Il Portale dei quartieri di Latina Nascosa e Nuova Latina

La Storia del nostro Territorio

By: Vincenzo

Vincenzo - Tue 06/06/2006 or 09:24
Premetto che tra le tante passioni quella della storia del nostro territorio è una di quelle che più mi affascina. Mi piacerebbe molto condividere con gli "amici" del sito tutte quelle notizie stroriche del nostro territorio spaziando in epoche diverse. Dall'antica Roma alla Bonifica. Chi è in possesso di antiche foto, documenti ecc. della bonifica o notizie storiche del territorio in genere (tutta la pianura Pontina) può dare il proprio contributo. Se la discussione, come mi auguro riscuote interesse si potrebbe creare una sezione apposita nell "home page" del sito. Comincio io............ Saluti a tutti Voi Vincenzo Spica

Vincenzo - Tue 06/06/2006 or 15:28
Come è noto il nostro territorio è stato per secoli paludoso a causa dell’incompleto “ritiro” del mare dovuto alle conformazioni del terreno causando il non completo drenaggio. La malaria (ovvero aria cattiva) opprimeva le terre sommerse, finché l'immenso acquitrino le serrava nella sua morsa. La malaria è un fenomeno micidiale, ma affascinante, legato ad un'idea di decadenza, immobilità stagnante e insieme di mistero, fonte di ispirazione di molti scrittori e poeti illustri. La palude è un luogo pericoloso, in cui è facile perdersi. I punti di riferimento sono incostanti, irreali, e la superficie non è né terra, né acqua, ma un labirintico intreccio di canali, acquitrini, radici, canne, boschetti umidi e malsani. L’unica strada che percorreva il nostro territorio era l’antica Via Appia, chiamata dagli stessi Romani regina delle strade. La stessa risale al IV secolo a.c. e per la prima volta nella storia Romana prese il nome di un Console anziché la località in cui era diretta. Parliamo di Appio Claudio cieco (lo stesso del primo acquedotto). La strada giungeva inizialmente fino a santa Maria Capua Vetere e successivamente fino a Brindisi, che all’epoca era un importante porto sull’Adriatico dal quale i Romani salparono per la conquista delle province orientali dell’Impero e della Grecia. L'Appia nel nostro territorio........ alla prossima Vincenzo

renatosd - Tue 06/06/2006 or 17:33
Ho il catalogo di una mostra di una decina di anni fa a palazzo venezia su Sisto V, il papa della prima vera bonifica ... tra l'altro vi è lo storico affresco nelle sale dei musei vaticani con il progetto di quella bonifica ... inutile dire che Sisto V pagò a caro prezzo il suo amore per queste terre ...infatti morì di malaria ... molte altre notizie sulle nostre paludi si possono trovare a riguardo sulla storia dell'insediamento di NINFA ... andando a ritroso c'è Satricum insediamento storico dimenticato e sottovalutato dai più, In molti, come me del resto, pensano che questo oblio secolare sia una scelta voluta per riaffermare la novità e la straordinarietà del ventennio ... quando ho tempo ricerco qualcosa e invierò... ho più di qualcosa in archivio e poi c'è internet ... renato

- Tue 06/06/2006 or 17:38
Anche io ho molte pubblicazioni e mappe sulle nostre zone, se troviamo il sistema per poterle utilizzare.....

Vincenzo - Tue 06/06/2006 or 18:30
Messaggio per Freddy Ritenevo, ed oggi nè ho avuto la conferma che l'argomento storico del nostro territorio è molto sentito da tutti noi. Credo che una semplice discussione all'interno di Forum non dia il dovuto spazio che l'argomentazione meriterebbe. Renato, Antonella e lo scrivente (e parecchi altri) possiedono sicuramente della documentazione preziosa, e secondo il mio parere, visto e considerato che tale argomentazione sarà arricchita da "foto dell'epoca e non", si rende necessario studiare un'apposito spazio dedicato nel portale. Potrebbe essere un "Link" oppure..... ma, sicuramente il ns. "piccolo-grande" Enrico saprà, come sempre trovare una soluzione. Certo, mi rendo conto che è un progetto ambizioso, ma se riusciamo a costruirlo insieme possiamo fare un bel lavoro. Saluti a tutti Voi Vincenzo

renatosd - Wed 07/06/2006 or 10:07
da Bonifiche costiere ROBERTA IVALDI Università degli Studi di Genova I primi tentavi di bonifica, di cui si è a conoscenza, risalgono a Giulio Cesare e furono più volte riavviati in età imperiale romana; dal Medioevo fino all’età moderna furono ripetuti da alcuni pontefici (Bonifacio VII, Leone X,Sisto V, Pio VI), talvolta con l’impiego di mezzi anche ingegnosi, ma pur sempre inadeguati per un’opera tanto grandiosa e complessa. Il tentativo più significativo fu quello effettuato alla fine del secolo XVIII per iniziativa di Pio VI con l’aiuto di esperti idraulici. Fu allora scavato un grande canale longitudinale, la «Linea Pio», parallela alla via Appia, destinata a drenare la parte più bassa della palude, grazie anche ad un sistema di canali perpendicolari alla linea stessa, distanziati un miglio romano l’uno dall’altro, finalizzati a provvedere allo scolo delle gronde laterali. Tale rete, che tuttora sussiste ed in parte funziona, si rivelò insufficiente per l’opera definitiva, pur portando al completo prosciugamento di alcune porzioni marginali. Anche dopo l’unificazione politica dell’Italia furono più volte ripresi i tentativi, ma una bonifica integrale fu eseguita solo nel secolo scorso, nel periodo tra le due guerre mondiali. Per ciò che concerne la bonifica idraulica (quadro 2), le acque della parte più settentrionale, le cosiddette «acque alte», provenienti dai Lepini furono onvogliate al mare per mezzo di un canale collettore lungo 27 km, che tuttora regola le acque del fiume Astura, pportunamente regimate. Le «acque medie» furono raccolte invece in un altro collettore (collettore delle «acque edie») che, ancora oggi, defluisce verso il mare tilizzando gli alvei sistemati di vecchi corsi d’acqua, oprattutto del rio Martino, nome che ricorderebbe un entativo di bonifica da parte di papa Martino V. Le acque asse, non defluenti nella «Linea Pio», furono raccolte da collettori minori ed immesse nel fiume Sisto (dal nome di un altro papa bonificatore, Sisto V), il quale sfocia tra Terracina e S. Felice di Circeo. Dove la pendenza del terreno non consentiva il deflusso diretto, le acque urono sollevate captate con idrovore. .... la ricerca continua (continuo ??) renato

Vincenzo - Wed 07/06/2006 or 10:30
La Via Appia nel nostro territorio. Anticamente, dove oggi sorge Borgo faiti c'era Forum Appi, un piccolo insediamento romano nato con l'apertura della Via Appia stessa. La Via Appia parte da Roma - Porta di S. Saebastiano ed il tratto iniziale attualmente è visibile l'antico tracciato. All'altezza della tomba di Cecilia Metella e le catacombe è stato fatto il famoso "Parco dell'Appia antica" che comprende anche la zona degli acquedotti. Tra l'altro vi consiglio di visitare in bicicletta in quanto vengono noleggiate bici dalla direzione del Parco, vedi www.parcoappiaantica.org. E' facilmente raggiungile da Latina in quanto dal raccordo anulare si entra a Roma dall'Ardeatina fino alle Fosse Ardeatine. Tornando a Forum Appi (Borgo Faiti). Con il termine di Foro si intende comunemente la piazza centrale di ogni città Romana nella quale si svolgevano le principali attività politiche, commerciali ecc. ecc. Foro Appio diventò una importantissima stazione di posta della Via Appia. Veniva utilizzata per il riposo degli animali e viaggiatori ed era anche un importante interscambio per il trasporto via fiume delle merci dirette a Sud in quanto le stesse venivano trainate dai due lati del fiume. Continua..... Vincenzo

Freddy - Wed 07/06/2006 or 14:45
Scusate se intervengo solo ora su questo forum, ma la mia richiesta al Padreterno di aumentare il numero di ore giornaliere, da 24 a 36, non ha sortito alcun effetto. Mi adeguerò ! Scherzo ovviamente. Avete perfettamente ragione, il tema merita uno spazio tutto suo. Sto cercando di immaginare come fare, per poterlo chiedere meglio ad Enrico. Vi terrò presto aggiornati. Freddy

Vincenzo - Thu 08/06/2006 or 18:18
E questo è niente. Se per caso aderisci alla proposta che intendo farti, caldeggiata da un mio amico, probabilmente dovrai chiederne direttamente 48 ore. Scherzo ovviamente.... (mica tanto) Ciao Vincenzo

Antares76 - Fri 09/06/2006 or 21:00
Anche io mi sento molto attratto dalla storia del nostro territorio, dalle prime bonifiche (quelle dei Volsci, ancor prima di quelle romane...), dalla via Appia ma ancor più dalla via Severiana (quella che ha i resti del ponte lungo l'ultimo tratto dell'Astura, vicino al parcheggio per andare alla Torre, e i resti della stazione di posta di "ad Turres Albas" a Rio Martino, nel parcheggio della "strada interrotta"...), eccetera eccetera eccetera... Quindi la butto lì: se vogliamo attrezzare anche un piccolo (e informale...) gruppo di studio, potrei in caso coinvolgere degli storici esperti della zona... Paolo Ferretti

- Sat 10/06/2006 or 13:59
Io trovo molto interessante la proposta di Paolo, e mi propongo in attesa che altri seguano.........

Kla - Sat 10/06/2006 or 15:22
Io non sono di Latina, sono sicuro che questa vostra iniziativa ci aiuterà a conoscere meglio il posto in cui viviamo e la gente che frequentiamo.

Vincenzo - Sat 10/06/2006 or 19:46
Scusate l'uscita dal tema..... (quasi) Nel mese di Aprile ho letto da qualche parte che a Latina è stata fondata un'Associazione culturale alla quale potevano iscriversi tutti i nati a Latina. "Latinesi de Latina", qualcuno di Voi conosce questa associazione e riesce ad indicarmi come mettermi in contatto (mail, indirizzo, telefono). Grazie Vincenzo

davide - Sat 10/06/2006 or 22:06
Latinensi de Latina? Che brutto quel "de"... Più che latinensi mi sembrano romani!! :-o :-? DAVIDE

Freddy - Sat 10/06/2006 or 22:45
Come forse avrete notato, il MITICO, Enrico, su mia richiesta, ha creato una finestrella/tasto (giallo) in alto all'Home page: "Storia di Q4/Q5", che linka (brutto ma si dice così) direttamente su questo forum. Quandi mi invierete il materiale che intendete pubblicare sul sito (articoli, foto, documenti ed altro), faremo in modo di collegare lo stesso tasto con tutto questo. Semo forti , eh ! ciao freddy

- Sun 11/06/2006 or 09:42
Per Vincenzo e per chi fosse interessato: ho avuto occasione di incontrare una signora che fa parte del gruppo che ha costituito l'associazione a cui fai riferimento, purtroppo non ne ricordo il nome, ma per rintracciarla potreste fare riferimento alla Corale San Marco, della quale la signora fa parte (ha una voce da soprano). Per quello che mi riguarda, pur essendo latinense di seconda generazione (mia madre addirittura è nata al "Quadrato"!!), non ho aderito, perchè penso che Latina, per crescere veramente, abbia bisogno di una "sintesi" fra quanti vivono qui, non di associazioni che raccolgano la pura razza latinense ....

Vincenzo - Sun 11/06/2006 or 10:22
Si OK per il LINK, ma non è la storia di Q4/Q5 bensì di tutto il territorio compreso nella pianura Pontina. Propongo a tal proposito di sentire gli utenti del portale per dare un nome adeguato al link in questione. Io propongo: STORIA DEL TERRITORIO PONTINO gli altri ??? Si è vero, il nome è troppo lungo ma si potrebbe eliminare il link GELOSIA (visto che serve poco o nulla). Quest'ultimo link lo sostituirei con la nuova rubrica "AUGURI A...." Per quanto riguarda le foto, le stesse dovranno essere spedite sempre via mail ? o possiamo farlo direttamente noi? Saluti Vincenzo

Kla - Sun 11/06/2006 or 10:31
Antonella, concordo con te nel modo più assoluto. I miei complimenti. Non sono nato a Latina e non vivo da molto tempo a Latina, ho constatato che in questa città sono rare le persone disposte ad aprirsi anche a chi qui non ha le sue radici (sintesi). Ho l'impressione che a Latina si temano i cambiamenti così come si ha il timore di perdere l'origine. E' una città giovane con poca storia e misera di "riferimenti". Ho notato che i giovani stanno cominciando a farla cambiare in meglio. Forse perchè viaggiano e frequentano amici in altre città.

Baol - Sun 11/06/2006 or 17:58
Sono d'accordo con Antonella, la storia della razza pura fa tanto pedigree! Non credo sia questa la maniera di creare vera aggregazione; essere nati o no in un luogo significa poco, l'importante è voler partecipare alla vita di una comunità, quale sia, portando il proprio modesto contributo. Mi interessa comunque la storia del nostro territorio, che ci sia nata o no, trovo questa iniziativa interessante e ben congeniata; d'accordo con Vincenzo a cambiare l'intestazione del pulsante, qualcuno pensava che si trattasse solo della storia dei nostri quartieri, mentre è chiaro che siamo di più ampie vedute! :-) Un caro saluto Francesca

Baol - Thu 15/06/2006 or 10:14
A proposito della storia del nostro territorio ho letto, su “La Provincia” di oggi, che il 24 giugno al Palacultura vi sarà un convegno su Satricum. Verranno presentate le ultime scoperte archeologiche a Le Ferriere. Comunque c’è un articolo di una pagina molto interessante, che si apre con queste parole: “Spesso si pensa che prima delle bonifiche ci sano ben pochi elementi a nostra disposizione per tracciare la storia del nostro territorio, ma la pianura pontina non è solo paludi: è un paesaggio segnato dalla presenza umana fin dal Paleolitico… “ seguono diverse notizie su Satricum e sul culto della Mater Matuta, la dea cui era dedicato il tempio di Satricum. La Conferenza si aprirà alle ore 9,30 al Palacultura, nell’articolo è evidenziato il programma in ordine di intervento, così come lo riporto: Vittorio Favoriti (Associazione Mater Matuta) Presentazione degli atti del convegno del 27 marzo. Stanislao Nievo (Fondazione Ippolito Nievo) “Mater Matuta e Aurora”. Claudia Cenci (Archeologa): “La Mater Matuta di Satricum e le Matres capuane: una sintesi iconografica.” Alessandro Guidi (Università di Verona) “Aspetti della religione nel Lazio e nell’Etruria tra la fine dell’età del bronzo e la prima età del ferro”. Marijke Gnade (Università di Amsterdam) “Riflessioni sul santuario di Mater Matuta sull’acropoli di Satricum alla luce delle recenti scoperte archeologiche.” Maria Borghi Jovino: (Università Statale di Milano) “L’importanza della dea di Satricum nella storia e nella religione dell’Italia antica”.

Vincenzo - Thu 15/06/2006 or 19:51
A proposito di SATRICUM Una strada molto antica collegava Satricum con Ardea, essa potrebbe corrispondere all'attuale Pontinia, che passa li vicino in località Campoverde. Satricum è certamente il più grande ed importante centro dell'ager pontinus, la sua storia si perde nelle nebbie della mitologia, un passo di Diodoro Siculo la menziona tra le città latine fondate dal re latino Silvio di Alba Longa, madrepatria di tante città latine della pianura laziale. Il cuore della città antica è costituito dall'altura che ne ospita l'acropoli con il celebre santuario. In questo sito le frequentazioni umane sono accertate sin dal X secolo a. C., infatti l'altura, che più tardi avrebbe ospitato la città di Satricum, era un luogo ben adatto per un insediamento umano, ricca di acqua data la vicinanza del fiume Astura e di una sorgente alla base della piccola collina che peraltro risultava facilmente difendibile sui suoi lati con spazio sufficiente per radunare anche il bestiame. Nell' VI11 secolo a. C. l'insediamento di capanne sparse sull'altura costituiva già un villaggio e in quei periodo, al centro dell'area, sorse il primo luogo di culto. L'importanza ed il benessere del villaggio in questo periodo aumentano sempre più e compaiono le prime ceramiche di importazione greca, ritrovate nelle tombe poste fuori dalla collina, il popolo insediato è latino. Nei secoli VI1 e VI Satricum, ormai città, si trova al centro di confluenza del traffico commerciale che dall'Etruria conduceva all'Italia meridionale colonizzata dai Greci. Inoltre vicino alla città si incrociava la strada che conduceva a nord verso ricche città di collina quali Praeneste (Palestrina), Velitrae (Velletri), Lanuvium (Lanuvio) e a sud verso il mare con il porto di Antium (Anzio). Certi i rapporti con l'Etruria che nei traffici commerciali traeva i suoi maggiori interessi, testimoniata da innumerevoli reperti, ma anche certi i rapporti con il mondo greco e con l'intero bacino del Mediterraneo, la città prospera e raggiunge una estensione di quaranta ettari che, all'epoca, la pone tra le prime città laziali. Questo Comitato chiese all'Istituto Olandese di Roma di riprendere la ricerca archeologica su Satricum per salvare il salvabile. In ormai oltre venti anni di attività l'Istituto ha ottenuto importantissimi risultati, nel 1976 iniziò la prima campagna di scavo con un eccezionale ritrovamento: l'iscrizione in latino arcaico di Valerio Publicola. 23 Nel 1982 i lavori di scavo sull'acropoli furono sospesi in quanto un altro eccezionale rinvenimento imponeva altrove i lavori e cioè a nord ovest verso la piana ove fù ritrovata una necropoli volsca unica nel suo genere nei Lazio. Queste tombe erano datate intorno al 500 a.C. proprio nel periodo che secondo la tradizione la città fù occupata dai Volsci. Per tutti gli anni ottanta l'esplorazione è continuata tutta intorno a Satricum, nell'immediato entroterra scoprendo strade e tracce di una villa romana. Gli anni novanta hanno riproposto con forza il tema della necessità di maggiori interventi da parte delle istituzioni italiane oltre ai volenterosi olandesi che continuano a prestare rigorosamente la loro opera. La Soprintendenza Archeologica per il Lazio ha realizzato nel 1995 un primo intervento di documentazione dell'acropoli e insieme al Comune di Latina sta ora proponendo un progetto per una completa museaizzazione di Satricum.

Kla - Wed 09/08/2006 or 10:10
Qualcuno di voi sa dirmi come mai Sermoneta Scalo si chiama così pur non essendoci nessun treno che passa di lì. I treni ci passavano in passato? Come era articolata la linea?

- Wed 09/08/2006 or 12:51
Da Sermoneta scalo passava la ferrovia,e quindi il treno, che collegava Roma con il sud prima della realizzazione dell'attuale percorso ferroviario, ed anche dopo, non mi vorrei sbagliare, è stata utilizzata fino agli anni '50 per trasporti locali. Quella ferrovia, a causa della palude che copriva gran parte della pianura, correva (si fa per dire!..) a ridosso delle colline e per quanto riguarda Sermoneta, ancora esiste l'edificio della stazione, restaurato anni addietro. Una curiosità: gli abitanti delle zone a ridosso di quella ferrovia, avevano soprannominato il trenino che la percorreva "Tuppitto", onomatopea dal rumore che produceva, gli anziani ancora ce lo ricordano come esempio di lentezza e poca affidabilità!

Vincenzo - Wed 09/08/2006 or 14:30
Rimaniamo in zona. Chi di voi ha notizie in merito al Sacro Graal, i Templari dell'Abbazia Cistercense di Valvisciolo. Saluti Vincenzo

- Wed 09/08/2006 or 16:47
Ma i Templari non erano a San Felice?

Attila - Wed 09/08/2006 or 19:39
C'e' anche da aggiungere che vi transitava, fino agli anni '50, una "Littorina" che collegava Velletri con Terracina. ( Notizia constatata di persona e da tutti i ferrovieri della mia famiglia ) Saluti

Kla - Wed 09/08/2006 or 22:25
Restando sempre nella storia dei treni che transitavano in queste zone, ciò che mi sembra ancora misterioso e il motivo per cui i treni non sono mai passati da Latina, tanto che attualmente la stazione di Latina è Latina Scalo. Da che cosa deriva l'infelice scelta di posizionare la stazione di Latina così distante dal centro?

Vincenzo - Thu 10/08/2006 or 07:31
Niente di misterioso. Latina (già Littoria) era il fiore all'occhiello del regime fascista, la città doveva estendersi dal mare ai monti in tutta la sua grandezza. Non escludo comunque che in un prossimo futuro il progetto degli anni '30 possa attuarsi, conglobando l'attuale centro urbano con la marina e la stazione ferroviaria così come voluto dai progettisti dell'epoca. Saluti Vincenzo

- Thu 10/08/2006 or 13:00
Credo sia necessario precisare che la linea ferroviaria era preesistente alla fondazione di Littoria.....

davide - Thu 10/08/2006 or 14:04
Allora, la direttissima Roma-Napoli venne completata nel 1926, e il progetto risaliva ai primi anni 10, dunque in tempi in cui ancora Mussolini non era diventato Presidente del Consiglio. Credo che se il progetto della bonifica fosse stato avviato fin da subito, cioè nei primi anni 20, forse si sarebbe potuto modificare in corso d'opera facendo una variante per far passare la linea più al centro dell'Agro Pontino e magari mettendo in linea Terracina. Però nel 26, proprio quando la linea era quasi terminata venne approvata la legge Mussolini o legge Serpieri, che si propononva di bonificare le paludi pontine. Và detto che nel '32 fu realizzata la linea Campoleone-Nettuno, la cui stazione di testa fu realizzata in modo tale da diventare di transito se in futuro si fosse pensato di estendere la linea fino a Latina.. Purtroppo il tratto Nettuno-Latina non venne mai realizzato. Per quanto riguarda la Velletri-Terracina che passava per Sermoneta Scalo, è rimasto attivo ed elettrificato negli anni 80 solo il tratto Fossanova-Terracina, mentre il tratto Fossanova-Priverno che in un primo momento si voleva elettrificare è stato abbandonato a se stesso e dismesso. Inoltre è rimasto attivo il tronco Roma-Velletri. Ecco la storia della Roma-Velletri-Terracina: http://www.ilmondodeitreni.it/Velletri_01.html DAVIDE

Vincenzo - Thu 10/08/2006 or 15:58
E' vero Antonella. Però è anche vero che Littoria poteva essere edificata anche qualche chilometro più ad Est (sotto il monte) più o meno dove si trova la via Appia. Si è scelta invece una soluzione intermedia con la stessa distanza dal mare e dalla ferrovia. Saluti Vincenzo

Kla - Thu 10/08/2006 or 23:32
Vincenzo, insomma la scelta è stata subito ne monti ne mare (ne carne ne pesce) in futuro...non si sa quando, la stazione ferroviaria sarà in citta ma comunque mai al centro, come la maggior parte delle città del mondo. Può essere che ciò abbia i suoi vantaggi ma a me sfuggono. Grazie a tutti delle informazioni che avete fornito sulle comunicazioni ferroviarie e più in generale sul territorio Pontino che conosco molto poco per ora.

Vincenzo - Fri 11/08/2006 or 06:50
Kla, è stata una scelta del regime e degli architetti dell'epoca e come tale trava consensi e non. Detto così (ne carne ne pesce) è poco gratificante in quanto la nuova città doveva sorgere al centro della bonifica e non altrove. Tieni conto che la ferrovia era preesistente e pertanto come è facile dedurre la scelta è stata voluta. Per quanto mi riguarda ritengo che la stazione ferroviaria in città o nelle immediate vicinenze sia un elemento di disturbo in quanto divide in due la città con conseguenti disagi così come lo è per la Pontina nei nostri quartieri. Certo, la stazione necessita dei collegamenti con il centro città e mi auguro che al più presto sarà realizzata la tanto attesa metropolitana leggera. Saluti Vincenzo

Vincenzo - Mon 14/08/2006 or 05:46
Parlando con un mio vecchio e carissimo amico sono venuto a sapere che suo padre (pioniere Romagnolo della bonifica) era stato utilizzato per la costruzione di palazzo emme. Mi riferisce che il sudetto palazzo emme al centro della "M" era posizionata una torre (obelisco) in marmo con in cima un'aquila. Questa torre è stata abbattuta durante il secondo conflitto mondiale dai bombardamenti degli alleati (Americani) provenienti dalle navi posizionate a largo di Anzio-Nettuno nei giorni del famoso sbarco (1944). Anche mio padre residente a Latina dal 1938 trasferito bambino con la famiglia in quanto dipendente (il padre) della nuova questura, mi ha confermato la presenza di questa "torre con l'aquila". Devo dire che non ho mai visto la foto di questa torre con aquila nei vari libri che parlano della nostra città. Sono molto curioso di sapere com'era il palazzo emme alla sua fondazione e mi piacerebbe molto che la stessa fosse di nuovo ricostruita. In poche parole, qalcuno di Voi è in possesso di documentaziopne fotografica dell'epoca in cui si vede il palazzo emme con la sua famosa torre? Nel caso si riesca a "rimediare" attendo la spedizione all'indirizzo: contattici[Indirizzo email protetto, entra per vederlo]. A corredo della foto che mi auguro si riesca a reperire, lo scrivente intende sottoporre al Sindaco l'iniziativa di rispristino dell'obelisco. Saluti a tutti e Buon Ferragosto Vincenzo

davide - Mon 14/08/2006 or 15:03
Caro Vincenzo, ahiaihaiiii verrebbe da dire :-D :-D Sei stato poco attendo ai miei post, perchè nei mesi scorsi nei vari post in cui parlavo dell'urbanistica del centro storico, ho fatto anche riferimento al palazzo M, con vari rimandi su parvapolis e Antonio Pennacchi.. Ebbene và detto che il mirabolante Zaccheo è intervenuto anche su questo fronte. Se riesci a recuperare una copia del LAtina Oggi del 18 Dicembre 2004, che non è più disponibile online, visto che sono disponibili le edizioni fino a Dic 2005, vedrai che è riportata l'ennessima promessa di Zaccheo, cioè quella di ricostruire la torre di palazzo M, la cosiddetta "torre littoria". Naturalmente dopo quell'articolo non se ne è più parlato, nè è mai stato presentato alcun progetto. Comunque a breve andrò a fare una grosso post in cui mettere tutte le promesse fatte da Zaccheo sui giornali e non mantenute... DAVIDE

- Mon 14/08/2006 or 16:24
Caro Vincenzo, l'immagine di palazzo M con la torre te l'ho mandata con un'e-mail privata, vedi se riesci a farla inserire, però ti prego: smettiamo di chiedere di ricostruire cose che per un motivo o per l'altro sono state distrutte, adesso sarebbero solo un falso! E poi sono scomparse da così tanto tempo che, rispetto alla pur breve vita della città, non fanno più parte della nostra vita, ma solo della sua storia!! Io che non sono più giovanissima, e che a palazzo M ci ho fatto il Liceo, non riconoscerei più il luogo dove ho trascorso 5 anni della mia lontana giovinezza...figurati per le nuove generazioni che significato potrebbe avere!...una sorta di Gardaland con i castelli finti! E' come se a Roma si mettessero a ricostruire cose che nel tempo sono scomparse! Ma perchè piuttosto non sollecitiamo l'amministrazione a dotarsi di un nuovo piano regolatore per dare una fisionomia decente ad una città che è "moderna" per nascita, invece di continuare ad impecettarla con varianti su varianti? Eppoi, ad un'amministrazione che ha fatto sopraelevare recentissimamente la copertura del palazzo comunale, in barba al progetto originale (..e non ci vengano a parlare di restauro filologico, che non dormiamo tutti sotto il cavolo!!), cosa vuoi andare a parlare di conservazione e/o ripristino degli edifici di fondazione? Peccato che è un pò che Renato non interviene sul sito: la sua opinione al riguardo sarebbe interessante.....

davide - Tue 15/08/2006 or 17:38
http://parvapolis.panservice.it/index.php Aprilia. La Città di Carta. Giorgio Muratore: «Dovete ricostruire la Casa del Fascio. E sfruttare Antonio Pennacchi, una risorsa preziosissima» Davanti le Telecamere di ParvapoliS Giorgio Muratore, docente all'Università La Sapienza di Roma. «La città di Carta» è una mostra-convegno presentata in occasione del 65° della inaugurazione della Città di Aprilia. Un modo per ripensarla, parlando anche di progetti non realizzati e di idee per il futuro. Presentata dall'Associazione Ingegneri ed Architetti di Aprilia, nasce dalla duplice consapevolezza che la riqualificazione, ormai improcrastinabile, della città, per recuperare ad una dignità urbana il centro e le periferie, abbia bisogno di idee e progetti e che queste idee e progetti possano essere in buona parte prodotte da intelligenze apriliane. «Un'ottima occasione per riprendere le fila di un discorso cominciato tanti anni fa. Ma anche occasione di incontrare tanti amici. E tanti studenti. Speriamo che abbiano occasione di fare qualcosa. Questa città ha bisogno di essere studiata, ma anche di essere progettata». Questo comune demolito nel 1971... questo comune nuovo che non si capisce se somiglia più a una locomotiva o a un ospedale. Lei che ne pensa? «L'unica chance di Aprilia per uscire dal dimenticatoio e bucare i media è ricostruire la Casa del Fascio. Senza contenuti o riferimenti ideologici o politici. Com'era e dov'era. L'idea di riprendere quel progetto vuol dire riappropriarsi di una storia. Breve ma importante». A telecamere spente un giudizio sullo scrittore Antonio Pennacchi, presente al convegno... «È una delle risorse più importanti della provincia. Usatelo. Sfruttatelo». 01/11/2000 http://parvapolis.panservice.it/index.php Torre Littoria. Mauro Maulucci: «Ripercorrere la storia senza infingimenti. La sinistra non deve aver paura» Tornare a Littoria vorrebbe dire ripercorrere la nostra storia senza infingimenti. Ricostruire la Torre di Palazzo M significa aggiungere un nuovo simbolo ad una città che di simboli ne ha ben pochi. E la sinistra non dovrebbe aver paura dei simboli del passato. 01/11/2000 http://parvapolis.panservice.it/index.php Torre Littoria. Quinto Mariani: «La ricostruzione della Torre è uno, il primo, degli interventi che la comunità dovrebbe fare per ritrovare le proprie radici» Davanti le Telecamere di ParvapoliS, Quinto Mariani, presidente del Comitato Pro Littoria. Posizione forse un po' scontata e prevedibile, la sua, in merito alla ricostruzione, dov'era e com'era, della Torre Littoria di Palazzo M. «La ricostruzione della Torre è uno, il primo, degli interventi che la comunità dovrebbe fare per ritrovare le proprie radici». http://parvapolis.panservice.it/index.php Mariani: «Finestra requisisca Palazzo M e ne faccia un museo storico sul Fascismo» Davanti le Telecamere di ParvapoliS la (provocatoria) proposta di Quinto Mariani, responsabile del Comitato Pro Littoria: «Abbiamo chiesto, anche grazie all'aiuto dell'onorevole Vittorio Sgarbi, che il podestà di Littoria, Ajmone Finestra, requisisca il Palazzo M, di modo che se ne possa fare un museo storico sul fascismo».

davide - Tue 15/08/2006 or 17:47
http://parvapolis.panservice.it/index.php Torre Littoria. Interviene anche Carlo Battaglia: «Ricostruirla, per la storia della nostra città, è quasi un atto dovuto» Davanti le Telecamere di ParvapoliS, Carlo Battaglia, membro del consiglio provinciale di An e cofondatore, con Fortunato Ruotolo e Domenico Cambareri, di Destrapontina. «Ricostruire la Torre Littoria di Palazzo M è un atto dovuto, nei riguardi della storia della nostra città». http://parvapolis.panservice.it/index.php Torre Littoria. Interviene anche Carlo Battaglia: «Ricostruirla, per la storia della nostra città, è quasi un atto dovuto» Davanti le Telecamere di ParvapoliS, Carlo Battaglia, membro del consiglio provinciale di An e cofondatore, con Fortunato Ruotolo e Domenico Cambareri, di Destrapontina. «Ricostruire la Torre Littoria di Palazzo M è un atto dovuto, nei riguardi della storia della nostra città». http://parvapolis.panservice.it/index.php Torre Littoria. Antonio Pennacchi: «Dobbiamo assolutamente tirarla su, ricostruirla dove era e come era. Ma dobbiamo anche abbattere quell'orribile palazzo che le starebbe di fronte...» Davanti le Telecamere di ParvapoliS, lo scrittore Antonio Pennacchi? «Ricostruire dov'era e com'era la Torre Littoria di Palazzo M? Certo che sì. A patto sia inserita in un contesto più ampio che preveda, da qui a 20 o 30 anni, anche l'abbattimento totale della mostruosità architettonica che si trova davanti, cioè l'isolato dove si trova il Supercinema. Il progetto originale di Frezzotti prevedeva che davanti il Palazzo M ci fosse uno spiazzo, un foro, fino all'odierno Palazzo della Cultura. La facciata del Palacultura è bellissima, una grande opera, un monumento, che nessuno può vedere che nessuno può vedere nella giusta spazialità perché c'è questo "mostro". Quindi ricostruiamo sì la Torre Littoria ma buttiamo giù anche quel bruttissimo palazzo». http://parvapolis.panservice.it/index.php SONDAGGIO. La Torre Littoria s'ha da (ri)fare Piace ai latinensi l'idea di ricostruire, dov'era e com'era, la Torre Littoria di Palazzo M. Dal nostro consueto sondaggio settimanale risulta che la vorrebbe il 60% degli intervistati. Il 25% è decisamente contrario. Il rimanente 15 non sa o non risponde. Il sondaggio è stato realizzato la scorsa settimana, telefonicamente, da Enzo Colarossi e Lucia De Blasio. http://parvapolis.panservice.it/index.php C'era una volta la Torre Littoria di Palazzo M... Il Palazzo M è del 1942. Tutto di travertino bianco, si distacca dallo stile degli altri palazzi: Frezzotti s'era innamorato dell'E42 (quello che adesso si chiama Eur) e di corsa - come aveva fatto dal ruralismo al razionalismo - era passato al monumentalismo piacentiniano. Racconta lo scrittore Antonio Pennacchi: « Doveva essere la sede dei Fasci e l'orizzontalismo bianco della M era sovrastato dal verticalismo della torre scura, posta sul retro, al punto di incidenza delle gambette oblique: una torre alta e massiccia, la 'Torre Littoria'. Nel '43 però i Fasci sono caduti. E non hanno più avuto bisogno di una sede. E nel '44 è caduta giù pure la torre: è la prima cosa che hanno bombardato gli americani, al momento dello sbarco ad Anzio, coi cannoni navali, poiché oltre che osservatorio dei tedeschi poteva essere anche formidabile postazione d'artiglieria. Dopo la guerra la torre era per terra. Ma anche tutto il Palazzo M non stava messo bene. Era tutto scarrupato». E ci si sono messi dentro tutti gli sfollati che avevano le case più scarrupate di lui. Ci sono rimaste per un sacco d'anni. Man mano è cominciata la ricostruzione. Prima l'ala sinistra (guardando dal Supercinema), dove misero le scuole medie, mentre dall'altra parte - divisa con il filo spinato - c'erano ancora gli sfollati. Poi misero a posto tutto, col Magistrale al centro e Ginnasio e Liceo Classico alla destra. E tra le cartoline di Latina era forse la più bella, dopo piazza San Marco, certo la più spedita, e la scritta diceva: "Palazzo degli Studi". Ma la torre non l'hanno restaurata più: solo il piano terra, dove c'era la palestra. È rimasta in piedi, dunque, un paio d'anni e non di più. E rimane soltanto in qualche fotografia ingiallita. Ma rimane, soprattutto, nei ricordi e nell'immaginario collettivo. Non ha impressionato solo i negativi, ma la memoria: è diventata un archetipo dell'inconscio collettivo, per dirla alla Jung, perché attiene al patrimonio rituale e mitico della fondazione. Come e quanto cercheremo di capire, su ParvapoliS, nei prossimi giorni. X Freddy Perchè non fare un sondaggio e vedere se i risultati di qualche anno fà vengono confermati, riguardo la ricostruzione della torre littoria? DAVIDE

davide - Tue 15/08/2006 or 17:55
http://parvapolis.panservice.it/index.php Torre Littoria. «Ricostruire la Torre? Una bellissima idea» Davanti le Telecamere di ParvapoliS, Gianluca Mattioli. «Ricostruire la Torre Littoria di Palazzo M? È una bellissima idea. Nessun intento provocatorio, nessuna nostalgia. Servirebbe semplicemente a dare una identità alla nostra città che di identità, e di storia, ha veramente tanto bisogno» http://parvapolis.panservice.it/index.php Torre Littoria. Massimiliano Vittori: «Sarà, ma l'idea di ricostruirla dov'era e com'era non mi entusiasma per niente» Davanti le Telecamere di Parvapolis, Massimiliano Vittori. Posizione controcorrente, la sua: «Architettonicamente e storicamente, ricostruire, dov'era e com'era, la Torre Littoria di Palazzo M è un'operazione che non ha senso. Si rischia di costruire una mostruosità, come è già successo ad Aprilia, dove è stato ricostruito il campanile della chiesa di San Michele Arcangelo senza nemmeno seguire le linee generali previste da Alfredo Petrucci, il progettista».

