Il Portale dei quartieri di Latina Nascosa e Nuova Latina

VCO e cittadinanza attiva

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- Wed 01/08/2007 or 21:08

Dato che l'argomento è ritornato in auge mi fa piacere rievocare alcuni dei caratteri principali del progetto.

In particolare vorrei smentire quanti attribuiscono a questa iniziativa un carattere di "ronda" cittadina. In realtà il progetto doveva basarsi su una collaborazione sociale che riuscisse a vincere l'indole omertosa che attanaglia la nostra società.

Molto spesso siamo usi voltarci da un'altra parte non soltanto quando temiamo per la nostra incolumità ma, addirittura, anche quando chi è preposto ad assolvere compiti istituzionali, funzioni pubbliche e/o d'interesse sociale omette di farlo.

E' il caso, ad esempio (stando ai racconti di molti su questo portale), di quando davanti alle forze dell'ordine c'è qualcuno che viola le regole e questi fanno finta di niente, oppure quando una persona che necessita di fare una visita specialistica da cui può dipendere la sua sopravvivenza si sente rispondere in modo arrogante dall'impiegato di turno che non si può fare nulla ... e così via.

Il VCO ha la pretesa di abbattere questo muro omertoso stimolando il cittadino non ad intervenire direttamente (cosa che fu sempre esclusa) bensì a segnalare le circostanze sospette che sarebbero state vagliate da persone opportunamente addestrate.

Ora che ho fatto le opportune precisazioni ... che si apra pure il dibattito.


- Thu 02/08/2007 or 10:40
gianni73 ha scritto:

E' il caso, ad esempio (stando ai racconti di molti su questo portale), di quando davanti alle forze dell'ordine c'è qualcuno che viola le regole e questi fanno finta di niente, oppure quando una persona che necessita di fare una visita specialistica da cui può dipendere la sua sopravvivenza si sente rispondere in modo arrogante dall'impiegato di turno che non si può fare nulla ... e così via.

Il VCO ha la pretesa di abbattere questo muro omertoso stimolando il cittadino non ad intervenire direttamente (cosa che fu sempre esclusa) bensì a segnalare le circostanze sospette che sarebbero state vagliate da persone opportunamente addestrate.

 

Visto che ce n'è un accenno nel titolo, non so se voluto o casuale....mai sentito parlare dell'azione e del sostegno di Cittadinanzattiva/Tribunale per i diritti del malato? E'un'associazione di carattere nazionale ben rappresentata nella nostra città, con sede al'interno dell'ospedale civile, che ha, come primo impegno, quello di sostenere, anche dal punto di vista legale, i cittadini nel denunciare "direttamente" disservizi e soprusi, partendo cioè dal principio che deve essere prima di tutto il cittadino che deve rappresentare se stesso quando vengano lesi i suoi diritti....


- Thu 02/08/2007 or 11:05
Antonella ha scritto:
...mai sentito parlare dell'azione e del sostegno di Cittadinanzattiva/Tribunale per i diritti del malato? ...

Ti rispondo chiedendoti: mai sentito parlare di Laura Scalabrini?


- Thu 02/08/2007 or 11:15

Certamente!!...Non foss'altro che per una questione anagrafica, che mi ha fatto incominciare a guardarmi intorno molto tempo fa....

p.s....ma è ricicciata anche lei? 


- Thu 02/08/2007 or 11:30

Beh, oltre ad essere la madrina di battesimo di mia moglie è una cara amica. Molto spesso faccio con lei lunghe chiacchierate sulla vita politica locale e nazionale e ne ricevo preziosi consigli e punti di vista inediti.

Uno dei discorsi affrontati, peraltro anche di recente, è stato quello del "Tribunale dei diritti del malato presso l'ospedale di Latina". A riguardo lei ne ha fatte di battaglie!

Quanto al suo "ricicciare": magari fosse ... ce ne vorrebbero di persone come lei in politica ... ma lei fa gola agli attuali politici solo per i consensi che può catalizzare per le battaglie fatte nel passato.


- Thu 02/08/2007 or 11:38

E questo era il significato del mio ricicciare!!! Comunque sono contenta per te...perchè stando così  le cose hai la possibilità di scoprire che non c'è molto da inventare....basta studiare quello che è già stato pensato, ma non pienamente attuato (perchè forse avrebbe richiesto qualche sforzo in più ed un pò più di coerenza..) e calarlo nella realtà di oggi......perchè i problemi si somigliano sempre


Salvatore - Thu 06/09/2007 or 12:42

A pag 38 del Corriere della Sera di oggi, Beppe Severgnini ha proposto il "VCO" (che lui ha tradotto "Occhi Vicini") come possibile risposta alla criminalità e al degrado delle nostre città. Ecco un brano:

"...Azzardo un suggerimento. Poiché polizia e carabinieri non possono essere sempre dovunque, e le ronde sono soprattutto folcloristiche, dobbiamo pensarci noi.
Negli Usa hanno il «Neighborhood Watch». Nome impronunciabile, che potremmo tradurre con «Occhi vicini». Lanciato nel 1972, il programma funziona bene: certo più delle armi in casa (che i criminali sanno usare, e la brava gente no). Il meccanismo è semplice, date un'occhiata a
www.ncpc.org o a www.nnwi.org. Chi aderisce mette un cartello alla finestra e s'impegna «a riportare alla polizia tutte le persone o le attività sospette nella zona». Ricetta per la paranoia? Al contrario: controllo del territorio, e aiuto reciproco. Di queste cose siamo capaci anche noi italiani, per ora."

Vi rimando anche ad un mio articoletto sull'argomento: /modules/news/article.php


duex4 - Fri 07/09/2007 or 00:52

E se ognuno di noi puntasse la webcam fuori della finestra inviando le immagini ad un sito dedicato ?

Si moltiplicherebbero gli occhi che osservano ed ognuno potrebbe magari dare un'occhiata a casa propria anche quando si trova in giro per il mondo.

Per la privacy non credo che sarebbe un grosso problema, ci sono telecamere dovunque !!!

 

Beppe Severgnini è un grande, lo conosco ormai da molti libri !

 

Antonio duex4 (si legge 2 per 4 perchè prima eravamo 2 ora siamo 4...) come dire 2 occhi sono buoni 4 sono meglio ancora !



michfabi - Fri 07/09/2007 or 05:00

Sono molto contento che Salvatore abbia ripreso il suo articolo. Riprendiamo un interessante cammino interrotto, da recuperare.

Lo lessi a suo tempo con grande interesse, da lì ho iniziato ad esplorare diversi siti stranieri sul VCO, mi sono confrontato diverse volte con Alessandro Molon, e quindi con Ferdinando Cedrone e alcuni componenti dello staff di allora - insomma, con diverse persone conosciute grazie al portale.

A quel tempo (sembra passato un "sacco" di tempo) l'articolo di Salvatore e le articolazioni di Alessandro offrirono una sponda importante per riflettere insieme e iniziare a confrontarci su una delle ipotesi che oggi io ritengo ancora interessante da vagliare per i nostri due quartieri.

In quella fase, a mio parere, si è commesso l'errore di fissarci troppo sul tema del VCO, per poi fermarci alla amara constatazione che non si aveva la "forza" di sostenerne una prima applicazione. Ho già fatto una riflessione nel mese scorso sullo scomposto sostegno dei politici locali, ma preferisco non richiamarla viste le diverse interpretazioni emerse prima delle ferie - su questo, rinvierei ad un primo confronto vis-a-vis tra le persone interessate per convergere insieme su evidenze oggettive.

Si è ora aperto un forum dedicato al tema, in particolare "VCO e cittadinanza attiva". Grazie a Gianni per averlo stimolato. 

Semplicemente per onestà intellettuale, è utile indicare che la premessa va migliorata perché tende a creare un po' di confusione per richiami che non riguardano il VCO inteso "in senso canonico". In particolare, il passaggio sull'atteggiamento delle forze dell'ordine non riguarda questo tema. E' molto bello, nella riproposizione attuale, l'accostamento del metodo ai concetti di cittadinanza attiva perché permettono di riprendere lo spirito di diversi interventi di Gianni stesso, Renato Malinconico, Francesca Suale, Antonella Finotti...

Allora siamo disponibili ad incontrarci? Iniziamo con un primo nucleo di residenti interessati a conoscere il tema.

Possiamo richiamare gli approcci - il VCO ma non solo - che riteniamo interessanti osservare, in base alla composizione dei nostri due quartieri (mi sembra che sia un'analisi proposta a suo tempo da Alessandro Molon e Ferdinando Cedrone.

Quindi condividere e provare ad applicare - anche in maniera molto semplificata - per capirne e diffonderne il senso tra noi. Lanciare un seme di partecipazione alla sicurezza sociale.

Credo che sia molto bello se arriviamo a stimolare principi di partecipazione dei residenti alla sicurezza sociale applicata, secondo forme e prassi condivise. La prima esperienza sarà sicuramente sbagliata per alcuni - essere brontoloni è un carisma che ci contraddistingue dalla fondazione del portale - ma iniziamo.

Ho fatto una proposta di incontro qualche settimana fa, vorrei riproporla ora che siamo rientrati dalle ferie e prossimi al rientro dei nostri bimbi e ragazzi a scuola. Incontriamoci, anche subito dopo la festa di San Luca, per conoscere di più il tema complesso e affascinante della sicurezza sociale.

Proposta di location: la sala della parrocchia, sopra il Bar Paganini al Centro Lestrella. Cosa ne pensate?

Saluti. Michele Fabietti 


michfabi - Fri 07/09/2007 or 05:00

Messaggio cancellato in quanto identico al precedente.

Freddy


- Fri 07/09/2007 or 07:20

Credo che la proposta di Michele sia da accogliere assolutamente. E' importante capire bene, nel profondo, le idee proposte prima di bollarle definitivamente in modo negativo.

Sarebbe opportuno che anche i contrari all'idea VCO (o similare) siano presenti in quanto la loro voce contraria può fornire stimoli ad una discussione che si ridurrebbe all'espressione di tanti "sì" di altrettanti "yes men" (e "yes women").

Il VCO, come qualunque iniziativa di gruppo, non può funzionare se non c'è condivisione delle regole e degli obiettivi. Se c'è chi rema contro il meglio che potrà succedere sarà il restare fermi dove ci si trova.

Una piccola puntualizzazione per chi può avere mal interpretato il VCO (da una parte e dall'altra): il VCO non significa RONDE! Si parla di cittadinanza attiva solo e soltanto perché questa non resta inerte davanti a ciò che le accade intorno ma, al contrario, affronta il problema, vincendo l'omerta, e denunciando ciò che vede.

Quanto alle problematiche "privacy" e "libertà", beh, il binomio sicurezza/libertà ha una manifestazione di effetto inversamente proporzionale: se si preferisce uno all'altro, il primo cresce quanto il secondo diminuisce. La questione, dunque, è: trovare il giusto equilibrio.


- Fri 07/09/2007 or 07:34

Per un errore credo Fabietti abbia riportato due volte il suo intervento

questo è il rapporto sulla sicurezza in Italia del giugno 2007 è un pò lungo ma per chi vuol avere notizie è interessante

http://www.aipros.org/oldsite/Documenti/Rapporto2007/00_Completo.pdf

 

Intanto si potrebbe vedere che fine ha fatto il progetto sulla videosorveglianza con camere a infrarossi che si era a suo tempo arenato per vari problemi, anche se devo dire la verità una sorta di grande fratello di quartiere un pò mi fa rabbrividire ma se non c'è altro modo. Gli incontri a mio parere non dovrebbero riguardare solo alcuni interessati ed iscritti al portale o all'associazione ma il futuro, i giovani, i genitori, perchè chi ha figli adolescenti che girano per il quartiere sa bene che il problema della baby gang c'è esiste, chi non ha subito furti si soldi, scarpe, giubbotti e motorini ed anche aggressioni, i ragazzi sanno chi sono e cosa fanno ma tacciono per paura di ritorsioni, o per paura che si scopra cosa fanno anche loro e chi frequentano (es bere, fumare o provare la scarica di adrenalita che da rubare piccoli oggetti da un negozio). Ecco, sia chi appartiene alle baby gang che chi le subisce hanno genitori che o se ne fregano oppure non sanno nulla della attività esterne dei figli o anche non sanno che fare e come comportarsi, cercare di vigilare anche e soprattutto a casa propria.

 


renatosd - Fri 07/09/2007 or 10:49

Sono disponibile e in tal senso la chiarezza di Gianni sull'improponibile binomio VCO=ronde lo considero un passo in avanti positivo;

restano tutti i miei dubbi sulla materia, ma nel contempo sento come tutti l'esigenza che qualcosa si muova ... con equilibrio, senza isterismi o plateali boutade come quella dei lavavetri di Firenze che danneggiano solo i poveri cristi e lasciano intatta la capacità e la potenzialità delinquenziale di chi, in forma singola o associata, non si ferma certo davanti ad una stupida ordinanza. 

Parliamone ... incontriamoci ...

renato malinconico


Freddy - Fri 07/09/2007 or 11:24

Ho aspettato ad intervenire appositamente, anche e soprattutto perchè volevo vedere chi fosse veramente intenzionato a riprendere l'argomento.

A questo punto colgo con favore il suggerimento di organizzare un incontro e propongo la seguente data:

Lunedì 17 ore 18.00 .

Per quanto riguarda il luogo, direi la sala della San Luca in Q5, anche perchè non credo saremo in molti.

Fatemi sapere chi può.

L'argomento merita la presenza di tutti coloro i quali hanno dimostrato in questi mesi di interessarsi al problema, quindi ritengo che tra queste sia importante che ci siano più persone possibile.

Qualora la data e l'orario proposti non andassero bene, meglio quindi rimandare.

Saluti.

Freddy


- Fri 07/09/2007 or 11:32
Proverò ad esserci magari nascosto dietro una colonna

Stevejo - Fri 07/09/2007 or 11:42

Se ho capito bene, VCO è sinonimo di cittadino attivo che non rimane indifferente alle ingiustizie che vede (piccole o grandi che siano), ma le segnala agli organi competemti (forze di polizia o associazioni in difesa dei diritti dei cittadini). E fin quì non posso che essere d'accordo.

Spesso, però, l'omertà dei cittadini non è data soltanto dalla paura per la propria incolumità, ma anche dal non sapere di fatto come muoversi, a chi rivolgersi per segnalare ciò che vede, senza esporsi in prima persona con una denuncia vera e propria.

Volendo fare un'esempio, per spiegarmi meglio, supponiamo che un cittadino si renda conto che c'è la POSSIBILITA' che si stia perpetrando un grosso abuso edilizio, oppure che c'è la POSSIBILITA' che un'attività commerciale nasconda un riciclaggio di denaro, o altre cose simili. Ho evidenziato la parola POSSIBILITA', perchè è anche possibile che le intuizioni del cittadino in questione si rivelino poi infondate. Sotto quest'ottoca, quindi, se il cittadino andasse in questura e denunciasse ciò che pensa, esponendosi quindi in prima persona (ossia, mediante normale denuncia), il minimo che potrebbe succedere è che il cittadino si prende poi una contro-denuncia per diffamazione, con tutte le conseguenze pensali e economiche del caso: e questo succederebbe a prescindere dal fatto che abbia ragione o torto.

Per sollevare il cittadino da qualsiasi responsabilità, ed evitargli di dover far sempre ricorso agli avvocati (che costano), si dovrebbe, invece, dare la possibilità  di raccontare, a chi di dovere, quanto si sa o si crede di sapere, senza bisogno di regolare denuncia, etc: starà poi agli organi di polizia verificare la segnalazione del cittadino, andando eventualmente a raccogliere le prove necessarie ad avvallare quanto segnalato dal cittadino (se corrispondente al vero), per poter infine eventualmente iniziare un regolare processo. In questo modo, il cittadino rimarrebbe tutelato da qualsiasi azione legale contro di lui, poichè non sarà affatto responsabile di tutto quanto verrà fatto, dagli organi competenti, in seguito alla sua segnalazione.

In realtà, quanto detto sopra, mi sembra sia già possibile farlo mediante un "esposto-denuncia". Il problema è che pochi cittadini lo sanno, come pochi sanno dove e come poterlo fare. 

A mio avviso, quindi, ai VCO dovrebbe essere affiancata una precisa e capillare opera di informazione, che vada a far conoscere ai cittadini tutti gli strumenti a loro disposizione per far valere i propri diritti, senza necessariamente far ricorso ad avvocati e denunce (senza, quindi, dover sempre rimetterci di tasca propria). 

Saluti,

Stefano 


- Fri 07/09/2007 or 11:55

Do la mia adesione sin d'ora e cercherò di coinvolgere il maggior numero di persone possibile. In attesa dell'incontro vorrei fare alcune piccole precisazioni su ciò che ha scritto Stefano.

All'epoca della presentazione del progetto VCO si spiegò la circostanza per cui era necessaria un'apposita attività di filtro prima di inoltrare le segnalazioni agli organi di polizia. Questo filtro doveva essere effettuato da persone dotate di un'opportuna formazione che li rendesse in grado di distinguere le segnalazioni non opportune (false, esagerate, mitomani, errata interpretazione della realtà, ecc.). Ovviamente ciò costituisce un problema da risolvere e, quindi, un valido argomento di discussione.

Quanto allo strumento dell'esposto, questo è stato soppresso con la riforma del diritto penale. Tuttavia ciò non impedisce ad alcuno la possibilità di "esporre", sia verbalmente che per iscritto, agli organi di polizia fatti di cui è venuto a conoscenza. Da ciò, però, non scaturisce necessariamente l'avvio di una possibile attività investigativa e, magari, repressiva di comportamenti che violano le leggi.


Alex - Fri 07/09/2007 or 12:19

Salute a tutti,

VCO nasceva come adattamento Italiano del sistema di collaborazione reciproca tra vicini di casa per la sicurezza esistente in USA, Canada, qualche paese scandinavo ed altri che ora non ricordo.

Dalle prime analisi era emerso che una adozione diretta del concetto "neighborhood watch" non era opportuna a causa di impatti culturali a cui, obiettivamente, noi italiani non eravano e non siamo in grado di rispondere.

Qualcuno ricorderà la polemica sorta a fronte della semplice nomenclatura: "Vicino che Osserva" la dove "che Osserva" era inteso nella sua accezione peggiore, ovvero "che si Impiccia". Già da questo punto è evidente quanto sia difficile parlare di un progetto che vede al centro la collaborazione tra persone quando queste, ascoltando la descrizione del VCO, si chiedono come non farsi "spiare" invece di chiedersi come essere "cittadini attivi".

Il nome potrebbe trasformarsi in "Vicinanza COnsapevole" senza mutare il senso del progetto ma resto del parere che, come credo abbia inteso anche Michfabi, l'approccio di TUTTI debba essere volto ad accettare un cambiamento radicale nella propria cultura.

Grazie per l'attenzione.

Alessandro Molon


renatosd - Fri 07/09/2007 or 12:58

lunedì 17 purtroppo ho consiglio all'ordine e non posso mancare ... se non è possibile un'altra data mi terrò informato degli sviluppi ...

renato


Freddy - Fri 07/09/2007 or 15:06
Renato ha scritto: 

lunedì 17 purtroppo ho consiglio all'ordine e non posso mancare ... se non è possibile un'altra data mi terrò informato degli sviluppi ...

renato

 

Troveremo un'altra data. La tua presenza mi sembra fondamentale per animare la discussione (in senso buono ovviamente).

Freddy


- Fri 07/09/2007 or 16:07

Concordo con Freddy, ci vuole la partecipazione di tutti gli interessati ... in particolar modo di chi ha manifestato varie perplessità sul progetto. Fateci sapere una o più date alternative.


renatosd - Fri 07/09/2007 or 16:14

A parte i lunedì in genere ... quando volete ....

renato


michfabi - Wed 12/09/2007 or 05:39

Ferdinando,

proponici un'altra data, a te più favorevole e diversa dai lunedì.

