Il Portale dei quartieri di Latina Nascosa e Nuova Latina

le piste ciclabili

By: davide

davide - Tue 21/03/2006 or 19:45
Zaccheo ha annunciato che a breve partirà il rifacimento della pista ciclabile di via del Lido fino a Foceverde... Il progetto prevede orribili new jersey autostradali per separare le biciclette dalle auto... Ma dico io ma non sanno proprio come mangiarsi i soldi? Quest'opera costerà la modica cifra di 3 miliardi.... Ci dovranno mangiare in tanti evidentemente e inoltre è una pista che attualmente non viene usata quasi da nessuno! Ma Zaccheo è così, è famoso per fare opere pubbliche inutili... DAVIDE

Vincenzo - Wed 22/03/2006 or 05:28
A quanto pare non ti sta bene proprio nulla di quello che il Ns. Sindaco propone. Per quanto riguarda la pista ciclabile, in considerazione della pericolosità del tratto ritengo che la messa in sicurezza sia importantissima in particolare il tratto dalla mediana fino al Lido. Saluti Vincenzo

davide - Wed 22/03/2006 or 18:23
Totalmente inutile come opera pubblica... Al massimo ci circola qualcuno che fà footing e all'infuori dell'estate, il tratto tra Via NAscosa e Capoportiere è totalmente sgombro di auto... Ma evidentemente a loro piace mangiarsi 3 miliardi per queste #OOPS#te.. DAVIDE

Salvatore - Wed 22/03/2006 or 20:18
Io penso che su Via del Lido una pista ciclabile vera (non il surrogato delimitato dalle strisce gialle che c’è adesso) è non solo utile, ma indispensabile. In estate (e non solo in estate) i numerosissimi ciclisti e podisti sono alla mercé degli automobilisti che alla faccia del limite di 60 Km/h sfrecciano a fortissima velocità e fanno ogni tipo di sorpasso azzardato e di infrazione (il tutto come al solito nell’indifferenza delle Istituzioni). Quindi ben venga una vera pista ciclabile, separata fisicamente dagli incivili al volante, magari con new jersey, se serve. Forse si riuscirà a salvare qualche vita umana. Per quanto riguarda il costo e la modalità di esecuzione, per non ripetermi, vi rimando a: /modules/news/article.php Salvatore

massimop - Wed 22/03/2006 or 21:39
l'utilizzo di una pista ciclabile è in funzione della sua sicurezza , fermo restando che comunque il tratto della via del lido è non solo utilizzato , ma bellissimo . in tutta europa tragitti del genere sono addirittura più larghi della stessa strada per le auto . tutto ciò è sintomo di civiltà e rispetto per ciclisti e quanti altri vogliano utilizzarla in sicurezza , che a latina non sono pochi .

davide - Wed 22/03/2006 or 21:48
Oddio ma dove le vedete tutte queste biciclette su Via del Lido? Inoltre è vero il tratto tra Via Nascosa e Foceverde è molto bello, ci sono un paio di ville e 3-4 costruzioni, il resto è tutta camapagna agricola come se ne vede poca dalle nostre parti... Ecco in uno scenario così bello che si fà? Si mettono i new jersey, sapete che bella figura ci fanno quando si passa accanto al lago di Fogliano.... Proprio uno schifo, con il costo di 3, diconsi "tre" miliardi di lire, mica noccioline!! DAVIDE

Freddy - Wed 22/03/2006 or 23:00
Davide, credo che se le biciclette che vedi sono poche (anche se onestamente a me non sembra sia così) è proprio perchè attualmente è troppo pericoloso. Inoltre, quante macchine, traffico in meno e più parcheggi liberi, troveremmo tutti se potessimo utilizzare con maggiore sicurezza le biciclette ? Non entro nei particolari del sistema proposto, ma l'unica cosa che so è che se ci fosse una pista ciclabile seria, sarebbe utilissima. Freddy

Salvatore - Thu 23/03/2006 or 13:42
Per chi è interessato oggi nel sito del Comune http://www.comune.latina.it/news.php è stata pubblicata la notizia dell'inizio lavori per la pista ciclabile di Via del Lido. È riportato pure il costo dell’opera, la fonte del finanziamento, la scheda tecnica e il previsto fine lavori. Buona pedalata a tutti. Salvatore

Vincenzo - Thu 23/03/2006 or 15:00
Per quanto mi riguarda, essendo appassionato di bicicletta, la realizzazione della pista ciclabile rappresenta una delle cose migliori approvate nell'ultimo periodo. Mi auguro che la bicicletta sia utilizzata sempre di più per gli spostamenti in città anche in considerazione del fatto che la ns. città è pianeggiante e ne consente appunto un più facile utilizzo. E poi consideriamo che fa bene alla salute e all'ambiente. Vincenzo

davide - Thu 23/03/2006 or 22:20
Totalmente inutile... 3 miliardi buttati nel cesso... e io pago! Potevano spenderli per fare nuove piste ciclabili, non per realizzare piste ciclabili dove già ci sono... MA lo sanno che al margine di via del Lido ci sono delle scoline e degli accessi privati a delle ville con ampio giardino? E anche se sono poche, i proprietari che faranno lo slalom tra i new jersey per entrare nei cancelli? Ma pensa tu, vanno ad allargare marciapiedi, sposare pali della luce, cose da pazzi! E dove ci sono le scoline? A già le tombineranno, a Zaccheo gli piace tanto tombinare scoline e canali! Non serve a un caxxo! Ma andate a fare in ..... DAVIDE :roll:

davide - Thu 23/03/2006 or 22:21
Eppoi arriva a Foceverde!!! Lo stesso percorso che farà la pista ciclabile in realizzazione ai lati dei canali Colmata e Mastropietro... Tale intervento annunciato a primavera 2004 dal Consigliere regionale Cirilli di An, e i cui lavori sono iniziati a marzo 2005, prevede un percorso ad anello di una decina di km... In pratica 2 piste ciclabili nella stessa zona e che fanno quasi lo stesso percorso... Ma bravi .... http://parvapolis.panservice.it/index.php Latina. Come ti recupero i canali in due lezioni. Fabrizio Cirilli: «Recuperemo Colmata e Mastropietro». Ma lì non ci andrà il Porto? Davanti le Telecamere di ParvapoliS Fabrizio Cirilli, consigliere regionale. Un progetto di riqualificazione ambientale e di rivalorizzazione e riutilizzo dei canali Colmata e Mastropietro. Di che si tratta? «Noi vogliamo coniugare un discorso di sicurezza e difesa del suolo di alcuni canali consortili importanti con la fruibilità e la qualificazione ambientale. I canali vanno ripuliti e piantumati e verranno dotati di una pista ciclabile di servizio che ne consentirà la percorribilità. I turisti potranno percorrere gli argini da Capoportiere, a Foce Verde. Nel contempo verrà realizzato anche un percorso di auto-depurazione che consentirà l'eccellenza anche della qualità delle acque. È un discorso importantissimo». Degli interventi che si collocano in un progetto ancora più ampio... «Certo, se pensiamo ai lavori che stiamo facendo come Regione e che faremo per strappare la sabbia al mare a Foce Verde. In più, il Parco Urbano della Q4/Q5 che verrà collegato a Foce Verde con una pista ciclabile. Un progetto della Regione che vede come partner il Comune di Latina e il Consorzio di Bonifica». Tempi e costi... «I cantieri saranno aperti entro quest'anno. I progetti definitivi sono già stati consegnati. Quelli esecutivi saranno consegnati quelli esecutivi. Poi: conferenza di servizi e gara d'appalto. L'importo del primo lotto è di poco superiore ai due milioni di euro, cui seguirà un secondo lotto di 800mila euro». Ma le intenzioni del "partner" Comune, in quella zona, non erano altre? Andrea Apruzzese DAVIDE

davide - Thu 23/03/2006 or 22:22
http://parvapolis.panservice.it/index.php Latina. La Marina avrà un volto nuovo. Una pista ciclabile lungo i canali, da Foce Verde a Capoportiere. Cirilli: «Tutto pronto entro 8 mesi» Davanti le Telecamere di ParvapoliS Fabrizio Cirilli, consigliere regionale. Sono cominciati i lavori dei canali di Colmata e Mastropietro. Di che si tratta? «Sì, li risistemeremo e costruiremo anche delle piste ciclabili lungo gli argini. Un progetto ambizioso che diventa finalmente realtà. Una iniziativa concreta nella Marina di Latina per il suo rilancio turistico. Si tratta di un angolo di natura molto importante che collega Capoportiene a Foce Verde. I lavori dovrebbero terminare tra 7 o 8 mesi». Insomma, un'attenzione che continua... «Sì, il nostro interesse nei confronti della Marina è stato continuo e costante in questi anni. Pensiamo al ripascimento della spiaggia di Foce Verde, alla riqualificazione di Foce Verde, Capoportiere e Passo Genovesi. Questi nuovi lavori sono la più logica Andrea Apruzzese http://parvapolis.panservice.it/index.php Latina. La Marina avrà un volto nuovo. Riccardo Spagnolo: «Vogliamo partire con un discorso di riqualifica ambientale. Con la Regione» Davanti le Telecamere di ParvapoliS Riccardo Spagnolo, presidente del Consorzio di Bonifica. Sono cominciati i lavori dei canali di Colmata e Mastropietro. Quale l'importanza di questa iniziativa? «Vogliamo partire con un discorso di riqualifica ambientale. Rendere due canali nati dalla bonifica ormai in degrado fruibili alla gente. C'è stato anche un lavoro di depurazione naturale che permetterà anche il riutilizzo di queste acque per l'irrigazione. Io credo sia l'inizio di un progetto più vasto. E ringrazio Cirilli che ci ha fatto ottenere i finanziamenti regionali. La gente questo vuole e il Consorzio ha sposato questa filosofia e si presenta istituzionalmente in un nuovo ruolo, quello della difesa e tutela dell'ambiente» DAVIDE

Vincenzo - Fri 24/03/2006 or 08:03
Davide, non solo sono in disaccordo completo per la realizzazione della pista ciclabile (che in un paese libero ci stà pure), ma ritengo che il tuo modo di esprimersi sia del tutto volgare ed inaccettabile. Pertanto con la prsente esprimo TUTTO IL MIO DISACCORDO al tuo modo di esprimerti. PS:Mi viene il dubbio che sei il "clone" di Adele sotto altro nome ??? Vincenzo

Antares76 - Fri 24/03/2006 or 08:48
Vincenzo, il problema e' che a questo mondo c'e' di tutto, incluse persone che dicono cose magari giuste ma nel modo piu' sbagliato possibile, non rendendosi conto che cosi' fanno solo dei grossi danni alle loro idee, perche' viene recepito (e quindi cassato) soltanto il linguaggio a discapito del contenuto. E in fondo "essere contro" e' molto piu' facile che non sforzarsi di "essere lucidamente positivi e propositivi", cosa che comporta il concetto di responsabilita' e che quindi a volte viene rifuggita come la peste (umana o aviaria che sia...) Detto questo, io non solo dissento dai toni ma anche dal merito: per esempio, quando appena i capricci del tempo (non solo atmosferico, in realta'...) mi permetteranno di tirar fuori dal garage la bicicletta, mi fara' molto piacere avere l'opportunita' di percorrere due piste ciclabili parallele alla linea di costa, perche' cosi' potro' fare un percorso di "andata e ritorno" che non si sovrapponga e che mi faccia gustare paesaggi diversi! E magari il giorno dopo percorrero' l'anello al contrario, e i paesaggi saranno ancora diversi; e magari un giorno ci sara' una pista ciclabile anche lungo via Isonzo, per "chiudere" il giro del lago di Fogliano senza dover rischiare l'osso del collo su una strada che e' ancora piu' stretta e trafficata di via del Lido... Io ammetto di non essere un gran "girovago", ma evidentemente Davide lo e' ancora meno di me: ciclisti, runners e bladers lungo via del Lido non mancano mai, nemmeno in pieno inverno. Certo, se invece che in Italia fossimo nell'Europa del Nord non ci sarebbe bisogno di "mettere in sicurezza" la pista ciclabile, visto che gli automobilisti rispetterebbero il limite di 60 km/h e gli scooter non la invaderebbero, utilizzando la carreggiata principale; pero' siamo in Italia, quindi queste cose le facciamo io, Salvatore e pochi altri, tutto il resto della popolazione ritiene che non sia una cosa importante, meglio sfrecciare, che fa piu' "figo" anche quando non si ha fretta (la fretta io la concedo soltanto ai medici che vanno da un paziente in fin di vita, tutti gli altri possono tranquillamente arrivare tardi senza danno...) Se poi sara' bella o brutta, lo vedremo quando sara' finita; se i tombinamenti saranno stati opportuni o meno, lo vedremo con le piogge dell'autunno; se ci sara' piaciuto o meno che abbiano speso i nostri soldi in quel modo, lo diremo nel privato della cabina elettorale nella primavera del 2007. Fermo restando che tutto quello che diremo prima, lo diremo in modo civile, cosi' che le persone siano ben disposte ad ascoltare cio' che abbiamo da dire: questo, naturalmente, sempre se pensiamo di avere delle cose importanti da dire e non si parla invece solo per "essere contro" e non importa se si e' ascoltati o meno. Cordialmente, Paolo Ferretti

Vincenzo - Fri 24/03/2006 or 10:28
Paolo, concordo al 100% quanto da te affermato e ti ringrazio. Quanto alla pista ciclabile su Via del Lido ho letto sul giornale di oggi (Messaggero o Latina Oggi) che la stessa è una sola e non due parallele. Sarà larga 2,5 metri e pertanto nella stessa pista è previsto il tragitto andata-ritorno. Infine a Capo Portiere sarà realizzata una rotonda. A quanto pare i tempi di realizzazione sono relativamente brevi in quanto pare che i lavori saranno ultimati entro il mese di Giugno e quindi in tempo utile per la stagione estiva. I lavori dovrbbero essere già iniziati ieri, ma non ho avuto personalmente riscontro. Saluti Vincnzo

davide - Fri 24/03/2006 or 17:54
Su Parvapolis si parla anche di una fantomatica pista ciclabile in Q4-Q5. Che ne è stato? Cmq lo ripeto, sono totalmente contrario all'uso dei new jersey, fanno troppo raccordo anulare, sono antiesteti e costosi! DAVIDE

Vincenzo - Fri 24/03/2006 or 19:36
Davide, non riesco proprio a capire cosa dici... scrivi messaggi senza senso e scappi, senza seguire nessun filo logico nella conversazione precedente. Il tuo disfattismo è unico. Non si possono costruire piste ciclabili, mercati, palazzi e nient'altro. Constesti la Destra (Zaccheo) e la Sinistra (Renato DS). Senza poi entrare in merito al linguaggio che utilizzi. Non capisco cosa vuoi ? Se vuoi stare in questa comunità vedi di usare un linguaggio adeguato ed argomentazioni costruttive e chiedere immediatamente scusa a tutti gli utenti per il modo in cui ti sei espresso in precedenza. Vincenzo

Freddy - Fri 24/03/2006 or 21:39
Cari Amici, e sottolineo: amici, tutti coloro che fino ad oggi hanno apprezzato la possibilità di confrontarsi, condividere oppure non condividere il proprio pensiero con altri utenti, non devono assolutamente farsi influenzare da chiunque marci in senso contrario e cerchi di dividere anzichè unire le persone. Ora sono stanco ! Ho voluto questo portale nell'intento di convogliare tutte le energie, le competenze, l'intelligenza, la cultura, la simpatica ironia, e tutte le qualità ampliamente dimostrate dall'assoluta maggioranza di voi, affinchè sconfinassero da quegl'antipatici paletti della destra e della sinistra, e ci portassero dritti verso la ricerca delle possibili soluzioni dei tanti problemi che ci accomunano. Ringrazio, quindi, tutti coloro che sono riusciti a rinunciare fino ad oggi, a posizioni di comodo per mettersi in bella mostra oppure per usare questo sito come vetrina per scopi personali. In particolare ringrazio le persone che pur appartenendo dichiaratamente a schieramenti politici, non hanno mai fatto della stupida propaganda, ma solo dialogato sostenendo lecitamente le proprie opinioni. Invito quindi tutti coloro che sono riusciti in questo non facile impegno morale a continuare a farlo, non cadendo nella trappola di chi istiga per il solo gusto di disfare. Evitiamo, se siete d'accordo, di scivolare verso confronti diretti alla persona, chiunque essa sia. Ogni utente di questo portale apprezzerà, no sono sicuro, l'eleganza di chi a certe affermazioni saprà rispondere anche solamente con un "no comment". Detto questo, vi assicuro, che se i limiti imposti dal buon senso e dal decoro, venissero ancora superati, in qualità di responsabile di questo portale, provvederò alla seconda cancellazione di un account. Ferdinando Cedrone

ClAuDiO_ - Sat 25/03/2006 or 08:17
Secondo me la pista che si sta realizzando, almeno a sentirlo dalle parole non è male. Il fatto che sia su un solo lato è una cosa buona. Le piste su ambo i lati delle strade non mi sono mai piaciute: per il traffico ciclabile che c'è sarebbe solo spazio occupato inutilmente. Due metri e mezzi sono più che sufficenti a non far scontrare i due sensi di marcia, poi cmq sta sempre al buon senso dei ciclisti che dovranno imparare ad andare in fila indiana. Riguardo i newjersi non vedo altra soluzione. Magari potrebbero fare come le piste di Sabaudia che sono separate dalla corsia dei veicoli con una siepe. Ottima anche la preventiva considerazione degli spazi per i rifiuti e le fermate dei bus. E' proprio qui che spesso quando vengono progettate le piste ciclabili succedono i casini. Cassonetti in mezzo alla pista e autobus che non possono effettuare fermate comodamente. Almeno per ora mi sento di fare i complimenti a chi l'ha ideata. Poi si vedrà, spero di poter confermare i complimenti.