Vincenzo - Tue 15/08/2006 or 18:10
Cara Antonella, per quanto riguarda questo argomento io la vedo molto diversamente da te. Quanto all'opinione di Renato come architetto, devo dire che il suo pensiero, qualunque possa essere, per quanto mi riguarda poco interessa in quanto le mie idee queste sono e tali rimangono. Comunque dire che ".....smetterla di riscostruire cose che per un motivo o l'altro sono state distrutte....." mi sembra una posizione alquanto azzardata. Come dire che la basilica di San Francesco di Assisi, dopo il catastrofico terremoto non doveva essere ricostruita! Oppure era meglio lasciare Pompei sepolta, oppure lasciare la Pietà di Michelangelo mutilata, oppure........ (potrei aggiungerne decine e decine). Senza dubbio rispetto il tuo pensiero ma, desidero conoscere nel dettaglio le motivazioni di quanto affermi. Anch'io ho fatto le scuole Medie al palazzo Emme e devo dire che non ci sarebbe nessun problema nel vedere quel luogo con un obelisco. Anzi dipendesse da me abbatterei pure i due palazzi di fronte (quelli del Supercinema e CCIAA) per dare la continuità con il teatro. A proposito del teatro. Anche quello, secondo il tuo parere doveva rimanere com'era (ovvero un rudere)? Saluti Vincenzo

- Tue 15/08/2006 or 19:13
Non mi sembrano molto calzanti gli esempi che hai fatto per supportare la tua posizione...infatti,quanto di Pompei è stato riportato alla luce esisteva, la Basilica di Assisi e la Pietà di Michelangelo sono stare restaurate, come tante altre cose, immediatamente o poco dopo aver subìto i danneggiamenti che hanno subìto! Il fatto è che io sono una strenua sostenitrice della necessità di "conservare" quello che esiste, ma non di ricostruire, perchè sarebbe un falso, quello che non c'è più e non c'è più da troppo tempo!! Non ha senso ricostruire, in questo caso la torre,dopo 62 anni dalla sua distruzione! In una città che ha poco più di 70 anni, la vita di quel pezzo di edificio è insignificante, soprattutto alla luce di quanto e di come si è edificato lì intorno: per ripristinare "l'originalità" degli edifici di fondazione bisognerebbe demolire mezza Latina, così come spesso ha affermato, con una buona dose di provocazione, Antonio Pennacchi, ma purtoppo (o per fortuna..non so) la realtà e le possibilità sono un'altra cosa! Quanto all'edificio dell'ex GIL, i cui resti sono stati "inglobati" nel teatro, di che restauro o ripristino stiamo parlando? Sul quel rudere è stato solamente costruito un edificio "altro"! Nulla a che vedere con quello che sarebbe dovuto essere, e che non è mai diventato perchè quella zona non è mai stata portata a compimento (..attenti noi di Q4 e Q5!)! E mi sarebbe piaciuta l'opinione di Renato perchè, forse non tutti lo sanno, la Casa dell'Architettura di cui lui fa parte, ha raccolto e prodotto la più vasta documentazione(credo..) che riguarda l'architettura e l'urbanistica di Littoria/Latina, e fra l'altro ha riprodotto, in scala perfetta, i "plastici" degli edifici che erano stati progettati per Littoria, e che non sono mai stati realizzati: attualmente sono conservati nell'Archivio di Stato di Latina! Ripeto io non voglio affatto cancellare le radici di questa città, ci hanno pensato e ci pensano altri..ma piuttosto che riprodurre simulacri, preferirei che Latina assumesse realmente una "bella" fisionomia "moderna", di città nuova che cresce "bene", come del resto era nelle intenzioni di chi l'ha progettata!

davide - Tue 15/08/2006 or 22:42
Mah, per come la penso credo che se si volesse si potetrebbero andara a fare degli interventi sia sugli edifici demoliti, sia su quelli sfigurati.. Ad esempio si potrebbe benissimo, convogliando fondi di provincia e regione: 1) Ripristinare l'originale palazzo delle poste, buttando giù l'ampliamento degli anni 60 e ripristinando la scalinata; 2) Ricostruire la vecchia casa del contadino su corso Matteotti, demolendo il palazzo Pennacchi e usando il principio della perequazione (visto che l'esproprio costerebbe troppo), dare cubatura residenziale al proprietario o ai proprietari in altra zona della città, su area di proprietà comunale 3) Abbattere il palazzo Pegasol, e realizzare nell'anomimo parcheggio delle ex autolinee una bella piazza, che dia continuità spaziale ai giardini delle poste (Zaccheo nel 2003 disse che avrebbe comprato il Pegasol per abbatterlo, poi sappiamo come è finita, gli ha dato l'autorizzazione per farlo restaturare) 4) Demolire il vecchio liceo artistico e realizzare quello disegnato da Frezzotti, in stile razionalistico e che andrebbe a fare un unicum urbano con il Vittorio Veneto che gli è di fronte (il progetto è anche sul sito della Casadell'architettura) A proposito di questa opera, è compresa nelle opere pubbliche da realizzare dalla provincia e recentemente è apparsa anche sul sito del quotidiano "La provincia", in lista insieme ad altre.. 5) Ricostruzione torre littoria di Palazzo M e demolizione palazzo Supercinema e costruzione al suo posto del foro che mette in risalto la facciata del Palacultura.. Sono interventi che potrebbero benissimo esser fatti senza grosse difficoltà, e credo che solo il Palazzo Pennacchi rappresenterebbe un problema DAVIDE

- Wed 16/08/2006 or 07:41
Devo confessare che rimango incantata dalla "soavità" con cui Davide propone di demolire qua e là per ricostruire o costruire gli edifici di fondazione demoliti o mai realizzati! Parla di demolizioni come se stesse parlando di costruzioni Lego e non, in gran parte dei casi, di case piene di persone! E'suggestiva l'ipotesi della perequazione per risarcire i proprietari degli edifici "condannati" (non solo palazzo Pennacchi, ma il Pegasol, il complesso sopra il Supercinema e quant'altri...), che per ovvii motivi di mercato sarebbe insostenibile espropriare: peccato che ci sia un ma, anzi non uno solo...dove si vanno a trovare terreni di proprietà comunale in grado di "ospitare" migliaia di metri di cubature quante sono quelle che dovrebbero essere demolite? E comunque, non pensa Davide che per realizzare tutti questi bei sogni sarebbe necessario uno straccio di nuovo P.R.G. oltre che una consistente disponibilità economica?

davide - Wed 16/08/2006 or 12:57
Per quanto ne sò le amministrazioni comunali spesso hanno quà e là terreni edificabili ottenuti anni indietro anzichè espropriarli ai legittimi proprietari, facendo delle perequazioni e dando a ogni proprietario un tot di metri cubi di edilizia privata, a patto che questi avrebbe ceduto gratuitamente una parte di quel terreno e quella cubatura al comune, in modo che questi in futuro avrebbe potuto costruirvi edifici pubblici o effettuarvi ulteriori perequazioni.. Per principio non sono favorevole all'abuso di questo strumento, ma ritengo che in casi come quelli del Pegasol (che ha un unico proprietario) o del Pennacchi (non sò se il proprietario sia uno solo) la perequazione è l'unico modo per venirne fuori, visto che Zaccheo a suo tempo stava trattando con il Pegasol il costo per la comprendita dell'immobile, ma non se ne fece più nulla in quanto il proprietario chiedeva troppi soldi e la trattativa si arenò.. Credo che in questi 2 casi la perequazione sia lo strumento giusto, visto e considerato anche che il Comune dovrebbe avere ancora dei terreni edificabili di sua proprietà da dare in cambio.. DAVIDE

davide - Wed 16/08/2006 or 13:08
Cara Antonella, io ho portato all'attenzione 4 casi, di cui 3 sono abbastanza fattibili, mentre l'altro meno.. Per quando riguarda le Poste e il vecchio Liceo Artistico non bisogna espropriare nulla e fare nessuna perequazione, in quanto sono edifici pubblici e andrebbero trovati solo i fondi per fare i lavori di demolizione e ricostruzione. Per quanto riguarda il Pegasol si potrebbe pagare una parte in denaro e una parte in metri cubi, che secondo me sarebbe la soluzione più appropriata, anche per evitare che altrove, magari in periferia nasca un edificio di cubatura eccessiva totalmente avulso dall'edificato circostante, ed anche per evitare che demolito un mostro in centro ne nasca uno in periferia, spostando solamente il problema da un'altra parte... L'unico caso di difficile attuazione è quello del grattacielo Pennacchi, che ha una cubatura "monstre" e che non è ipotizzabile trasferire totalmente altrove solo con lo strumento della perequazione... DAVIDE

Vincenzo - Thu 31/08/2006 or 18:52
Sono molto interessato alla storia del ponte di epoca Romana alto Medioevo demominato "Passo Genovesi" sito in località Foce Verde alla foce del Canale Mascarello. Una mia recente ricerca presso l'archivio di stato ha prodotto poche notizie in merito. Nessuna notizia si riesce a reperire sui vari libri che trattano il nostro territorio. Pare si tratti di un antico porto a servizio delle navi provenienti da Genova che trasportavano il ferro alle vecchie ferriere di Ferriere e che il Ponte il questione all'epoca era una strada che sormontava le paludi fino all'attuale Borgo Montello dove è presente un Borgo Medioevale posto sopra un'altura dove la palude non era presente. Sono riuscito ad avere queste ed altre piccole informazioni, ma nulla più. Attendo notizie. Chi sa batti un colpo.... Saluti Vincenzo

- Tue 19/09/2006 or 10:43
Siamo in un territorio con poca storia documentata.

renatosd - Thu 21/09/2006 or 14:54
Quello che dice roccia è vero ed è falso allo stesso tempo. Premetto che rileggo solo ora lo svolgersi di questa discussione e ho visto che si tratta di argomenti su cui stiamo lavorando da anni, anche le disquisizioni sul restauro, restauro filologico, ricostruzione posticcia ecc affollano trattati tecnici ed il dibattito culturale degli addetti ai lavori e non solo. Ripartendo a ritroso sulla mia affermazione apparentemente contraddittoria cosa volevo dire?? Di materiale ce n'è tanto ogni tanto viene pubblicato qui e la e spesso documenti importanti passano in sordina senza che nessuno si ci soffermi su. Quello che è sempre mancato è uno studio serio di catalogazione e di analisi su questi materiali per rendere giustizia alla storia, senza strumentalizzazioni, nostalgismi o il furore della "damnatio memoria" (parimenti nefaste). Non è un caso che dopo che il comune ha speso per anni fondi esorbitanti per fantomatici studi in materia vedendo come risultato le "solite quattro foto" di com'eravamo, la casa dell'architettura ha scoperto che il progettista della casa del contadino era non già Oriolo Frezzotti, come proclamato da tutta la storiografia, ma di un altro architetto del regime Florestano di Fausto, semplicemente leggendo le carte e precisamente una banale richiesta di allaccio alle fogne. Di materiale ne abbiamo e ne stiamo raccogliendo tanto, troppo, ora abbiamo prodotto il GIS dell'atlante tipologico di Latina riconosciuto come "prodotto unico nel suo genere" a livello internazionale, ma abbiamo bisogno di una sede (non abbiamo neanche lo spazio dove mettere tutte queste carte, figurati se possiamo conservarle come si deve e studiarle una ad una) e di fondi per scannerizzare tutto, convertire i documenti in word e poterli analizzare con motori di ricerca. Molto di nuovo sta accadendo e devo dare atto che si stanno muovendo a tutti i livelli da Zaccheo, alla regione, fino al ministero dei beni culturali. Per quanto riguarda gli edifici demoliti e quelli non progettati abbiamo iniziato da anni una mappatura e una catalogazione, di molti abbiamo fatto i plastici e li abbiamo reinseriti virtualmente nel tessuto cittadino (vedi il GIS) ma nulla di tutto ciò viene fatto per nostalgia o per riproporre una (perdonatemi il termine) insulsa riproposizione con un falso in scala reale (per questo basta il plastico e il GIS) anche perchè bisognerebbe ricreare tutto il contesto circostante e la funzione originaria se no davvero facciamo la laguna di Venezia a Las Vegas o la torre di Pisa dell'Italia in miniatura. E poi tenete presente che vi sono varie ipotesi contemporanee o poco distanti temporalmente ... quale prediligere? un esempio? palazzo M all'inizio era previsto non dov'è adesso ma di testata al corso, per intenderci come il tribunale sta a viale Mazzini. E poi ancora al posto dell'isolato del supercinema c'erano due portici e tutto un quartiere era destinato a collegio aeronautico e caserme ... cosa facciamo ... iniziamo a spostarli a demolire e ricostruire ... ma per fare cosa??? cerchiamo invece di capire com'è nata e come si evoluta la nostra città, quali sono stati i vari processi, analizziamo quali sono i problemi urbanistici e ricerchiamo soluzioni di sviluppo ... questo è il nostro obiettivo. Se a Vincenzo non interessa mi spiace ma anche il suo contributo potrebbe essere interessante ... in un futuro non lontano chiederemo a tutti i cittadini di latina di fornirci la piantina del proprio appartamento (almeno un piano completo dell'interrato, del piano tipo e forse delle coperture per ogni palazzo). PS il Gis è oggi in una lunga fase di rifacimento della grafica e di ottimizzazione nella navigazione ... inoltre molti materiali vanno inseriti e molte schede completate, fatte ex novo e purtroppo in alcuni casi corrette, piano piano andiamo avanti un po' di pazienza e sarà tutto a libera consultazione. Intanto ricordo il nuovo indirizzo del sito http://www.casadellarchitettura.eu/ e che per entrare nel GIS bisogna prima scaricare il programmino freeware (gratis e sicuro): mapguide viewer dalla maschera iniziale (purtroppo per ora non è molto chiaro ma ve lo dico io) renato malinconico

- Thu 21/09/2006 or 15:09
ma un pò di storia documentata c'è SATRICUM /modules/myalbum/php Antica città dei Volsci, ritenuta area sacra ed importante. Gran parte di queste città non furono fondate dai Volsci ma preesistevano alla loro invasione, ed erano colonie latine o latino-etrusche. Tito Livio narra anche della conquista romana di Satricum, i cui ruderi si trovano presso B.go Montello. Fu contesa tra i Sanniti ed i Romani, fino a cadere sotto questi ultimi. Mater Matuta, sabato 23 apertura straordinaria -------------------------------------------------------------------------------- La Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, in collaborazione con l’Associazione Acropoli Satricana, ha indetto per sabato 23 settembre, dalle ore 10,00, l’apertura straordinaria del tempio di Mater Matura, all’acropoli di Satricum. /modules/myalbum/php Nell’occasione sarà possibile anche visitare in anteprima la ex ferriera, e con essa l’allestimento realizzato con i finanziamenti del Docup Ob 2. Presentazione Ferriera è posta proprio di fronte a un sito ricco di storia, un luogo dalla frequentazione accertata ed ininterrotta sin dall’XI secolo a, C, le cui vicende risultano ancor oggi in qualche misura ignote: la collina / acropoli dell’antica città di Satricum. Ancora indefinita la reale grandezza ed importanza di questa città strategica per i rapporti magno greci ed etruschi dove proprio qui sviluppò il proprio centro abitato ed il suo importantissimo santuario. Sono due quindi le componenti storiche e le relative presenze tra antico e moderno che caratterizzano l’area e non è poco se si pensa che intorno era palude. L’impianto produttivo industriale dal valore iconico per l’area pontina è quindi rappresentato dalla ferriera pontificia di Borgo Le Ferriere, che già dal 1500 produceva le proprie lavorazioni utilizzando i minerali che la navigabilità del fiume Astura rendeva allora trasportabili via mare. La ferriera fu dunque il primo centro industriale pontino, qui trovarono occupazione i primi operai, qui furono realizzati manufatti persino della “Fabbrica di San Pietro” a testimonianza dell’importanza e della capacità produttiva dell’opificio. La notizia per intero è consultabile a questo link http://www.comune.latina.it/news.php naturalmente io parlo sempre di Latina e stretti dintorni perchè se spaziamo nella provincia si scrive la storia dalla preistoria, alla caduta dei borboni ecc ecc. la storia poco documentata è quella precedente alle bonifiche.

renatosd - Fri 22/09/2006 or 08:26
Due considerazioni ripartendo dall'ultima affermazione di Rox: [quote] roccia ha scritto: naturalmente io parlo sempre di Latina e stretti dintorni perchè se spaziamo nella provincia si scrive la storia dalla preistoria, alla caduta dei borboni ecc ecc. la storia poco documentata è quella precedente alle bonifiche.[/quote] Per fare la storia di questo territorio ante "ultima" bonifica, a parte satricum, bisogna circoscrivere il territorio dell'intera palude e ripartire da Giulio Cesare ai tentativi sotto l'eta Imperiale passando per quelli dei vari Papi Bonifacio VII, Leone X,Sisto V, Pio VI (come già scrissi il 7 giugno in un mio post) e poi cè la storia di Ninfa e dei Caetani ... e giù fino alle vicende del regime. Riguardo la bonifica, la nascita e lo sviluppo di Littoria non dobbiamo credere che la storia sia poi così accertata e consolidata. Molte cose sono state taciute, non studiate o fraintese ... i falsi storici sono tanti come quello ricorrente che la città si è sviluppata su un assetto ben definito dall'inizio. Spesso anzi spessissimo sono nati prima i progetti dei vari edifici e poi hanno trovato collocazione nella città nascente con varie ipotesi di dislocazione e adattamenti, o del progetto alla città, o viceversa, o tutt'e due le cose insieme. C'era tanta confusione e anche i ruoli non erano chiari; esemplare è la corrispondenza con gli istituti per le case popolari o convenzionate dell'epoca ... il comune nascente bisognoso di alloggi chiede l'intervento offrendo i terreni ad un certo prezzo, dopo un po' visto il silenzio dimezza ... alla fine li offre gratis implorando che qualcuno si decida se no la città non si fa .... I falsi storici e le legende sono tante e ancora solo pochi mesi fa lo scrittore Pennacchi (molto informato di cui però non condivido alcune analisi post) ha dimostrato dettagliatamente i clamorosi strafalcioni di pubblicazioni ufficiali, presentate in occasioni ufficiali, prodotte con tanti soldi ufficiali da fantomatici istituti ufficiali per finire tra la monnezza ufficiale ... se va bene ... altrimenti qualcuno potrebbe utilizzarli come testi ufficiali di una falsa storia ufficiale. C'è molto da fare, da studiare e da scoprire sin dalla fondazione ma soprattutto sul periodo post-bellico fino agli anni 80 in cui si è sviluppato il 70-80% della città ufficiale ... il dopo vede solo il triste barbaro saccheggio del territorio consentito dalle sanatorie ma quella è storia nazionale ... Attila (quello vero) non avrebbe potuto fare peggio. renato PS provo ad allegare qualche foto dei progetti della famosa torre di palazzo M presenti sul gis, pubblicati nel Reportorio delle opere e dei Progetti di Oriolo Frezzotti che abbiamo realizzato di recente con il Comune e che trovate certamente in biblioteca e al palacultura. [b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/5794572970.jpg]palM_prospetto principale.jpg[/url][/i][/b] [color=999999]MD5: b19c486a3aafdb43b0afebbb88291498 [b][url=http://it.wikipedia.org/wiki/Hash](?)[/url][/b] SHA1: 6add36f924aefd9faa659cb16078ba0dda0054c0 [b][url=http://it.wikipedia.org/wiki/Hash](?)[/url][/b][/color] [b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/4635658872.jpg]palM_sezionetorre.jpg[/url][/i][/b] [color=999999]MD5: f527c12d5985652240e20193607a2951 [b][url=http://it.wikipedia.org/wiki/Hash](?)[/url][/b] SHA1: b1faed6bb2147c193cb7fa7fdee9a6e81d5c0b21 [b][url=http://it.wikipedia.org/wiki/Hash](?)[/url][/b][/color]

Attila - Fri 22/09/2006 or 12:01
Ciao Rena', giusto quello che dici, se lo prendiamo come constatazione e non critica a posteriori, ma malgrado tutto .................oggi noi siamo qui! Attila

renatosd - Fri 22/09/2006 or 12:23
per carità ci mancherebbe altro ... non volevo assolutamente fare critica a posteriori tanto per farla... stavo solo tentando di spiegare che studiare e comprendere scientificamente la storia della nostra città deve servire per guardare avanti smettendo d'improvvisare ..... e soprattutto smettendo di fare sanatorie. Vedi ... tutte quelle affermazioni di persone non qualificate che dichiarano "io rifarei questo qui" "io invece rifarei quello li" ... "guarda come era bella la torre" ... "come era bella la casa del contadino (ed è vero) rifacciamola (ed è da pazzi)" ...." tutte queste belle dichiarazioni (spesso strumentazioni che tengono in ostaggio la città) vengono buttate li senza cognizione di causa, senza chiedersi: cos'è la città? perchè è così? cosa doveva essere? e soprattutto cosa vuole diventare ?... ci sono in giro troppi "tuttologi" che in questo campo hanno lo stesso atteggiamento che si ha al bar la domenica commentando le partite: in italia so tutti ct della nazionale e tutti urbanisti ... perchè in medicina il primo fesso che si alzasse a dire che per curare i calli bisogna operare al cervello verrebbe preso per scemo ... e qui invece no ... anzi va su tutti i giornali ... perchè???? Siamo ancora troppo provinciali e la classe politica non è pronta ... quasi tutta la classe politica locale senza distinzione di schieramento .... Ogni tanto spunta un barlume di speranza ... ma c'è molto da fare, c'è da ascoltare le competenze dei tecnici nei vari settori e tramutarle in politica ... non è possibile che un commercialista diventi assessore all'urbanistica, o un architetto dirigente della asl, solo per scelte folli ... o almeno possono farlo a patto che sappiano circondarsi delle persone competenti e che il loro ruolo sia solo di trasformare la tecnica degli altri in proposta politica (e non è facile) a vantaggio effettivo della comunità. Un buon amministratore dovrebbe far questo. renato

Attila - Fri 22/09/2006 or 16:42
Hai ragione, ci sono troppi tuttologi in giro! L'uomo leonardesco non ha piu' ragione di essere in una epoca di specializzazioni. Ognuno faccia quello che sa fare e non imperversare su tutti gli argomenti........ altro che bar dello sport! Cordialita' Attila

- Fri 22/09/2006 or 17:21
[quote] ....ci sono in giro troppi "tuttologi" che in questo campo hanno lo stesso atteggiamento che si ha al bar la domenica commentando le partite: in italia so tutti ct della nazionale e tutti urbanisti ...........Siamo ancora troppo provinciali e la classe politica non è pronta ... quasi tutta la classe politica locale senza distinzione di schieramento .... Ogni tanto spunta un barlume di speranza ... ma c'è molto da fare, c'è da ascoltare le competenze dei tecnici nei vari settori e tramutarle in politica ... non è possibile che un commercialista diventi assessore all'urbanistica, o un architetto dirigente della asl, solo per scelte folli ... .........renato[/quote] Caro Renato quanto hai ragione!!!! E pensa quanto comunque siamo stati sfortunati: noi abbiamo un assessore all'urbanistica che è un architetto......inutilmente!

- Fri 22/09/2006 or 21:25
Lo spoil system ha condizionato in negativo le amministrazioni statali e locali chi non fa quello che dice il vertice via sciò a casa e quindi ecco che le scelte folli della politica di qualunque parte ricadono a valanga su tutti senza tener alcun conto delle conseguenze che esse hanno. Ecco allora che abbiamo assistito ad ingegneri presidenti di USL e altre cose varie che hanno demolito ogni cosa anche ogni parvenza di dignità eccoperchè anche un architetto all'urbanistica seppur capace se vuol mantenere il suo posto deve piegarsi ai voleri più elevati. Per tornare al discorso del post è indubbio che molta della storia recente è stata scritta male ed interpretata peggio quanto poi a ricostruire la città di fondazione date le schifezze fatte negli anni non credo sia una priorità ma una documentazione accurata e corretta da conservare per dare una situazione storica architettonica veritiera mi sembra una buona cosa. Ricostruire gli eventi e la storia ad esempio di Passo genovesi essendo un piccolo approdo diventa di difficile.

Vincenzo - Sat 23/09/2006 or 11:10
Come anticipato da Roccia oggi, alla presenza della autorità nonchè delle emittenti televisive locali e nazionali c'è stata l'apertura straordinaria del sito archeologico "Satricum" ed in particolare del tempio di Mater Matuta. Allego alcune immagini fotografiche relative all'evento. [b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/3477030165.JPG]DSC01312.JPG[/url][/i][/b] [b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/3477029400.JPG]DSC01321.JPG[/url][/i][/b] [b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/1159009848.JPG]DSC01308.JPG[/url][/i][/b]

Vincenzo - Sat 23/09/2006 or 11:25
E' stato possibile inoltre visitare in anteprima l'antica Ferriera e cartiera, parzialmente restaurata di cui allego alcune immagini. Trattasi di un vero e proprio polo industriale dell'epoca in posizione strategiCa e che invito tutti a visitare. [b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/4636042924.JPG]DSC01335.JPG[/url][/i][/b] [b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/1159010803.JPG]DSC01326.JPG[/url][/i][/b]

- Sat 23/09/2006 or 12:31
Il problema è che quello che tu chiami restauro altro non è che una orrida ristrutturazione che ha completamente stravolto la fisionimia dell'opificio, basta fare il confronto con le immagini che rappresentano com'era! Chiedo anticipatamente scusa a Renato, lungi da me il voler fare la tuttologa (ma nella vita si possono avere degli interessi e delle conoscenze anche senza avere titoli..) ma è molto diffuso il vezzo di definire "restauri" degli interventi assolutamente discutibili!

Vincenzo - Sat 23/09/2006 or 14:16
Cara Antonella, la parola "restauro" utilizzata dallo scrivente nonchè da tutti gli intervenuti alla minifestazione ritengo sia l'unica utilizzabile per definire i lavori eseguiti. Orrido perchè ??? Sono in possesso delle immagini delle parti non rstaurate e rappresentano solo un rudere pericolante e fatiscente. [b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/3477063024.JPG]DSC01332.JPG[/url][/i][/b] [b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/5795106385.JPG]DSC01333.JPG[/url][/i][/b] Mentre questa è il particolare dell'interno restaurato: [b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/5795107270.JPG]DSC01336.JPG[/url][/i][/b]

- Sat 23/09/2006 or 14:43
Scusa Vincenzo, la mia non era un'osservazione a te, ma, riferito all'argomento, "restaurare" significa "riportare allo stato primitivo, rifacendoli, riparandoli o rinnovandoli, opere d'arte, edifici o altri manufatti".E' vero che quanto rimaneva della cartiera era ormai un rudere, ma, senza citare scuole di pensiero sul concetto di restauro, poichè il risultato dell'intervento ha prodotto un edificio che neppure assomiglia a quella che era la cartiera, credo che sia scorretto definirlo restauro, ma sia opportuno parlare di ristrutturazione (di quello che si è lasciato diventasse un rudere) per farne un'altra cosa (Renato, correggimi se dico castronerie!...): io me la ricordo bene la cartiera! Se vuoi, in qualche maniera, è lo stesso che è successo per l'ex Gil trasformata nell'edificio dei teatri, pinacoteca, sala conferenze e quant'altro. Tu che sei un estimatore degli edifici di fondazione, non puoi cadere in questo equivoco!

Vincenzo - Sat 23/09/2006 or 18:02
Gli scavi di Satricum hanno inizio nel 1896, quando il Franfcese Hector Graillot scoprì sulla collina di Le Ferriere di Conca i resti del tempio di Mater Matuta. Successivamente tre archeologi Italiani Felice Bernabei, Adolfo Cozza e Raniero Mengarelli continuarono gli scavi e portarono alla luce oltre al tempio case e capanne. Raniero Mangarelli portò alla luce intorno al 1907-1910 un poccolo santuario oltre ad alcune tombe nella necropopo posta a nord. Ma solo nel 1974 l'Istituto Olandese riprese gli scavi e nel 1977 si fece una eccezionale ritrovamento: l'iscrizione in latino arcaico di Publio Valerio. Nel 1980 fu scoperta una necropolo del V secolo a.c. Per quanto riguarda il tempio di Mater Matuta si è scoperto che lo stesso sia stato ricostruito tre volte, infatti tante sono le coperture che si sono susseguite e ricostruite nello stesso luogo con stile e tecnica diversi. A seguito di queste scoperte archeologiche il tempio viene denominato: Tempio zero Tempio I Tempio II segue........

Vincenzo - Sun 24/09/2006 or 11:10
OPUS RETICOLATUM Trattasi di una tecnica edilizia dell'antica Roma utilizzata dai Romani per la costruzione degli edifici in muratura. Ho "trovato" tracce di questa antica tecnica nel nostro territorio. Trattasi sicuramente di resti di una antica villa Romana. Vedi foto allegata: [b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/1159096231.JPG]DSC01341.JPG[/url][/i][/b] A proposito, sapete dove si trova ?

- Sun 24/09/2006 or 11:59
A Foceverde?

Vincenzo - Sun 24/09/2006 or 18:32
No Antonella. A Foce Verde c'è il vecchio ponte di epoca Romana denominato "Passo Genovesi". Saluti

davide - Sun 24/09/2006 or 21:25
A proposito, ancora attendiamo la riqualificazione del Passo Genovesi, con relativa area verde. E' dal 2003 ormai che hanno fatto il protocollo con la regione Lazio: ebbene la pista ciclabile e la rotonda a Capoportiere le hanno fatte, il passo Genovesi no... Inoltre attende ancora di essere completata la pista ciclabile lungo il Colmata e il Mastropietro.... DAVIDE

Vincenzo - Mon 25/09/2006 or 06:51
Davide, se ho capito bene, sei di Norma !? Ieri pomeriggio sono stato a Norma (anzi Norba) a vedere gli scavi. Sono in corso scavi interessantissimi e sono state portate alla luce strade, templi, necropoli, terme ecc. Come certamente saprai ho una grande passione per l'archelogia ed in particolare riferimento per l'antica Roma. Raccontaci qualcosa....... Saluti

renatosd - Mon 25/09/2006 or 08:37
Cara Antonella Mi chiami spesso in causa e credo che sia opportuno specificare meglio quanto andavo affermando a scanso di orridi equivoci. Mai, e dico mai, vorrei una società che ragionasse per comparti stagni affidando a supposti tecnicismi l’esito e le sorti dello sviluppo di una città; non vorrei mai che il dibattito sull’approccio che si deve tenere nei confronti delle testimonianze del passato fosse oggetto riservato a pochi eletti. Non era questo il senso di quanto andavo dicendo, ma come in tutte le cose c’è necessità di un dibattito equilibrato dove trovano posto da un lato le giuste osservazioni scientifiche, e quindi un proficuo dibattito sulle teorie urbanistiche, di restauro, conservazione e dall’altra, come momento fondamentale, vi è la fase di un processo partecipato dove tutti hanno accesso ma non senza un minimo di informazione. Qualsiasi cittadino che ha passione, ha coscienza politica, che ha un idea o un sogno ha il diritto-dovere di esporle, nessuno ha il diritto di imporle. Tornando al restauro entriamo in un campo minato fatto di tecnicismi, di enormi interrogativi che ci pone la storia, di teorie anche fortemente contrastanti in cui le verità assolute non trovano mai radici profonde. Quel che dici è giusto, vi sono profonde differenze di interpretazione del restauro. Per esemplificazione estrema facciamo l’esempio dei due casi limite: Il restauro filologico è quello che tende a conservare e ripristinare un organismo nelle forme e nelle caratteristiche costruttive originarie con un approccio certosino. Quest’approccio è riservato per lo più a quelle testimonianze che hanno valenza storica assoluta e preminente; in questi casi il restauro è posto in atto per ricreare le forme originarie, per quanto possibile con tecniche e materiali simili alle originarie, fotografando la ricostruzione di quel bene ad un momento preciso della sua storia, lasciando però rileggere da vicino in ogni momento la differenza tra quanto è originario e quanto è ripristinato (tecnica mutuata dal restauro dei dipinti). All’estremo vi è la demolizione ricostruzione, totale e/o parziale; ove si intende perciò quel processo che porta alla costruzione di un organismo simile che assume dal passato solo alcuni elementi, in alcuni casi anche solo il sito, o la tipologia, o la sagoma, ecc; il tutto per creare un nuovo organismo che può essere realizzato con tecniche moderne, con funzioni moderne, anche completamente diverse dal corpo originario, dove resta alla sensibilità del progettista stabilire le sorti della memoria della preesistenza. Volendo fare l’esempio dell’ex Gil, ora ne resta unicamente la collocazione ed in un certo senso la sagoma planimetrica vista dall’alto (la sovrapposizione delle piante tipologiche dell’attuale e del demolito rende bene l’idea) il resto è tutt’altra cosa. Parlare qui di restauro è assolutamente improprio. Non conosco il sito delle ferriere ma da quel che vedo mi sembra che l’operazione sia analoga. In mezzo ai due casi limiti, però, c’è un universo di casistiche diverse, di esempi e di sensibilità. La complessità delle situazioni porta a scelte spesso anche drammatiche, gli esempi potrebbero essere migliaia ... ne scelgo una per rendere bene l’idea ... una chiesa paleocristiana come SANTA MARIA IN COSMEDIN nota come quella della bocca della verità: questa ha subito nei secoli tantissime evoluzioni e il suo aspetto è mutato via via con l’andare del tempo a seconda dei gusti dell’epoca, fino ad assumere anche un aspetto barocco completamente diverso dall’originario. Ad un certo punto il restauro si è posto il quesito: una semplice ripulitura o riportare l’organismo ad un determinato stato in un preciso periodo? e se si quale??? Così è stato fatto eliminando parti, decorazioni di artisti pure valenti ... è stato giusto o no?? Bel dilemma ... e di esempi del genere a Roma ce ne sono migliaia ... i due campanili ai lati del pantheon nientemeno che del Bernini furono definiti "orecchie d'asino" e furono eliminati a fine ottocento. Sempre al Pantheon si spogliarono i rivestimenti bronzei del portico, concessi da Urbano Vlll (Barberini) al Bernini, per realizzare il baldacchino di S. Pietro, o la contemporanea semidistruzione del Colosseo per utilizzare il marmo per la fabbrica di San Pietro, da cui nacque il detto che tradotto recita “quel che non fecero i Barbari fecero i Barberini”. Ed ancora il dilemma degli edifici civili o dei fianchi delle chiese con le facciate ora in mattoni che originariamente erano tutti in intonaco a calce tinteggiati, in alcuni periodi in ocra, ed in altri in celeste ... cosa fare? Lasciare tutto com’è, con la sacra patina di storia, o colorare tutto, e se si come? Giallo o celeste? Il restauro è fatto di enormi e laceranti dibattiti. Non esiste “Il restauro” esistono tante sfumature del restauro e ognuna assume denominazioni intermedie ... la legislazione si è affannata a rincorrere terminologie idonee ed ancor oggi le incongruenze nei termini (manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, ristrutturazione, risanamento conservativo ecc) nelle loro farraginose spiegazioni lasciano buchi enormi che, temo spesso per scelta, causano un buco legislativo che consente di tutto e di più; esemplare è la definizione di “immobile finito al rustico” che da quarant’anni ci consegna uno scempio infinito tra decine di sentenze contrastanti. Ci vuole tanta sensibilità e scelte anche coraggiose. Urbano VIII è stato allo stesso tempo un pazzo criminale e un magnifico mecenate che ci ha lasciato cose memorabili come il baldacchino con le colonne tortili dei grandi “nemici” Bernini e Borromini e ne ha cancellate per sempre altre di pari valore. Ai posteri l’ardua (o impossibile) sentenza. Termino con una considerazione: un edificio è un organismo vivo che necessita di cure come un membro di famiglia lasciarlo li per sola testimonianza a futura memoria cela sempre il rischio serio di consegnarlo all’oblio e all’incuria. Questa è una sorte da riservare a pochi eletti ... riutilizzare con coraggio riadattando a forme di utilizzazione moderne è una scelta coraggiosa, a volte dolorosa, ma necessaria ... ci vuole tanta tanta tanta sensibilità ... spesso manca del tutto e le ruspe e la vanità dei progettisti (quando non anche l’impreparazione) hanno il sopravvento. Renato Malinconico

renatosd - Mon 25/09/2006 or 12:08
Per rispondere a Vincenzo L'opus reticolatum come ben dici è presente spesso nelle opere civili e quindi anche nelle ville di epoca imperiale di cui molte sono sul nostro territorio La villa di tiberio a Sperlonga, di Cicerone a Formia ecc ecc nello specifico non riconosco però la foto a cosa si riferisce. Per dare un contributo in termini di nozioni generali riporto un breve sunto (non esaustivo) di tecniche murarie degli antichi romani: - opus siliceum (o poligonale o ciclopico): i muri sono innalzati mediante blocchi non lavorati, poligonali, semplicemente incastrati gli uni agli altri, anche di notevoli dimensioni, senza ausilio di malta. - opus incertum: tipo di muratura ricoperto da un rivestimento di piccoli blocchetti disposti irregolarmente. - opus quadratum: i muri sono formati da pietre da taglio sovrapposte, regolarmente squadrate con utilizzo di leganti quali la pozzolana. Fu sopratutto usato per l'edilizia militare e pubblica nella costruzione di forti, valli, e acquedotti; questi ultimi con la variante di essere edificati con pietre di notevoli dimensioni. - opus reticolatum: tipo di muratura della prima età repubblicana, formato da blocchetti squadrati, disposti a reticolato diagonale. Nella versione più usuale era formato da due muretti composti da blocchetti di pietra con testa quadrata inclinati a 45° e legati fra loro con una gettata di cemento e pietrisco. Molto usata a partire dagli ultimi anni della Repubblica nell'Impero nell'edilizia privata per la costruzione di case, sopratutto domus. In origine era variante più geometrica dell’Opus incertum con utilizzo di cunei affogati a testa pressappoco quadrata levigata. - opus latericium o testaceum: tipo di muratura con rivestimento di mattoni collegati da calcina. paramento costituito, inizialmente, da tegole smarginate e, poi, da mattoni o laterizi, di forma triangolare, con la punta inserita nel cemento, utilizzata dalla fine del I secolo AC e per tutta l'età imperiale. Una delle varianti è costituita dall’ Opus spicatum: paramento oltre che pavimento, composto di mattoncini posti "a coltello", con disegno a spina di pesce - opus mixtum: tipo di muratura che unisce due o più tecniche diverse. - opus cementicium, ottenuta versando una colata di da una impasto di calce, acqua, e sabbia o ghiaia o in certi casi pezzi di sassi più grossi, e pietra pozzolana in polvere all'interno di una cassaforma (due pareti provvisorie formate da tavole di legno che danno la forma al cemento) o gettando la colata fra due intercapedini di pietre o mattoni, dando così una forte stabilità alla struttura e resistenza. Verso il 400 a.C. i Romani scoprirono la proprietà della pozzolana un pietra di origine vulcanica, facilmente reperibile sui Colli Albani nei pressi dell'Urbe o vicino Napoli, che mescolata con acqua e calce forma una ottima pasta legante usata per unire strati di pietre per fare le fondamenta di muri, tra l'altro aveva una forte presa anche sott'acqua (grande invenzione che permise la costruzione di porti e peschiere); lo stesso Colosseo è stato costruito su una colata di Pozzolana spessa circa 7 metri! renato

davide - Mon 25/09/2006 or 14:25
Caro Vincenzo non ne sò nulla degli scavi. In compenso avrai notato il tappeto di bottiglie ai margini della strada norbana, la strada che porta a Norma. Ebbene da 2 anni stà diventando un immondezzaio, prima non era così. Mi stò battendo con l'amministrazione per far pulire quello schifo quanto primo, in quanto quelli della Provincia tagliano solo l'erba lasciando la monnezza là. DAVIDE

Vincenzo - Mon 25/09/2006 or 15:39
Si Davide, l'ho notato, come pure lo schifo che è presente nelle vicinanze dove si trova il lancio del parapendio. Come dice il proverbio: Tutto il mondo è paese.

