nei ricordi e nell'immaginario collettivo. Non ha impressionato solo i negativi, ma la memoria: è diventata un archetipo dell'inconscio collettivo, per dirla alla Jung, perché attiene al patrimonio rituale e mitico della fondazione. Come e quanto cercheremo di capire, su ParvapoliS, nei prossimi giorni http://parvapolis.panservice.it/index.php Davanti le Telecamere di ParvapoliS, Ferdinando Gardosi, già presidente della Commissione Cultura del Comune di Latina. «La Torre? Certo che andrebbe ricostruita. Ma vi dirò di più: in una cava abbandonata di Doganella furono anche ritrovati i resti dell'aquila imperiale che stava sopra la torre. Andrebbe ripristinata anche quella. Dove era e come era. È una questione storica, non nostalgica. Andrebbe poi data la spazialità giusta, ritornando sul concetto di "Foro" previsto originariamente, abbattendo il brutto palazzo che sta di fronte Palazzo M». P.s. Vorrei sapere la posizione tua e dei DS sui buchi neri, non avete un idea che sia una....

Vincenzo - Mon 27/03/2006 or 15:19
Si Adele, demoliamo tutto il centro storico e ricostruiamolo daccapo, così com'era alla fondazione di Littoria e i Latinensi vadano tutti ad abitare nelle caverne sotto i monti lepini. A proposito si dice O.N.M.I. Opera Nazionale Maternità Infanzia.... documentati !!! c'è anche scritto sull'edificio. E poi non capisco di quale dialogo parli con la chiesa di S.M.Goretti ? Vincenzo

davide - Mon 27/03/2006 or 15:50
Caro Vincenzo, come ben sai e come ha appurato Renato con la loro ricerca della Casa dell'Architettura, nel centro storico vivono ben poche persone, la maggioranza vive bene oltre la circonvallazione... Per cui non esiste il problema di mandare a vivere queste persone nei monti Lepini, dove esistono case e non caverne... Si potrebbero spostare in edifici che sono vuoti e l'affitto pagato dal comune... E cmq si procederebbe per gradi, mica andrebbero buttati gli edifici monstre tutti contemporaneamente... Cmq queste sono le mie idee, da voi ancora non ne ho sentita una su come risolvere i buchi neri! DAVIDE Ps. so che si chiama O.M.N.I., avevo sbagliato a digitare. Per capire cosa intendo io con "dialogo con la chiesa di S.Maria Goretti" ti invito a fare una prova. Mettiti dentro il parcheggio che dove prima c'era l'ex ospedale, dando le spalle a via Emanuele Filiberto e guarda verso l'OMNI. Dimmi se riesci a vedere la chiesa di S.Maria Goretti o se la visuale ti è impedita da 2 edifici di 4-5 piani.... :roll:

giucap - Mon 27/03/2006 or 15:53
Leggo un pizzico di acredine da parte di Vincenzo, solitamente molto pacato, che continua a dare dell'"Adele" a Davide. Io penso si tratti di un'altra persona, ma un consiglio vorrei darlo lo stesso. Caro Davide, il bello dei forum è che ci si scambiano OPINIONI, non il fatto che qualcuno, possedendo la verità, bontà sua la rivela agli altri. Capisco poco e niente di architettuta ed urbanistica, ho i miei gusti e le mie preferenze come tutti, ma pensare che la città sia semplicemnete un insieme (più o meno armonico) di edifici mi sembra piuttosto riduttivo. Quindi parlare di abbattimenti a catena di palazzi, per quanto brutti, mi fa pensare subito alle persone che li abitano, a deportazioni, insomma ad azioni autoritarie. Anche la chiosa del tuo messaggio non mi sembra felicissima: "non avete un(')idea che sia una" è un po' arrogante ed offensivo, a chiunque sia rivolto. La mia non vuole essere una lezione di bon ton né un sollecito a Freddy per alcuna azione (non mi sembra il caso), ma solo un consiglio per te affinché i tuoi messaggi, spesso interessanti, possano continuare a ricevere risposta. Da parte mia, se non dovessi gradire il tono, semplicemente mi asterrei dal leggerti in futuro. Un saluto Giulio

Vincenzo - Mon 27/03/2006 or 16:04
Adele, mi sembra che non hai ancora capito in quanto continui a scrivere O.M.N.I. e non OPERA NAZIONALE MATERNITA' INFANZIA. E poi, per quale motivo dovrei vedere la chiesa dal parcheggio ex ospedale vecchio???? siamo in una città mica nel deserto. Se voglio vedere il panorama vado sul Semprevisa non certo al parcheggio di Via E.Filiberto, non credi. Vincenzo

Freddy - Mon 27/03/2006 or 16:16
Caro Giulio, quella di Vincenzo non è acredine. Abbiamo la certezza assoluta che l'attuale Davide sia il "vecchio" Adele (riveduto e corretto). Lo staff del sito ha deciso, per il momento, di dargli un ulteriore possibilità e nonostante ci abbia preso un pò in giro tutti, lo lasceremo navigare su questo sito. Ovviamente alla prima stupidaggine che farà, lo casseremo nuovamente. Ciao Freddy

davide - Mon 27/03/2006 or 16:18
X Giulio Di che deportazioni stai parlando? In via S.Carlo da Sezze hanno abbattuto anche delle abitazioni, i privati hanno avuto i loro bei soldi e sono stati tutti contenti... Quì sarebbero i costruttori a pagare i proprietari degli edifici monstre altrochè... Con i prezzi attuali i privati si metterebbe in tasca bei soldi. Se invece interviene il Comune (tipo parcheggio interrato ed area verde nello spazio del palazzo Pegasol) e si rendesse conto che il valore dell'immobile sarebbe troppo alto, potrebbe pagare tramite perequazione, trasferendo la cubatura altrove.... Cmq si, attendo proposte dagli altri sul loro modo di vedere il recupero del Centro Storico, finora ho visto solo crtiche alle mie proposte, ma null'altro... DAVIDE

giucap - Tue 28/03/2006 or 07:41
Davide forse allora non ho capito le proposte. In Via S. Carlo c'era una famiglia con una bella villa, più alcuni capannoni con un paio di attività appartenenti alla famiglia stessa o a parenti (ho il piacere di conoscere personalmente queste persone). Questa famiglia ha deciso di delocalizzare l'attività e quindi spostare anche l'abitazione (sono imprenditori, immagino per motivi di convenienza) e quindi vendere le proprietà. Siamo nell'ambito del libero mercato. Se ad esempio tutti i proprietari del palazzo di fronte al Palazzo M (quello del Supercinema e del Bar Friuli, per intenderci), decidessero di vendere ad un costruttore il quale, rispettando vincoli architettonici fissati dal Comune, decidesse di abbattere e ricostruire, nulla questio. Se è questo il caso, si abbatta pure ciò che si crede, e si costruisca in accordo ad un piano regolatore e con i vincoli architettonici e urbanistici che il Comune vorrà finalmente adottare. Se parliamo invece di "espropri" per pubblico interesse, per ridisegnare la città in modo a te (e sicuramente ad altri) più gradito, spostando le famiglie dove decide la pubblica amministrazione, allora mi vengono in mente (penso legittimamente) le deportazioni, cioè la rilocalizzazione di persone (ancorché risarcita economicamente) contro la propria volontà. Forse mi dirai che conosco troppa gente, ma ho anche il piacere di avere un caro amico che abita proprio sopra il Bar Friuli; ti informo che oltre a studi professionali, lì vivono anche parecchie famiglie. Quindi sulle proposte riterrei di poter dire (e magari Renato, che è del mestiere, confuterà la mia tesi immediatamente) che l'Amministrazione ha poteri di indirizzo, oltre che l'obbligo di definire le regole generali (piano regolatore, piano della viabilità e tutti quegli altri piani più di dettaglio di cui non conosco il nome); inoltre quando interviene direttamente (es. edilizia popolare, di cui c'è veramente bisogno) dovrebbe comportarsi secondo le regole come gli altri operatori. Pensare che invece il Comune vada in giro a fare come nel film "Amici Miei" (dove i nostri, travestiti da geometri, mettono croci su edifici da abbattere, dichiarando "qui ... tutto giù!") mi sembra una barzelletta più che una soluzione, fatto salvo il caso dell'abusivismo, ma questo è un altro discorso. Un saluto Giulio