Salvatore - Sat 25/03/2006 or 20:16
Nei paesi del nord Europa, le piste ciclabili sono una vera e propria rete di viabilità alternativa, con tanto di segnaletica e stazioni di sosta con bagni e punti di ristoro. Così ad esempio un ciclista può fare una gita di 2 ore appena fuori dal suo paesino, o può decidere di percorrere centinaia di chilometri senza quasi mai dover contendere lo spazio alle autovetture. Esistono pure delle cartine stradali (o pistali?) seguendo le quali si può andare pedalando, che so da Innsbruck a Monaco di Baviera, attraversando campagne e villaggi deliziosi. Certo noi siamo un po’ indietro, quindi ben venga ogni iniziativa che ci porti sulla retta via (anzi sulla retta pista). Salvatore

Vincenzo - Sat 25/03/2006 or 21:28
Effettivamento sotto questo aspetto siamo lontani anni luce dai paesi del Nord Europa. Ti immagini una pista ciclabile sulla Pontina ! Saluti Vincenzo

davide - Sat 25/03/2006 or 21:56
X Claudio L'idea della siepe mi piacerebbe molto, ma molto di più.... DAVIDE

Antares76 - Mon 27/03/2006 or 06:59
Magari, una siepe...sarebbe splendida! Ma il nostro Comune riesce a far morire di sete le palme (e si' che ne vorrebbero davvero poca, di acqua...), figuriamoci una siepe spartitraffico... Durerebbe appena piu' di un mese, o addirittura (visto che si parla di estate) non ci arriverebbe nemmeno a fine mese, adeguandosi anche lei alla moda di "fermarsi alla terza settimana"... Paolo Ferretti

Vincenzo - Mon 27/03/2006 or 07:25
Comunque c'è da considerare che, vista la pericolosità della via in questione sicuramente una protezione in cemento armato è più adeguata per la sicurezza dell'utenza. Saluti Vincenzo

Antares76 - Mon 27/03/2006 or 07:49
Sono d'accordo solo in parte... Sono convinto che l'espressione "la strada e' pericolosa" sia alquanto riduttiva, sia in generale che nel caso specifico. Si ritorna sempre al fatto che in un posto fuori dai nostri confini nazionali una strada identica a via del Lido non presenterebbe nessuna criticita', perche' tutti andrebbero a 59,9 km/h senza mai scavalcare nessuna delle strisce bianche continue... Io non credo che dovremmo spendere fior di risorse per costruire "apparati di sicurezza stradale" fantascientifici quando spendendo molto meno si potrebbe attuare un perfetto sistema di dissuasione: quando chi percorre via del Lido a velocita' folle si vedra' recapitare a casa due multe al giorno (una per l'andata e una per il ritorno), magari comincera' a rendersi conto che se impiega due minuti in piu' per fare il suo tragitto non gli cambia la vita, anzi a quel punto gli cambia in meglio soprattutto per il portafogli... Tolti non molti casi nazionali di strade davvero "critiche" (per non parlare sempre della Pontina, potrei citare la Flacca, dove ha perso la vita perfino l'ingegnere che aveva progettato il tracciato...), il pericolo in generale non e' "la strada" ma "l'utente"... Dando la colpa alla prima si assolve automaticamente il secondo, se uno viaggia a 150 km/h sfondando una siepe e travolgendo un ciclista la colpa e' della strada che e' pericolosa... No, non e' cosi' che funziona...via del Lido deve possedere i "sistemi di sicurezza" di una strada che viene percorsa a 60 km/h; poi, bisogna attuare i meccanismi che fanno rispettare quel limite, ma non si puo' programmare la sicurezza presupponendo che ci siano in giro una massa di idioti che si fanno beffe delle regole del comune vivere civile, perche' senno' non se ne esce piu'... Mi piace vivere sereno, odio l'idea di dovermi sentire "in pericolo" perche' gli altri pensano di essere i soli al mondo a valere qualcosa... Cordialmente, Paolo Ferretti

giucap - Mon 27/03/2006 or 08:14
Paolo, quello che dici è per me condivisibile, ma nel caso specifico mi sembra che la ricetta della barriera (peraltro già deliberata a quanto ho capito) possa essere comunque accolta positivamente. Certo sarebbe meglio una siepe, o meglio ancora una pista dedicata, non sulla sede stradale (come quelle europee cui faceva riferimento Salvatore), ma certo anche gli inestetici new jersey vanno meglio della presa in giro odierna. Avevo già scritto (nel forum sbagliato) che l'idea di trasformare una corsia di emergenza in pista ciclabile semplicemnete disegnandoci sopra, di tanto in tanto, delle bici ..... è roba per abbindolare i gonzi! Sarebbe comunque opportuno vigilare efficacemente sul comportamento degli "Alonso de noantri" che sfecciano imperturbabili, dopo aver depositato accuratamente il cervello sotto naftalina; nel frattempo sono convinto che una pista protetta porterà più famiglie a raggiungere il lido in bici. Un saluto Giulio

Antares76 - Mon 27/03/2006 or 11:49
La pista e' sicuramente un fatto piu' che positivo, e in qualunque modo venga realizzata sara' di gran lunga migliore di quella "finta" attuale. Non volevo andare "contro" la barriera a prescindere, ma solo evidenziare che la scelta tra cemento e siepe va fatta sui costi di messa in opera e manutenzione (che nel caso della siepe sono molto piu' ingenti) e non sulla sicurezza: se gli Alonso rimangono al Nuerburgring, problemi su quella strada non ce ne sono... La barriera e' una "scelta" (sicuramente inestetica, ma probabilmente piu' economica), non una "necessita' imprescindibile": intendevo soltanto questo. Per il resto, ben venga (e magari in fretta, come sembrerebbe stia quasi miracolosamente accadendo) una comoda pista ciclabile per tutti i nostri concittadini che magari nel prossimo futuro riesca anche a essere un attrattore di turismo... Cordialmente, Paolo Ferretti

ClAuDiO_ - Mon 27/03/2006 or 18:50
E un new jersi coperto da una siepe (almeno sul lato strada) come lo vedete? Non è sempre tutto nero o tutto bianco. C'è anche il blu

Antares76 - Tue 28/03/2006 or 07:34
Il blu...e il verde, che in questo caso specifico e' ancora piu' "ad hoc"... Torniamo pero' al discorso che non durerebbe piu' di poche settimane, a meno che la genetica non ci abbia gia' regalato una pianta che non ha bisogno di acqua per sopravvivere...pero' purtroppo al momento non mi risulta... Il nostro Comune riesce a far morire di sete ogni anno un paio di dozzine di palme che vengono puntualmente ri-piantumate (e ri-lasciate morire) sul marciapiede del lungomare...figuriamoci una siepe lunga un paio di km... Cio' non toglie che sarebbe molto bella, naturalmente! Quindi, se il Comune dovesse decidere di metterla e di prendersene la dovuta cura (l'esperienza passata insegna che e' difficile, ma non si sa mai...), ben venga! Cordialmente, PaoloF

Vincenzo - Tue 28/03/2006 or 08:55
Comunque sia la protezione sarà fatta con new jersey in cememto armato. Al riguardo avevo un'idea per abbellire questi elementi prefabbricati in cemento armato con dei "murales" a premi per gli esecutori, così come in precedenza è stato fatto per il muro di recinzione dello stadio Comunale (lato acquedotti). Saluti Vincenzo

Salvatore - Tue 28/03/2006 or 11:33
Caro Vincenzo, L'idea di far decorare i New Jersey con dei murales mi piace molto. Invece dei soliti new jersey grigi si potrebbero usare dei modelli un po' più decorativi (tipo quelli usati su Viale Picasso) e ogni 5, ad esempio, metterne uno grigio da decorare con murales. Ciao Salvatore

Freddy - Tue 28/03/2006 or 14:29
Un piccolo contributo per spiegare a tutti cosa sono i New Jersey. [url=http://www.musilli.it/ital/crash.asp]Clicca qui per vedere cosa sono i new jersey[/url] p.s. l'idea dei murales piace molto anche a me. vorrei solo precisare che le pareti dei new jersey andrebbero, ovviamente, dipinte prima dell'istallazione, altrimenti rischieremmo di vedere affreschi fatti di pelle umana ! (tipo cartoni animati)...hehehe ! A parte gli scherzi, se siete tutti d'accordo perchè non inviamo una lettera al Sindaco, o chi per Lui, per trasmettere questa proposta a nome del sito ? potremmo inoltre votare attraverso un apposito sondaggio il murales più bello e poi premiarlo.....credo comunque che per evitare distrazioni alla guida delle autovetture, i murales dovrebbero essere dipinti sul lato pista ciclabile(sei d'accordo Vincenzo ?) Ciao, freddy

Vincenzo - Tue 28/03/2006 or 15:22
La vedo molto complicata la soluzione di dipingerli prima della posa in opera in quanto sarebbe difficoltosa la successiva posa dovendo rispettare un sorta di "pasol". Ovviamente dipingerli internamente è più sicuro, ma nel caso di una "gara" vera e propria saranno prese tutte quelle precauzioni da parte degli organi competenti (Comune, Protezione Civile, Volontari) volte a garantire l'incolumità dei partecipanti per la parte esterna. Si, ritengo si possa fare una lettera al Sindaco e all'Assessore per la qualità urbana se gli altri utenti sono d'accordo. Ciao Vincenzo

Salvatore - Tue 28/03/2006 or 19:03
Freddy e Vincenzo, Sono d’accordo, scriviamo la lettera al Sindaco. Se l’idea verrà accolta, potremo vedere i veri artisti all’opera! Chissà, forse qualche solitario vandalo proverà vergogna per i suoi tristi sgorbi e smetterà di imbrattare la nostra città. Salvatore

davide - Tue 28/03/2006 or 19:56
Concordo con l'idea, scriviamo a Zac, a patto che i murales abbiano come tema, il mare, il Parco del Circeo, le bellezze di Latina e provincia... Insomma qualcosa di marinaro, turistico e ambientale contemporaneamente, che rappresenti anche una sorta di porta di ingresso e promozionale delle bellezze naturali della provincia di Latina... Penso ad esempio al Parco del Circeo, a SAbaudia, San Felice, Sperlonga, Ponza, Ventotene, Sermoneta e Ninfa... DAVIDE

Vincenzo - Tue 28/03/2006 or 20:34
Zac intendi Zaccheo ? Comunque, una volta tanto concordo con Te per l'oggetto dei murales. Mi riferisco al tema turistico da te proposto. VINCENZO

ClAuDiO_ - Sun 02/04/2006 or 18:39
Diciamo che in principio non ero daccordo sull'idea dei murales perchè secondo me stonano, però se viene fissato un oggetto già va meglio. Direi che sia anche giusto fissare le linee guida per i colori, per evitare impattivi visivi troppo violenti. Metterei anche questo nella lettera da inviare a Zac e per conoscenza ai vari uffici e dirigenti.

davide - Wed 05/04/2006 or 14:54
Ieri sono passato su Via del Lido e ho visto i "lavori". La carreggiata è stata allargata di circa mezzo metro, e devo dire che, quel poco che hanno fatto lo hanno fatto senza tombinare niente, la scolina è ancora lì, anzi in un tratto che costeggia quella bella villa dove hanno piantato dei giovani esemplari di pini e lecci, hanno anche pulito un pò la scolina dai rovi mediante tratttore con braccio meccanico... :-) :-) Però cavolo quel mezzo metro ha è appiccicato in malo modo al vecchio asfalto :-( :-o Vedremo comunque al termine dei lavori, per giudicare meglio questa "grande opera" Zaccheiana.... :-D DAVIDE

davide - Wed 05/04/2006 or 14:56
Ho visto anche i lavori per realizzare i marciapiedi a Foceverde, nei pressi del fosso Mascarello. Totalmente inutili e restringono la carreggiata :-( :-( DAVIDE

Vincenzo - Wed 05/04/2006 or 19:43
La carreggiata è stata allargata di un metro e non mezzo. Quanto ai giudizi, gli stessi devono essere espressi a lavori finiti. Vincenzo

davide - Wed 03/05/2006 or 14:21
Ieri sono ripassato su Via del Lido e come temevo gli operai non stanno lavorando... Classici lavori elettorali, ora sono bloccati, come la pista ciclabile lungo il canale Mastropietro.. :-? Però a Capoportiere stanno facendo una rotonda di 5 m di diametro :-o :-o Hanno scavato per 2 metri in profondita per l'intera superficie della rotonda.. Nel fare questa operazione hanno distrutto un vecchio tubo di cemento che contiene un filo elettrico nero.. Però è riaffiorata la sabbia vergine, quella della duna vergine. E' di un giallo lucente che quasi abbaglia, nulla a che vedere con quella sabbia grigia della spiaggia.. A proposito è dall'estate del 2003 che è partito il restauro dell'Hotel Fogliano, è ancora uno scheletro :-o :-? Zaccheo in quella zona ha aperto troppi cantieri, ne portasse a termine qualcuno Dio Santo :-x DAVIDE

Mayhem - Thu 04/05/2006 or 10:09
Ma perchè Zaccheo fà il costruttore? Ma che ragionamento è?C'è un foltio di persone che possono avere responsabilità in queste cose e tu ne accusi uno solo, io spero che vinca un sindaco di sinistra alle comunali così voglio vedere se quelli come te continuano a criticare in questo modo.

Vincenzo - Mon 22/05/2006 or 13:56
Ieri sono passato per Via del Lido ed ho constatato che la costruzione della pista ciclabile è ferma (o quasi). I lavori dovevano essere terminati per la fine del mese di giugno ma, avanti di questo passo se ne parlerà a giugno del prossimo anno. Vincenzo

davide - Mon 22/05/2006 or 16:40
Ennesima riprova che si trattava di lavori elettorali!! DAVIDE

Vincenzo - Tue 23/05/2006 or 17:08
Devo dire che la pista ciclabile di Via del Lido è troppo stretta. Infatti in solo 2,5 ml. deve sopportare il traffico pedonale e ciclabile in entrambi i sensi di marcia. Si potrebbe sempre ricorrere alla R.C.A. pardon R.C.B. (Responsabilità Civile Bici). Troppo stretta e immancabilemente i ciclisti saranno costretti ad utilizzare la corsia riservata alle autovetture. Cmq ho molto da dire sulle piste ciclabili di Latina.... Vincenzo

Freddy - Wed 24/05/2006 or 16:25
e che aspetti ? ciao freddy [quote] Vincenzo ha scritto: Devo dire che la pista ciclabile di Via del Lido è troppo stretta. Infatti in solo 2,5 ml. deve sopportare il traffico pedonale e ciclabile in entrambi i sensi di marcia. Si potrebbe sempre ricorrere alla R.C.A. pardon R.C.B. (Responsabilità Civile Bici). Troppo stretta e immancabilemente i ciclisti saranno costretti ad utilizzare la corsia riservata alle autovetture. Cmq ho molto da dire sulle piste ciclabili di Latina.... Vincenzo [/quote]

Vincenzo - Wed 24/05/2006 or 16:44
Si hai ragione ma devo trovare il tempo.... Le costruende piste ciclabili in via del Lido hanno un difetto insormontabile. Sono troppo strette.... questo a causa dell'impianto di illuminazione che ne impedisce di poter occupare più spazio. Secondo il mio parere si poteva posizionare la pista oltre il canale, lasciando completamente separata Via del Lido dalla pista ciclabile senza utilizzare quegli orrendi muri in cemento armato che saranno posizionati a protezione. In poche parole. Via del Lido doveva esse lasciata com'era e la pista andava costruita oltre il canale (a destra o a sinistra della stessa). Vincenzo

renatosd - Wed 24/05/2006 or 17:56
si ma si sarebbe dovuto ricorrere agli espropri ... probabilmente sono tutti fondi di proprietà privata. renato

Kla - Wed 24/05/2006 or 18:05
Credo che per fare la pista ciclabile separata a destra o a sinistra occorrano tanti soldi. Soldi che sono stati sprecati per l'illuminazione. Avete mai contato quanti pali della luce ci sono in via del Lido e a che distaza sono uno dall'altro? Forse chi ha preparato il progetto di illuminazione di via del Lido aveva in mente altre "piste". Sarei proprio curioso di sapere chi ci ha guadagnato e chi ci sta perdendo.

davide - Wed 24/05/2006 or 18:15
Caro Klà, se i pali sono così vicini una cosa è certa. Ci hanno guadagnato le ditte e rimesso i cittadini.. Cmq oggi sono passato su Via del Lido e sono transitato sulla corsia allargata della pista ciclabile... Che dire a me sembra spaziosa, mi sembra quasi una corsia di emergenza di un'autostrada... Inoltre all'incrocio con Via Cerreto alto hanno realizzato una piazzola, hanno consolidato il rilevato con terra e in basso, vicino scolina ricostruita hanno messo una rete metallica con dentro dei sassi... Mi sembra un buon lavoro.. Peccato solo di una cosa, là vicino c'è un cassonetto e lungo questo rilevato ci sono dei rifiuti sparsi! :cry: :cry: DAVIDE

Salvatore - Wed 24/05/2006 or 21:15
Caro Vincenzo, La pista ciclabile lungo Via del Lido può essere molto più larga di 2,5 metri. E ciò senza spostare i lampioni, tombinare il canale o espropriare terreno per costruire la pista oltre il canale. Il Bollettino Ufficiale del C.N.R. n. 78 del 28/7/80 (Norme sulle caratteristiche geometriche delle strade extraurbane) a pag. 14 stabilisce che per una strada come Via del Lido a doppio senso di marcia senza spartitraffico, dove vige un limite di velocità di 60 Km/h, la dimensione minima per ogni corsia è di 3 metri più 1 metro di banchina per ogni lato. Totale 8 metri. Via del Lido è larga (da lampione a lampione) circa 15 metri. Tolti gli 8 metri che servono per la strada, e circa un metro per la barriera di tipo New Jersey, rimangono circa 6 metri per la pista ciclabile. Praticamente un’autostrada ciclabile! Nel primo tratto, dal sottopasso della SS 148 fino a Via Nascosa, la strada è larga 12 metri da marciapiede a marciapiede. Facendo gli stessi conti, rimangono 3 metri di pista ciclabile, senza intaccare minimamente i marciapiedi. Un caro saluto. Salvatore PS: Per vedere le tabelle del C.N.R. http://freeweb.supereva.com/stradeweb.freeweb/progettazione.html