Proverei comunque per la settimana entrante, impostando il primo incontro sul riprendere il percorso fatto sinora grazie al portale - ri-armonizzando a partire da quello che oggi il portale ha consentito di archiviare. Quindi, vedere cosa manca per una conoscenza oggettiva delle forme di intervento adottate in Italia e all'estero. E da lì, cominciare a confrontarci tra noi su cosa sperimentare, nel più piccolo contesto possibile, secondo il metodo più utile da applicare o adattare oggi. Può essere una chiave di invito a partecipare?

Per chiarezza, questa è la mia intenzione personale, sottostante all'invito di incontro che ho fatto nel precedente post. Lascio ovviamente ampia libertà per una diversa articolazione, se ritenuta opportuna.

Circa il luogo, ho pensato alla saletta sopra il Bar Paganini perché così possiamo coinvolgere anche il proprietario del Tabacchi e il signor Baldassarri, interessati al tema della sicurezza.

Ma sentiti libero in questo senso. Se permettete una battuta, forse proprio la chiesa di San Luca è il luogo più sicuro della zona. Il senso è scegliere un luogo dove il tema sia più sentito e vissuto sulla pelle di chi vive nella zona più interessata. Grazie.

Buona giornata.

Michele - 348 4701298    

 


- Wed 12/09/2007 or 07:01

Sarebbe secondo me utile far intervenire qualche persona esperta di sicurezza. Se si è d'accordo proverei a far venire il Vice Prefetto D.ssa Amato. Fatemi sapere.


- Wed 12/09/2007 or 07:10
Credo che per il primo incontro sarebbe opportuno che ci confrontassimo sulle eventuali reciproche divergenze.....poi, una volta presa una qualsiasi decisione, richiedere l'aiuto di esperti vari....

- Wed 12/09/2007 or 08:15

Ok la Amato va benissimo così la saluto anche, quanto alle reciproche divergenze.......credo che rimarranno sempre tali. Comunque da non sottovalutare l'esperienza di Roma che nell'area ciclabile all'Eur, dove venne aggredito un ciclista, sono ora operanti delle pattuglie in bicicletta con attrezzature varie (telefono, macchina fotografica ed altre cose che non ricordo) per segnalare eventuali problemi alle forze dell'ordine il tutto finanziato dal Comune. Da noi ci sono i volontari davanti alle scuole che curano la viabilità e credo che si possa fare una cosa simile, persone autorizzate con tanto di pettorina telefono e macchina fotografica che fanno da riferimento alla cittadinanza attiva e che sono direttamente in contatto con le forze dell'ordine, credo che comunque occorra costituirsi come associazione o cose simili perchè iniziative organizzate per la vigilanza non so se sono permesse.


michfabi - Fri 14/09/2007 or 21:12

Un paio di persone mi hanno chiamato (separatamente, ma si conoscono) proponendo di cominciare a vederci, per confrontarci sul tema. Non hanno seguito il percorso che si è sviluppato a suo tempo sul VCO (per Ferdinando: è possibile riproporlo in uno spazio dedicato?). 

Ho proposto loro di avanzare la proposta di incontro su questo topic: forse per un po' di timidezza, ma sono molto convinti di voler affrontare il tema quanto prima...

Per conoscerci e quindi sostituire gli avatar con visi riconoscibili, abbiamo concordato di vederci domenica sera alla festa di San Luca. Orario: 19.30. Speriamo che la musica favorirà il dialogo.

Se qualcuno sarà a Latina e gradisce l'idea come prima forma di incontro - mi sembra la più semplice, anche dal punto di vista organizzativo - possiamo esplicitare su questo topic l'interesse alla presenza. Lascio il mio cellulare: 348 4701298. Buona serata.

Michele


Freddy - Fri 14/09/2007 or 22:06

Scusate la mia assenza, ma sono tornato stasera da una 4 giorni di riunioni a Roma. Datemi il tempo di sentire gli amici dello staff e di riproporre una data. Credo anch'io che la cosa migliore, per il momento sia chiarire le divergenze. Se riusciremo a risolvere o minimizzare queste, andremo avanti. Non credo di poter essere presente domenica sera.

Una volta svolto l'incontro, nel caso dia esito positivo, ridaremo "luce" al progetto, sul portale.

 Freddy


- Sat 15/09/2007 or 07:47
Anche io non potrò esserci domenica sera, per la concomitanza del dibattito sul PD alla festa  de l'Unità,  a cui voglio partecipare. Sarò disponibile da giovedì 20 p.v.... fatemi sapere cosa avete deciso....e buon fine settimana a tutti!

Freddy - Sat 15/09/2007 or 10:39

Allora proporrei proprio  giovedì 20 settembre dalle ore 18.00.

Il luogo si vedrà (certamente in Q4 Q5).

Qualora l'orario non andasse bene, potremmo spostarlo a partire dalle 20.30 in poi.

Fatemi sapere chi può.

Freddy


dalmar - Sat 15/09/2007 or 15:17

Dalle 20,30 in poi per me va benissimo

 

Mariassunta 


michfabi - Sun 16/09/2007 or 06:10

Scusate la franchezza, ma viste le tante incertezze trasmesse negli ultimi post (mi scuso per questo) credo che sia opportuna una comunicazione più cristallina. Eppoi, ieri mattina mi son "cascate le braccia": incontro uno dei maggiori frequentatori del portale in una copisteria (mantengo la riservatezza, se vuole può rivelarsi) e questi è stato capace di rassicurarmi che avremmo fatto uno sforzo per arrivare ad una data possibile per questo incontro...

Mi sono incuriosito e sono tornato sul topic. Ora capisco il perché: mi sembra la convocazione di una riunione di partito. Queste dinamiche non le riesco a cogliere - vi confesso. Si utilizza malissimo questo strumento...

Faccio finta di non capire (stuzzicando anche stavolta la creatività nell'interpretazione di Kla, Roccia ...) e stavolta non voglio essere troppo canzonatorio, nel rispetto della suscettibilità di persone che senza mai essersi identificate rendono i confronti via forum particolarmente nebulosi.

Allora.

Stasera - domenica 16 settembre ore 19.30

alla festa di San Luca - al tavolo intitolato "SICUREZZA" (trovate un foglio A4 con questa scritta) se qualcuno ha piacere si parla di questo tema.

L'evento non ha alcun carattere di ufficialità. Non ci saranno telecamere. Non sono previsti personaggi BIG o VIP. E' semplicemente un incontro di scambio di opinioni - pubblicizzato dal portale (grazie) ma non ancora da questo patrocinato (si attende fiduciosi) - tra vicini di casa del proprio quartiere o coppia adiacente di quartieri (Q4/Q5).

Sono invitati in particolare Alessandro Molon, Salvatore Antoci (Ferdinando Cedrone ha già annunciato che non riuscirà ad essere presente stasera, a meno che non riesca a farcela, sarebbe importante) Gianni Catania, Massimo De Simone, Vincenzo Spica, Renato Malinconicoduex4, gli altri componenti dello staff che non vanno alla Festa dell'Unità, le due persone incontrate che non mi hanno lasciato un recapito telefonico quando ci siamo conosciuti (primo motivo per cui sarebbe carino assecondare la proposta che il portale aveva sollecitato...) la figlia di un utente che ha più di 500 post di intervento nel portale (incontrata ieri al mercatino)... E tutti/e gli altri/le altre utenti del portale interessati/e al tema sicurezza nei nostri quartieri.

Grazie per l'attenzione. Buona domenica.

Michele

0773 605164 - 348 4701298


Freddy - Sun 16/09/2007 or 08:17

Non essendoci motivi per non identificarmi, lo faccio subito...........il "frequentatore" del portale ero io !.............sono io però che continuo a non capire cosa ci sia di così difficile da non capire.

Ritengo l'incontro sul VCO e Cittadinanza Attiva estrememente importante e per tale ragione vorrei che tutti i personaggi da te citati,fossero presenti,  caro Michele, ma siccome non è facile organizzare un incontro nel quale possano essere tutti presenti, ritengo che almeno quelli chiave (come Alex, Renato e Salvatore, Antonella etc) non debbano mancare.

Ad oggi in realtà, dopo l'ultimo giorno da me suggerito (il 20 settembre) ho la risposta certa solo di Dalmar (che ringrazio) aspetterei ancora qualche giorno per ufficializzare la proposta, tutto qui !

Niente riunioni di partito, tranquillo Michele, si tratta solo di assicurare la presenza di coloro i quali hanno qualcosa da dire, per conoscenza dell'argomento o per conoscenza delle criticità.

Non mi sembra proprio il caso di farne una questione.

Freddy

 

p.s.  eppoi....cosa c'è che non va delle riunioni di partito  ?  .......non sono queste che servono a definire le dinamiche della politica ?? ..(senza toni canzonatori, ovviamente !)

 

 


Baol - Sun 16/09/2007 or 10:51

Francamente non riesco a comprendere. Mi pare normalissimo che qualsiasi incontro o riunione tra persone richieda un minimo di organizzazione, anche se si tratta di una semplice pizza o di una festa … mi pare anche normalissimo che tutti abbiano i propri impegni familiari, lavorativi ecc. ecc.  e conciliare quelli di ciascuno può diventare anche un po’ difficile. Ma non mi pare normale che anche dei fatti così normali diventino motivo di incomprensione e pretesto per  polemizzare. (?) Con questi presupposti diventa molto difficile il dialogo, soprattutto se non si è disposti ad accettare che l’altro (proprio perché altro) ha altre esigenze, tempi, impegni, modi… inviterei a una maggiore pacatezza nei toni, per non rischiare di apparire ciò che magari non si è…

Comunque stavo per rispondere che avrei fatto il possibile per giovedì, prima di imbattermi in tutto questo.

Un caro saluto

Francesca


Salvatore - Sun 16/09/2007 or 11:06

io il 20 sono fuori città

salvatore


renatosd - Sun 16/09/2007 or 15:55

Ho incontrato Dalmar ieri sera alla festa dell'Unita e mi ha comunicato la data di Giovedì per l'incontro.

Mi spiace davvero e non voglio condizionare nessuno, purtroppo avete una mira formidabile ... dopo alcuni giorni senza avere una data avevo la necessita di convocare una riunione politica di Sinistra Democratica e l'ho fatto venerdì scorso fissandola ... guarda un po' ... per giovedì alle 18,00.

Davvero non voglio essere d'ostacolo, anche se ovviamente mi lusinga il fatto che si pensi che la mia presenza sia importante, forse anche immeritatamente e ingiustificatamente.

Quel che posso dire è che nel caso confermaste la data io appena finirò quella riunione correrò a quest'altra.

Se invece decidessimo per un altro cambio confermo solo l'impossibilità dei lunedì in genere e di venerdì 21 pomeriggio... anche se dopo cena potrebbe andare.

Ora purtroppo non ho l'agenda sottomano e ripeto non voglio condizionare nessuno ... attendo le vostre decisioni e farò il possibile per esserci  ... comunque.

renato

PS

non so se ce la farò a stare in q4 da Michele ... sto leggendo solo ora l'invito e proverò a farmi scuoiare da mia moglie e mia figlia a cui avevo promesso altri destini domenicali ... ma non sono certo degli esiti positivi.


Salvatore - Sun 16/09/2007 or 18:11
michfabi ha scritto:

 

...Stasera - domenica 16 settembre ore 19.30

alla festa di San Luca - al tavolo intitolato "SICUREZZA" (trovate un foglio A4 con questa scritta) se qualcuno ha piacere si parla di questo tema...

 

 

ma dove sei?

salvatore


michfabi - Mon 17/09/2007 or 04:44

La serata di ieri è stata una bella festa di quartiere, alla chiesa di San Luca (Q5). Mi è piaciuta in particolare la scelta di non portare le giostre "in oratorio" perché ha favorito l'incontro e la conversazione. Rispetto agli altri anni, è stato possibile parlare e creare tavolate, dove scherzare, raccontarsi fatti piacevoli per stare insieme e anche condividere tematiche più seriose (è naturale che non abbiamo parlato solo di sicurezza!!!).

Salvatore, mi dispiace che non siamo riusciti ad incontrarci: sono stato dalla fine della Messa delle 19 (in realtà entravo ed uscivo per i bimbi che giocavano fuori) fino alle 22. La prossima volta utilizza pure i cellulari che ho lasciato (con la musica e la tanta gente presente capita anche questo).

E' stato molto bello: le persone erano di entrambi i quartieri, Q4 e Q5 e il tema sicurezza interessa molto. E' emersa subito la diversa percezione del tema sicurezza, a seconda di dove abiti: abiti in una villetta tutta tua o in un palazzo di un centro commerciale e residenziale con il piano terra frequentabile anche in ore serali/notturne?

Una seconda grande distinzione che è emersa è la preparazione personale - personalità, cultura, stato sociale (professione, tipo di famiglia e parentado, relazioni sociali con i vicini...): trattandosi primariamente di una percezione di insicurezza, sensazione di mancanza di difesa verso potenziali rischi che potranno esprimersi quando meno te lo aspetti, si è detto che un conto è essere ansioso, un conto è poter contare su mezzi di difesa, deterrenza, poter significare fuori dalla tua proprietà (a partire dall'appartamento di un palazzo o centro residenziale popoloso) che puoi e sai difenderti e un conto è sperare in un grande condominio scoperto nel piano terra... che non sia tu quello della prossima incursione, da parte di molestatori, saccheggiatori o altro.

C'è stato un punto fermo: i primi a dover garantire la nostra sicurezza siamo noi, quindi anche le strutture istituzionali di sostegno, in terza battuta le forze dell'ordine.

A titolo personale, ho osservato che questo tema è davvero coinvolgente. Ti fa entrare nella sensibilità delle persone: faccio un esempio, se tu suggerisci di rendere più sicura la tua casa e suggerisci di acquistare un sistema di sicurezza fatto di una porta blindata, finestre con le inferriate e due videocamere in due punti nevralgici (tanto per banalizzare, le due canaline di scolo dell'acqua) penso a quanti atteggiamenti diversi ci saranno. C'è chi comprerà la migliore soluzione in senso tecnico (perché può permetterselo, ha dei beni preziosi in casa, ha figli piccoli...) chi invece adotterà maggiore vigilanza (chude sempre le finestre e si fa l'impianto di condizionamento, non apre la porta a nessuno) chi ancora chiama un servizio di vigilanza privata che gli assicura il pronto intervento e quindi assicura tutti i beni custoditi nella propria casa. Cosa è la sicurezza - è stato un interrogativo che mi sono posto più volte ieri sera per osservare che ogni qualvolta sei portato a definirne dei confini sei costretto comunque a limitarne la portata della complessità. E così via.

Ringrazio comunque il portale per aver consentito la diffusione di questa prima iniziativa (due utenti sono venuti avendo letto l'invito dal topic). Abbiamo deciso di mettere a disposizione quanto emerso, disponibili a proseguire nelle occasioni di confronto che seguiranno - promossi dalla Circoscrizione, dal portale, o da altri gruppi spontanei che vorranno riproporre lo sviluppo del tema.

Siamo stati tutti convinti che sono necessari incontri informali, tanti e diffusi. Piccoli gruppi favoriscono indubbiamente il dialogo, il confronto, anche il tempo utile per conoscersi bene e capire le diverse angolazioni da cui possono partire le riflessioni. C'è comunque una necessità comune: maturare una consapevolezza condivisa di come far crescere in sicurezza la nostra comunità - i due quartieri adiacenti, diversi ma simili per questa tematica.

Buon inizio di settimana.

Michele Fabietti - 348 4701298


- Mon 17/09/2007 or 06:36

Una cosa non ho capito quello del banchetto è stata una iniziativa personale ed in qualche modo coordinata con gli organizzatori della festa oppure no? Per quanto riguarda l'organizzazione dell'incontro qui sotto ho letto in qualche modo cose che non mi piacciono  (ma sono opinioni personali molto opinabili) e se questi sono i presupposti.......

A me personalmente sabato la festa non è piaciuta molto ma non faccio testo perchè le feste mangerecce e lisciose mi piacciono poco ai miei ragazzi ancora meno (10 minuti ed è stato uno sbuffare) anche  se ritengo benvenuta ogni occasione di aggregazione per gli abitanti del quartiere.

In ogni caso se non sarò fuori leggerò dell'incontro sul portale e verrò ad ascoltare fatelo un giorno qualunque e chi c'è c'è e poi si possono organizzare degli incontri ove invitare  rappresentanti delle forze dell'ordine ed esperti della sicurezza per dare suggerimenti e consigli anche su come affrontare il fenomeno delle Baby gang o dei bulli che facendosi scudo di parenti o amici più grandi agiscono richiedendo ai ragazzi anche piccole somme che pagano per non avere fastidi oppure con episodi vari di vandalismo e furti di oggetti di vario genere dai motorini agli estintori dei palazzi ecc ecc.

 


- Mon 17/09/2007 or 08:42

 

Personalmente ritengo che la sicurezza debba essere garantita in ordine esattamente contrario rispetto a quello che è riportato ( evidentemente sono "un prodotto di nicchia!) ;  anche alla luce di quanto viene dopo nello stesso post, cioè su come il cittadino potrebbe/dovrebbe garantirsi una certa sicurezza. Da quello che leggo chi ha i mezzi può migliorare la sua posizione "di rischio"...gli altri possono sperare di essere "graziati"! Comunque, appena sarà possibile, andremo avanti nel ragionamento....

 

michfabi ha scritto:

...C'è stato un punto fermo: i primi a dover garantire la nostra sicurezza siamo noi, quindi anche le strutture istituzionali di sostegno, in terza battuta le forze dell'ordine.......

 


- Mon 17/09/2007 or 09:10

Sicurezza faidatè ripeto pare non sia molto praticabile in altra città hanno trovato questa soluzione

 

http://sifmanci.myblog.it/archive/2007/08/22/incubo-furti-i-cittadini-si-tassano-per-pagare-le-ronde-nott.html"2">da sensibilizzare sono credo soprattutto i commercianti che se organizzati possono anche chiedere al settore commercio del Comune un supporto ad esempio per l'installazione di un sistema di videosorveglianza diverso da quello non funzionante le persone che non appartengono alle forze dell'ordine comunque non hanno la necessaria preparazione ne la consapevolezza dei rischi.


Freddy - Mon 17/09/2007 or 15:43

Non fasciamoci la testa prima di romperla !

Appena possibile, organizzeremo questo incontro e da lì partiremo (o meglio ripartiremo).

Sgombriamo però subito il campo da un possibile dubbio:

nessuno vuole fare le Ronde, e di nessun genere !

Questo è un punto fermo da tenere a mente.

Freddy


- Mon 17/09/2007 or 15:54

AGGREDISCONO ADOLESCENTI, DENUNCIATI QUATTRO 17 ENNI

 http://www.latina24ore.it/index.php"justify">Interrogare i propri figli e confrontarsi con gli altri genitori ci sono casi anche nei nostri quartieri che i ragazzi tacciono per non avere problemi questi incontri potrebbero servire anche a questo Vco potrebbe anche essere un confronto di esperienze


Baol - Tue 18/09/2007 or 12:26
Personalmente trovo gli interventi di roccia molto sensati e utili alla riflessione sulla questione sicurezza che inevitabilmente finisce per toccare innumerevoli aspetti del sociale... non ultima la questione dell'omertà e della paura ad essa correlata: più ci si sente soli e più si ha paura. Perciò apprezzo questa chiave di lettura in senso solidale per un progetto volto al confronto di esperienze.  

renatosd - Thu 20/09/2007 or 07:46

 

Freddy ha scritto:

Allora proporrei proprio  giovedì 20 settembre dalle ore 18.00.

Il luogo si vedrà (certamente in Q4 Q5).

Qualora l'orario non andasse bene, potremmo spostarlo a partire dalle 20.30 in poi.

Fatemi sapere chi può.