Antares76 - Tue 28/03/2006 or 08:01
Sugli edifici di piazza San Marco: come ho gia' detto, "gemello" e' un termine ben preciso. L'edificio abbattuto e l'attuale "fotografo-gelateria" non sono gemelli, perche' il primo era rettangolare (cioe' con gli angoli di 90°) e l'altro invece ha in facciata un angolo di circa 135° (non credo occorra essere laureati in matematica per distinguere due angoli diversi tra di loro...): guarda caso, e' lo stesso angolo che ha l'edificio di fronte, a destra della Casa del Combattente (quello della Banca di Fondi)...e guarda caso, questi due edifici, oggi entrambi esistenti, sono davvero "gemelli"... L'asse di simmetria di quella piazza passa per la chiesa, e d'altra parte anche via Sisto V e via Padre Giuliani sono simmetriche tra di loro, cosi' come la Casa del Combattente e l'Opera Balilla, seppur diversi nella forma, si fronteggiano precisi al millimetro... Capisco che il nuovo Museo Cambellotti possa calamitare lo sguardo, ma a volte anche girare con gli occhi tutta la piazza (non mi pare sia un grande sforzo) puo' rivelare scoperte interessanti... Che poi gli edifici fossero tutti "simili" tra di loro (stessa altezza, stessi colori, stesse rifiniture...), su questo non ci piove, ma le "coppie di gemelli omozigoti" erano: "fotografo-gelateria" + "Banca di Fondi" e "Aspasia" + edificio abbattuto. Sull'O.N.M.I. (capisco che O.M.N.I. e' meno cacofonico, ma se uno si chiama Giuseppe non vedo perche' ostinarsi a chiamarlo Pugiespe...): e' vero, se mi metto nel parcheggio, dove peraltro non vedo piu' l'edificio del vecchio ospedale (poi liceo), non ho una linea di vista verso la chiesa di Santa Maria Goretti. Ma la domanda e': mi interessa vedere la chiesa dal parcheggio? Capisco che qualche tempo fa c'e' chi ha deciso che voleva vedere San Pietro dal Tevere e ha agito di conseguenza, pero' mi sembra che qui siamo su tutt'altro piano (senza nulla togliere all'estetica della chiesa dedicata alla nostra co-patrona...) Piu' in generale, visto che piace tanto l'idea di "tornare a quello che c'era prima perche' il nuovo e' tutto orrendo", la mia modesta proposta e' di rimettere indietro le lancette dell'orologio (e dell'urbanizzazione) fino ad arrivare ai tempi della bonifica... Ma non l'ultima, sarebbe troppo banale...la prima, quella degli ottimi Volsci, che nel III secolo avanti Cristo arrivarono da queste parti e strapparono una bella fetta di terre all'acquitrino... Cosi' le capanne non ci impediranno "dialoghi", e la nostra vita sara' molto meno stressata...anche perche' saremmo una comunita' di poche centinaia di persone (probabilmente anche molto meno) e non una "metropoli" di 110.000 abitanti, 36ima citta' d'Italia per popolazione... Cordialmente, Paolo Ferretti

Vincenzo - Tue 28/03/2006 or 08:40
Carissimi, a mio parere, l'unica demolizione che deve essere fatta è qualla che riguarda l'obbrobbio appiccicato all'edifico storico delle Poste di Mazzoni. L'argomento fu trattato in occasione del 70° della ns. città e sembrava (allora) che ci fosse la volontà politica di demolire e ricostruire la famosa scala ma, purtroppo questo argomento è caduto nel dimenticatoio. Ritengo e propongo di sollecitare l'Amministrazione Comunale o chi di competenza ? affinchè sia riesumato il progetto e dare corso al ripristino. A proposito, qualcuno di voi possiede una foto della scala delle Poste prima dello scempio? potrebbe fornirne una copia digitale. Grazie Saluti Vincenzo

renatosd - Tue 28/03/2006 or 10:26
dovrebbe esserci nel gis della casa dell'architettura, ma in questi giorni abbiamo problemi con il computer che fa le bizze ... appena si riavvia ti informo ... in ogni caso all'istituto ci sono tutta una serie di foto e progetti in archivio. In questo momento è attivo solo il sito principale (senza gis) e nella sezione archivio/fotografico ci sono due foto dell'angolo di piazza san marco di cui si parlava nella discussione. Devo essere sincero tutto questo improvvisarsi urbanisti è un po'sterile la città va prima studiata ... come forse non si è mai fatto, vanno sfatate tante false convinzioni (che la città fosse ben definita e delineata alla fondazione) ... poi vanno individuati gli indirizzi ed elaborate proposte ... una che era in cantiere alla casa dell'architettura per esempio era la pedonalizzazione della p.zza s.maria goretti facendo scorrere la circonvallazione ad U alle spalle della chiesa ... ma ripeto quello che manca è un idea complessiva per la città. Riguardo i palazzi su via del corso, premesso che l'ex cinema dell'aquila (e pure questo è sul gis)stava dove ora è l'esattoria e l'ex standa, io mi riferivo ad un negozio con rifiniture spaziali proprio di fronte al cinema che sopra non ha nulla sembra davvero uno sfondo scenografico di cinecittà ... sul demolire a casaccio e a tappetto mi astengo dalla discussione che rischia di scadere in una serie di elucubrazioni vane. renato malinconico

Antares76 - Tue 28/03/2006 or 13:46
Renato, non posso che concordare quando dici che bisogna sfatare il "falso mito" che Latina fosse "ben definita e delineata alla fondazione"; e d'altra parte non puo' che essere cosi', visto che il progetto della nostra citta' e' nato tutto sommato "in fretta", solo e soltanto per un "colpo di mano" di Cencelli che ha detto a Frezzotti "qui al posto di un borgo ci facciamo una citta' vera", tanto che ai piani alti di Palazzo Venezia quando l'hanno scoperto non sono venuti alla posa della prima pietra, sono venuti solo quando non hanno potuto fare a meno di presenziare l'inaugurazione vera e propria... Sono pienamente d'accordo anche sul fatto che bisogna studiare...secondo me qualche seminario-laboratorio sarebbe l'ideale per questo tipo di problematiche: tirar fuori dai cassetti della storia le varie tematiche, le loro diverse declinazioni e i loro vari sviluppi, e poi farsi delle idee e elaborarne una sintesi... Quanto meno, si arriva al punto di sapere molto bene di cosa si sta parlando... Cordialmente, Paolo Ferretti

renatosd - Tue 28/03/2006 or 14:53
ora sembra che il GIS funzioni di nuovo. A VINCENZO ho già mandato in privato un po' di foto delle poste ma sono sul sito a disposizione di tutti, vi è anche una foto del nostro plastico, inoltre c'è il cinema dell'aquila e tante altre curiosità e elementi per documentarsi un po' di più. Il Gis è solo all'inizio mancano molte cose ancora e soprattutto stiamo per iniziare a concentrare il completamento dei quartieri q4 e q5 in quanto abbiamo in cantiere l'idea di rilanciare una proposta per un centro civico ... ma tutto è subordinato ad un analisi del territorio che potrà essere fatta solo successivamente. renato malinconico