Vincenzo - Thu 25/05/2006 or 06:56
Si Salvatore, quello che affermi è la sacrosanta verità ma le cose sulla via del Lido sono diverse. La pista ciclabile sarà UNA SOLA (andata-ritorno) e la larghezza sarà mediamente di solo 2,5 ml. Ne consegue che la palificazione a raso dell'illuminazione determina un sicuro pericolo per l'utenza. Saluti Vincenzo

Vincenzo - Thu 25/05/2006 or 07:07
A proposito di piste ciclabili... Ancora una volta la cronaca ci riporta che un ciclista è stato travolto da una autovettura. Questi episodi di verificano ormai troppo spesso e pertanto nè deriva che la nostra città è sprovvista di adeguate zone riservate alla circolazione delle biciclette. Nonostante che la nostra città sia "relativamente nuova", intendo costruita all'epoca delle automobili e non delle carrozze a nessuno è venuto in mente che le strade potevano essere in futuro percorse da biciclette. Vincenzo

Salvatore - Thu 25/05/2006 or 07:48
Caro Vincenzo, noi siamo purtroppo abituati ad accettare supinamente le decisioni sbagliate dei nostri amministratori come accettiamo la pioggia, la grandine o il vento. Così capita che ci piazzano un semaforo assurdo e noi lo accettiamo supinamente (salvo poi passare col rosso)! Ci costruiscono (coi nostri soldi) un’opera pubblica irrazionale, o non utilizzabile… e noi tutti zitti! Ci progettano una pista ciclabile a doppio senso di marcia di soli 2,5 metri e non facciamo sentire la nostra voce. Nel caso specifico della pista ciclabile, ti ho dimostrato, numeri alla mano (ma evidentemente non sono stato abbastanza chiaro) che nello spazio esistente è possibile fare una pista di 6 metri. Basta posizionare la barriera New Jersey a sei metri dai lampioni di destra (andando verso il mare). Lo spazio che rimane è sufficiente per una strada extraurbana, senza spartitraffico, con due corsie da 3 metri ciascuna e due banchine da 1 metro, come previsto dalle norme. Il costo aggiuntivo di questa modifica è pressoché zero. Se vogliamo possiamo perorare questa causa: possiamo chiedere e ottenere che il New Jersey sia posizionato in modo tale da avere una Signora Pista Ciclabile. Salvatore

renatosd - Thu 25/05/2006 or 08:37
Se può servire aggiungo qualche informazione tecnica sui lampioni stradali. Quando si prevede l'illuminazione stradale la distanza tra i pali viene calcolata in base all'altezza del palo, alla potenza ed al tipo di lampada, questo per impedire le pericolosissime zone d'ombra tra i coni di luce (i lux non possono scendere olre un certo limite). Non so e non conosco il calcolo illuminotecnico del progetto specifico di quel tratto e per me sarebbe pure troppo facile e vantaggioso sparare sull'amministrazione ma prima di dire che si è speculato sui pali andrebbe verificato se ciò è vero. Alla fine giriamo sempre intorno allo stesso problema: la città diffusa ha costi insostenibili 6 km 6 di strada urbana è un'enormità che pochi possono permettersi, e più andremo avanti con politiche di diffusione edilizia sparsa e più il costo sociale sarà sempre più salato, per non parlare dell'ordinaria manutenzione. Per il resto l'ipotesi si Salvatore mi sembra plausibile anche perchè tra 2,5 e 6 metri c'è un ampio margine e probabilmente anche una misura intermedia (4) potrebbe essere congrua. renato

giucap - Thu 25/05/2006 or 10:17
Mi associo alla proposta di Salvatore: vogliamo farci promotori, come portale, dell'istanza? In fin dei conti, essendo a costo zero, non dovrebbe trovare grossi ostacoli, a meno che non vi siano altri problemi che ci sfuggono. Un caro saluto Giulio

Vincenzo - Thu 25/05/2006 or 10:21
Cosa dire.... Facciamo sentire la nostra voce prima che i giochi siano fatti. Proponiamo una variante all'opera. Credo che i 4 metri sia una misura adeguata (due metri per una corsia e due metri per l'altra) con tanto di segnaletica orizzontale. --------------------------------------------------------- Allego l'Estratto dalla SCHEDA TECNICA "...Nel tratto della via del Mare il progetto prevede la realizzazione di una pista ciclabile su sede propria a lato della carreggiata stradale. È prevista la realizzazione di due aree di sosta ad intervalli inferiori a 5km garantendo ai ciclisti la presenza di ombra, acqua potabile e spazio per il riposo. La prima area di sosta verrà realizzata al di sotto del ponte di sopraelevazione della Strada Statale 148 e la seconda viene realizzata dopo circa due chilometri. La pista ciclabile sarà collocata sul lato destro della Via del Mare (direzione Latina Città-Latina Lido) ed avrà una larghezza di 2.50m e solo in alcuni brevi tratti, segnalati, la larghezza scenderà a 2.00m. Essa sarà suddivisa in due corsie ed ospiterà entrambi i versi di percorrenza del traffico ciclistico...." Vincenzo

Salvatore - Thu 25/05/2006 or 10:59
Se siete d’accordo, uno di questi giorni, Vincenzo, Renato e io potremmo fare un sopralluogo, misurare esattamente la larghezza della strada (io l’ho misurata empiricamente a passi). Poi potremmo fare una petizione, corredata da un disegno tecnico esplicativo da inviare a chi di competenza( possibilmente prima che incomincino a posizionare il new jersey). Se Freddy è d’accordo, chi vuole firmare la petizione può cominciare a dare la sua disponibilità o a lanciare proposte migliorative. Salvatore

renatosd - Thu 25/05/2006 or 11:28
avete tutta la mia disponibilità anche dal punto di vista tecnico al fine di rilevare, redigere ipotesi ed altro ... servirebbe uno stralcio del progetto o comunque potremmo fare visita all'Ing.Le Donne per un primo contatto, come facemmo già quando ci fu il problema della rotonda in q5, anzi pensandoci bene potremmo fare subito questo ... anche domani mattina. renato

davide - Thu 25/05/2006 or 18:17
Ragazzi miei, ma vi rendete conto di quello che state dicendo! Io ci sono passato con la mia macchina dentro la nuova pista ciclabile, e vi assicuro che pare una vera corsia di emergenza! Non sò se vi rendete conto, ma dentro 2,50 m ci vanno 3 porte di quelle che avete a casa, che misurano 80 cm... Ora visto che un ciclista ci passa bene in uno spazio di 80 cm io non vedo dove sia il problema... Poi chi parla di carreggiate di 3m di larghezza (che andavano bene ai tempi della bonifica, infatti le varie provinciali sono larghe 6m) e pista ciclabili di 4 m stà delirando! Anzi vi consiglierei di proporre un nuovo corridoio tirrenico, tra Latina e Capoportiere, a doppia corsia... Spero che il Comune non prenda in considerazione la vostra richiesta, quelli si che sarebbero soldi sprecati.. Anzi, quando andate a fare il sopralluogo fatelo in bicicletta e vedete se 2 biciclette ci passano o no in 2,5 m! DAVIDE

Freddy - Thu 25/05/2006 or 18:22
Credo che la persona addetta in questo momento non sia più l'ing. Lorenzo Le Donne ma l'ing. Marco Brinati . Lo stesso tra l'altro è stato chiamato ieri davanti al sottoscritto, a Vincenzo Spica e a Raffaele Piccolo, dal consigliere Bruno Creo, per effettuare un sopralluogo nei pressi dell'icrocio a raso. Lo stesso sarebbe dovuto avvenire questa mattina. Sono certo che Vincenzo Spica presto potrà riferirci. Freddy

Vincenzo - Thu 25/05/2006 or 18:51
Davide, nei 2,5 ml ed in alcuni punti 2 ml. possiamo anche organizzare una partita di calcetto. Magari Q4 contro Q5, oppure scapoli contro ammogliati. E se rimane spazio cosa proponi ?? Vincenzo

giucap - Fri 26/05/2006 or 08:33
Appurato che in 2,5 m ci stanno addirittura 3 biclette, se andassero su binario fisso, riusciamo a farci stare anche due pedoni (che magari fanno footing) e due bicliclette? E quanto spazio occupano gli skaters? Vogliamo anche imporre un limite di peso agli utenti della pista? Non ho capito bene quali siano i costi addizionali di posizionare un jersey a 4 m invece cha a 2,5 m. Per farla breve, a mio modo di vedere la proposta di Salvatore è più che opportuna; mi auguro che i tecnici trovino una soluzione (che a me sembra banale, ma non si sa mai) e che i politici si attivino per approvare la variante. Un caro saluto Giulio

renatosd - Fri 26/05/2006 or 09:19
Sono stato questa mattina in Comune e confermo che il responsabile del Comune per il progetto in questione è l'ing. Marco Brinati che ha l'ufficio alle autolinee nuove. Non credo ci siano molti margini, da un certo sarcasmo e da qualche parola detta e subito smentita, ho avuto la sensazione che ci sia qualcosa di anomalo sulla pista ciclabile e nonostante l'insistenza non ho avuto modo di sapere bene dove sia e quale sia "l'anomalia" ... E' ovvio che fare illazioni sul nulla è inopportuno ma credo che dopo questi sentori adesso valga ancora più la pena di saperne qualcosa di più. Comunque per tornare ai costi per un eventuale spostamento del jersey vi informo che in appalto pubblico quando si varia una fase di lavoro, e credo che siamo già in presenza di un progetto esecutivo cantierabile, ogni modifica deve essere oggetto di una variante, redazione di nuovo progetto, nuovi onorari, nuovo computo lavori, nuovo quadro economico, nuovo contratto con l'impresa ecc ecc. per cui anche il semplice spostamento di un elemento comporta un incremento di costi che o vengono recuperati da un minor importo lavori o da un recupero sul ribasso d'asta .... non è una cosa proprio semplicissima. Infine voglio dire se si può allargare un po'la pista ciclabile senza aggravio di costi e senza ritardi sensibili va bene, altrimenti credo che la città effettivamente in questo momento ha problemi un po' più gravi e urgenti. renato malinconico

Vincenzo - Fri 26/05/2006 or 09:46
E' ovvio che recuperare mezzo metro di pista ha un costo aggiuntivo (anche minimo). Quanto ai problemi che ci sono in città concordo pianamente che quello della pista non è di importanza primaria, ma, se ogni problema annulla l'altro per importanza ed urgenza non si farà mai nulla. Ci sarà sempre una cosa più grave ed urgente da fare prima.... Vincenzo

renatosd - Fri 26/05/2006 or 11:41
Non ho detto che non dobbiamo provarci ... anzi dicevo che forse andrebbe sviscerata un po' più a fondo questa cosa delle piste ciclabili ... ho l'impressione che ci sia altro .. lunedì andrò dall'ing. Marco Brinati a chiedere lumi stamattina non ho potuto. renato

renatosd - Mon 05/06/2006 or 07:16
ho parlato con uno dei responsabili e devo dire mi ha quasi convinto che in 2,5 ml due biciclette ci passano agevolmente ... i problemi per allargarla ulteriormente ormai sarebbero enormi e non credo che ne valga davvero la pena ... ho fatto presente che sarebbe bastato traslare tutta la strada ma la banchina dall'altro lato deve avere comunque una sua dimensione idonea, per emergenza e per tutto il resto ... a questo punto alzo le mani. renato

Salvatore - Mon 05/06/2006 or 07:49
Peccato! A volte la farraginosa burocrazia impedisce di apportare delle migliorie in corso d'opera, che davvero potrebbero essere a costo zero. Grazie comunque per averci provato. Salvatore

Vincenzo - Mon 05/06/2006 or 13:49
Che fiscalità..... mezzo metro si poteva pure fare. Immagino che quando la stessa sarà completata molti ciclisti e podisti saranno costretti a percorrerla all'esterno per non finire nell'imbuto. Vincenzo

renatosd - Mon 05/06/2006 or 14:18
leggo e trascrivo senza commento (o quasi) dal manuale dell'Architetto di Zevi, anzi concordo che se fossimo arrivati in tempo un piccolo allargamento era auspicabile ma comunque siamo nei limiti di "decenza"; a pag 89 PISTE CICLABILI - Inserimento della bicicletta nel traffico urbano troviamo le misure d'ingombro max pari a cm.60 quindi in 2,5m entrano fisicamente 4 biciclette affiancate o meglio due con margine di una bicicletta di ingombro; lo schemino della pista ciclabile tipo riporta esattamente m.1,25 per senso di marcia e alla pagina seguente troviamo a pag 90 PISTE CICLABILI - standard geometrici di progetto: Le norme stabiliscono una larghezza standard di ml.1,50 riducibile a 1,25 nel caso di due corsie contigue dello stesso od opposto senso di marcia. Eccezionalmente la larghezza può essere ridotta ad 1,oo m. nel caso di piste ciclabili su sede propria e di corsie riservate su strade pedonali o su marciapiedi .... In ogni caso la larghezza di 1m può ritenersi minimo accettabile per situazioni particolarmente vincolanti, nel caso venga adottata per un tratto limitato (quanto???) di itinerario ciclabile .... Riassumendo e tralasciando tutto il resto che riguarda prescrizioni per pendenze, curvature, attraversamenti ecc. direi che siamo nel caso del "riducibile" e non ancora nell'"eccezionalmente". e questo è tutto renato (francesco)

davide - Mon 05/06/2006 or 16:45
Dunque le misure rientrano in quelle consigliate dal manunale dall'architetto, che per gli architetti è la bibbia, come il manuale dell'ingegnere lo è per gli ingegneri... Il fatto che in 2,5 ci rientrino 4 biciclette, la dice lunga su ciò che io affermavo dicendo che in quello spazio ci stavano benissimo 3 biciclette.. Per una volta complimenti al comune che ha seguito alla lettera le norme tecniche e non si è fatto influenzare dalle richieste dei cittadini, che avrebbero comportato sprechi di denaro pubblico. DAVIDE

davide - Mon 17/07/2006 or 22:00
Ciò che pensavo si è verificato.. La pista ciclabile dà intralcio e non viene usata dai ciclisti, dunque sono soldi spesi male.. E pensare che qualcuno di voi la voleva addirittura larga 4 m... Ma come faranno ora con i trattori col braccio a pulire la banchina e la scolina, visto che c'è il new jersey? http://www.i4it.it/LatinaOggi2/openPdf.php DAVIDE

Salvatore - Tue 18/07/2006 or 11:12
Non capisco come la pista ciclabile possa aver contribuito a creare i disagi che lamenta l'articolo. Cosa è cambiato rispetto a prima, quando non c'era il new jersey? Cosa c’entra la pista ciclabile col traffico d’auto, con i microtamponamenti e con le ore di coda??? Per favore non passiamo dall'apatia supina alla critica sterile di tutto quello che viene fatto. La critica va bene, ma solo se è costruttiva. La pista ciclabile è un'opera indispensabile: anzi ogni strada di Latina (come le città evolute e vivibili del nord) dovrebbe avere una vera pista ciclabile. Va bene criticare il fatto che in piena stagione balneare i lavori non sono ancora completi, va bene criticare il costo, forse eccessivo (ma non ho elementi validi per affermarlo, chi li ha si faccia avanti!) ma criticare la pista ciclabile in quanto tale, mi sembra la classica zappata sui piedi. Ricordiamoci poi che anche i nostri amministratori sono… umani. Anche costoro hanno bisogno di tanto in tanto di un complimento, di una parola di incoraggiamento, di un “ben fatto”. Criticare sempre e tutto non giova a nessuno. Salvatore.

Vincenzo - Tue 18/07/2006 or 13:18
Devo dire che leggendo l'articolo su Latina Oggi rimango a bocca aperta! Capisco che il giornale in questione deve vendere ma non credo che per riempire le pagine del quotidiano sia necessario scrivere cose senza senso. Volevo solo ricordare ai giornalisti che la strada parallela a via del Lido (per capirci la Borgo Piave-Bgo Sabotino) nella giornata di domenica presentava gli stessi identici problemi di Via del Lido. Pertanto la pista coclabile, cari signori di Latina Oggi NON C'ENTRA PROPRIO NULLA. Anzi, ben vengano visto e considerato che a Latina non esistono. Spero che il Comune di Latina continueà a fornire la nostra città di un adeguato numero di piste ciclabili tali da coprire buona parte del territorio e non pensare alle critiche gratuite che la stampa rivolge all'Amministrazione Comunale. Vincenzo

davide - Tue 18/07/2006 or 18:06
Basta che le piste ciclabili che fanno hanno senso. Mi spiegate a che servono 100 m di pista ciclabile nuova su Via Zanetti? Non è collegata a nessun'altra! E piuttosto quando finiscono la pista ciclabile sul canale Colmata e finanziata dalla Regione Lazio? Inoltre rimanendo al lido, sono iniziati o no i lavori di riqualificazione del Passo Genovesi? Và bè che là devono fare degli espropri, ma questo ritardo di oltre un anno è inaccettabile! DAVIDE

Salvatore - Tue 18/07/2006 or 18:15
[quote] davide ha scritto: (...)come faranno ora con i trattori col braccio a pulire la banchina e la scolina, visto che c'è il new jersey? (...) DAVIDE[/quote] Davide, per pulire non ci sarà problema. Oggi ho visto due trattori e diversi furgoni della ditta che sta facendo i lavori al di la del new jersey. Il vero problema sarà se li manderanno i trattori col braccio mobile! Salvatore

davide - Tue 18/07/2006 or 21:05
Trattori col braccio mobile? Quali sono? Spiegati meglio... DAVIDE

stefano - Tue 18/07/2006 or 22:37
Il braccio mobile in questione è tipo quello delle gru ma con in testa una "Trincia" per pulire la vegetazione, ed è attaccato di solito sul posteriore e si può spostare agevolmente ai lati per raggiungere tutti i punti da trattare. Certo se la pista fosse stata di 4 metri tutto sarebbe più semplice. Anch'io concordo con il fatto che la pista è molto stretta. E' vero che le dimensioni minime, secondo le norme, sarebbero di 1,25 metri, ma è pur vero che le dimensioni standard sono di 1,50. E con la stessa logica si sarebbe potuto scegliere anche una misura maggiore. Quello che contesto ai nostri amministratori ( e un po' pure a Davide) è quello di non considerare la bici come un mezzo di trasporto alternativo, ma di considerarla alla stregua di un giocattolo da regalare ai bambini, o un passatempo per gli adulti. Anni fa feci un viaggio in Olanda, la guida era venuta all'appuntamento in bici percorrendo circa 10 KM, come faceva tutti i giorni. Premetto che era anche una giornata piovosa. Sulle piste cicabili (quelle vere) si vedevano anche alcune mamme con il carrozzino coperto, attaccato dietro con dentro il bambino, semplicemete per fare la spesa. Altri andavano in ufficio o alla stazione. Invece noi abbiamo chiamato pista ciclabile un percorso nell'oasi verde, che magari è pure simpatico ma non ci porta da nessuna parte. Mi da la sensazione di un recinto per i ciclisti, così per non dare più fastidio sulle strade! Voglio dire che bisogna far passare il concetto che la bicicletta è un mezzo di trasporto alla pari delle vetture e dei motocilcli, e tutte le strade dovrebbero avere una parte riservata al transito delle bici. Perciò ben venga la pista su via del Lido. Ma facciamo di più! Ci sono dei marciapiedi a volte esageratamente larghi per i soli pedoni. Chediamo che vengano adeguati come pista ciclabile e così forse si riuscirà ad avere una copertura più ampia del territorio, E magari aumenteranno pure i ciclisti e diminiuranno le auto.