Salvatore - Mon 25/09/2006 or 16:11
Uno o due anni fa l'autorità archeologica di Norba aveva installato circa 15 pannelli montati su una sorta di leggio di travertino. I pannelli illustravano la storia di Norba ed ogni singolo scavo. Potete benissimo immaginare che fine hanno fatto i pannelli: vandalizzati, smontati e fatti a pezzi uno per uno. Lo scorso agosto sono riuscito a ritrovare i resti di un paio di pannelli accartocciati tra i rovi. Dire che siamo un popolo incivile è decisamente riduttivo. Salavtore

Vincenzo - Mon 25/09/2006 or 16:43
Ecco a cosa servivano quegli "affari" in travertino. E' meglio conservata la strada di 2000 anni (e oltre) che il leggio di 2 anni !

renatosd - Tue 26/09/2006 or 07:40
da una veloce navigazione ho trovato interessanti ma sintetici cenni su Norma, vi rimetto gli indirizzi web: http://www.comunedinorma.it/index.php http://www.gusnazionale.it/visor.php http://www.avirel.it/bd/autori/anonimo/quindici_giorni_dintorni_roma/sezione_xiii.html http://www.catturismo.it/iticlas1.html http://www.artserver.it/index.php http://www.romahinterland.com/comuni.asp?zId=42 http://digilander.libero.it/norbanacivitas/ http://www.rivieradicirce.it/index.php’antica%20Norba http://www.circei.it/storia/poligoni/10forti.html http://www.areagroupeditore.it/localita.php renato

Salvatore - Tue 26/09/2006 or 07:48
Sul monte Circeo esistono i resti di mura di fattura simile a quelle di Norba. Qualcuno sa la storia di quelle mura? Erano a difesa di una città... di una fortezza... Salvatore

Kla - Tue 26/09/2006 or 07:54
[quote] Salvatore ha scritto: Dire che siamo un popolo incivile è decisamente riduttivo. [/quote] Nulla giustifica una GENERALIZZAZIONE di questa portata ("popolo incivile"). Altra dimostrazione di come dalla ragione (e ne hai ragione Salvatore)si passa al torto.

renatosd - Tue 26/09/2006 or 08:36
[quote] Salvatore ha scritto: Sul monte Circeo esistono i resti di mura di fattura simile a quelle di Norba. Qualcuno sa la storia di quelle mura? Erano a difesa di una città... di una fortezza... Salvatore[/quote] Anche qui internet aiuta ... anche se l'attendibilità storica di ciò che è scritto in quelle pagine è sempre tutta da verificare ... credo però che come prime informazioni siano sufficienti se poi uno ha voglia di approfondire bisogna trovare testi più qualificati ... ed allora ho trovato: http://www.sanfelicecirceo.net/acropoli.shtml http://www.alfanet.it/welcomeitaly/roma/itinerari/circeo_terracina_fondi/circeo/default.html http://www.rivieradicirce.it/index.php'Acropoli%20sul%20Promontorio ma non mi dilungo oltre, mettendo sui motori di ricerca (tipo google) i due termini circeo e acropoli viene fuori una bella lista ... alcuni calzanti altri meno. Per quanto riguarda la polemica di Kla mi sento di dire che ogni tanto un po' di provocazione ci vuole ... anche se tutte le generalizzazioni sono come dici tu fuorvianti ed inaccettabili se prese nel loro valore assoluto ... direi così ... prendiamola come un invito a essere migliori di quel che siamo ... ognuno di noi può farlo se lo vuole ... poi ognuno farà i conti con la propria coscienza (se vorrà)... renato

Salvatore - Tue 26/09/2006 or 08:47
Kla, un popolo è l’insieme dei singoli soggetti. Quando un popolo pone in essere dei comportamenti incivili, quel popolo è incivile. Quello che è successo a Norba non è solo colpa di chi fisicamente è andato lì distruggere la segnaletica, è anche colpa di chi ha visto e non ha denunciato, di chi non ha sorvegliato, di chi non si è indignato. Insomma è colpa dell’andazzo, (ossia dell’inciviltà generalizzata) se succedono queste cose. Può accadere dovunque che un vandalo rovini qualcosa, ma la reazione della gente è ben diversa: indignazione, denunce, prese di posizione… Qui da noi… è solo un altro normale episodio di vita quotidiana che non abbiamo nemmeno la forza di definire incivile. Salvatore Renato, grazie per le info. Salvatore

Kla - Tue 26/09/2006 or 09:46
Caro Salvatore, condivido sul fatto OGNI AZIONE INCIVILE vada evidenziata, denunciata, punita e scoraggiata in tutti i modi possibili. Non sono daccordo se metti in mezzo tutto il POPOLO definendolo incivile. Tutto il Popolo Italiano non e' incivile (per fortuna). Te lo ripeto ancora una volta e ti invito ancora una volta a non continuare ad offendere con le tue GENERALIZZAZIONI. grazie

Vincenzo - Tue 26/09/2006 or 13:49
I resti della villa di epoca Romana sono a Rio Martino, oltre i canale nel territorio del Comune di Sabaudia a pochi passi dalla strada interrotta. Nei pressi si trova anche un ponte sempre della stessa epoca di cui allegherò le foto (vediamo se riusciamo a datarlo). Sempre nella stessa zona pare!?!? che durante la seconda guerra Mondiala sia stato abbattuto il ponte che superava il canale di Rio Martino evitando l'attuale giro di alcuni chilometri fino alla saracinecsca-diga nei pressi di Bgo Grappa. Si possono "rimediare" delle foto ????

renatosd - Tue 26/09/2006 or 14:11
Ma questa cosa è interessantissima!!! Non ne sapevo nulla ... ma quando è stata scoperta? c'è chi se ne occupa? cosa si sa? renato

Vincenzo - Tue 26/09/2006 or 14:22
Scura Renato.... mi sono perso !!! Ti riferisci ai resti della Villa Romana con annesso ponte sempre di epoca Romana oppure al ponte (moderno) abbattuto durante la seconda guerra mondiale ???

renatosd - Tue 26/09/2006 or 14:43
mi riferivo alla villa romana. renato

Vincenzo - Tue 26/09/2006 or 15:11
E' quella della foto che avevo allegato (con in evidenza l'opus reticolatum). La zona è recintata con una rete metallica romboidale con paletti in legno e si trova sulla destra della strada di accesso al parcheggio del Canale Rio Martino (lato Sabaudia). A poche decine di metri si trovano i resti del ponte. Ricordo la presenza di questi ruderi da sempre. Di più nin so..

Vincenzo - Thu 28/09/2006 or 15:30
Nei pressi, a Borgo Grappa vicino la scuola elementare-materna c'è una piccola cappellina con all'interno la statua della Madonna. Pare che una SUORA (Suor ???????) addetta alla vicina scuola negli anni 60-70 ??? ha visto apparire la Madonna per diverse volte. La cosa non è molto conosciuta a Latina, ma da Roma nel mese di Maggio vengono diversi pellegrini (di questo sono sicuro). Non si capisce bene la posizione della chiesa ???? Non saprei se la suora in questione è vivente ??? Pare che si sia ritirata negli anni passati nei pressi del Semprevisa ???? Pare che sia per suo volere sia stato costruito il nuovo Santuario (ancora non finito) ai piedi del monte Semprevisa. Pare, pare, pare..................... Sapete qualcosa ???? Per chi non conosce il luogo vi consiglio di andate a visitare la cappellina. Venendo da Latina dalla Litoranea al primo semaforo dopo la chiesa girare a sinistra, dopo 100 metri sulla destra (poco dopo la torre).

Salvatore - Thu 28/09/2006 or 16:21
Vincenzo, non so niente della storia, ma il nuovo santuario ai piedi del Semprevisa è finito ed è bellissimo. Un raro esempio di perizia costruttiva, buon gusto, ordine, pulizia, decoro, prati tagliati, aiuole fiorite eccetera eccetera. Salvatore

Vincenzo - Fri 29/09/2006 or 17:22
Salvatore, ti risulta che al nuovo Santuario del Semprevisa siano iniziate le funzioni religiose ???

Salvatore - Fri 29/09/2006 or 17:34
Si, però il santuario è una struttura di clausura o semiclausura, non saprei. Si può visitare solo la prima domenica di ogni mese (se ricordo bene) e solo dagli adulti. Salvatore

Vincenzo - Fri 29/09/2006 or 17:47
Santuario del Crocifisso BASSIANO che consiglio di visitare. A tre chilometri dal paese, nella zona Selvascura, circondato da boschi di lecci, querci e castagni, sorge il Santuario del Crocefisso. Un luogo mistico, dove nel XIII secolo si rifugiarono i fraticelli spirituali francescani perseguitati da Bonifacio VIII. Furono loro a trasformare un antica cavità in un luogo di culto affrescato e a realizzare l'abitazione fortezza ed il romitorio. Una ripida scalinata permette oggi di accedere al santuario: sulla destra un affresco quattrocentesco, di chiara ispirazione popolare, ritrae la Madonna con Bambino ed una rara rappresentazione di San Bartolomeo eremita, coperto dai suoi capelli e barba. Da qui si accede ad una piccola cappella, quella della Madonna delle Palme, dove sono conservati numerosi affreschi: il Cristo Pellegrino, la Madonna che allatta (tipica della tradizione lepina), San Giacomo pellegrino, con il bastone nella mano e il cappello del viandante sulle spalle, una Crocifissione. Un cunicolo stretto e buio, lungo circa 10 metri, porta alla grotta affrescata, dalla forma quasi rettangolare e con il soffitto irregolare pieno di stallatiti e sporgenze, dove si accede alla cappella circolare nella quale è conservato il crocifisso di fra' Vincenzo Pietrosanti, che da il nome al santuario. Un opera lignea dalle dimensioni naturali, dove Gesù appare con un viso scavato e sofferente, con il costato segnato e cosparso di sangue, con il corpo contratto per il dolore, una figura molto umana dal grande impatto emotivo. La Madonna con il Bambino, la Maddalena, l'Annunciazione, la Crocifissione, un personaggio su una scala trafitto da una freccia, scena di animali, Cristo Benedicente con quattro santi (da sinistra : San Leonardo, San Giacomo, San Francesco e Papa Leone IX), un cinghiale che allatta i suoi cuccioli, alcuni carcerati mentre si liberano dalle catene, San Leonardo, Madonna della Palma, l'incredulità di San Tommaso, in una nicchia : San Giorgio e il drago, sul pilastro di destra San Nicola di Mira o di Bari, su quello di sinistra Sant'Antonio Abate; sul soffitto: San Michele, dipinto nel 1800: questi i dipinti, che partendo da destra, catturano l'attenzione del visitatore nella grotta. Un luogo a metà tra magia e fede, uno degli ultimi eremi dei Templari. E, alla fine della visita al Santuario consiglio una salutare passeggiata nel vicino bosco.

Vincenzo - Sat 07/10/2006 or 10:15
Antica città di SATRICUM [b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/2320432268.JPG]DSC01327.JPG[/url][/i][/b] [b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/2320432384.JPG]DSC01328.JPG[/url][/i][/b]

davide - Sat 07/10/2006 or 22:14
x Vincenzo e Salvatore Volevo segnalarvi che nel progetto del porto-canale di Rio Martino, sul lato Sabaudia è previsto il restauro di alcune pre-esistenze archeologiche... Dunque immagino sia quella villa romana cui faceva riferimento Salvatore, oppure trattasi della vecchia torre di Rio-Martino demolita dai tedeschi durante l'ultima guerra? http://www.telefree.it/news.php Il porto-canale di Rio Martino si farà. di ROMANO TRIPODI Sabaudia: Il porto-canale di Rio Martino si farà. Per realizzarlo ci vorranno almeno cinque anni ed una spesa di 15 milioni di euro. E' quanto è stato concordato il 30 settembre scorso in Conferenza dei servizi a conclusione di un iter amministrativo laborioso e complesso, che ha comportato il superamento da parte delle istituzioni, Regione ed Ente Parco compresi, di quei vincoli che gravavano sulla sponda di Sabaudia caratterizzata da aree di particolare pregio ambientale. Soddisfazione per l'esito positivo di una vicenda che, vedrà da oggi in poi, il sindaco di Latina, Vincenzo Zaccheo ed il primo cittadino di Sabaudia, Nino Schintu, procedere all'unisono, è stata espressa da quest'ultimo nella conferenza stampa convocata ieri mattina in Comune, presente il neo assessore ai Lavori Pubblici, Nicola Bianchi. Il prossimo passo da compiere è l'accordo di programma. In quella sede il progetto del porto canale di Rio Martino diventerà esecutivo e si potrà procedere alla relativa gara di appalto. «Non vi nascondo che, almeno per quanto riguarda la sponda e l'area di pertinenza di Sabaudia, abbiamo dovuto superare diverse difficoltà sia presso la Regione Lazio che presso l'Ente Parco del Circeo, a cominciare dal vincolo di incidenza ambientale. Voglio ricordare, in particolare, che il Piano paesistico territoriale, sanciva il divieto della navigabilità sul corso d'acqua, sia in ingresso che in uscita, per le imbarcazioni a motore, un autentico controsenso» ha spiegato Schintu. Il progetto uscito dalla Conferenza dei servizi, e suscettibile di variazioni, prevede, in linea di massima 400 posti-barca complessivi, e la definitiva rinuncia al maxi-parcheggio, per circa mille posti auto nell'area di Latina. Inoltre per facilitare l'ingresso e l'uscita delle imbarcazioni sarà realizzata, una imboccatura a forcipe. Per quanto riguarda la sponda del porto-canale che gravita sul territorio di Sabaudia le passerelle ed i relativi punti di attracco saranno fissati direttamente in'acqua, in modo da evitare qualsiasi rischio di cementificazione degli approdi, regola che varrà naturalmente anche per la sponda di Latina dove già esistono le nuove passarelle collocate dal Comune dopo l'intervento di bonifica seguito al sequestro delle vecchie, fatiscenti ed abusive strutture. «Ma la costruzione del porto-canale consentirà a Sabaudia di poter riqualificare la parte più brutta e per certi versi abbandonata della sua marina inserendo anche la riqualificazione di alcuni siti archeologici presenti. Un'operazione di mero rilancio turistico dell'area alla quale guarda con interesse anche il presidente della Provincia e che ci consentirà di non speculare sulle tariffe e soprattutto di dividere, per settori, i posti-barca disponibili» ha concluso Schintu.. fonte: Il Tempo postato da: cicciodicirce DAVIDE

Antares76 - Sun 08/10/2006 or 14:39
Spero che si tratti di entrambi... La Torre di Rio Martino stava praticamente sulla spiaggia, i suoi pochi resti si trovano oggi ai margini della duna: faceva parte del sistema di difesa costiero insieme alle torri sul promontorio del Circeo, alla Torre di Fogliano, a quella di Foce Verde e alla Rocca dei Frangipane (Torre Astura); a differenza delle altre, non ha resistito all'Ultima Guerra... La vera "perla" archeologica della zona, invece, parecchio piu' a monte (entrando nello slargo del parcheggio, sulla destra), e' "Ad Turres Albas": si tratta di un'antica stazione di posta romana lungo la via Severiana (quella che da Ostia scendeva verso Sud e che scavalcava il tratto terminale del fiume Astura con un ponte di cui sono ancora visibili alcuni resti appena piu' a valle del parcheggio per andare al mare vicino alla Torre...) Speriamo bene per tutti e due...e per tutti i turisti che vorranno venire a vedere queste meraviglie (piu' la seconda, senza nulla togliere alla prima...) Paolo Ferretti

Vincenzo - Sun 08/10/2006 or 17:42
Paolo, la cosa mi interessa molto e tra l'altro non ne ero assolutamente a conoscenza. Se ho ben capito.... (cooreggimi se sbaglio) Lasciando la macchina al parcheggio di Torre Astura, bisogna incamminarsi (raggiungibile solo a piedi ??) lato monte e quanto dista dalla strada ???

- Thu 12/10/2006 or 14:01
Un interessante sito che segnalo per inserire nei link http://www.museipontini.it/cds/satricum/data/storia.html mi ha fatto tornare in mente alcune località vicine e molto antiche. SUESSA POMETIA, ULUBRAE, TRES TABERNAE E S.PAOLO La fertilità del suolo e la posizione di crocevia tra i monti, la pianura ed il mare, fecero sorgere la più importante città latina, del Lazio meridionale: Suessa Pometia (rasa al suolo da Tarquinio il Superbo) che diede il nome all'intera pianura pontina. In epoca romana fiorì il villaggio di Ulubrae proverbiale come abitato minuscolo e per questo citato da Orazio, Giovinale e Cicerone, ospite più volte del villaggio. Tuttavia fu “municipium”, cioè governata da proprie leggi e con i privilegi della cittadinanza romana. Con l'apertura della via Appia nacque il fiorente abitato di Tres Tabernae sorto intorno a 3 botteghe (tabernae) nelle quali trovavano ristoro e cambio di cavalli gli stanchi viaggiatori della Regina Viarum. Tra questi anche Cicerone, che la cita in 3 lettere inviate ad Attico (II, 10, 12,13), e S.Paolo che qui incontrò i primi cristiani romani durante il viaggio da Tarso a Roma (Atti degli Apostoli XXVIII,15). Tra i molti reperti tornati alla luce ci sono un’epigrafe funeraria della potente famiglia senatoriale Pinaria, coperture sepolcrali, vari monili, un impianto termale, edifici con preziosi mosaici tra cui un artistico èmblema figurato, esemplare unico e forse ellenistico o di prima età imperiale. A questo link la storia e le foto http://www.comune.cisterna-di-latina.latina.it/manifestazioni/swarovski/cenni_storici.html molti identificano l'antica Suessa Pometia con Satricum nei tempi della dominazione volsca la data della presa di Satricum e Circeii è incerta, ma l'ipotesi più probabile la collocherebbe negli anni 489 - 488. Altre città rimangono latine: Ardea, Aricia, Norba, Signa, Setia. Dalla lista delle città conquistate dai Volsci manca Terracina, ma non si conosce la data della sua caduta in mano volsca. A questo punto non possiamo tralasciare le ipotesi discrepanti che sono state avanzate; se per taluni la presenza volsca nell'agro pontino e nella cosiddetta "zona di frizione" nei pressi dei Colli Albani è rintracciabile già alla fine del VI secolo, per altri, che interpretano in maniera più critica le fonti letterarie storiche, questa presenza precoce andrebbe decisamente negata. In favore della prima ipotesi vi sono sia dati archeologici (l'abbandono di alcuni centri latini e tracce di crisi nell'abitato di Satricum), che menzioni negli autori antichi. Le fonti letterarie ricordano svariati episodi di contatti violenti già in epoca regia, oltre a Livio e Dionisio (secondo i quali questi primi contatti sarebbero avvenuti già all'epoca di Anco Marcio), da un frammento di Catone (in verità non del tutto chiaro) si potrebbe dedurre che quando i Volsci invasero la Pianura Pontina vi trovarono stanziati gli "Aborigeni" (mitica popolazione che avrebbe abitato il Lazio prima dei Latini), mentre Strabone parla della riconquista da parte di Tarquinio il Superbo di Suessa Pometia, caduta in mano volsca. Altri autori riportano lo stesso episodio, ma nessuno specifica che Suessa Pometia si trovasse in mano volsca ( è qui il caso di ricordare che la localizzazione di questa città non è ancora certa, ma potrebbe essere la stessa Satricum ).

Vincenzo - Sat 25/11/2006 or 19:34

Santuario della Sorresca 

Sulle  rive del lago di Paola su un braccio dell'Annunziata si trova il piccolo ed antico santuario di Santa Maria della Sorresca, appartenuto ai templari.

Si tratta di un Santuario che risale al XII secolo attribuito da molti ai Monaci Basiliani di Grottaferrata. Nelle parti esterne della chiesa sono stati impiegati marmi e laterizi provenienti da preesistenti edifici romani. L'Ordine dei cavalieri Templari si stabilì nel santuario, per intraprendere le opere di bonifica delle stagnanti paludi e, come anche a San Felice Circeo, per contrastare eventuali sbarchi di pirati saraceni, che avrebbero potuto utilizzare il lago come rifugio per loro navi o come testa di ponte per ulteriori infiltrazioni all'interno. Il campanile, di forme originali, in caso di necessità, poteva svolgere la funzione di torre di difesa e avvistamento. Il resto del fabbricato ospitava il monastero, che rimase utilizzato fino alla fine del 1700 quando, durante il periodo napoleonico, venne soppresso. La storia di questa costruzione si identifica con quanto avvenne, normalmente, in ogni parte del nostro territorio, infatti, questa fu prima dei Benedettini, 594, poi dei Basiliani che la cedettero in enfiteusi, per 30 soldi, ai Templari, i quali ne sfruttarono i benefici materiali derivanti dalla cattura del pesce nel lago.

Oggi all'interno del santuario è custodita una statua  di una Madonna con bambino del XIII secolo, alla quale è legata una storia particolare. Pare che su quest'insenatura del lago, dei pescatori trovarono sommersa la statua della madonna. La portarono con loro nei vicini territori, ma puntualmente le mattine dopo la ritrovavano sempre allo stesso punto: su un grande albero in riva al lago. Fu allora che decisero di lasciarla li, poichè quello doveva essere il suo posto.

 

 


Alex - Tue 28/11/2006 or 14:54
Ecco a voi una bellissima e, credo, rara foto aerea di Latina del 1943. Grazie ad Attilio per avermela mandata .... ora sfido chiunque a localizzarvi l'area su cui, oggi, sussistono i nostri quartieri. Ciao! [b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/2329451280.jpg]Latina 1943.jpg[/url][/i][/b] [color=999999]MD5: 8a411be64c1f9d209ac7d48de44217db [b][url=http://it.wikipedia.org/wiki/Hash](?)[/url][/b] SHA1: 38d11ae4b415d5d07feb15e0afd10a317d66b68e [b][url=http://it.wikipedia.org/wiki/Hash](?)[/url][/b][/color]

- Tue 28/11/2006 or 16:04
Stai fresco a sfidare!!! Siamo quasi completamente fuori mappa!!  Comunque.. la vecchia via dell'Agora,  e  la via Lunga al limite basso della foto si vedono.....

renatosd - Tue 28/11/2006 or 16:20

in basso molto in basso sulla sinistra

... comunque sull'atlante GIS della casa dell'architettura (www.casadellarchitettura.eu) puoi vedere la sovrapposizione di varie foto storiche con la pianta attuale anche se quelle che abbiamo messo sono leggermente rifilate e non arrivano da noi (qualcuno dirà "e ti pareva").

Proprio in questi giorni stiamo mettendo la nuova grafica e potrebbero esserci problemi per chi non aveva scaricato il plugin di mapguide ma è questione di ore ed è tutto on line ...

renato


Vincenzo - Tue 28/11/2006 or 19:06

Piazza del Popolo senza la tipica "palla"

Qualcuno di voi è in possesso del particolare della vecchia fontana ? 

 

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/5823703910.jpeg]Piazza del Popolo.jpeg[/url][/i][/b] 

Vincenzo - Tue 28/11/2006 or 19:29

Atto costitutivo del Consorzio Consorzio di Bonifica della Piscinara del 10/02/1918 trascritto presso il Comune di Cisterna di Roma.

 [b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/2329484320.jpg]consorzio.jpg[/url][/i][/b] 


Alex - Wed 29/11/2006 or 09:40
Ancora grazie ad Attilio per i preziosi contributi. Ecco una foto aere di Latina del 1974 da raffrontare con l'altra del 1943. [b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/1164793226.jpg]Latina 1974.jpg[/url][/i][/b] [color=999999]MD5: 3ab4762e9d5364706bc9f871cf032a03 [b][url=http://it.wikipedia.org/wiki/Hash](?)[/url][/b] SHA1: 70a871d008a5be0a5e1ce7b3710d5760099a60a9 [b][url=http://it.wikipedia.org/wiki/Hash](?)[/url][/b][/color]

- Wed 29/11/2006 or 20:37

Protestiamo con wikimap lo zoom dei nostri quartieri non è disponibile però i palazzoni non ne hanno bisogno

 

http://wikimapia.org/#y=41445943&x=12884560&z=13&l=4&m=a&v=2

 

 

ma il lago si vede bene


Salvatore - Mon 18/12/2006 or 14:14

Nello stile a quiz introdotto in questo forum da Vincenzo vi chiedo: dov'è?

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/3499353888.jpg]littoria.jpg[/url][/i]


renatosd - Mon 18/12/2006 or 14:33

certamente in un posto dove non vorrei mai vivere ... e dove vorrei non vivessero mai i miei figli ... a qualcuno invece un giretto glielo farei fare ... magari con una stellina di david al petto ... poi lo farei tornare (se ci riesce) e gli farei dire qualcosa ai suoi amichetti dalla testa rasata ...

renato


- Mon 18/12/2006 or 14:42
Quello della foto credo sia all'uscita "abusiva" dalla Pontina in Q4, ma purtroppo  questi begli esempi di civiltà, democrazia, conoscenza della storia e delle scelte del "popolo" (...si...esattamente quel popolo di cui troppo spesso quelli che vanno appiccicando questi cartelli si riempiono la bocca....), hanno insozzato i cartelli su tutte le vie di accesso alla città!

Kla - Mon 18/12/2006 or 16:44

Da una pagina del Diario Pontino 2006/2007, fatto stampare dall'assessorato alle Politiche della Scuola della Provincia di Latina si legge:

Il 29 agosto del 1944 si insedia per decreto del prefetto di Littoria datato 25 agosto la prima giunta Comunale.

Il Sindaco e' Cornelio Rosati, Assessori Ignazio Raimondo, Giuseppe Pompili, Ivo Medici, Attilio Micheloni, mentre il segretario reggente e' Umberto Malandrucco: sono gli esponenti del Comitato di Liberazione Nazionale che si era formato a Littoria. La prima seduta di giunta e' del 22 settembre: cosi' il 29 dello stesso mese Littoria muta il nome in Latina. Il primo atto ufficiale e' il cambiamento di denominazione del Comune, strizzando l'occhio alla latinita' e alla romanita' antica.

 


Salvatore - Mon 18/12/2006 or 16:52

Veramennte senza polemica...

 anche il littorio e il fascio strizzavano l'occhio alla romanità antica

s


giucap - Mon 18/12/2006 or 17:02

Salvatore ha ragione, ma io avevo capito che Latina era un omaggio ai Latini, che stavano qui prima dei Sabini e quindi dei Romani. Continuando a scavare indietro si arriva a Neanderthal.

Però a me il cartello che ha fotografato Salvatore dà fastidio, e mi darebbe fastidio anche se ci fosse scritto "Neanderthal" (anche se un po' meno). A chi si può fare una segnalazione per riportare il cartello alle sue condizioni originarie?

G


Vincenzo - Mon 18/12/2006 or 17:31

Ho letto che sono semplicemente incollate quindi alla prima pioggia si levano da soli.

Comunque Salvatore non ci ha svelato dove sono...  Ha ragione Antonella ?  Sullo sfondo sembrano i palazzoni del Q4,  ma quella collinetta sulla destra porta fuori strada.  Non risulta che a Latina ci siano colline.

 

 


Salvatore - Mon 18/12/2006 or 18:39

Il cartello che ho fotografato è sulla Pontina, poco prima del Km 70 e del nostro amatissimo incrocio a raso. L'adesivo mi è sembrato di tipo plastico, quindi dubito che cadrà alla prima pioggia.

s


Kla - Tue 19/12/2006 or 10:51

Aver pubblicato la notiza con foto del cartello imbrattato sul presente post anziche' sul post "senso civivo e legalita" direi che e' molto azzeccato. Si constata che nel territrorio e' compresa infatti anche la presenza di "beceri nostalgici" che  in ogni momento fanno revisionimo cercando di ripristinare il passato. E' mia opinione che si puo' essere fieri e orgogliosi delle proprie radici senza pr questo tornare indiedro. A forza di revisionare si puo' tornare con la clava in mano come dice Vincenzo facendo riferimento a Neanderthal, ma fosse solo questo, il problema e che regredisce anche il cervello come cio' che e' sicuramente accaduto agli imbecilli che SPORCANO  e DETURPANO le cose Comuni.

Forse un po' di pioggia non bastera' a ripristinare la segnaletica, pertanto propongo di inviare la segnalazione con foto allo Sportello del Cittadino in modo che il cartello sia ripulito a dovere.

 

 


Salvatore - Tue 19/12/2006 or 11:38
[quote] [b]Kla ha scritto:[/b]

...propongo di inviare la segnalazione con foto allo Sportello del Cittadino in modo che il cartello sia ripulito a dovere.

[/quote]

...fatto! Ecco il testo della mail: "Gentilissime dello Sportello, Alcuni Cartelli posti all'ingresso della nostra città sono stati modificati come da foto allegata. Si prega di ripristinare l'aspetto originale. Grazie per la cortese attenzione. I migliori Auguri per le prossime festività. Salvatore Antoci"


Kla - Tue 19/12/2006 or 11:55

Grazie Salvatore di aver accolto la proposta, adesso aspettiamo la reazione del Comune.

 

 


Kla - Fri 29/12/2006 or 17:19
Salvatore, hanno risposto?

Salvatore - Fri 29/12/2006 or 17:47
Non ancora!

Kla - Fri 29/12/2006 or 19:17

Son passati 10 giorni.

NON RISPONDERANNO MAI e non faranno nulla, perche' deve restare tutto cosi'

E' questo che ci meritiamo?


Freddy - Sat 30/12/2006 or 19:42

Non credo che le operatrici dello sportello del cittadino che fino ad oggi hanno sempre risposto alle nostre richieste (magari dicendo semplicemente: "non vi possiamo aiutare") in questo caso abbiano invece voluto tacere per propria scelta.

Credo invece che semplicemente non hanno avuto esse stesse alcuna risposta dagli uffici competenti, e sono certo lo faranno appena avranno notizie,

Ad ogni modo rigiro nuovamente loro la richiesta di Salvatore sperando che questa volta saremo più fortunati.

Freddy


Kla - Mon 12/02/2007 or 23:09

Sto cercando filmati, documentari che descrivono/raccontano l'opera di bonifica del territorio Pontino.

Si può trovare qualcosa ?

Potete darmi qualche riferimento?

grazie 

 


- Tue 13/02/2007 or 08:34
A parte quelli, noti, dell'istituto Luce si può vedere cosa c'è all'Archivio di Stato e altrove....indagherò e ti farò sapere...sempre che non ci sia qualcuno più informato sin da ora

- Thu 22/02/2007 or 16:54

La nostra è una strana città, in questi ultimi anni è stata caratterizzata molto dagli enunciati e poco dalle azioni, oppure, lascio a voi la chiave di lettura, le azioni spesso hanno smentito gli enunciati.

Le ultime amministrazioni hanno scelto come cavallo di battaglia l’impegno per la conservazione e la valorizzazione delle caratteristiche che ricordano la fondazione di Littoria/Latina, sia dal punto di vista architettonico che storico culturale. Ma questo  impegno, nei fatti,  si è tradotto nel modificare,  in maniera desolante (e probabilmente irreparabile.. almeno in tempi brevi), l’aspetto della piazza principale, Piazza del Popolo, a cominciare dal giardino all’italiana. Cominciando con i lecci, alcuni dei quali purtroppo si erano ammalati,si è provveduto ad espiantare tutte  le essenze che crescevano rigogliose a caratterizzare molto piacevolmente la piazza (per chi voglia conoscere o ricordare   il “colpo d’occhio”, suggerisco le immagini riportate nel libro di Capellini-Portoghesi “Le città del silenzio”..): agli occhi di chi, a suo tempo, prese questa infelice decisione,le piante avevano avuto la colpa di “crescere” e “cambiare” l’aspetto del giardino dal momento dell’impianto! I risultati, tra una pista di ghiaccio e  un palcoscenico, sono sotto gli occhi di tutti. Contestualmente si intervenne sulla vasca della fontana, che il progettista originario aveva voluto di marmo di Carrara, dipingendone le pareti interne in civettuolo color turchese (…forse per non far sentire all’allora Sindaco, quando si fosse affacciato alla finestra,o meglio al balcone.., la nostalgia delle sue piscine…), ma la tintura,  oltretutto, risultò essere  di pessima qualità e l’acqua (a ricircolo..) dei getti direzionati verso la “palla” macchiarono irreparabilmente di azzurro il marmo della palla stessa. Per non correre più questo rischio l’attuale assessore alla "qualità urbana" ha disposto che le pareti interne della vasca fossero rivestite di tessere tipo mosaico, sempre azzurre…….con buona pace della conservazione e del rispetto dei progetti di fondazione. Tralascio della sopraelevazione del palazzo comunale, in nome di un fantasioso restauro “filologico”, del colore rosso quasi pompeiano per gli edifici che si affacciano sulla piazza, del piano colore mai applicato, dell’orrida recinzione del Museo Cambellotti e via di seguito, perché questa mia sarebbe troppo  lunga…..voglio solo parlarvi dell’archivio del Comune di Latina…che non esiste! O meglio, tutti i documenti, che non siano quelli recenti, che riguardano l’attività dell’Amministrazione comunale di Latina dagli anni della fondazione, in barba alla legge 1409/63 o al più recente Codice Urbani, che obbliga anche i Comuni ad approntare ed aprire alla consultazione gli Archivi storici, e soprattutto in barba a quanto vanno dicendo lor signori a proposito di “Memoria storica”, giacciono, casualmente sparsi, nei sotterranei della “Casa della Cultura”,in cui furono trasferiti  dopo anni di sosta nei putridi sotterranei del restaurando palazzo Pegasol, alla mercè di topi e umidità e di quanti, potendo accedervi, non decidano di regalarsi un “souvenir”, prima che tutto si decomponga!!! Con buona pace di tutti noi!


Kla - Fri 23/02/2007 or 12:09
Si puo' ipotizzare che in questi "archivi storici" che al momento sono abbandonati nei sotterranei (collocazione indegna) ci siano anche filmati relativi all'opera di bonifica? 

- Fri 23/02/2007 or 12:56

Non so rispondere, tutto quello che so è per sentito dire e nessuno mi ha parlato di materiale diverso da quello cartaceo....Io sono venuta a conoscenza della "non" esistenza dell'archivio storico del Comune, quando ho avuto la fortuna di lavorare, per conto dell'Archivio di Stato di Latina,alla catalogazione dell'archivio dell'Amministrazione Provinciale, dalla fondazione agli anni '80/90,  che è stato affidato appunto all'Archivio di Stato; in quella circostanza seppi che si cercava di sollecitare il Comune perchè provvedesse alla catalogazione dei suoi documenti storici (che risultavano già pesantemente danneggiati..), direttamente o seguendo l'esempio della Provincia: purtroppo senza risultato. Da allora sono passati più di due anni e pare che tutto sia rimasto come allora, anzi, certamente la situazione sarà peggiorata....


renatosd - Fri 23/02/2007 or 17:20

I filmati storici che conosco sono tutti disponibili all'archivio Luce, come Istituto culturale casa dell'architettura  abbiamo accesso al sito per scaricare i filmati, ma non me ne sono occupato io e non so darti dettagli tecnici ne so dirti se il servizio è attivo a utenti singoli e se si a quali costi ... potresti provare a cercare in internet se no ci vediamo un giorno e proviamo con l'Arch.Cefaly a cercare quello che ti serve ... almeno come visione, per una prima cernita.

renato malinconico


Kla - Fri 23/02/2007 or 18:34

Ho trovato tutti i riferimenti che mi servivano nel link sotto riportato.

http://www.storiaefuturo.com/articoli.php


Vincenzo - Sun 18/03/2007 or 12:22

Dal 19 marzo al 5 Aprile presso il Teatro D'Annunzio settimana della cultura scientifica: Le orme dinosauriane nel terrotorio Pontino.

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/1174220529.pdf]Pieghevole_Latina.pdf[/url][/i][/b]

Vincenzo - Tue 01/05/2007 or 11:07

Andiamo avanti ......

Stamane sono andato a farmi una passeggiata per il centro storico e, con molta soddisfazione ho visto dei turisti (un pulman) armati di macchinette fotografiche e guida che immortalavano i luoghi più cartatteristici del centro storico.

Incuriosito, ho deciso di seguirli ed ho percorso insieme a loro tutto il tragitto che prevedeva: Pzza del Quadrato, Viale Italia, Pzza del Popolo, Pzza della Libertà (con sosta prolungata nei pressi della fontana), Pzza San Marco e Palazzo Emme.

Mi sembra di aver capito che il perscorso prevedeva inoltre la visita a Villa Fogliano e a Borgo le Ferriere.  

La guida era molto preparata sulla storia del nostro territorio ed ha illustrato al gruppo (circa 50 persone) la nostra storia.

Non avevo mai visto prima di oggi un gruppo organizzato di turisti così interessato alla nostra terra.

 

 


davide - Tue 01/05/2007 or 19:47

Ma dai Vincenzo, sicuro di non aver sognato? Turisti a Latina, a visitare la città di fondazione? Ma erano italiani o stranieri? E perchè non gli hai scattato delle foto a questo pulman?

DAVIDE


Antares76 - Wed 02/05/2007 or 08:15

Li ho visti anche io, i turisti...quasi non credevo ai miei occhi, mentre si facevano le foto davanti alla fontana della bonifica in piazza del Quadrato...spero che la loro guida si sia astenuta dal raccontargli che di notte i nostri edifici di fondazione sono illuminati da cangianti luci colorate, ci avremmo fatto una pessima figura di beceri provincialotti...

Paolo Ferretti


Baol - Wed 02/05/2007 or 08:39

Nella sua invettiva lo scrittore Pennacchi ha detto che con quella luminaria cangiante Latina sembrava Disneyland... o magari Topolinia!


Vincenzo - Wed 02/05/2007 or 11:29

No Davide non stavo sognando!

Dall'accento erano Laziali (non tifosi della Lazio), ma di qualche paese della Provincia di Roma. Purtroppo in questo periodo per i noti problemi familiari non sono molto ispirato e pertanto la macchinetta fotografica è rimasta a casa.

Comunque nel mese di maggio (mese dedicato alla Madonna) parecchi tutisti Romani si recano a Borgo Grappa dove è presente l'immagine della madonna che, a quanto pare il quel luogo sia apparsa ad una suora. Non conosco molto bene la vicenda e chiedo se qualche utente conosce meglio di me la stroria dell'apparizione.

 


- Wed 02/05/2007 or 11:47

Permettetemi di dire che la conoscenza delle città di fondazione e dell'architettura razionalista è un problema che riguarda soprattutto quanti se ne riempiono la bocca in maniera improvvida senza poi valorizzarle e salvaguardarle (vedasi a piccolo esempio la copertura interna del marmo di Carrara della fontana di Piazza del Popolo con tesserine azzurre da piscina!). In realtà c'è grande interesse intorno all'argomento, anche all'estero:  cito a caso il prof. Michael McNamara, docente di architettura alla Kansas State University, studioso del Mazzoni, dei suoi edifici postali (che qui si vogliono destinare a ben altri usi!) e delle sue stazioni ferroviarie,molte delle quali, come la nostra, inesorabilmente compromesse! Magari questi sparuti turisti che arrivano sono più informati di noi, e  cercano di vedere qualcosa di quanto rimane dalle scellerate demolizioni che  hanno caratterizzato  Latina, prima che se ne cambi completamente la fisionomia!


- Wed 02/05/2007 or 12:48

Su Wikipedia su possono aggiungere note e quanto altro riguarda la città se non permette delle modifiche basta iscriversi se qualcuno ha qualcosa di interessante sulla città può inserirlo il portale come link è già presente.

http://it.wikipedia.org/wiki/Latina

 

 

 


Vincenzo - Sat 05/05/2007 or 10:23

Trasmetto in allegato le copie dell'elenco telefonico di Littoria della Società Telefonica Tirrena TETI, ritrovato a casa di mio padre.

Trattasi dell'elenco del 1942-1943 - Anno XX e XXI E.F.

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/5891813005.pdf]Impaginato.pdf[/url][/i][/b]

a pagina 45 è presente anche uno SPICA

 

E' vietata la pubblicazione da parte di terzi delle presenti immagini

 

 

 


Vincenzo - Thu 02/08/2007 or 18:25

Ci sarà qualcuno che si riconosce in questa vecchia foto ?

Era l'anno 1964 presso la scuola elementare De Amicis in Via G.B.Grassi 

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/4744316408.JPEG]1964 001.JPEG[/url][/i][/b]

Io sono il il quarto da sinistra della terza fila (partendo dal basso). L'insegnante credo di ricordare che era la Sig.ra Minetti !?