davide - Tue 28/03/2006 or 19:30
X Giulio Bel modo di ragionare, se un costruttore abbatte il palazzo del Supercinema e paga i proprietari va bene, se lo fà il Comune, magari per farci il foro di collegamento con la facciata del Palacultura allora non và più bene? Questo perchè è una decisione comunale e non del libero mercato? Ma guarda caro che anche un'eventuale demolizione da parte di un costruttore sarebbe dettata sempre da uno strumento urbanistico fatto dal Comune... In pratica politicamente è sempre il Comune che decide tramite piano particolareggiato di abbattere degli edifici (come in via S.CArlo da Sezze), poi cambia poco se le ruspe sono del costruttore o del comune, l'importante è risarcire i proprietari, dandogli la possibilità di costruirsi altrove un altra casa o comprandosela... Se bisogna ridisegnare il volto della città, e sono necessari questi "sacrifici" bè allora si faccia... Il privato di via S.CArlo da Sezze è stato effettivamente contento di fare quel sacrificio... Eppoi là non esistono o esistevano delle ville, al massimo case basse e casupole degradate.... DAVIDE

davide - Tue 28/03/2006 or 19:38
X Antares So benissimo che dove si trova l'edificio di "Latina Oggi" l'angolo è di 90°, ma io intendevo dire di ricostruire quell'edificio uguale a quell'altro dal punto di vista architettonico e cromatico... La differenza tra 90 e 135 non centra niente... DAVIDE

davide - Tue 28/03/2006 or 19:46
x Renato a parte il fatto che la città non era completamente definita allora, almeno ripristiniamo ciò che c'era e hanno abbattutto: 1) Scalinate delle poste 2) Torre Palazzo M 3) Edificio piazza S.Marco 4) Casa del Contadino o realizziamo qualcos'altro... Ma almeno togliamo quelle brutte architetture che hanno avuto la presunzione di sostituire quelle "vecchie" DAVIDE

Salvatore - Tue 28/03/2006 or 20:04
[quote] renatods ha scritto: (...) Devo essere sincero tutto questo improvvisarsi urbanisti è un po'sterile (...) [/quote] Caro Renato, ti capisco benissimo. Anch’io quando sento degli improvvisati esperti, sentenziare e discutere animatamente su alcuni aspetti tecnici del mio lavoro, provo una sensazione di insofferenza e di irritazione. Poi però mi dico: “questo è il mio lavoro, ho studiato e tribolato per acquisire le conoscenze e le competenze odierne. È ovvio che chi non è del mestiere possa prendere lucciole per lanterne!” Così, se ne ho la possibilità, mi sforzo di spiegare pacatamente come stanno veramente le cose, o di chiarire che quella tal innovazione rivoluzionaria di cui stavano discutendo non è in realtà fattibile. Adesso al di la della comprensibile acredine verso Adele/Bastianazzo/Davide/…? che alcune risposte di questo forum hanno lasciato trapelare, vorrei fare una piccola e bonaria ramanzina a chi, dall’alto delle sue conoscenze, mortifica l’ignoranza altrui. Vi prego, non facciamo di questo sito un posto troppo aulico, dove chi non ha un PhD specifico o scrive sgrammaticato viene subito messo alla gogna! Io ad esempio, per quanto affascinato dall’architettura e dall’urbanistica, in realtà sono un completo ignorante in materia (e in più quando scrivo faccio vari strafalcioni). Ciò nonostante sento il bisogno di capire, di saperne di più, di confrontarmi con gli altri. Per favore, non negatemi questa possibilità e non negatela a nessun altro. Un caro saluto a tutti. Salvatore PS: Renato, ti ho “usato” solo come esempio. Spero non me ne vorrai! Ciao

renatosd - Wed 29/03/2006 or 09:45
NO! non te ne voglio assolutamente ... dirò di più ho criticato spesso affermazioni di principio e proposte non fondate su basi scientifiche ma non ho mai detto che il dibattito debba essere riservato ai "luminari" ... il processo che porta a varianti e proposte urbanistiche prevede la consultazione e le osservazioni dei cittadini ed è giusto. Chi ha voglia di farlo ha però il dovere di documentarsi, di avere un minimo di informazioni e di cognizione dell'oggetto di cui si parla, altrimenti quelli che potrebbero essere degli spunti e delle proposte interessanti restano nel limbo dell'impraticabilità. Non ho mai ghettizzato davide anzi come vedi lo incalzo spesso lo ho invitato all'istituto, (ciò ovviamente vale per tutti), e seppure ammetto che a volte ho dissentito fortemente non ho mai condiviso l'idea di oscurarlo ne personalmente ho mai fatto della grammatica il motivo per ridimensionarlo... A tal proposito, quando si partecipa a discussioni on line si sottrae tempo al lavoro e i pensieri vanno giù veloci sulla tastiera senza pensarci troppo, di strafalcioni da matita blu e rossa ce ne sono a iosa, pure i periodi a volte non sono proprio da accademia della crusca ma è più che comprensibile. Tornando all'oggetto principale penso che nessuno debba essere urbanista o architetto per parlare di sviluppo della città ed un confronto anche animato è più salutare del silenzio imperante; se poi qualcuna invita qualcun altro a documentarsi e a studiare non prendetela come insulto io ho sempre un atteggiamento molto umile in questo senso e molte volte mi sono stati dati spunti di libri, siti, riviste su cui approfondire temi oggetto di discussione ... quando ho potuto l'ho fatto ... quando non l'ho fatto ho avuto la consapevolezza di mancare e di dover sempre apprendere qualcosa di nuovo... per dirla alla popolana "nessuno nasce imparato". renato

giucap - Wed 29/03/2006 or 16:29
X Davide non c'è niente da fare, è più forte di te! Chi non la pensa come te va attaccato. Evidentemente ritieni di avere la verità in tasca. Rimando quindi al mittente il "ma che modo di ragionare". Però sui fatti c'è poco da esprimere opinioni, potrei dirti che, se le cose non le sai ... salle! La villa a Via S. Carlo c'era eccome, e pure bella grossa e con tanto di muro di cinta (sul rosa antico, se non ricordo male). Se dico che ne conosco gli ex proprietari non è tanto per raccontar fesserie, che me ne viene? Comunque se non riesci a capire la differenza tra una libera vendita di immobile ed un esproprio io proprio non so cosa farci. Ho anche tentato di esporre il mio punto di vista: la città non è solo urbanistica e architettura, ma anche la gente che ci vive. Si può concordare o meno, ma non credo sia giusto stigmatizzare questo pensiero come argomento del cavolo. Non so se sei un addetto ai lavori come Renato (pensa quanto ne capisco poco), ma mi appello al diritto di dire la mia rivendicato anche da Salvatore. E di non essere insultato per questo. Grazie Giulio

davide - Wed 29/03/2006 or 18:35
X Giulio Se il comune deve comprare un palazzo a prezzi di mercato o espropriarlo, lo faccia.... L'importante è dare i soldi ai proprietari stop.. Se poi le persone vanno trasferite altrove lo si faccia, non morirà nessuno! E cmq se si vuole riqualificare un centro storico và fatto così, a forza di ruspe.... e non c'è alternativa al trasferimento degli abitanti... Tutte le altre cose tipo ristrutturazioni e rifacimento delle facciate sono soluzioni all'acqua di rose.. DAVIDE

Vincenzo - Thu 30/03/2006 or 06:48
Finalmente, un'altro "buco nero" del centro storico è stato portato a vita nuova. Mi riferisco alla prossima apertura dello storico "Hotel Europa" sito a due passi da p.zza del Popopo. Però, con rammarico, devo constatare che a pochi metri, in Via Mameli vicino le Poste centrali è ancora in condizioni pietose l'edificio di proprietà della Curia Vescovile ? che è diventato una sorta di discarica e che ormai da decenni versa in quelle condizioni. Saluti Vincenzo