Salvatore - Wed 19/07/2006 or 05:55
Caro Stefano, concordo al 100% con quello che hai detto. Chissà, forse un giorno anche da noi la bicicletta sarà considerata un mezzo di trasporto e non un giocattolo. Un caro saluto Salvatore

davide - Wed 19/07/2006 or 12:46
Caro Stefano, premesso che le piste nell'Oasi Verde sono piste ciclo-pedonali, quindi non esclusivamente riservate alle biciclette, và detto che ci sono zone specialmente in centro città dove i marciapidi sono larghi si e no 1,5m. Ad esempio la pista di Via del Lido, arriva fino all'incrocio di via Quarto, dopo sarebbe difficile farla proseguire per Via Pio VI. Infatti in quella zona dello stadio o si allarga il marciapiede sottraendo spazio alla strada, o si buttano giù le recinzioni privati e si espropria e si guadagna spazio. Inoltre và detto che specie nel centro storico i marciapiedi spesso non hanno larghezza costante, ma ci sono zone dove si allargano e zone dove si restringono. Una zona in cui fare una pista sul marciapiede simile a quella di Via del Lido è Via Mazzini, con suo bel viale alberato. Il fatto è che poi questa sbuca in strade dove i marciapiedi sono stretti. Per fare le piste in centro occorrerebbero molti soldi per allargare i marciapiedi e per fare qualche esproprio.. DAVIDE

Salvatore - Wed 19/07/2006 or 13:18
Code sulla via del mare. A qualcuno non è parso vero di dare semplicisticamente la colpa alla pista ciclabile. La pista, poveretta, non ha nessuna colpa. Una ricerca seria delle cause, forse avrebbe prodotto il vero “colpevole” invece ci si è fermati al primo sospetto. Vi ricordate gli altri anni? Si andava al mare, si trovava un parcheggio, poi arrivava il ragazzetto col motorino, gli davi i 2 euro, lui ti dava lo scontrino e te ne andavi in spiaggia. Quest’anno i ragazzetti che girano col motorino non ci sono! Per la vendita dei biglietti dei parcheggi, ci sono solo due operatori di Formia Servizi S.p.A. piazzati uno a sinistra e uno a destra della rotonda di Capoportiere che, di fatto, formano due caselli da dove sono costretti a transitare e a fermarsi tutti i vacanzieri. Poi magari c’è chi non ha i soldi spicci, c’è chi chiede informazioni, c’è chi si ferma a chiacchierare e intanto la coda s’allunga. Ecco spiegato l’arcano; altro che pista ciclabile. Salvatore

Vincenzo - Wed 26/07/2006 or 20:02
Oggi finalmente sono riuscito a percorrere la pista ciclabile. Naturalmente è molto comoda e soprattutto si percorre in asoluta sicurezza. Devo dire che in alcuni tratti è troppo stretta e molto spesso le piante sono da disturbo alla circolazione. Ben fatte le aree sosta con panchine e fontanelle. Ho notato che che diversi ciclisti (al ritorno) non utilizzano la pista probabilmente perchè sono convisti che sia a senso unico. Non mi piace il colore degli spartitraffico che disturba con l'ambiente circostante e non mi piace il nome (comunque sono piccoli dettagli). In generale apprezzso molto l'iniziativa. Saluti Vincenzo

Salvatore - Wed 26/07/2006 or 22:06
A proposito di piante: oltre a quelle che già ci sono, sul bordo della pista ciclabile stanno piantumando gli oleandri, circa uno ogni 10 metri. Non occorre essere degli indovini, o disporre di una sfera di cristallo per prevedere che entro tre o quattro anni la pista ciclabile sarà completamente inagibilie perchè piena di centinaia di "palle fiorite". Nonostante mi stia sforzando, non riesco a pensare ad una pianta meno adatta allo scopo! Salvatore

davide - Thu 27/07/2006 or 00:19
Ancora oleandri?? Ma non potevano piantare dei pini in modo da riportare la strada agli anni 80 prima della tempesta che fece una strage? In più i ciclisti avrebbero avuto l'ombra! Ma che sò matti? Siete ciclisti? Dovete sudare e sudare! :-x :-x Questa è la conferma che agli amministratori di Latina i pini fanno schifo! E poi mi parlano di bonifica e di paesaggio da tutelare! Cose da pazzi!!! DAVIDE

Antares76 - Fri 28/07/2006 or 10:41
Ecco, forse qualcosa di peggio dell'oleandro l'abbiamo trovato: il pino, specialmente quello marittimo... Vero, fa ombra... Ma sicuramente meglio le frasche invadenti dell'oleandro che non i bozzi sull'asfalto, determinati dal fatto che il pino ha le radici superficiali anzichè profonde... Visto che, anche in altri forum, si parla di "flora locale", allora utilizziamo quella: non il pino (ce n'erano pochi, da queste parti, rispetto ad altre essenze) bensì quelle piante che qui si estendevano per oltre 100.000 ettari, dal Foglino (Torre Astura) al Circeo, ossia le quercie, le farnie (da cui il toponimo di Bella Farnia), i farnetti (che non sono i figli delle precedenti...), le roverelle, i lecci... Detto tra noi, fanno anche più ombra dei pini...e soprattutto le loro radici sono profonde e non riempiono l'asfalto di bozzi... Gli antichi romani piantavano i pini lungo le loro strade perchè il basolato con cui le facevano era difficile da sollevare...ma per capire cosa significa avere i pini vicino all'asfalto basta percorrere via Epitaffio, e ricordarsi che in occasione degli ultimi lavori di alcuni anni fa, è stato messo anche un manto di cemento armato...e nonostante questo è pieno di bozzi... Se, come ai tempi dei volsci, ci fossero ancora le farnie, quella strada non avrebbe bisogno di alcuna sistemazione... Paolo Ferretti

Vincenzo - Mon 07/08/2006 or 14:23
Concordo pienamente con un lettore di Latina oggi che in data odierna ha elencato una serie di problematiche relative alla pista di cui all'oggetto. Ne elenco alcune: -troppi ingressi laterali; -troppo stretta; -pericolosità nei semafori; -creazione di troppe curve in una strada dritta. Saluti Vincenzo

Salvatore - Fri 18/08/2006 or 18:15
Oggi 18 agosto verso le 18:45 un'autovettura tipo "Vito" ha travolto un ciclista sulla pista ciclabile che porta al mare. L'incidente è avvenuto in corrispomdenza di uno dei varchi che consentono l'accesso alle proprietà private. Un'ambulanza ha lasciato il luogo dell'incidente a tutta velocità. Salvatore

Kla - Sat 19/08/2006 or 07:50
Cio´ che accade a Latina e´ incredibile! Sono qui a Berlino ed ho constatato che ci sono 60 km di piste ciclabili. Invito il Signor Sindaco di Latina a venire a Berlino a vedere come si fanno le piste ciclabili, senza neanche spendere troppo ed anche come si gestiscono le biciclette.

Salvatore - Sun 20/08/2006 or 12:10
Recentemente ho visitato Copenaghen e Amsterdam in bici: Entrambi ottimi esempi di citta a misura di ciclista. Provare per credere. Salvatore

- Sun 20/08/2006 or 17:18
Viste lo scorso anno e l'anno prima, una meraviglia!...e non hai passato il ponte sull'Oresundt fino a Malmo, per un'altra indigestione di bici?

Salvatore - Thu 24/08/2006 or 08:37
no per mancanza di tempo... e di fiato. salvatore

Vincenzo - Thu 24/08/2006 or 15:44
Invece a Londra non ho notato nessuna pista ciclabile. Anzi quei pochi ciclisti erano veramente imbarazzati nel circolare vicino ai bus multipiano armati di mascherina antismog. In compenso la città è fornita di circa 300 parchi (sono veramente tanti, ma, devo dire che la maggioranza sono sporchi). Consoliamoci noi Italiani... Vincenzo

Salvatore - Thu 24/08/2006 or 18:04
Vincenzo, non so quale parco di Londra hai visitato: io non ne ho mai visto uno neanche lontanamente paragonabile per sporcizia o degrado ai nostri. Ciao Salvatore

Vincenzo - Thu 24/08/2006 or 18:23
Salvatore, il parco a cui faccio riferimento é il Kensigton gardens e si trova a pochi passi dall'albergo dove ho alloggiato per sei giorni e cioè l'Hilton London Paddington di Praed street. Credo si tratti di uno dei più grandi in quanto è lungo circa 2 kilometri. Spero di trovare una foto (tra le oltre 1000) che ho fatto. Ciao Vincenzo

Salvatore - Thu 24/08/2006 or 19:37
Vincenzo, conoscendoti non dubito di quello che dici. È solo che per quanto mi sforzi non riesco a immaginare un parco di Londra sporco e/o degradato come (o peggio?) la nostra Oasi Verde. Non penso di aver mai visitato il Kensinton Gardens ma, guardando la mappa, (http://www.royalparks.gov.uk/docs/park_maps/kensington_gardens.pdf) mi sembra che abbia la stessa impostazione del St. James’s Park (http://www.royalparks.gov.uk/docs/park_maps/st_jamess_park.pdf) che invece visito spesso poiché si trova vicino al mio albergo. Sicuro che non si trattasse di sporcizia temporanea dovuta magari ad un evento recente tipo concerto, festa o altro?. Salvatore

- Thu 24/08/2006 or 19:48
Francamente anch'io sono rimasta perplessa nel leggere dei parchi di londra "sporchi": a meno di cambiamenti dell'ultima ora nella manutenzione del verde, io a Londra ho trovato sempre parchi molto puliti, e ne ho visitati molti...alcuni, come i Kew gardens, veramente spettacolari!

Vincenzo - Fri 25/08/2006 or 11:05
Tornando alle piste ciclabili..... Ieri durante la mia consueta passeggiata in bicicletta al lido (Capo Portiere) ho notato che le biciclette pubbliche poste nel piazzale sono state tutte danneggiate. In particolare presentano danni ai campanelli e alle selle. Se dopo un mese sono in quelle condizioni figuriamoci tra un anno come saranno.... Vincenzo

Freddy - Fri 25/08/2006 or 18:27
Questa è l'ennesima dimostrazione che l'educazione civica da queste parti (intendo dire in Italia) non è al Top. Mi sembra di poter affermare, senza timore di essere smentito, che il bene pubblico in altri paesi Europei (senza andare oltre) gode certamente di maggior rispetto. Se però continuiamo ad "offenderci" ogni volta che ci sentiamo dire la verità in faccia (un brano di Caterina Caselli diceva: "la verità ti fa male lo so") e non cerchiamo di farcene una ragione o quanto meno di prenderne coscienza della nostra generalizzata maleducazione, non riusciremo mai a correggere i nostri difetti. Inutile fare le "vittime", meglio piuttosto, prendere provvedimenti e cercare di isolare e denunciare questi episodi che non fanno onore a nessuno, tanto meno a chi vuole sentirsi Italiano con la I maiuscola. Scusate lo sfogo. Freddy

Vincenzo - Sat 26/08/2006 or 08:12
Salvatore, Per quanto riguarda il Kensinton Garden, non si tatta di sporcizia temporanea in quanto era la stessa presente dal primo al sesto giorno della mia permanenza. Nel Kensinton Garden sono presenti diversi barboni e senzatetto che dormono sulle panchine. Infatti la maggior parte della sporcizia deriva da alimentari (buste, panini, bittiglie di birra etc). Ho visitato anche il St.James's Park a cui fai riferimento che si trova nei pressi di Buckingham Palace e sono rimasto colpito dalla presenza di parecchie sedie-sdraio. Un'altra cosa simpatica è la presenza dei scoiattoli e quaglie? che tranquillamente convivono con l'uomo. Credo di aver letto da qualche parte che, per quanto riguarda i volatili, una tradizione vuole che gli stessi siano privati delle ali per non abbandonare il centro di Londra e pare che altrimenti la monarchia perda il suo potere (più o meno). Saluti Vincenzo

- Sat 26/08/2006 or 14:36
Oddio che brutta cosa....caro Vincenzo credo si tratti solo di un retaggio ormai abbandonato! Anche perchè, per fortuna, mi pare che tutti volatili che ho visto a Londra ogni volta che sono andata, avessero le loro belle ali tutte intere! Sono veramente belli gli animali dei parchi...hai visto quante varietà di anatre e cigni ci sono? E sei riuscito a sentire a St. James il concerto di turno, preceduto o concluso dall'inno nazionale, con gli inglesi che schizzano in piedi (dalle sdraio appunto) alle prime note?

Vincenzo - Sat 26/08/2006 or 15:18
Ho ritrovato la guida... Ai poveri corvi presenti nel castello Tower Of London sono state tagliate le ali (la parte finale) in modo che non volassero via. Pare infatti che il giorno in cui tutti i corvi abbandoneranno questo castello una sciagura si abbatterà su tutta l´Inghilterra. E meno male che gli Inglesi amano gli animali, ci pensavo guardando gli enormi copricapo di pelle di orso delle guardie della regina! Vincenzo

Enrico - Thu 31/08/2006 or 19:13
Tornando al discorso piste ciclabili....eccone un'esempio da dublino...(è quella dopo i paletti in rosso) Da notare che i pali sono fuori dalla pista ciclabile...e tutti allineati!! [b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/4628206480.JPG]DSCF1061.JPG[/url][/i][/b] [color=999999]MD5: 9730efdcbdf28b183b003a1f084c6ed1 [b][url=http://it.wikipedia.org/wiki/Hash](?)[/url][/b] SHA1: 1627985134a1f09df162f8b0e855d9ce1314ae4b [b][url=http://it.wikipedia.org/wiki/Hash](?)[/url][/b][/color]

Vincenzo - Thu 31/08/2006 or 19:44
Si Enrico, molto interessante..... però come fai ad allegare la foto ???? Con la funzione sotto ripostata: invia anche un file ? E' nuova o c'è sempre stata.... Che caratteristiche deve avere la foto? Svelaci il segreto. Vincenzo

Vincenzo - Fri 01/09/2006 or 08:42
Intendo sottoporre all'attenzione del Sindaco la possibilità di fornire il centro storico di una buona quantità di piste ciclabili a bassissimo costo per l'Amministrazione Comunale, semplicemente con l'adozione di cordoli in gomma da applicare sul manto stradale in modo tale da ricavare una corsia preferenziale per le biciclette larga circa ml.1,50. La coria così ricavata non diminuisce affatto il numero dei parcheggi-auto in quanto le stesse possono essere parcheggiate oltre detto cordolo ma consenteno appunto di ricavarne una corsia. Ovviamente questa soluzione è fattibile nelle strade a senso unico quali ad esempio: Via Duca del Mare, Via Emanuele Filiberto, Corso della Repubblica, Cso Matteotti ed altre da individuare. Ma anche nei nostri quartieri, quali ad esempio Via Paganini, Via G.P.da Palestina ecc. Saluti Vincenzo

Enrico - Fri 01/09/2006 or 08:46
Si è una funzione messa da poco, puoi allegare qualsiasi cosa (purché non sia più grande di un paio di megabytes (MB), non solo foto, ma anche documenti, fogli elettronici, ecc.) Vincenzo ha scritto: Si Enrico, molto interessante..... però come fai ad allegare la foto ???? Con la funzione sotto ripostata: invia anche un file ? E' nuova o c'è sempre stata.... Che caratteristiche deve avere la foto? Svelaci il segreto. Vincenzo

davide - Fri 01/09/2006 or 20:35
Ieri su Via del Lido è andato a fuoco il terreno delle Terme di Fogliano, dove da anni è presente solo sterpaglia e dei piccoli pini spuntati dai semi trasportati dagli uccelli.. Nè il Comune, nè quella società fantasma si è mai preoccupata di pulirlo ed ararlo, ed infatti ci ha pensato qualcuno, che ha lasciato che l'opera di bonifica la facesse il fuoco.. Sono state ripulite dal fuoco anche le scoline che erano piene di rovi e monnezza... L'unico neo di questa bonifica è che è andata a fuoco la staccionata in legno della nuova pista ciclabile.. DAVIDE

Vincenzo - Sat 02/09/2006 or 10:53
Si Davide l'ho notato stamane..... Effettivamnete era preferibile lungo le scoline una staccionata metallica e non in legno o forse anche nulla. Vincenzo

Vincenzo - Sun 03/09/2006 or 10:12
Vi confesso, a volte mi vergogno di essere di questi quartieri, quando ti rendi conto che nonostante gli appelli, l'impegno e quant'altro vedi che quanto sei riuscito ad ottenere qualcosa, spesso con sacrifici enormi, alcuni imbecilli lo distruggono senza rispetto alcuno. Mi riferisco alle 4 biciclette pubbliche presenti nel parco giochi dell'Oasi verde che, a pochi giorni dalla loro collocazione sono state completamente distrutte ed oggi appaiono come vedete nelle foto. Vi invito ad andare a vederle di persona in quanto le foto non rendono bene l'idea. Selle piegate, campanelli divelti, parafanghi piegati e strappati, freni estirpati, fanalini anteriori e posteriori distrutti ecc. Vincenzo [b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/1157278366.JPG]DSC01214.JPG[/url][/i][/b] [color=999999]MD5: 8aa080f2074399fd33dc9e60bb6f65e5 [b][url=http://it.wikipedia.org/wiki/Hash](?)[/url][/b] SHA1: 719137c727dab635978c02b1e88206383e889ba6 [b][url=http://it.wikipedia.org/wiki/Hash](?)[/url][/b][/color] [b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/3471835167.JPG]DSC01215.JPG[/url][/i][/b] [color=999999]MD5: 7f05bd9f823f24aa4dc98a392287b893 [b][url=http://it.wikipedia.org/wiki/Hash](?)[/url][/b] SHA1: 09b28b94722439da1ccfd91a7c696c200c651be2 [b][url=http://it.wikipedia.org/wiki/Hash](?)[/url][/b][/color] [b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/2314556828.JPG]DSC01218.JPG[/url][/i][/b] [color=999999]MD5: e239721c36be3056c60b958d69c73f7e [b][url=http://it.wikipedia.org/wiki/Hash](?)[/url][/b] SHA1: 23376b6db8eb57da174eef9487172860ddb4b828 [b][url=http://it.wikipedia.org/wiki/Hash](?)[/url][/b][/color]

davide - Sun 03/09/2006 or 17:19
Questi imbecilli meriterebbero la sedia elettrica! Non è possibile, una volta tanto che i politici fanno qualcosa di buono questi criminali lo distruggono e lo imbrattano... E ciò gioca a favore dei politici, che domani potrebbero non fare più tali opere o ripararle, visto che i cittadini "non se le sanno mantenere".. Possibile che nessuno riesce a vedere chi fà queste cose? Io ci scommetto che sono quegli stessi ragazzi che a bordo dei motorini circolando sulle piste ciclabili dell'Oasi Verde. La cricca è quella, perchè qualcuno di voi quando li vede, anche dalla finestra non chiama la polizia? Vedrete, una notte in gattabuia gli schiarirà le idee! Cmq sia anche il centro è in uno stato pietoso, guardate il giardino di piazza Dante, è tutto scarabbocchiato! DAVIDE

Enrico - Tue 05/09/2006 or 19:10
uhm...sbaglio o esisteva un prodotto che non faceva attaccare la vernice agli oggetti? Mi sembra di averne sentito parlare una volta...