Freddy

 

Volevo conferme sull'eventuale incontro di stasera ...

come ho già detto non credo di arrivare in tempo per le 20,30 ma appena finisco l'altra riunione vi raggiungerei.

Mi date conferma e indicazioni sul luogo ???

grazie

renato


- Thu 20/09/2007 or 08:10

Io non ci sarò


duex4 - Thu 20/09/2007 or 10:26

Se confermate l'incontro di oggi vengo volentieri (dalle 18:30 in poi): anche a me interessa molto il tema della sicurezza.

grazie, ciao

Antonio duex4

 


Baol - Thu 20/09/2007 or 12:17

Viste le difficoltà da parte di molte persone, volendo cercare una data che permetta una più larga partecipazione, credo sarebbe opportuno rinviare; per una migliore riuscita di questa riunione secondo me sarebbe opportuno che vi fossero anche Freddy, Salvatore, ovviamente Alex (visto che era stato lui a portare avanti questo progetto Vco dall'inizio impegnandosi molto) nonché Gianni... magari Renato potresti essere presente dall'inizio, rischieresti di arrivare, oggi, a riunione finita, e poi naturalmente tutti gli altri che sono interessati, perché di contributi ne ho letti molti e tutti interessanti. Comunque, sempre secondo la mia modesta opinione, abbiamo aspettato tanto che si potrà aspettare anche qualche altro giorno per organizzare meglio.

Un caro saluto

Francesca

 


- Thu 20/09/2007 or 13:20

Concordo con Francesca sulla questione attesa (a condizione che non sia troppo lunga). Una iniziativa del genere è bene farla partire bene subito, con intenti condivisi, altrimenti potrà solo naufragare miseramente al primo ostacolo.

Giusto per ricordare una iniziativa ben organizzata e condivisa che ha riscosso molto successo: l'incontro con i candidati alla carica di Sindaco. In quell'occasione, pur essendoci una certa premura, non si è certo lesinato negli incontri organizzativi.

Comunque, spero che Alessandro vorrà venire con me ... anche se, l'ultima volta che ne abbiamo parlato, era molto perplesso. Effettivamente la sua presenza la riterrei indispensabile!!!


- Thu 20/09/2007 or 17:20
A proposito di sorveglianza, leggo su LatinaOggi  http://www.i4it.it/LatinaOggi2/openPdf.php

Freddy - Thu 20/09/2007 or 20:47

Antonella, per quanto ne so, quei soldi sono una parte di quelli stanziati dalla Regione Lazio (lo disse Luisa Laurelli, la presidente della relativa commissione lotta alla criminalità durante un consiglio circoscrrizionale al quale partecipai come cittadino insieme a Salvatore Antoci) per finanziare la realizzazione della videosorveglianza (telecamere, sistema video in Questura etc etc). So pure che la rimanente parte, più di 200 mila euro (probabilmente legati al mantenimento della struttura) non fu più stanziata, proprio perchè il sistema non funzionava.

Non credo invece si tratti di una spesa annua.....sarebbe il colmo se continuassimo a spendere soldi per un servizio che non c'è (è già sfficiente, credo, averne spesi 183 mila senza ottenere nulla, no ?!)

Comunque dovremmo informarci meglio per capire come effettivamente stanno le cose.

Freddy


Stevejo - Fri 21/09/2007 or 09:37

Ragazzi, per stabilire una data per parlare del VCO, si potrebbe fare in questo modo.

Si propongono 4 o 5 date ad ottobre, e poi si apre un pool per votare quale è migliore.

La data che riceve più preferenze diventa quella ufficiale un cui si parlerà del VCO.

In questo modo, però, anche chi non aveva votato per quella data, avrà cmq tutto il tempo di liberarsi, i nquanto si tratterebbe cmq di date di ottobre.

Che ne dite?

saluti,

Stefano 


duex4 - Fri 21/09/2007 or 20:46

Un contributo sul tema sicurezza, ma andrebbe bene anche per parlare di senso civico e legalità o di vigili urbani...

 

Stamattina, percorrendo la strada 148 pontina come ogni mattina, arrivato nei pressi di Aprilia mi sono imbattuto in un rallentamento dovuto ad un tamponamento accaduto in corsia di sorpasso: le due conducenti si sono limitate a piazzare il triangolo di emergenza a pochi metri dalle auto, per il resto, passando le ho viste intente a scrivere appoggiate sul cofano di una delle autovetture incidentate. Niente che segnalasse in modo visibile da lontano l’incidente, oltretutto nessuna delle due indossava il gilè catarifrangente prescritto (non lo avevano in auto o il colore non si addiceva con il colore delle scarpe ???). Rapida riflessione e decido di segnalare la situazione pericolosa alla polizia stradale: è indicativo lo stupore del poliziotto quando ha sentito che le due macchine erano ferme in corsia di sorpasso ! Senza dilungarmi in cosa prescrive il codice della strada a proposito di incidenti e di intralcio alla circolazione, vorrei solo condividere con voi la diversa interpretazione del concetto di “sicurezza”.  Né le conducenti, né le decine di automobilisti transitati prima di me hanno ritenuto necessario avvertire la polizia o chicchessia potesse segnalare agli automobilisti la presenza del pericolo !

 

Ciao

 

Antonio duex4

 

p.s.: per quel che riguarda quanto riportato da michfabi su chi debba garantire la sicurezza (“i primi a dover garantire la nostra sicurezza siamo noi, quindi anche le strutture istituzionali di sostegno, in terza battuta le forze dell'ordine”) sono fortemente in disaccordo e credo anche io, come Antonella, che l’ordine è esattamente il contrario. Non siamo nel far west!


Freddy - Fri 21/09/2007 or 23:00

Caro Antonio, ieri sera c'è stata una riunione dello staff, nella quale si è anche parlato di VCO.

Quanto hai accennato nel tuo post, rispecchia totalmente le nostre volontà e si inserisce perfettamente nelle proposte che andremo a fare nell'incontro allargato a chi avrà desiderio di partecipare.

Tengo a sottolineare che la riunione di ieri sera aveva carattere generale e che solo in minima parte si è trattato il tema VCO, rimandando tale argomento ad una prossima riunione ad hoc.

A tal proposito, ringrazio Stefano per il suggerimento delle 4 date ed appena avremo le disponibilità di Salvatore (dopo il 25 settembre), saremo in grado di proporle.

Grazie davvero ad entrambe.

Freddy

 


- Sat 22/09/2007 or 08:38

Qualcuno ha indicato che era necessaria la presenza di Alessandro all'incontro sul VCO: ieri, parlandone con lui, pur continuando a manifestare la sua perplessità mi ha detto che per lui l'incontro non si potrebbe fare prima del 12 ottobre. Spero che vorrà partecipare all'incontro per dare il suo valido apporto alla discussione.

Vorrei, invece, raccontare un fatto ad Antonio: diversi anni fa, mentre percorrevo l'A1 in direzione nord, un'auto che procedeva a forte velocità investì un grosso detrito metallico (un pezzo di marmitta) che venne scagliato contro il mio finestrino. Solo per pura fortuna il vetro non si ruppe e l'auto investitrice, pur sbandando a causa di un pneumatico forato, non andò a schiantarsi sul new-jersey. Chiamai la stradale che ci invitò a raggiungere la pattuglia che si trovava al successivo Autogril (distante appena 1 km). Fui accolto da un agente che mi chiese se fossi assicurato contro i danni propri (kasko) ed alla mia risposta negativa mi disse che nessuno mi avrebbe risarcito per i danni che comunque avevo riportato. Nel prosieguo della conversazione, l'agente ammise candidamente che, pochi istanti prima del nostro transito, anche loro avevano investito quel detrito e che si erano fermati all'Autogril per verificare la presenza di eventuali danni sull'auto di servizio.

Caro Antonio ti domando: se esistono agenti che, privi di coscienza, lasciano un tale pericolo sulla carreggiata di un'autostrda tra le più percorse d'Italia, cosa ti fa pensare che dei normali cittadini possano comportarsi in modo diverso?

La speranza che questi siano solo episodi isolati è l'ultima a morire!


Salvatore - Sat 22/09/2007 or 08:49

è quello che vado dicendo anc'io. I poliziotti (come i politici) non sono alieti sbarcati da Alphp"#990000">il VCO è già tra di noi, il VCO siamo noi.

Per chi non se ne fosse accorto, quello che fa questo sito, quello che facciomo noi utenti, chiaccherando tra di noi, scambiandoci opinioni e suggerimenti, discutendo del problema della sicurezza, condividendo possibili soluzioni, richiedendo l'intervento delle autorità etc etc è una forma "rudimentale" di VCO.

Per fare uscite il VCO da questa rozza fase embrionale dobbiamo ancora lavorare molto, e sopratutto dobbiamo riuscite a coinvolgere le autorità (Prefetto, Polizia, Crabinieri e Vigili) ma una cosa è certa: il VCO esiste già.

Salvatore


Stevejo - Sat 22/09/2007 or 10:11

Hai ragione al 100% Salvatoire, il VCO è già una realtà in questo sito, forse quella principale, senza voler nulla togliere a tutto il resto che è altrettanto ottimo e importante.

Riguardo l'episodio raccontato da Gianni, penso vada anche fatta la riflessione sulla pericolosità di fermare il traffico sull'autostrada...o meglio la pericolosità per una songola pattuglia di farlo. Perchè è questo il problema: le forze dell'ordine hanno troppi pochi mezzi.

Facendo un discorso più generale, e senza voler fare di tutta un'erba un fascio, non posso che essere d'accordo con voi: spesso si assiste a episodi di non curanza da parte delle forse dell'ordine. Proprio ieri riflettevo sul fatto che ci sono molte ragazze/donne Rom che chiedono l'elemosina ai semafori, insieme ai propri figli piccoli o piccolissimi, spesso ancora in fasce. Allora mi domando: dove sono le forze dell'ordine quando vedono queste cose? Possibile che non passino mai negli incroci dove ci sono queste ragazze a chiedere l'elemosina (uno di questi incroci è quello tra via S. Agostino/Via Volturno e Via Quarto/Via Galvagi, in particolare nella carreggiata che, venendo da panorama, è separata dalla casa con le tende verdi). Eppure c'è una legge che vieta l'elemosina con bambini piccoli. E allora? perchè non viene fatta rispettare?

Per non parlare del presidente della liguria che ha fatto quella bella passeggiata in contromano. Voi credete che chiunque di noi se la sarebbe cavata con delle scuse e una multa? Oppure ci avrebbero ritirato la patente (tra l'altro guidava senza patente), come minimo? 

Personalmente la prossima volta che vedrò episodi "contro legge" (piccoli o grandi che siano) chiamerò subito gli organi di polizia. Anche perchè credo che, come diceva qualcun'altro, il "lasciar correre", su cose meno gravi come su cose più gravi, finisce per lasciare alla gente la percezione di Impunità (per chi commette il fatto) ma allo stesso tempo di insicurezza (poer chi subisce).

Sta a noi cittadini per primi richiamare le forze dell'ordine ai loro compiti, anche per i casi normalmente tollerati. E se i vigili urbani, per esempio, non hanno sufficiente organico (come credo che sia), beh, che facciano anche loro degli scioperi, che a loro volta rischiamino l'attenzione dell'amministrazione pubblica. Credo da questo punto di vista avrebbero tutto l'appoggio e la solidarietà dei cittadini.

Anche perchè, come diceva Salvatore, per far uscire l'attuale VCO da questa fase embrionale bisognerà, tra le altre cose, coinvolgere le autorità e le istituzioni. In genere i Sindaci, i prefetti e le amministrazioni sono bravissime a promettere più controllo, più assistenza, più tutto....il problema è che poi loro rimangono nei loro comosi uffici, mentre chi dovrà realizzare le loro belle promesse saranno i vigili urbani, polizia e carabinieri, tutti quanti, a Latina, terribilmente sotto organico: mi pare, per esempio, che la polizia riesca ad organizzare al massimo 4 pattuglie per turno, in tutto il terirtorio comunale....ma ci rendiamo conto? un territorio vasto come quello di Latina coperto da appena 4 volanti...ti credo che le rapine sono in pericoloso aumento!!!!

Saluti,

Stefano 


- Sun 23/09/2007 or 18:44
Stevejo ha scritto:

Riguardo l'episodio raccontato da Gianni, penso vada anche fatta la riflessione sulla pericolosità di fermare il traffico sull'autostrada...o meglio la pericolosità per una songola pattuglia di farlo. Perchè è questo il problema: le forze dell'ordine hanno troppi pochi mezzi.

Perchè invece lasciare un pezzo di metallo di 30/40 cm lungo la carreggiata è meno pericoloso? E se avesse infranto il mio finestrino? Forse (per la gioia di qualcuno che frequenta questo sito) non sarei qui a raccontarlo; sicuramente non sarei stato in grado di governare l'auto ed avrei potuto coinvolgere i veicoli che mi seguivano.

Scusate se sto esulando dal discorso ma mi preme fare le dovute precisazioni. Io non sono contro la Polizia ed i Carabinieri, anzi, sono tra i loro maggiori sostenitori. Quando, però, c'è qualche lavativo che svilisce la funzione istituzionale del corpo a cui appartiene allora non ho più tolleranza.

Che dire dei due agenti della Polizia Stradale che, l'inverno del 2005, vennero avvisati dal sottoscritto che, appena scampato all'incidente per via di una lastra di ghiaccio sulla carreggiata all'altezza di castel Romano, aveva visto nello specchietto diversi veicoli schiantarsi contro il guard rail e che il sinistro appariva grave e costituiva un serio pericolo per chi sopraggiungeva proveniente da sud ricevendo come risposta "mo finimo de fa' sto verbale e poi 'nnamo a vedè ch'è successo"?


Stevejo - Sun 23/09/2007 or 22:49

No, Gianni, mi sono espresso male: tu hai pienamente ragione, un pezzo di metallo del genere è pericolosissimo e va levato. Rimane però il problema di come fermare il traffico x levarlo, o meglio di come sia possibile farlo per una singola pattuglia. QUantomeno penso che per levare il detrito bisognerebbe fermare la circolazione anche solo per mezzo minuto. Il che comporta fare molto prima le dovute segnalazioni, per far rallentare e fermare le macchine in sicurezza. In questo senso, intendevo, non basterebbe un pattuglia (suppongo).

Ma per tutto il resto non posso che darti completa ragione: un detrito del genere rischia di causare una strage. 


- Mon 24/09/2007 or 07:05

Ok, replica accettata. Un'altra domanda che mi viene da fare (ed ha attinenza con il senso civico) è: ma se un'auto o un camion perdono un pezzo di marmitta sull'autostrada a cosa serve la revisione periodica? Chi la controlla?

Ci stiamo giustamente confrontando sull'idea di costituire un nucleo di cittadinanza attiva che vuole adoperarsi per essere gli occhi e le orecchie delle autorità preposte al controllo ma se la norma quotidiana, rappresentata anche dai miei esempi precedenti, deve essere "vivi e lascia morire" ... beh, francamente mi sembra tutto un'inutile perdita di tempo.


Stevejo - Mon 24/09/2007 or 14:15
Un'altra domanda che mi viene da fare (ed ha attinenza con il senso civico) è: ma se un'auto o un camion perdono un pezzo di marmitta sull'autostrada a cosa serve la revisione periodica? Chi la controlla?


E perchè, quei furgoni che sembrano delle locomotive a vapore anni '30, che a d ogni accelerata smebra debbano prendere fuoco da un momento all'altro?

Anche loro dovrebbero passare la revisione, controllo dei fumi di scarico completa...eppure...hai 100 volte ragione Gianni.

Ci stiamo giustamente confrontando sull'idea di costituire un nucleo di cittadinanza attiva che vuole adoperarsi per essere gli occhi e le orecchie delle autorità preposte al controllo ma se la norma quotidiana, rappresentata anche dai miei esempi precedenti, deve essere "vivi e lascia morire" ... beh, francamente mi sembra tutto un'inutile perdita di tempo.

Hai ragione Gianni, ma fino a un certo punto. Nel senso che anche secondo me ci dobbiamo levare dalla testa la regola "Vivi e lascia vivere", altrimenti è tutto inutile. E ce la dobbiamo levare dalla testa noi cittadini, ma anche gli organi preposti al controllo.

Vorrà dire che "il VCO", paradossalmente, dovrà "guardare" i controllati...ma anche  i controllori. Perchè uno può anche essere gli occhi e le orecchie delle autorità, ma loro devono poi saper "vedere e ascoltare" il VCO stesso e  quindi agire.

Proprio ieri pensavo a questa cosa del VCO: non fraintendetemi, la ritengo quanto mai importante e utile, data l'attuale situazione...fondamentale!

Ma riflettevo che, in un paese normale, dovrebbe essere la regola quella per cui un cittadino vede qualcosa che non va, lo denuncia prontamente, come fosse la cosa più normale del mondo, e le autorità agiscono di conseguenza.

Invece no: alcuni cittadini, volenterosi di far rispettare le regole e stanchi dell'attuale situazione, si uniscono nel VCO e, tra le altre cose, devono prendere accordi con le autorità affinchè quest'ultime si rendano disponibili ad ascoltare le denuncie di questi cittadini e ad agire di conseguenza...è paradossale...è un mondo che va completamente alla rovescia, la normalità è diventata l'eccezione e viceversa.

saluti,

Stefano 

 


- Mon 24/09/2007 or 16:06
Stevejo ha scritto:
... riflettevo che, in un paese normale, dovrebbe essere la regola quella per cui un cittadino vede qualcosa che non va, lo denuncia prontamente, come fosse la cosa più normale del mondo, e le autorità agiscono di conseguenza. ...

Veramente Stefano ciò che risulta paradossale è che, vuoi per i mitomani o per la presenza dei soliti lavativi, un cittadino che voglia segnalare qualcosa che non va o che ritiene semplicemente sospetto passa per un rompipa..e! Se non siamo in grado di studiare un sistema che faccia funzionare il VCO senza far pensare ad un gruppo di cittadini rompipa..e, allora è meglio rinunciare. Secondo me questo è uno degli aspetti più importanti di tutto il progetto.


Stevejo - Mon 24/09/2007 or 18:04
gianni73 ha scritto:
Stevejo ha scritto:
... riflettevo che, in un paese normale, dovrebbe essere la regola quella per cui un cittadino vede qualcosa che non va, lo denuncia prontamente, come fosse la cosa più normale del mondo, e le autorità agiscono di conseguenza. ...

Veramente Stefano ciò che risulta paradossale è che, vuoi per i mitomani o per la presenza dei soliti lavativi, un cittadino che voglia segnalare qualcosa che non va o che ritiene semplicemente sospetto passa per un rompipa..e! Se non siamo in grado di studiare un sistema che faccia funzionare il VCO senza far pensare ad un gruppo di cittadini rompipa..e, allora è meglio rinunciare. Secondo me questo è uno degli aspetti più importanti di tutto il progetto.

Gianni, capisco cosa intendi, e anche io ho pensato al fatto che, prima o poi, ci chiameranno "spioni"...ebbene...chissenefrega...se volgiamo veramente cambiare le cose, bisogna far capire a queste persone (sia a chi commette illeciti che a chi è per il "vivi e lascia vivere) che se continuiamo a ragionare così, allora non possiamo neanche permetterci di lamentarci se poi le cose vanno come vanno.

E per farlo capire, secondo me, ci vuole sia l'esempio (dare il buon esempio di comportamento, da quando siguida a quando si vede qualcosa e invece di girarsi dall'altra parte si cerca di fare qualcosa) sia la "repressione".

Cmq, certamente se riusciamo a pensare a un VCO non invasivo ma cmq efficace, sarebbe certamente meglio.

Ma è anche vero che i cittadini che partecipano al VCO non si mettono a filmare o fotografare tutto e tutti (penso che cmq sarebbe meglio procurarsi delle "prove" video o foto), ma solo fatti di illegalità evidente (un conto è beccare uno che butta una carta per terra...non ha senso; altro conto è beccare uno che imbratta i muri o danneggia le cose).