Ricordo qualche cognome: Pecora, Ricciardi, Peloso, Centra, Proia, Cacciapuoti, Cannizzaro ? ................

 


Vincenzo - Sun 16/09/2007 or 10:25

Allego un'altra vecchia immagine dei nostri quartieri. Trattasi di ??????

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/3569814936.jpg]confronto6 ex.jpg[/url][/i][/b]

- Sun 16/09/2007 or 11:29
Palazzine INADEL in fondo a Via Carissimi?

anaclerio - Sun 16/09/2007 or 14:07

Mi sembrano le sterpaglie del lotto di terreno da cui è nato il parco Locatelli..

A Via Carissimi, avevo un appartamento là..

ANACLERIO


Vincenzo - Sun 16/09/2007 or 15:02

Esatto !!

e così sappiamo qualcosa di più di Davide (tra tutti i nik utilizzati Davide mi piace di più)

 


anaclerio - Sun 16/09/2007 or 15:24

Anni 80 palazzi in costruzione

Anno 2006 Inaugurazione Parco Locatelli


Vincenzo - Sat 22/09/2007 or 10:46

Le quattro statue inizialmente presenti davanti l'edificio denominato "Casa del contadino" attualmente dove sorge la galleria Pennacchi sono state spostate al palazzo Emme (n.2), una all'ex curia (vedi foto allegata) e l'ultima ????

ANTONELLA.... tira fuori l'ultima.

 

Il seminatore:

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/1190457972.JPG]DSC04071.JPG[/url][/i][/b]

Palazzo Emme

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/3571374315.JPG]Latina0098.JPG[/url][/i][/b]

- Sat 22/09/2007 or 12:11

 

Dunque...la statua del seminatore attualmente è nell'ingresso dell'edificio della Coldiretti(?)..comunque all'incrocio tra via Don Minzoni e Via Gramsci (o come si chiama adesso..visto l'incivile vezzo di cambiare nome alle strade) restituita alla città da un imprenditore che per anni l'ha tenuta (impropriamente) a fare "pubblicità" alla sua attività!!!

p.s. mi viene un dubbio...rileggendo la tua...non è del seminatore che parli! Dell'altra non so...o non mi ricordo...incredibile!!! Comunque io non ce l'ho!!!


Vincenzo - Sat 22/09/2007 or 17:29

L'imprenditore si chiama Galanti e pare che l'abbia regolarmente acquistata e donata al Comune di Latina recentemente. Il problema è la quarta statua (non ricordo il nome) che ai tempi della demolizione della Casa del contadino,  non si sa che fine abbia fatto.  Alcuni avvistamenti venivano dalla zona dei Castelli Romani (Albano, Genzano).

Ricapitolando le statue erano quattro:

1-L'abbondanza (quella con tutte le pagnotte per capirci)

2-La mamma

entrambi presenti davanti il palazzo Emme (vedi foto precedente)

3-Il seminatore (quella della coldiretti)

4-Il Contadino ????

Si dovrebbe "rimediare" qualche foto che le ritrae tutte davanti alla casa del contadino.

 


- Sat 22/09/2007 or 18:22

E questo è un problema!...si dovrebbe vedere sul sito della Casa dell'Architettura....Renato dove sei! Quanto al possesso "improprio" della statua da parte di Galanti, io non so se lui l'abbia comprata, ma sarebbe meglio di no, diciamo che potrebbe averla avuta in "custodia"... Perchè se è  la cosa  fosse vera è assolutamente scandaloso è che qualcuno gli abbia venduto un bene pubblico!!!!! Sarebbe come se qualcuno a Roma vendesse la statua di Marc'Aurelio con tutto il cavallo!!!!


anaclerio - Sat 22/09/2007 or 21:05

Fosse per me metterei il tritolo a quell'insulso grattacielo Pennacchi! Sapete com'è per me è un chiodo fisso, è impossibile non notarlo appena entro a Latina...

ANACLERIO


anaclerio - Tue 25/09/2007 or 21:04

 1)

 

Nella foto attuale si nota il palazzone della vecchia Standa, al posto dell'edificio basso che vi era un tempo, ed inoltre si nota che è stata sopraelevata di un piano la caserma dei Carabinieri, eliminado il tetto e facendo un terrazzo, dove ci sono tutte le antenne. Anche il Comune è diverso, essendo stato ampliato nel tratto che affaccia su Corso della Repubblica.

Inoltre nella prima foto, essendo del 34, ancora non c'è l'Intendenza di Finanza.

ANACLERIO


renatosd - Wed 26/09/2007 or 16:10

 

Si chiamava Cinema dell'Aquila ed è presente sull'atlante della casa dell'architettura c'è la pianta sul livello edifici demoliti e negli allegati c'è sia la documentazione del progetto sia le foto d'epoca (agg. ora mi accorgo che ancora non sono state inserite ma andando sulla casa del contatino vi sono altre foto aeree in cui si vede da altre angolazioni ... c'è anche la caserma esattamente come ora e le prime autolinee all'angolo di latin moda, da non confondere con quelle successive).

Quel terrazzo di cui parli non è la caserma ... quella è più in la ... bensì parte del cinema ora esattoria con sopra gli uffici. A tal proposito è singolare vedere come poi l'edificio attuale ne abbia ripreso la forma .... anche se c'è una discrepanza tra le misure, quindi il dubbio che ci siamo posti (penso irrisolvibile) è se sia stato modificato già tra il progetto e la realizzazione o se sia stato l'edificio attuale a modificarne le dimensioni mantenendo la forma planimetrica ... tra l'altro la sovrapposizione di sagoma  si è riproposta al teatro che ricalca la sagoma dell'edificio demolito.

Riguardo le statue davanti la Casa del contadino ... come Casa dell'architettura abbiamo prodotto un cd multimediale sulla storia dell'edificio quando abbiamo scoperto che il progettista era l'arch.Florestano di Fausto e non Frezzotti, come si millantava impropriamente da tempo. Se non ricordo male una delle quattro statue è tuttora dispersa ...

Chi è interessato al cd sulla casa del contadino può farne richiesta alla casa dell'architettura direttamente dal sito o può richiederla a me ... ho anche il filmato originale dell'inaugurazione dell'Istituto Luce.

renato

PS aoh ... ma visitatelo il GIS della casa dell'architettura ... sarà ancora incompleto ... mancano ancora tante cose ... ma tante ce ne sono ed è gratuito, bisogna solo registrarsi per la privacy e la tutela del diritto d'autore del materiale scaricabile e riproducibile. Vi ricordo il sito: http://www.casadellarchitettura.eu/ entrate in atlante urbano, la prima volta scaricate il plugin di mapguide (è questione di pochi secondi) e buon viaggio in città. Presto faremo il collegamento diretto con local live per le foto aeree.


Vincenzo - Fri 28/09/2007 or 16:20

Questa è l'unica immagine che ho "rimediato" relativamente alla casa del Contadino. Purtroppo è visibile sono una statua delle quattro presenti.

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/3572989266.jpg]casa del contadino.jpg[/url][/i][/b]


renatosd - Fri 28/09/2007 or 18:06

Le Quattro statue di Ulderico Conti sul fronte principale sono: “Il Seminatore”, “La Madre  Rurale”, “Il Pane”, “Il Rurale al Lavoro”

altre opere presenti erano:

Due affreschi (pannelli) del Roveroni

 “La redenzione del suolo dall’Acquitrino” dell’Ortona

“Mussolini Rurale” di Tommaso Cascella

provo a mandarti altre immagini ...

renato

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/2382005954.jpg]Casa del contadino 1.jpg[/url][/i][/b] [b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/2382006238.JPG]Casa del contadino 2.JPG[/url][/i][/b] [b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/2382006404.jpg]Casa del contadino3.jpg[/url][/i][/b]

Vincenzo - Fri 28/09/2007 or 18:33

Grazie Renato, come sempre sei un grande.

Io intanto cambio argomento......

La foto che allego si rierisce all'attuale Via G.P. da Palestrina nel punto dove i quartieri erano completamente divisi tra loro. Alla fine della strada ovviamente c'era una discarica (siamo circa all'altezza del ponte di legno lato Sud).

Ricordo che per passare da un quartiere all'altro in quel punto era un'impresa non da poco conto.... qualcuno ricorda?

 

Saluti

Vincenzo

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/2382008816.jpg]Confronto1 ex.jpg[/url][/i][/b] [b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/5955022475.jpg]confronto2 ex.jpg[/url][/i][/b]

Vincenzo - Sat 29/09/2007 or 07:08

LE FOTO STORICHE TRASMESSE AL PRESENTE PORTATE DALLO SCRIVENTE SONO DI MIA PROPRIETA' E QUINDI NON E' POSSIBILE COPIARE E/O DIFFONDERE ALTROVE SENZA LA MIA AUTORIZZAZIONE.

La foto allegata si riferisce al retro della chiesa di San Luca (appena costruita)

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/2382099430.jpg]confronto3 ex.jpg[/url][/i][/b]

renatosd - Sat 29/09/2007 or 08:23

Caro Vincenzo

Purtroppo quello dei diritti sui materiali pubblicati in internet è un problema quasi irrisolvibile ... nel momento stesso in cui metti foto on-line le metti a disposizione e ne perdi il controllo, per questo ti consiglio di apporre già sul Jpeg una dicitura proprietà vincenzo spica ... se non altro chi le diffonde deve farlo citando automaticamente la fonte ... altrimenti dovrà manipolarla ma poi è più facile comprendere che la foto non è originale e perde valore storico.

ciao e grazie per i complimenti ...  riguardando la mole e la qualità delle discussioni interessanti, penso che qui stiamo tutti facendo qualcosa di grande

renato

PS agg. se ci metti anche la data la storicizzi (basta l'anno)


Vincenzo - Sat 29/09/2007 or 13:24

Renato, grazie el consiglio e, come vedi ho provveduto immeiatamente ad applicarlo.

Allego un'immagine dell'area dove oggi sorge l'Istituto comprensivo Don Milani (nel dubbio di averla già pubblicata)

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/2382144518.jpg]File0006.jpg[/url][/i][/b]

Al centro della foto è visibile una cabina elettrica (attualemnte ancora al suo posto) e nelle vicinanze della cabina è l'attuale ingresso dell'Istituto.

Le strade che vedete in primo servivano a raggiungere il deposito-magazzino di un'impresa edile.

 

 


Vincenzo - Mon 22/10/2007 or 17:44

Senza parole .......

PIAZZA DEL QUADRATO 

Allegato: 19102007211.jpg

Allegato: 19102007212.jpg

PIAZZA DANTE

Allegato: Piazza Dante.JPG

Allegato: Vandali001.JPG

Vincenzo - Tue 23/10/2007 or 18:11

D'accordo, Roma e sempre Roma e la fontana di Trevi e sempre la Fontana di Trevi......

Però anche Latina nel suo piccolo ha i suoi beni artistichi e storici da tutelare e salvaguardare e la cosa che più mi sorprende e che nessuno si meraviglia di nulla quando i nostri beni storici vengono danneggiati.

La notizia che l'acqua della fontana di Trevi è stata semplicemente colorata ha fatto il giro del pianeta in pochi minuti mentre il danneggiamento di piazza del quadrato non ha fatto neanche il giro della piazza stessa.

Manca nella nostra città la cultura del rispetto delle infrastrutture da parte di tutti (cittadini e istituzioni)


Allegato: 19102007212.jpg

Vincenzo - Tue 23/10/2007 or 18:21

Allego la stessa immagine riferita ai primi mesi dell'anno 2007

Allegato: Latina0003.JPG

- Thu 25/10/2007 or 07:34

Caro Vincenzo.....ma sei primi a danneggiare quanto è rimasto, sono i nostri amministratori stessi, cosa ci possiamo aspettare? A proposito di fontane, vogliamo parlare ancora una volta di quella di piazza del Popolo, che è stata rivestita al suo interno, a cura dell'Assessorato "competente",   di ridicole tesserine azzurre da piscina? Il marmo di Carrara rivestito d'azzurro? E' vero che questa scelta scellerata era stata già perpetrata dalla precedente gestione Finestra, peraltro con una mano vernice, che con l'acqua in ricircolo aveva "azzurrato" anche la palla, ma farla diventare "definitiva" con le piastrelle, invece di ripristinare la fontana come era e come era stata progettata, è ancora più grave e deprecabile dell'azione dei vandali!!


Vincenzo - Fri 26/10/2007 or 08:39

Cara Antonella,  comunque , nessuna scelta "sbagliata" dell'Amministrazione o del tecnico (tizio o caio) e/o di qualsiasi schieramento politico può giustificare in qualche modo il vandalismo che ultimamente colpisce il centro storico della nostra città.

Oggi sono influenzato e me tocca stà a casa


 

 

 


Vincenzo - Fri 26/10/2007 or 16:12


Per la gran parte della cittadinanza il palazzo ha sempre avuto la configurazione attuale: solo pochi e attenti conoscitori della storia pontina e in particolare della città di Latina in realtà sanno che al centro del Palazzo M era collocata una torre, che costituiva l’asse centrale dell’edificio, abbattuta a seguito di un bombardamento nel 1944 e della quale rimangono scarse testimonianze. Coloro che volessero ammirarne la ricostruzione virtuale (immagine sotto) possono recarsi proprio a Palazzo M che fino al 28 Ottobre ospita una mostra itinerante intitolata “L’Architettura delle Case del Fascio in Italia e nelle Terre d’Oltremare”, organizzata dalla fondazione Cesar Onlus in collaborazione con l'Archivio Centrale dello Stato e il supporto della regione Lazio.

L’esposizione, avulsa da ogni retorica sul passato, è strutturata secondo un percorso storico-stilistico e geografico e propone disegni di progetto ( molti realizzati), grafici, fotografie d’epoca originali, accompagnati da filmati dell’Istituto Luce. Una sezione infine è dedicata alle città di nuova fondazione dell’Agro Pontino.

 


 


torre


davide - Fri 26/10/2007 or 21:03

Era il 18 dicembre 2004 (me lo ricordo benissimo) quando Zaccheo annunciò che avrebbe ricostruito la Torre Littoria di Palazzo M. Da allora non se ne è saputo più niente, nè Zaccheo o altri sono tornati sull'argomento.

Purtroppo sul sito di Latina Oggi l'articolo non è più disponibile.

Già diversi anni fà lo scrittore Pennacchi propose la sua ricostruzione, abbinata però all'abbattimento dell'orrendo isolato che ospità il SuperCinema, in modo che palazzo M e il palaculura possano dialogare attraverso un colonnato

ARKAN


renatosd - Sat 27/10/2007 or 07:41

Quello che tu attribuisci a Pennacchi era semplicemente il progetto non realizzato della sistemazione del quartiere "Aereonautico" con palazzo M i due portici e il palazzo dell'ex GIl (già istituto per geometri e ora teatro) con in basso l'enorme caserma anch'essa mai realizzata .... prima ancora e solo in fase embrionale palazzo M era previsto non dove è ora ma in testata al corso al pari del tribunale con viale mazzini ... e da li nasceva la leggenda di voler scrivere Mussolini con i palazzi a giro sulla circonvallazione ... tutto è graficizzato sul GIS della casa dell'architettura con in celeste la sistemazione mai realizzata e con documenti vari del progetto di palazzo M con la famosa torre.

renato malinconico


davide - Sat 27/10/2007 or 18:07

Caro Renato, esatto, Pennacchi riprende quel progetto mai portato a termine..

Non sapevo cmq che Palazzo M dovesse sorgere sulla circonvallazione, e che i vari palazzi sarebbero dovuti andare a formare la parola Mussolini.

Invece riguardo la caserma mai costruita, questa dove sarebbe dovuta sorgere?

ARKAN


davide - Sat 27/10/2007 or 18:13

Caro Renato, siccome non posso accedere al GIS, se lei fà qualche screen shot della situazione che descrive e la pubblica su questo post, le sarei immensamente grato.

ARKAN


Vincenzo - Sat 27/10/2007 or 19:54

Allegato: img323.jpg

Siamo agli albori dei nostri quartieri. L'immagine si riferisce a Via ............................

 


- Sun 28/10/2007 or 07:09
....Cilea? O mi sa che è la strada che passa sotto casa tua!

davide - Sun 28/10/2007 or 18:16

A me quei condomini bianchi ricordano le vie attorno Largo Petrassi in Q5, dove prima delle elezioni volevano realizzare il campo di calcio..  

Sarebbe interessante che il Sig. Vincenzo scattasse una foto oggi dalla stessa angolazione, per vedere come è cambiato il territorio a seguito dell'urbanizzazione.

ARKAN


Vincenzo - Sun 28/10/2007 or 19:21


Vincenzo ha scritto:

Allegato: img323.jpg

Siamo agli albori dei nostri quartieri. L'immagine si riferisce a Via ............................

 

Si Antonella è Via Cilea.

Ddavide, la foto è stata scattata dove oggi sorge l'Istituto Don Milani e pertanto è praticamente impossibile trovare lo stesso identico punto.  Comunque i punti di riferimento a distanza di tempo sone gli edifici sulla sinistra e la cabina Enel sulla destra.

 Allegato: confronto.JPG


davide - Sun 28/10/2007 or 19:27
di GIOVANNI DEL GIACCIO


Italiane e disposte a tutto. Così venivano presentate negli annunci e così erano realmente. Altro che straniere, ormai “inflazionate”, qui c’era l’occasione di avere prestazioni sessuali da casalinghe e la cosa aveva attirato più di qualche cliente. Al punto che i residenti in quella palazzina di via Cilea avevano deciso di rivolgersi ai carabinieri.
I militari del comando provinciale, agli ordini del colonnello Leonardo Rotondi, da oltre un mese hanno intensificato i controlli nel settore dello sfruttamento della prostituzione. Arresti e denunce ma finora sempre in ambienti stranieri. Questa volta no, a dirigere il tutto c’era Maria Fiorentini, romana di 56 anni, e le donne che fornivano prestazioni sessuali con tariffe che oscillavano da 50 a 200 euro erano rigorosamente italiane. Casalinghe che dovevano “arrotondare” o semplicemente volevano un passatempo remunerativo, stanche della vita di tutti i giorni. In questa occasione, però, i carabinieri del reparto operativo non solo hanno arrestato la donna per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione ma hanno anche sequestrato l’appartamento. La donna pagava l’affitto, è vero, ma la destinazione è civile abitazione ed essendo l’immobile diventato il luogo nel quale si consumava lo sfruttamento sono scattati anche i sigilli, provvedimento inedito finora in provincia. Proprio il colonnello Rotondi aveva annunciato la linea dura in tal senso.
A seguito delle segnalazioni arrivate dalla zona i militari hanno avviato gli accertamenti e quando è scattato il blitz hanno trovato la “maitresse” e una donna che stava fornendo una prestazione. Secondo gli investigatori altre casalinghe, tutte dell’entourage dell’arrestata e di Roma e provincia, si presentavano a turno nella casa di via Cilea. Un paio di stanze nelle quali si potevano ospitare clienti anche contemporaneamente. Bastava chiamare un numero di cellulare che si trovava sugli annunci economici di un quotidiano, prendere appuntamento con la tenutaria e arrivare in via Cilea per ricevere la prestazione. Alla Fiorentini - che pagava l’affitto, provvedeva agli annunci e fissava gli appuntamenti - andava la metà dell’incasso, il resto era per le donne che si prostituivano e poi tornavano a casa come se niente fosse.
I guadagni erano ingenti, i militari oltre a due telefoni cellulari hanno sequestrato anche altra documentazione utile per proseguire negli accertamenti. Per Maria Fiorentini, invece, si sono aperte le porte del carcere di Rebibbia.

http://www.ilmessaggero.it/view.php"1" cellspacing="1" cellpadding="1" align="center">


- Mon 29/10/2007 or 08:47
Il meretricio è uniformemente rappresentato nel mondo....  questo post,  invece che rappresentativo della storia del nostro territorio, mi sembra inutilmente pruriginoso!!! Piuttosto mi sembra più significativo questo... http://www.i4it.it/LatinaOggi2/openPdf.php

Vincenzo - Mon 29/10/2007 or 18:42

Davide, avessi sbagliato post ??  Questo post è relativo alla storia del nostro territorio e non alla prostituzione..

 


TRS - Tue 30/10/2007 or 07:39

Beh, Vincenzo, si sa che la prostituzione è il mestiere più vecchio del mondo...

 

Stefano


Vincenzo - Tue 04/12/2007 or 19:17

Allegato: IMG_0175.JPG

Un tuffo nel recente passato......

 


Vincenzo - Fri 07/12/2007 or 17:29


Visita a Latina di SS. Papa GIOVANNI PAOLO II°

Allegato: Papa01.jpg   Latina, Piazza San Marco

chi ricorda la data, il nome del Sindaco, Vescovo e Prefetto (si intravede dietro i fiori)

 


Kla - Fri 07/12/2007 or 17:58

Data: 28-09-91

Vescovo : Pecile

Sindaco : Redi

Prefetto : Nin zo'

 

 


Vincenzo - Wed 12/12/2007 or 19:36
dal 1949

Allegato: prima.JPEG
 

al 2007

Allegato: dopo.jpg

 

VINCENZO

 

 

 


Vincenzo - Mon 31/12/2007 or 09:16

Allegato: 20122007261.jpg

Qualcuno di Voi riesce a capire (oppure conosce) cosa era scritto sulla lastra di marmo presente nella parte superiore dell'ingresso dell'aula Consiliare (lato Corso della Repubblica - vicino l'anagrafe) ???

 


gasby - Thu 03/01/2008 or 16:27

 Buongiorno a tutti!!

Sono un neo iscritto sul sito q4/q5, anche se residente da diverso tempo.

Ma sono sopratutto un grande amante della storia della nostra Latina, e della provincia tutta.

Mi getto quindi nel vostro forum.

Segnalo questo sito che ho trovato su internet con delle bellissime foto d'epoca riguardanti la scultura monumentale a Latina e provincia.

http://www.online.latina.it/scultura/cartina.html


Vincenzo - Wed 06/02/2008 or 21:41

Allegato: PALME

Diamo addio ad un'altro "pezzo" della nostra storia in P.le Palos de la Frontera.

 


- Thu 07/02/2008 or 10:16

Caro Vincenzo, è vero che le palme fanno parte della storia di Latina, ma è anche vero che, come tutte le piante (e non solo..)non sono eterne! In questo caso, addirittura periscono per l'attacco di un parassita. Per non rinunciare alla  storia della nostra città ed a questa sua"caratterizzazione botanica", basterebbe piantare delle nuove palme, che certo avranno bisogno di crescere...ma il tempo la nostra giovane città ce l'ha!   Si può prendere esempio dalle case di Nasso, ma  piantare le palme  in terra, come natura insegna, invece che sui tetti! Comunque, se hanno sostituito i lecci malati sugli Champs Elisèes a Parigi, non si capisce perchè non si possa fare altrettanto con gli alberi che muoiono a Latina! Il problema vero è che da noi gli alberi e le piante si tagliano e basta, con grande disinvoltura!


gasby - Fri 08/02/2008 or 12:21

in merito alla morìa delle palme, causata dall'esotico parassita, che va sotto il nome di Punteruolo Rosso, io avrei una proposta.

I tristi buchi lasciati dalle palme tagliate, andranno riempiti da nuovi alberi.

Anche  i tronchi/totem che ancora aspettano l'inevitabile arrivo della sega che li abbatterà, andranno  sostituiti ( questo è un impegno che si deve assumere la nostra Amministrazione Pubblica).

Perchè non sostituirli con l'essenza mediterranea per eccellenza, ossia l'olivo?

Sempre più spesso, vengono utilizzati nei giardini a scopo ornamentale, il loro fascino italico renderebbe Latina unica e il Punteruolo rimarrebbe a bocca asciutta........


Vincenzo - Tue 12/02/2008 or 19:53

Allegato: 12022008338.jpg

Ex Albergo Italia in Piazza del Popolo.

 


renatosd - Sat 08/03/2008 or 09:03

ho ritrovato una vecchia foto che scattai da casa di mio padre a via Isonzo - quartiere R6 era la fine dei '70 inizio anni '80 ... così ne ho fatta una dalla stessa finestra oggi ... è pura curiosità per capire come si è modificato il paesaggio urbano e di come sia aleatorio considerare ancora solo la Latina di Fondazione ignorando quello che è successo dagli anni '50 ad oggi ...

(ps ovviamente l'ottica degli obiettivi è diversa)

renato

Allegato: Latina_r6_fine_'70_a.JPG

Allegato: Latina_r6_2008_a.JPG


Vincenzo - Mon 10/03/2008 or 17:14

Allegato: 09032008366.jpg

Qualcuno conosce la storia della "Madonna di Borgo Grappa" situata nei pressi dell'asilo Comunale che, pare sia apparsa ad una suora negli anni '60. 

Chi era la suora ?  è vivente ?  l'apparizione è riconosciuta dalla chiesa ? e tanto altro ancora.............

 

 


gasby - Sun 16/03/2008 or 20:13

Non so se la suora in questione sia ancora viva, so per certo che la chiesa non ha riconosciuto l'apparizione.

L'asilo da allora è oggetto di un vero e proprio pellegrinaggio da parte di devoti della Vergine Maria, che arrivano (solitamente a Maggio, mese mariano) con decine di pullman per pregare davanti al luogo dell'apparizione. Ma non si celebra nessun rito nella Chiesa di B.go Grappa.

So anche che l'ordine della suora (che non so quale sia) ha fondato un santuario a Bassiano. Ho avuto modo di vederlo è bellissimo. Si trova lungo la strada che porta al rifugio di Bassiano su Monte Semprevisa.


Salvatore - Mon 17/03/2008 or 16:45

Si tratta di un convento di suore Cistercensi Trappiste. E' Aperto al pubblico solo alcune domeniche pomerioggio (non ricordo quali). Non sono ammesse visite "turistiche" ma solo visite "religiose". Se volete sempliceemnte dare uno sguardo all'architettura del complesso e al parco molto ben curato, dovete avere l'accortezza di rispetatre le rigidissime regole che impongono silenzio, abbigliamnrto appropriato. Le donne sono ammesse solo con la gonna (no pantaloni) e con il velo.

Salvatore.


Vincenzo - Wed 19/03/2008 or 10:35

E' di ieri la notizia che il consigliere comunale Chiarato di AN ha chiesto all'ufficio toponomastica di inserire alla cartellonistica la dicitura "già Littoria".

Cosa ne pensate ?

Vincenzo

 


gasby - Wed 19/03/2008 or 11:31

Niente di male, la storia non va dimenticata.

Le origini della nostra città sono quelle, nel bene e nel male non vanno rinnegate.

Anzi, anche per i nostri borghi dovrebbe valere la stessa regola:

Borgo Grappa già Casal dei Pini

Borgo Podgora già Passo Genovese

Borgo S.Maria già Gnif Gnaf

Ne ho dimenticato qualcuno?


- Wed 19/03/2008 or 12:18

Sul cartello che indica Borgo Santa Maria la dicitura "già Gnif Gnaf" c'è da sempre....comunque sono d'accordo, così la si finirebbe con questa insipiente diatriba: la città che è nata nel '32 come Littoria, dal '46 è diventata Latina....e ormai dovrebbe esserci abituata...e questo soprattutto per quelli che vi sono nati quando già era Latina! 


gasby - Wed 19/03/2008 or 13:08

Ho commesso un grave errore al quale rimedio subito:

Borgo Podgora una volta era Sessano, mentre Passo Genovese era l'attuale Borgo Sabotino.

Sorry


- Wed 19/03/2008 or 13:13
Non è grave....e mi pare che l'attuale Borgo Piave fosse "La Botte"...ma forse era Borgo Carso....Devo andare a ripassare!!!

Kla - Wed 19/03/2008 or 13:14

Ma si è giusto ricordare la storia mettiamo gli ex nomi ovunque.

Quando dalla Toscana arrivo in Liguria mi piacerebbe vedere "ex Regno di Sardegna" e Milano potrebbe scrivere "ex Mediolanum" facendo anche non volendo pubblicità a chi ne ha tanto bisogno.

A pensarci bene quanti ex nomi potremo scrivere nei cartelli delle località e quanta nostalgia.

 


- Wed 19/03/2008 or 13:20
Ma vuoi mettere quanti bei papìri con una sfilza di nomi!!  Comunque, vale la pena di ricordare che proprio perchè non si può  e non si deve cancellare la storia,  l'aver ribattezzato Littoria  col nome Latina è   la ormai "storica" conseguenza di eventi "storici"!

Vincenzo - Wed 19/03/2008 or 16:08
gasby ha scritto:

Niente di male, la storia non va dimenticata.

Le origini della nostra città sono quelle, nel bene e nel male non vanno rinnegate.

Anzi, anche per i nostri borghi dovrebbe valere la stessa regola:

Borgo Grappa già Casal dei Pini

Borgo Podgora già Passo Genovese

Borgo S.Maria già Gnif Gnaf

Ne ho dimenticato qualcuno?

Borgo Montello (Conca)

Borgo Bainzizza (Piano Rosso)

Borgo Piave (Passo Barabino)

Borgo Carso (La Botte)

Bogo Sabotino (Passo Genovese o Passo dei Genovesi)?

Vincenzo


stefano - Wed 19/03/2008 or 20:11

Borgo Faiti già Foro Appio

Saluti 


Vincenzo - Thu 20/03/2008 or 10:35

Diciamo che Borgo Faiti merita un capitolo a parte in quanto le sue origni si perdono con la nascita della Via Appia. All'epoca era un'antica posta e molto probabilmente è presente anche un'acropoli. Ho diverse foto nonchè diverso materiale storico di Foro Appio.

Vincenzo

 


gasby - Thu 20/03/2008 or 10:47

Da qualche parte ho letto che l'apostolo S.Paolo, nel suo viaggio verso Roma sostò a Foro Appii (attuale S.Michele), Treas Tabernae (attuale Cisterna) e anche a Tor Tre Ponti, sove sono presenti stazioni di posta sulla Vecchia Via Appia (dovrebbe essere addirittura documentato sul Vangelo.

 Luca


gasby - Thu 20/03/2008 or 10:52
  Riporto qui di seguito da: Itinerari dell'apostolo Paolo di  di Lorenzo De Lorenzi tratto dal sito: www.gliscritti.it
  
POZZUOLI - FORO DI APPIO:

km 155. Dopo una settimana di permanenza presso i cristiani di Pozzuoli, Paolo proseguì alla volta di Roma. Se l'Appia fu raggiunta a Capua egli prese la strada che uscendo subito a Nord di Pozzuoli descriveva un leggero arco dal 6° km all'8° in direzione NNE, puntando con linea retta su Capua e lasciando Atella (a mezza via) a circa 7 km sulla destra.
Più probabile sembra, tuttavia, l'innesto poco sotto Sinuessa: la via era comoda ugualmente e più breve. In questo caso si raggiunse Cuma e si attraversò Liternum per la via che verrà sistemata più tardi da Domiziano (81-96 d.C.) che le darà il nome (al Sud — con i tronchi della Popilia — raggiungeva la punta calabra e si riimmetteva nell'Appia a Taranto dopo aver proseguito sempre lungo le coste; al Nord la via costiera ripartiva da Terracina con la diramazione —chiamata poi Severiana — che si andava a congiungere all'Aurelia ad Est di Alsium).
Raggiunta Sinuessa, per l'Appia si toccò Minturno, Formia, Fondi, Terracina. Era qui che la grande via consolare, dopo essersi inerpicata e discesa dal monte, diveniva quasi impraticabile a causa dell'acqua delle paludi: un canale che la costeggiava ovviava all'inconveniente e il passeggero (che circa il 44 a.C. si chiamò ORAZIO — Satire I, 5 — e ora probabilmente fu anche Paolo) veniva sbarcato direttamente al Foro di Appio, al 43° miglio da Roma (= 64 km): precisamente qui stava ad attendere l'Apostolo una prima delegazione della Chiesa romana: «ed egli si rincuorò» (At 28, 15). (Nota dell'Areopago: Foro di Appio è oggi, probabilmente, Borgo Fàiti).

FORO DI APPIO - TRE TAVERNE:

km 15. L'ubicazione di Tre Taverne non è concorde: l'itinerario di Antonino e la Tavola di Peutinger (striscia itineraria di m 6,80 x 33/35 cm, ora conservata a Vienna; è una copia medievale — sec. XII/XIII — di una carta del mondo redatta nell'età imperiale romana, forse già prima del 200 d.C.) stabiliscono il 33° miglio da Roma (= 49 km); CICERONE, Ad Attìcum 2, 12, vuole che sia alla congiunzione sull'Appia della via proveniente da Anzio. Non doveva in ogni modo rimanere molto discosto dall'odierna Cisterna.

TRE TAVERNE - ROMA:

km 49. Si passò poco distante da Velletri; poi per Ariccia e Boville. Infine s'entrò in Roma probabilmente per la porta Capena (se non ci si diresse subito al “Castrum Praetorium”). Là Paolo doveva rimanere ancora due anni, sotto custodia militare. Ma «la parola di Dio non s'imprigiona» (2Tm 2,9): egli «predicava il regno di Dio e insegnava sul Signore Gesù Cristo con tutta libertà» (At 28, 30 ss).

 

Saluti

Luca


gasby - Mon 07/04/2008 or 15:41
Vincenzo ha scritto:

Allegato: 20122007261.jpg

Qualcuno di Voi riesce a capire (oppure conosce) cosa era scritto sulla lastra di marmo presente nella parte superiore dell'ingresso dell'aula Consiliare (lato Corso della Repubblica - vicino l'anagrafe) ???

 

 

Passando davanti l'anagrafe l'altro ieri mi sono ricordato della domanda che si faceva il Sig. Vincenzo, io credo di aver tradotto" in:

"EPICA??  GALLERIA D'ARTE MODERNA"

Su epica ho qualche dubbio, ma il resto, dal vivo.in una bella giornata di sole, si riesce a leggere abbastanza bene.

Ciao

Gasby


Vincenzo - Tue 08/04/2008 or 17:20
gasby ha scritto:

Passando davanti l'anagrafe l'altro ieri mi sono ricordato della domanda che si faceva il Sig. Vincenzo, io credo di aver tradotto" in:

"EPICA??  GALLERIA D'ARTE MODERNA"

Su epica ho qualche dubbio, ma il resto, dal vivo.in una bella giornata di sole, si riesce a leggere abbastanza bene.

Ciao

Gasby

Si Gasby, molto probabilmente c'è scritto GALLERIA D'ARTE MODERNA, mentre non mi convince la prima parola.

Appena posso faccio una foto particolareggiata.

Saluti

Vincenzo

 


Kla - Tue 08/04/2008 or 17:30

Vincenzo, quando ti ci trovi fotografa anche il portone di ingresso per far vedere a tutti in che condizioni si trova (meglio sarebbe fotografarlo quando è chiuso, rende di più).

Salutoni


Vincenzo - Tue 08/04/2008 or 17:40
Kla ha scritto:

Vincenzo, quando ti ci trovi fotografa anche il portone di ingresso per far vedere a tutti in che condizioni si trova (meglio sarebbe fotografarlo quando è chiuso, rende di più).

Salutoni

OK, agli ordini !!!! 

 


MarmaLT - Tue 08/04/2008 or 20:47

Sinceramente lo chiesi già durante le elezioni amministrative a Vincenzo ZACCHEO, pur non condividendo gli ideali dell'epoca... non mi ha mai scandalizzato, parlare delle origini di questa città. Mio padre, parlando di segni, lui che difese il mosaico con Mussolini della Chiesa di Sabaudia da possibili tentativi di "bande rosse", come le chiamava lui, diceva sempre " E' un pò come se noi volessimo, da cristiani, demolire il Colosseo perchè simbolo degli Imperatori pagani che fecero sbranare cristiani".. . La storia è storia, nasconderci le origini non ci fa migliori, anzi ci impedisce di confrontarci con sul significato di quell'epoca che, per me fu, sciagurata per le guerre che ha prodotto e le leggi razziali approvate.


Kla - Fri 18/04/2008 or 18:44
Vincenzo ha scritto:
Kla ha scritto:

Vincenzo, quando ti ci trovi fotografa anche il portone di ingresso per far vedere a tutti in che condizioni si trova (meglio sarebbe fotografarlo quando è chiuso, rende di più).

Salutoni

OK, agli ordini !!!! 

 

 

Vincenzo, vuoi vedere che lo mettono a posto il portoncino prima che tu riesca a fotografarlo bene come sai fare?

Se fosse così avremo almeno raggiunto un altro risultato.

Salutoni

 


Vincenzo - Sat 19/04/2008 or 11:18
Molto probabilmente questo è l'unico monumento pubblico dove non è stata rimossa la scritta LITTORIA

Allegato: 19042008493.jpg

Allegato: 19042008494.jpg
 


MarmaLT - Tue 22/04/2008 or 16:40


Allegato: podere_colonico.jpg
Vorrei, non so se sia il posto giusto porre l'attenzione sui vecchi e cari poderi le c.d. 'Case Coloniche', dove, i figli e nipoti dei pionieri della bonifica, hanno passato periodi più o meno lunghi della loro vita.. altri ci vivono ancora. Quei poderi hanno perso in alcuni casi la loro identità, pezzi di storia violenta. Noi abbiamo sempre l'istinto distruttivo - pensate alla scala a collo d'oca della Poste Centrali - dove io con il mio amico e/o compagno Giancarlo (all'epoca mio padre consigliere comunale della DC ed il suo del Partito Comunista Italiano), facevamo a 'scivorella'. Un genialaccio decise che per esigenze di miglioramento del servizio postale ( quando mai questo è accaduto) necessitava demolirla e ampliare il manufatto. Bene Ora si cerca di ricostruirla la scala collo d'oca... poi verrà una nuova amministrazione che la demolirà e poi chi la costruirà... ma con i soldi nostri, sempre ed in ogni tempo.

Fatta questa lunga considerazione, torno al podere 'casa colonica' qualcuno fa dei ritocchi per darne una luce di freschezza (ci scusi il proprietario).. altri li stravolgono fino a renderli irriconoscibili.

Siamo alle solite.. la testa non la usiamo ma forse non è solo prolema di testa, forse di 'testoni'.

Allora se incontrate case che nei vostri ricordi assomigliavano a questa molto graziosa salutate i proprietari e ringraziateli per conservarci un pò di memoria del territorio... altrimenti fategli una foto e facciamo vedere come si stravolgono i piccoli pezzi di storia di questo territorio.


Salvatore - Tue 22/04/2008 or 16:48

Gli "stravolgimenti" di cui parli, caro mario, sono figli di un padre e di una madre!

La madre è l'illegalità diffusa e l'assenza di controlli. Senza un piano regolatore, senza norme e prescrizioni precise su come ristrutturare, senza controlli, ognuno fa quello che gli pare.

Il padre è lo smarrimento dell'amore per il bello, la fine del senso dell'armonia , la mancanza di buon gusto. Anche in assenza di regole e di controlli un popolo dotato di una cultura del bello e di buon gusto non afrebbe mai gli scempi che è possibile vedere da noi.