Vincenzo - Tue 12/09/2006 or 16:18
Oggi mi sono fermato a guardare le biciclette pubbliche poste in altri punti della città e devo purtroppo constatare che le nostre (presenti nel Parco giochi dell'Oasi verde) sono le più vandalizzate di tutte. Che delusione....... Vedi anche le foto trasmesse il 3 settembre u.s. nel presente post. Vincenzo :cry:

Salvatore - Tue 12/09/2006 or 17:10
Vincenzo, pensa che verso metà agosto avevo deciso di scrivere un articolo sullo scarso senso civico dei residenti di Q4 e Q5. Avevo deciso di fare una piccola indagine casereccia e di usare come “metro” del senso civico lo stato di conservazione delle bici pubbliche “C’entroinbici”. Dato che le bici sono state collocate più o meno nello stesso periodo - mi sono detto - là dove le bici sono più danneggiate devono abitare i cittadini più incivili. Così decisi di assegnare un “punto” ad ogni rottura, ad ogni danneggiamento, ad ogni vandalismo o ad ogni imbrattatura riscontrabile in ogni bicicletta e in ogni rastrelliera e, armato di carta e penna, cominciai a girare per Latina. Colpo di sole? Dirai tu! Può darsi! Il risultato fu sconcertante, tanto che mi fece passare la voglia di scrivere l’articolo: a fronte di una generale carenza di senso civico diffusa in tutta Latina, i nostri quartieri spiccavano nettamente al di sopra di qualsiasi altro posto per “punti” totalizzati. Ti confesso che ero amareggiato e arrabbiato al contempo, e che mi vergognavo di abitare in un posto tanto incivile. Salvatore

davide - Tue 12/09/2006 or 22:39
Salvatore, scrivi pure l'articolo, saremmo curiosi di sapere cosa emerge dalla tua indagine.. Cmq sia da ciò che ho visto io, le biciclette vicino l'Università sono ancora in ordine, le altre non sò... DAVIDE

Freddy - Tue 12/09/2006 or 23:21
Caro Salvatore, per una volta tanto dissento, almeno in parte, dalla tua analisi. Il fatto che le biciclette parcheggiate in q4 - q5 siano più rovinate di quelle poste altrove, è si un indice di inciviltà preoccupante, ma non credo possa essere un metro di giudizio per quantificare la maggiore o minore maleducazione dei residenti di q4 q5 rispetto agli altri cittadini di Latina. Non credo infatti che le persone abituate ad arrecare danno ai beni pubblici, siano tantissime. A mio parere si tratta sempre degli stessi "imbecilli" che imbrattano i muri, i cartelli etc etc. Credo piuttosto che lo scarso controllo, soprattutto nelle ore notturne, delle forze dell'ordine nei nostri quartieri sia il vero motivo di questa apparente differenza. Con la solita stima. Freddy

Kla - Wed 13/09/2006 or 16:48
Certo che se in questi quartieri così popolosi ci fosse un stazione di polizia attiva notte e giorno.....

Salvatore - Wed 13/09/2006 or 17:03
Davide, ormai c’è poco da pubblicare, ho perso l’ispirazione (ah ah ah). Comunque è presto detto, anche se non ricordo esattamente i numeri della mia indagine, mentre “l’indice di inciviltà” (cioè la somma dei punti) delle altre postazioni andava dallo zero di alcuni posti fino ad arrivare ad un massimo di 5 in altri posti, al Q4 era superiore a 10. Freddy, so benissimo che la mia indagine non ha alcunché di scientifico. Io avevo identificato un altro fattore che storpiava il risultato: la posizione delle biciclette. Mentre negli altri posti sono posizionate all’aperto, in posti dove la gente normalmente non si ferma, da noi sono posizionati sotto una bella tettoia, vicinissima ad un frequentatissimo parco giochi. La massiccia e prolungata presenza di tanta gente, specie giovani, pone alle nostre bici una pressione antropica superiore di quella di qualsiasi altra postazione. Molti ragazzi usano le bici sulla rastrelliera come se fossero dei sedili su cui riposarsi e chiacchierare, e questo ovviamente causa dei danneggiamenti, anche non voluti. Inoltre tanta gente che gravita intorno alle bici può causare dei danni accidentali dovuti ad urti etc. Certo anche il controllo aiuterebbe... Salvatore

Vincenzo - Wed 13/09/2006 or 17:15
E no Salvatore.... le bici sono state chiaramente e volutamente vandalizzate altro chè danneggiamenti non voluti e/o danni accidentali. Ti invito a fare un sopralluogo o in alternativa a visionare le mie foto nel presente post. Saluti Vincenzo

Salvatore - Wed 13/09/2006 or 17:36
Sì Vincenzo le ho viste! Quello che sto cercando di dire è che forse il fatto che così tanta gente gravita intorno alle bici fornisce più tempo e modo di danneggiarle; mentre negli altri posti i vandali ci devono andare apposta per danneggiarle, qui da noi ci si siedono sopra per chiaccherare per ore e ore e intanto, già che ci sono, lavorano di vandalismo. Poi voglio comunque pensare positivo e sperare che qualcuna delle rotture sia stata causata accidentalmente... Salvatore

Kla - Wed 13/09/2006 or 18:16
Le Biciclette sono state rotte, quindi non ci devono essere mezze misure per giudicare ciò che accade. Mi auguro che questi VANDALI IMBECILLI prima o poi siano beccati. Devono ancora imparare a vivere civilmente.

davide - Wed 13/09/2006 or 21:05
Insomma a differenza delle altre zone di Latina le bici sono riparate dalle intemperie, ma non dagli imbecilli.. Sempre la solita storia, chi ha il pane non ha i denti.. :-D :-) DAVIDE

davide - Fri 29/09/2006 or 22:08
Oggi sono arrivato alla rotonda di Caportiere... Ho visto attentamente la pista ciclabile, ed anche in questo fine di Settembre era abbastanza frequentata... Ho visto le staccionate bruciate, ma quello che mi ha sconvolto di più è stato vedere i terreni delle terme di Fogliano, inceneriti da un incendio circa un mese fà... C'erano delle piante di pino, probabilmente nate da semi, che con tanta fatica stavano crescendo e sono state bruciate... E' bruciato anche gran parte di un boschetto di eucalipti, e credo che difficilmente si riprenderà... Mi si è stretto il cuore nel vedere quei piccoli pini color marrone, anzichè verdi.... Ecco cosa succede, tutti a pensare alle cause del decreto ingiuntivo, e nessuno della società Terme di Fogliano o il Comune si è preoccupato di andare a tagliare quelle sterpaglie che chissà da quando stavano lì... Inoltre il fuoco ha distrutto tutto, compresi i rovi, ed ha messo a nudo un immancabile lavatrice, depositata sul terreno, ampiamente visibile da via del Lido... DAVIDE PS. Lo sapevate che proprio l'altro ieri 2 ciclisti si sono scontrati? Latina Oggi riportava oggi la notizia.. Ciò che temeva Vincenzo si è verificato...

ClAuDiO_ - Sat 30/09/2006 or 10:15
Magari uno scontro frontale?

Vincenzo - Sat 30/09/2006 or 11:11
Uno dei due ciclisti ha avuto conseguenze abbastanza serie ed è stato trasportato con l'ambulanza al pronto soccorso. Comunque, ribadisco che la pista in alcuni tratti è troppo stretta per consentire agevolmente "andata-ritorno", infattti 2 metri sono troppo pochi per il doppio senso in considerazione del fatto che una bicicletta per consentire l'equilibrio necessata di una larghezza di circa un metro.

Kla - Mon 02/10/2006 or 06:47
La corsia ciclabile e' al limite della norma, comunque stretta al punto che puo' costituire un rischio. La separazione con quegli orribili blocchi di cemento "Picca godi" ruba piu' spazio di quanto necessiterebbe. Questa estate con le code nei due sensi non potevano neanche circolare le Ambulanze. Zaccheo, smonta tutto e rimetti come era prima. Se vuoi fare qualcosa di serio copri il canale di scolo e facci la pista ciclabile sopra. Lasciare cosi e' da irresponsabili.

ClAuDiO_ - Tue 03/10/2006 or 19:10
Certo, tanto i canali di scolo stanno lì per bellezza. Facciamoci la pista sopra, poi ci mettiamo pure un aereo in bella vista ... così la situazione in caso di pioggia ci ricorderà qualcosa di simile! Ma responsabilizzare un po' i ciclisti no?? Chissà come mai quei due si so scontrati, di sicuro non stavano ognuno sulla propria corsia. Le regole sono fatte per essere rispettate, non per essere trasgredite e poi fare di tutto per farle cambiare a proprio comodo. Se la pista è stretta e c'è 1 metro per ogni corsia, bisogna starci! Non è mica una pista di formula 1!!! Se vuoi correre in bicicletta te ne vai in campagna, dove se cadi fai danno solo a te stesso. E mi raccomando, se portate i bambini sulle piste ciclabili... insegnate loro le regole di buona educazione!

davide - Tue 03/10/2006 or 20:45
D'accordissimo con Claudio, dopo i grossi sbagli fatti negli anni passati nel tombinare scoline e canali, c'è ancora qualcuno che chiede alle amministrazioni cose del genere? Ma sì, tombiniamo, gli ingegneri idraulici che progettarono i canali ai tempi della bonifica e coloro che si spezzarono la schiena erano degli emeriti idiotx... Ogni volta che andiamo a tombinare un canale perdiamo un pezzo di storia della bonifica, e un ricordo di coloro che si spezzarono la schiena per fare 2000 km di canali e 15.000 km di scoline... Senza contare poi che la funzionalità di questi tombinamenti è pessima... Per cui non chiediamo a Zaccheo nè di tombinare le scoline, nè di demolire tutte.. Ormai è fatta, è a norma di legge, quindi chi si schianta con un altro ciclista, non può far altro che piangere se stesso. Per gli automilisti invece un consiglio. Se arrivano a Capoportiere 5 minuti dopo non muore nessuno. Ciao DAVIDE

Kla - Fri 06/10/2006 or 10:39
La corsia ciclabile e' al limite della norma, comunque stretta al punto che puo' costituire un rischio. La separazione con quegli orribili blocchi di cemento [b]"Picca godi"[/b] ruba piu' spazio di quanto necessiterebbe. Questa estate con le code nei due sensi [b][color=FF0000]non potevano neanche circolare le Ambulanze.[/color][/b] Pensate che lasciare le cose cosi' vada bene? Nel frattempo aspettiamo comunque i prossimi due imbecilli che si scontrano in bicicletta nella pista ciclabile che in qualche punto e' circa 2 metri di larghezza.

davide - Fri 06/10/2006 or 14:34
x Kla E invece che bisognerebbe fare, sprecare altri soldi pubblici per smontare la pista, fammi capire.... Cmq ormai la pista è fatta, e anche io sono stato critico sull'uso degli orribili new yersey, preferivo qualcosa di più ecompatibile, magari staccionate di legno rivestite interamente in legno, come ha fatto per esempio la provincia su alcune strade di montagna verso Lenola.. Cmq sia a questo punto non si può fare più nulla, tocca tenercela così com'è.... DAVIDE p.S. Perchè i new jersey li chiami "Picca godi"?

Kla - Fri 06/10/2006 or 14:47
Perche' belli o brutti che siano Picca ci guadagna, quindi li chiamo "Picca Godi". Complimenti per il tuo spirito di rassegnazione, quando dici fra le altre cose: "tocca tenecela cosi com'e'..."

Vincenzo - Wed 01/11/2006 or 17:21
Ma che fine hanno fatto le due biciclette poste sotto la tettoia di quello che è rimasto del chiosco. Dubito che siano state utilizzate in quanto lo stato attuale è quello che vedete nella foto... [b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/1162401666.JPG]DSC01638.JPG[/url][/i][/b] [b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/4649606912.JPG]DSC01647.JPG[/url][/i][/b]

Salvatore - Wed 01/11/2006 or 18:42
Una, la seconda da sinistra manca da varie settimane, ma al suo posto c'è una chiave. L'altra non lo so. Salvatore

Vincenzo - Sun 03/12/2006 or 18:37

Mi è sorto il dubbio....

La pista ciclabile che conduce al Lido di Latina è solo ciclabile ? ovvero può essere utilizzata anche dai pedoni ?

In quest'ultimo caso sarebbe pista "ciclo-pedonale" e non pista "ciclabile".

 

 


Vincenzo - Fri 08/12/2006 or 09:19

Le biciclette sono stare riparate e speriamo che questa volta durino a lungo.

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/2331139128.JPG]DSC01699.JPG[/url][/i][/b] [color=999999]MD5:

 


Kla - Fri 08/12/2006 or 22:37

Vincenzo, Ok  le biciclette sono riparate, vogliamo riparlare dell'argomento del post riferendoci alla via del lido ?

1) La corsia ciclabile e' al limite della norma, comunque stretta al punto che puo' costituire un rischio.

2) La separazione con quegli orribili blocchi di cemento ruba piu' spazio di quanto necessiterebbe.

3) Le corsie per le auto sono state ristrette (per esempio in presenza di coda nei due sensi l'ambulanza non passa).

4) Gli accessi delle auto alle strade laterali mettono a rischio i ciclisti.

5) Nell'incrocio con la strada che porta a Sabotino il passaggio dei ciclisti, anche se regolamentato è nascosto (si trova più interno), basta uno scemo che passa con l'arancione o peggio con il rosso che il ciclista si trova una macchina adosso senza sapere perchè (i semafori meno rispettati dagli imbecilli sono quelli Rossi quando il cretino di turno deve svoltare a destra). Qui l'imbecille spesso frena se dopo aver girato vede il ciclista ma visto che ha fretta forse non farà sempre a tempo.


Salvatore - Sun 10/12/2006 or 21:20
[quote] [b]Vincenzo ha scritto:[/b]

Le biciclette sono stare riparate e speriamo che questa volta durino a lungo.

[/quote]

...speriamo! E sopratutto VIGILIAMO!

Salvatore


Kla - Sun 17/12/2006 or 17:18

Vigiliamo?

Ma chi le ha ideate così le piste ciclabili?


Salvatore - Thu 18/01/2007 or 20:13
[quote] [b]Vincenzo ha scritto:[/b]

Le biciclette sono stare riparate e speriamo che questa volta durino a lungo.

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/2331139128.JPG]DSC01699.JPG[/url][/i][/b] [color=999999] MD5:

[/quote]

 

Questo scriveva Vincenzo l'8 dicembre 2006.

Dopo poco più di un mese ecco il risultato dell'inciviltà degli abitanti del Q4:

 

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/4676604932.jpg]vandali 028.jpg[/url][/i][/b]

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/5845757555.jpg]vandali 029.jpg[/url][/i][/b]

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/5845758400.jpg]vandali 030.jpg[/url][/i][/b]

Riepiloghiamo:

1. agosto 2006 il Comune installa le 4 biciclette pubbliche al Q4 e noi le distruggiamo completamente nel giro di pochi mesi;

2. a dicembre 2006 il Comune ripara (o sostituisce?) le 4 biciclette e le reinstalla al Q4;

3. a gennaio 2007 le bici sono nuovamente completamente distrutte e inservibili.

Premesso che in totale queste quattro bici avranno percorso una ventina di chilometri al massimo (con una sono andato al mare (circa 10 km) e poi ho fatto qualche giretto locale. forse qualcun altro ha fatto qualche altro giretto, ma ne dubito), il costo a km mi sembra assolutamente sproporzionato.

Onorevole Zaccheo, voglio farle un appello: noi del Q4 le biciclette pubbliche non ce le meritiamo, troppa è l'inciviltà. La prego, faccia smontare definitivamente la rastrelliera e smetta di sprecare il denaro pubblico. Non si danno le perle ai porci.