E se poi, uno viene preso a fare qualcosa di illegale e viene "immortalato", certo non può poi lagnarsi se viene perseguito dalle autorità. Se la può prendere solo con se stesso, no?

slauti,

Stefano 


Salvatore - Mon 24/09/2007 or 21:09
Stevejo ha scritto:
...solo fatti di illegalità evidente (un conto è beccare uno che butta una carta per terra...non ha senso; altro conto è beccare uno che imbratta i muri o danneggia le cose)...

 

 

Caro Stefano, tutto è relativo: io frequento posti dove per una carta buttata per terra si rischiano € 1000 di multa.

Per quanto riguarda il VCO, dicevo un paio di sere fa agli altri membri dello Staff che l'ideale sarebbe se il VCO venisse sponsorizzato dalle Autorità addette alla sicurezza. In pratica noi proponiamo il progetto al Prefetto, alla Polizia, CC e Vigili, questi lo accolgono con entusiasmo, lo fanno proprio e poi ci chiedono di cooperare, cioè di diventare i loro "sensori" sparsi sul territorio. Questo sarebe il VCO ISTITUZIONALE.

Ma occorre prima far breccia nelle coscienze indurite dei rappresentanti delle Istituzioni. Se non dovessimo riuscire ad aprire questa breccia ci rimane una seconda possibilità: Il VCO SPONTANEO.

In seguito potremo discutere meglio di questi due tipi di VCO

Salvatore


MarmaLT - Mon 24/09/2007 or 21:14

Personalmente, Laura, di cui sono stato amico e comune compagno di battaglie per la tutela dell'ambiente, ora la trovo su altre posizioni, non riconosco in Lei quella Laura di un tempo, non potrà, Lei, dire lo stesso di me... di Mario Bernardis... ho cercato di essere sempre coerente con quegli ideali che mi ispiravano da ragazzo (avevo 24 anni quando ho iniziato un percorso di tutela ambientale) eravamo e siamo quasi coetanei. Non ha  accettato, la mia coscienza, quelle sue scelte, rispettabilissime, ma che hanno tradito lo spirito iniziale che le animavano.

Se ti capiterà di sentirla, Gianni 73, salutala, con affetto e ricordagli i lecci di Piazza San Marco... il sopravvissuto, lo saluto, la domenica quando vado alla messa, lo guardo  e gli sorrido... quando passo di là... chissà se per un leccio quello che faccio abbia senso. Lei volle che lo difendessi, lo feci facendomi tanti, tanti nemici...  ancor oggi, lo continuo a proteggere come faccio con tanti suoi simili..... Lei forse ha dimenticato quel vecchio leccio di Piazza San Marco.


- Tue 25/09/2007 or 07:29

Caro Mario credo che tu abbia sbagliato forum per il tuo post. Comunque se ti riferisci a Laura Scalabrini la saluterò. Per le altre considerazioni ... preferisco risponderti in privato per non annoiare nessuno.


duex4 - Tue 25/09/2007 or 12:20

Personalmente ritengo che sarebbe già un bel risultato riuscire a segnalare ed ottenere l'intervento delle istituzioni preposte per le situanzioni in cui ci imbattiamo quotidianamente.

A proposito dell'elemosina ricordo a tutti che esiste una unità di strada chiamata Angeli che, coordinata dalla prefettura di Latina e su segnalazione anche dei cittadini, interviene in situazioni di disagio sociale: uno degli scopi principali è proprio quello di contrastare il fenomeno dello sfruttamento dei bambini costretti a chiedere l'elemosina agli incroci.

Ho provato a cercare qualche info in più su questi Angeli ma sul portale della Provincia c'è solo qualche notizia di cronaca (http://www.provincia.latina.it/page.php"\"comic" size="\"3\"">). Cmq il numero da chiamare è 800.585.200.

ciao a tutti.

Antonio duex4

 

 


Salvatore - Tue 25/09/2007 or 18:52
duex4 ha scritto:

...A proposito dell'elemosina ricordo a tutti che esiste una unità di strada chiamata Angeli che, coordinata dalla prefettura di Latina e su segnalazione anche dei cittadini, interviene in situazioni di disagio sociale: uno degli scopi principali è proprio quello di contrastare il fenomeno dello sfruttamento dei bambini costretti a chiedere l'elemosina agli incroci....

c'è pure un numero verde che si può chiamare (non so se risponde la stessa associazione segnalata da Antonio) nel caso di bambini mendicanti:  800 58 52 00


Freddy - Tue 25/09/2007 or 21:30

Giovedì sera, dalle ore 20.30,  lo staff di www.q4q5.it si riunirà per discutere unicamente della questione "SICUREZZA".

L'incontro si dovrebbe realizzare nella sala grande della Parrocchia San Luca Q5 (la sede però è da confermare).

Chiunque volesse partecipare è assolutamente gradito.

Se domani avrò la certezza della disponibilità della sala, lo comunicherò su questo spazio.

Ferdinando Cedrone

p.s.  a parte lo staff ......chi viene ??

 

 

 

 


- Tue 25/09/2007 or 21:34

Io tutti i giovedì sono impegnato negli allenamenti; per questo mi sarà sempre molto difficile partecipare in quel giorno.


michfabi - Wed 26/09/2007 or 03:20

Se gli impegni in famiglia me lo consentono, ci sarò anch'io, Ferdinando.

Salvatore ha richiamato due macro distinzioni del VCO - indicandole con i termini VCO Istituzionale e VCO Spontaneo. Se siete d'accordo apro una terza ipotesi, che prova ad entrare nelle dinamiche della nostra zona. Faccio riferimento a quella che viene definita "sicurezza sociale" - semplicemente su Internet c'è una documentazione impressionante (basta partire con il download-are la documentazione prodotta dalle Istituzioni preposte).

I quartieri Q4 e Q5 soffrono ancora oggi una presenza poco incisiva delle Istituzioni - nei compiti di presenza e osservazione del territorio, presidio di zone più deboli in sicurezza... quindi sarebbe interessante tendere ad un VCO "più" Istituzionale, nel senso richiamato da Salvatore.

Al contempo, la "spontaneità" degli abitanti e dei fruitori degli ambienti degli stessi quartieri non ha sinora prodotto risultati soddisfacenti sui temi della sicurezza... non foss'altro perché non è ancora maturata una consapevolezza di attenzione, interesse e desiderio di intervento verso una sicurezza sociale dai contorni definiti e apprezzati dall'intera comunità - o da una fetta significativa delle persone interessate a questi quartieri (residenti, commercianti e anche visitatori occasionali). Un VCO "più" spontaneo sarebbe ben accolto da tutti noi, mi pare, a partire dai partecipanti attivi del portale Q4Q5.it.

Dalle riflessioni dei precedenti post, ho provato ad identificare un tipo di VCO che definirei pro-Q4/Q5, più comunitario, più rispondente alle esigenze da noi manifestate quale comunità interessata alla nostra sicurezza sociale. Chiamiamolo VCO Comunitario.

In che senso: non serve, secondo me, allontanarsi dallo spirito del metodo, come viene inteso a livello internazionale. E qui ritorno ai famosi link che Alessandro Molon e Salvatore Antoci proposero mesi e mesi fa - e recentemente in parte riproposti da Salvatore nel richiamare l'articolo su CorSera di Beppe Severgnini. 

A quell'impostazione, affiancherei alcune ipotesi di lavoro che meglio definiscono l'ambito di intervento:

- il territorio. Considerare i due quartieri, o partire da uno o ancora dalle zone più delicate dove sono stati rilevati fenomeni di "lesione della sicurezza sociale" (esercizi commerciali rapinati, case saccheggiate, atti di vandalismo registrati...). Esempio, negli ultimi 6 mesi/un anno/tre anni.

- i soggetti di nostro interesse. Ossia i beneficiari di una maggiore sicurezza sociale, generata/conquistata. Tutti? O solo le cosiddette fasce deboli - bambini nelle loro aree di gioco - anziani nelle loro aree di relax, passeggiate, incontro - altri soggetti altrettanto meritevoli?

- i momenti di interesse - per rilevazione, osservazione, analisi, intervento. Vogliamo intendere le zone critiche della notte o del giorno?

Ritengo utile ricordare che in una zona residenziale come la nostra, animata in alcune ore della giornata dalle attività commerciali, professionali (es. studi professionali) ed associative - vedi quelle culturali, prettamente sportive, altro - il concetto di sicurezza sociale su cui abbiamo piacere di intervenire cambia enormemente.

Per questo motivo, per le capacità di osservazione ed intervento che potremmo avere nelle prime battute, ho consigliato un ambito ristretto e ben definito (in precedenti post).

A domani, se riesco. Buona giornata.

Michele


Salvatore - Wed 26/09/2007 or 10:53

Cresce la sensibilità dei cittadini e cresce la consapevolezza che non si può più stare a guardare e poltrire mentre lo Stato pensa a tutto. L'altro ieri a Venezia è partita una iniziativa di volontari chiamata "Servizio per il decoro della città".  I volontari, che indossano un apposito giubetto ad alta visibilità, distribuiscono volantini e riprendono coloro che mantengono un comportamento scorretto. Se la loro presenza non dovesse bastare, i volontari chiamano un vigile che commina multe da 25 a 250 euro.

L'argomento è leggermente diverso, a Venezia si tratta di "decoro urbano"  mentre il VCO è più orientato verso il discorso "sicurezza" ma in comune le due iniziative hanno la rivoluzione culturale che emancipa il cittadino e lo trasforma da soggetto passivo in soggetto attivo.

Salvatore

  


Alex - Wed 26/09/2007 or 11:41

In un mio post precedente, persosi nei meandri del dibattito in corso, invocavo quanto abilmente messo in chiaro da Michele e da Salvatore.

Ribadisco qui i due concetti che spero si possano fissare nella mente di coloro che vogliano intervenire in futuro su questo tema.

1. Proponevo di mutare l'acronimo di VCO in Vicinanza Consapevole perchè è proprio questo il concetto che ognuno di noi deve avere chiaro in testa: Essere consapevoli dell'apporto eccezionale che possiamo dare ai nostri vicini se la smettessimo di restare chiusi dentro le nostre case e dentro a luoghi comuni del tipo "io mi faccio i fatti miei", "queste sono cose che non mi riguardano" oppure "tanto le cose non si cambiano" .... quante volte abbiamo sentito frasi così a motivare quella che altro non è che omertà?

2. La sicurezza è un tema complesso e non complicato. Quello che è complicato si spiega e si semplifica, quello che è complesso va compreso per quello che è. Non a tutti è dato conoscere la tematica ed è importante, proprio per questo motivo, che a parlarne siano quelli che la conoscono e non quelli che ne hanno sentito parlare. Quello che dice Michele è vero: E' necessario partire da una cerchia di persone che siano competenti in materia ... chi non è competente aggiungerebbe solo confusione adducendo argomentazioni, come ho già visto in questo forum, inutili ai fini del dibattito che, inevitabilmente, uscirebbe dal tema.

Spero che questo non si perda tra gli altri.

Saluti.

Alessandro Molon 


Freddy - Wed 26/09/2007 or 21:04

Rinrazio tutti per i precedenti post e confermo l'incontro di domani, al quale parteciperà un ristretta rappresentanza del sito e dell'ass. Quartieri Connessi, nonchè (spero) alcuni utenti (cittadini) particolarmente motivati.

Tengo a sottolineare che la porta è aperta comunque a tutti, nessuno escluso.

Auspico, infine, che le diversità di vedute, potranno rappresentare una grande opportunità per tutti, potranno cioè arricchire il nostro bagaglio informativo/culturale sul tema e questo significa che domani, più che mai, sarà importante ascoltare ! ....più che parlare.

Se riusciremo in questo intento, avremo già ottenuto un buon risultato.

Freddy

p.s  confermo la sede: San Luca e l'orario, ore 20.30

 

 


Alex - Wed 26/09/2007 or 21:35

Come ho già detto a Michele, non ci sarò.

Del resto non condivido l'apertura del dibattito a tutti: già in passato presentare il tema, nello stato embrionale in cui si trova ancora oggi, alla massa è conseguita in una incomprensione che, di fatto, non si è mai risolta fino in fondo.

Per evitare questo sarebbe opportuno evitare gli stessi errori del passato ma del resto, la decisione è di altri che comunque fanno e possono fare come vogliono.

Mi farò raccontare l'andamento del dibattito dato che il VCO è e rimane una mia idea che condinuo a condividere seppure portata avanti da altri e sicuramente nell'ambito sbagliato.

Saluti.

Alessandro Molon


- Thu 27/09/2007 or 07:56

Caro Alessandro, ti voglio rispondere perché ci conosciamo e credo che   interpreterai (o forse?..) nel verso giusto questa riflessione. Non entro qui nel merito dell’argomento sicurezza, ma sul metodo che tu e qualche altro proponete, perché ritengo che, nella proposta, ci sia un vizio di forma. Se ritenete che solo alcune persone “preparate” siano in grado di affrontare l’argomento, non dovevate passare dal portale  : il portale, per definizione posta più volte, è una piazza virtuale, aperta alla partecipazione di tutti ed ai contributi di tutti; se avete di queste riserve, sarebbe stato più ovvio che, forti della vostra conoscenza dell’argomento, aveste contattato privatamente coloro che ritenete all’altezza del compito, e una volta tracciato il percorso  presentarlo, solo allora, al popolo bue, così da non perdere tempo e non rischiare di commettere errori. Tutte queste “resistenze” ad una partecipazione allargata (e qui mi permetto di dire: magari lo fosse!! Significherebbe che la voglia di partecipazione si sta diffondendo!) mi paiono francamente offensive,  sia per le persone in qualche modo a voi note  sia per quelle che non  conoscete.  E comunque permettimi di esprimere la mia “invidia” per le certezze che ostentate…

Un saluto affettuoso    

Anto


Alex - Thu 27/09/2007 or 10:41

Cara Antonella,

     pecco spesso di eccesso nella sintesi delle spiegazioni che fornisco per la volontà di non intasare forum come questo e perchè penso che commenti troppo lunghi possano infastidire molti lettori che cercano di capire, nei meandri di lunghissimi Post, concetti che invece si possono spiegare in due righe.

    E' vero che penso che la base debba essere composta da persone preparate, ma solo perchè sia poi possibile presentare l'argomento a tutti quando siano già stati dissolti i dubbi più grossi: La volta precedente abbiamo parlato da subito con tutti, e ricordo che dopo mesi c'era ancora qualcuno che paventava rischi inesistenti. La colpa fu senz'altro la nostra, mia in primis, che non fui capace di sostenere il dibattito con quelli che, non essendo del mestiere, non capiscono i concetti chiave di sicurezza attiva, passiva e pro-attiva.

   In merito a farle passare dal portale in questo stadio, hai ragione, non avrei dovuto intervenire ma tengo troppo al VCO e non ho resistito al desiderio di intervenire. Mea culpa.

   Infine voglio sia chiaro che non è mio intendo offendere nessuno ma del resto com'è possibile insegnare la matematica se per primo non è l'insegnante a conoscerla? Parlando per esempi potrei paragonare il VCO alla costruzione di una casa:

1. Si va dall'ingegnere e si dice come si vorrebbe

2. L'ingegnere progetta la casa includendo anche le sue migliorie

3. Il progetto viene presentato e lo si accetta o lo si corregge

Il forum sul VCO è la fase 1 e, volendo la riunione che si terrà stasera purchè sia strutturata allo scopo di raccogliere i suggerimenti e le proposte e che non sia quindi a scopo presentativo.

La fase 2 è quella dove dovrebbero intervenire solo conoscenti della materia per preparare il progetto recependo quanto raccolto nella fase 1.

La fase 3 sarebbe come quella di stasera ma le persone ascoltano ed alla fine propongono eventuali ulteriori correzioni (in modo strutturato).

Questo è quanto, spero di aver fugato i tuoi dubbi sulle mie intenzioni.

Scusate il lungo commento.

Saluti.

Alessandro Molon


Freddy - Thu 27/09/2007 or 11:35

Caro Alex, avresti avuto ragione al 100% se io avessi parlato di riunione sul VCO, ti faccio notare però che, non a caso, ho preferito parlare di riunione sulla sicurezza, in senso quindi molto più generale.

Capisco che l'equivoco possa derivare dal fatto che il tema della discussione si chiama VCO e cittadinanza attiva, vero però che se riguardi la mia proposta di riunione, faccio riferimento solo ed unicamente al tema Sicurezza.

Questo, ovviamente non significa che durante la discussione non si parlerà di VCO, anzi ritengo che molto probabilmente avendo rappresentato per un lungo periodo di tempo (soprattutto grazie a te) il cavallo di battaglia del nostro sito su questo tema, sarebbe assolutamente da ipocriti non tenerlo in considerazione.

Per tale motivo mi avrebbe fatto piacere la tua presenza, in ogni caso rispetto la tua decisione, del resto qualcosina sul tema, a furia di parlarne, credo di averla capito anch'io.

Un caro saluto, freddy


Alex - Thu 27/09/2007 or 11:53

Sempre per eccesso di sintesi chiarisco che non partecipo perchè non posso e non perchè non voglia.

A Michele ho detto che avrei potuto dopo la metà di Ottobre ma e mi sembrava irrilevante comunicarlo su questo forum dato che non condivido che si possano bloccare certi incontri per l'assenza di uno solo.

Saluti.

Alessandro Molon


Freddy - Thu 27/09/2007 or 12:56

In ogni caso, si tratta di un primi incontro (direi della nuova serie) attraverso il quale non potranno certamente esaurirsi gli approfondimenti necessari.

Per tale motivo mi auguro che ai prossimi potrà partecipare anche chi stasera non potrà.

Freddy


- Thu 27/09/2007 or 15:56

In realtà, Ale, io l'avevo già palesato che non ci saresti potuto essere almeno fino al 12/10. Perdonami se ti ho scavalcato nella divulgazione dell'informazione ma ritenevo che si potesse valutare un'attesa di pochi giorni per far sì che partecipassero almeno i primi promotori dell'iniziativa del VCO ... che se ne parlasse in via esclusiva o all'interno di discorsi più ampi.


Freddy - Thu 27/09/2007 or 16:39

E' vero Gianni, l'avevi detto, ma ti assicuro che almeno a me, era sfuggito. In ogni caso, come ripeto, non si tratta di nulla di definitivo, solo un inizio dal quale partiranno probabilmente altre iniziative ed altre riunioni, nelle quali si potrà parlare più specificamente della questione VCO o simili.

Insomma, con tutta franchezza, visto che la questione dell'incontro gira da un pò di tempo, mi è sembrato opportuno dare un inizio appena fosse stato possibile.

Tengo a precisare che qualche giorno fa, avevo invitato i promotori di questo incontro ad incontrarsi anche senza la mia presenza, purchè si facesse.......................al di là dell'interessante incontro citato da Michele Fabietti, del quale però so poco e nulla, cio' non mi sembra sia avvenuto, almeno non come intendo io.

In ogni caso ritengo che l'argomento sia talmente interessante e attuale che la partecipazione o meno di ogni singolo individuo è da ritenersi secondaria rispetto l'obiettivo.

Cerchiamo di partire con il piede giusto, il problema non è tra noi, il problema è la micro e la macrocriminalità.

Freddy


Alex - Sat 29/09/2007 or 08:29

Salve,

    vorrei conoscere, se possibile, l'esito dell'incontro dell'altra sera.

Grazie!

Alessandro Molon.


Freddy - Sat 29/09/2007 or 11:29

Giovedì, presente quasi tutto lo staff di www.q4q5.it più Michele Fabietti (con leggero ritardo) e Renato Malinconico) abbiamo trattato il tema della Sicurezza, cercando di non limitarci a parlare delle possibili soluzioni ma inquadrandolo in un ambito più ampio.