Antares76 - Thu 30/03/2006 or 09:24
Una cosa su piazza San Marco, una sulla "Casa del Vescovo"... Sempre su piazza San Marco per Davide: evidentemente io parlo turco, cerchero' di dirlo di nuovo: quelli di piazza San Marco erano QUATTRO edifici che cromaticamente e architettonicamente erano TUTTI E QUATTRO "simili"; erano "gemelli" a due a due, e le coppie di "gemelli" erano disposte a fronteggiarsi rispetto alla piazza, e non rispetto agli edifici (Casa del Combattente e Opera Balilla) che rimanevano in mezzo. Tu dici "gemello di quello sullo stesso lato (che pero' e' diverso, ma gli angoli sono un'opinione)", io dico "simile a tutti e tre gli altri, in particolare gemello di quello di fronte". Se poi vuoi avere ragione tu, e ti sembra che gli edifici sul lato della Casa del Combattente siano completamente diversi e che quindi quello abbattuto assomigliasse solo ed esclusivamente a quello dove ora c'e' la gelateria, sei padrone...ai miei occhi la realta' e' che erano tutti e quattro "simili" e che quello abbattuto fosse "gemello" di quello di fronte, dove ora c'e' Aspasia. Gli edifici stanno li', se sono simili o diversi ce lo dicono loro stessi quando li guardiamo (per quanto mi riguarda, ci passo almeno 3 o 4 volte al giorno) Sull'annosa questione della "Casa del Vescovo" (altro angolo di Latina dove mi capita di passare spesso), la soluzione non e' purtroppo semplice: la storia e' (credo) nota, ma per chi non la sapesse la racconto brevemente. Quel lotto di terreno in via Mameli era di proprieta' comunale; il Comune molti anni fa (non ricordo di preciso quando, ma ne e' passata di acqua sotto i ponti...) ha sottoscritto con la Curia un atto notarile in cui c'e' scritto "il Comune cede il terreno alla Curia gratuitamente, a patto che la Curia ci costruisca una residenza per studenti universitari". Una riflessione a parte la meriterebbe il fatto che, in quegli anni lontani, a Latina l'Universita' era molto di la' da venire, e quindi non si capisce perche' la Curia avesse tutta questa voglia di costruire uno studentato in una citta' senza Universita', ma forse questa non e' la sede... Sta di fatto che dopo questa cessione la Curia inizia i lavori per la costruzione dello studentato; cio' che accade e' che viene fatta un'ispezione nel cantiere e si scopre che il piano seminterrato del "costruendo studentato" era stato progettato e stava venendo realizzato per ospitare il caveau di una banca. Siccome questo e' in totale difformita' da quanto sancito nell'atto notarile di cessione (tra uno studentato e la sede di un istituto di credito c'e' una differenza che credo possa essere sotto gli occhi di tutti), ne e' nato un contenzioso da cui e' difficile uscire. Chi vivra', vedra'... Cordialmente, Paolo Ferretti

Vincenzo - Thu 30/03/2006 or 10:40
Paolo, ti ringrazio della precisazione relativamente all'edificio di Via Mameli che, conoscevo solo in parte. In considerazione che la Casa dello studente Universitario è stata realizzata altrove, credo, sia necessario trovare tutte le soluzioni (politiche e non) al fine di risolvere tale contenzioso. Magari adottando i metodi di Davide (mi riferisco alla demolizione) oppure provvedere all'acquisizione e ristrutturazione da parte del Comune. Si potrebbe ad esempio demolire l'obbrobbio appiccicato alla Poste, ricostruire la bellissima scala e trasferire parte degli Uffici Postali nel ristrutturato edificio di Via Mameli. Saluti Vincenzo

Antares76 - Thu 30/03/2006 or 11:18
Non sarebbe una cattiva idea, sempre a patto che la Curia di oggi e il Comune di oggi vogliano chiudere (con perdita economica di uno dei due, ovviamente) un duro contenzioso aperto dal Comune di ieri nei confronti della Curia di ieri per un vero e proprio (e, concedetemelo, anche piuttosto sfrontato...) "abuso edilizio"... Tanto piu' che le Poste sembrerebbero avere bisogno di spazi, dato che hanno appena delocalizzato (all'inizio di viale Italia) il punto PTbusiness...a meno che non si tratti solo di banale "feng shui" (la pratica giapponese del movimentare l'arredamento al fine di rilassarsi)... Cordialmente, Paolo Ferretti

davide - Thu 30/03/2006 or 12:47
X Antares Ti stai incaponendo su questo fatto degli angoli,, lasciamo perdere se no non ne usciamo più... :-) :-D X Vincenzo Attualmente stanno costruendo una nuova curia vescovile, una sorta di casermone appiccicato alla Chiesa che si trova dalle parti di Via Pontinia (mi sembra) Per quanto riguarda il palazzo delle Poste l'hanno scorso la regione ha stanziato 500 mila euro (che sono previsti anche nel bilancio comunale) per abbattere quell'obbrobrio e ricostruire la scalinata.. Il fatto è che Zaccheo vuole coinvolgere (o a già coinvolto) università americane e olandesi per questo progetto... Non è meglio rivolgersi a qualche bravo architetto e a foto d'epoca e rifare il progetto? Inoltre problema non trascurabile in ogni edificio che si libera e si ristruttura Zaccheo vuole metterci l'Università... Università al Palazzo M, università all'Intendenza di Finanza, università alle Poste, insomma cose da pazzi! :-P :-( :-o Per me il palazzo delle Poste deve rimanere sempre Ufficio Postale, anche una volta ripristinata la scalinata... DAVIDE

renatosd - Thu 30/03/2006 or 13:29
eh si!!! stavolta sono davvero daccordo con davide ... l'edificio storico delle poste non vedo perchè non debba contenere le poste ... magari un ufficio postale normale ... decentrando tutto lo smistamento (in buona parte o in tutto già fatto nei locali vicino il mercato)e tutte quelle funzioni generali, lasciando gli sportelli della circoscrizione centro che in ogni caso dovranno esserci. Sono in buona parte funzionalista e razionalista, è sempre prevedibile una nuova destinazione d'uso compatibile con i locali ma in questo caso la vedo come un inutile forzatura e un'ulteriore violenza. In generale ci tenevo a dire che ieri presso il Victoria c'è stato il convegno dei DS con l'assessore regionale all'urbanistica che ha spiegato le linee guida della nuova legge regionale ... rimandandovi a tutti i giornali che oggi sottolineano l'importanza di tanti aspetti emersi sottolineo due cose che sono venute fuori: 1)tanti comuni della provincia non hanno strumenti urbanistici e molti di quelli adottati hanno più di vent'anni quindi per l'avvento disastroso di ben tre sanatorie sono da considerarsi del tutto anacronistici ed inutili. 2) Attraverso lo snellimento degli iter si devono "costringere" i comuni a dotarsi di un nuovo PRG. Questa è l'unica strada per pensare allo sviluppo e alla tutela del nostro territorio. renato

davide - Fri 31/03/2006 or 00:19
Mah, non credo che Pompili o chi per lui possa costringere il comune di Latina o altri comuni a dotarsi di un PRG. Certo egli promette miracoli, PRG adottati in 7 mesi, staremo a vedere alla prova dei fatti... Poi si elogia tanto il nuovo PRG di Roma, ma lo sapete che quel PRG contiene 70 milioni di metri cubi di cemento? Lo sapete che si sbandiera ai quattro venti che oltre i 2/3 sono destinato a verde, mentre in realtà è in gran parte verde agricolo al di fuori del raccordo anulare? Un nuovo PRG penso che a Latina porterebbe solo ulteriore cementificazione e cubature mostruose... Bene il fatto di procedere con contratti di quartiere, piani di recupero e varianti alla marina, ma bisogna assolutamente velocizzare l'iter per tutti questi progetti, altrimenti rimangono solo carta straccia. Credo che la città và ricucita, un nuovo PRG la amplierebbe ulteriormente a macchia d'olio....... Poi il fatto che per sistemare una città occorre per forza un PRG non stà scritto da nessuna parte, si possono riqualificare e rendere maggiormente vivibili intere zone unsando ad esempio il piano di recupero del centro storico, utilizzando anche buone idee del PRG Cervellati o altri progetti come quello di Cefaly sui capannoni del Consorzio Agrario. I piani regolatori come li hanno fatti in Italia hanno spesso portato a città brutte, invivibili e senza servizi. Ma sulla carta era tutto fatto con cura e perfezione... Dunque pensiamo a riqualificare quartieri degradati anche con le demolizioni (come al lido), i vari buchi neri del centro storico ecc. e solo dopo che questo sarà stato fatto si potrà eventualmente parlare di un nuovo piano regolatore... Ormai le città europee tendono sempre più alla riqualificazione e alla ricucitura degli errori del passato. I nuovi PRG fanno gola a molti, soprattutto ai costruttori, ma in una città con problemi irrisolti da decenni, tendono a crearne di nuovi, anzichè a risolvere quelli vecchi...