Salvatore Antoci

 


stefano - Mon 22/01/2007 or 16:24

Salvatore ha ragione. Inutile spendere solidi per le bici se poi devono fare questa fine. Sono d'accordo con Claudio che protesta per come è stata costruita la pista ciclabile su via del Mare. Come già ho fatto io, del resto. Perciò anch'io faccio un appello al Sindaco Zaccheo: Invece di di riparare le bici, si intervenga sui pericoli della pista ciclabile.

Faccio un esempio.

Oltre l'incrocio citato da Claudio, ci sono le piazzole che ospitavano i contenitori dei rifiuti, che ora sono stati rimossi grazie alla raccolta differenziata. Queste piazzole sono separate dalla pista ciclabile con dei paletti di circa 80 centimetri posti lungo una doppia curva molto stretta. Oltre ad essere molto pericolosi sono anche altrettanto inutili.

Gli stessi paletti sono anche a delimitare anche l'incrocio con via Cerreto Alto, e quindi stessa situazione di pericolo.

Poi, che bisogno c'è di fare gli attraversamenti ciclabili così all'interno sugli incroci. Non migliora affatto la sicurezza. Anzi la peggiora, perchè l'automobilista è ancora impegnato a svoltare quando si ritrova l'attraversamento davanti ed è molto più probabile che sia distratto.

Anche le fermate dei bus sono troppo pronunciate verso l'interno per cui anche quì la pista è caratterizzata da delle doppie curve abbastanza pericolose. Per peggiorare la situazione, si è pensato persino di mettere delle pensiline alle fermate, ma nessuno si è mai preoccupato di calcolare quante persone le usino veramente. A dire il vero, io non ci ho visto mai nessuno.

Sulla larghezza delle corsie ho già scritto abbondatemente in altri post. 

La situazione paradossale è che i cicloamatori, quelli che fanno decine di kilometri al giorno, sono costretti a passare fuori dalla pista, proprio per motivi di sucurezza. 

La mia conclusione?

Chi fa questi progetti forse non sa nemmeno andare in bici! 

Stefano 

 

 


Vincenzo - Sun 25/02/2007 or 09:24

Mi associo alla proposta di Salvatore...

Egr.Sig. Sindaco,

visto che non le meritiamo, potresti far togliere le biciclette dal parco in quanto trattasi di inutile spreco di denari pubblici per le continue  riparazioni.

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/2344790934.JPG]DSC02258.JPG[/url][/i][/b] [color=999999]MD5:

 


ClAuDiO_ - Sun 25/02/2007 or 09:44
Ma lo sapete qual'è il vero problema di quelle biciclette? Che una marea di gente è andata a richiedere le chiavi senza avere la necessità di usarle! Le chiavi sono finite quasi subito, prese d'assalto da egoisti. Io per esempio che avrei la reale necessità della bicicletta per postarmi dalle autolinee all'università, ho fatto richiesta delle chiavi ma non ci sono! Sono tutte in mano a egoisti che hanno pensato di comprare una bicicletta con soli 10 euro ma che poi non le usano. E io m'attacco .... al tram...che verrà!
Per questo motivo le biciclette non essendo usate sono assaltate dai vandali. Se ci fate caso infatti le rastrelliere sono tutte piene! Nessuno ne prende mai una!
Quindi vorrei fare un appello ai cittadini egoisti. Andate e ridepositare le chiavi e prendetevi in dietro quei 10 euro, che qualcuno ha più necessità di voi!

Freddy - Sun 25/02/2007 or 13:09

Caro Claudio, se ritieni davvero che il problema sia questo ed hai le prove (nel senso che mi puoi dare qualche riferimento più dettagliato sulla effettiva mancanza delle chiavi) potrei tentare di farne un articolo da inviare ai quotidiani locali. Credo infatti che il tuo appello (Andate e ridepositare le chiavi e prendetevi indietro quei 10 euro, che qualcuno ha più necessità di voi! )   se venisse rivolto solo agli utenti di questo portale non troverebbe i giusti interlocutori, in quanto chi lo frequenta e vi è registrato, per definizione non dovrebbe essere egoista.

Fammi sapere. ciao freddy

ClAuDiO_ ha scritto:
Ma lo sapete qual'è il vero problema di quelle biciclette? Che una marea di gente è andata a richiedere le chiavi senza avere la necessità di usarle! Le chiavi sono finite quasi subito, prese d'assalto da egoisti. Io per esempio che avrei la reale necessità della bicicletta per postarmi dalle autolinee all'università, ho fatto richiesta delle chiavi ma non ci sono! Sono tutte in mano a egoisti che hanno pensato di comprare una bicicletta con soli 10 euro ma che poi non le usano. E io m'attacco .... al tram...che verrà!
Per questo motivo le biciclette non essendo usate sono assaltate dai vandali. Se ci fate caso infatti le rastrelliere sono tutte piene! Nessuno ne prende mai una!
Quindi vorrei fare un appello ai cittadini egoisti. Andate e ridepositare le chiavi e prendetevi in dietro quei 10 euro, che qualcuno ha più necessità di voi!

 


ClAuDiO_ - Sun 25/02/2007 or 15:51
Ok freddy, ti faccio sapere. L'ultima volta che l'ho chieste, in dicembre, mi hanno detto di averle finite e che non si sa se ne sarebbero arrivate altre (visto che anche le chiavi costano e non poco da come mi hanno detto all'ufficio). Andrò un giorno di questi ad aggiornarmi sulla situazione e ti faccio sapere. Cmq a detta di alcuni miei colleghi nessuno è riuscito ancora ad averle. Aggiornerò sulla situazione.

Salvatore - Sun 25/02/2007 or 17:13

Claudio,

penso che definire EGOISTA un cittadino che ha preso una chiave in Comune sia davvero ingeneroso e tracotante. Se il Comune ha finito le chiavi, che faccia altre copie! Non vedo perché un cittadino che ha ritirato una chiave, rispondendo tra l’altro ad una promozione/appello del Comune, debba essere tacciato di egoismo.

Non è affatto vero che nessuno è riuscita ad averla; io avevo ritirato la mia copia l’estate scorsa, e ho usato occasionalmente le bici del Q4, del centro e una volta persino a Bologna usai una "c'entroinbici". Poi, quando i vandali hanno distrutte tutte e 4 le bici del Q4, ho riconsegnato la chiave e ho ripreso i miei 10 Euro. Se i vandali non avessero distrutto le bici, io avrei ancora la chiave e userei saltuariamente le biciclette, pur senza averne reale bisogno. Sentirmi definire per questo "egoista" mi ha molto infastidito. Anzi, se vuoi saperla tutta, io con quella chiave mi illudevo di essere un cittadino migliore, pensavo di partecipare al virtuoso progresso della città, al risparmio energetico, all’abbattimento dello smog, al miglioramento della qualità della vita. Certo, me ne rendo conto, era solo un’illusione; magari mi sarei aspettato di essere accusato di ingenuità ma non certo di egoismo!

Salvatore


Freddy - Sun 25/02/2007 or 22:50

Cari Salvatore e Claudio credo che tra voi ci sia stato un malinteso.

Io presumo che Claudio sia convinto del fatto che le chiavi delle biciclette pubbliche vadano ritirate e poi depositate appena termitato l'uso. Salvatore invece asserisce che una volta ritirate si ha diritto a conservarle fin tanto che lo si vuole.

Questo ovviamente dovrebbe essere giustificato dalla presenza di un gran numero di chiavi, cosa che invece a quanto asserisce Claudio, non corrisponde a realtà.

Ma allora come stanno le cose ?

Pongo questa domanda perchè se c'è una persona che ho conosciuto negli ultimi 45 anni (cioè da quando sono nato) priva di egoismo, quella è Salvatore.

Mi risulta più facile pensare che evidentemente il regolamento che determita l'uso di queste  biciclette,  a molti non è ancora chiaro  ( a me per primo ).

Sbaglio ?

Freddy

 


ClAuDiO_ - Mon 26/02/2007 or 07:44
La mia affermazione deriva da un semplice fatto. Tutti i giorni passo per le autolinee e per l'università e vedo quelle rastrelliere sempre piene di biciclette. Nessuno le usa, neanche una! Tutti i giorni così, non vedo mai mancare una bicicletta da quelle rastrelliere. Dal momento in cui mi è nata la necessità di avere la chiave per una bicicletta per poter utilizzare nel tratto autolinee-università, mi sono sentito rispondere che le chiavi erano finite, allora ho pensato che qualcosa non andasse. Insomma, sono state distribuite un migliaio di chiavi per 80 biciclette, questo significa che le biciclette devono adare a ruba. Invece sono tutte lì. Non ti fa pensare che qualcuno abbia ritirato le chiavi senza la reale necessità di utilizzare la bicicletta? E quando una persona prende un bene per se di cui non ne ha necessità, privando altrui del possibile beneficio che può trarre da quel bene, allora questo è egoismo! Non è definibile in altro modo.
Tu Salvatore, se la bici la usi allora non sei un egoista, ne hai necessità e hai fatto bene a ritirare le chiavi. Così come volevo fare io! Però, se pensi che la bicicletta la utilizzerai prevalmentente in estate, allora vai a ridepositare le chiavi dove l'hai prese, ti fai ridare i 10 euro ... e st'estate le vai a riprendere. Così lasci la bici libera perchè magari qualcuno vuole utilizzare la bici anche in inverno e non ne avrebbe la possibilità!

Stevejo - Tue 03/04/2007 or 22:44
ClAuDiO_ ha scritto:
La mia affermazione deriva da un semplice fatto. Tutti i giorni passo per le autolinee e per l'università e vedo quelle rastrelliere sempre piene di biciclette. Nessuno le usa, neanche una! Tutti i giorni così, non vedo mai mancare una bicicletta da quelle rastrelliere. Dal momento in cui mi è nata la necessità di avere la chiave per una bicicletta per poter utilizzare nel tratto autolinee-università, mi sono sentito rispondere che le chiavi erano finite, allora ho pensato che qualcosa non andasse. Insomma, sono state distribuite un migliaio di chiavi per 80 biciclette, questo significa che le biciclette devono adare a ruba. Invece sono tutte lì. Non ti fa pensare che qualcuno abbia ritirato le chiavi senza la reale necessità di utilizzare la bicicletta? E quando una persona prende un bene per se di cui non ne ha necessità, privando altrui del& possibile beneficio che può trarre da quel bene, allora questo è egoismo! Non è definibile in altro modo.
Tu Salvatore, se la bici la usi allora non sei un egoista, ne hai necessità e hai fatto bene a ritirare le chiavi. Così come volevo fare io! Però, se pensi che la bicicletta la utilizzerai prevalmentente in estate, allora vai a ridepositare le chiavi dove l'hai prese, ti fai ridare i 10 euro ... e st'estate le vai a riprendere. Così lasci la bici libera perchè magari qualcuno vuole utilizzare la bici anche in inverno e non ne avrebbe la possibilità!

Ciao a tutti,

Sinceramente, se una persona lascia 10 euro al comune per prendere una chiave, e poi decide di tenerla (anche per un periodo molto lungo), allora penso che ne abbia tutto il diritto, visto che ha comunque pagato quella chiave profumatamente. Dovrebbe essere, invece, un dovere del comune farne delle altre, visto che ogni 10 euro ne può fare almeno altre 5.

Il fatto che altri vedano lesi i propri diritti di utilizzare le bici, non è certo colpa di chi ha pagato 10 euro per una chiave, ma forse è più colpa del comune che non ne ha fatte fare abbastanza.

Certo mi riferisco alle persone che la usano spesso (anche solo una volta al mese), ma non mi riferisco a chi voglia tenerla troppo a lungo (anche se definirli egoisti mi pare comunque fuori luogo).

Anche perchè a Latina siamo 110.000. Il comune non può certo sapere se una persona riconsegna o no la chiave, e certo non può certo una chiave per tutti. Infatti, ipotizzando che ogni 10 euro ne faccia fare 5, se tutti e 110000 abitanti ne chiedono una, il comune spenderebbe 220.000 euro per accontentarli, ma ne riceverebbe (10 euro ciascuno) 1.110.000 euro. Ipotizziamo però, che ad un certo punto tutti e 110.000 riconsegnino la chiave, chiedendo la restituzione dei 10 euro. Il comune ci andrebbe a perdere 220.000 euro e si ritroverebbe con 110.000 chiavi. Il che non mi pare il massimo per il bilancio comunale, visto che poi sono soldi di tutti noi.

Per cui, a mio avviso, va bene tenersi la chiave per un bel pò di tempo, ma certo chi prevede di non usarla per un lungo periodo dovrebbe riconseganrla, per evitare che altri non possano usufruire di un loro diritto. Allo stesso tempo, però, il comune dovrebbe provvedere a farne fare molte altre, per evitare che i cittadini si ritrovino a non poter utilizzare le bici.

 

Un saluto,

Stefano


ClAuDiO_ - Wed 04/04/2007 or 18:40
Concorderai però sul fatto che più dai tante non se ne possono fare perchè se in un determinato giorno tutti decidessero di usare la bicicletta? Sai che casino che succederebbe se ci si trova senza bicicletta dopo aver lasciato 10 euro? Quindi, bisogna guardare entrambe le faccie della moneta esprimendo un parere.
Io trovo molto più saggio ridepositare le chiavi se non si ha nessuna intenzione di usare la bicicletta. E sono pronto a metterci la mano sul fuoco che la maggior parte dei richiedenti non ha mai utilizzato la bicicletta, perchè continuo a ripetere, passo tutti i giorni davanti a numerose rastrelliere e le biciclette sono sempre tutte lì ferme.

Stevejo - Wed 04/04/2007 or 21:53
ClAuDiO_ ha scritto:
Concorderai però sul fatto che più dai tante non se ne possono fare perchè se in un determinato giorno tutti decidessero di usare la bicicletta? Sai che casino che succederebbe se ci si trova senza bicicletta dopo aver lasciato 10 euro? Quindi, bisogna guardare entrambe le faccie della moneta esprimendo un parere.
Io trovo molto più saggio ridepositare le chiavi se non si ha nessuna intenzione di usare la bicicletta. E sono pronto a metterci la mano sul fuoco che la maggior parte dei richiedenti non ha mai utilizzato la bicicletta, perchè continuo a ripetere, passo tutti i giorni davanti a numerose rastrelliere e le biciclette sono sempre tutte lì ferme.

Si, Claudio, tu hai ragione. Infatti dicevo che le persone che prevedono di non utilizzarle per parecchio tempo dovrebbero riconsegnarla. Xò, purtroppo, il fatto che molto spesso le vedi tutte parcheggiate (e anche io, x la verità), è più dovuto al fatto che tutti la usano più o meno gli stessi giorni, ossia di domenica o sabato o nei festivi. E purtroppo su questo non ci si può fare niente. Della serie...chi prima arriva la usa...è brutto dirlo ma  così...d'altronde meglio non trovarle pur avendo la chiave, che trovarle, volerle usare ma non avere la chiave.

Cmq non bisogna esagerare, come tu stesso dici, sia per motivi economici (x il comune) che per i motivi che dici tu...a meno di non aumentare il n° delle bici disponibili nei posti particolarmente frequestati (tipo il mare): intendo dire che al parcheggio dell'ospedale ce ne sono 4 e nessuno le usa. A capoportiere ce ne sono 4 e sono sempre tutte usate...meglio metterne 8 a capoportiere e levarle dal parcheggio dell'ospedale, no (solo x fare un'esempio ovviamente)?

Un saluto,

Stefano 


Baol - Fri 20/04/2007 or 09:25

Vorrei segnalare un articolo pubblicato ieri, 19 aprile, sul quotidiano Latina Oggi, che riguarda un  progetto, inviato al Sindaco e agli assessori (urbanistica, qualità urbana e lavori pubblici) dalla sezione pontina dell'associazione Italia Nostra, tramite il suo presidente arch. Antonio Magaudda, con il quale si propone un sistema di percorsi naturalistici inseriti nell'aerea compresa tra via del Lido e la marina di Latina. Si tratta di ampliare la pista ciclabile, e di valorizzare anche il percorso naturalistico del parco dei quartieri Q4-Q5. Se qualcuno cortesemente volesse allegare l'articolo, altrimenti basta cercarlo a pag. 9 di Latina Oggi del 19 aprile scorso.