Salvatore


- Wed 23/04/2008 or 11:17

Caro Salvatore, io mi fermerei all'illegalità diffusa e alla mancanza (voluta) di controlli, perche il piano regolatore esiste, ma viene sistematicamente stravolto con o senza colpi di varianti! E nonostante il Comune paghi profumatamente addirittura docenti universitari per redigere piani del colore e stabilire le regole per le ristrutturazioni e non solo, ognuno fa quello che preferisce (a cominciare dall'Amministrazione) con la certezza  dell'impunità. Quanto all'amore per il bello, al senso dell'armonia ed al buon gusto, caro Salvatore...tu stai parlando di Cultura! E tra i nostri amministratori non è materia diffusa......E non parliamo dell'attenzione dell Sovrintenenza....Comunque, per conoscenza, l'associazione ItaliaNostra, sta completando una mappatura/catasto degli edifici rurali superstiti nella loro originalità, su tutto il territorio della bonifica....i risultati saranno pubblicati quanto prima.


Salvatore - Wed 23/04/2008 or 12:35

Hai ragione. Intendevo dire "senza un piano regolatore che viene fatto rispettare".

Per quanto riguarda la cultura del bello mi riferivo a quella terra terra del contadino che decide di "ampliare" la sua casa ONG, del committente che si fa costruire la casa (pardon, villa!) abusiva. Ci sono posti dove persino una catapecchia è tirata su con gusto ed è "bella". Qui da noi gli edifici "belli" sono merce rarissima.

Salvatore


Vincenzo - Thu 24/04/2008 or 14:12
Vincenzo ha scritto:
Molto probabilmente questo è l'unico monumento pubblico dove non è stata rimossa la scritta LITTORIA

Allegato: 19042008493.jpg

Allegato: 19042008494.jpg
 

Siamo poco conoscitori del nostro territorio in quanto c'è un'altro monumento dove non è stata tolta la dicitura di Littoria.

Dove si trova ? 

 

 


gasby - Thu 24/04/2008 or 15:26
Vincenzo ha scritto:
Vincenzo ha scritto:
Molto probabilmente questo è l'unico monumento pubblico dove non è stata rimossa la scritta LITTORIA

Allegato: 19042008493.jpg

Allegato: 19042008494.jpg
 

Siamo poco conoscitori del nostro territorio in quanto c'è un'altro monumento dove non è stata tolta la dicitura di Littoria.

Dove si trova ? 

 

 

 

Vincenzo:

La scritta LITTORIA, è visibile in alcuni tombini sparsi in giro per il centro della città (quelli che rimangono, che non hanno fatto sparire i vari collezionisti e nostalgici in cerca di cimeli)

Ho letto che un romano tentava di venderne uno su e-bay, sottratto a Sabaudia.......

 Gasby


gasby - Thu 24/04/2008 or 16:04
Vincenzo ha scritto:
Vincenzo ha scritto:
Molto probabilmente questo è l'unico monumento pubblico dove non è stata rimossa la scritta LITTORIA

Allegato: 19042008493.jpg

Allegato: 19042008494.jpg
 

Siamo poco conoscitori del nostro territorio in quanto c'è un'altro monumento dove non è stata tolta la dicitura di Littoria.

Dove si trova ? 

 

 

Ho tovato!!!!!

La dicitura LITTORIA si legge ancora sul cippo commemorativo, donato dalla citta di Treviso alla città di Littoria/Latina, che si trova in Piazza Dante, di fronte la scuola elementare.

Allego foto d'epoca.

 


gasby - Thu 24/04/2008 or 16:04

Allegato: latina.jpg

Vincenzo - Fri 25/04/2008 or 11:29
gasby ha scritto:

Allegato: latina.jpg

Esatto.

 


gasby - Fri 25/04/2008 or 16:50


Allegato: IMG_3537.jpg

Allegato: IMG_3534.jpg
Qualche foto recente....

 


- Fri 25/04/2008 or 17:47

gasby ha scritto:

 La dicitura LITTORIA si legge ancora sul cippo commemorativo, donato dalla citta di Treviso alla città di Littoria/Latina, che si trova in Piazza Dante, di fronte la scuola elementare.

 

Il cippo fu donato da Tarvisio non da Treviso..diamo a Cesare quel che è di Cesare!


Vincenzo - Fri 25/04/2008 or 18:05

Comunque, c'è in città un' altro monumento storico dove si legge chiaramente "Littoria".

Qual'è ?


Kla - Fri 25/04/2008 or 18:45

A proposito di cose da cercare nella storia del territorio, chi sa dove si trova, PERCHE' E' CHIUSA e da quanto la PINACOTECA CIVICA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA di LATINA che fu fondata nel 1937 ?

La collezione di opere in essa contenuta venne in gran parte dispersa a seguito degli eventi bellici. Nel 1994 le cinquanta opere residue ed un consistente nucleo recuperato dai Carabinieri, vennero esposti al pubblico in modo permanente. Dal 1996 un progetto di acquisizioni attraverso ulteriori donazioni ha arricchito la galleria di ulteriori 400 opere.

Salutoni


- Fri 25/04/2008 or 19:03
Quello che è stato ritrovato della pinacoteca, che in gran parte era formata dalle opere esposte in una edizione speciale della biennale di Venezia e che erano state donate alla nostra città nuova, sono raccolte nei locali appositi della Casa della Cultura, a meno di spostamente recenti di cui non so.....

Kla - Fri 25/04/2008 or 20:59

Ma il pubblico può vedere queste opere o no?

Perchè e da quando è stata chiusa la Pinacoteca ?

Con la scarsità di gallerie d'arte a Latina, non sarebbe il caso di farla riaprire ?

CHE STORIA del territorio c'è in questa faccenda ?

 

 

 


Salvatore - Sun 27/04/2008 or 17:22

Guardate cosa ho trovato. Qualcuno sa dove sono?

Allegato: littoria 1

Allegato: littoria 2


Kla - Mon 28/04/2008 or 11:28

Ho ricevuto informazioni dall' Assessore alla Cultura e le riferisco pubblicamente, che la storica PINACOTECA CIVICA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA di LATINA riaprirà presumibilmente nell'autunno del corrente anno 2008.

Questa è una buona notizia, ma fino a che la Pinacoteca non sarà aperta...

Troppe promesse disattese ci hanno reso poco fiduciosi, pertanto per il momento aspettiamo e vigliliamo!

Salutoni

 

 


gasby - Mon 28/04/2008 or 15:35

@kla: Ma dove avrebbe sede la Pinacoteca?

@VINCENZO: La 1° foto dovrebbe essere fuori la ex-scuola elementare di Borgo Grappa ora sede della Circoscrizione, la 2° foto dovrebbe essere fuori la Casa del Combattente in Piazza S.Marco. Giusto?

 


Kla - Mon 28/04/2008 or 17:08

Gasby, la Pinacoreca si trova nel Palazzo della Cultura in Via Umberto I.

 


Kla - Tue 29/04/2008 or 10:56

Questa mattina sono stato alla Pinacoteca e con mia grande sorpresa ho scoperto che è APERTA AL PUBBLICO nei seguenti orari 10-12 LUNEDI', MERCOLEDI', VENERDI' E SABATO 10-12 E 16-18.

Consiglio a chi non lo avesse ancora fatto di visitare questa mostra, oltrettutto non si paga nulla.

Per quanto riguarda le iniziative previste dall'Assessorato alla Cultura in autunno relativamente alla Pinacoteca mi riservo di chiedere maggiori dettagli alla prima occasione.

Salutoni

 Kla 

 

 


gasby - Tue 29/04/2008 or 14:03

Non mancherò....

 

 


Kla - Sun 25/05/2008 or 21:41

Piazza del Popolo in costruzione, chissà perchè la scritta così grossa "VIETATO FUMARE" sopra la porta  dell'edifico che oggi non c'e' più ?

Allegato: Costruzione_Piazza_Popolo_Latina.jpg


Vincenzo - Mon 26/05/2008 or 06:55

Sulla vecchia strada c'era un distributore di carburanti.

 


Kla - Sun 01/06/2008 or 17:31

Dove si trova questo portone che avrebbe bisogno di una bella sistemata?

Allegato: Portoncino.JPG

Strano che l'Assessore all'Arredo Urbano non se ne sia ancora accorto.

Salutoni

P.S.

Vincenzo, per favore non rispondere, per te sarebbe troppo facile.


michfabi - Mon 02/06/2008 or 04:49

Buongiorno al Q4 e al Q5.

Viva il 2 giugno!

Evviva alla mia Patria!

Viva la festa della nostra Repubblica!

M.


Kla - Mon 02/06/2008 or 09:20

Dove si trova questo portone che avrebbe bisogno di una bella sistemata?

Allegato: Portoncino.JPG

Strano che l'Assessore all'Arredo Urbano non se ne sia ancora accorto.

Salutoni

P.S.

Vincenzo, per favore non rispondere, per te sarebbe troppo facile.


Freddy - Mon 02/06/2008 or 12:26

Klà, a parte la gigantografia che hai inserito (peserà un miliardo di megabite) il portoncino credo sia quello dell'ingresso dell'aula consiliare del Comune di Latina.

Non proproi il migliore esempio di attenzione all'arredo urbano.

Freddy


Kla - Mon 02/06/2008 or 13:30

Proprio così Freddy, il portoncino d'ingresso dell'aula consiliare non è un bell'esempio di come si devono mantenere i beni pubblici.  

Pensare che questo portoncino in questo stato pietoso viene attraversato quasi ogni giorno dai nostri noncuranti rappresentanti Comunali.

Salutoni

 

 

 

 


gasby - Tue 03/06/2008 or 15:27
Salvatore ha scritto:

Guardate cosa ho trovato. Qualcuno sa dove sono?

Allegato: littoria 1

Allegato: littoria 2

@Salvatore,

non hai dato la soluzione al quesito........


Salvatore - Tue 03/06/2008 or 16:34

Sono entrambi a Latina Scalo. La prima è sulla torre dell'acqua (littoria 1.1) mentre la seconda è su un edificio dove oggi ci sono i Vigili Urbani e gli Uffici del Comune (littoria 2.1).

Ciao

Salvatore


- Tue 03/06/2008 or 19:38
Pensa che dove adesso sono vigili e gli uffici del Comune a Latina Scalo, alla fine degli anni '40 e buona parte dei '50, era la casa dei miei nonni materni!

gasby - Wed 04/06/2008 or 15:54


Allegato: IMG_1152.jpg


Sempre con l'obiettivo  della scoperta del nostro territorio, e non l'apologia di una dittatura ormai scomparsa, porto l'esempio di due enormi fasci, ancora esistenti a Latina.

Si trovano in Piazza della Libertà, le due spighe che compongono la fontana al centro della piazza rappresentano sicuramente due fasci littori.

Credo che la fontana sia stata restaurata negli anni ottanta e gli elementi dell'ascia siano stati aggiunti in quell'occasione, dopo che erano stati eliminati nel dopoguerra.

 

 


Vincenzo - Wed 04/06/2008 or 16:06

Il restauro conservativo è stato fatto nel 1999 e in quell'occasione si applicarono i due elementi laterali che non sono di marmo bensì metallici.

Dovrei avere da qualche parte le immagini del restauro (devo cercare).

Vincenzo

 

 

 

 


Vincenzo - Wed 04/06/2008 or 16:53

Allegato: DSC05961.JPG

Allegato: DSC05962.JPG

Allegato: DSC05963.JPG

Guardate che belle immagini scattate da sopra la Prefettura..

 

 


gasby - Wed 04/06/2008 or 16:59
Vincenzo ha scritto:

Comunque, c'è in città un' altro monumento storico dove si legge chiaramente "Littoria".

Qual'è ?

 

@Vincenzo,

Mi arrendo, non lo so.....


Vincenzo - Wed 04/06/2008 or 17:14

L'hai fotografato !!!!

La fontana storica, tra le spighe e la vasca superiore riporta su tutta la circonferenza un lunga frase tra cui la parola LITTORIA: Esattamente  si trova nel lato esporto verso i giardini pubblici (appena posso pubblico una foto).

Saluti

Vincenzo

 


Vincenzo - Thu 05/06/2008 or 17:36

Allegato: PARETE SUD 1 - Raffigurazione della Lestra

Allegato: PARETE SUD 2 - Raffigurazione della Lestra

Dipinti del CAMBELLOTTI all'interno dell'Aula Consiliare delle Prefettura.

Curiosità: Le tele non sono state dipinte in loco, ma montate successivamente. Il Cambellotti ha effettuato comunque un restauro nel 1949.  

 

 


Vincenzo - Fri 06/06/2008 or 14:18
La parete lunga della sala contiene il famoso dipinto LA REDENZIONE DELL'AGRO PONTINO.

Allegato: Redenzione1.JPG

Allegato: Redenzione2.JPG

Allegato: Redenzione3.JPG

Allegato: Redenzione4.JPG

LA REDENZIONE DELL’AGRO PONTINO il maestro Cambellotti la realizzo' su 24 diverse lastre di grandi dimensioni (260x120 cm) che  successivamente fissò alle pareti.

Oggi l' opera che è considerata il simbolo della bonifica  Pontina,  di valore inestimabile, sta andando in rovina vinta dal tempo, ma e' diventata un caso  perchè chi ha effettuato sul capolavoro dell' artista una ricognizione tecnica ha fatto una scoperta:  i pannelli del dipinto sono in eternit, insomma c' è  amianto,  sono nocivi,  pericolosi.

Osserviamo meglio la scena centrale (Redenzione 2 e 3). In primo piano ci sono i militi grigi nell’atto di dissodare la terra. Sullo sfondo l’Agro pontino si estende in una magnifica fuga prospettica. Il bozzetto colloca la città di Littoria lontana. Qui è più vicina, perché l’artista intende porre in risalto la nascita della città, il suo nucleo originario. Ecco la rete regolare di strade, canali, case coloniche. E il contrasto cromatico tra il gruppo di soldati coloni in ombra e lo sfondo luminoso, con il cielo rosato. I limiti dell’Agro pontino sono segnati dal Circeo e della zona dei Castelli. Sono un po’ forzati dal punto di vista geografico. Ma che senso grandioso e spettacolare dello spazio.

 

 

 

 

 


renatosd - Fri 06/06/2008 or 17:43

L'eternit è cancerogeno solo se la frazione di amianto viene inalata quindi se non viene sbriciolato o abraso e se non presenta sfarinamento non dovrebbe comportare particolari pericoli.

renato


Kla - Fri 06/06/2008 or 18:12
Vincenzo ha scritto:

Allegato: PARETE SUD 1 - Raffigurazione della Lestra

Allegato: PARETE SUD 2 - Raffigurazione della Lestra

Dipinti del CAMBELLOTTI all'interno dell'Aula Consiliare delle Prefettura.

Curiosità: Le tele non sono state dipinte in loco, ma montate successivamente. Il Cambellotti ha effettuato comunque un restauro nel 1949.  

 

 

Vincenzo, Gambellotti sarà stato anche bravo ma la lestra che ha dipinto non raffigura la tipica lestra pontina.

La tipica lestra non aveva il tetto a tegole o similari bensi una copertura di fitti e fini rami vegetali.

Le strutture che ha dipinto sembrano ispirarsi per lo più ai CAPANNI usati dai pescatori o cacciatori dell'alto Lazio, Umbria e Toscana.

Salutoni

 

 

 

 

 


davide - Fri 06/06/2008 or 19:58

Cara Antonella, non sapevo che i tuoi nonni, abitassero al centro di Latina Scalo. Io quella scritta la vedo sempre quando sono fermo al semaforo.

Riguardo i poderi, sono d'accordo, alcuni sono stati totalmente scempiati, altri demoliti. Anzi oltre al podere demolito nel 2006 a Borgo Santa Maria da Nasso, curiosando un pò hò visto che negli ultimi 2 anni ne hanno demolito un'altro su Via dell'Agora, a pochissimi metri dalla rotonda di Via del Lido (il fiore di luce).

Il podere era vicino ad una lottizazione di villette, ed il tutto, sia dal punto di vista del colore che dei materiali era armonico.

Ma ciò non andava bene! L'ennessimo speculatore edilizio di questa città (dio ce ne liberi!) ha voluto comprare il podere, demolirlo e fargli un palazzo a 3 piani, inzzazicchiato tra queste villette e la strada! Uno scempio!

E Zaccheo, non fà niente, se ne fotte! Ma Santa Madonna, non vuoi fare un PRG nuovo, ma almeno cambia le norme laddove attribuiscono cubatore ai vecchi poderi, e fai una variante per trasferire queste cubature altrove!

Ecco com'era (foto dall'alto) ed ecco com'è (foto in volo d'uccello)


Vincenzo - Sat 07/06/2008 or 07:32


Siamo sempre all'interno della sala Consiliare della Prefettura con l'ultimo dipinto del Cambellotti  

Sulla destra ecco il buttero in fuga con mandrie di bufali, buoi e cavalli. Il cielo è plumbeo, ed evoca lo spettro della malaria e della morte. La scena presenta un movimento straordinario.

Allegato: IL BUTTERO

 

 


- Sat 07/06/2008 or 12:34
arkan ha scritto:

Cara Antonella, non sapevo che i tuoi nonni, abitassero al centro di Latina Scalo. Io quella scritta la vedo sempre quando sono fermo al semaforo.

Caro Arkan, essendo io  una persona fra tante, non sono state state fatte pubblicazioni con la storia dettagliata di me e della mia famiglia, per cui non  vedo come avresti potuto sapere dove abitavano i miei  nonni!! Quanto ai poderi "superstiti"...voglio anticipare che la sezione di Latina  dell'Associazione ItaliaNostra (del cui direttivo mi pregio di fare parte..), sta completando il censimento, anche fotografico (nel nostro comune e limitrofi), degli edifici rurali rimasti con le loro caratteristiche peculiari: l'intenzione sarebbe quella di chiederne la salvaguardia in virtù delle norme vigenti in materia: vi farò sapere in che modo, ed in che veste, diffonderemo i risultati del nostro lavoro.


davide - Sat 07/06/2008 or 14:00

X Antonella

Riguardo il censimento dei poderi, credo sia opera meritoria. D'altronde sono anni che lo scrittore Antonio Pennacchi propone ai vari sindaci di Latina di fare un censimento, ma questi paiono non volerci sentire da quest'orecchio. Opera ancora più meritoria, visto che vi proponete di censire oltre al vasto territorio di Latina anche quello di altri comuni limitrofi (immagino Cisterna, Sermoneta, Pontinia)

Cmq credo che il vincolo vada messo non solo sui poderi che ancora conservano le loro caratteristiche, ma anche su quelli che sono stati più o meno scempiati, in modo da prevedere per questi il ritorno alle caratteristiche originarie. Se non è possibile (a causa dei vari ampliamenti e sopraelevazioni), allora prevedere la demolizione, e la ricostruzione fedele, a come erano in origine (ad esempio una demolizione ed una ricostruzione la stanno facendo sulla provinciale Montello-Appia che collega Borgo Carso a Borgo Podgora, a pochi metri dall'incrocio centrale di borgo Podgora)

Per quanto riguarda invece i poderi che si trovano in aree urbanizzati della città (ad esempio questo di Via dell'Agora) prevedere la sua ristrutturazione, e lo spostamento delle cubature (magari attribuite dal PRG degli anni 70 o da sue successive varianti) in altre zone della città.

Magari RenatoSD potrebbe dirci se una cosa del genere è fattibile.

ARKAN

P.S. La battaglia dell'Infopoint di Latina Scalo è definitivamente persa, o vi è qualche possibilità che quel mostro di cemento venga demolito?


Vincenzo - Sat 07/06/2008 or 14:13

Naturalmente la mia ricca raccolta fotografica comprende numerose immagini dei poderi della bonifica (appena posso pubblico qualche immagine).

Vincenzo

 


davide - Sat 07/06/2008 or 14:51

Caro Vincenzo,

faresti cosa gradita nel postare queste immagini.

Intanto ecco un breve filmato sui poderi della Migliara 49 e 50, e varie tipologie di Poderi (filmato a cura di Pontinia web):

http://www.youtube.com/watch?v=5PD68mUhHmk

ARKAN


- Sat 07/06/2008 or 15:10
Tornando a quello che ha scritto Arkan (che quando cambia nick è sempre troppo tardi!!!), ammesso che si riesca a far porre un qualche vincolo sui fabbricati rurali più o meno integri, non credo sia possibile obbligare chicchessia a ricostruire quelli che non ci sono più o ripristinare quelli gia modificati:  in assenza di qualsivoglia vincolo al momento della demolizione e/o modificazione, ogni amministrazione poteva rilasciare ai legittimi proprietari le autorizzazioni necessarie. Quanto all'infopoint alla stazione, noi di ItaliaNostra stiamo cercando di trovare un appiglio, ma in assenza di parere contrario della Soprintendenza in mancanza di vincoli di alcun genere (ebbene sì...abbiamo  saputo che il complesso mazzoniano non è salvaguardato da alcun vincolo, come del resto quasi tutto a Latina..) diventa tutto più difficile. Abbiamo in corso un carteggio col Ministero competente ma non sappiamo a cosa potrà portare. Il problema sono le chiacchiere  hanno fatto al riguardo   assessori vari e Sindaco in testa:infatti a fronte delle dichiarazioni di Zaccheo apparse sulla stampa, secondo le quali egli sarebbe stato orientato alla demolizione di quanto realizzato, logica avrebbe voluto che, in attesa di una qualsiasi decisione, i lavori venissero sospesi al punto in cui erano, cioè al primo solaio. Così non è stato: l'edificio è quasi completato e nessuno ha detto più nulla...con buona pace dei poveri cittadini presi in giro una volta di più. Domani dovrebbe uscire qualcosa sulla stampa, ma il timore è che, come  sempre a Latina, rimangano parole nel vuoto......... 

Vincenzo - Sun 08/06/2008 or 07:54


Molto, ma molto difficilmente vi sarà capitato di vedere la fontana storica priva delle spighe..... 

Allegato: img001.jpg 

è vietata la duplicazione anche parziale dell'immagine senza in consenso dell'autore

 

 


Vincenzo - Tue 10/06/2008 or 18:02


Allegato: DSC05972.JPG
 

Anche questa è un'opera del Maestro Cambellotti.

L'immagine contiene anche una curiosità...... diciamo che pochissimi conoscono la storia del monolitico su cui poggia.

Chi la conosce ?

 


- Tue 10/06/2008 or 18:14
Non la la conosco...il monolite mi manca!!!! Forse perchè a me Cambellotti, per quanti sforzi io faccia, non piace proprio!! Sempre cupo e pesante....proprio come un monolite... 

Vincenzo - Tue 10/06/2008 or 19:10

La storia del monolite non ha nulla a ke fare con il Cambellotti. 

Il basamento fu realizzato recentemente dalla "mia" azienda recuperando il monolite da ??????????

 

   


gasby - Wed 11/06/2008 or 15:59

Forse è una parte avanzata da un altro monumento.....

Forse dalla Scultura di Nuccio Fontanella (che si trova dietro le poste)?

L'ho buttata là, lo ammetto


Vincenzo - Thu 12/06/2008 or 07:05
gasby ha scritto:

Forse è una parte avanzata da un altro monumento.....

Forse dalla Scultura di Nuccio Fontanella (che si trova dietro le poste)?

L'ho buttata là, lo ammetto

 

Se lo osservi molto attentamente si riesce a capire......

Saluti

Vincenzo

 


- Thu 12/06/2008 or 08:41
Mi sta venendo un dubbio inquietante: considerato di che si occupa  l'azienda per cui lavori..ed il fatto che sul travertino è inciso il nome di Cambellotti con l'anno di nascita e di morte...non è che è un pezzo dell'eventuale  monumento funebre che ne ornava la sepoltura?

Kla - Thu 12/06/2008 or 08:42

Vincenzo,  è un pezzo di una cappella funeraria come quelli usati per fare l'infopoint turistico "stile funerario" davanti alla stazione di Latina Scalo?

 

 


Vincenzo - Thu 12/06/2008 or 15:07
Antonella ha scritto:
Mi sta venendo un dubbio inquietante: considerato di che si occupa  l'azienda per cui lavori..ed il fatto che sul travertino è inciso il nome di Cambellotti con l'anno di nascita e di morte...non è che è un pezzo dell'eventuale  monumento funebre che ne ornava la sepoltura?

lavoravo Antonella..... lavoravo.

Comunque non ha nulla a che fare con arredi funebri (cappelle edicole e quant'altro).

Scuasate se insisto ma GUARDATELO MEGLIO che, secondo me si riesce a capire abbastanza chiaramente.

 


gasby - Thu 12/06/2008 or 15:42

A quanto vedo non è un cubo.

Ha una forma irregolare, è sicuramente traverino e si tratta di materiale riutilizzato (che però non faceva parte nè di un monumento cittadino, nè di un monumento funebre).

qualche altro indizio?

 


Kla - Thu 12/06/2008 or 16:01

Sembra lo spigolo o angolo basso di un palazzo.

 


Vincenzo - Thu 12/06/2008 or 16:02
gasby ha scritto:

A quanto vedo non è un cubo.

Ha una forma irregolare, è sicuramente traverino e si tratta di materiale riutilizzato (che però non faceva parte nè di un monumento cittadino, nè di un monumento funebre).

qualche altro indizio?

 

Gasby, 

ho solo detto che non faceva parte di un monumento funebre.....

Qulache altro indizio ?  prima fate qualche tentativo e poi vediamo.

 


Vincenzo - Thu 12/06/2008 or 16:11


Allegato: La_Pace.jpg
Forse questa angolazione riesce ad aiutarvi ???

 


Kla - Thu 12/06/2008 or 21:38
Vincenzo, mi arrendo lo puoi girare quanto ti pare, mi sa che la storia di questo monolite la conoscono in pochissimi fra cui alcuni non parlano neanche sotto tortura.

Salutoni

P.S. Mi viene in mente che potrebbe essere il pezzo di puzzle che cercavano Giulio e Stefano. Il pezzo che manca nell'opera d'arte "la buca del costo della crosta che scrosta" in Via Paganini nei pressi del parco giochi a pochi metri dal ponte del Q4. Se non sono ancora intervenuti a ripararla La buca si sarà allargata sicuramente a dismisura.


- Fri 13/06/2008 or 06:18
Non è che era l'angolo di qualche recinzione scomparsa...che so...Piazza Dante...Casa del Contadino..palazzo M o tutto quello che è stato demolito?

MarmaLT - Fri 13/06/2008 or 09:51
Forse la " casa del contadino".. una delle basi delle statue? Orami andiamo come ciechi tastando a destra e a manca... speriamo che non manca la risposta... facci sapere Vincenzo...

Vincenzo - Fri 13/06/2008 or 10:40

Forza ragazzi/e !!!!!

non è la casa del contadino e nemmeno le Poste e........... sono sicuro che quando vi racconterò la storia direte: ma come ho fatto a non pensarci prima.

Vincenzo

 

 

 


Salvatore - Fri 13/06/2008 or 10:44

Che sarà mai? la prima pietra posata dal Duce?

 


Vincenzo - Fri 13/06/2008 or 10:51

No Salvatore, però vi posso dare un piccolo aiutino......... tutto nasce nel 1962

PS: lunedì vi svelerò il "segreto" 


gasby - Fri 13/06/2008 or 13:33

Proviene dall'ex campo profughi?

 


Vincenzo - Fri 13/06/2008 or 15:19
gasby ha scritto:

Proviene dall'ex campo profughi?

 

No, il campo profughi non c'entra nulla in quanto l'ex 82 è stato realizzato molto prima.

La costruzione della caserma per l’82° Fanteria a Littoria iniziò presumibilmente nel 1938-40.

L’8 settembre 1943 gli edifici non erano stati ancora ultimati.

Nel 1941 il Ministero della Guerra, con lo scopo di assicurare permanentemente all’Amministrazione Militare la disponibilità dell’immobile, ordinava di procedere ll’esproprio del terreno di proprietà del Comune di Littoria. L’occupazione di fatto dell’immobile avvenne il 10 maggio 1941 ma la pratica espropriativa venne portata a termine solo nel 1947 a causa degli eventi bellici.


Le costruzioni che costituiscono l’area dell’ex 82° Reggimento Fanteria sono tre edifici d U ( caserme A, B e C), secondo la tipologia della caserma funzionale, destinati alla truppa, un edificio ad uffici per la logistica ed un edificio basso con portico per i servizi generali; questi cinque edifici definivano i lati di un ampio spazio aperto che era la piazza d’armi del sistema militare. Gli edifici ad U hanno una corte aperta verso la campagna ed un fronte segnato da un piccolo portico sulla piazza d’armi. Hanno la tipologia di corpo di fabbrica doppio (corridoio centrale e stanze laterali) distribuito su ue livelli a struttura mista, cemento e mattoni.
Il Ministero della Guerra, autorizzava nel 1945 la consegna temporanea delle caserme all’Alto Commissariato per i Profughi di Guerra ( Ministero per l’Assistenza postbellica)  con l’intesa che l’immobile sarebbe stato restituito all’Amministrazione militare, in caso di sopraggiunte insindacabili esigenze del Regio Esercito, al massimo entro due mesi . La seconda condizione era che nell’immobile non avrebbero dovuto essere eseguiti lavori tali da alterare la struttura principale.

La famiglia di mia madre, durante il secondo conflitto mondiale, dopo i bombardamenti che hanno distrutto letteralmente la loro abitazione a SS.Cosma e Damiano furono portati a diversi campi di cui l'ultimo proprio a Littoria.

Finita la guerra,  mia madre nel 1945 rimane a Littoria perchè ................... (ma questa è un'altra storia)

 

 


MarmaLT - Fri 13/06/2008 or 16:50
Da ragazzo ricordo un'area ove vivevano molte famiglie del sud provincia, davanti alla Chiesa di S. Maria Goretti (non S.M.Goretti), era l'ex rifugio, la gente nel dopoguerra vi ha vissuto per anni, in una soret di 'Corte dei miracoli' di Angelica memoria. Provenisse da lì? Oppure ultimo tentativo... dal restauro dello stele dei giardini? Questa è buttata là.

MarmaLT - Fri 13/06/2008 or 16:55
V'era poi un'altra stuttura ove vivano famiglie provenienti dal sud pontino... prima  I.T.I.S. ( c.d. Industriale) oggi Palazzo della Cultura o Teatro comunale che dir si voglia ... se non è uan di  queste l'origine..  getto la spugna.

Vincenzo - Sat 14/06/2008 or 07:32
MarmaLT ha scritto:
.............. Oppure ultimo tentativo... dal restauro dello stele dei giardini? Questa è buttata là.

Che significa di preciso ?  quando ? Non mi risulta sia stata mai restaurata.

 


MarmaLT - Sat 14/06/2008 or 18:22
E' butatta là nel senso che conoscendo il Prof. De Lucia ed avendo visto al sua opera decisamente più bella dll'attuale, ho pensato che ci fosse stato un 'cambio del basamento'...era butata là.

gasby - Mon 16/06/2008 or 06:52

MarmaLT@ 

Secondo me, hai colto nel segno.

Il perimentro del basamento/monolito calza alla perfezione all'obelisco dei giardini, sul cui apice c'è l'aquila del Cambellotti.

 


Vincenzo - Mon 16/06/2008 or 07:40


Allegato: La_Pace.jpg


OGNI PROMESSA E' DEBITO.............. 

 

 Il piedistallo appartiene alla stele di travertino con la quale è stato realizzato il monumento ai caduti nel 1962, la quale fu  ridotta per ordine del  progettista Arch. O. Frezzotti  per eccesso di prudenza in quanto il monolite presentava alla base piccole lesioni superficiali.

Per 40 anni il masso è stato conservato presso i laboratori dell'impresa che ha realizzazto il monumento e da questa donato al Comune di Latina per il basamento della statua dello scultore Cambellotti.

Anno esecuzione 2002 

PS: sapete la provenienza della stele ?? (io sono in possesso del filmino 8 mm. del trasporto)

 


MarmaLT - Mon 16/06/2008 or 10:11
Vincenzo... ma ti riferivi al basamento del monumento ai caduti del Parco Cittadino? Se afefrmativo allora ho vinto la bambolina... l'avevo buttata lì quella della stele, più o meno... Saluti Mario

davide - Mon 16/06/2008 or 19:35

Guardando la stele del Parco A.Mussolini, si potrebbe pensare che per lo stile ed i materiali questa sia stata realizzata ai tempi di costruzione del Parco, durante gli anni 30.

Sapevo che in realtà era stata costruita dopo la  guerra, ma non sapevo che l'opera era stata commissionata a Frezzotti. Sbaglio o il Frezzotti siedeva in consiglio comunale nelle file del MSI?

Come mai i democristiani dell'epoca affidarono il lavoro all'architetto della tanto vituperata fondazione di Littoria?

Da lì a qualche anno gli stessi democristiani andranno a demolire la Casa del Contadino, per far posto all'orrido grattacielo Pennacchi...

ARKAN

 


MarmaLT - Tue 17/06/2008 or 04:09
Ma secondo te questo è un Paese normale? Ogni tanto sbuca un 'grattacielo' Pennacchi, Key... ora un altro paio e poi far anni ci si porarnno tante domande... Ripeto la domanda, ma questo è un Paese normale?

Vincenzo - Tue 17/06/2008 or 15:58
MarmaLT ha scritto:
Vincenzo... ma ti riferivi al basamento del monumento ai caduti del Parco Cittadino? Se afefrmativo allora ho vinto la bambolina... l'avevo buttata lì quella della stele, più o meno... Saluti Mario

Per la vincita della bambolina rimane ancora la fine del quesito ........... da quale cava proviene la stele in marmo ?? 

Saluti

Vincenzo

 

 


- Tue 17/06/2008 or 17:18
Ah Vincé! Mi sembra la storia infinita...se è travertino potrebbe venire da Tivoli...o Guidonia..Montecelio...ma ti pare che ci dobbiamo scervellare per la stele dei giardini che è pure triste..nel suo genere? Diccelo e falla finita!

Vincenzo - Tue 17/06/2008 or 17:47
Antonella ha scritto:
Ah Vincé! Mi sembra la storia infinita...se è travertino potrebbe venire da Tivoli...o Guidonia..Montecelio...ma ti pare che ci dobbiamo scervellare per la stele dei giardini che è pure triste..nel suo genere? Diccelo e falla finita!

No Antonella non lo dirò nemmeno dietro tortura................ comunque non viene da Tivoli e nemmeno da  Guidonia (che è +- la stessa cosa)

Per il resto hai ragione, per un Romanista vedere quell'aquila !!!!! (avrei preferito una Lupa tipo Piazza Roma)

Vincenzo

 


Tricheco - Sat 28/06/2008 or 15:51

Ciao a tutti! sono Roberto, di Latina!! Se c'è una cosa che mi interessa da morire è proprio la storia di Littoria/Latina. Vado soprattutto pazzo per le immagini del passato, in modo che possa vedere come sia cambiata la città negli anni... 

 

Volevo chiedervi il significato e la storie della fontana di piazza del popolo (ammesso che  abbia un significato). A me personalmente non mi piace, ma forse potrei apprezzarla di più se riuscissi a capirla :) 


Vincenzo - Sat 28/06/2008 or 16:30

Benvenuto Roberto !!!!

credo che il disegno della fontana sia l'apice dell'architettura razionalista del ventennio,  anche se (ma devo verificare nello foto di mio padre),  la fontana in precedenza era priva della famosa "palla"?

Vincenzo

 

 


Tricheco - Sat 28/06/2008 or 18:25

ciao Vincenzo, grazie per il benvenuto!

 

Che io sappia la fontana in precedenza era diversa (appunto senza la palla). Era semplicemente una vasca.

Per caso voi avete altre foto storiche della città? TIpo della Casa del contadino e della costruzione del palazzo pennacchi? 


- Sat 28/06/2008 or 19:27

Vincenzo ha scritto:

....credo che il disegno della fontana sia l'apice dell'architettura razionalista del ventennio.....

Caro Vincenzo, la fontana di Piazza del Popolol non ha nulla a che vedere col razionalismo, l'ho scoperto di recente, anch'io con una certa malinconia.....è stata realizzata negli anni 50 progettata da non ricordo chi, ma certamente  non c'entra con i progetti di fondazione....chiedo aiuto a Renato perchè ci dia informazioni più significative....


- Sat 28/06/2008 or 19:32

  cdc.jpg  Per quanto riguarda le immagini ho questa cartolina della demolita Casa del Contadino, se già non l'avevo postata....e questo disegno 20040527b.jpg

Vincenzo - Sun 29/06/2008 or 06:03
Vincenzo ha scritto:
...............  la fontana in precedenza era priva della famosa "palla"?

Vincenzo

Si Antonella, di fatto avevo qualche dubbio (come puoi vedere dal mio precedente post)

 

XRoberto: Ho solo questa foto (per il momento) ma trattasi di un'immagine molto diffusa 

Allegato: CASA_DEL_CONTADINO.jpg

 

Saluto entrambi

 


Vincenzo - Sun 29/06/2008 or 06:29
Alla fine del 1956 la fontana era come l'attuale.

Allegato: 1956_010.JPEG

 

(Un pensiero a mio padre detto Marcello Mastroianni dagli amici ad un anno della scomparsa - 2007) 

 

 

 

 


MarmaLT - Sun 29/06/2008 or 06:40

CASPITA!!!! che difformità al progetto, visto i disegni di massima dl progetto... Credo che abbiano fatto qualche piano in più!!!

Per quanto riguarda le immagini ho questa cartolina della demolita Casa del Contadino, se già non l'avevo postata....e questo disegno 20040527b.jpg ... così ci documenta Antonella



Tricheco - Sun 29/06/2008 or 12:20
Grazie mille!! Sarebbe bello organizzare tutto questo materiale in modo da renderlo disponibile a tutti.

Vincenzo - Sun 29/06/2008 or 14:41

Allegato: Visata_Papa_a_Latina.jpg

Giovanni Paolo II° venne a Latina il 28 settembre 1991.

Nella foto si vede: Il Papa, Il Sindaco Delio Redi, Il Vescovo Domenico Pecile ed infine il Prefetto ?????????? (nella foto sulla destra con gli occhiali)

Chi era il Prefetto dell'epoca e chi conosce l'elenco nominativo dei Prefetti che si sono succeduti a Latina (già Littoria) ?

 


renatosd - Mon 30/06/2008 or 11:18

Confermo che in origine la palla in piazza non c'era ... invio queste foto  piazza_del_popolo_1936.jpg     - 001-007-001-DEM_foto_18.jpg

in questa prospettiva di frezzotti si vede come inizialmente pensasse più alla presenza di un leone alato prospettiva_frezzotti.jpg, ma la storia di Littoria/latina è fatta di una sequela immensa di ripensamenti e progetti fatti a tavolino decontestualizzati per cui si è trovata collocazione successivamente ... molto ancora c'è da scoprire ma sembra che non interessi davvero a nessuno riscrivere la vera storia della città ..... è molto più semplice accontentarsi del mito ...

.... per tutto il resto (compresa la casa del contadino) vi riinvito a visitare il sito http://www.casadellarchitettura.eu

c'è una prima sezione di alcune foto in ordine cronologico e poi c'è l'atlante urbano degli edifici esistenti - demoliti e solo progettati ... è perennemente in progress perchè pur con tutti i riconoscimenti manca ancora il collegamento istituzionale per poterlo finire. Ci sono comunque foto d'epoca cartografie e progetti ed anche ricostruzioni grafiche e con plastici. Ci vuole un po' di pazienza per capire il meccanismo e una connessione veloce. Per chi non è mai entrato occorre una semplice registrazione preliminare e si deve scaricare freeware il plugin di map guide ... resto a disposizione per chiarimenti.

renato malinconico

ps x vincenzo  piazza_libertà_fontana.jpg  piazza_libertà.jpg

 



davide - Mon 30/06/2008 or 13:05

Caro Renato,

qualche tempo fà ho visitato il Gis sulla casa dell'architettura. Ho notato che nei pressi del Parco A.Mussolini, nell'area attualmente pargheggio gratuito (dove nel 91 vi era stato quel progetto vincitore di Cefaly per il restauro dell'ex Consorzio Agrario) vi erano delle costruzione.