renatosd - Fri 31/03/2006 or 07:53
eh no!!! stavolta non sono daccordo per niente!!!! come si fa a programmare lo sviluppo di una città senza un piano regolatore. Noi abbiamo la legge n°1150 del 1942 che sebbene sia ormai vecchiotta è pur sempre una buona legge urbanistica; è il PRG è lo strumento fondamentale (è li che sta scritto!!) poi ci sono i piani di coordinamento territoriali (sovracomunali)e tutta una serie di strumenti ... non sono certo determinanti le procedure straordinarie o estemporanee ... e poi faccio notare che: - i costruttori si sono sempre opposti, e anche ora si oppongono, ad un nuovo PRG ed un motivo ci sarà! le regole non piacciono a chi vuol continuare a fare il comodo suo. - la regione limiterà le approvazioni di procedure straordinarie ... in questo modo costringerà i comuni a munirsi di nuovi PRG; - Il Prg non amplia niente anzi indica le linee di sviluppo e chiarisce quali sono le aree da tutelare ... in particolare va ripensato lo strumento per le zone agricole (il PRG di cervellati in questo senso era carente come il precedente); - progetti singoli se non rientrano in una nuova idea di città restano episodi isolati ... e poi mi meraviglio che davide denuncia giustamente soluzioni tampone assolutamente inefficaci come piani di colore e/o altri strumenti che incidono come operazioni di facciata e poi parla di contratti di quartiere che sono la quint'essenza di questo principio e della presa in giro del cittadino. - Non sono i PRG ad aver determinato le città brutte semmai il fatto che politici "ammanicati" con costruttori hano sempre ostacolato o annacquato l'adozione dei PRG e poi, ma direi soprattutto, tre sanatorie dal 1985 ad oggi hanno stravolto il territorio e quei pochi PRG esistenti sono diventati anacronistici in quanto aggirati e violentati da leggi criminali come lo sono i condoni. - Bisogna unificare gli enti deputati alla salvaguardia dei vincoli, perchè troppi vincoli equivalgono a nessun vincolo ... penso ad aree perimetrate come zone boscate di comuni qui vicino che sono da anni periferia urbanizzata e dove è impossibile sia prevedere il completamnento ma anche la semplice perimetrazione per tutelare quel che resta (se ne resta) di aree da tutelare con l'assurdo risultato che quelle zone tutelate risultano più degradate di altre ... capannoni, case finite a metà, mulattiere inguardabili ed ogni genere di zozzeria degna delle peggiori favelas. - certezza del diritto e Prg adeguati allo stato di fatto flessibili e aggiornabili in tempo reale alle esigenze della città ... è difficile ma è l'unica via . - oggi ci troviamo di fronte a insulse varianti di piani circoscritti di zona che non riescono ad incidere sul territorio e si fermano al limitare delle perimetrazioni come se la città fosse fatta per comparti stagni ... penso al piano del Gionchetto dove le nuove strade sono tutti vicoli ciechi che non potendo dialogare con le zone limitrofe servono solo a portare qualche tonnellata di asfalto. L'urbanistica creativa di zaccheo è fumo negli occhi, tante proposte strampalate frutto di incubi notturni che vengono sbandierate la mattina e abortite la sera ... c'è bisogno di un'idea complessiva della città, capire cos'è ora e cosa vuole diventare. - le demolizioni in un'idea complessiva sono previste tra gli strumenti adottabili ... ma senza programmazione diventano forzature inaccettabili per gli stessi proprietari ed un'arma di ricatto in mano non si sa a chi ... renato malinconico

Antares76 - Fri 31/03/2006 or 07:53
Fare a meno dei PRG: grande idea, Davide! Eh, si'...davvero condivisibile... Programmare non serve, andiamo avanti a improvvisare zona per zona, creando "isole": tanto siamo gia' arrivati al livello che chi abita al Centro Direzionale, invece di dire "vado in centro", dice "vado in citta'", neanche arrivasse da Bassiano o da Priverno... Comunque, caro Davide, se vuoi che le nostre citta' non abbiano piu' bisogno dell'orribile cemento, puoi fare qualcosa di concreto: - evita di mettere al mondo dei figli e convinci quante piu' persone a fare altrettanto; - convinci eventuali amici imprenditori (industria, commercio, agricoltura...) a chiudere la loro attivita', in modo da non attirare manodopera che poi avra' delle ovvie esigenze abitative; - deturpa quanti piu' beni artistici e ambientali puoi, cosi' da scongiurare anche l'eventuale necessita' di strutture ricettive per il turismo. Fai queste cose e convinci anche altri a farle, cosi' il cemento attuale bastera' e anzi, a mano a mano che invecchieremo comincera' a essere sovrabbondante e potremo liberarcene, abbattendolo. Ora pero' vorrei tornare a evidenziare un concetto che e' stato piu' volte ribadito in questo forum: per parlare delle cose bisogna conoscerle e studiarle, altrimenti e' solo agitare aria fritta, anche se lo si fa con gran dispiego di sorrisetti. E allora, tornando a piazza San Marco, l'unico angolo su cui mi accanisco e' 360°: mi pare evidente che di quella piazza tu ne vuoi guardare solo mezza... Come ti ho gia' detto, ne sei padrone, mentre io continuero' comunque a guardarla tutta, ogni volta che ci passo... Sinceramente questa storia la chiuderei qui! Per quanto invece riguarda la Curia, per tua informazione essa non ha nessun "dialogo" con via Pontinia, e conosco persone alle quali non piacerebbe che tu buttassi giu' la loro casa per crearlo... Sempre per tua informazione (ma te lo puo' dire qualsiasi stradario della nostra citta', su internet te li tirano dietro) la Curia si trova in piazza Paolo VI, a fianco della cattedrale (ovvio, senno' che Curia sarebbe, se fosse lontana dal vescovo?), con i prospetti principali su via Sezze e via Priverno. Assodato correttamente l'inquadramento urbanistico, si puo' poi cominciare a parlare di quanto l'edificio sia imponente, tanto da darci la speranza che ospiti al suo interno anche degli alloggi per i cittadini indigenti che non possono permettersi un affitto: c'e' di che ospitare almeno 30 famiglie... Pero' lo si puo' dire solo dopo essersi documentati, altrimenti (ripeto) e' solo agitare aria fritta, e non serve a nessuno... Pontificare senza conoscere e "vivere" il territorio non e' costruttivo: certo, nessuno vieta di farlo, ma le cose serie si fanno secondo altre modalita'... Cordialmente, Paolo Ferretti