Innanzi tutto ci siamo chiesti se effettivamente in Q4 Q5 tale esigenza fosse più sentita che altrove, ci siamo chiesti di quale tipologia di sicurezza stavamo parlando (microcriminalità, vandalismo, alla guida, etc etc) , come si è evoluta la situazione nel tempo (interessante l'analisi di Fabietti sul progetto dei Vigilantes voluto dalla ex presidente della circoscrizione), quali fossero i deterrenti attuali e quali quelli futuri, quanto abbiano impattato le soluzioni fino ad oggi adottate, e infine, quali fossero le nostre attuali proposte.

A tali domande, abbiamo risposto con giri di tavolo, più o meno programmati e rispettati.

E' difficile riepilogare in poche parole il quadro che ne è emerso, certamente però tutti abbiamo convenuto su alcuni aspetti:

La situazione non è molto diversa da resto della città, certamente non in termini quantitativi. Lo è invece, probabilmente, in termini qualitativi. Da noi la mancanza di senso civico (punto focale della discussione) emerge in notevole misura e ciò sembra dovuto anche e soprattutto all'inadeguato controllo e a questioni di tipo strutturale-funzionale dei quartieri Q4 Q5.

Le soluzioni proposte, quindi, miravano tutte a promuovere maggiore sensibilità sul tema, anche attraverso incontri tra cittadini ed Istituzioni (in particolare con il Prefetto ed i rappresentanti delle forze dell'ordine) per studiare insieme possibili strumenti e misure straordinarie di prevenzione e di educazione civica. Al tempo stesso, collaborare per istituzionalizzare reciproci scambi di informazione molto simili all'idea di VCO spontaneo, come già spesso avviene sul nostro portale.

Se qualcuno dei presenti alla riunione vuole aggiungere qualcosa è assolutamente gradito.

Una analisi più approfondita di quanto discusso, verrà pubblicata domani da Francesca Suale, nello speciale Q4 Q5 de "Il Territorio".

Saluti, Freddy 


michfabi - Sun 30/09/2007 or 21:11

michfabi - Sun 30/09/2007 or 21:11

Carissimi,

con la mano desiderosa di fissare qualche altro spunto emerso l'altra sera, integrando la sintesi di Ferdinando Cedrone, non riesco ad aspettare l'articolo di Francesca Suale e mi faccio avanti.

Ringrazio il portale per il piacere di avere conosciuto Alessandro Molon (avatar Alex) in particolar modo in occasione della diffusione del VCO, più di un anno fa.

Trovo dispiacere nel constatare questo suo calo di partecipazione, interesse ed entusiasmo - non avevo ancora percepito questo distacco.

Per essere chiari, condivido la sua posizione: le cose complesse vanno affrontate con la dovuta competenza. Dopo ogni incontro aperto ritengo sempre necessario ricondurre il percorso su binari strutturati - meglio se ci fossero persone esperte, piuttosto che arrancare considerazioni generaliste che rischiano di disperdersi in riflessioni superficiali. In questo caso si richiede un approccio multidisciplinare... non stiamo chiedendo pareri liberi su cosa proporre per il tempo dei nostri figli. E' una faccenda un po' più complicata.

Riguardo all'incontro, ho fatto osservare la necessità di sgombrare il campo da equivoci che sono ancora molto evidenti:

stiamo intendendo lo stesso tipo di sicurezza?

Per chi - residenti, operatori commerciali o professionisti, visitatori della zona)

Dove - in quali contesti

Quando - momenti specifici della giornata o periodo stagionale

Chi interviene - un bel tema, dove si incontrano visioni diverse di come si dovrebbe intervenire

Come - tra la difesa personale, la persuasione, una - chiamiamola - "coscienza comunitaria", e principi etici di rispetto delle leggi, di regole di convivenza... ce ne passa).

Di che cosa si sta parlando insieme?

E richiamo nuovamente una proposta che permette di focalizzare l'attenzione su un microcosmo fattibile di intervento: un contesto ben circoscrivibile, utile e necessario per operare, sperimentare e verificare la bontà degli interventi stessi.

'notte. Michele

 

 


Freddy - Sun 30/09/2007 or 21:47

Ritengo quella di Fabietti una proposta interessante che rispecchia esattamente quanto abbiamo detto durante l'incontro di Venerdì, quando egli non era ancora intervenuto.

Il risultato finale riconduce esattamente alla proposta già riportata nel mio precedente post, di confrontarci ora con dei veri esperti del settore, a partire dal Prefetto di Latina.

Grazie per averlo ribadito.

Freddy

Di seguito l'articolo di Francesca Suale (e il link alla pagina de Il territorio) pubblicato questa mattina.

/modules/news/article.php"2">LA DIFFUSIONE DEL SENSO CIVICO

di Francesca Suale

 In una società sempre più complessa, tecnologica e veloce, diventa ancor più necessario andare a cercare il senso della comunità e le occasioni di aggregazione, creare i presupposti per armonizzare la vita sociale e soffermarsi sulle difficoltà che essa propone. In più occasioni di riflessione e di scambio tra cittadini dei quartieri Q4-Q5, in ultimo dal recente incontro organizzato giovedì sera presso la chiesa di S. Luca dal portale del quartiere, è emerso chiaramente come alla base della continua richiesta di sicurezza  non vi sia altro che un senso diffuso di disagio, generato da una molteplicità di fattori. Ciò corrisponde perfettamente alla pluralità di significati che il termine sicurezza racchiude, poiché ci si rivolge ad una serie di aspetti che hanno ciascuno la propria incidenza sulla qualità della vita, dalla sicurezza sulle strade, alla sicurezza rispetto agli episodi di micro e macro-criminalità, fino alla sicurezza intesa come presenza di strutture idonee a rispondere alle diverse esigenze di vita, non ultime la salute e i luoghi idonei all’educazione e all’istruzione. Sono questi e tanti altri ancora i fattori che concorrono a far sentire al sicuro un individuo all’interno di una comunità… Insomma sarebbe lungo ora elencare tutte le sfaccettature che il termine scurezza racchiude, come fossero tante facce di un’unica figura, ma appare chiaro che la richiesta di sicurezza si collochi tra le priorità dei cittadini e che ciò costituisca anche una denuncia rispetto a quelle che sono le carenze di chi istituzionalmente è preposto a dare delle risposte e non solo, perché queste risposte devono poter trovare il giusto substrato culturale sul quale attecchire,  giacché, come il classico cane che si morde la coda, ognuna di queste carenze genera degrado e questo a sua volta, come qualsiasi condizione di abbandono, richiama a se altro degrado, contribuendo così ad una degenerazione della quale risulta difficile venire a capo. Quando manca la presenza dei rappresentanti delle Istituzioni sul territorio e soprattutto quando non vengono fatte rispettare le leggi, si crea un punto di rottura tra cittadini ed istituzioni, il valore della legalità non viene più percepito ed appare sempre più difficile la diffusione del senso civico… al contempo questa carenza di valori unita alla  percezione che si possa agire impunemente conduce agli episodi quali il vandalismo, che qui sono all’ordine del giorno, e che denotano la mancanza assoluta del rispetto del bene comune, la totale assenza del senso dello Stato e ancora di più denunciano come vi sia un vero e proprio degrado culturale che nulla esclude. I nostri quartieri non sono diversi dagli altri quartieri, probabilmente il fatto che siano quartieri giovani, cresciuti rapidamente, con spazi che vengono creati per poi essere lasciati incustoditi e privi di manutenzione, contribuisce a questo circolo vizioso negativo, che determina un senso di precarietà ed insicurezza, è necessario dunque trovare un punto di rottura che interrompa la spirale in cui si è finiti. Non esiste repressione che tenga se non si fa opera di prevenzione, se non si diffonde quel senso civico che è alla base del vivere civile, e per questo occorre rivolgersi alle famiglie, alla scuola ed alle Istruzioni preposte, occorre senz’altro trovare l’opportunità da cittadini di essere i primi interlocutori dei rappresentanti delle forze dell’ordine, per portarli sul campo, offrire la propria collaborazione facendo né più e né meno che il proprio dovere di cittadini, disconoscendo l’omertà e la passività, e agendo al contempo in maniera tale da sorvegliare che effettivamente ciascuno faccia il proprio dovere… è evidente come ciascuno nel suo ruolo divenga importante per interrompere il circolo vizioso nel quale siamo caduti, ma è ancora più evidente il fatto che tutti i nostri dibattiti e proposte legate al portale, in merito alla vivibilità dei nostri quartieri e non solo, siano animate dall’unico intento di diffondere il seme del senso civico e della solidarietà, unico vero antidoto all’insicurezza ed al disagio.

 

 


michfabi - Sun 30/09/2007 or 22:20

Gentile Ferdinando,

confrontarci "ora" con esperti del settore, mi sembra prematuro.

Specialmente, nell'impostazione che il portale sta proponendo. Mi spiego meglio: osservo in questo momento due modalità di analisi della problematica - o con azioni di orientamento generale sul tema (da parte di esperti del settore) o con osservazioni sul campo e raccolta delle effettive esigenze di sicurezza, per poi confrontarci con gli esperti stessi.

Mi sembra che il portale stia propendendo per la seconda modalità. Se sì, proviamo prima a sviluppare meglio le istanze effettivamente desiderate dalle persone che in qualche modo stiamo rappresentando - mi riferisco agli utenti del portale e alle persone che vivono i nostri due quartieri. Possiamo considerare la schematizzazione che propongo nel precedente post (ulteriormente migliorata) - o affinarne un'altra che riteniamo più efficace.

In seconda battuta, in un contesto di analisi più definito, è molto interessante confrontarci con gli esperti del settore.

Grazie. Michele


Alex - Mon 01/10/2007 or 11:49
michfabi ha scritto:

 

Ringrazio il portale per il piacere di avere conosciuto Alessandro Molon (avatar Alex) in particolar modo in occasione della diffusione del VCO, più di un anno fa.

Trovo dispiacere nel constatare questo suo calo di partecipazione, interesse ed entusiasmo - non avevo ancora percepito questo distacco.

 

Michele,

     solo perchè hai tirato tu in ballo il mio nome, mi permetto di chiarire che il calo di partecipazione è solo nei confronti del portale su cui scriviamo.

Interesse ed entusiasmo nei confronti del quartiere rimangono invariati ma ancora non trovo il mezzo giusto per ricominciare a contribuire.

Scusate l'intervento personale, pur se breve, ma è dovuto ad una affermazione non mia.

Saluti.

Alessandro Molon


Freddy - Mon 01/10/2007 or 12:57
michfabi ha scritto:

Gentile Ferdinando,

confrontarci "ora" con esperti del settore, mi sembra prematuro.

Specialmente, nell'impostazione che il portale sta proponendo. Mi spiego meglio: osservo in questo momento due modalità di analisi della problematica - o con azioni di orientamento generale sul tema (da parte di esperti del settore) o con osservazioni sul campo e raccolta delle effettive esigenze di sicurezza, per poi confrontarci con gli esperti stessi.

Mi sembra che il portale stia propendendo per la seconda modalità. Se sì, proviamo prima a sviluppare meglio le istanze effettivamente desiderate dalle persone che in qualche modo stiamo rappresentando - mi riferisco agli utenti del portale e alle persone che vivono i nostri due quartieri. Possiamo considerare la schematizzazione che propongo nel precedente post (ulteriormente migliorata) - o affinarne un'altra che riteniamo più efficace.

In seconda battuta, in un contesto di analisi più definito, è molto interessante confrontarci con gli esperti del settore.

Grazie. Michele

Michele a cosa ti riferisci esattamente con la frase: "osservazioni sul campo e raccolta delle effettive esigenze di sicurezza, per poi confrontarci con gli esperti stessi".

Se ho capito bene ti riferisci a una sorta di questionario sulla scia di quuello già realizzato per il progetto dei vigilantes ? diversamente ti prego di spiegarti meglio (scusami ma l'età c'è !).

In ogni caso non riesco a vedere sostanziali differenze tra la tua analisi e quella emersa venerdì sera.

In soldoni, si tratta di raccogliere la reale percezione dei residenti sulla questione sicurezza (con appunto un questionario) e poi proporlo a persone esperte del settore, perchè no ?

Se è così sono assolutamente d'accordo, diversamente ti prego ancora di spiegarti meglio altrimenti si finisce di far tante chiacchiere e pochi fatti, magari con il rischio di far disinteressare al portale anche qualche altro utente.

p.s.  in qualità di primo responsabile di questo sito raccolgo con rammarico le espressioni, peraltro legittime, di Alex, non riesco ipocritamente a dire che non mi tangono. Il portale comunque rimane uno spazio libero anche per chi volesse organizzare attività per i quartieri al di fuori di quelli proposti dallo staff, sempre che siano in linea con i presupposti legati ai vincoli imposti e sottoscritti all'atto della registrazione.

Saluti, freddy

 


- Tue 02/10/2007 or 07:50

Cittadini che girano con cellulare e macchina fotografica che segnalano ciò che accade e magari non fanno finta di nulla se vedono accadere qualcosa, questo si può organizzare conferenze su cosa fare ecc ecc mi sembrano inutili meglio un forum o qualcosa tipo quello che c'è già sul sito della polizia di stato "l'esperto risponde"

http://www.poliziadistato.it/pds/gforum/servizio.html"2">io sono iscritto magari fatelo anche voi, corsi di autodifesa personale, accorgimenti per allarmi, serrande, finestre, porte ecc ecc non mi sembrano necessitino di esperti.

Anche nel web se ne trovano diversi

http://www.coinsociale.it/impresauk/progetti/telework/assocampi/schedetecn/schede/ladri.php


Freddy - Sat 06/10/2007 or 16:01

Partecipa alla Sicurezza

Questo è lo slogan usato per definire il nuovo progetto della Polizia di Stato che tanto somiglia ai progetti messi in discussione su questo forum negli ultimi tempi.

Se ne è parlato nel TG3 di oggi pomeriggio ma la notizia fa riferimento all'iniziativa della Polizia di Stato già avviata da qualche tempo a Roma.

Peccato non essere stati inclusi tra le 34 città italiane destinatarie del progetto (almeno credo) altrimenti mi avrebbe fatto piacere poter collaborare (come da tempo auspicato) con le forze dell'ordine, sia come cittadino sia come rappresentante di questo portale.

In ogni caso invito chiunque riesca ad avere ulteriori informazioni a riportarle in questa discussione, al fine di capire meglio di che si tratta e valutare la possibilità, una volta condiviso il progetto, di essere coinvolti come cittadini di Latina.

In allegato maggiori dettagli del progetto avviato a Savona.

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/1191686588.pdf]savona-la-polizia-presenta-il-progetto-partecipa-alla-sicurezza.pdf[/url][/i][/b] [b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/2383373284.pdf]savona-partecipa-alla-sicurezza-26-arresti-44-denunce-e-30-espulsioni.pdf[/url][/i][/b]

michfabi - Sat 06/10/2007 or 19:03

E' una lodevole iniziativa. Sia nell'impostazione - si avvicina molto a quello che in qualche modo desideriamo - sia nei risultati ottenuti sinora.

Vogliamo interpellarli - tramite la nostra Questura - per conoscerne meglio i criteri che hanno privilegiato e modalità attuative che potremmo prendere in esame, di interesse per i nostri quartieri?

Michele


Freddy - Sun 07/10/2007 or 22:07

michfabi ha scritto:

E' una lodevole iniziativa. Sia nell'impostazione - si avvicina molto a quello che in qualche modo desideriamo - sia nei risultati ottenuti sinora.

Vogliamo interpellarli - tramite la nostra Questura - per conoscerne meglio i criteri che hanno privilegiato e modalità attuative che potremmo prendere in esame, di interesse per i nostri quartieri?

Michele

Credo sarebbe opportuno, anche alla luce dell'articolo che tu mi hai indicato, pubblicato questa mattina sul Messaggero.

Freddy

 


Salvatore - Tue 09/10/2007 or 16:28

Oggi pomeriggio all'interno del vivaio "Dionigi" ho notato una colonnina SOS.

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/4767789316.jpg]colonnina SOS.jpg[/url][/i][/b]

incuriosito ho chiesto notizie al ragazzo addetto alle vendite. Mi ha risposto che quella colonnina era la prima di un progetto (abortito) del Comune di latina di dotare i parchi e i luoghi pubblici della città di Colonnine SOS colegate con le Forze dell'Ordine, attraverso le quali sarebbe stato possibile chiedere aiuto, fare segnalazioni etc.

Qualcuno ne sa qualcosa? Quanto tempo fa il progetto è stato sviluppato e poi abortito? Chi c'era dietro?

Salvatore

 

PS: dalla foto non si riesce a leggere, per cui riporto le istruzioni sulla colonnina. In caso di emergenza tenere premuto il pulsante fino al segnale acustico.  Attendere la risposta e parlare in vivavoce.   ATTENZIONE dispositivo protetto elettronicamente. L'azione sul pulsante rosso aziona automaticamente le telecamere di autocontrollo. Ogni impiego abusivo sarà perseguito.


Salvatore - Tue 09/10/2007 or 16:58

A proposito di omertà e di collaborazione con le Forze dell'Ordine, guardate cosa c'è scritto sui finestrini posteriori (dotate di sbarre di ferro, anche se dalla foto non si vedono) delle macchine della polizia di Boston.

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/5959745420.jpg]Boston Police.jpg[/url][/i][/b]

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/1191949122.jpg]particolare.jpg[/url][/i][/b]

Più o meno dice: "La tua segnalazione anonima ci aiuta a mettere qui (dietro le sbarre) i criminali. Chiama il numero verde ...."

Salvatore

 


- Fri 26/10/2007 or 07:15

Ho letto su LatinaOggi che l'Assessore preposto parla di aumentare le telecamere per il controllo della città..... http://www.i4it.it/LatinaOggi2/openPdf.php"verdana,geneva" size="2"> .......ma insomma....qualcuno mi sa dire con certezza se queste telecamere funzionano o no? Oppure funzionano in alcune parti della città si, ed in altre no?


dalmar - Fri 26/10/2007 or 08:41

Boston è Boston Salvatore (che ha scritto):

A proposito di omertà e di collaborazione con le Forze dell'Ordine, guardate cosa c'è scritto sui finestrini posteriori (dotate di sbarre di ferro, anche se dalla foto non si vedono) delle macchine della polizia di Boston.

 D'altronde solo così si combatte e si aiuta a combattere il crimine.Se si fa sul serio.

Avete mai provato a chiamare la polizia per denunciare qualcosa che vi capita di vedere? Fanno a te il terzo grado, dopo dichè li mandi a quel paese e non li chiami più.L'anno scorso vicino la stazione Laurentina c'era una ragazza giovanissima che a luglio allattava una piccolissima neonata chiedendo soldi agli automobilisti. Era in mezzo al traffico tutto il giorno in queste condizioni. Io e i miei colleghi, abbiamo chiamato e richiamato: 112,113, che poi ti passano i vigili, ma nessuno ha fatto niente. La ragazza è stata lì, così, tutta la stagione.

Vi ricordate quando Visco ha avviato il 117? C'è stata tutta una querelle. Alla fine hanno deciso, per la privacy, cosa che secondo me danneggia tutti, che si può denunciare chi non rilascia lo scontrino, ma occorre aspettare sul posto la Guardia di Finanza. Intollerabile.  

E i minori che subiscono aggressioni? Devono denunciare altrimenti anche se si riconoscono gli aggressori in foto segnaletiche, quindi si tratta di persone già segnalate, non si può procedere. Il garantismo esasperato qui ammazza tutto. E nessuno è più garantito da nulla e da nessuno.