Precisamente delle costruzioni basse con tetto, presumo per materiali e forme simili alla casa comunale. Ora mi chiedo, a cosa erano destinate queste costruzioni? E quando furono demolite?

Anche nell'area dell'ex Campo profughi (già ex 82) e nell'area del Parco Berlinguer, vi sono colorati in rosso edifici demoliti. Che edifici erano? Erano edifici di fondazione o furono costruiti successivamente?

 

 

ARKAN


Vincenzo - Mon 30/06/2008 or 13:24
renatosd ha scritto:

Confermo che in origine la palla in piazza non c'era ... invio queste foto  piazza_del_popolo_1936.jpg     - 


1-Qualcuno è in possesso di un'immagine ravvicinata della fontana (prima della palla)

2-Nell'immagine del 1936 sembra che sulla torre ci siano delle persone ? - potrebbe essere un'idea per far vedere la città da un'altra angolatura (tipo    Sabaudia con biglietto di ingresso di 1,00 €) e anche una piccola risorsa per il Comune capoluogo.

VINCENZO

 


renatosd - Mon 30/06/2008 or 14:32

X arkan

ora devo andare via di corsa ma domani ti rispondo

renato


renatosd - Mon 30/06/2008 or 18:03

 sull'area dell'ex consorzio agrario c'erano una serie di locali bassi ad un piano esattamente come il gemello che è rimasto; non so l'epoca precisa della demolizione (quando non abbiamo fonti certe preferiamo omettere il dato in attesa di conferme ... posso chiedere a Cefaly se ha date ufficiose).

sull area definita ex 82 c'erano i locali in origine servizi amministrativi e in un passato a noi noto adibiti campo profughi poi demoliti di recente (anche qui per le date vale quanto sopra).

a piazza berlinguer c'era l'intervento fatto sempre da Cefaly che in un ondata demolitoria ha portato alla distruzione di quasi tutti i sui parchi come piazza moro (piazza_moro.jpg), questa (piazza_berlinguer.jpg)  e a commissionare un altro intervento a foce verde dopo che il suo già era stato approvato e pagato.

In questa strana città quando si realizzano spazi aperti complessi che richiedono un uso ed una manutenzione, quando poi per incapacità ed incuria compare il degrado, si da la colpa al progettista, si finisce l'opera di demolizione ... e poi si ricomincia daccapo ... hai presente Penelope ??

renato


MarmaLT - Mon 30/06/2008 or 21:43

Caro Renatosd... non è "la tela di Penelope", ma " lo straccio di un cervello bacato"... quello che ha rovinato Piazza Moro, Piazza Berlinguer... perchè quel che dici di una parola che non ha patria a Latina, quale 'MANUTENZIONE' è tanto vero cher se guardi al Parco di Via Palermo, che oggi appare un obbrobrio in verità poteva essere se ben manotenuto, essere qualcosa di meglio che quel campo bombardato, che appare e che mi inquieta ogni volta - cioè tutte le mattine quando vado al lavoro - che passo di là.


davide - Tue 01/07/2008 or 00:00

X Renato

Ma gli edifici dell'ex campo profughi sono quelli che sono stati demoliti nel 2004-2005, dove vi erano ammassati in pessime condizioni degli extracomunitari? O erano edifici abbattuti decenni fà? Ma soprattutto erano edifici realizzati in stile razionalista contemporaneamente agli altri, o furono realizzati dopo gli anni 50?

Magari se tu o Vincenzo avete delle foto...

Riguardo piazza Berlinguer sono state demolite quelle pareti in tufo? Quali sono gli altri parchi di Cefaly oltre a Piazza Moro? E queste demolizione quando sono avvenute?

Riguardo il GIS vedo anche che vicino al Parco A.Mussolini vi era un edifici nel lotto di terreno delle suore, dove negli anni 70 doveva esser costruito un asilo. Che edificio era? E che edificio era invece quello alle spalle nel cortile interno del Vittorio Veneto?

ARKAN


renatosd - Tue 01/07/2008 or 10:15

Tu poni un sacco di domande e per rispondere ad ognuna bisognerebbe tirar giù il faldone di ogni edificio per vedere quali informazioni sono disponibili e quali no ... se non uno studio di ricerca più approfondito che per ora abbiamo riservato a singoli edifici significativi o a parti di città soggetti ad episodi più eclatanti (casa del contadino ecc)

tra l'altro in un primo momento cliccando sul gis, di fianco apparivano (almeno in teoria) moltissime informazioni poi ci siamo resi conto che, da un lato la complicazione del sistema e del database collegato, e dall'altra il non sufficiente ed omogeneo livello di informazioni spesso ci metteva di fronte a critiche in quanto troppi campi di informazione relativi alla maggior parte degli edifici, apparivano ancora troppo spesso vuoti ... (per non parlare del fatto che problemi organizzativi, di gestione ed accesso al database rendono difficile anche la semplice correzione di alcuni piccoli strafalcioni come quello che indica piazza san marco a piazza del popolo di cui siamo consci da mesi) per ora abbiamo deciso di privilegiare la forma urbana e e i processi di trasformazione rispetto ai dati storiografici, non escludiamo però che se ci verrà data la necessaria collaborazione delle istituzioni (più volte richiesta e promessa a parole) si potranno reinserire i campi di quelle informazioni per ora nascoste ...

per quanto mi chiedi e per darti risposte che non siano superficiali avrei bisogno di consultare le cartelle all'Istituto, mentre alcune delle cose che chiedi appaiono nel gis, tipo demolizione piazza moro anno 2004 - demolizione parte della sistemazione di piazza berlinguer anno 2000.

Come ti dicevo Cefaly ha progettato oltre a queste due anche il piazzale di Foce Verde, ma era già il periodo dell'ondata che lo ha visto inviso alle nuove amministrazioni di destra per cui è stato liquidato e si è commissionato un nuovo progetto che è poi quello attuale, molto minimale.

Riguardo il lotto delle suore non ho capito se ti riferisci alla scuola demolita, di cui per altro non ho qui ulteriori informazioni, mentre i 4 edifici per residenze dietro il vittorio veneto erano li fino agli anni '80 e negli ultimi tempi ospitavano il conservatorio, uno di questi (il quinto) restò sempre e solo sulla carta. Ora c'è un bel palazzone con le colonne con sotto anche una banca.

Nella sezione Mostre ed eventi del sito principale ti segnalo dei file di Power point che puoi scaricare che danno alcune informazioni sulle modificazioni di alcune parti di città tra cui anche quella dei giardini.

PS se vuoi vedere con completezza i diversi livelli devi spuntare l'esistente e sotto verifichi se appaiono demoliti e/o progettati, poi cliccando sull'edificio di fianco appaiono un minimo di informazioni e se ci sono schede foto ecc ...

renato

 


davide - Tue 01/07/2008 or 10:58

X Renato

Ricordo che erano circa gli anni 99-2000 quando costruirono l'edificio con colonne vicino al Parco. Purtroppo non ricordo come erano gli edifici preseistenti, che suppongo dovessere essere come quelli che vi sono accanto. Ora io mi domando: ma non dovrebbero essere tutelati gli edifici anche privati di fondazione? O quà si riempiono la bocca di #CENSURA#te tipo piano del colore ecc., senza poi vedere gli scempi che hanno lasciato fare negli ultimi 15 anni?

Riguardo il lotto delle suore mi riferisco a quello di Via Tasso. Non sapevo che vi fosse una scuola poi demolita. Io quel lotto lìhò sempre visto libero. Tale scuola quando fu realizzata?

ARKAN


renatosd - Tue 01/07/2008 or 12:13

Per la scuola in via tasso vale quanto detto ... non ho qui ulteriori informazioni e il gis non dice nulla di più oltre alla lettura della planimetria ...

Riguardo la tutela le demolizioni ecc tendenzialmente non sono un patito del conservatorismo a tutti i costi e l'edilizia si presta come tutte le macchine ad essere sostituita quando è obsoleta ... ora qui però si assiste a strani fenomeni si fa una gran retorica e si vaneggia di una ipotetica città nata perfetta e precostituita su carta in un preciso periodo storico quando sappiamo che così non è .... ci sono episodi controversi e la forma della città ha assunto varie modificazioni a volte ricalcando episodi per lo più ignoti alla massa ... vedi isolato della Banca Roma e  Puccceria a c.so matteotti ... poi con disinvoltura si demolisce e si stravolgono parti intere con grande incoscienza ... ci si dovrebbe mettere un attimo daccordo su cosa si intende fare ...

per gli edifici di via filzi non è che fossero un esempio mirabile di architettura e forse anche la tipologia a piccole palazzine  originarie contrastava con la destinazione attuale dell'area che non è più la periferia residenziale ma centro storico a tutti gli effetti ... certo che poi fare un palazzone baroccheggiante con colonne binate è più che un caxzotto in un occhio ... è un vero eco-mostro ma nessuno ha mai detto nulla .... a quel punto preferisco un più anonimo palazzo di vetro ... se non altro è contemporaneo e non scimmiotta maldestramente periodi storici che non hanno nulla a che fare con questa città .... il contemporaneo se non altro ne fa parte a pieno titolo, non fosse altro che per questioni di calendario.

renato


Vincenzo - Tue 01/07/2008 or 13:35
Vincenzo ha scritto:

Allegato: Visata_Papa_a_Latina.jpg

Giovanni Paolo II° venne a Latina il 28 settembre 1991.

Nella foto si vede: Il Papa, Il Sindaco Delio Redi, Il Vescovo Domenico Pecile ed infine il Prefetto ?????????? (nella foto sulla destra con gli occhiali)

Chi era il Prefetto dell'epoca e chi conosce l'elenco nominativo dei Prefetti che si sono succeduti a Latina (già Littoria) ?

 

ERA IL DOTT. OLINDO DE GENNARO (DAL 02/09/1991 AL 30/11/1992) 

Allegato: Prefetti1.JPG

 


MarmaLT - Tue 01/07/2008 or 15:45

Riguardo il lotto delle suore mi riferisco a quello di Via Tasso. Non sapevo che vi fosse una scuola poi demolita. Io quel lotto lìhò sempre visto libero. Tale scuola quando fu realizzata?

Allora la scuola non affacciava verso via Tasso, ma difronte al Bar Farina... era la succursale delle Scuola Media Professionale, che aveva sede presso l'attuale sede dell'AVIS, ultimo tratto di Corso Matteotti prima del canale. Credo che l'ultimo Preside fosse stato il Prof. Di Monaco, che è stato anche il mio.

Hanno insegnato in quella scuola la moglie del Procuratore della Repubblica dott. Bochicchio, la moglie dell'Ing. Gnessi che fu Assessore al Comune di latina, anche i Ripepi, Tripodi, Delle Vedove, che fu compagna fedele del Preside, insomma una generazione di insegnanti... lì ha studiato, in classe con me il consigliere Giancarlo Palmieri... Devo avere un foto della classe fatta davanti al scuola. I giostrai che peregrinavano fra quell'area e il mare sono i Cavazza, che ora sono stanziali sul mare.


MarmaLT - Tue 01/07/2008 or 16:08
Scusate se reintevengo

ARKAN chiede a  Renatosd

1) Ma gli edifici dell'ex campo profughi sono quelli che sono stati demoliti nel 2004-2005, dove vi erano ammassati in pessime condizioni degli extracomunitari? O erano edifici abbattuti decenni fà? Ma soprattutto erano edifici realizzati in stile razionalista contemporaneamente agli altri, o furono realizzati dopo gli anni 50?

Magari se tu o Vincenzo avete delle foto...

Riguardo piazza Berlinguer sono state demolite quelle pareti in tufo? Quali sono gli altri parchi di Cefaly oltre a Piazza Moro? E queste demolizione quando sono avvenute?

2) Riguardo il GIS vedo anche che vicino al Parco A.Mussolini vi era un edifici nel lotto di terreno delle suore, dove negli anni 70 doveva esser costruito un asilo. Che edificio era? 3)  E che edificio era invece quello alle spalle nel cortile interno del Vittorio Veneto?

Posso dare un contributo essendo vissuto 60 anni in questa città: 1) I manufatti, capannoni  in tufo con coperture in eternit, sono stati demoliti molto prima, e la palazzina è stata occupata per anni dalla Polizia Municipale (Epoca Sindaco Redi). Che stile baracche per bestie, ma costate milioni e milioni…. Dico milioni, ma… Sarebbe interessante vedere ultima ristrutturazione e demolizione. Ricordo a chi era allora attento che solidarizzai con i polacchi, ultimi occupanti, perché come avevo constatato di persona quello non era un campo profughi, ma un porcile per “bestie dell'est”, come dietro i sorrisi ipocriti, dicevano a denti stretti  “bei personaggi” dell’epoca; gli ultimi, invece, quelli a destra entrando - dove si è costituita la ricca colonia di room, con taciti bene placidi, di coloro che oggi fanno gli anti-room - dopo il trasferimento della Polizia Municipale all’attuale sede; 2)  Lì avevano sede le scuole di avviamento professionale, prima della unificazione in ‘unica scuola media inferiore’. Poi fu venduta a - costo  credo una lira - alle Suore per fare l’asilo, ma loro se lo sono affittato per anni, a ‘buon prezzo’ ad una famiglia di giostrai. Il Comune farebbe bene a riprenderselo  se come risulterebbe la vendita era stata subordinata alla finalità data, asilo; 3) quelli dietro il Vittorio Veneto, non nell’area dell’Istituto, erano i garages del vecchio manufatto demolito,  per far posto all’attuale edificio che si vede in via F. Filzi.

P.S.: Ricordo… che molti, all’epoca si erano fatte le cameriere in nero, che accudivano le case dei politici dell’epoca, preciso sia di destra, che di sinistra…  ma questo non è il post giusto per simili osservazioni.


davide - Tue 01/07/2008 or 17:33

X MarmaLT

Riguardo le suore avevo letto nell'ultimo anno e mezzo un paio di articoli di Latina Oggi, in cui si dice che il comune è in causa, perchè hanno venduto il lotto ad un privato (forse ci vogliono speculare??). Il Comune dice che l'accordo ovvero la cessione fatta a suo tempo ad un prezzo simbolico era subordinata alla realizzazione dell'asilo. Vi era nel contratto un'esplicita clausola di inalienabilità a terzi. Per questo il Comune ha impugnato l'atto di vendita.

Cmq visto che tu hai frequentato quella scuola potresti dirci com'era architettonicamente e quanti piani aveva? Era una scuola di bonifica? Avresti qualche foto?

Riguardo l'area ex 82 ricordo bene che fino al 2005 vi era la Polizia Municipale, nell'edificio di chiaro stampo razionalista, posto all'ingresso. Ora mi si dice che i capannoni demoliti prima della giunta Redi, e che si trattava di manufatti in eternit. Dunque presumo che non avessero niente a che fare con il razionalismo. Evidentemente Zaccheo nel 2004-2005, ha demolito gli altri edifici forse costruiti abusivamente negli anni dagli extracomunitari, e portato via le macerie.

Cmq sia in quell'area, però di fronte la Procura, affaccia su Via Ezio un edificio in tufo senza finestre usato fino all'anno scorso dagli extracomunitari. Fin quando il prefetto Frattasi non ha fatto murare porte e finestre. Ora mi domando ma quell'edificio cos'era? E' ridotto ad un rudere..

O lo si demolisce o lo si ristruttura e vi si mette qualche servizio pubblico. Che diamine!

ARKAN


renatosd - Tue 01/07/2008 or 17:39


MarmaLT ha scritto:

Allora la scuola non affacciava verso via Tasso, ma difronte al Bar Farina...

si ... infatti sul gis è posizionato come dici tu

Allegato: scuola.jpg

 

 

 

 


renatosd - Tue 01/07/2008 or 17:44

MarmaLT ha scritto:

3) quelli dietro il Vittorio Veneto, non nell’area dell’Istituto, erano i garages del vecchio manufatto demolito,  per far posto all’attuale edificio che si vede in via F. Filzi.

 Scusa se ti contraddico ma confermo che erano delle palazzine dove alla fine degli anni '70 e inizio '80 vi era anche il conservatorio ... ora però non ricordo se furono demolite tutte insieme o a stralci

Allegato: via_filzi.jpg

PS: in rosso sono i demoliti e in celeste i non realizzati

 

 


davide - Tue 01/07/2008 or 18:02

X Renato

Certo che se il costruttore di Via Filzi avesse fatto un palazzo che richiamasse l'architettura circostante non è che andava male. Ma d'altronde questi costruttori hanno un'unico progetto di palazzina, e lo replicano sia per forme, che per colori ovunque costruiscano, sia se si trovano al centro, sia se si trovano a Latina Scalo, in periferia o in qualche borgo. D'altronde Nasso insegna.

Questo costruttore deve essere lo stesso che ha fatto un palazzo identico su Viale Carturan, vicino l'asilo dell'ex Orsal.

Riguardo l'area l'ex 82 ecco 2 immagini. Quella satelittare mostra alcuni capannoni ancora in piedi, mentre quella a volo d'uccello mostra la zona subito dopo le demolizioni del 2004.

 

ARKAN


davide - Tue 01/07/2008 or 18:16

Ecco il palazzone baroccheggiante di Via Filzi

Ed ecco suo fratello su Viale Carturan/fine corso della Repubblica


MarmaLT - Tue 01/07/2008 or 18:35
Arkan, se vai davanti all'ingresso v'è un'opera d'arte sul muro sinistro , fronte Via E,Toti. Ho fatto delle ricerche ed ho scoperto che era datata 1956, realizzata da un artista ungherese, profuugo. Tramite un amico polacco,'Jury', che lavora per una casa editrice vicina al Vaticano, avevamo capito dove si trovava. Nel frattempo anche a mezzo stampa ho messo in rilievo, non ultimo quando uscì la Polizia Municipale e stacva ad insediarsi l'Università... Nessuno ha avuto orecchie per ascoltare, come si può stimare questa classe politica..ipocrita perchè solidarizzava con i profughi,,. che scappavano dall'Est, ma poi ipocritamente li discriminava... e non apprezzava la loro arte.

Vincenzo - Wed 02/07/2008 or 13:50
Prefetti PRIMA PARTE:

Allegato: Prefetti2.JPG

Prefetti SECONDA PARTE:

Allegato: Prefetti3.JPG

 


davide - Thu 03/07/2008 or 15:32

X Renato SD

Ho letto la sezione Mostre ecc. della Casa dell'architettura. Molto interessante il file della città immaginata.

Devo dire ad esempio che:

1) Il lotto dell'ex ospedale potrebbe essere sistemato secondo quanto previsto dal progetto Stirling dell'84, escludendo però la realizzazione della biblioteca (che sarebbe un palazzo che secondo me in quel contesto non c'entra molto). Si dovrebbe sistemare l'area attorno la 'Casa dei cursori' come previsto in quel progetto, dando simmetria a tutto il lotto con la realizzazione nell'attuale parcheggio di un area verde (simmetrica anch'essa). Ho letto che negli anni 70 fù demolita una chiesetta per realizzare Via Farini ed il lotto dell'Hotel Europa;

 

2) Riguardo l'area di Viale Mazzini, ritengo che vada realizzato il progetto del 35 dell'Ing. Enrico Pasqualucci, nel lotto dove insiste l'attuale Liceo Classico, che è un edificio in cemento senza nessuna dignità. Tra l'altro un paio di anni fà il Sindaco Zaccheo si disse entusiasta di quel progetto, e disse che ne avrebbe parlato con Cusani, per vedere se era possibile demolire l'attuale edificio.

 

3) Leggo che gli edifici su Via Filzi erano la cosidetta Cooperativa Domus, costituita nel 51. Ora mi domando, come mai è stato demolito anche l'edificio centrale, visto che là non è stato costruito niente? Forse il costruttore doveva demolire tutti gli edifici per poi concentrare tutta la cubatura (+ premio di cubatura) sul fronte di Via Filzi. Questa demolizione era prevista dal PRG del 72? Chi è il costruttore che ha effettuato l'intervento?

4) Interessante il Progetto del Foro Littorio. Lo stesso Pennacchi anni fà auspicava un pò di coraggio, suggerendo agli amministratori di demolire il palazzo del Supercinema e della Camera di Commercio, per realizzare il Foro Littorio; 

ARKAN


- Thu 03/07/2008 or 17:05

L'hotel Europa  non è stato realizzato negli anni '70 ma decisamente prima! Negli anni'70 ci facevamo la festa di fine d'anno del Liceo e l'Hotel era lì da un pezzo. Comunque quella che è stata demolita non era una chiesetta, ma l'obitorio dell'ospedale e Via Farini è quella che sta fra l'Hotel Europa ed il Catasto, quindi c'è qualche inesattezza...


Vincenzo - Thu 03/07/2008 or 18:23

Ma l'ex obitorio non è l'attuale sportello del cittadino ? 

 


- Thu 03/07/2008 or 19:26
E dove sta lo Sportello del cittadino? Se per caso  ti riferisci alla costruzione alle spalle dell'ex garage Ruspi, quella era la Casa dei Cursori, "funzionari" preposti  a tenere il censimento delle persone colpite da malaria....in seguito diventò il reparto di malattie infettive dell'ospedale vecchio... 

gasby - Thu 03/07/2008 or 20:51


Allegato: Roma_Fontana_della_sfera.jpg

Allegato: piazza_del_popolo2.jpg

Allegato: piazza_del_popolo.jpg
Mi aggancio alla discussione relativa alla fontana di Piazza del Popolo priva della tradizionale e consueta "palla".

Nella piazza centrale di Littoria il Fezzotti realizzò una piccola vasca circolare contornata da un anello di terreno con siepe.

Il bordo era costituito da un doppio ciglio che alternativamente conteneva una bassa siepe di sempreverdi ed un motivo decorativo, formato da elementi semicircolari in travertino in taglio ( gli stessi che verranno riutilizzati per la fontana in piazza Savoia ora Piazza S.Marco).

Questa composzione durerà pochissimo, in quanto una volta realizzato il palazzo delle finanze in puro stile monumentale, lo stesso Frezzotti adeguerà il disegno della fontana alla mutata situazione spaziale della piazza.

La fascia piantumata, esterna alla vasca viene inglobata nel nuovo perimetro., ed il bordo della vasca circolare, massiccio e ricoperto di travertino assume la funzione anche di sedile.

Nella parte interna, e lungo tutto il bordo della vasca sono posizionati degli spruzzatori che fanno convergere l'acqua su una sfera di marmo, isolata al centro.

Il precedente figurativo a cui il progettista sicuramente si ispira è costituita dalla "Fontana della sfera" realizzata nel foro Mussolini a Roma.

Le foto ed i testi del mio intervento provengono da un libro che consiglio a tutti di leggere e soprattutto di vedere, perchè ricco  di foto della nostra Latina:

LATINA IN VISTA

Di Marcelo Trabucco

edto da Raimondo Editori
Allegato:
Fontana_originaria_Piazza_S.Marco

 

 


gasby - Thu 03/07/2008 or 20:56


Allegato: Fontana_orginaria_Piazza_San_Marco.jpg
Allego foto di Piazza San Marco (allora Piazza Savoia) con la fontana con gli elementi lamellari riciclati dalla fontana della piazza centrale, ed ancora presenti nella piazza attuale.

 


davide - Thu 03/07/2008 or 23:10

Riguardo la fontana originale, avevo visto anche io delle foto su qualche sito internet, però non sono riuscito a ritrovarle per postarle.

Ma la palla fu realizzata dopo la guerra, o nel periodo 1932-1945? Si parla di Frezzotti, dunque fu lui a disegnarla? Devo dire che personalmente preferisco l'originale, specie nella versione con attorno l'anello dove era impiantata la siepe, cioè la foto dove si nota sulla sfondo il circolo cittadino:

 

Nella foto successiva si nota invece come era stato ridotto dalla guerra. Da questa immagine si nota che era ancora presente il balcone centrale. Perchè allora successivamente venne ristrutturato l'edificio eliminandolo?

 

ARKAN

P.s. Fà sorridere il palazzo comunale con i comignoli..


davide - Thu 03/07/2008 or 23:38

Hai ragione Antonella, credo che la chiesetta sia stata demolita per realizzare Via Augusto Murri, non per realizzare Via Farini, come riportato nel file Città Immaginata del sito Casa dell'architettura di Latina

Ecco un 3D della zona. Da notare come metà dell'Hotel Europa era in fase di ristrutturazione, mentre metà no.

 

Ecco una visuale dell'area dell'ex Ospedale. Oltre al garage Ruspi si nota la Casa dei Cursori.

 

ARKAN


renatosd - Fri 04/07/2008 or 08:04



Sul gis è riportata la collocazione esatta .... se è stata indicata come via farini è un errore che mi annoto per farne correzione .... se poi fosse una cappella/chiesetta o un semplice obitorio ora non so, bene ha fatto antonella a porre la questione è una delle tante vicende che devono essere approfondite ...

riguardo il progetto del 35 dell'Ing. Enrico Pasqualucci ne abbiamo fatto il plastico in legno modello_in_legno_paqualucci.jpg ... Zaccheo ne è rimasto affascinato e in un primo momento era molto interessato a questo tipo di elaborazioni ... ora però ha perso la memoria ...

come si può capire facilmente da queste poche righe è evidente come sia sempre più necessario raccogliere sistematicamente tutte queste informazioni ora che è ancora possibile recuperare documenti e soprattutto testimonianze dirette prima che tutto cada nell'oblio .... non sempre avremo la fortuna di scoprire ad esempio che la casa del contadino era di Florestano Di Fausto e non di Frezzotti da una richiesta di allaccio fognario ....

Per quanto riguarda l'area del Garage Ruspi il Comune di Latina si sta apprestando a fare un concorso di progettazione per farne una Galleria d'arte contemporanea. E' arrivata la bozza del bando all'Ordine per eventuali osservazioni ... penso che verrà pubblicato molto presto .... spero solo che non lo facciano a ferragosto per tagliare fuori i più e poter risolversi le cose in casa ....

renato


- Fri 04/07/2008 or 17:01
Vorrei aggiungere, come mi ricordava oggi mio marito, che di quel Liceo in quel tempo è stato studente, che quando il vecchio ospedale diventò la sede  dello Scientifico "Grassi", l'ex obitorio ne divenne la palestra...

renatosd - Fri 04/07/2008 or 17:21

Confermo che l'obitorio divenne palestra ma mi dice Cefaly che non c'entra nulla con la chiesetta ... quando lo vedrò mi farò spiegare meglio la storia ...

riguardo la scuola di via Cesare augusto mi dice essere gli "ex aiuti internazionali" anche qui chiarirò meglio la storia ...

renato 


Tricheco - Sat 05/07/2008 or 16:57

Ciao a tutti,

mi sono soffermato per alcuni minuti sulla foto di Piazza del popolo semi distrutta dalla guerra. Per caso avete altre foto di quell'epoca?

Infine, cosa pensate (dal punto di vista architettonico) dei grattacieli che stanno costruendo vicino LT Fiori? Io, personalmente, sono un amante di tali costruzioni ma avrei preferito che fossero stati costruiti in un quartiere predisposto per ospitarli piuttosto che vederli confinare con delle case di due piani. 


davide - Sat 05/07/2008 or 18:09

Per Tricheco

Penso che questi 2 grattacieli andranno a rovinare ulteriormente la prospettiva della città (o skyline come dicono quelli che parlano inglese). Già oggi passando su Via Romagnoli, nel tratto delle case popolari, guardando a sinistra si nota l'ecomostro della Torre Pontina che viene su in tutta la sua bruttezza.

Come se non bastavano già i vari grattacieli Key, Pennacchi o palazzi Pegasol. Ma d'altronde che vuoi farci?

Teleetere addirittura ci ha fatto un filmato dentro la Torre Pontina, per far vedere come viene su quest'opera, capolavoro dell'architettura italica. Addirittura il direttore del Territorio l'hà definita un grattacielo popolare, democratico.

A questo punto hanno risolto i loro problemi le 1600 famiglie di Latina in attesa di un alloggio popolare. Basterà loro comprare un alloggio "popolare" nella Torre Pontina!

ARKAN 


- Sun 06/07/2008 or 06:54

 

Tricheco ha scritto:
..... cosa pensate (dal punto di vista architettonico) dei grattacieli che stanno costruendo vicino LT Fiori? 

Che dire? Sorvolando sulle considerazioni di carattere urbanistico che si potrebbero fare...a me sembrano un altro dei paradossi latinensi: nascono già "vecchi"! Come dice qualcuno..sono altri "grattacielo Pennacchi", solo che quello ha 40 anni. La nostra giovane città produce, purtroppo, solo vecchiume! Non avrei pensato ai grattacieli girevoli di Fisher, ma l'architettura moderna è un'altra cosa..sia dal punto di vista estetico che nelle tecniche di costruzione. Ma tant'è....


Tricheco - Sun 06/07/2008 or 07:50
io mi sarei accontentato di vederli in un quartiere di grattacieli, invece l'hanno costruiti di fianco a delle abitazioni di al massimo due piani. Ora gli abitanti di quelle case non saranno più padroni a casa loro, è quella la cosa più brutta secondo me

davide - Sun 06/07/2008 or 15:01

Caro Tricheco

questa città è piena di palazzoni di 8-9-10 m affianco a palazzi di 2-3-4 piani, o di case basse. Basta pensare oltre a quei grattacieli già citati, il palazzo vicino al garage Ruspi dove c'è l'Inps, oppure sempre là vicino il palazzo di 12 piani dove c'è il negozio Pezone.

Oppure il palazzo di cemento armato su Via Don Morisini, all'angolo con Via Fratelli Bandiera, oppure altri palazzi di cemento armato là vicino. Oppure i palazzoni lungo la circonvallazione, nel tratto tra il Tribunale e Viale Petrarca. Anche à palazzoni che fronteggiano palazzi di 3 piani.

Non si capisce chi diavolo ha fatto fare queste speculazioni edilizie. Oppure i già citati palazzoni di 8 piani di fronte il palazzo M, nell'isolato dove doveva nascere il Foro Littorio. Oppure a pochi passi di distanza il palazzo dove c'è Gostbusters.

Insomma sono tutti palazzi che meriterebbero solo la dinamite. Sempre sulla casa dell'architettettura potrai vedere delle prostpettive, e vedere tutta la #CENSURA# che si vede sullo sondo, da qualsiai punto di vista uno si metta.

ARKAN


Vincenzo - Mon 07/07/2008 or 13:29

Primo_nucleo di Littoria

 


- Mon 07/07/2008 or 13:40
Nel riquadro in basso a sinistra di questa foto, si vede un edificio che potrebbe essere il vecchio ospedale con, a destra, quella che potrebbe essere la chiesina di cui si è parlato in questo forum...

renatosd - Mon 07/07/2008 or 15:15

Si è lei ... infatti se prolunghi la strada che viene dalle poste ovvero viale IV novembre abbiamo l'attuale via Cavalieri di Vittorio Veneto (che dopo l'incrocio dietro l'albergo diventa via Murri). Si vede anche l'edificio demolito tra via IV novembre e Via E. Filiberto dove ora c'è la banca nazionale.

Alle spalle si vede anch che non c'era l'attuale via C. Battisti (convergente sul garage ruspi) ma una strada quasi parallela (o al limite convergente verso il centro) che tagliava in diagonale l'attuale questura ed era orientata sul lato del piccolo edificio a p.zza Celli e il fronte degli edifici dell'ex ospedale (come si vede sull'atlante).

renato


Vincenzo - Mon 07/07/2008 or 17:57


Questo è l'edificio dell'Istituto antimalarico in una foto del +/- 1930

Allegato: File0004.jpg
 

Dopo la demolizione dell'istituto è stato costruito il "nuovo" Ospedale, demolito negli anni '70

Vincenzo

PS: X ANTONELLA

Tuttavia non sono convinto che l'attuale edificio adibito a sportello del cittadino in passato non sia stato adibito a camera mortuaria dell'Ospedale. 


- Mon 07/07/2008 or 18:05
Vincenzo ha scritto:

 ..Tuttavia non sono convinto che l'attuale edificio adibito a sportello del cittadino in passato non sia stato adibito a camera mortuaria dell'Ospedale. 

No Vincenzo..in quell'edificio era stato sistemato il reparto di malattie infettive, esterno al corpo dell'ospedale, la camera mortuaria aveva solo il piano terra.....


Vincenzo - Mon 07/07/2008 or 18:09

Questa invece è la "famosa" chiesetta dell'Istituto antimalarico: Allegato: File0005.jpg

(visibile nelle precedente foto File0004 a destra)

Vincenzo 

 

 

 

 


Vincenzo - Mon 07/07/2008 or 18:16

Propongo a FREDDY di raccogliere tutte le argomentazioni contenute nella presente discussione e far stampare un libro intitolato:

LA STORIA DEL NOSTRO TERRITORIO SECONDO GLI UTENTI DEL SITO www.q4q5.it

con un commento del Direttore nelle pagine iniziali. 

Vincenzo

 


- Mon 07/07/2008 or 18:24

Mi sta venendo un pensiero: non può essere che la chiesetta, quando è stato costruito l'ospedale ne sia diventata l'obitorio,  e sia diventata palestra quando nell'edificio ospedale è stato allogiato il Liceo scientifico?  Insomma, non è che si tratta dello stessa  costruzione, che prima della demolizione, nel tempo è stata adibita ad usi diversi?

p.s. Come non detto...la palestra era a sinistra dell'edificio, nei pressi della Casa dei Cursori...


davide - Mon 07/07/2008 or 23:20

Devo dire che non ci stò capendo più una mazza. Presumo che la chiesetta fu demolita in quanto si trovava sul tracciato della nuova via dei cavalieri, poi Via Murri.

Cmq dalle immagini mi pare di capire che era una chiesa semplice ma bella. Certo che la furia demolitrice non ha risparmiato proprio nulla. Và bene che Via Cesare Battisti prevedeva delle demolizioni, ma credo che negli anni 70 qualcuno si è fatto prendere un pò troppo la mano.

Fortuna che almeno sono sopravvissuti la casa dei cursori ed il garage Ruspi.

Ecco le immagini tratte dal sito della Casa dell'architettura su come si è evoluta la situazione negli anni.

Ecco il testo della Casa dell'Architettura

 Ricade nel centro storico e può essere considerata un’area di bordo rispetto all’anello di circonvallazione che perimetra il nucleo di fondazione. Compare oggi completamente inedificata, fatta eccezione per una piccola costruzione del 1932 , la casa dei cursori. E’ costituita da un lotto pressoché triangolare la cui forma e consistenza volumetrica hanno risentito fortemente delle modificazioni che nel tempo hanno consegnato un vuoto all’interno della città storica ancora in attesa di soluzione.

            La planimetria riporta la viabilità disegnata dal piano regolatore del ’32 che “venne studiato nelle linee fondamentali dall'ing. Caio Savoia, direttore dei lavori dell’Opera Combattenti in Agro pontino e poi perfezionato in ogni particolare dall'arch. Oriolo Frezzotti, incaricato della progettazione dei fabbricati” (dalla relazione al progetto  esecutivo del Centro comunale di Littoria, Roma 1 dicembre 1932)
            L’area compresa tra il grande anello di circonvallazione (allora viale Mussolini), viale Emanuele Filiberto, corso Vittorio Emanuele (oggi corso della Repubblica) e via Cesare Battisti accoglie l’edificio dell'Opera Nazionale Maternità e Infanzia oltre alla “struttura ospedaliera” composta dalla chiesetta, dal padiglione centrale e dal fabbricato adibito a garage e lavanderia. Nel disegno è indicato anche il “progetto di ampliamento” dell'ospedale consistente in un padiglione in eraclit ad ossatura metallica e copertura di eternit. Risulta evidente come l’intervento cerca di rispondere adeguatamente al debellamento della malaria, nella convinzione che insieme agli altri edifici costruiti dall'Opera dovesse essere il riferimento non tanto al “presente agglomerato urbano ed al suo prevedibile non lontano accrescimento, quanto alla campagna bonificata circostante che in Littoria doveva trovare il suo centro di vita civile e di Littoria era la fondamentale ragione di essere” (dalla relazione al progetto esecutivo del Centro Comunale di Littoria, Roma 1 Dicembre 1932)
 
L’area è interessata, nel 1938, da un progetto di scuola elementare a firma dell’ing. Aurelio Ambroso, allora capo dell'Ufficio Tecnico del comune di Littoria. L’edificio, sebbene mai realizzato, costituisce la prima modificazione di un certo rilievo nell'area immediatamente adiacente quella dell'ospedale. Le motivazioni che hanno guidato la sua redazione, consistevano principalmente nel dotare il centro urbano di un edificio scolastico in grado di soddisfare l'aumento della popolazione scolastica ed anche la scelta della sua ubicazione - nelle vicinanze di una delle zone più dense di abitanti, quella delle “case popolari” - risentiva di questo motivo. L’impianto planimetrico tiene  conto delle modificazioni viarie previste dal piano di ampliamento del ‘35 nonostante  nel ’38 l'assetto viario sia ancora quello del 1932.
            L’edificio consiste in una corte aperta su uno dei quattro lati, alto due piani più il rialzato.
 
 
Il progetto per l’ampliamento dell’ospedale, anche questo redatto dall’ing. Aurelio Ambroso, risale invece al 1941. Non fu mai realizzato sebbene esistano disegni esecutivi, relativi agli impianti di riscaldamento, che dovevano far parte integrante del 2° lotto dei lavori da realizzarsi a cura della ditta Umberto Fiory di Roma.
            Le vicende che portarono alla decisione da parte dell’amministrazione comunale di Littoria di ampliare e sistemare l’ospedale esistente sono successive ad un progetto del ’38, sempre a firma dell’ing. Ambroso,  che prevedeva la costruzione di un nuovo ospedale su un’area situata “oltre i limiti del piano regolatore e di ampliamento della città di Littoria, nella zona ad esso destinato dal piano regolatore stesso” (relazione del progetto di massima per l’ospedale civile, febbraio 1938, ing. Aurelio Ambroso)
            Si trattava di realizzare un intervento di dimensioni considerevoli visto che era stato dimensionato per un numero di 446 posti letto, ma non venne mai dato corso alla progettazione. Il regime non riconosce la necessità di una nuova struttura ospedaliera.
            A che serve l’ospedale se non giungono più denunce di malaria primitiva? Debellata questa la gente non deve più morire o patire malattie da ospedalizzare: sarebbe stato come riconoscere il fallimento della bonifica.
            Ma una città che era passata - dal 1° novembre 1931 al 21 aprile del 1936 - da 2.031 a 19.654 abitanti aveva necessità di un ospedale con maggiore disponibilità di strutture e posti letto.
            Basti pensare che il reparto di medicina ed isolamento era ancora ospitato nella costruzione  in “eraclit con ossatura metallica e copertura di eternit” con “carattere di estrema provvisorietà”.
            L’ing. Ambroso imposta il progetto secondo una tipologia  a blocco anziché a padiglione, fatto salvo per il reparto contagiosi comuni che vengono ospitati in un padiglione isolato.
            Del progetto generale vengono individuati diversi lotti di lavori, ma anche di questi non se ne fa nulla e la struttura rimane immutata tant’è che nel 1948 viene redatta una perizia dei lavori occorrenti per la riparazione dei danni di guerra proprio per quel padiglione con copertura in eternit.
 