davide - Fri 31/03/2006 or 10:46
Te l'hò già detto, nuovi PRG portano nuove cubature, a Roma hanno trasformato i terreni agricoli in edificabili atti ad occogliere 70 milioni di metri cubi di cemento..... I contratti di quartiere dopotutto non è che mi dispiacciono, la gran parte è formata da ristrutturazione di immobili pubblici e dell'ater, però ad esempio a Latina Scalo faranno una nuova piazza, un nuovo parco (anche se un pò defilato), e una pista ciclabile lungo il fosso cupido... Sarà poco, sono d'accordo con te, ma almeno è un inizio, rispetto all'immobilismo dei decenni passati. Certo darò un giudizio più preciso quando si potranno toccare con mano le opere realizzate... Cmq chi sono i costruttori che si oppongono ai PRG? DAVIDE

davide - Fri 31/03/2006 or 10:55
X ANTARES Caro mio come sei pignolo!!!!!!!!!! Non so bene in che via si trova la nuova curia in costruzione, sapevo da quelle parti, ma cmq è vicino a una chiesa dinanzi alla quale c'è una piazza con delle palme e di cui non sò il nome... Ebbene il nuovo "mostro vescovile" è appicicato alla chiesa. Possibile che a Latina questi preti sono capaci solo a fare mostri di cemento come l'ex casa del vescovo? Cmq sia hai ragione, dalle parti di via Pontinia ci sono dei bruttissimi palazzoni, andrebbero buttati giù anche quelli!! DAVIDE

Antares76 - Fri 31/03/2006 or 11:16
Davide, rispetto alle nuove cubature, puoi leggere il mio commento precedente: impegnati e contribuisci a fare in modo che non servano... Forse ti e' sfuggito che la nostra citta' (a differenza dei paesini montani che la circondano, che si spopolano...) ha visto aumentare la sua popolazione di almeno 8.000 unita' negli ultimi 10 anni, ma evidentemente anche in questo caso la tua visione non arriva ai 360°... Per quanto riguarda i costruttori, mi sembra ovvio quali siano quelli contrari ai PRG: praticamente tutti, soprattutto quelli che hanno dei rapporti amicali con gli amministratori. Senza PRG, infatti, si va avanti a colpi di varianti improvvisate sull'estro del momento, che spesso e volentieri riguardano un ambito limitatissimo del territorio, redatte appositamente per permettere la costruzione di un insediamento (magari senza alcun servizio pubblico...) a un singolo costruttore; poi, un mese dopo, si fa un'altra variante per un altro costruttore (o per lo stesso...) 500 metri piu' in la'; e poi cosi' via, continuando a costruire "isole" scollegate tra di loro perche' basate soltanto sui "capricci" istantanei dei costruttori e degli amministratori. E non pensare che le "riqualificazioni" siano un processo diverso: se non c'e' una programmazione generale rimangono sempre e comunque guidate dai "capricci"! Tanto per essere chiaro: secondo te i contratti di quartiere sono stati approvati perche' si vuole davvero, finalmente, dopo anni in cui le stesse persone che oggi sono nelle stanze dei bottoni sono stati assolutamente immobili (lo hai detto tu, e io lo sottoscrivo), fare qualcosa di serio per le zone degradate di questa citta', oppure perche' tra un anno saremo chiamati a decidere del destino di quelle stesse persone per il successivo quinquennio? Magari fosse davvero la prima, la risposta! Ma ci possiamo credere, dopo aver "vissuto" gli ultimi 13 anni? Non trovi che potrebbe essere bello decidere in un PRG una pista ciclabile che va dalla stazione al mare, a uso dei tanti cicloturisti che da Roma vanno a fare le escursioni in Abruzzo o nella valle dell'Aniene, e che potrebbero avere piacere di venire anche qui (portando soldi all'economia locale...)? O ritieni che sia una concessione fin troppo grande gia' il fatto che adesso ne fanno un pezzetto al posto di un fosso (magari come hanno appena fatto in via Zanetti: un marciapiede rosso di 200 metri che nasce da un vialone e finisce in un parcheggio), poi forse domani un altro pezzo 3 km piu' in la', poi forse tra un anno li collegano (sempre se non hanno costruito dei palazzi che lo impediscono...) La programmazione urbanistica e' una cosa seria: improvvisare significa aver deciso di tenere un basso profilo e di non curarsi del fatto che a lungo termine le azioni estemporanee non rendono... A mio avviso non ci si puo' permettere di improvvisare nemmeno in realta' piccole (Norma, Bassiano, Rocca Massima), figuriamoci se lo si puo' fare in una citta' di 115.000 abitanti, la 36ima per popolazione tra gli oltre 8.000 Comuni d'Italia... Comincio seriamente a chiedermi se questa citta' tu la "vivi", oppure se ne parli solo sulla base dell'idea che te ne fai da lontano (o anche da vicino: "abitare" una citta' non vuol dire certo "viverla"...): in questo caso, ti posso garantire che gran parte di questa idea non corrisponde affatto alla realta' di Latina, parola di chi la conosce e "la vive" giorno per giorno. Cordialmente, Paolo Ferretti

renatosd - Fri 31/03/2006 or 11:34
Paolo ha detto tutto ... aggiungo solo due cose: - pensare che i PRG servano per fare nuove cubature è un'aberrazione inaccettabile ed è fuori da ogni grazia di dio ... semmai è il contrario. Sono la linea guida per lo sviluppo economico di una comunità e il migliore e più efficace strumento di tutela del territorio che non si basa unicamente sul principio del vincolo/divieto ma propone l'utilizzo più adeguato e sostenibile rispetto alle esigenze complessive. Il limite maggiore, se vogliamo trovare i punti deboli, sta nell'eccessiva interpretazione che si è fatta del concetto di zonizzazione, come cercavo di spiegare prima. - quali costruttori???? tutti tutti tutti ... il PRG di Cervellati è stato contrastato da due fronti nettamente separati il primo da sinistra (che comunque si spaccò con i voti favorevoli di Visari e Lazzaro)per una valutazione politica vista la possibilità (ritenuta priorità) di far cadere la giunta Finestra a cui venivano a mancare i voti di Forza Italia e per una valutazione di inadeguatezza del piano visto solo come piccola variante del centro storico ed indifferente a tutto il territorio comunale restante; l'altro fronte vedeva forza italia appunto e tutti i costruttori in forma più o meno associata che attraverso i ricorsi al TAR hanno fermato il nuovo PRG e fatto scempio del centro. Io ero contrario al PRG di Cervellati ma devo dare ragione alle motivazioni di Mauro Visari (di cui, nonostante l'amicizia e il sodalizio fraterno, continuo a non condividere la scelta di quel voto favorevole) purtroppo le sue previsioni e preoccupazioni erano più che fondate : "senza il piano i costruttori faranno man bassa " diceva e purtroppo, complici anche le altre sanatorie, così è stato e così sarà se non si provvederà. Renato Malinconico

davide - Fri 31/03/2006 or 13:19
X Renato Purtroppo in Italia i PRG sono sinonimo di nuove cubature, non indirizzare i comuni verso uno sviluppo sostenibile... Sò benissimo che un PRG dà alcune linee programmatiche, ma a che serve se poi alla fine non viene mai rispettato e lo si stravolge con varianti su varianti? Tra i 2 mali scelgo quello minore, rispetto ad un nuovo PRG che in apparenza porta ordine, ma in sostanza porta solo nuove cubature... Il nuovo PRG di Roma stà a dimostrarlo... Io sarei per fare una legge di una riga: una volta approvato un PRG è fatto divieto assoluto fare delle varianti... DAVIDE

davide - Fri 31/03/2006 or 13:25
Ma perchè fu bocciato dal Tar? Se si fanno le modifiche indicate dal TAr il PRG di Cervellati può essere adottato? Man bassa nel centro... Fai un esempio... Circa un anno fà su Teleetere Nasso disse che quel piano era inaccettabile perchè imponeva ai costruttori che stavano costruendo in una zona, di demolire tutto, se quella zona nel Prg di Cervellati era indicata come zona non edificabile.... Appare evidente che Zaccheo dice che non serve un nuovo Prg, altrimenti perderebbe i voti di Forza Italia... DAVIDE