Buona giornata a tutti

Mariassunta 


- Fri 26/10/2007 or 10:01

Cara Antonella,

le telecamere funzionano in tutta Latina e non a macchia di leopardo. Ci sono, però, diversi inconvenienti tecnici per i quali si sta provvedendo a trovare una soluzione. Nello specifico sono:

  • connessione delle telecamere con linea ADSL Telecom: la linea risulta instabile (per via del tipo di cablaggio impiegato dalla compagnaia telefonica nella città di Latina) con continue cadute di segnale.
  • le telecamere installate non riescono ad operare di notte: come ben noto a molti (a seguito di diversi articoli di stampa che hanno evidenziato questo problema) queste telecamere non sono dotate della visione ad infrarossi utile per la visione notturna.

A questi aspetti tecnici il Comune sta provvedendo a trovare una soluzione in tempi ragionevoli vista l'impellente esigenza di sicurezza da parte dei cittadini, soprattutto nelle ore notturne.


Kla - Fri 26/10/2007 or 11:05

Visto che ogni tanto si parla di telecamere mal funzionanti, venire a conoscenza oggi che le cose non sono cambiate di molto  e che il Comune sta ancora "provvedendo"  non ci rende certo ottimisti sulle tempistiche definite oggi con  "soluzione in tempi ragionevoli". Che significa tempi ragionevoli ? Come unita' di tempo sembra essere molto generica rispetto alle impellenti esigenze di sicurezza  

  • Rispetto all’anno scorso che cosa e’ cambiato?
  • La seconda trance di finanziamenti e’ stata sbloccata ?
  • In quale data e’ previsto che termineranno i lavori di sistemazione  delle attuali  telecamere ?                            

In allegato intervento del 2/09/2006 di Francesca dove si parla fra le altre cose di telecamere non funzionanti .

 

Salutoni   

 

Inviato da Baol il 2/9/2006 20:33:20 (120 letture)

Ma dove vogliamo arrivare?

Sono già molti giorni che non si fa che parlare della microcriminalità, se sia o non sia emergenza a Latina e provincia. Oggi, ancora una volta, i giornali riportano delle notizie allarmanti, una tentata rapina ad un forno su via del Lido, con accoltellamento di un fornaio che per fortuna sarà guaribile in pochi giorni, due furti in appartamenti con un bottino notevole; di contro poi si riportano le dichiarazioni della Prefettura di Latina, stando alle quali i furti a Latina sono diminuiti, confrontando i dati del 2005 con quelli del 2006. I dati di Latina città che vengono riportati a mio parere sono davvero irrisori, parlare di 2419 furti nel 2005 contro i 2404 del 2006, un bell’incoraggiamento, quanto ci solleva sapere che nella nostra città sarebbero stati consumati ben 15 furti in meno rispetto al 2005? Ma si è tenuto conto che siamo soltanto nel mese di settembre e che a giudicare dalle notizie, basta un'occhiata ai titoli dei giornali, stiamo raggiungendo la media, colmando il divario, e rischiamo anche di superare i dati del 2005?
A confermare la preoccupazione che la situazione non stia affatto migliorando c’è un altro articolo su Il Territorio dove si annuncia la protesta delle forze di Polizia che segnalano la grave carenza di personale e annunciano, tramite la segreteria provinciale del sindacato autonomo, una serie di manifestazioni di protesta. Pare che dagli anni 90 ad oggi l’organico della squadra volante sia stato addirittura ridotto della metà. Incredibile!
Ad aggiungere benzina sul fuoco in un altro articolo il consigliere regionale Ds Luisa Laurelli chiede chiarimenti sul sistema di video-sorveglianza che non ha mai funzionato a dovere, le 15 telecamere sistemate in vari incroci della nostra città, due delle quali nei nostri quartieri, inviano immagini difettose, di notte non si vede praticamente niente, pur essendo stati spesi 400 mila euro, così la Laurelli annuncia l’intenzione di bloccare la seconda tranche del finanziamento regionale, circa la metà dello stanziamento complessivo per le telecamere.
Ma di questo passo dove vogliamo arrivare?
baol


- Fri 26/10/2007 or 15:33

Bravi! Bell'esempio che avete riportato. Me l'ero dimenticato che i fondi sono stati bloccati dalla sinistra in Regione. In effetti, il progetto in questione, finanziato interamente con fondi regionali, fu intrapreso dall'allora Assesore Spolon che vide nel suo caro amico Cirilli il maggior sostenitore in Regione. Sin qui nulla di male se si pensa ai benefici di cui si voleva far godere la cittadinanza di Latina. Risulta alquanto ridicolo, però, che sia lo stesso Spolon con Cirilli a contestare il progetto che lui stesso volle nei modi in cui fu eseguito.

La circostanza per cui i finanziamenti sono stati congelati non giustifica assolutamente le proteste dell'opposizione locale che, anzi, dovrebbe sentirsi colpevolmente parte nei ritardi per la sistemazione del problema in virtù della propria appartenenza politica al gruppo di maggioranza regionale.

Non si comprende come si possano sollevare questioni sullo stato delle infrastrutture quando la maggior causa dell'inerzia è dovuta alla "chiusura del rubinetto" ad opera della maggioranza regionale.


Kla - Fri 26/10/2007 or 15:43

Ancora con sta destra e sta sinistra. Per favore.

Qui si parla di sicurezza non di destra o di sinisrtra o di centro o di lato o di sotto.

La responsabilita' di portare avanti le cose senza dormirci sopra e' di chi sta amministrando e pure da tanti anni.

La maggioranza non gli e' mai mancata.

Per concludere, non vedo nella risposta data alcuna intenzione di rispondere alle domande fatte, come per esempio tradurre il significato  "TEMPI RAGIONEVOLI" in impegni precisi verso la cittadinanza.

Questa Amministrazione di fronte agli impegni quotidiani e promessi agli eletttori si sta dimostrando in molti casi capace solo a prendere tempo.

 

 

 


Baol - Fri 26/10/2007 or 15:45

Ovvero?Si dovevano erogare somme di denaro per pagare sistemi malfunzionanti,  difettosi quindi inservibili (nella fattispecie telecamere che non permettono la visione)? O forse si doveva pretendere che i sistemi venissero installati funzionanti e tali da giustificare il pagamento delle somme, e che somme! Altro che chiusura del rubinetto, qui secondo il più comune buon senso si doveva chiedere un risarcimento... ma chi di noi pagherebbe per un lavoro mal eseguito e assolutamente inutile? Tutto questo ha arrecato un grave danno alla città. 


- Fri 26/10/2007 or 15:56

Al di là di scelte opinabili in merito ai modelli di telecamere installate, non può negarsi che il progetto abbia creato una certa rete infrastrutturale. I collegamenti con le sale operative ci sono, i pali pure, le calotte anche ... il problema sono le telecamere!

Intanto, proprio in ragione del richiamo fatto dal Sig. Ennas in precedenza circa la necessità di sicurezza, la regione bene avrebbe fatto ad erogare fondi necessari per la sostituzione delle telecamere (e solo di queste!!!). E' il bene primario della sicurezza che vuole tutelarsi o l'opportunità di protestare strumentalmente contro un'amministrazione di segno opposto?

Quanto alle risposte a domande a cui non compete me rispondere, invito il proponente a rivolgerle direttamente a chi di dovere ... magari passando per il giornale in cui ha tanti amici. Io mi limito a riportare dichiarazioni di cronaca che, probabilmente, non sarebbero sfuggite anche all'attento contestatore di turno se non leggesse solo i giornali che gli fanno comodo!


renatosd - Fri 26/10/2007 or 18:16

Noi dei DS dei quartieri avemmo un ruolo determinante per bloccare quello che era un vero e proprio sperpero di denaro pubblico degno di Striscia la notizia o di annozero .... non rinnego nulla di quanto fatto insieme ai compagni per bloccare quella schifezza e per altro non ci volle molto a far comprendere alla Laurelli quale bufala era stata perpetrata e perchè andavano chiusi i rubinetti per destinare meglio i fondi ...

vuoi che ti ricordi che

- di notte non funzionavano e l'hai detto

- di giorno molte contro luce non fornivano immagini

- le uniche immagini disponibili erano a bassissima risoluzione e non permettevano neanche la lettura delle targhe

Nessuno contesta la videosorveglianza ... ci siamo opposti a quell'aborto e ne andiamo fieri.

Anzi per precisione ci siamo opposti al completamento di "quel" progetto intendendo che per la modifica era comunque necessario rivedere il tutto e quindi il blocco della tranche era necessario.

Se poi vuoi fare propaganda come al solito fai pure ma la gente mica è scema ....

renato malinconico


Kla - Fri 26/10/2007 or 20:04

Sig. Catania lei continua in modo insolende a volermi collocare in qualche area politica. Si dia pace io sono un libero cittadino e mi colloco solo con chi fa gli interessi di tutti i cittadini quindi anche i miei e sottolineo non solo i miei quelli di tutti .

Se mi riferisco a questa Amministrazione e solo perchè è quella in carica e poteva essere di qualsiasi colore che mi sarei espresso allo stesso modo.

E' dovere dell' Amministrazione in carica in  questa città sollecitare la Regione (se deve essere la Regione) per farsi erogare ciò che serve e dimostrare che serva. Evidentemente fino ad oggi non sono stati abbastanza convincenti o si è capito che i soldi richiesti sarebbero stati l'ennesimo spreco di denaro pubblico su impianti nati male gestiti peggio e non terminabili con poche risorse (progetto non più credibile).

le risposte che ho chiesto a lei sono in funzione di sue affermazioni (scritte da lei) e lei, non altre persone, che fa riferimento a "tempi ragionevoli" quindi o sa quantificare ciò che ha detto o ha usato volutamete e strumentalmente "tempi ragionevoli" per restare sul generico e non dir nulla di nuovo. Tempi ragionevoli ci lascia pessimisti e non fa capire nulla se non che trattasi dell'ennesimo proclama fatto, non si evince se non per lei stesso o a favore di chi, di cose che questa Amministrazione ha in corso da fare e che rimangono come tamnte altre in essere per un tempo indefinibile.

Le notizie so cercarmele da solo e non solo dai giornali amici o no. Tendenzialmente scarto sempre chi tende ad approssimare ma lealmente glielo faccio notare.

Per quanto riguarda gli impianti infrastrutturali creati se non sono incostistenti termino il progetto facendo funzionare tutto. Se il difetto del progetto che lo rende attualmete inutilizzabile al cento per cento è attribuibile al tipo di telecamere, i soldi se li facciano dare da chi ha sbagliato a comprare le telecamere e magari ha già pagato una cosa che non funziona.

Salutoni

 


- Fri 26/10/2007 or 23:19

Se proprio vogliamo parlare di insolenza, questa, caro Ennas è proprio la sua. Primo nel commentare quasi pedissequamente ogni mio commento (quasi fosse una questione personale). Cosa cerca di dimostrare?

Secondo, poi, mi faccia capire bene dove e quando l'avrei connotata politicamente; impari a leggere attentamente riflettendo e contando almeno fino a 10 prima di rispondere con affermazioni più che discutibili.

Terzo, quelle che lei qualifica come mie affermazioni, se le fosse sfuggito, le ho fatto presente che sono notizie tratte dalla stampa (in particolare da Il Tempo e da Il Territorio); quindi, ripeto, se vuole dettagli li vada a chiedere a chi di dovere. Qui si discuteva del problema senza alcuna pretesa di essere portatori di notizie di prim'ora.

Quanto a chi deve "cacciare" i soldi: può pure darsi che chi ha sbagliato il progetto debba pagare ma, oltre a rilevare che qualcuno a livello regionale l'ha pur sempre approvato così com'era, i soldi promessi potevano essere funzionali alla modifica del progetto evitando un possibile naufragio dello stesso e a nulla possono valere le giustificazioni, caro Renato, circa la circostanza presunta di futuri sprechi.

Che facciamo il processo alle intenzioni? Ogni promessa è debito! La regione aveva promesso e non ha mantenuto ... così come sta facendo questo governo nazionale che non ha nemmeno la decenza di dimettersi dopo essere andato sotto in Senato ben più di una volta!


renatosd - Sat 27/10/2007 or 07:32

Solo un'annotazione ... senza voler trascinare inutili discussioni ....

- in un certo momento storico si era alla scadenza del termine per erogare l'ulteriore tranche di finanziamento di quel progetto;

- la Laurelli è venuta fin qui ad ascoltare i cittadini e a rendersi conto di persona cosa era giusto fare;

- di fronte all'evidenza di un progetto fallimentare, ben sapendo che i soldi da erogarsi non contemplavano modifiche ma erano stanziati per continuare la realizzazione di "quel progetto", ha giustamente sospeso i fondi per verificare la situazione.

- in nessun modo era contemplata la modifica del progetto a seguito di quell'erogazione e chi afferma ciò afferma il falso per pura strumentalizzazione e travisamento dei fatti.

- imputare il fallimento della videosorveglianza alla Laurelli per aver bloccato il finanziamento in quel preciso momento è un affermazione priva di senso.

- cosa sia successo dopo, sinceramente non lo so, non sono più informato sui fatti  ....

...  sono successi tanti accadimenti politici ..... il congresso DS, il PD, la mia fuoriuscita e lo scioglimento della sede DS Quartieri in q4 per volontà e alta incapacità della classe dirigente del mio ex partito .... anche il mio tentativo di ricreare un coordinamento di Sinistra nei nostri quartieri per ora è fallito ... resta l'amicizia con i compagni di percorso ma .... come dire ... non c'è più informazione e discussione tra di noi sui problemi della città e di questa parte di città e ... credimi ... è comunque una perdita per tutti.

Se  quanto si potrà dire da oggi in poi non trova più una valida forma di controllo "antagonista", non l'unica per carità ... non ho questa presunzione, ciò però non vale per il passato e per i fatti di cui siamo stati testimoni diretti.

Per dirla alla Fantozzi quella videosorveglianza era una "Boiata pazzesca", se si deve fare si faccia, ma con tutti i crismi, se no meglio impiegare i fondi per qualcosa di più efficace ... questa considerazione è valsa ieri, vale oggi e varrà per il futuro. PUNTO

renato


Kla - Sat 27/10/2007 or 08:37

Sig. Catania scrive: Primo nel commentare quasi pedissequamente ogni mio commento (quasi fosse una questione personale). Cosa cerca di dimostrare?

Non ho intenzione di dimostrare prioprio nulla. Commento liberamente cio’ che leggo quando un argomento mi interessa, quindi tranquillo niente di personale.

Sig: Catania scrive: Intanto, proprio in ragione del richiamo fatto dal Sig. Ennas in precedenza circa la necessità di sicurezza, la regione bene avrebbe fatto ad erogare fondi necessari per la sostituzione delle telecamere (e solo di queste!!!).

Ripeto che se la Regione ha capito che il progetto nello stato in cui si trovava non meritava piu’ i finanziamenti, puo’ aver fatto bene a non erogare piu’ neanche un soldo.

Sig: Catania scrive : poi, mi faccia capire bene dove e quando l'avrei connotata politicamenteIn un nprecedente commento sig. Catania aveva scritto : E' il bene primario della sicurezza che vuole tutelarsi o l'opportunità di protestare strumentalmente contro un'amministrazione di segno opposto?

Chi sta collocando nel segno opposto ? Chiunque critica l’operato dell’Amministrazione ? Le ripeto che avrei manifestato le stesse critiche qualsiasi  fosse stato il colore politico dell’Amministrazione in carica.

Sig. Catania scrive: quelle che lei qualifica come mie affermazioni, se le fosse sfuggito, le ho fatto presente che sono notizie tratte dalla stampa (in particolare da Il Tempo e da Il Territorio);

Anche a me capita di leggere cose molto approssimate come la frase “tempi ragionevoli” ma non me la rivendo in un mio commento, lei faccia quel che vuole, compreso accettare o no le critiche se le arrivano. 

Per concludere le sue dissertazioni su politica Nazionale potrebbero fuorviare il discorso che si sta cercando di fare sulla sicurezza nella nostra citta’ , per cui mi astengo dal commentarle in questo post.

Una annotazione a questo punto per me e’ d’obbligo. La videosorveglianza in questa citta’ fino ad oggi e’ stata fallimentare. Chi ha sbagliato deve pagare e chi sta Amministrando deve porci rimedio facendo funzionare gli impianti. Ricordiamoci tutti che i soldi spesi a fronte di impianti non funzionanti o funzionanti parzialmente sono i nostri. 

Salutoni


- Sat 27/10/2007 or 12:23
renatosd ha scritto:

- di fronte all'evidenza di un progetto fallimentare, ben sapendo che i soldi da erogarsi non contemplavano modifiche ma erano stanziati per continuare la realizzazione di "quel progetto", ha giustamente sospeso i fondi per verificare la situazione.

Io non contesto la circostanza della sospensione ... contesto il congelamento assoluto dei fondi. Oggi quei soldi servirebbero per rimediare agli errori ... oppure vogliamo aspettare che chi ha sbagliato paghi prima e si usino quei soldi ricavati per le modifiche?

renatosd ha scritto:

- in nessun modo era contemplata la modifica del progetto a seguito di quell'erogazione e chi afferma ciò afferma il falso per pura strumentalizzazione e travisamento dei fatti.

- imputare il fallimento della videosorveglianza alla Laurelli per aver bloccato il finanziamento in quel preciso momento è un affermazione priva di senso.

Scusa Renato, io non ho mai detto queste cose; temo che tu abbia frainteso il tenore delle mie affermazioni. Queste si riferivano alla circostanza, illustrata da me sopra, dell'utilizzo rettificativo che si poteva fare con quei soldi e giàmmai riferito a presunte colpe per la semplice sospensione. Ripeto: contesto il congelamento dei fondi!!!

Quanto al Sig. Ennas: lei continua a leggere le parole come le fa più comodo. Stia tranquillo lei che io lo sono già di mio. Semmai verifichi la sua reiterata autoattribuzione di scritti come a lei riferiti.

 


Freddy - Sat 27/10/2007 or 13:06

Beh, visto che alla riunione con l'on. Luisa Laurellli, ero presente anch'io, vorrei espimere il mio pensiero sulla vicenda.

Da quanto ricordo, a quel momento, i tempi per la realizzazione della videosorveglianza, erano già scaduti da molto tempo.

La Laurelli, che già aveva più volte sollecitato la nostra amministrazione ad ultimare i lavori, decise quindi di bloccare la seconda trance dell'investimento (se non vado errato intorno ai 250.000 euro) al fine di destinare (qualora il Comune di Latina non fosse riuscito ancora nell'intento) quella cifra ad altre città, per questioni sempre legate alla sicurezza e che avevvano chiesto quei fondi, ma negati in quanto già destinati a Latina.

Essendo poi passati ulteriori mesi, e la videosorveglianza tecnicamente ancora non funzionava, la Laurelli mantenne la promessa.

Tutto qui.

Da cittadino Italiano, credo che quella sia stata la scelta più opportuna, legata la fatto che mi piacerebbe vedere tornare i soldi spesi inutilmente (quelli della prima Trance) nelle tasche dello stato (o della Regione).

Come sempre però, in questo paese, nessuno è mai responsabile di niente, giammai chi riesce a nascondersi nei meandri della gestione del denaro pubblico, per definizione (tutta Italiana) "denaro di nessuno".

In ogni caso, mi auguro vivamente che i responsabili di questo errore "tecnico" possano al più presto risolvere la questione ed offrire ai residenti di Latina ed in particolare a quelli di Q4 e Q5, delle telecamere funzionanti, che a mio personalissimo parere, in tema di sicurezza, sarebbero dei buoni deterrenti anche se certamente non sufficienti.

Speriamo bene.