Un saluto

Francesca 


davide - Fri 20/04/2007 or 22:20

Ecco da Parvapolis l'articolo di Italia Nostra:

http://parvapolis.panservice.it/index.php"justify">Dopo aver plaudito all’iniziativa dell’Amministrazione Comunale, che ha finalmente portato alla realizzazione della “Pista ciclabile” di Via del Lido, desideriamo esprimere qualche perplessità, consistente nel fatto che, come era prevedibile, la suddetta pista non sarebbe stata utilizzata solo dai ciclisti, ma anche da tantissima altra gente: persone che passeggiano, persone che fanno footing, persone che pattinano, financo persone che vanno a cavallo; paradossalmente la “pista ciclabile” viene evitata da molti ciclisti che hanno la “necessità” di andare velocemente; ciò è imposto dalla ristrettezza della pista. E allora perché quella che può apparire come una critica (ma che critica non è, in quanto è una semplice constatazione di fatto) non risulti sterile, desideriamo fare anche una proposta: iniziare a programmare un ampliamento del percorso, in modo tale che lo stesso diventi un percorso naturalistico a tutti gli effetti, dove tutti i cittadini possano andare secondo la modalità di percorrenza da loro preferita; e ciò in ragione di un prevedibile ulteriore affollamento nella buona stagione. La nostra proposta non si limita al puro e semplice percorso Via Nascosa – Capo Portiere, ma riteniamo di dover esaminare anche i possibili collegamenti con quanto attualmente esistente; in particolare • con la “pista ciclabile” su Via del Lido (a partire dal ponte sulla S. P. 148 – Pontina, verso il centro della città), che si snoda prevalentemente sul marciapiede. Tale pista, dopo che sono stati spesi, negli ultimi anni ’90, oltre 500 milioni delle vecchie lire, attende ancora il suo completamento (la Sezione di Latina di Italia Nostra è più volte intervenuta sulla questione, purtroppo invano), con la realizzazione dell’ultimo tratto (dal semaforo di Via Aspromonte – Via Villafranca, fino alla zona della vecchia stazione delle autolinee) e soprattutto con la messa in opera della segnaletica, orizzontale e verticale; la mancanza di quest’ultima categoria di lavori rende tale pista pericolosissima, al punto tale che rimane pochissimo frequentata. Praticamente sono stati (almeno per ora) soldi pubblici buttati al vento; con il percorso naturalistico esistente nel Parco dei Quartieri Q4 e Q5, il quale, con un’appendice che costeggia il fosso Paolone, arriva sulla Via Nascosa; quindi, per collegarsi con la Via del Lido, occorre percorrere circa un chilometro, sulla Nascosa, che, a causa della sua larghezza molto limitata, risulta incredibilmente pericolosa a chi la percorre a piedi o in bicicletta. Inoltre abbiamo previsto alcuni percorsi alternativi nell’area di proprietà della Società Terme di Fogliano e lungo le sponde dei Canali Mastro Pietro e Colmata. Oggi costellata di alcune discariche di immondizia, l’area delle fantomatiche Terme di Fogliano, è di altissimo valore naturalistico (era la naturale prosecuzione del Lago di Fogliano, talchè nelle vecchie carte è rappresentata come area lacustre, e, ancora oggi, è quasi tutta al di sotto del livello del mare); in essa sono presenti alcuni vecchi percorsi che ben si adatterebbero ad essere utilizzati, dopo una sua completa bonifica. Esaminiamo ora le opere che potrebbero essere eseguite: 1. La nuova pista potrebbe iniziare dal ponte sulla S.P. 148 – Pontina; infatti vi è la possibilità di ampliare il marciapiede esistente, nel tratto che va dal ponte fino alla Via Nascosa, sulla fascia frangivento, ricavandone anche una pista protetta; 2. Da tale strada potrebbe essere realizzato il collegamento, sempre sulla fascia frangivento, con il percorso proveniente dal parco Q4 – Q5. Si tratta, come sopra si diceva, di un chilometro circa, molto pericoloso a causa della larghezza molto limitata della Via Nascosa, dove esistono alcuni “punti critici”, facilmente superabili; 3. Dall’incrocio tra la Via Nascosa e Via del Lido fino al Canale Cicerchia può essere utilizzata la fascia di terreno, apparentemente libera, esistente al di là del fossetto che costeggia l’attuale pista; poi, fino all’incrocio con la S. P. Litoranea (al Km 5,00) vi è la zona più interessante del percorso, in ragione dell’esistenza di un doppio filare di alberi (querce e pini), adattissimo ad essere utilizzato per un percorso naturalistico; ad un certo punto si incontra la Strada del Cerreto Alto, che, da una parte va verso il Podere “Le Vergini”, sulla strada B.go Piave – B.go Sabotino, dall’altra si addentra nell’area di “Prato di Coppola”, nella quale sono percorribili una miriade di strade in terra battuta; 4. Dalla Litoranea fino a Capo Portiere si incontrano i terreni di proprietà dalla Società Terme di Fogliano; pertanto non vi dovrebbero essere problemi al loro utilizzo per una esigua fascia. Al Km 5,700 circa, sulla destra verso Capo Portiere si incontra il Fosso Mastro Pietro, e, sulla sinistra vi è il Lago di Fogliano. E’ questo un punto cruciale del percorso, in quanto, sulla sponda del Lago vi è un bellissimo percorso che porta alle postazioni per l’osservazione degli uccelli, messe in opera dal Parco Nazionale del Circeo. Inoltre lungo ambedue le sponde del Fosso Mastro Pietro si possono percorrere due itinerari: uno, sulla sponda destra (dando le spalle alla Via del Lido), è l’itinerario naturalistico che va verso la Via Casalina, e poi verso il Collettore delle Acque Alte; l’altro, sulla sponda sinistra, a breve distanza dalla Via del Lido, si addentra, con andamento pressocchè parallelo alla Via del Lido stessa, nell’area che un tempo era occupata dal Lago, e, dopo aver superato, mediante un ponte, il Canale Colmata, si congiunge con la nuova pista sulla Strada Lungomare. E ancora, sempre dal Km 5,700, si diparte un tracciato che si può percorrere parallelamente alla nuova pista su Via del Lido, al di là del canale che si dirige verso l’Idrovora di Capo Portiere, girando poi ad angolo retto sull’argine del Canale Colmata; tale tracciato continua anch’esso fino alla Via Casalina e Foce Verde. In ragione di quanto detto, il primo provvedimento da adottare potrebbe essere quello di rendere noti i percorsi dianzi descritti, mediante l’apposizione di adeguata segnaletica, in modo tale che i percorsi alternativi si rendano noti a tutti i cittadini. Infatti, dalla descrizione sopra riportata appare evidente che è possibile creare un sistema di percorsi naturalistici, in un’area di elevatissimo valore ambientale; tale sistema è già sin d’ora per larga parte percorribile, ma, per alcuni tratti, è assolutamente sconosciuto, mentre la “pista ciclabile”, che cammina a stretto contatto con le automobili, è affollatissima. Esprimiamo l’auspicio che tale provvedimento, dal costo limitatissimo, potrebbe essere attuato in tempi brevi, per poi eseguire (anche a stralci) le altre opere, nel quadro di una programmazione globale degli interventi, che, in ragione della necessaria previsione economico – finanziaria, andrebbero diluiti nel giro di qualche anno; tra gli altri interventi finanziari dovrebbe essere previsto l’esproprio di alcuni terreni. Oltre tutto per progetti finalizzati al miglioramento ed alla valorizzazione delle risorse ambientali, i finanziamenti europei sono molto cospicui, ed il Comune di Latina ha creato un ufficio apposito, proprio per la ricerca e l’accesso a tali finanziamenti.

Antonio Magaudda

Riguardo i canali Colmata e Mastropietro và detto che nel 2005, grazie ai finanziamenti della Regione Lazio e del Consorzio di Bonifica, furono avviati i lavori per la riqualificazione del Colmata e Mastropietro, e la costruzione di una pista ciclabile lungo le sponde, fino alla rotonda dove termina la nuova litoranea bis. Purtroppo questa pista non è mai stata finita, e mai inaugurata ed oggi è nel più assoluto degrado, invasa da rovi e sperpaglie...

DAVIDE


Vincenzo - Tue 10/07/2007 or 18:41

Guardate che spettacolo, in questa città andare in bicicletta è normale come lo è andare in automobile da noi. Anche i Vigili Urbani usano la biciletta.

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/1184092991.JPG]DSC02525.JPG[/url][/i][/b] [b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/2368186078.JPG]DSC02543.JPG[/url][/i][/b]

Vincenzo - Sat 04/08/2007 or 11:18

Trasmetto le imamgini del nuovo tratto di pista (da Via Mediana e Via Nascosa).

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/1186226316.jpg]04082007121.jpg[/url][/i][/b]

Salvatore - Tue 07/08/2007 or 20:26
Vincenzo ha scritto:

Trasmetto le imamgini del nuovo tratto di pista (da Via Mediana e Via Nascosa).

Mi chiedo quanto dureranno questi "birilli"? io avrei completato l'opera col "new jersey".

Salvatore


mel - Tue 07/08/2007 or 21:33
Salvatore ha scritto:

Mi chiedo quanto dureranno questi "birilli"? io avrei completato l'opera col "new jersey".

Salvatore

Non quanto possano durare, ma alla vista sono sicuramente più belli del new jersey (soprattutto celeste/azzurro).

Mel 


Vincenzo - Wed 08/08/2007 or 06:47

Saranno sicuramente esteticamente più gradevoli ma, io preferisco i "grezzi" new jersey di cemento in quanto garantiscono al ciclista-pedone una maggiore sicurezza. Scusate se poco !!

Inoltre anche per un fattore di continuità con la pista già realizzata.

 

 

 


Salvatore - Wed 08/08/2007 or 07:48

Concordo con te, Vincenzo. L'estetica non dovrebbe mai prevalere sulla funzionalità o, peggio, sulla sicurezza. I new jersey (che possono non piacere, lo ammetto, anche se a me non dispiacciono affatto) sicuramente garantiscono un maggior grado di protezione. Senza considerare le automobili che sfrecciano a pochi centimetri, cosa succederebbe ad un ciclista che dovesse perdere l'equilibrio? Col new jersey vi si adagerebbe contro, magari riportando qualche lieve esoriazione, coi paletti invece, la banale perdita di equilibrio potrebbe trasformarsi in un serio incidente. Senza contare che tra breve, molti paletti saranno rotti o piegati.

Salvatore


- Wed 08/08/2007 or 09:14

Tanto per non smentirmi...non sono d'accordo! Io sono dell'avviso che anche l'estetica migliora la qualità della vita delle persone, fa parte dell'educazione e delle sensibilità e quindi non può che fare bene. Certamente si deve conciliare estetica e sicurezza,  ma la sicurezza  non deve diventare il pretesto per "sovietizzare" l'ambiente che ci circonda, e soprattutto la sicurezza non deve essere sempre "garantita" dall'esterno. O meglio, e su questo sito si è detto mille volte, va bene il deterrente, ma non sempre e comunque: quello che è assolutamente necessario sono i controlli costanti e l'applicazione certa delle sanzioni per chi trasgredisce le regole. Altrimenti la soluzione per garantire l'incolumità delle persone   trasformerà il mondo in una specie di percorso di guerra oppure non si dovrà più uscire più di casa, magari rimanendo  sempre immobili perchè si potrebbe scivolare...e non dimentichiamo che c'è sempre il rischio di qualche cedimento strutturale!!!


Salvatore - Wed 08/08/2007 or 09:39

Antonella, sono daccordo pure con te (miracolo!!). Sai benissimo quanto ci tengo all'estetica. Sai benissimo quanto detesti la bruttissima edilizia che ha rovinato l'Italia dal dopoguerra ad oggi. Anche le mie continue "lagne" sull'erba non tagliata e sui rifiuti onnipresenti si potrebbe inquedrare in una esigenza estetica. Però l'estetica fine a se stessa no! Non ho mai amato, ad esempio, quelle sedie bellissime a vedersi dove però non ti puoi sedere perchè non hanno la giusta forma del nostro fondoschiena. Allora estetica sì, ma subordinata alla funzionalità e alla sicurezza.

Salvatore


- Wed 08/08/2007 or 11:16

Questa mia non c'entra niente con le piste ciclabili, ma devo rispondere a Salvatore, perchè non sia mai che rimane che siamo d'accordo ...e quindi abbiate pazienza!!! Non tutta l'edilizia, dal dopoguerra ad oggi, è bruttissima (ovviamente non sto parlando di Latina...dove le cose quasi belle sono molto poche, per lo più di modeste dimensioni e poco visibili..e soprattutto non sono quelle pubbliche..): in giro per l'Italia esiste dell'architettura (che è qualcosa di più dell'edilizia..) di pregio, che gode del riconoscimento del mondo, e in Italia sforniamo, ed esportiamo, fior di architetti e progettisti. Quanto all'estica fine a se stessa, magari scivoliamo nel concetto di filosofia o di arte in senso lato... io non ne ho parlato: quella a cui mi riferisco  è quella funzionale delle città pensate, progettate per dare servizi di ogni genere ai cittadini, ma che li facciano stare bene, e li abituino  a qualcosa di meglio!! Non agli improbabili jersey azzurri o alle fontane, volute dal progettista,  alla fondazione della città,  in marmo di Carrara, e ricoperte, per volontà del responsabile  della "qualità urbana", con insipienti tesserine da piscina!!!! Quanto alle sedie, certamente rientrano nel campo della funzionalità! Ma Salvatò...io ho sempre verificato che le sedie che mi piacevano, mi "contenessero" anche!!  Le altre basta lasciarle alle esposizioni come prodotti del creativo X o Y.....alla lunga smetteranno di farle come oggetti d'uso, ma rimarranno come "opere d'arte" che possono piacere o non piacere. E comunque....ma se c'è qualcuno che vuole stare seduto, scomodo e precario, su una cosa che a lui piace....a noi...che ce ne importa?


Salvatore - Wed 08/08/2007 or 12:08

Così, giusto per continuare questa ricerca del disaccordo…

È vero che abbiamo esportato fior di architetti (per la verità a parte Renzo Piano, in questo momento non mi viene in mente nessuno, ma questa è sicuramente una mia carenza culturale acuita dal caldo estivo. Sono sicuro che ce ne sono tanti altri ma mi sorge il dubbio che questi architetti riescano a dare il meglio di se solo all'estero!!) però, girando per l’Italia è davvero difficile trovare un edificio, un quartiere, un’opera pubblica che suscita meraviglia, ammirazione e, soprattutto, che sia vissuta dai residenti come qualcosa capace di  “dare servizi di ogni genere ai cittadini, … (e) che li facciano stare bene, e li abituino  a qualcosa di meglio!!”. Ti prego, se puoi e se vuoi, fammi qualche esempio concreto di "architettura (che è qualcosa di più dell'edilizia..) di pregio, che gode del riconoscimento del mondo" che è stata realizzata in Italia nel dopoguerra. Io non ne ho vista (ma è sempre colpa mia, dato che concentro le mie esplorazioni oltr'oceano). I nostri Q4 e Q5, quartieri nuovi, sorti dal nulla su vasti spazi pianeggianti, avrebbero potuto essere tutto ciò che tu dici, ma la cruda realtà è sotto gli occhi di tutti. 

Andando unteriormente fuori tema (sennò il disaccordo dove lo troviamo?) la settimana scorsa a Nizza, osservando degli edifici molto simili alle "vele" di Napoli mi chiedevo (oziosamente) perchè architetture simili abbiano prodotto risultati così diversi.

Salvatore

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/5932882415.jpg]Vele Nizza.jpg[/url][/i][/b]

- Wed 08/08/2007 or 12:29

 Ti prego, se puoi e se vuoi, fammi qualche esempio concreto di "architettura (che è qualcosa di più dell'edilizia..) di pregio, che gode del riconoscimento del mondo" che è stata realizzata in Italia nel dopoguerra. Io non ne ho vista (ma è sempre colpa mia, dato che concentro le mie esplorazioni oltr'oceano). I nostri Q4 e Q5, quartieri nuovi, sorti dal nulla su vasti spazi pianeggianti, avrebbero potuto essere tutto ciò che tu dici, ma la cruda realtà è sotto gli occhi di tutti. 

 

Apriamo un forum apposito...non adesso perchè vado di corsa...Per quello che riguarda i nostri quartieri....vogliamo parlare ancora una volta di chi amministra/ha amministrato questa città dopo l'approvazione del piano regolatore Piccinato?

p.s. Grazie per l'impegno che profondi nella ricerca del necessario "disaccordo"


giucap - Wed 08/08/2007 or 14:37

Per rispondere alla domanda di Salvatore, il primo esempio concreto che mi viene è l'Auditorium di Roma: funzionale e veramente bello, penso unico nel suo genere. Ma forse sarebbe il caso di seguire il consiglio di Antonella e aprire un altro forum dedicato, perché mi sembra che tutto ciò con le piste ciclabili c'entri come il cavolo a merenda.

Magari ci potrebbe fare anche bene andare a segnalare ciò che di buono c'è da noi, per evitare di convincerci che siamo "geneticamente" condannati al brutto, al furbesco, ecc., in una parola all'inciviltà.

Tanto per andare un po' più fuori tema, ricordo che frequentai un corso per diventare "animatore" del progetto europeo "genitori partners della scuola". Il docente ci esortò ad esprimere cosa pensavamo della scuola, ed iniziò una gara a chi evidenziava i peggiori difetti, storture, inefficienze e via elencando. Un po' stupito dalla sequela di "contumelie", ci esortò ad indicare queli erano secondo noi le cose che invece funzionavano: "saranno pure due o tre, ma partiamo da quelle se vogliamo costrure qualcosa". Un po' come disse Troisi nel suo film "ricomincio da tre": perché ricominciare da zero, vuoi che due cose buone nella vita non le ho fatte?

Per questo, Salvatore, ogni tanto ti trovi nell'occhio del ciclone quando bastoni duramente le italiche abitudini (o quelle che a te paiono tali): sembra che da noi non ci sia più speranza (e per la verità spesso lo penso anch'io), ma capirai che non è piacevole sentirselo dire. Forse prendendo ad esempio alcune cose buone che ci sono anche da noi (dovranno pur esserci) si accende la speranza che, con l'impegno, si possa migliorare qualcosa.

Sarà che la prossima settimana sono in ferie, ma oggi sono meno pessimista del solito


Salvatore - Wed 08/08/2007 or 17:53

Caro Giulio,

sarà perché io le ferie le ho finite, sarà per il caldo, sarà perché sarà, ma io non mi sento altrettanto ottimista. Andando clamorosamente fuori tema (le piste ciclabili di tutto il mondo vorranno scusarci) vorrei azzardare un parallelismo tra l’Italia e un edificio (e sì, il caldo e la noia fanno di questi scherzi!).

 

Quando un edificio comincia a mostrare i segni del tempo che si fa? Si riparano le toppe dell’intonaco, si cambia qualche piastrella, si sostituisce qualche impianto, si sostituisce qualche tegola rotta e si ripittura di fresco. Se le ingiurie del tempo sono eccessive, ecco che si può ristrutturare completamente,  si rifanno tutti gli impianti, si sostituiscono gli infissi, si rifanno i pavimenti etc etc. Ma se l’edificio è talmente fatiscente che persino la stabilità è compromessa, a volte l’unica cosa da fare è buttarlo giù e ricostruire un nuovo edificio, partendo dalle fondamenta. L’unica cosa che si prende del vecchio edificio è il terreno su cui poggiava sperando che sia solida roccia.

 

Ecco tu mi chiedi quali sono le cose buone dell’Italia: sono la posizione geografica favorevole,  il territorio spettacolare, il clima fantastico e quello che abbiamo ereditato dai popoli che ci hanno preceduti.  Insomma, per tornare all’edificio, di buono c’è il terreno roccioso su cui poggia, il resto… è ad rifare.

 

Ah, dimenticavo: la cucina italiana è la migliore al mondo!