Salvatore - Fri 31/03/2006 or 17:48
Caro Paolo, purtroppo tutte le cose che elenchi le stiamo già facendo con fin troppa solerzia! Un caro saluto Salvatore [quote] Antares76 ha scritto: (...) - evita di mettere al mondo dei figli e convinci quante più persone a fare altrettanto; - convinci eventuali amici imprenditori (industria, commercio, agricoltura...) a chiudere la loro attività, in modo da non attirare manodopera che poi avrà delle ovvie esigenze abitative; - deturpa quanti più beni artistici e ambientali puoi, così da scongiurare anche l'eventuale necessità di strutture ricettive per il turismo. (...) [/quote]

Antares76 - Sat 01/04/2006 or 15:14
[quote] davide ha scritto: Ma perchè fu bocciato dal Tar? DAVIDE [/quote] Fu bocciato perche' evidentemente qualcuno voleva fare solo del clamore, facendo finta di adottare un PRG che in realta' non si voleva, uscendone pero' "pulito"... La leggerezza e' stata talmente grande che non si puo' accettare l'ipotesi dell'ingenuita': i regolamenti del Comune prevedono che il PRG e' uno di quegli atti amministrativi per cui e' OBBLIGATORIO richiedere il parere preventivo dei COnsigli delle Circoscrizioni; il parere NON E' VINCOLANTE, quindi si puo' andare avanti con l'adozione del PRG anche se le Circoscrizioni dicono di no. Dato che il passaggio, obbligatorio come da regolamenti, della consultazione dei Consigli di Circoscrizione e' stato saltato a pie' pari, il Tribunale Amministrativo Regionale ha annullato la validita' dell'atto di adozione del PRG da parte del Consiglio Comunale. Il TAR non entra certo nel merito del "contenuto" del PRG: e' un'organo amministrativo, puo' dire "le procedure seguite per adottarlo non vanno bene", non puo' certo dire "questo PRG non e' bello, fatene un altro"... Quell'atto e' nullo non per come e' redatto, ma per le modalita' con cui e' stato approvato: sullo stesso identico atto, portato avanti con le regolari procedure, il TAR non avrebbe nulla da dire. Zaccheo dice che non serve un nuovo PRG (che a te non piace, evidentemente hai in mente delle soluzioni alternative all'aumento di abitazioni per fronteggiare l'amuento degli abitanti) perche' e' molto piu' comodo, come ho gia' accennato, andare avanti a colpi di varianti (che a te non piacciono, ma d'altra parte senza PRG esistono solo quelle...) cosi' si possono accontentare meglio i "capricci" dei costruttori anzi, detto senza disprezzo, dei palazzinari. Pero' toglimi una curiosita', visto che dici che i PRG non sono in grado di indirizzare i Comuni verso la sostenibilita': prendiamo il caso di un Comune che ha oggi unita' abitative per 25.000 abitanti e che prevede, secondo le proiezioni di aumento della popolazione, di raggiungere in 3 anni i 30.000 abitanti (magari perche' una multinazionale ha appena aperto una nuova sede nel loro territorio e quindi attirera' molta manodopera), quale soluzione puo' esistere per lo "sviluppo sostenibile" di quel Comune, se non quello di prevedere, in un apposito strumento urbanistico, la costruzione di unita' abitative per almeno 5.000 persone nei successivi 3 anni??? Io non vedo altre soluzioni, ma magari e' solo perche' ci sono delle idee alternative che non prendo in considerazione... Ultima cosa: tra "non rispettare il PRG" e "fare una variante" c'e' una bella differenza...la prima e' un'azione portata avanti dal costruttore, per la quale lo stesso va a risponderne davanti a un giudice in Tribunale; la seconda e' un'azione perfettamente legittima portata avanti dall'Amministrazione. Laddove i cittadini scelgono di essere governati da amministratori in grado di redigere un buon PRG e di evitare l'adozione di varianti, la situazione e' assolutamente "sostenibile". Cordialmente, Paolo Ferretti

davide - Sat 01/04/2006 or 18:58
X Antares Il fatto è che anche l'adozione di un PRG non scongiura in futuro l'adozione di varianti. Infatti molti PRG sono stati massacrati dalle varianti... Ma qual'è la cubatura residua del Prg Piccinato? DAVIDE

Antares76 - Mon 03/04/2006 or 08:46
Davide, sul fatto che un PRG non scongiura le varianti possiamo anche essere d'accordo... Cio' su cui non la vedo come te, invece, e' la tua posizione di "andiamo avanti a varianti disomogenee, tanto se ci fosse un PRG organico lo faremmo lo stesso". Per quanto riguarda la cubatura residua del Piccinato, in molte zone e' prossima allo 0...e c'e' anche da tenere in considerazione il fatto che in molti quartieri (Q4 e Q5 ne sono l'esempio piu' lampante) la percentuale di cubatura da dedicare OBBLIGATORIAMENTE ai servizi (secondo le norme tecniche di attuazione) non e' mai stata rispettata... Sarebbe interessante approfondire la cosa, magari con un breve ciclo di seminari storico-tecnici... Cordialmente, Paolo Ferretti

davide - Sat 11/10/2008 or 14:34

Nell'ambito del "Piano di recupero" relativo al Comparto del Palazzo Key e Pegasol è passato in commissione urbanistica l'ennesimo scempio.

Per questa parte di città si tratta di una vera e propria variante... 

Innanzitutto il parcheggio del palazzo Pegasol verrà sventrato per costruire 2 edifici, paralleli a Via IV Novembre e Via Carlo Cattaneo... Insomma su un'area pubbica (un parcheggio) si vanno a regalare delle cubature...

Nella zona del palazzo Key e dell'oratorio dei salesiani, si andrà a demolire il muro di cinta esterno (così si vedrà l'abside della cattedrale di S.Marco dice entusiasta il giornalista de La Provincia a pag 3), per sostituirlo con un edificio ad un piano in stile razionalista, che molto probabilmente sarà adibito a negozi....

Insomma anche preti e dintorni avranno la loro cubatura, ed in cambio faranno realizzare un parcheggio sotteranneo sotto il campo di calcio, necessario per poter cambiare la destinazione d'uso del grattacielo Key da commerciale ad uffici...

Bravi, bravi, bravi! Ma non vi vergognate? Ma non si vergogna Zaccheo che aveva promesso ad inizio della sua prima consiliatura la demolizione del palazzo Pegasol, mentre ora oltre ad averlo fatto ristrutturare lo fa affiancare da altri 2 obbrobri architettonici ai suoi lati?

Naturalmente in commissione tutti d'accordi, maggioranza ed opposizione, come nella migliore tradizione consociativa della politica latinense!

La cosa gravissima è che questi stanno andando ad occupare gli ultimi spazi vuoti presenti nel centro di Latina per fare delle speculazioni edilizie, e nessuno protesta! Questi stanno togliendo dei parcheggi, pur se a pagamento, nel centro di Latina e tutti se ne fottono! 

Ecco la zona del Pegasol con disegnato in rosso l'impronta a terra dei nuovi palazzi, il nuovo scempio che vogliono compiere!

DAVIDE


davide - Sat 11/10/2008 or 14:37

Era il 3 Febbraio 2008 quando scrivevo:

/modules/newbb/viewtopic.php"http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/03_02_2008/pag06latina.pdf">http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/03_02_2008/pag06latina.pdf

http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/03_02_2008/pag07latina.pdf

Il piano prevede:

1) La demolizione dell'ampliamento delle Poste fatto negli anni 60, la ricostruzione dell'originale ampliamento del 34 e della famosa scalinata.

2) La riqualificazione della casa del Vescovo con la realizzazione di un porticato con negozi (edificio giallo) 

3) La realizzazione di un parcheggio sotterraneo su Via Cavour, dove attualmente insiste un parcheggio a raso.

e tutto ciò è condivisibile e di buon senso.