Freddy

 


Baol - Sat 27/10/2007 or 13:39

Su Latina Oggi leggo, da un articolo che riporta un’inchiesta sulla sicurezza, che il nostro capoluogo è tra quelli che investono meno per la polizia locale. Latina ha diminuito considerevolmente la spese in bilancio per funzioni legate alla sicurezza del territorio. E’ quanto emerge dalla ricerca effettuata dall’Associazione artigiani e piccole imprese di Mestre che ha preso in esame i bilanci di previsione dei Comuni capoluogo degli anni 2006 e 2007.   La classifica vede Latina al 97esimo  posto in Italia per spesa pro capite.  Se a Roma, che risulta essere la prima negli investimenti per la sicurezza, si investono 135 euro pro capite, Latina si ferma a 34 euro, contro una media nazionale di 55 euro. L’Associazione ha poi messo a confronto i dati del 2006 con quelli del 2007, per vedere quale fosse la tendenza, ma anche in questo caso Latina ne esce male perché rispetto al precedente anno c’è stata una riduzione del capitolo di bilancio per la polizia locale del 4,1%.


Kla - Sat 27/10/2007 or 13:45

Sig. Catania continui pure a contestare la sospensione dei fondi resta il fatto che se la Regione ha capito che il progetto nello stato in cui si trovava non meritava piu’ i finanziamenti,  puo’aver fatto bene a non erogare piu’ neanche un soldo.

Adesso non resta che augurarsi che chi ha sbagliato faccia il serio e si prenda le proprie responsabilità pagando di persona per il parziale fallimento.

Per quanto riguarda il completamento degli impianti, certamente sarà meglio che portino a termine ciò che hanno iniziato. Trovare i fondi necessari senza agravio ulteriore per i cittadini è compito dell'Amministrazione in carica. Per esempio se li facciano dare da chi li ha spesi male comprando telecamere non adeguate.

Salutoni

 

 


Salvatore - Sun 28/10/2007 or 13:43
Kla ha scritto:

...Adesso non resta che augurarsi che chi ha sbagliato faccia il serio e si prenda le proprie responsabilità pagando di persona per il parziale fallimento...

 

ah, ah, ah. pensavi di essere in un paese civile?


Kla - Sun 28/10/2007 or 15:00

Salvatore, effettivamente persone che ammettono le proprie responsabilità pagano per ciò che hanno causato e contestualmente si dimettono per togliersi di mezzo definitivamente ne ho conosciuto poche e non solo in Italia.

Più spesso (ma non tanto spesso) accade che individui di questo tipo vengano smascherati, gli facciano pagare ciò che hannno causato e contestualmente li mandano via (alle volte la cacciata avviene con il voto democratico di tutti i cittadini).

Nella citta di Latina non accade ne l'una ne l'altra cosa. Non appena si sentono appena appena osservati si nascondono per un lungo periodo (letargo politico) per poi riciclarsi vivi in qualche sfilata organizzata da se stessi.

Non per tutto ciò penso di essere in un paese incivile.

Salutoni


- Sun 28/10/2007 or 21:02

Noto che molto spesso chi si dichiara cittadino non schierato è sempre ben informato e critico verso esponenti della destra (e non che non ci siano appunti da fare alla sinistra italiana); inoltre, costui fa spesso ampi richiami a restare in argomento post (che ricordo essere in questo forum la questione "VCO e cittadinanza attiva"). Alla faccia dell'essere "semplice cittadino"; qui siamo nella situazione "dove si cieca e dove si vede"!!!


Freddy - Sun 28/10/2007 or 21:55

Ancora una volta vi pregherei di evitare polemiche di tipo personale e di commentare fatti ed evetualmente opinioni.

Ogni questione personale, per definizione non interessa la collettività.

Non credo di chiedere troppo.

Freddy


Kla - Sun 28/10/2007 or 22:06

Salvatore, scusa se educatamente avevo risposto a te alla domanda che mi hai posto sul "paese incivile", la prossima volta prima di risponderti coerentemente dallo stesso post  in cui mi arriva la domanda guardo in che post mi trovo e poi ti dico dove ti rispondo.... scherzo ovviamente!

Salvatore sai che ti dico proseguo e vado avanti senza raccogliere le solite provocazioni... ancora con questa destra e questa sinistra.

Preferisco tornare sull'argomento, restare a Latina in questo post dove si parla di sicurezza della nostra città ed affermare che i primi "CITTADINI ATTIVI" di questa città sono e devono essere proprio i nostri Amministratori in carica che fino ad oggi hanno dimostrato di occuparsi poco della sicurezza, quindi tanto attivi su questo argomento non sono stati, basta leggere tutti i giornali e di qualsiasi orientamento che se ne sono occupati. Preciso ancora una volta che quanto detto lo avrei espresso nei confronti di qualsiasi Amministrazione in carica (ovvero di qualsiasi colore politico), che si fosse comportata in questo modo.

Salutoni

 


- Sun 28/10/2007 or 22:47

Non mi sembra di aver visto sollevata alcuna protesta quando il governo nazionale attuale ha deciso (con la bozza della Finanziaria 2008) di tagliare i fondi alle forze dell'ordine. E poi si pretende di dire "ancora con questa destra e con questa sinistra"?! Ripeto, visto che a qualcuno piace il pappagallismo: "dove si cieca e dove si vede"!!!


Freddy - Sun 28/10/2007 or 23:25

Grazie !

freddy


Kla - Sun 28/10/2007 or 23:26

Francesca, vorrei approfondire l'argomento sulla ricerca e vedere la classifica a cui ti riferisci. Puoi dirmi dove si può reperire l'intera ricerca con la classifica completa o se preferisci pubblicarla sul sito?

Grazie

Salutoni

Baol ha scritto:

Su Latina Oggi leggo, da un articolo che riporta un’inchiesta sulla sicurezza, che il nostro capoluogo è tra quelli che investono meno per la polizia locale. Latina ha diminuito considerevolmente la spese in bilancio per funzioni legate alla sicurezza del territorio. E’ quanto emerge dalla ricerca effettuata dall’Associazione artigiani e piccole imprese di Mestre che ha preso in esame i bilanci di previsione dei Comuni capoluogo degli anni 2006 e 2007.   La classifica vede Latina al 97esimo  posto in Italia per spesa pro capite.  Se a Roma, che risulta essere la prima negli investimenti per la sicurezza, si investono 135 euro pro capite, Latina si ferma a 34 euro, contro una media nazionale di 55 euro. L’Associazione ha poi messo a confronto i dati del 2006 con quelli del 2007, per vedere quale fosse la tendenza, ma anche in questo caso Latina ne esce male perché rispetto al precedente anno c’è stata una riduzione del capitolo di bilancio per la polizia locale del 4,1%.

 


Kla - Mon 29/10/2007 or 12:07

Ho trovato la ricerca a cui faceva riferimento Francesca.

Certo che dispiace vedere Latina attestata nelle ultime posizione, unica consolazione ma e' veramente una magra consolazione e' che in questa classifica siamo sopra a Frosinone.

Per chi ne volesse prendere visione e' di seguto allegata.

Salutoni
 

Allegato: spesa_sicurezza_ottobre_2007.doc


Salvatore - Mon 29/10/2007 or 12:32

Anche questa, come ogni classifica, non da il reale quadro della situazione. Siamo sicuri che chi spende di più alla fine ha più sicurezza? La sicurezza è il risultato di una molteplice serie di fattori, tra cui indubbiamnete c'è anche la la spesa. Scorrendo in fretta la lista non ho potuto non notare Cesena (dove ho vissuto per quasi 4 anni) quasi in fondo alla classifica. Sono sicuro però che a Cesena dal punto di vista "sicurezza" sono messi molto meglio di Milano.

Per finire, abbiamo in casa un esempio di spesa per la sicurezza totalmente inutile: le telecamere. Se invece di una ventina, ne avessimo installate 1000 di queste telecamere inutili, la spesa ci avrebbe fatto balzare al primo posto ma, ahimè, quanto a sicurezza stremmo esattamente come prima.

Salvatore


Baol - Mon 29/10/2007 or 12:47
Sono d'accordo, non basta dire quanto si spende ma bisogna anche vedere come si spende, quindi con quali risultati... io credo che ognuna di queste classifiche, per quanto concrete, perché basata su dati reali, debba poi avere una necessaria collocazione, ovvero essere calata nella realtà locale... esistono per es. città con un bisogno di maggiore spesa da destinare in sicurezza, proprio perché dimostrato essere meno sicure, altre con meno esigenze di spesa in tal senso... ma in generale, combinare i dati di queste statistiche con la conoscenza della nostra realtà cittadina è possibile, soprattutto con chi questa realtà la vive quotidianamente... a tal proposito mi pare che anche i nostri sondaggi abbiano sempre evidenziato (in perfetta tendenza con i vari sondaggi relativi alla qualità della vita svolti su scala nazionale) come il bisogno di sicurezza sia preponderante tra le esigenze sentite dai cittadini, e come troppo spesso a tale bisogno non corrisponda una risposta soddisfacente da parte delle amministrazioni. Non saremmo arrivati altrimenti a dover discutere di cittadini attivi o di Vco o di altre misure che possano contribuire a migliorare le condizioni dei nostri quartieri e della nostra città.

Kla - Mon 29/10/2007 or 13:29

Salvatopre e Francesca, certo che non e' detto che chi piu' spende piu' sicurezza ottiene ma e' vero anche che chi spende poco non puo' aspettarsi molto.

Se poi ci trovassimo nella condizione perfetta dove tutte le persone che vivono in una citta sono civilissime, non ci sarebbe bisogno di spendere neanche un soldo. Questa citta' sarebbe l'ultima in questa classifica, ma c'e' un grosso ma, la perfezione non e' di questo mondo. Le condizioni di ogni citta' portano a dire che bisogna assolutamente prevedere delle spese e spendere bene il denaro pubblico per la sicurezza.

Se in citta come la nostra dove la sicurezza e' ritenuta un'esigenza tra i primi posti dai cittadini e l'Amministrazione oltre a spendere poco lo fa anche male, perche' cio' che installano funziona parzialmente o per niente, allora le aspettative non possono che peggiorare ulteriormente e la classifica finisce per rappresentare una situazione molto vicina alla realta'.

Salutoni

 

 


- Mon 29/10/2007 or 13:31

Come al solito, Salvatore, riesci a dare una lettura superpartes delle situazioni. Senza alcuna retorica ti dico che sarebbe ora di finirla con la lista dei "buoni e cattivi" ma concentrarsi sulla qualità di ciò che si vuole offrire ai cittadini.


- Mon 29/10/2007 or 13:37

Mi domando:

se è vero, com'è vero (la recente indagine, nonché l'identica precedente, organizzata dalla Regione Lazio lo certifica), che nella provincia di Latina ci sono infiltrazioni malavitose molto serie, perché non disponiamo delle stesse risorse economiche (provenienti dal governo centrale e, per delega, da quello regionale) di cui godono città come Roma, Napoli, Catanzaro, ecc.???

Invece di continuare a cincischiare su "quello spende di più, quest'altro spende di meno", perché le persone che qui si lagnano della spesa comunale non si lagnano allo stesso modo per i soldi che non arrivano dal governo centrale?

Che ci sia un partito preso???????????


Kla - Mon 29/10/2007 or 13:40

Mi ero scorato di dire che le Amministrazioni che riescono ha offrire solo spese inconcludenti per la sicurezza devono rimettersi a lavorare e pagare di persona i soldi pubblici sprecati. Inoltre gli incapaci e' meglio che si dimettano prima di combinare altri guai.

Salutoni

 

 


- Mon 29/10/2007 or 16:26

... segue

Inoltre mi domando:

  1. Quanti dei soldi che la Finanziaria del 2008 destinerà ad indennità parlamentari, spese per Ministeri e Presidenza della Repubblica (ben 53 milioni di euro) si sarebbero potuti risparmiare e destinare alle forze dell'ordine?
  2. Quanti dei soldi sprecati per il personale chiamato a presidiare la Presidenza del Consiglio durante le inutili sedute dello stesso consiglio (inutili in quanto prima se la raccontano in un modo tra loro per poi, senza pudore, ritornare sempre sui propri passi), nonché durante i c.d. vertici di maggioranza dove si accapigliano come dei ragazzini capaci di dire "la palla è mia! Ora me la porto via così non gioca più nessuno", potevano essere destinati a rimediare ai "gravi" errori di realtà come Latina?

giucap - Tue 30/10/2007 or 08:57

Tanto per rimanere sul tema domande, quante risorse sono state destinate/trasferite al Comune dal Governo nazionale e/o regionale precedente per il problema sicurezza?

Come è stata la dinamica dei costi della politica, sempre per le due istituzioni citate, sempre nello stesso periodo?

Cosa significa parlare dei problemi reali senza fare "buoni e cattivi"?

Se per parlare dei problemi di Latina, delle mancate soluzioni, delle incongruenze, delle cose che si possono migliorare e comunque del nostro ruolo di stimolo bisogna prima aspettare che cambi colore dell'amministrazione, altrimenti tutto passa per attacchi strumentali, mi sa che dovremo tacere per un bel po'.


- Tue 30/10/2007 or 10:49

Assolutamente d'accordo con Giulio per i quesiti e le considerazioni; vorrei inoltre aggiungere, come peraltro ho fatto in altre occasioni, quanto sia assolutamente ridicolo questo continuare a definire "strumentali", come se il termine indicasse qualcosa di pernicioso, tutte le osservazioni, contestazioni, richieste e quant'altro venga rivolto all'Amministrazione in merito a carenze e/o disfunzioni. Mi pare ovvio che qualsiasi azione volta a conseguire un risultato sia uno "strumento", quindi smettiamola con questa litanìa che ha il solo scopo di tentare di imbavagliare qualsiasi  voce sgradita a qualcuno,ed  inoltre cerchiamo di ricordare che i cittadini non sono "attivi" soltanto quando vanno a mettere la croce sopra gli stessi nomi o passano il tempo a magnificare questa o quella "inaugurazione di rotonda" o similia!


- Tue 30/10/2007 or 15:11

Giucap ha scritto: ... Se per parlare dei problemi di Latina, delle mancate soluzioni, delle incongruenze, delle cose che si possono migliorare e comunque del nostro ruolo di stimolo bisogna prima aspettare che cambi colore dell'amministrazione, altrimenti tutto passa per attacchi strumentali, mi sa che dovremo tacere per un bel po'.

Antonella ha scritto: ... vorrei inoltre aggiungere, ..., quanto sia assolutamente ridicolo questo continuare a definire "strumentali", come se il termine indicasse qualcosa di pernicioso, tutte le osservazioni, contestazioni, richieste e quant'altro venga rivolto all'Amministrazione in merito a carenze e/o disfunzioni.

 

 

Per Giulio: mi sa che non hai prestato la dovuta attenzione al fatto che le mie affermazioni non erano in nessun modo delle giustificazioni per qualcuno; semmai costituivano la risposta a chi si ostinava nel voler cercare "colpevoli" solo dove gli fa comodo! In più di un post ho rimarcato che, se ci preme veramente la sicurezza, dobbiamo osservare il problema in via generale e se dovessero essere necessarie delle risorse economiche che non arrivano (utili a rimediare alle colpevoli mancanze altrui) queste risorse devono essere rese disponibili altrimenti si è colpevoli al pari di chi ha fatto qualcosa male. E' ovvio e va da se che sono assolutamente d'accordo nel pretendere che chi ha gestito male un progetto finanziato con soldi pubblici li restituisca ... ma non vorremo mica aspettare che ciò avvenga prima di avere il denaro necessario per completare un'opera?!

Per Antonella: non so a chi stessi rivolgendo il tuo svogo ritualmente retorico e, questo sì, pernicioso e contorto. Qui si è parlato di fondi gestiti male, da un lato, e di altri fondi che non arrivano, dall'altro. Non ho letto, se non nell'ultimo post di Giulio, nessun richiamo alla "strumentalità" di qualcosa; che sia una litania che ti risuona nell'orecchio???

Vorrei osservare ad entrambi che riportare concetti "decontestualizzati" è strumentale alla distorsione del pensiero espresso dalla persona citata!


Kla - Tue 30/10/2007 or 15:25

Cari vicini di casa, credo che per tenere sotto controllo e sapere come sono stati spesi i soldi pubblici fino ad oggi erogati e come saranno spesi gli eventuali futuri fondi per la SICUREZZA della citta' dai nostri Amministratori, occorre attuare qualcosa di simile a cio' che  l'iniziativa popolare di Borgo Sabotino sta cercando di portare avanti per tracciare le spese dei fondi d'indennizzo alla servitu' nucleare.

Credo si tratti di un buon esempio.

Allego quanto gia' pubbicato in notizie a riguardo. 

Salutoni

AIUTACI A GARANTIRE L’UTILIZZO DEI FONDI PUBBLICI SUL NOSTRO TERRITORIO Il Movimento “L’altra faccia della Politica” in sintonia con un modo trasparente di vedere la Politica , al fine di riportarla ad essere uno strumento per erogare Servizi al territorio, si farà promotore , nei prossimi giorni, di una raccolta firme.Questa iniziativa popolare, ha come unico scopo quello di richiedere un metodo chiaro e tracciabile su come verranno spesi a B.go Sabotino e borghi limitrofi  i fondi d’indennizzo alla servitù nucleare concessi dallo Stato.Questo per evitare errori commessi in altri Borghi ,che hanno ricevuto soldi senza che questi venissero spesi nel territorio stesso e che nessuno si sia assunto la responsabilità di ciò:  vedi B.go Montello , B.go Bainsizza e la loro discarica.A tal fine la sottoscrizione sarà finalizzata alle seguenti richieste: 1.    Istituzione nel bilancio Comunale di un capitolo in entrata ed un capitolo in uscita per ciò che riguarda le somme d’indennizzo servitù, al fine di rendere pubblico l’utilizzo dei soldi.2.    Punto informazione permanente a B.go Sabotino su tutte le attività SOGIN all’interno del Sito Nucleare.3.    Metodo partecipativo con Assemblee , per individuare  i bisogni del borgo, evitando clientelismi.   Nei prossimi giorni renditi protagonista, Firma e fai firmare ! La tua firma non condizionerà la Tua posizione politica, ma  permetterà un giusto utilizzo dei fondi Pubblici. L’altra faccia della politica ( Gruppo B.go Sabotino)


TRS - Tue 30/10/2007 or 16:14

Per Gianni

 

Può darsi che ci si ostini a cercare i colpevoli dove fa più comodo e che certe accuse vengano fatte per partito preso. Però come abitante di Latina mi aspetto che l'amministrazione comunale (e credimi, non me ne frega niente se di sinistra o di destra) faccia un'analisi delle richieste dei cittadini, individui le priorità e pianifichi dei provvedimenti. Mi aspetto che, se servono soldi per la realizzazione, sia l'amministrazione comunale a richiedere i finanziamenti alla regione o allo stato, proponendo progetti seri.

Il progetto delle telecamere non è stato gestito seriamente. Sono da poco a Latina, non so chi l'abbia gestito, se questa amministarzione o la precedente, e non so a che partito apparteneva l'assessore competente, non so se questo sia ancora in carica, o se appartiene ad un partito adesso all'opposizone. Non solo non lo so, ma non mi interessa, perché a me interessa solo il risultato: ed il risultato dimostra che il progetto delle telecamere è stato gestito male, se no avremmo telecamere che funzionano anche con il sole e di notte.

Quindi la mia lamentela va all'amministrazione comunale perché per me é questa la principale responsabile e da lei mi aspetto adesso un'analisi seria su come si è arrivati a questo risultato e proposte concrete su come risolvere il problema. Queste analisi e proposte per il momento mancano. Se, quando arriveranno, regione o stato negherano i fondi, cercherò di capirne i motivi (ammesso che sia possibile...) e a quel punto considererò responsabili non più il comune ma la regione e lo stato.

Stefano


- Tue 30/10/2007 or 19:11

Caro Stefano,

il pragmatismo che traspare dalle tue parole mi convince. Devo, però, precisare alcuni aspetti che nella tua esposizione non sono stati colti:

i fondi regionali ci sono; sono stati stanziati ma anche congelati. Ciò è avvenuto per la scoperta del fatto che le telecamere installate non erano adeguate allo scopo del progetto "sicurezza". Siccome, però, questi soldi ci sono sarebbe opportuno utilizzarli per rimediare agli errori compiuti da chi ha gestito male il progetto ... onde poi andare a bussare alla porta di chi ha sbagliato!