Fino al 1961 l’area rimane pressoché immutata nel suo assetto viario e l'edificazione - a fronte di altre aree del centro dove la densità edilizia è maggiore - si limita ad occupare l'angolo tra la circonvallazione e corso della Repubblica, e l'area immediatamente adiacente al ricovero antiaereo che compare in un rilevamento aerofotografico già nel 1943.
            Negli anni sessanta una parte del padiglione dell’ospedale che ospitava i reparti di medicina ed isolamento viene demolita. Stessa sorte tocca alla “chiesetta” per far posto all‘hotel Europa e ad un nuovo tracciato viario (via Farini).
            Negli anni ’70 vengono demoliti la parte restante del padiglione in eraclit e il garage e lavanderia, mentre restano in piedi il padiglione centrale e la cosiddetta “casa dei cursori”. Via Cesare Battisti viene realizzata secondo le previsioni del piano del ’35 “soltanto” trent’anni dopo. Da allora il disegno di questa parte di città corrisponde alla situazione odierna.
 
Nel 1984 James Stirling, Michael Wilford & Associates progettano, in quest’area, la nuova biblioteca civica.
           
            Nella progettazione i due lotti - quello su cui insisteva l’ospedale e quello occupato dall’ex garage Ruspi - vengono unificati dando così luogo ad un’area triangolare, all’interno della quale è prevista la demolizione dei vecchi edifici rimasti, ad eccezione della “casa dei cursori”  e del “garage Ruspi” che vengono inseriti nel programma progettuale, già negli studi preliminari. Si ipotizza infatti che queste “preesistenze” possano diventare l'uno museo della città (garage Ruspi) e l’altro galleria espositiva e supporto per servizi turistici. L’area restante è pressoché libera per cui la biblioteca risulta all'interno di un giardino che costituisce una piazza “verde” tra via Cesare Battisti e via E. Filiberto e che, nelle intenzioni del progettista, dovrebbe diventare un punto focale dell’organizzazione urbana. Nei primi studi viene privilegiato l’asse centrale lungo cui si dispongono il garage  Ruspi, la “casa dei cursori” e una torre, scartando così fin dalle ipotesi iniziali la possibilità di definire, con l’edificio, i limiti dell’isolato.
            La soluzione finale adotta la tipologia del “palazzo”, per arrivare in definitiva ad una loggia più la biblioteca. Vengono disegnati gli esecutivi, esposti, insieme ad un plastico nei locali della biblioteca comunale A. Manuzio. Anche questo progetto non sarà mai realizzato e nel 1987 viene demolito il padiglione centrale dell’ospedale e l’area sistemata a parcheggio

davide - Mon 07/07/2008 or 23:31

X Renato

Ho notato che tra il 1971 e il 1987 è stato demolito un edificio di forma quadrata che si trovava all'interno dell'isolato dove attualmente insiste l'area verde che si trova di fronte la chiesa di Santa Maria Goretti.

Cos'era quell'edificio? Il rifugio antiareo? Quell'edificio fu costruito tra il 38 e il 41.

ARKAN


davide - Tue 08/07/2008 or 00:10

Cercando un pò di notizie sulla biblioteca Stirling sono finito su:

http://www.skyscrapercity.com/showthread.php


davide - Tue 08/07/2008 or 02:28

Allegato: Torri_Ater_3D_Sud.jpg

Allegato: Torri_Ater_3d_ovest.jpg

Allegato: Torre_Piazzale_Carturan_3d_Ovest.jpg

Allegato: Torre_Piazzale_Carturan_3D_Nord.jpg

Allegato: Cattedrale_San_Marco.jpg

Allegato: Grattacielo_Pennacchi_3D_sud.jpg

Allegato: Grattacielo_Pennacchi_3D_ovest.jpg

Allegato: Grattacielo_Key.jpg

Allegato: Grattacielo_Key_3D_Ovest.jpg

MarmaLT - Tue 08/07/2008 or 04:53
Caro Arkan... la storia del nostro territorio, come ce la stai raccontando tu, vista dall'alto è una storia di abusi edilizi (c.d. attici) e non solo quelli... ora tu ne stai facendo vedere troppi, facci vedere la città con gli occhi del cittadino, come dire 'dal basso', insomma una città terra terra, lasciamo i piani alti il c.d. 'Paradiso' frequentato da chi può ai 'Santi patroni della città'. Ridacci la dimensione umana di noi 'cittadini-peccatori' . La città terra terra è quella raccontata da Vincenzo, da Salvatore, ecc.  con tutte le sue sporcizie, gravi violazioni fatte di abbandoni di rifiuti, marciapiedi e strade sfasciate, mancati tagli d'erba, manifesti selvaggi, insomma 'sciatterie ed illegalità varie' e, mentre noi ci guardiamo intorno volgendo, di tanto in tanto,  lo sguardo dal basso verso l'alto... lassù qualcuno ci guarda e dal suo piccolo paradiso ci amministra e ci protegge ... ridacci Arkan una visione umana e 'terra terra' della storia della città. Buone vacanze a tutti...

Vincenzo - Tue 08/07/2008 or 06:04
Torniamo con i piedi per terra !!!!!

Latina, già Littoria, già IL QUADRATO  

Infatti quasi tutte le immagini postate in precedenza (centro antimalarico, chiesetta, ecc) sono del periodo dal 1927 al 1931 quando della futura città di Littoria non era stata ancora posta la prima pietra (3o/06/1932). Una sorta di Pompei dei giorni nostri.....

Allego la prima pianta di "IL QUADRATO" e.............. a voi i commenti dell'evoluzione della futura Littoria. 

Allegato: img007.jpg

 


Vincenzo - Tue 08/07/2008 or 06:12

Per togliere ogni equivoco, l'attuale piazza del Quadrato prende il nome dalla località e non è il quadrato dove sorgerà la futura Littoria.

Sarebbe interessante pubblicare sul sito le immagini relative appunto alla nascita del quadrato (edifici indicati nella piantina postata in precedenza) quali, ad esempio: alloggi operai, impiegati, depositi ed altro (immagini fino al 1932).

Vincenzo

 

 


renatosd - Tue 08/07/2008 or 07:47
arkan ha scritto:

Ho notato che tra il 1971 e il 1987 è stato demolito un edificio di forma quadrata che si trovava all'interno dell'isolato dove attualmente insiste l'area verde che si trova di fronte la chiesa di Santa Maria Goretti.

Cos'era quell'edificio? Il rifugio antiareo?

 SI

PS confermo quanto scritto sulle modificazioni delle parti dalla casa dell'architettura salvo il refuso di via Farini che abbiamo già appurato essere la parallela

 

 


gasby - Tue 08/07/2008 or 09:30
Vincenzo ha scritto:

Propongo a FREDDY di raccogliere tutte le argomentazioni contenute nella presente discussione e far stampare un libro intitolato:

LA STORIA DEL NOSTRO TERRITORIO SECONDO GLI UTENTI DEL SITO www.q4q5.it

con un commento del Direttore nelle pagine iniziali. 

Vincenzo

 

L'idea è da prendere seriamente in considerazione.

Vorrei sollevare una questione!

Parliamo un po pochino dei nostri borghi, parte integrante della città, ed elementi essenziali della bonifica.

Luca


Vincenzo - Tue 08/07/2008 or 10:00
gasby ha scritto:
Vincenzo ha scritto:

Propongo a FREDDY di raccogliere tutte le argomentazioni contenute nella presente discussione e far stampare un libro intitolato:

LA STORIA DEL NOSTRO TERRITORIO SECONDO GLI UTENTI DEL SITO www.q4q5.it

con un commento del Direttore nelle pagine iniziali. 

Vincenzo

 

L'idea è da prendere seriamente in considerazione.

Vorrei sollevare una questione!

Parliamo un po pochino dei nostri borghi, parte integrante della città, ed elementi essenziali della bonifica.

Luca

Luca, hai perfettamente ragione ma, ho poco, pochissimo materiale (forse qualcosa di Latina scalo)

VINCENZO

 

 

 


Vincenzo - Tue 08/07/2008 or 10:19

LITTORIA 1943 ANNO XXI E.F.

I ragazzi all'epoca utilizzavano il canale delle acque medie (oggi nei pressi dell'Avis) per fare il bagno e, immaginate com'era pulita l'acqua.
Allegato: img008.jpg

Nella foto mio padre a 17/18 anni 


davide - Tue 08/07/2008 or 12:57

X Renato

Leggo su http://www.lt.archiworld.it/festa/stampa.html


Tricheco - Tue 08/07/2008 or 17:06

posto questa foto di una surreale piazza del popolo. Sembra che sia immersa in un bosco in finlandia :D 

 

 

 


Baol - Tue 08/07/2008 or 17:11
Questa foto  è davvero bella... quando è stata scattata? 

Tricheco - Tue 08/07/2008 or 17:45
Baol ha scritto:
Questa foto  è davvero bella... quando è stata scattata? 

credo che sia del 1986.  non sono sicuro perchè all'epoca avevo 4 anni quindi potrei sbagliarmi.. 


- Tue 08/07/2008 or 17:58
E' probabile..l'ultima nevicata a Latina, con un minimo di consistenza, risale agli anni '80; e notate anche gli allori  potati in  forme  geometriche ad ornare il giardino all'italiana della piazza,   che sono stati estirpati durante la prima giunta Finestra per riportare  piazza del Popolo alle "forma originaria" (sic! come si sono permesse le piante di crescere?), riducendola a quella tabula rasa che vediamo adesso, con qualche bordura di spennacchiata mortella nana e, a volte, qualche stagionale....   

Vincenzo - Tue 08/07/2008 or 18:08
Tricheco ha scritto:
Baol ha scritto:
Questa foto  è davvero bella... quando è stata scattata? 

credo che sia del 1986.  non sono sicuro perchè all'epoca avevo 4 anni quindi potrei sbagliarmi.. 

Sono quasi sicuro che si tratti del 1984

 

 


Vincenzo - Wed 09/07/2008 or 17:58

Benemerenza del Sindaco alla famiglia Dell'Aquila

"Un omaggio sentito ad una famiglia di pionieri, memoria storica della città di Latina" con queste parole il sindaco on. Vincenzo Zaccheo ha consegnato questa mattina la Torre Civica simbolo del comune alla famiglia Dell’Aquila, gestore della prima sala cinematografica di Littoria. A ritirare l’omaggio c’era il figlio di Adriano Dell’Aquila, Gianfranco accompagnato dalla moglie Maria Di Simone.
Il Cinema-Bar Littoria, questo il suo nome, nato poco prima del 1932 era situato nel centro cittadino nei locali che attualmente ospitano il negozio Benetton in via A. Diaz (ex Standa).
Il papà di Gianfranco, Adriano, era vice federale, mentre il nonno Arturo era gerarca.
Il cinema, dove i cittadini entravano gratis, ha avuto anche funzioni di arena all’aperto ospitando i grandi nomi dell’epoca quali: Totò, la famosa soubrette Bianca Del Campo, Nino Taranto, l’Orchestra Camangi e molti altri.
Terminò la sua attività tra il 1956/1957.

 

Chi possiede immagini del cinema Dell'Aquila ? 

 


- Wed 09/07/2008 or 19:19
La scansione è orribile (il libro è troppo spesso per chiudere lo scanner..) ma ho trovato questa foto sul volume Latina, storia di una città, edito nel 1982 da Alinari. Il cinema sarà ospitato nell'edificio centrale, tra il palazzo porticato e la caserma dei Carabinieri....
  cinema.jpg
 

davide - Wed 09/07/2008 or 22:51

Non è giusto dire che il locale attualmente ospita Benetten. Quell'edififio su completamente demolito, e realizzata una costruzione di più piani. Dunque non trattasi neanche di una sopraelevazione.

Quella demolizione è una delle tante subite dalla città di Latina che grida vendetta! Il Cinema dell'Aquila era privato o pubblico? Se era pubblico perchè fu venduto alla standa?

Renato, potresti riassumerci la storia di quell'edificio?

ARKAN


renatosd - Thu 10/07/2008 or 08:52


Allora ... premetto che l'Atlante tipologico nasce con l'intento di studiare la forma della città sulla base degli archivi cartografici e di tutta la documentazione esistente ... lo sforzo fatto finora è stato quello di inserire le piante tipologiche e quindi la forma planimetrica degli edifici che, o perchè esistenti, anche se demoliti, o anche solo progettati, hanno determinato in qualche modo la forma e quindi la storia della città che viviamo oggi al netto di tutti i miti e le false convinzioni .... ovvero restituire un dato oggettivo consultabile in prima battuta sul gis e in seconda battuta presso il costituendo archivio che per statuto è pubblico e consultabile.

Ora ci troviamo di fronte all'impossibilità materiale, da un lato di avere a disposizione i materiali per completare e monitorare la città (in particolare quella contemporanea) e dall'altro la possibilità di disporre di una sede idonea alla libera consultazione dei materiali. Quello che oggi è il gis è tanto ... non è tutto anzi è poco più che un demo. Di più è quel che abbiamo a disposizione ma ogni inserimento di un documento o di una semplice foto comporta una serie enorme di problemi e ci troviamo di fronte ad una fase in cui non è più necessario dimostrare le potenzialità, ormai evidenti, ma avere le necessarie garanzie e collaborazioni istituzionali per completare il progetto.

Perchè dico questo ? perchè non ci interessa semplicemente, ed in questa fase non era prioritario, rendere completa la storia di singoli episodi come ad esempio il cinema dell'Aquila o la casa del Contadino, ma far capire che è possibile interrogare la pianta della città, analizzarne la trans-formazione ed in ultimo avere anche di un singolo edificio una serie infinita di informazioni che vanno da una completa riproduzione storico-fotografica, alla riproduzione di tutti i progetti che ne hanno dato forma e vita, fino ai dati catastali e volendo pur anche  informazione su reti di servizi, dati per fatturazioni di servizi ecc ecc.

Per venire al punto oggi del cinema dell'Aquila ci sono sul gis la pianta immediatamente visibile nel contesto della città nella collocazione originaria, più una serie di documenti di progetto ... andrà integrata la sezione fotografica e quella critica con la storia e le analisi ... ma servono mezzi, fondi e disponibilità istituzionali che per ora mancano. Intanto posso solo rimandarti a quanto è reso già pubblico ovvero le immagini del progetto originale vergato da Oriolo Frezzotti e Caio Savoia, committenza:Opera Nazionale Combattenti; Categoria:Servizi per la cultura e lo spettacolo; numero piani: 2; Tecnica costruttiva: muratura; copertura: piana.

 In merito alle date per favorire una ricerca più snella e veloce nel database per periodi significativi si è stabilito non indicare l'anno preciso (riservata ad una ricerca documentale d'archivio più aprofondita) ma intervalli e nello specifico la progettazione ricade nel periodo 32-44 e la demolizione nel periodo 45-60.

Allegato: cinema_aquila_prospetto.jpg

Allegato: 1938.jpg

Per gli altri documenti in possesso dall'istituto è possibile comunque fare richiesta di consultazione, sono certo che vi sono altre foto dettagliate del cinema come purte tante altre di altri edifici, ma per ora è per noi prioritario inserire le piante degli edifici ed ognuna costa fatica ... tanta fatica e assorbe tutte le nostre limitate energie.

Ci chiedevano dalla Spagna, incuriositi dal fatto che un lavoro simile fosse reso disponibile senza chiedere compenso e senza banner pubblicitari, dove avessimo preso le centinaia di migliaia di euro per fare ciò ... eravamo anche in imbarazzo a spiegare che era tutto frutto di volontariato e di fede cieca che un giorno qualche miope amministrazione si rendesse conto di quale strumento potesse disporre se solo ci fosse un minimo di ..... omissis ...

renato


davide - Thu 10/07/2008 or 12:44

Addirittura dalla Spagna? Certo che questo Atlante urbano stà facendo il giro del mondo. Cmq sia lascia stare gli amministratori, se non devono amministrare fondi pubblici a loro non interessa alcun progetto.

Ma quando ci sono soldi pubblici tutti vi si fiondano! Cmq sia il vostro lavoro è lodevole.

ARKAN


renatosd - Thu 10/07/2008 or 13:14

Si anche dalla spagna ed è vero sta facendo il giro del mondo (tranne che nella città di cui si occupa).... ma non vuole essere spocchia è un dato di fatto che un Gis così lo hanno davvero in pochi ... in Italia credo nessuno. Autocad ci annota tra gli sviluppatori e ci concede quello che non concede a nessun altro (pensa solo al freeware del mapguide che fino a poco tempo fa stava qualche migliaio di euro), non è raro che sviluppatori gis di ogni dove ci contattano per informazioni, la rubrica scientifica di Rai3 Neapolis ci ha dedicato un servizio ecc ... comunque con la spagna ora abbiamo un rapporto preferenziale anche per il contatto con Linazasoro di cui abbiamo pubblicato il libro che stiamo vendendo on line in tutto il mondo (biblioteche, privati case di distribuzione ecc) e non è un caso se Casabella (nota rivista di architettura) al numero di Giugno lo recensisce nella biblioteca necessaria di un architetto ... qualche soddisfazione ce la leviamo nonostante tutto e tutti .... però è un vero peccato che ora l'atlante non possa andare avanti ... purtroppo però senza la messa a disposizione dell'archivio del Comune non si può .... abbiamo chiesto anche molto semplicemente e per il futuro che il comune richiedesse una copia in più del progetto per l'inserimento nell'atlante ... tutti daccordo, anche l'ordine, ... ma non si va oltre ai soliti bravi ... bravi ... si va bene .... vedremo ... ripassi fra qualche giorno .....

La cultura in questo paese è solo l'alibi per qualche sagra della polenta o per finanziare con migliaia di euro pseudo associazioni mangiasoldi (serbatoio di voti di questo e quello) che non hanno mai prodotto uno straccio di elaborazione che non fosse o una serata di magnate o la riproposizione nostalgica delle solite foto note a tutti .... tant'è vero che solo su questo sito vediamo come ognuno di noi ne possieda a decine ...

renato malinconico


davide - Thu 10/07/2008 or 13:29

Certo che creare un atlante in cui per ogni singolo edificio costruito dal 32 in poi, in cui vi siano piante, concessioni edilizie, particelle catastali, nome dei progettisti ecc. è un lavoro immane. Specie se come volete fare voi, volete occuparvi della storia di ogni singolo edificio pubblico e privato, demolito e ricostruito..

E' un lavoro immane! Perchè non concentrarvi inizialmente per la zona dentro la circonvallazione? Vi sono state moltissimme demolizioni e ricostruzioni, e come ben sai il lavoro non manca, per mappare tutti gli interventi fatti sia dal pubblico che dal privato.

ARKAN


renatosd - Thu 10/07/2008 or 17:26

Eravamo partiti con quell'intento ma mancavano tasselli fondamentali per leggere la città contemporanea in cui viviamo e quindi non si può prescindere da Piccinato e oserei dire anche dai borghi che ne sono storia fin dagli albori ...

Abbiamo già discusso di ciò e la camicia era stretta .... progettare un Atlante di Latina significa studiare Latina ... non ci si può fermare a Littoria.

renato


davide - Thu 10/07/2008 or 18:08

X RenatoSD

Ma io mica ti ho detto di fermarvi a Littoria. Vi hò detto di concentrarvi solo sulle costruzioni presenti all'interno della circonvallazione (il cosidetto centro storico), e di analizzare le costruzioni realizzate dal 32 al 2008.

ARKAN


gasby - Thu 10/07/2008 or 21:23


Allegato: cinema_dell_aquila2.jpg

Allegato: cinema_dell_aquila.jpg

Allegato: cinema_dell_aquila_3.jpg
 

 x Vincenzo

ecco alcune immagini del cinema dell'aquila tratte dal libro "Latina in Vista"
di M.Trabucco:

Il cinematografo fu progettato dal Frezzotti nel '32, denominato " Edificio per un cinematografo e civili abitazioni".

Una porzione fu demolita negli anni sessanta, la linea del taglio" è visibilissima nella figura n.3, risalene a qualche anno fa.

Rimane una piccolo frammento di quello che era il vecchio cinema ed il vecchio Bar Littoria, ed è il piccolo negozio di foto chiamato "Speedy Foto", che occupa quelli che erano locali di servizio del cinema.

Quello che era il Cinema, il Bar Littoria ed la Sala da Ballo, che ha ospitato le feste dei primi coloni è stata sostituita da una brutta costruzione che ha ospitato, la Standa prima ed ora Benetton, e l'attigua esattoria Comunale.

 


gasby - Thu 10/07/2008 or 21:27


Allegato: Scansione0007.jpg
Cinema dell'aquila da un'altra prospetiva......

 


davide - Fri 11/07/2008 or 14:04

Ecco invece come si presenta la zona oggi, dopo lo scempio della costruzione della Standa, e di quella costruzione absidata di 7 piani che ospita il Monte dei Paschi di Siena.

Anche l'ampliamento della Caserma dei Carabieneri, con un nuovo edificio che affaccia su Via Diaz è stato un aborto archietettonico, sia per l'altezza dei piani (diversa da quelli della caserma originale, che poi fù sopraelevata di un piano eliminando il tetto), che per i materiali usati (mattoni gialli)

Ma io mi domando e dico, specie a Renato: tutti questi scempi sono stati fatti su edifici pubblici (Cinema dell'Aquila, Casa del Contadino, oppure le ex Autolinee che stavano dove adesso vi è quel bruttissimo palazzo in vetro che ospita LatinModa). Come diavolo sono finiti dal pubblico in mano agli speculatori privati?

ARKAN


davide - Fri 11/07/2008 or 14:30

Ecco l'albo dei sindaci del Comune di Latina:

http://www.comune.latina.it/layout.php


davide - Fri 11/07/2008 or 16:33

X Renato SD

Tornando al Gis, vedo che alcuni edifici (sia di fondazione che no, ad esempio palazzi Incis di Piazza Buozzi o isolato del Supercinema dove doveva venire il Foro Littorio di fronte Palazzo M), hanno una campitura in rosso, mentre altri solo i contorni rossi.

Cosa accomuna questi edifici in rosso, visto che sono di epoche, materiali e stili differenti??

Inoltre vedo che vicino al palazzo Portfiri vi era un edificio che è stato demolito. Di cosa si trattava?

Vedo in celeste degli edifici progettati su Viale Cesare Battisti vicino Piazza Roma, oppure sempre vicino il palazzo Porfiri, su Via Neghelli.

Inoltre vedo che vi era un'altro edificio progettato e mai realizzato dietro il Circolo Cittadino. Cos'era?


davide - Fri 11/07/2008 or 16:41

Inoltre vedo che l'ingresso della Casa del Contadino affacciava su Via Don Morosini. Là dal GIS risulta che vi doveva essere un isolato (delimitato da Via Cairoli e Via Pisacane) con al centro un area circolare. Di cosa si trattava? Era una piazza? Un'area verde?

La Piantina del GIS di che periodo è?

Oggi in quell'isolato vi è un orrendo palazzone di cemento armato, uno dei tanti mostri del centro storico che gridano vendetta!

ARKAN


Vincenzo - Sun 13/07/2008 or 07:23


Allegato: img009.jpg

La foto risale al 1945. L'ultima a destra è mia madre e le altre ?????

Chissà se qualcuno si riconosce nella foto (cosa molto difficile)  e chi riesce ad individuare dove è stata fatta (cosa molto facile) 

Buona domenica

VINCENZO

 

 


Tricheco - Sun 13/07/2008 or 10:32
piazza san marco?  ma non capisco la prospettiva 

Vincenzo - Sun 13/07/2008 or 11:19
Tricheco ha scritto:
piazza san marco?  ma non capisco la prospettiva 

Sicuramente è Piazza Marco e la prospettiva dovrebbe essere dalla Casa del Combattente a Corso della Repubblica.

VINCENZO

 


renatosd - Mon 14/07/2008 or 12:14

arkan ha scritto:

Tornando al Gis, vedo che alcuni edifici (sia di fondazione che no, ad esempio palazzi Incis di Piazza Buozzi o isolato del Supercinema dove doveva venire il Foro Littorio di fronte Palazzo M), hanno una campitura in rosso, mentre altri solo i contorni rossi.

Cosa accomuna questi edifici in rosso, visto che sono di epoche, materiali e stili differenti??

Inoltre vedo che vicino al palazzo Portfiri vi era un edificio che è stato demolito. Di cosa si trattava?

Vedo in celeste degli edifici progettati su Viale Cesare Battisti vicino Piazza Roma, oppure sempre vicino il palazzo Porfiri, su Via Neghelli.

Inoltre vedo che vi era un'altro edificio progettato e mai realizzato dietro il Circolo Cittadino. Cos'era?

 

 allora nell'ordine:

- intanto la pianta che hai riprodotto era quella della città immaginata, ovvero un livello di elaborazione precedente al gis dove ancora ignari di una serie di soluzioni adottate poi ci eravamo posti il problema di rendere riconoscibili gli edifici anche quando non c'erano le piante tipologiche ed allora avevamo campito l'edificato esistente con tratteggio mentre la altre linee rosse sono strade marciapiedi recinzioni ecc ecc. In generale, e questo è rimasto nel gis; il rosso è esistente, il celeste è solo progettato e il nero è demolito.

Quando vuoi notizie sugli edifici basta che ci clicchi sopra e il gis ti dice cos'è ... comunque :

- dell'edificio dov'è porfiri abbiamo trovato una planimetria e le piante, per un certo periodo credevamo di averne identificato la funzione, poi ci hanno messo dei dubbi e quindi abbiamo sospeso ogni notizia in attesa di ulteriori ricerche;

- quello in celeste a piazza roma lato Asl era il progetto di una caserma di frezzotti (sul gis ci sono molti allegati ma ti mando solo la prospettiva ed il plastico fatto da noi Allegato: caserma_piazza_roma.jpg  Allegato: caserma_piazza_roma_prosp.jpg)

- quello al cosiddetto angolo delle birrerie via ascianghi e neghelli era il progetto del mercato sempre di frezzotti Allegato: mercato_sezione.jpg

- quello del circolo era il progetto d'ampliamento dove è sempre rimasto un cratere in pieno centro .. prima occupato dal pallone del basket ed ora dal nulla Allegato: ampliamento_circolo.jpg

renato


renatosd - Mon 14/07/2008 or 12:23
arkan ha scritto:

Inoltre vedo che l'ingresso della Casa del Contadino affacciava su Via Don Morosini. Là dal GIS risulta che vi doveva essere un isolato (delimitato da Via Cairoli e Via Pisacane) con al centro un area circolare. Di cosa si trattava? Era una piazza? Un'area verde?

La Piantina del GIS di che periodo è?

 

 Quella è la pianta del piano terra della galleria CISA com'è oggi ....  infatti è in rosso;

la base del gis per ora è l'aerofotogrammetria aggiornata di volta in volta, ma stiamo cercando di trovare soluzioni più avanzate tipo collegamenti con altre basi satellitari che si prestano ad essere aggiornate più di frequente ed in automatico ... ti tralascio tutte le problematiche sulla scelta della base su cui ci siamo letteralmente fasciati la testa per mesi ... ovvero catastale, aereofotogrammetria o satellitare ... ora passiamo all'ultima delle tre e le altre verranno georeferenziate su questa in quanto sono tre tecniche di rilievo del territorio non sovrapponibili con precisione sic et simpliciter.

renato  

 

 

 


renatosd - Mon 14/07/2008 or 12:34

errata corrige: (per la miseria non mi ha dato neanche il tempo di correggere)

allora avevo scritto una cosa errata e incomprensibile: "In generale, e questo è rimasto nel gis; il rosso è esistente, il celeste è solo progettato e il nero è demolito."

ma in realtà sul gis ora: il rosso è demolito, il celeste è progettato e il giallo con muri neri è l'esistente, in più abbiamo eliminato la complicazione del tratteggio, ovvero se non c'è la pianta di un edificio compare semplicemente la base che non ci dice esattamente cosa è edificio e cosa no ...

renato


davide - Mon 14/07/2008 or 13:01

X RenatoSd

Cmq che devo dire che moltissimi edifici in giallo riportano pochissime informazioni, in genere soltanto "edilizia privata". Lo stesso grattacielo Pennacchi è così. Altri edifici in giallo cmq riportano solo zeri. Evidentemente ne avete moltissimo lavoro da fare per completare il Gis.

Cmq interessanti gli allegati del Mercato di Frezzotti, o della Regia Caserma della Guardia di Finanza nei pressi della clinica San Marco.

Riguardo la galleria Cisa, dunque, non vi fù nessuna demolizione? Quel lotto era completamente libero quando iniziarono i lavori per costruire quell'ecomostro?

ARKAN


renatosd - Mon 14/07/2008 or 13:47

Ma certo che manca moltissimo lavoro ... manca la ricerca d'archivio a parte qualche archivio privato e alcune esperienze di tesi di laurea per cui fu dato accesso all'archivio comunale, oggi viviamo un periodo di stallo ... per ora inseriamo gli edifici e le notizie che abbiamo ... e tieni conto che intanto il gis si ferma al piano terra ma noi stiamo già disegnando i piani tipo ... anzi di molti edifici abbiamo solo quelli e pertanto ancora non compaiono ....

già abbiamo inserito centinaia di edifici ma a volte sembra che stai spalando il mare con il cucchiaio ...

il gis oggi è poco più che un demo e quel che si vede è a un decimo delle sue potenzialita ... ciò nonostante rende bene due o tre concetti: littoria non è nata bella confezionata in un progetto unitario; molto spesso venivano fatti prima i progetti e poi si decideva dove metterli; altre volte interi quartieri hanno una forma perchè dovevano accogliere altro di quello che poi è stato; l'evoluzione e la trasformazione della città è fatta da una miriade di episodi di cui si sta perdendo memoria e di cui non frega nulla a nessuno, Latina di oggi è molto diversa da Littoria e tutti fanno finta di conoscerla solo perchè c'è qualche foto ma in realtà in pochi ne sanno poco .... è preferibile lasciare il mito di una stupenda creazione nata in pochi giorni e così tramandataci intatta, ottimo alibi per non studiarla e per poterne fare ciò che si vuole senza doverne dare conto a nessuno ... neanche a quella storia che a qualcuno ... solo a chiacchiere ... è tanto cara.

renato


gasby - Sat 19/07/2008 or 21:00

Una bella e quasi sconosciuta leggenda delle nostre terre:

 

“Molti e molti secoli fa,un re era signore di tutte queste terre, ed era ricco e potente, ma per quanto potesse tutto quel che voleva, pur non era mai riuscito ad aprire sino a mare una uscita alle acque che, ristagnando  gli ammorbavano il regno.

Ora, questo re aveva una bellissima figliola per nome Ninfa, di cui si erano pazzamente innamorati due grandi potenti, il re Moro ed il re Martino.

Disse loro il sovrano: “Darò in moglie mia figlia a colui di voi due sarà il primo a scavare un canale che collegherà il mio regno col mare”.

Senz’altro re Martino si mise al lavoro e, chiamati a migliaia di  schiavi e gente del suo regno, prese a scavare un enorme fosso a traverso le dune di sabbia e le selve di quercia che separano le paludi dal Tirreno e senza interruzione alcuna, prosegui il suo lavoro.

Il re Moro invece non faceva nulla, e se ne rimaneva lì, a braccia incrociate, guardare l’altro lavorare e continuando a fare la corte alla bella Ninfa; ma quella non si curava di lui, perché tutto il suo cuore era per il re Martino  che tanto spendeva e si affaticava per conquistarla.

Ora venne il giorno che il rio di re Martino stava per essere ultimato e Ninfa tutta giuliva si rivolse al re Moro e burlando lo rimproverò di nulla aver voluto fare per conquistarla.

Allora questi tolse in mano una bacchetta magica che teneva nascosta nel suo manto e, stendendola verso il Monte Circeo, fece un gesto solo e, (guarda caso meraviglioso!) le terre si abbassarono e si formò un grande solco, per il quale le acque impantanate si misero a scorrere allegramente verso il mare lasciando asciutta la palude.

Allora Ninfa capì che tutto per lei era perduto, perché l’arte diabolica di un moro aveva potuto più che con tutti i sacrifizi ispirati dall’amore. Salì sull’altissima torre che si specchia nel lago, si voltò per l’ultima volta verso la distante marina e poi si buttò nelle acque cerulee e lei non si ebbe più novella.”

 

Da allora la cittadella alle pendici di Sermoneta si chiamò Ninfa ed il canale di bonifica che sfocia vicino Borgo Grappa si chiamò Rio Martino.

 

Bibliografia: Domus Caetana di Gelasio Caetani


davide - Thu 24/07/2008 or 22:33

Qualche tempo fò accenavo alla realizzazione a Latina Scalo, su Via della Stazione, di fronte il distributore Esso di un edificio rosso, realizzato nel 2006-2007, a seguito della demolizione (nei primi mesi del 2006) di un vecchio rudere di un piano, abbandonato da anni.

Ebbene quell'edificio, che richiama l'architettura razionalista-futurista della stazione (per via dei lucernacoli tondi e del vano scale di forma semicircolare, pare sia la sede della Pecorilli Costruzioni Generali:

http://www.pecorilli.it/

L'edificio è stato realizzato da una ditta di Priverno. Peccato solo che al suo fianco abbia un palazzo di 3 piani (da qualche mese in ristrutturazione ed ampliamento), che ha ampie vetrate, e probabilmente in passato aveva uso commerciale.

Insomma questo palazzo è un vero pugno in un occhio, che mortifica e soffoca l'edificio della Pecorilli.

ARKAN

 


davide - Thu 24/07/2008 or 22:36

Allegato: Edificio_razionalista_rosso_Latina_Scalo.jpg

- Wed 30/07/2008 or 13:03

Video "La nascita di Littoria la redenzione dell'agro pontino"

http://www.youtube.com/watch?v=GBqMWBoBUPM&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=atrj4gdYYPM

lavori durante la bonifica

http://www.youtube.com/watch?v=gRQC5VnRNMI&feature=related

i poderi ONC

http://www.youtube.com/watch?v=5PD68mUhHmk&feature=related

Solo una precisazione mio nonno fante della I guerra mondiale medaglia di bronzo al valor militare e prigioniero di guerra allo Spielberg dopo la disfatta di Caporetto, prese la malaria bonificando la palude quando esisteva solo Quadrato a parte la paga come operaio non ebbe nulla.

 


gasby - Sat 02/08/2008 or 14:12

Allegato: Immagine_170.jpg
MarmaLT ha scritto:

Arkan, se vai davanti all'ingresso v'è un'opera d'arte sul muro sinistro , fronte Via E,Toti. Ho fatto delle ricerche ed ho scoperto che era datata 1956, realizzata da un artista ungherese, profuugo. Tramite un amico polacco,'Jury', che lavora per una casa editrice vicina al Vaticano, avevamo capito dove si trovava. Nel frattempo anche a mezzo stampa ho messo in rilievo, non ultimo quando uscì la Polizia Municipale e stacva ad insediarsi l'Università... Nessuno ha avuto orecchie per ascoltare, come si può stimare questa classe politica..ipocrita perchè solidarizzava con i profughi,,. che scappavano dall'Est, ma poi ipocritamente li discriminava... e non apprezzava la loro arte.

 

X marma/arkan

 Vi riferite forse a questa opera?

 

Mi sapereste dire di più in merito all'autore?

Un mio amico che lavora all'univeristà di LT mi ha detto che il personale docente e non dell'università sarebbe intenzionato a valorizzarli.

All'interno dell'ateneo c'è anche un Cristo ed un bel paesaggio.


Allegato: Immagine_170.jpg

 


davide - Sat 11/10/2008 or 13:55
Ricordi di Latina di Sparta Tosti:

http://www.novecento.org/ricerche/quarto_61.html

davide - Sat 11/10/2008 or 13:59

x RenatoSD

Come mai nel Gis della Casa dell'Archiettettura non sono presenti gli immobili di Villaggio Trieste demoliti negli anni 80 per fare l'attuale steccone? Quei palazzi non ricordavano vagamente quelli del quartiere Nicolosi? Chi ne fu il progettista?

Come mai il vecchio IACP decise di demolirli, invece di realizzare altrove altre case popolari?

DAVIDE

PS Sul sito sono presenti solo le immagini degli anni 70 che le riportano..


davide - Sat 11/10/2008 or 14:08

X Vincenco ed MarmaLT

Secondo me l'entrata della città universitaria và conservata, restaurata e potrebbe benissimo comprendere il restauro di quest'opera dell'artista ungherese (anche se attualmente mi risulta difficile comprendere di cosa si trattasse).

Per il resto penso che quel muro in mattoni vada sostituito con uno più consono alla Facoltà ed allo stile razionalista. Andava bene per la Caserma ex 82, non certo per una Facoltà..

Se tu Vincenzo conosci qualcuno all'università che si occupa anche del progetto del Grande Campus, ti pregherei di fargli arrivare questi miei consigli:

/modules/newbb/viewtopic.php"http://www.skyscrapercity.com/showthread.php">http://www.skyscrapercity.com/showthread.php"../../uploads/newbb/3671031942.jpg" alt="" width="602" height="409" />

Entrambi i progetti hanno lati positivi e lati negativi, se posso dare dei consigli:

1) Se dovesse essere scelto il 2° rendering suggerirei innanzitutto di realizzare il cortile interno di Ingegneria (ec distretto) come previsto dal rendering 1

2) Il rendering 1 ha aiuole simmetriche, ma abbastanza anonime, e non ha campi da calcio nè l'edifico nei pressi della ex Croce Rossa, in direzione del Tribunale per intenderci

3) Il rendering 2 invece ha di bello soprattuto l'aiuola centrale con al centro la colonna (richiama Piazza S.Marco) che unisce l'edificio della segreteria Studenti con la facoltà di Economia

4) In questo rendering andrebbe realizzata una aiuola a forma di L che contorni il pargheggio, come già si fà per il tratto verso il Tribunale. Servirebbe questa aiuola piantata con alberi a nascondere l'anonimo grigiore del parcheggio..

5) Per entrambi i rendering và eliminato il muro di cinta che assomiglia a quello di un carcere, e che andava bene per una zona militare come era in origine l'area, ma non per una città universitaria..

Magari ci si potrebbe richiamare alla vecchia recinzione della demolita Casa del Condadino, rivestendola in travertino ed mettendo delle statue ad una certa distanza. Naturalmente dovrebbe essere più alta , ma non impattantante a livello visivo

DAVIDE


Vincenzo - Sun 12/10/2008 or 06:42
davide ha scritto:

Se tu Vincenzo conosci qualcuno all'università che si occupa anche del progetto del Grande Campus, ti pregherei di fargli arrivare questi miei consigli:

DAVIDE



Davide, per i motivi noti ad alcuni di voi,  alla "vecchiaia" sono stato costretto a diventare pendolare e quindi riesco a "vivere" la mia città solo il sabato la domenica e i giorni  festivi.  Per questo motivo non posso più frequentare gli uffici che abitualmente avevo contatti con la precedente attività lavorativa (Comune, Provincia ed assessorati vari).