Però il piano prevede anche la demolizione di un palazzo di fondazione a 4 piani (palazzo verde) , posto all'angolo tra Viale Italia, Via IV Novembre e Via Cavour.

Ciò è inaccettabile! Infatti al suo posto si prevede la realizzazione di un nuovo immobile alto 6-7 piani, se non di più!!

Suggerisco ai professionisti di che hanno redatto questo piano, ed anche ai commissari di minoranza presenti nella commissione urbanistica (in primis Giorgio De Marchis) che sarebbe opportuno invece:

1) Procedere alla demolizione dell'altro palazzo che si affaccia su Via IV Novembre ed è attaccato alla Casa del Vescovo (palazzo in rosso) e che è alto 8 piani ed essendo brutto, rappresenta il vero pugno in un occhio della zona;

2) Realizzare al suo posto un palazzo di 4 piano gemello a quello di fondazione che si vorrebbe demolire (palazzo verde), e trasferire la cubatura in eccesso rispetto a quella che si è demolita del palazzo rosso nella zona ancora libera su Viale Italia (zona raffigurata in azzurro), e realizzarvi quì in aderenza al palazzo di fondazione un immobile di 4 piani, totalmente identico e specchiato a quello che vi si trova davanti (palazzo magenta)

Credo che la mia proposta sia di buon senso, e che il costruttore potrebbe ugualmente trarre un buon guadagno da tutta l'operazione.

Suggerisco vivamente ai tecnici e al Sindaco ZACCHEO di avallare questa ipotesi. Altrimenti si sarà persa un occasione storica, ma anzi si sarebbe andati a demolire l'ennesimo immobile storico e di pregio di Latina

ARKAN

 


davide - Sat 11/10/2008 or 14:38

Che fine ha fatto questo progetto balzano? I progettisti hanno fatto indietro? Qualcuno ne sà qualcosa?

DAVIDE


davide - Sat 11/10/2008 or 14:43

Intanto sempre pochi giorni fà sempre nell'ambito del Piano di Recupero, relativamente alla zona delle Facoltà di Medicina, la commissione urbanistica ha approvato il progetto proposto dagli archittetti.

In pratica prevede:

1) Nessuna nuova costruzione;

2) Realizzazione di una piazza pavimentata, di un'area verde rettangolare ed i 2 lati su 4 dell'intero edificio contornati da portici in stile razionalista...;

3) Ristrutturazione palazzo Porfiri;

Ciò andrebbe a cozzare con il progetto proposto da La Sapienza per la stessa area. E' importante a questo punto che il Comune di Latina sgombri il campo da ogni equivoco...


davide - Sun 26/10/2008 or 18:58

Domenica scorsa il Quotidiano La Provincia riportava la notizia che la commissione urbanistica aveva approvato nel Piano di recupero, l'ambito riguardante Viale Italia.

Ora la proposta iniziale andata in commissione diversi mesi fà prevedeva la demolizione di un edificio di quattro piani di colore giallo che affaccia su piazzale dei Bonificatori...

Già da allora feci una news ed un post per proporre di salvare quell'edificio e di spostare la cubatura in altro modo sullo stesso ambito...

In una mail Giorgio de Marchis mi disse che avrebbe presentato la proposta in commissione urbanistica se fosse diventato segretario del Pd..

Ora da allora De Marchis è diventato segretario, ma dall'articolo de La provincia si parla di riqualificazione del palazzo Casa del Vescoso e della ricostruzione della scalinata delle Poste, e non più della demolizione di quell'edificio...

Però nell'articolo c'è un rendering che invece mostra un nuovo palazzo in vetro di 7 piani al posto di quello di 4 piani.

Allora qual'è la verità? Che hanno approvato in commissione urbanistica? De Marchis, Pannone, Tripodi ed altri che frequentano questo sito, possono illuminarci?

L'articolo inoltre dice che il tutto è stato approvato all'unanimità, come d'altronde già avvenuto qualche giorno prima per l'ambito riguardante il palazzo Key ed il palazzo Pegasol...

DAVIDE


- Mon 22/12/2008 or 19:57
Era qualche tempo che non passavo a piedi per Piazza del Popolo, e dopo un pò di tempo l'ho vista com'è....la macchina ti fa perdere il senso delle cose: passando più o meno velocemente non guardi, e "vedi" le cose con gli occhi della memoria; questa sera invece mi sono guardata intorno e ho visto questo: una  fontana chiusa con dell'acqua stagnante sul fondo,  e le aiuole di piazza_del_popolo ridotte a questa schifezza di riquadri vuoti, in mezzo ai sassi della pavimentazione, che quasi miracolosamente ancora resiste. Per non dire  della pista del ghiaccio che, come ogni anno, pervicacemente, viene montata in pieno centro con tutto il suo osceno corollario di cavi, compressori, tubi, rumore e sbrodolamenti vari....C'era una volta Piazza del Popolo, con le aiuole all'italiana, gli oleandri fioriti, gli allori curati secondo l'arte topiaria, i lecci e le piante stagionali sempre in ordine....Ma ormai è preistoria, ne rimane  testimonianza in qualche libro...ora è una "periferia" in pieno centro, in barba a quanti si riempiono la bocca di "recupero del centro storico". Come giustamente ha osservato mia figlia, che quando torna a Latina la trova sempre più triste, come possiamo pensare ad interventi (sistematici) di manutenzione nei nostri quartieri, se lasciano che la piazza principale del centro storico diventi questo?

davide - Tue 08/09/2009 or 14:50

Dal forum di anonima scrittori veniamo a sapere che questo famigerato "Piano di recupero del centro storico" interessa anche la zona limitrofa all'ex Consorzio Agrario.

 

In pratica sarebbero demoliti i villini compresi tra Viale XXI Aprile e  Via Reni (delimitati in rosso) per far spazio a nuova cubatura...

Mi fà specie che nessun giornale ne abbia mai parlato!!

Comune di Latina quando ti decidi a pubblicare tutte le cartografie di questo e degli altri piani Particolareggiati approvati negli anni su Internet? Quando ancora i cittadini dovranno sapere le cose da frammentari articoli di giornali??

E' questa la trasparenza??

Pare cmq che l'Anonima Scrittori presenterà opposizione contro questa sciagurata ipotesi!!

Anzichè demolire il palazzone di Blockbuster attaccato all'ex Consorzio Agrario (delimitato in giallo) si vanno a demolire degli ordinati villini con giardino che avrebbero bisogno al più di una ristrutturata??

DAVIDE 




davide - Fri 12/03/2010 or 12:25

Ieri ho controllato i lavori che stanno facendo nell'area dell'ex Orsal di fronte la scuola Giovanni Cena e nello spazio dietro la facoltà di Medicina di corso della Repubblica.

Innanzitutto si tratta per entrambi i casi di parcheggi asfaltati con annessa rete fognante(così recitano i cartelli)

Io in questi post ed altri avevo sempre suggerito che  l'area ex Orsal (il parcheggio pieno di buche di fronte la Giovanni Cena)  venisse adibita a pargheggio sotterraneo con soprastante piazza con verde pubblico.

Al limite se i costi fossero stati eccessivi si poteva ripiegare con una piazza con verde pubblico e su due lati prevedere dei parcheggi a raso.

Prendo atto che nessuna di questa ipotesi si è voluta analizzare, ma si deciso di fare un enorme distesa di asfalto...

Riguardo l'area dietro la facoltà di Medicina, cioè alle spalle di corso della Repubblica, per anni è stata occupata da capannoni fatiscenti ed abusivi.

Fu Finestra che nel 2002 decise di radere tutto al suolo, con l'eccezzione del piccolo alimentari all'angolo con Via Neghelli.

http://www.parvapolis.it/page.php



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