Quindi, Stefano, le proteste dovrebbero rivolgersi anche verso chi si ostina a bloccare questi fondi e non solo verso l'amministrazione comunale. Se poi fosse una questione di vincoli progettuali ... beh ... tanto meglio, basterebbe sapere quali sono per predisporre il progetto nel modo corretto. Mi spiego meglio con un esempio: se i fondi possono venir erogati solo e soltanto se si adotteranno telecamere dotate di tecnologia ad infrarossi, il Comune deve impegnarsi ad installare proprio quel tipo di telecamere. Se vuole, la Regione, può indicare pure da chi andarle a prendere ... basta che svincoli 'sti benedetti fondi!!!


Kla - Tue 30/10/2007 or 20:27

Adesso, senza tergiversare, non resta che augurarsi che chi ha sbagliato faccia il serio e si prenda le proprie responsabilità pagando di persona per il parziale fallimento.

Per quanto riguarda il completamento degli impianti, certamente sarà meglio che questa Amministrazione porti a termine ciò che ha iniziato e non ha ancora ultimato.

Trovare i fondi necessari senza agravio ulteriore per i cittadini è compito dell'Amministrazione in carica.

Per prima cosa cerchino di farseli dare da chi li ha spesi male comprando telecamere non adeguate, altro che Regione, chi in Regione ha bloccato i fondi non si sta fidando di chi ha gestito cosi male il progetto.

Inoltre chi ha sbagliato si prenda anche le sue responsabilità e si dimetta.

Salutoni


Freddy - Tue 30/10/2007 or 21:29

Gianni, sei proprio certo che la rimanenza del fondo destinato per la videosorveglianza ancora è disponibile ?

Hai qualche documento che lo può provare ?

Ti dico questo, perchè, come ripeto, la Laurelli (presidente della Commissione sicurezza della Regione Lazio) davanti a me. affermò che la rimanente parte, visto lo scadere "dell'ultimatum", sarebbe stata destinata ad altre città.

Confesso la mia ignoranza in politica amministrativa (oltre che in politica in genere), quindi mi chiedo (e ti chiedo) se questo è possibile oppure no.

Inoltre vorrei sapere se c'è un nuovo progetto in atto (e qual'è) che ha dimostrato che ora le telecamere funzionano.

Ti ringrazio anticipatamente.

Freddy


- Tue 30/10/2007 or 21:49

Caro Freddy,

rispetto a chi si ostina a cercare soluzioni a lungo termine e difficili da realizzarsi (con grave peso su chi come tutti noi cittadini attende la piena operatività di un'opera) del tipo "recupero" da chi avrebbe sbagliato, tu avanzi dei quesiti che meritano attenzione.

No, non so se i fondi siano disponibili, ancora! Certo è che per destinarli a qualcosa, i fondi pubblici vengono gestiti per capitoli di spesa. Ora, mi sembra quanto mai grave che dei soldi destinati ad un progetto siano stati destinati ad altri beneficiari. Come ho avuto occasione di dire in precedenza questi fondi sarebbero utili a definire delle azioni correttive e certo, per la delicatezza del tema "sicurezza", non si può attendere un recupero più o meno forzoso da chi ha gestito il progetto sinora.

Se vi siano o meno progetti correttivi non rileva in alcun modo sullo sblocco dei fondi in questione. Basterebbe vincolarli all'effettivo svolgimento del progetto secondo le indicazioni di chi eroga le risorse in questione. Come ho già detto (forse ti è sfuggito) basta vincolare progettualmente l'erogazione dei fondi; ad esempio:

servono 30 telecamere "infrared"; il Comune indice una gara (o attinge all'albo dei fornitori della Regione) per la fornitura, questa viene aggiudicata, il Comune s'impegna alla spesa e riceve la fattura dal fornitore, pone in opera le telecamere, le collauda e, ad esito positivo, la Regione rilascia il contributo.

Ma se la Regione non ne vuole proprio sapere ... beh, è difficile che il Comune s'impegni per questa spesa e dovremo aspettare che chi ha gestito male ... ripaghi ... chissà quando!


Kla - Tue 30/10/2007 or 22:07

Sono sempre più convinto che per tenere sotto controllo e sapere come sono stati spesi i soldi pubblici fino ad oggi erogati e come saranno spesi gli eventuali futuri fondi per la SICUREZZA della città, semmai i nostri Amministratori Comunali riuscissero a farsene dare degli altri, occorre attuare qualcosa di simile a cio' che  l'iniziativa popolare di Borgo Sabotino sta cercando di portare avanti per tracciare le spese dei fondi d'indennizzo alla servitu' nucleare.

E' ora che in questa città si Amministri con sempre più trasparenza dando visibilità ai cittadinbi di come si spendono i soldi pubblici.

Credo si tratti di un buon esempio che i cittadini di questa città si meritano per una democrazia partecipativa sempre più diretta.

Salutoni


- Wed 31/10/2007 or 08:41

 

gianni73 ha scritto: 

Per Antonella: non so a chi stessi rivolgendo il tuo svogo ritualmente retorico e, questo sì, pernicioso e contorto......

Credo che Gianni, prima di posare le mani sulla tastiera, farebbe bene a  valutare il senso delle sue parole, prima di rivolgerle a chicchessia!! Perchè quelli che lui chiama i  "miei sfoghi retorici e contorti" (e  il fatto che lui li definisca tali non mi preoccupa...) certamente non sono mai stati perniciosi per nessuno......a meno che non lo siano per lui! Ma in questo caso forse soffre di qualche intolleranza......


- Wed 31/10/2007 or 16:15

Per Antonella:

non hai trovato argomenti migliori??? AH AH HA AH


Freddy - Wed 31/10/2007 or 16:33

Gianni, scusa ma credimi, senza alcuna ironia, devo dirti che non ho capito al tua risposta (forse perchè vado un pò di fretta).

Per tale motivo vorrei riproporti il seguente quesito:

cosa avrebbe dovuto fare la Laurelli (o chi per Lei), se dopo l'ennesimo sollecito rivolto all'amministrazione comunale (e ripeto che ero io presente) il sistema della videosorveglianza ancora non funzionava ?

Averbbe dovuto aspettare ancora ?   e quanto tempo ??  mesi.. ?  .anni ??

Ti ricordo che era già passato molto più tempo di quanto inizialmente previsto, e tutti i convenuti, su questa questione, erano d'accordo (tra i presenti ricordo Creo, Sovrani,Moscardelli, Visari, Cirilli etc).

Qui, naturalmente, ognuno è libero di pensare quello che vuole, ma io, come cittadino Italiano non posso non condividere che i tempi di attuazione di un progetto, per i quali sono stati prima richiesti poi stanziati dei fondi, debbano essere ben definiti.

In altre parole, se dopo mesi e mesi, il Comune di Latina (uno dei Comuni del Lazio) non è in grado di realizzare un progetto, cosa dovrebbe fare la Regione Lazio....aspettare all'infinito ?

Io credo che abbia fatto bene a bloccare i fondi e a destinarli ad amministrazioni più efficienti (almeno per questa specifica questione).

E' solo il mio parere ovviamente.

Freddy

 

 

 


- Wed 31/10/2007 or 23:26

Non saprei spiegarti diversamente da come ho fatto ... scusami! L'unica cosa da precisare, visto alcune tue affermazioni, è che non ho mai detto che si sarebbe dovuto aspettare ... bensì che noi cittadini non possiamo aspettare che i fondi mal utilizzati vengano rifusi da chi ha gestito il progetto in questione.


Freddy - Wed 31/10/2007 or 23:50

Io credo che a questo punto noi cittadini dobbiamo solo sperare che il Comune (attraverso  personale specializzato) si adoperi per risolvere definitivamente i problemi tecnici ed avvii le procedure per trovare nuovi fondi per il completamento del progetto.

Qualora ciò non avvenisse, avrebbe solo buttato più di 200.000 euro (i soldi della prima trance, se non vado errato) per un sistema che non funziona.

Sbaglio ?

freddy

 

 

 


Baol - Sat 03/11/2007 or 12:19

Ma scusate, se uno di noi si fa fare un lavoro in casa da una ditta x , prima di saldare il conto pagando quanto pattuito, non controlla che questo sia stato realizzato a regola d’arte? Possiamo pensare allora che prima di pagare a saldo la messa in opera di apparecchiature, sistemi supertecnologici o quant’altro, sarebbe opportuno verificarne il buon funzionamento (che poi è ciò per cui si realizzano, perché, appunto, funzionino)…  … mi pare ci sia della grave incuria in quanto accaduto, forse perché i soldini non escono dalle tasche di questi signori e così ci si sente di amministrarli “allegramente”? Dov’è finito il senso di responsabilità? Un semplice amministratore di condominio che si comportasse in questa maniera sarebbe subito rimosso dai condomini… ma questa  “politica”, ahimé, campa di … rendita.  


- Tue 22/01/2008 or 21:10

http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/22_01_2008/pag08latina.pdf

Interessante articolo....così, tanto per ritornare sull'argomento videosorveglianza...


Salvatore - Sat 15/03/2008 or 21:43

Cittadinananza attiva. Cosa signifca? Quale è la differenza tra un cittadino attivo e uno passivo? Potremmo semplificare affermando che il cittadino attivo è colui che si mobilita in prima persona per risolvere i problemi, mentre il cittadino passivo è colui che aspetta che sia qualcun altro a risolverli?

Il cittadino passivo argomenta (molto spesso a ragione) che non è suo compito risolvere quel dato problema poichè c'è qualcun altro più titolato di lui, oppure perchè c'è qualcun altro pagato per risolvere quel problema.

Nel passato abbiamo discusso spesso di queste due filosofie. Oggi ho letto su la Repubblica la risposta di Corrado Augias (che, lo confesso, stimo tantissimo, anche quando sostiene tesi con le quali non sono affatto daccordo) ad una signora di Roma.

Riporto di seguito lo scritto, e mi dichiaro completamente daccordo con la tesi sostenuta da Alexis deTocqueville prima e da Corrado Augias dopo. Gradirei conoscere il vostro parere.

CHI DEVE PULIRE LA SCUOLA SPORCA   (la Repubblica, pag. 38, 15 marzo 2008)

 Gentile Dott. Augias, vivo i problemi della scuola sia da madre (i miei figli hanno 12 e 9 anni) che da insegnante in una scuola media. Nella scuola elementare di mio figlio, il 143° Circolo Didattico di Roma, è venuto a crearsi il problema dello smaltimento dei rifiuti. I cassonetti distano dalla scuola una sessantina di metri, ma il personale non sembra essere autorizzato a compiere tale tragitto in quanto, essendo il tratto leggermente in discesa, si riuscirebbe a controllare male il carrello, mettendo a repentaglio l’incolumità delle addette. La legge però impone solo al datore di lavoro di garantire i dispositivi di sicurezza, basterebbe acquistare un carrello munito di freno. Invece si è pensato di chiedere a noi genitori (adducendo un certo “Progetto di Educazione all’Ecologia in collaborazione con le famiglie”) di provvedere, a turno, allo smaltimento dei rifiuti. I rifiuti nel frattempo si accumulano nella scuola. Mi chiedo se i genitori, dopo aver pagato le tasse, e esserci autotassati per l’acquisto del materiale di consumo (carta igienica, sapone, carta, gessetti....) si debba chiedere anche questo, quando esiste personale retribuito per tale mansione. Molti di noi hanno opposto un garbato rifiuto. Credo che dirò a mio figlio di riportare la “sua spazzatura” a casa: la butteremo nella nostra pattumiera.

prof.ssa Mary Lo Fiego marylofiego[Indirizzo email protetto, entra per vederlo]  

Non sono del tutto d’accordo con la soluzione indicata dalla gentile professoressa. La mia idea è che in una situazione di emergenza e in attesa che arrivi un carrello col suo bel freno, bisognerebbe darsi un po’ da fare per cercare di risolvere la questione. In Italia (non solo a Napoli) abbiamo sotto gli occhi esempi clamorosi di dove possa portare l’assenza di spirito solidale in casi del genere. Ricordo un precedente illustre. Un giovane magistrato francese, Alexis De Tocqueville, compì nei primi decenni dell’Ottocento un viaggio negli Stati Uniti dal quale trasse un libro fondamentale: “La démocratie en Amerique”. Vi scriveva tra l’altro: «Vi sono in Europa certe nazioni in cui l’abitante si considera come una specie di colono indifferente al destino del luogo in cui abita. Non solo, ma il patrimonio del suo villaggio, la pulizia della sua strada, la sorte della sua chiese della sua parrocchia, non lo toccano affatto. Egli pensa che tutte queste cose non lo riguardano poiché appartengono a un estraneo potente che si chiama il governo. Questo disinteresse di se stesso si spinge tanto in là che se la sua sicurezza o quella dei suoi figli è compromessa, invece di cercare di allontanare il pericolo, egli incrocia le braccia in attesa che l’intera nazione venga in suo aiuto». Al forte spirito comunitario e solidale che vedeva nei villaggi americani, il geniale Tocqueville attribuiva gran parte del merito nella prosperità di quel paese. Se avessi un figlio in quella scuola, porterei di persona il carrello fino ai cassonetti. 

Corrado Augias c.augias[Indirizzo email protetto, entra per vederlo]


Salvatore - Fri 21/03/2008 or 20:37

L'argomento mi appassiona (anche se in solitario) per cui vi propongo il seguito apparso su Repubblica del 19 marzo.

Ancora una volta condivido quello che scrive Augias (anche se devo "tirargli le orecchie" per aver sbagliato la citazione di JFK).

SCUOLE SPORCHE, PULIZIE COLLETTIVE

 

 Gentile Augias, con amarezza ho letto la sua risposta sulla scuola sporca. Lo so anch’io che molte cose in Italia funzionano grazie alla collaborazione dei cittadini. Ma in Italia tutto ciò che è temporaneo diventa « permanente». Prenderci carico, noi genitori, della spazzatura, soluzione peraltro già realizzata, diventerebbe «la soluzione» dello smaltimento, il carrello non arriverebbe mai. Se siamo noi genitori a dover pulire la scuola, allora eliminiamo il personale ausiliario

retribuito per questo, utilizziamo quei soldi in altro modo: edilizia scolastica, arredi, materiale informatico. Prof.ssa Mary Lo Fiengo marylofiego[Indirizzo email protetto, entra per vederlo]

 

Caro Augias, ho letto la risposta alla professoressa Lo Fiengo, la considero sbagliata. La bella citazione di Tocqueville non c’entra nulla con la situazione descritta. Le racconto che cosa è successo da noi, Istituto Comprensivo «Ai nostri Caduti» di Trezzo sull’Adda. Un televisore nuovo, regalato alla scuola dal Comitato Genitori, sta in un ripostiglio; manca un carrello adatto perché i ragazzi possano vedere bene la proiezione. Al Comitato hanno detto che lo stereo non funziona perché un filo s’è staccato, aspettandosi che ci attiviamo noi perché è un nostro regalo alla scuola. Roberto Solbiati roberto.solbiati[Indirizzo email protetto, entra per vederlo]  

Gentile Augias, a proposito di cassonetti e carrelli, se io fossi uno dei «bidelli» prenderei buste più piccole e farei più di un viaggio, nell’attesa di un carrello più adatto. Le pare? Silvia Rosellini silviarosetlifli[Indirizzo email protetto, entra per vederlo]

Mi dispiace, non sono  d’accordo. Se la scuola non ha un carrello per portare i rifiuti dal cortile ai cassonetti, si tempesta la direzione, si occupa la presidenza fino a quando il carrello non arriva. Oppure si mettono insieme i pochi euro per comprarne uno.Se il televisore regalato alla scuola sta chiuso in un ripostiglio, si mette in croce il preside fino a che non lo tira fuori. Sono cose faticose, lo so. Peggio, sono noie. E ognuno ha i fatti suoi per la testa, e tante cose da fare. Ma la democrazia è anche una gran rottura di scatole, comincia dai rifiuti nel cortile della scuola dove vanno i fligli, finisce con palazzo Chigi. Scrive il signor Solbiati che la frase di Tocqueville sulla solidarietà negli Stati Uniti non c’entrava niente con i carrelli delle immondizie. Non è vero, c’entra. Quando Kennedy disse le famose parole «Non chiedetevi che cosa l’America ha fatto per voi ma che cosa voi avete fatto per l’America», anche se probabilmente non lo sapéva, stava citando anche lui lo spirito solidale che tanto aveva impressionato lo studioso francese. Quelle parole in Italia sono impronunciabili, infatti nessun politico le dice perché farebbe ridere. Io credo che molti nostri problemi comincino da lì.

Corrado Augias


- Mon 02/06/2008 or 15:46

Se è vero quanto riportato da quest'articolo di LatinaOggi...oltre la beffa il danno!!

http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/02_06_2008/pag07latina.pdf


Kla - Mon 02/06/2008 or 18:37

Adesso, senza tergiversare, non resta che augurarsi che chi ha sbagliato faccia il serio e si prenda le proprie responsabilità pagando di tasca propria il danno anzichè far gravare la spesa di questo fallimento ai cittadini di Latina.

Inoltre chi ha sbagliato si prenda  le proprie responsabilità e compia un atto sano e civile dimettendosi da tutti gli incarichi pubblici.

Salutoni


Salvatore - Mon 02/06/2008 or 19:08

 

Kla ha scritto:

Adesso, senza tergiversare, non resta che augurarsi che chi ha sbagliato faccia il serio e si prenda le proprie responsabilità pagando di tasca propria il danno anzichè far gravare la spesa di questo fallimento ai cittadini di Latina.

Inoltre chi ha sbagliato si prenda  le proprie responsabilità e compia un atto sano e civile dimettendosi da tutti gli incarichi pubblici.

Salutoni

Caro Claudio,

a volte la tua ingenuità è disarmante. Ma davvero pensi di essere in un paese civile dove chi sbaglia paga e si dimette?. Suvvia, torna coi piedi per terra.

Salvatore

 


Kla - Mon 02/06/2008 or 19:59

Caro Salvatore a forza di dire che siamo in un paese incivile e a non dire come si devono comportare gli spreconi di denaro pubblico quando li scoprono con le mani nel sacco finiremo per subire e basta.

A forza di lamentarsi e basta dicendo che che in Italia chi sbaglia tanto non paga, o che in Italia siamo solo incivili, non facciamo altro che il gioco di chi vuol far passare comportamenti incivili come la normalità. Della serie cosi fan tutti.

A forza di dire che solo all'estero si possono chiedere le dimissioni di chi spreca denaro pubblico non facciamo altro che autorizzare gli Amministratori da noi stipendiati a continuare a sprecare perchè in Italia si può fare da impuniti stando sprofondati nella poltrona pubblica assegnata da tutti noi che li abbiamo votati. Sta passando che basta essere votati per essere autorizzati a far tutto anche a sprecare. Questa è una delle conseguenze del fatto che le liste di chi deve essere votato le fanno loro i partiti, la casta insomma e ci mettono dentro anche i delinquenti.

A forza di dire che in Italia quando si sprecano soldi della comunità a pagare sarà sempre la comunità allora chi spreca continuerà a farlo sempre di più perchè sa che la gente si aspetta di pagare anche gli sprechi degli incapaci ad amministrare denaro pubblico. 

Non mi sento ingenuo solo perchè voglio vivere in questo paese migliorarlo chiedendo a chi abbiamo delegato a rappresentarci di prendersi le proprie responsabilità pagando di propria tasca i danni causati e presentando le proprie dimissioni.

Disarmate è il silenzio di questa città che cala quando si apprende che si è sprecato denaro pubblico (Telecamere per la sicurezza, Terme, Intermodale... non sono che esempi di spreco. Chi vuole continualre la lista?).

Salutoni

 

 

 

 

 



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