Vincenzo

 

 






billy - Sun 26/10/2008 or 14:24

Ti consiglio un libro molto interessante che ho letto un pò per curiosità un pò perche mi interessava approfondire le origini della mia città...almeno so che rispondere quando un comunista ignorante mi provaca dicendo che Mussolini ha rovinato molte famiglie!"LA PALUDE CANCELLATA"cenni storici dell'agro pontino.


Salvatore - Wed 29/10/2008 or 02:12

A mio parere non è corretto giudicare eventi storici e personaggi storici col "metro" moderno. E' ovvio che la bonifica della palude pontina sarebbe considerata oggi un inaccettabile scempio ambientale. E' ovvio che oggi contro un'opera del genere si leverebebro unanimi condanne da ogni dove, ma ciò non vuol dire che nel contesto storico, sociale ed economico di 70 anni fa la bonifica non sia stata un'opera meritevole.

Salvatore


davide - Wed 29/10/2008 or 21:05

Nel numero di Ottobre di National Geographp"http://www.pontiniaweb.it/">www.pontiniaweb.it è presente tutto il materiale.

DAVIDE


- Thu 30/10/2008 or 07:49
Suggerisco di registrarsi al portale dell'Istituto Luce, per vedere per intero un   filmato d'epoca, sulla fondazione di Latina, che difficilmente è stato proposto complessivamente...

davide - Sat 15/11/2008 or 18:52
E' online il nuovo portale che raccoglie tutte le foto storiche e documenti d'archivio della città di Sabaudia: http://multimedia.comune.sabaudia.latina.it/ Vi sono anche cartografia, cronaca locale e delibere podestarili. DAVIDE

Vincenzo - Sun 28/12/2008 or 19:02

Allegato: Piazza del quadrato

Antiquariato e modernariato................ difficile convivenza

 


davide - Mon 29/12/2008 or 13:37
x Vincenzo

Che schifo!! Meriterebbero la sedia elettrica i politici che negli anni 70
hanno dato il via libera al Piano Particolareggiato del centro direzionale..

DAVIDE

- Mon 29/12/2008 or 20:55
Tranquillo!!..Sono quasi tutti morti....Sarebbe invece interessante sapere perchè quelli che nel tempo sono loro succeduti, in questo caso non abbiano apportato varianti, così come, senza porsi troppi problemi, hanno fatto pressochè dappertutto!

davide - Tue 30/12/2008 or 19:34
X Antonella

Bè le varianti si fanno per creare cubatura.... Se già ce nè, e pure
tanta, perchè intervenire?

DAVIDE

PS: Cmq intendevo dire che avrebbero meritato la sedia elettrica subito
dopo l'approvazione degli anni 70, non certo oggi.

- Wed 31/12/2008 or 16:40
Esiste qualche legge che impedisce di fare le varianti   per diminuirle...le cubature?

davide - Wed 31/12/2008 or 17:44

No, ed anche la Cassazione in varie sentenze ha detto che i comuni così come possono dare cubature, le possono anche diminuire o togliere..

Ma vallo a dire ai politici, loro sono convinti che una volta resa edificabile una zona non si possa più tornare indietro, impauriti da ricorsi e richieste di risarcimento danni..

Pensano che quel diritto sia per sempre e che nulla lo possa scalfire.. neanche interessi pubblici superiori..

DAVIDE


- Thu 01/01/2009 or 10:45
E allora vedi che il patibolo potrebbe essere approntato per tutti?!

Vincenzo - Tue 06/01/2009 or 21:02

Allegato: 050120091143.jpg

Ecco un'altra immagine (questa volta dal quartiere Nicolosi):

 


Kla - Fri 09/01/2009 or 22:36

E' mio personale parere che questo edificio rappresenta un'offesa alla città intera che si erge nella sua altezza a simbolo ed esempio delle cose fuori posto.

Salutoni


davide - Fri 09/01/2009 or 23:26
X Kla

Offesa?? Ma come? Non vedi che è l'esempio della civiltà democratica, contro la tirannide delle dittature, come ripete in continuazione Grassucci??

Ma il problema è, chi stà comprando gli appartamenti?? Visto che i giornali riportavano che solo un terzo degli appartamenti sono stati venduti, non è che con la crisi del credito e dei mutui, nessuno comprerà più, e la ditta andrà in bancarotta??

In quel caso dovremmo tenerci per anni, se non per decenni uno scheletro incompleto..

DAVIDE

davide - Sun 11/01/2009 or 13:05

X RenatoSD e Antonella

In questi giorni ed anche ieri su Hystori Channel su Sky è andato in onda il documentario "La Roma di Mussolini".

Vengono fatte vedere le immagini di Littoria, Sabaudia, Aprilia e Pontinia..

Riguardo Latina si nota un immagine dall'areo il giorno dell'inaugurazione. Si vede bene una casa cantoniera su Via Emanuele Filiberto (poi demolita per fare un palazzo di 5 piani dove c'è la Bnl, nei pressi delle Poste) e dinanzi a questa la chiesetta di S. Benedetto (demolita anch'essa per fare l'hotel Europa).

E' visibile l'edificio delle Poste, con la sua celebre scalinata, e anche quando la delegazione con Mussolini entra dentro l'Opera Nazionale Combattenti di piazza del Quadrato (colorata di un colore chiaro, quasi un giallo limone, anzichè il rosso attuale).

Poi si vede, presumo sempre in piazza del Quadrato, la Caserma "Littoria", con scritto MSVN.

A proposito, di chi sono questi edifici che si fronteggiano a piazza del Quadrato? Sono ancora della Regione Lazio? Perchè il Comune di Latina non li compra per metterci dentro dei servizi al cittadino, o qualche Caserma di qualche corpo, come era in origine?

Mi hanno stupito anche le immagini e la bellezza di Aprilia. Mussolini fà il discorso dal balcone del palazzo municipale e si vede anche la casa del Fascio (entrambe demolite negli anni 60 mi pare..)

Su  Aprilia interessanti questo spunto di riflessione:

http://www.esteticadellacitta.it/cityimage/ritratti/aprilia.pdf 

DAVIDE


davide - Sun 11/01/2009 or 13:47
Per chi fosse interessato ecco i ritratti di Latina, Sabaudia, Pontinia, Pomezia e Fondi:

http://www.esteticadellacitta.it/cityimage/ritratti/latina.pdf

http://www.esteticadellacitta.it/cityimage/ritratti/sabaudia.pdf

http://www.esteticadellacitta.it/cityimage/ritratti/pontinia.pdf

http://www.esteticadellacitta.it/cityimage/ritratti/pomezia.pdf

http://www.esteticadellacitta.it/cityimage/ritratti/fondi.pdf

DAVIDE

Mario41 - Tue 13/01/2009 or 12:54


Allegato: 01.01.47FestaSanGiovanniBosco.jpg

Buongiorno signor Vincenzo,

è la prima volta che visito il vostro sito.

Sono vecchio latinense che da qualche anno raccolgo le vecchie foto della gente di Latina, cioè di tutte le persone, dalle più umili a quelle più note, che hanno costruito e fatto crescere la nostra città.

Sarei interessato a tutte quelle foto che sono conservate nei nostri cassetti,nelle nostre scatole di cartone, per poterle raccogliere in un libro per ricordarle per sempre ai nostri figli.

Non abbiamo altri ricordi.

Le allego una foto del 1947, sulla scalinata della chiesa di San Marco, con Don Torello, c'eravamo tutti. 

I migliori saluti.

Mario 


Vincenzo - Tue 13/01/2009 or 21:50

Caro Mario, per prima cosa voglio darti il benvenuto nel portale unitamente a tutto lo Staff.

Sono molto felice di aver trovato un'appassionato della storia del nostro territorio e, sono sicuro che con il tuo prezioso contributo riuscirai ad arricchire il materiale presente nel portale www.q4q5.it.

Sono in possesso di una vecchia foto molto simile a quella pubblicata dove sono in posa le adoratrici notturne della Chiesa di San Marco. Spero di ritrovare la vecchia foto per pubblicarla.

Saluti

VINCENZO

 




Mario41 - Wed 14/01/2009 or 08:01


Allegato: Anno1936_Piazza_del_comune.jpg

Allegato: 1936-1.jpg

Caro Vincenzo,

ti ringrazio.

Vorrei dirti che ho una dicreta raccolta di foto ritraenti sopratutto i nostri pionieri,i nostri padri, sono tutte rigorosamente ritratte nella nostra città.

Il mio sforzo è quello di poter raccoglierle in un libro.Noi Latinensi non abbiamo testimonianze del nostro passato , tranne le foto del Consorzio della bonifica e simili che ritraggono sempre gli stessi edifici. Attraverso le foto della gente, oltre ricordare coloro che hanno costruito la nostra citta e contribuito alla sua crescita, ci testimoniano particolari, a più sconosciuti, della città, ormai scomparsi per la miopia di alcuni.

In allegato ti invio due immagini del 1936 dove oltre ad ammirare una bella ed elegante signora, si vede la prima fontana della piazza del comune e il particolare del tetto del comune e i fregi della torre, particolari che tanto ha fatto discutere sul come era e come è.

I migliori saluti.

Mario










- Wed 14/01/2009 or 12:31
Che bella! Vi prego di notare la prima versione della fontana... che è stata sostituita da quella attuale mi pare nel '54...

- Wed 14/01/2009 or 12:46
Le siepi però devo dire che sono rimaste uguali io credo che Finestra all'epoca prese questa foto tagliò gli alberi e le siepi che nel frattempo erano cresciute e ripiantò le stesse ma con una modifica genetica che avrebbe portato la loro non crescita per lasciare la piazza come nel 1936.

Mario41 - Wed 14/01/2009 or 13:32


Allegato: foto_per_latina_Fontana_San_Marco.jpg

Vi faccio conoscere l'immagine di un'altra fontana che non c'è più.

I  migliori saluti.

Mario

 






davide - Wed 14/01/2009 or 14:17
Caro Mario41,

hai qualche foto delle demolizioni di edifici come la scalinata delle Poste, la Casa del Contadino o l'ex Cinema dell'Aquila?
Voglio vederli in faccia gli autori materiali di quegli scempi!

DAVIDE

Mario41 - Wed 14/01/2009 or 14:32


Allegato: Carla_Bertoncin_1961.jpg

Caro Davide,

ti posso accontentare con questa.

La colpa delle demolizioni sono delle allora cieche amministrazioni comunali.

I migliori saluti.

Mario






gasby - Thu 15/01/2009 or 16:42

Ciao Mario,

 Bellissime foto!

Ti prego vai avanti con la tua idea di pubblicarle in una raccolta.

Volevo sottolineare il fatto che non è corretto dire che la fontana non c'è più, perchè gli elementi lamellari in travertino sono stati reciclati, e sono gli stessi che sono posizionati ora nelle quattro vasche sotto l'obelisco di Piazza San Marco, e sono gli stessi che in origine erano posizionati in Piazza del Popolo prima versione (vedi la foto da te pubblicata).

 

Ciao

 




Mario41 - Thu 15/01/2009 or 18:47


Allegato: Adunate.jpg

Cara Gasby,

non sono sicuro che la fontana di Piazza San Marco sia stata costruita riciclando il materiale della dismessa o eliminata fontana di piazza del comune.

So di certo che tanti materiali sono finiti in case private o buttate in qualche parte.

Comunque invito tutti a collaborare alla ricerca di vecchie fotografie nelle nostre scatole di cartone poste chi sa dove.

In premio, Vi invio altra vecchia foto sportiva dove si può notare che le maglie degli atleti sono bianche ma hanno la " M  " in nero (perchè?).

I migliori saluti.

Mario  




- Thu 15/01/2009 or 20:03

  


Mario41 ha scritto:

Allegato: Adunate.jpg

In premio, Vi invio altra vecchia foto sportiva dove si può notare che le maglie degli atleti sono bianche ma hanno la " M  " in nero (perchè?).

 Ma che domanda!?! La propaganda si può dire che l'abbia inventata lui!


Vincenzo - Sun 18/01/2009 or 17:28
Anno 1941 -

Barbiere di Piazza del Popolo nei pressi del Circolo Cittadino (attuale sede Aero Club - Angolo Cso Matterotti).

Il ragazzo in mezzo allora 15 enne era mio padre,  apprendista-barbiere

Allegato: 1941_002.JPEG


Mario41 - Sun 18/01/2009 or 18:01


Allegato: Piazza_del_Polpolo_CervelliCarla.jpg

Allegato: Barbieri.jpg


Vincenzo,

grazie per la foto, è la prima che ricevo.

Spero di farti cosa gradita inviarti le allegate fotografie.

Quella di piazza del Comune dove intravedi il luogo di lavoro di tuo padre, puoi notare inoltre che esistevano tre edicole, due le vedi, la terza è quella attuale.

L'altra foto è del barbiere Gavazzi, la sua barberia era situata di fronte a quella del tuo papà, sotto i portici prima dell'attuale negozio  Benetton. 

Spero che anche gli altri visitatori del sito si attivino.

I migliori saluti.

Mario


Vincenzo - Sun 18/01/2009 or 18:14
Caro Mario,

mio padre dopo il periodo di apprendistato è andato a lavorare proprio da Gavazzi (non ricordo per quanto anni). Successivamente si è trasferito alla barberia di fronte al cinema Giacomici a cui si riferisce la foto allegata.

Allegato: Cinema Giacomini

la foto dovrebbe essere del 1953 ??????

 

 


Mario41 - Sun 18/01/2009 or 18:56


Allegato: bar_giacomini.jpg
Vincenzo,

allora il luogo di lavoro di tuo padre era quello della mia foto. Non ho mai saputo della barberia accanto al Circolo Cittadino.

Vedendo la tua foto ricordo il tuo papà.

Ti invio la foto del Bar Giacomini sullo sfondo accanto a sinistra lavorava il tuo papà.

Grazie.

Mario




Vincenzo - Sun 18/01/2009 or 19:14
Mario, sono in possesso di un'altra foto (che allego) della bottega accanto al Circolo Cittadino:

Allegato: Barbiere

 


Vincenzo - Sun 18/01/2009 or 19:18
e questa invece era il suo MOTOM

Allegato: Motom


Mario41 - Sun 18/01/2009 or 19:23


Allegato: Cinquegrana-1.jpg


Vincenzo,

ti ringrazio ancora, la foto è storica e bella.

Ti invio la foto di un negozio che si trovava nell'attuale tabaccheria Di Russo in Corso della Repubblica, vendeva prodotti per la cura del corpo e sopratutto crema contro i pidocchi e zecche.

Ti devo lasciare perchè sta iniziando la partita della Lazio.

Grazie a domani.

Mario




Mario41 - Sun 18/01/2009 or 19:27

Vincenzo,

hai sbagliato foto.

Nell'intervallo ti manderò qualcosa sui MOTOM.

Mario


Mario41 - Sun 18/01/2009 or 20:30


Allegato: Raduno_Di_Roma_Benito.jpg


Vincenzo,

chissà se tra i partecipanti del raduno dei MOTOM c'è anche tuo padre.

La partenza è in Via Corsica.

I migliori saluti.

Mario 






- Mon 19/01/2009 or 12:13
Bisogna dire che tutte queste foto danno qualche emozione....almeno per una latinense di seconda generazione come me, cresciuta con i racconti di mio nonno che lavorava qui prima della bonifica e di mia mamma che era nata al Quadrato!! 

Mario41 - Mon 19/01/2009 or 17:54

Antonella,

purtroppo siamo in pochi a voler ricordare.

Purtroppo della nostra generazione non c'è traccia del passato.

Comunque ti invio questa foto invitando i visitatori a indovinare,come si chiamava il manufatto e  dove erano situati in Latina.

I migliori saluti.

Mario


Allegato: latina_n.b





gasby - Mon 19/01/2009 or 18:10




Mario,

ti confermo che gli elementi della fontana ritratta in foto sono gli stessi che sono passati prima nella fontana della  piazza centrale:


Allegato: Scansione0003.jpg
Allegato: Scansione0001.jpg 

Per poi passare alla fontana di Piazza Savoia (oggi S.Marco)

Allegato: Scansione0005.jpg

Vi consiglio un testo, dal quale ho tratto queste immagini:

Latina in vista di Marcello Trabucco edito da Raimondo Editori.

PS sono un maschietto!

Luca Gasbarrone 

 


gasby - Mon 19/01/2009 or 18:14

Sembrerebbe un vespasiano!!!

E credo che sia a B.Grappa...

Si vede in fondo a dx quella che dovrebbe essere la torre idirica.


Mario41 - Mon 19/01/2009 or 18:34


Allegato: Fontanella_Giardini.jpg
Caro Luca,

può darsi che hai ragione.

Mi chiedo però: ma se esistevano tutte e due le fontane nella stesso periodo.

Gli amministratori erano così parsimoniosi a convervare e riutilizzare i vecchi materiali?

Ti invio la foto della storica fontanella dei giardinetti.Non mi dire che quella attuale, che è scassata, è stata costruita con i pezzi di quella della foto.

Ti consiglio di visitare il sito dell'Istituto Luce.

Comunque mi scuso per averti scambiato per una femminuccia,la foto del topino era a mezzo busto.

I migliori saluti.

Mario

 




Mario41 - Mon 19/01/2009 or 18:36

Hai risposto parzialmente.

Dove stavano a Latina?

Mario




Vincenzo - Mon 19/01/2009 or 20:17

Allegato: MOTOM

Scusate, era questa la foto del MOTOM

 

 


Mario41 - Mon 19/01/2009 or 21:10

Vincenzo,

credo che era in via Diaz davanti al fioraio Ansaloni.

Saluti.

Mario 


gasby - Tue 20/01/2009 or 11:21
Mario41 ha scritto:

Hai risposto parzialmente.

Dove stavano a Latina?

Mario





Secondo me è Borgo Grappa.

si vede a dx una porzione di quella che sembra essere la torre idrica.....




Mario41 - Tue 20/01/2009 or 14:41

Si è Borgo Grappa, ma a Latina città dove erano situate?

Se siete giovani chiedete ai vostri papà.

Saluti.

mario


Vincenzo - Fri 23/01/2009 or 19:27

Allegato: Anni 40

Negli anni  '40 si usava fare il bagno nel canale delle acque medie.

Evidentemente all'epoca l'acqua era molto pulita.

 


Mario41 - Sat 24/01/2009 or 08:03


Allegato: De_Bonis0001-1.jpg

Negli anni 40 il canale delle Acque Medie era pulito.

Neli anni 50 si andava a fare il bagno nei canali di irrigazione di via Torre La Felce, tante persone non avevano la vasca del bagno.

Il mare sembrava lontanissimo, chi possedeva una bicicletta o un motorino andava a Foceverde o a Fogliano, l'attuale strada del mare non esisteva. Di solito si andava in due con una sola bicicletta, la fatica non si avvertiva.

Per quanto riguarda i "vespasiani", utili per i bisogni maschili, uno era situato in via Pio VI di fronte al Bar Rizzo, l'altro era in Via Oberdan angolo Corso della Repubblica di fronte al negozio di orificeria, all'epoca, anni '50, era capolinea degli autobus della società Zeppieri che serviva tutta la provincia di Latina, Frosinone e Roma.

In allegato potrai vedere l'autobus, della famiglia De Bonis, degli anni '40, potrai anche notare i due fasci sulla facciata del fabbricato.

Vincenzo come mai che tra tanti vostri affezionati visitatori nessuno è interessato a questo forum?

I migliori saluti.


Freddy - Sat 24/01/2009 or 14:17

Caro Mario41, mi permetto di rispondere io al posto di Vincenzo.

Questi sono i numeri del Forum "La storia del nostro territorio":

La Storia del nostro Territorio    Risposte 433Letture 5681

al 24/1/2009 9:03:27

Non mi sembra che nessuno sia interessato a questo forum.

Con simpatia

Freddy


Vincenzo - Sun 25/01/2009 or 07:55

Allegato: Via Col di Lana

Chissà se qualche 50 enne si riconosce in questa foto.

Scuola Elementare De Amicis in Via Col di Lana a.s. 1965 classe5a elementare (oppure 4a)

La maestra si chiamava Luigia Minetti

VINCENZO

PS: io sono il quinto della seconda fila (sotto la maestra)

 


Salvatore - Sun 25/01/2009 or 10:41
Mario41 ha scritto:

...come mai che tra tanti vostri affezionati visitatori nessuno è interessato a questo forum?



 

Caro Mario,

parlo a titolo strettamente personale: io sono approdato a Latina nel giugno del 1998. Per quanto posibile cerco di apprendere la storia del territorio pontino; apprezzo il tuo entusiamo e la mole di informazini che tu e altri utenti mi mettete a disposizione. Non ti nascondo però che, non avendo legami affettivi col passato di Latina, pur riconoscendo l'importanza della memoria storica, sono molto più interessato al presente e al futuro della nostra città che non ai suoi trascorsi. Con ciò, ci tengo a precisarlo, non intendo mortificare questo interessante forum.

Salvatore


Vincenzo - Sun 25/01/2009 or 13:45

Per quanto mi riguarda invece siamo a Latina da quattro generagioni.

Nel 1936 mio nonno fu trasferito alla Questura di Latina. Successivamente anche mio padre con il resto della famiglia raggiunge il nonno nel 1939.

Io e i miei   figli completano il Poker

VINCENZO

 


Mario41 - Sun 25/01/2009 or 19:03


Allegato: foto_per_latina_Ciclismo0001-1.JPG

Allegato: 0100a.jpg

Allegato: Chiesa_villa_fogliano.jpg



La foto dei ciclisti è per Vincenzo.

I migliori saluti.

Mario



Vincenzo - Sun 25/01/2009 or 19:15

Grazie davvero Mario.

Allego la foto di  MISS LATINA 1946. Il titolo però fu revocato in quanto il padre della Miss protestò con l'organizzazione e pertanto venne eletta come Miss la seconda classificata.

Allegato: miss Latina

Erano altri tempi e i genitori non apprezzavano affatto che le proprie figlie partecipassero a questo tipo di manifestazioni.

Vincenzo

 

 




Mario41 - Sun 25/01/2009 or 19:53


Allegato: Miss_Latina_1961.jpg

Allegato: Latina_dall'alto.jpg
Vincenzo,

ho la vaga impressione che quella bellissima signora sia la tua mamma.

Se è così complimenti.

Ti invio una Miss Latina edizione 1961

I migliori saluti.

Mario




Mario41 - Mon 26/01/2009 or 18:17


Allegato: Barbieri.jpg


Vincenzo,

questa vecchia fotorafia ricorda la squadra dei "Barbieri" di Latina allo stadio comunale.

Chissa se c'è il tuo papà.

Mario






Vincenzo - Tue 27/01/2009 or 21:58
Mario41 ha scritto:

Allegato: Barbieri.jpg
Vincenzo,questa vecchia fotorafia ricorda la squadra dei "Barbieri" di Latina allo stadio comunale. Chissa se c'è il tuo papà. Mario

Mio padre era amante della bicicletta e non del pallone. Questa foto del 1945 lo ritrae in Via Mazzini alle spalle della scuola di Piazza dante (prima dell'ampliamento) nei presso del semaforo con Via F.Filzi.

Allegato: 1945_003.JPEG


Mario41 - Thu 29/01/2009 or 09:54


Allegato: Bartali.jpg

Vincenzo,

la tua foto mi riporta indietro di tanti anni fa.

La strada allora si chiamava  via Oberdan, io sono nato nel palazzo a sinistra, era di proprietà dell'INCIS (Istituto Nazionale Case Statali).

Abitavo al secondo piano dove esercitava la professione di medico, l'indimenticabile dott. Fabiano.

Rispondeva a tutte le chiamate domiciliari, anche campagnole, senza chiedere mai un centesimo.Esercitava anche da dentista, ancora sento le urla dei pazienti, l'estrazioni dei denti era senza anestesia.

Il medico è ricordato con un piccolo busto nei giardinetti di piazza Dante.Ricordo che gli sta stretto.Tutte le amministrazioni comunali sono state sempre poche attenti a ricordare i nostri pionieri.

I migliori saluti.

Mario 

 P.S. La foto è di Bartali che vinse a Littoria. 










Vincenzo - Thu 29/01/2009 or 11:38
Mario41 ha scritto:

la tua foto mi riporta indietro di tanti anni fa.

La strada allora si chiamava  via Oberdan, io sono nato nel palazzo a sinistra, era di proprietà dell'INCIS (Istituto Nazionale Case Statali).

Abitavo al secondo piano dove esercitava la professione di medico, l'indimenticabile dott. Fabiano.

Rispondeva a tutte le chiamate domiciliari, anche campagnole, senza chiedere mai un centesimo.Esercitava anche da dentista, ancora sento le urla dei pazienti, l'estrazioni dei denti era senza anestesia.

Il medico è ricordato con un piccolo busto nei giardinetti di piazza Dante.Ricordo che gli sta stretto.Tutte le amministrazioni comunali sono state sempre poche attenti a ricordare i nostri pionieri.

I migliori saluti.

Mario 



 

 

Mario, anch'io sono nato all'INCIS e presisamente in Via Mazzini, 2 - primo piano (dietro l'edicola). Appena posso metto alcune foto del giardinetto interno.

Il Dott. Fabiani era il nostro medico di Famiglia .

Una cosa: perchè dici che ssei nato nel palazzo a sinistra ?? (a sinistra c'è-c'era la scuola di Pazza Dante).

Saluti

Vincenzo

  

 

 


Mario41 - Thu 29/01/2009 or 12:12

Vincenzo,

perchè mi sono sbagliato era a destra.

Mario




Mario41 - Thu 29/01/2009 or 13:25

Vincenzo,

mi sono dimenticato che se hai fatto le elementari a piazza Dante vai sul sito:

www.1circolopiazzadantelt.it

può darsi che ti ritrovi nelle varie foto scolastiche.

Saluti.

Mario






Vincenzo - Thu 29/01/2009 or 18:18

No Mario, la mia famiglia si è trasferita (alla mia età di 5 anni) in Via Emanuele Filiberto e pertanto ho frequentato tutte le elementari in Via Col di Lana -  Istituto E.De Amicis. Tra l'altro ho inserito nel presente post una foto con la mia classe appartenente a quel periodo.

Sono molte belle le foto del sito del circolo didattico di Piazza Dante - complimenti all'autore/ri.

Saluti

Vincenzo

PS: Appena le trovo scansiono le foto dell'INCIS

 

 

 






Mario41 - Thu 29/01/2009 or 18:40


Allegato: viale_filiberto.jpg


Vincenzo,

ricordi?

Mario




Mario41 - Sat 31/01/2009 or 17:09


Allegato: BARTALI0001.JPG



Per gli amanti delle 2ruote.

Vincenzo,

nota nella foto precedente, nel centro della strada c'è la rotonda disegnata.!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 



Vincenzo - Sat 31/01/2009 or 18:23


Ecco il busto del Dott. FABIANO


Vincenzo - Sun 01/02/2009 or 18:23


Saluti da LITTORIA


- Sun 01/02/2009 or 18:46
Questa non è una cartolina di Littoria, ma una ricomposizione recente,  appesa anche nelle sale dell'amministrazione provinciale, e contiene un'inesattezza nel titolo;   parla di architettura razionalista, ma, almeno per quanto riguarda l'edificio delle Poste non è così: il suo progettista, Angiolo Mazzoni, non era un razionalista, come dimostrano chiaramente le "curve" delle sue architetture!

Vincenzo - Mon 02/02/2009 or 21:23

Allegato: 006.JPEG

Chissà dove mi trovavo ?

 


- Tue 03/02/2009 or 12:07

Tra il Nicolosi..Piazza Mentana via Villafranca?

 


Mario41 - Sun 08/02/2009 or 12:36


Allegato: Festa_della_matricola_19.03.60.JPG


Chi si ricorda della festa della Matricola?.

A sinistra si riconosce il vecchio cinema Dell'Aquila.

Coraggio.!!!!!!!!!!!!!!!




Vincenzo - Tue 10/02/2009 or 19:46

Allegato: 1954_001.JPEG

Chissà se qualcuno riconosce il proprio padre o nonno o ?????

La foto è del 1954

 


Mario41 - Wed 11/02/2009 or 15:17

Allegato: classe2maschilepalazzoMuccinelli1941-1942.jpg


Io non c'ero.!!!!!!!!!!!!!!!! 


Vincenzo - Wed 11/02/2009 or 16:49
Mario41 ha scritto:

Allegato: classe2maschilepalazzoMuccinelli1941-1942.jpg



 Dove si trova (o trovava) il palazzo Muccinelli ?


Mario41 - Wed 11/02/2009 or 17:51
In via Cavour, dove stava il forno di Pedà. 

Vincenzo - Thu 12/02/2009 or 19:31

Dove c'è la pizzeria Spaccanapoli ?

 


Mario41 - Fri 27/02/2009 or 15:27


Allegato: Madonna_di_Fatima-2.JPG

Vincenzo,

scusa il ritardo, la scuola era tra via Vittorio Veneto e via Massimo D'Azeglio.

Invio una nuova, vecchia foto, penso che molti di voi non erano ancora nati, anno 1960.

Vedi la piazza, che credo sia ben individuabile, gremita di gente, anche sui cornicioni dei palazzi.Provenivano da tutta la provincia. 

Era un evento storico, era la prima volta che la Statua della Madonna di Fatima veniva in Italia.

I migliori saluti.

Mario










Mario41 - Thu 05/03/2009 or 18:30


Allegato: Polo_Nord.jpg


Chi di Voi ha gustato un gelato al Polo Nord quando era al centro dei giardinetti ( a sinistra della foto) e la strada era aperta al traffico?

All'epoca un gelato costava 15 lire ed era buono.

Le aiuole sotto i pini erano piene di violette. (come oggi)








- Fri 06/03/2009 or 12:16
Ma come no?! Con 30 lire ti davano un gelato enorme...e veramente squisito...almeno lo ricordo tale. Però le violette non le ricordo... 

Mario41 - Fri 06/03/2009 or 15:38

Allegato: Polo_Nord.jpg

Allegato: Tellinari.jpg


Visto che solo Antonella andava al vecchio Polo Nord a gustare il buon gelato e non si accorgeva di tante "pansè colorate"( vedi bene la foto in basso a sinistra) nelle aiuole che sopra i loro cordoli erano poste delle protezioni di ferro a forma di cesto che ogni tanto i vandali le piegavano con i piedi, invio quest'altra foto per conoscere quanti di voi ,una volta, riuscivano, al nostro lido, a raccogliere interi secchielli di telline solo con le mani. 










Mario41 - Sat 14/03/2009 or 18:54

Allegato: Littoria_1934.jpg


Come era la torre civica.


Vincenzo - Sun 29/03/2009 or 15:34

Si inizia la costruzione di Via ????????????

chi la riconosce ?

 


- Sun 29/03/2009 or 19:03
Mi pare che tu l'abbia postata già un'altra volta...è la strada sotto casa tua?

Vincenzo - Mon 30/03/2009 or 10:46
Antonella ha scritto:
Mi pare che tu l'abbia postata già un'altra volta...è la strada sotto casa tua?

Potrebbe essere ......... tra 100.000 foto in mio possesso e l'età !!!!!!

Comunque non è la strada sotto casa mia.

Vincenzo

 


- Mon 30/03/2009 or 11:30
Hai ragione...Via Cilea...

Vincenzo - Sun 19/04/2009 or 06:43


Storia recente: Pulizia del parco dell'Aprile 2006

PULIZIA 2006_01

PULIZIA 2006_02

PULIZIA 2006_03

PULIZIA 2006_04
 

Vincenzo

 

 


- Wed 22/04/2009 or 13:02

non ho partecipato... e di questo un po mi vergogno!

un ringraziamento grandissimo a tutti coloro che hanno invece preso parte a questa iniziativa!


Salvatore - Wed 22/04/2009 or 13:13

Speriamo che alla prossima che organizziamo riuscirai a "guidare la tua barca" fin all'Aasi Verde.

ciao

Salvatore


Mario41 - Thu 25/06/2009 or 13:06

Non so se c'eravate nelle prime sfilate in piazza del Littorio.

Faccio notare allo staff che i Vigili Urbani a Littoria c'erano ( terza foto), figure oggi quasi scomparse a Latina.



Allegato: Littoria_sfilata.jpg



Allegato: Littoria_sfilata_1.jpg



Allegato: Littoria_sfilata_2.jpg









Vincenzo - Sun 08/11/2009 or 18:44

Ero convinto che non esistessero più (almeno dalle nostre parti), invece oggi con sorpresa ne ho trovato uno.

Sapete dove si trova ?

Allegato: VESPASIANO


- Mon 09/11/2009 or 08:19

Vorrei chiedere a Mario se fra le sue tantissime testimonianze fotografiche d'epoca, ha qualcosa anche su Sabaudia, in particolare sulla visita del re e della regina. Ho trovato quelle disponibili sul sito dell'Istituto Luce..ma sono solo un paio..Vorrei rintracciare...se esiste...la foto in cui compaiono i due bambini che avevano il compito di porgere i fiori alla regina, al suo arrivo in piazza.

p.s. X Vincenzo...Non so dove sia, ma la foto in qualche modo mi ricorda B.go Montenero....


Mario41 - Mon 09/11/2009 or 08:53


Allegato: Sabaudia_1.jpg

Allegato: Sabaudia_2.jpg

Allegato: Sabaudia_3.jpg

Allegato: Sabaudia_4.jpg

Allegato: Sabaudia_5.jpg


Farò una ricerca.

X Vicenzo

Non è l'originale. Penso che sia a Borgo Carso.




- Mon 09/11/2009 or 09:08

E' molto rovinata, ma questa è la foto di gruppo del matrimonio di mia zia Valeria, celebrato nella chiesa di San Marco nel 1942...


Vincenzo - Wed 11/11/2009 or 09:32

Per ANTONELLA E MARIO

No, non è Bgo Montenero e nemmeno Bgo Carso.

Ciao

 

 


Mario41 - Fri 13/11/2009 or 16:41

Vincenzo,

mentre viaggiavo sulla S.R. Pontina 148, direzione Terracina, dopo la Plasmon, mi scappava la pipì.

Ho attivato prontamente il satellitare digitando " vespasiano", all'altezza della succesiva rotonda mi ha avvisato di girare sulla destra verso Borgo San Donato, all'altezza della chiesa mi ha avvistato " fermati e guarda a sinistra". e poi.............. 

E' la storia del nostro territorio.




Vincenzo - Fri 13/11/2009 or 18:32

Esatto.......

però il navigatore non è informato che è non funzionante da anni.

A proposito........ dove l'hai fatta ? (la pipì)

saluti

 


Mario41 - Fri 13/11/2009 or 19:03

Per noi maschietti è sempre funzionante.

E' meglio di un pino.

Cordiali saluti


Mario41 - Mon 16/11/2009 or 12:00

Allegato: Ponte_Romano_Sabaudia.doc


Ecco come era il ponte sul lago accanto a Torre Paola.


Vincenzo - Tue 22/12/2009 or 17:08


Allegato: MUSSOLINI

 

 


Mario41 - Wed 23/12/2009 or 17:13

Allegato: Sul_predellino.jpg

......corsi e ricorsi.......



Vincenzo - Wed 30/12/2009 or 19:15

SI è spento ieri presso l’ospedale Santa Maria Goretti, all’età di 78 anni, Luigi Figini, pilastro della famiglia di pionieri che aveva avviato la prima pasticceria di Latina.
Fino alla prima metà degli anni ‘80 la centralissima pasticceria di Corso della Repubblica è stata una tappa obbligata per i cittadini di Latina.

 


Mario41 - Thu 31/12/2009 or 11:37


Allegato: Pasticceria_Figini.JPG


Un pezzo dolce della nostra storia. 

-Corso della Repubblica n.59-


- Thu 31/12/2009 or 16:42
Che meraviglia queste foto!!

Mario41 - Fri 01/01/2010 or 09:02


Allegato: Fratelli_Figini.JPG

Allegato:

I fratelli Figini.

Littoria - Piazza XXIII marzo - anni '40 -






Vincenzo - Sat 02/01/2010 or 08:03

Complimenti Mario per le speldide foto che riesci sempre a collocare al momento giusto.

Ciao

 


- Mon 04/01/2010 or 09:22

Chi riconosce questa Latina ?


Mario41 - Mon 04/01/2010 or 11:30

La strada con i pini è viale Mazzini, in fondo in rosso era la Casa del Contadino ed in giallo l'Incis. 


Allegato: 1-Viale_Mazzini.jpg



- Mon 04/01/2010 or 12:21
Non avevo dubbi! Chi è l'elegante signora, con carrozzina tanto simile a quella con cui mia madre mi "scarrozzava", anche se la mia era più alta?

Vincenzo - Wed 06/01/2010 or 11:18
Antonella ha scritto:
Non avevo dubbi! Chi è l'elegante signora, con carrozzina tanto simile a quella con cui mia madre mi "scarrozzava", anche se la mia era più alta?

Cosa...... la madre o la carrozzina ?

 


- Wed 06/01/2010 or 14:45
La carrozzina!!!!!

Vincenzo - Sun 10/01/2010 or 17:56

Scherzi a parte.......

da non perdere IL MITO DI LITTORIA 1932-1944 presso il Museo Duilio Cambellotti in piazza San Marco in mostra fino al prossimo 17 gennaio. Interessanti documenti dell'epoca.

Vincenzo

 


Salvatore - Sun 11/07/2010 or 16:34

La nostra storia è quella che è, e non possiamo certo cambiarla.

Latina era Littoria, e questo è un dato di fatto incontrovertivile.

Per alcuni la storia è  motivo di orgoglio nazionale mentre per altri è un triste ricordo... 

L'importante è ricordare la storia in modo obiettivo, senza piegarla oltremodo alle esigenze del presente.

La storia si può raccontare con distacco o con passione... l'importante è non distorcerla troppo.

Ecco il sito internet di una nostra vecchia conoscenza con alcune foto storiche e... una certa dominanza cromatica: www.littoria.it

Giudicate voi.

Salvatore


- Mon 12/07/2010 or 09:33

Da notare che anche in questa raccolta manca l'edificio a mio parere più bello che  sia stato costruito (e demolito...) a Littoria/Latina: la Casa del Contadino!!!!


Vincenzo - Mon 18/10/2010 or 16:47

Trattasi immagini del nostro territorio......... ma chi sa di cosa si tratta e dove si trova ?

Allegato: Foto1234.jpg

Allegato: Foto1235.jpg

Allegato: Foto1236.jpg


renatosd - Thu 21/10/2010 or 15:40
Maenza? ricordo una bella sala al castello di Maenza e queste foto me la ricordano ...

Vincenzo - Thu 21/10/2010 or 17:55
renatosd ha scritto:
Maenza? ricordo una bella sala al castello di Maenza e queste foto me la ricordano ...

Renato, trattasi di un castello ma è decisamente più vicino di quanto pensi.  Domenica scorsa in occasione di una festa è stato aperto al pubblico con visite guidate e devo dire che oltre alla sala a cui si riferiscono le immagini è decisamente interessante.

In una delle sale del castello era presente la mostra "Tra fango e Zanzare" a cura del Consorzio di Bonifica.

Vincenzo

 


beniamino - Wed 08/12/2010 or 19:27
Fosse Ardeatine hai detto..appunto

Vincenzo - Tue 14/12/2010 or 17:41
beniamino ha scritto:
Fosse Ardeatine hai detto..appunto

?????????????????

 



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