 

Salvatore


Vincenzo - Wed 08/08/2007 or 18:16
Salvatore ha scritto:
 

Quando un edificio comincia a mostrare i segni del tempo che si fa? Si riparano le toppe dell’intonaco, si cambia qualche piastrella, si sostituisce qualche impianto, si sostituisce qualche tegola rotta e si ripittura di fresco. Se le ingiurie del tempo sono eccessive, ecco che si può ristrutturare completamente,  si rifanno tutti gli impianti, si sostituiscono gli infissi, si rifanno i pavimenti etc etc. Ma se l’edificio è talmente fatiscente che persino la stabilità è compromessa, a volte l’unica cosa da fare è buttarlo giù e ricostruire un nuovo edificio, partendo dalle fondamenta. L’unica cosa che si prende del vecchio edificio è il terreno su cui poggiava sperando che sia solida roccia.

 

 Mi dispiace Salvatore ma, secondo il mio parere non siamo assolutamente all'ultimo livello dell "tua" scala sopra riportata.  Diciamo che seguendo il tuo esempio siamo nella casistica  delle "ingiurie del tempo eccessive".

Oltre alla cucina aggiungerei anche le donne !

Vincenzo

 


Kla - Thu 09/08/2007 or 14:09

Scusate ma la pista ciclabile di Latina non riesco a farmela piacere, sarò breve elencando quali secondo me sono le principali cause che non me la fanno apprezzare:

 

-         troppo stretta per la pretesa di dedicare lo spazio sia ai pedoni che ai ciclisti nei due sensi

(in tutte le città del mondo sulle più larghe piste ciclabili si circola solo con le biciclette)

-         la realizzazione ha ristretto le carreggiate dedicate alle auto (in caso di coda su entrambi i sensi di marcia un’ambulanza non può transitare o lo fa con enormi perdite di tempo prezioso)

-         i new jersey sono orribili (non esiste al mondo uno schifo del genere)

-         la discontinuità come divisori (new jersey che diventano paletti) è inguardabile

-         la lunghezza della pista ciclabile è irrisoria

 

Per concludere, la pista ciclabile di Latina rappresenta uno degli esempi di come si possa realizzare un opera pubblica anche in modo approssimato pur di dire di averla fatta.

 

E non mi si venga a dire "meglio di niente", perchè con i soldi che son stati spesi (solo per i new jersey) si poteva fare qualcosa di meglio eccome!

 

 

salutoni


Vincenzo - Wed 22/08/2007 or 19:25

Come ben saprete, l'olanda è la patria delle biciclette. Amsterdam, la capitale sono presenti circa 700.000 biciclete e le piste ciclabili sono all'altezza della situazione. In pratica ogni strada urbana ed extraurbana ha la sua pista ciclabile.

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/4751242916.JPG]DSC02892.JPG[/url][/i][/b]

Anche la gran diga opera colossale lurga circa 30  Kilometri posta ai margini del mar del nord possiede la sua pista ciclabile.

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/1187810846.JPG]DSC03199.JPG[/url][/i][/b]

- Thu 23/08/2007 or 13:24

Embhè? Dov'è la differenza dalla nostra pista ciclabile che va al mare, che piace tanto, col meraviglioso jersey turchese, e che, oltre ad essere oltremodo funzionale e sicura, non ha affatto rovinato la strada del mare già di per sè insufficiente, visto che era stata realizzata per il traffico degli anni '60 del secolo scorso?


Vincenzo - Thu 23/08/2007 or 14:07

Teniamoci stretta la nostra pista ciclabile che, piaccia o non piaccia c'è e, per quanto mi riguarda rimane l'unico posto dove posso dare sfogo alla mia voglia di biciletta in piena tranquuillità e sicurezza.

Purtoppo in Italia (tranne pochissimi casi) l'utilizzo della bicicletta è inesistente e le strade non sono fornite di piste ciclabili,  mettento i cilisti ad alto rischio (vedi incidente di stamane) dove un ciclista è morto ed altri 10 sono rimasti feriti.

 


- Thu 23/08/2007 or 14:27

Credo che il nostro problema sia proprio l'accontercarci di quel poco e raffazzonato che ci viene "concesso"!! Se avessimo un pò più di stima di noi stessi,   potremmo pretendere qualcosa di più dignitoso che non le "grandi opere" rabberciate!


Kla - Thu 23/08/2007 or 18:17

Vincenzo, belle immagini dall'Olanda. Complimeti!

Hai visto in Olanda al posto dei new jersey usano delle belle e larghe siepi fiorite .

 

La pista ciclabile di Latina rappresenta uno degli esempi di come si possa realizzare un opera pubblica anche in modo approssimato pur di dire di averla fatta.

 

E non mi si venga a dire "meglio di niente" e accontentiamoci, perchè con i soldi che son stati spesi (solo per i new jersey) si poteva fare qualcosa di meglio. Eccome se si poteva fare!

 

salutoni

 

 


Salvatore - Thu 23/08/2007 or 21:43
Vincenzo ha scritto:

...Purtoppo in Italia (tranne pochissimi casi) l'utilizzo della bicicletta è inesistente...

 

Caro Vincenzo, ti devo contraddire: ci sono moltissime città italiane (Cesena, Ravenna, Ferrara, Forlì...solo per fare qualche esempio) dove le biciclette sono le padrone incontrastate della strada. è vero, spesso non ci sono piste ciclabili perchè tutta la città è una pista ciclabile! Le autovetture avanzano timidamente tra le biciclette coscienti di essere su territorio altrui.

Per quanto riguarda l'Olanda, ad Amsterdam esistono persino i parcheggi multipiano per le biciclette.

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/4751622036.jpg]bici 002.jpg[/url][/i][/b]

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/4751622780.jpg]bici 004.jpg[/url][/i][/b]

...e i semafori dedicati alle bici sono la normalità.

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/3563717244.jpg]bici 011.jpg[/url][/i][/b]


Vincenzo - Fri 24/08/2007 or 07:04

Caro Salvatore, sono comunque poche le città italiane dove la bicicletta è utilizzata ed in particolare nel centro storico di città d'arte chiuse al traffico e dislocate al Nord. Alla tua lista aggiungerei anche Lucca.

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/4751756264.JPG]2007 07 0054.JPG[/url][/i][/b]

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/5939695550.JPG]2007 07 0063.JPG[/url][/i][/b]

 

In Olanda puoi parcheggiare la tua macchina, dimenticare le chiavi sul cruscotto e non preoccupartene più di tanto. Difficilmente qualcuno te la ruberà. Ma una bicicletta devi legarla col catenaccio (anche due o addirittura tre), perché a sparire ci mette poco, il tempo di bere un caffè, una birra o di scambiare qualche parola con un amico. E’ la dura legge della domanda e dell’offerta; qui la bicicletta è spesso un elemento vitale.

Un’altra cosa abbastanza curiosa è questa: gli olandesi non sono solo grandi ladri di biciclette, si divertono a trafugare qualunque accessorio utile al momento: selle, ruote, luci, spesso anche i parafanghi vanno bene.

Quanto ai parcheggi per le biciclette, è vero che ci sono i multipiano ordinati e precisi ma, la maggior parte delle biciclette sono ammucchiate in modo disordinato a tutti i pali e ponti nonchè a terra e spesso anche una soopra l'altra. 

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/3563817918.JPG]DSC02918.JPG[/url][/i][/b]

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/3563818911.JPG]DSC03329.JPG[/url][/i][/b]

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/1187939905.JPG]DSC03503.JPG[/url][/i][/b]

Vincenzo - Sat 25/08/2007 or 10:44

SVILUPPO CHILOMETRICO DI PISTE E CORSIE CICLABILI IN ITALIA:

Modena Km.72 - Torino Km.59 - Ferrara e Roma Km.50 - Brescia Km.45 - Milano Km.38 - Pavia Km.36 -

Padova Km.33 - Trento Km.28 - Venezia Mestre Km.22 - Cremona K.21 - Udine e Vicenza Km.20

Solo AMSTERDAM km.400 

 

A proposito di bici...... ma che fine hanno fatto le 4 dell'Oasi Verde ?  sono state tolte ? chi ha notizie ?

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/5940193285.JPG]Bici.JPG[/url][/i][/b]

Kla - Sat 25/08/2007 or 12:02

Vincenzo, visto che hai fatto cenno ad una pista ciclabile straniera citando Amsterdama, mi permetto di aggiungere al tuo elenco lo sviluppo in  Km delle piste ciclabili di:

- Parigi 500 Km di cui 220 Km in zona centrale

- Londra 350 Km + 100 Km miste (Bus e Bici)

- Berlino 160 Km

Va detto inoltre che si tratta di vere piste ciclabili non come quella di Latina che è cortissima e strutturalmente per me resta solo un esempio di come le piste ciclabili non si devono fare. 

 

salutoni


Vincenzo - Sat 25/08/2007 or 15:09

Italia, strage di ciclisti, 1000 morti in tre anni

E' come se tutti i partecipanti al Giro d'Italia morissero ogni sei mesi, dal 2003 percentuali di incidenti in continuo aumento; auto e moto sempre meno attenti verso questa categoria di utenti.



anaclerio - Mon 27/08/2007 or 14:27
Oggi sono transitato su Via del Lido, ed ho potuto notare il completamento della pista ciclabile, nel tratto tra Via Nascosa e il ponte della 148. Ebbene come avevo notato qualche settimana fà, all'inizio dei lavori hanno semplicemente tolto i cigli del marciapiede e ricollocati più verso la sede stradale, ristringendola, ma al contempo salvaguardando gli eucalipti. Ma parchè non hanno smantellato definitivamente il marciapiede, e realizzato la pista come l'altro lotto, cioè in piano e con new jersey?? Perchè hanno fatto una soluzione ibrida, con la pista ciclabile rialzata a livello del vecchio marciapiede, che però è stato ristretto di molto? Ci sono solo 2 case, a chi serviva il vecchio e l'attuale marciapiede? Inoltre quei paletti sono orribili, meglio il jersey di Picca... almeno è azzurro ed evoca il mare. ANACLERIO P.S. Ma fino a poco tempo i 2 distributori non erano entrambi Total? Ora uno ha cambiato marca, è di un colore verde, ma non ho visto bene? Cos'è della BP?

rudy - Mon 27/08/2007 or 15:36

Io aggiungerei anche Vienna, dove ho vissuto per tre anni. Credo che vi siano circa 1.000 Km di percorsi ciclabili.

(Vds. informazioni di seguito)

Un saluto

Rudy

Scoprire Vienna dal sellinoIn giro con la bicicletta... Saltate in sella e...pedalate. Con la bicicletta arriverete ovunque in un attimo, ma sarete lo stesso abbastanza lenti da potervi godere le attrazioni artistiche di Vienna. Vienna dispone di oltre 1000 km di piste ciclabili, corsie preferenziali per biciclette ed itinerari ciclistici che attraversano aree poco trafficate. Per il vostro giro in bici attraverso la metropoli sul Danubio abbiamo raccolto alcuni suggerimenti utili, ad esempio dove prendere a noleggio una bicicletta o far riparare la vostra due ruote in caso di necessità, quando è permesso trasportare le bici a Vienna con i trasporti pubblici, ed infine quando sono previste visite guidate della città in bicicletta. Andate alla scoperta di Vienna seduti sul sellino. Informazioni sui percorsi per bicicletta in Austria sono indicate al sito: www.radtouren.at  Dalla pista ciclabile sul Danubio al centro Arrivati al confine settentrionale di Vienna imboccate a Nußdorf la pista ciclabile lungo il Canale del Danubio e pedalate fino all’osservatorio dell’Urania.  Dall’Urania giungete alla pista ciclabile panoramica del Ring, il percorso che si snoda lungo il Ring, costeggiando il centro storico di Vienna. Da esso partono diverse importanti piste ciclabili: quella che ad esempio dallo Schwarzenbergplatz porta alla stazione ferroviaria Südbahnhof (passando per la Argentinierstraße) e dalla Bellariastraße alla stazione ferroviaria Westbahnhof. Ritornando indietro sulla pista ciclabile del Danubio, dall’Urania, passando per il ponte Aspernbrücke, la Praterstraße e il viale alberato della Prater Hauptallee, arrivate alla rampa d’accesso al ponte Praterbrücke (a sinistra prima del ponte): attraversate il ponte, seguite l’Hubertusdamm verso valle e pedalate fino alla Lobau, un vasto paesaggio fluviale al limite sud-orientale della città. A partire da qui è segnalata la pista ciclabile del Danubio fino ad Hainburg, e percorrendola non abbandonerete mai il bosco fluviale che è una delle ultime foreste vergini in Europa.  Hotel e pensioni in cui i ciclisti sono i benvenuti Numerosi hotel e pensioni viennesi sono  lieti di accogliere i ciclisti, ed offrono parcheggi gratuiti e sicuri per biciclette, possibilità di riparare la due ruote, nonché uno speciale servizio informativo per ciclisti.  Nell’opuscolo HotelGuide di WienTourismus trovate gli indirizzi, i numeri di telefono e di fax di questi esercizi. Potete prenotare le vostre camere presso Wien-Hotels & Info (Tel. +43–1–24 555) o anche online al sito: www.wien.info  Visite guidate  Pedal PowerGiro per la città con guida turistica su corsie ciclabili o su strade con poco traffico: il modo ideale per conoscere Vienna. Un giro con numerose possibilità di scattare foto: Ruota panoramica – Prater – casa Hundertwasserhaus – KunstHausWien – Cassa di risparmio postale (Otto Wagner) – Ringstraße – Stadtpark/ monumento a Johann Strauß – Karlsplatz – Opera di Stato – Palazzo Imperiale – Michaelerplatz – Burgtheater – Municipio – Am Hof – Duomo di Santo Stefano – Schwedenplatz – Canale del Danubio (3 ore – 3 ore e mezzo).


 

Prezzi:Noleggio bicicletta compreso: 23 EuroBambini: 12 euro Seggiolino per bambini (prenotazione necessaria): gratis Giro con bicicletta propria: 19 euro. Bambini: 10 euro. Visite guidate a partire da 3 personeBiglietto combinato: giro per la città con guida turistica più bicicletta a noleggio per 1 giorno: 37 euro; per studenti e pensionati: 33 euro. Consegna in hotel e ritiro bicicletta: 4 euro a bicicletta. Stagione:Dal 1° maggio al 30 settembre, tutti i giorni 10.00  Punto d’incontro: 9:45 presso la sede Pedal Power  Lingue: Tedesco & inglese Pedal Power2., Ausstellungsstraße 3

Tel.: +43–1–729 72 34, fax: +43–1–729 72 35

E-Mail: office[Indirizzo email protetto, entra per vederlo]www.pedalpower.atRiduzioni con la Vienna Card  Bike & GuideVivere Vienna con la bicicletta. Con tutti i sensi. Da vicino, con la propria bicicletta o una noleggiata. Potete scegliere tra due giri: Wien Kul-Tour:Sulla Ringstraße, attraverso il centro storico, passando per la casa Hundertwasserhaus e per il KunstHausWien fino al Prater, la più vasta area ricreativa viennese. Wien Na-Tour:Attraverso il Prater fino al Nuovo Danubio – passando per l’Isola del Danubio fino al tranquillo Vecchio Danubio...  Prezzi:1 – 4 Persone: 93 Euro5 – 10 Persone: 111 Euro11 – 20 Persone: 123 Euro(per ogni ora straordinaria: 34 Euro)Noleggio delle bicicletta a persona: da 8 a 15 Euro Stagione:Da aprile ad ottobreDurata: 2 ½  – 3 ore,  a seconda del numero dei partecipanti Punto d’incontro:Un noleggio di biciclette in posizione centrale (ad es. stazione ferroviaria Südbahnhof o Westbahnhof).Se venite con la vostra bicicletta: punto d’incontro centrale, eventualmente anche all’hotel, solo previa prenotazione per telefono, fax, lettera o e-mail. Lingue:Tedesco & inglese 

Bike & Guide, Franzisca Rausch

22., Gartensiedlung Mexiko 29

Tel. & fax: +43–1–212 11 35E-mail: office[Indirizzo email protetto, entra per vederlo]www.bikeandguide.com
Suggerimenti per  giri in bicicletta:
Intorno al centro storico sulla pista ciclabile panoramica del Ring Vi consigliamo di pianificare la vostra escursione in bicicletta utilizzando una piantina della città, ad esempio la cartina di WienTourismus (disponibile gratuitamente al vostro hotel o al Tourist-Info, 1., Albertinaplatz, tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00) o di una cartina delle piste ciclabili di Vienna (vedi sezione „Cartine per organizzare il vostro viaggio”). Potrete richiedere anche al vostro hotel suggerimenti sul giro da scegliere... Partite dal ponte Marienbrücke presso lo Schwedenplatz (U1, U4, tram 1, 2, 21, N) e percorrete il Franz-Josefs-Kai fino all’Urania. Lì imboccate la pista ciclabile panoramica del Ring, che lungo il maestoso viale largo fino a 56 metri vi permetterà di costeggiare il centro storico, toccando le più importanti attrazioni di Vienna. Ammirate tutto lo splendore dello Jugendstil nella Cassa di Risparmio Postale di Otto Wagner, fate una pausa fotografica al monumento a Johann Strauß nello Stadtpark e non dimenticate una sosta all’Opera di Stato, una delle case liriche più note al mondo che 300 giorni all’anno ospita un programma ogni giorno diverso… Il Castello imperiale, la Hofburg, vi attende con il suo sfarzo; il Museo delle Belle Arti, di fronte, ospita la più grande raccolta di dipinti di Bruegel del mondo, il Museumsquartier è una delle dieci più vaste aree museali del  mondo. E gli scheletri dei dinosauri al Museo di Storia Naturale non mancheranno di incantare i piccoli, ma anche i loro genitori. Con il parlamento, il municipio, il Burgtheater e l’università si esprime tutto il fasto del tardo Ottocento. Subito dopo la chiesa Votivkirche, che si trova leggermente discosta dalla pista ciclabile, la Ringstraße imbocca una leggere discesa. È per questo che per giungere al Canale del Danubio ci metterete meno tempo; fate attenzione soprattutto al traffico che vi attraversa la strada (una volta gira anche il tram). Una volta arrivati al Canale del Danubio potete scegliere tra la passeggiata che fiancheggia il Canale del Danubio (rampa di accesso nella direzione di marcia a sinistra al ponte Augartenbrücke) o continuare a costeggiare il centro storico. In ambedue i casi potete tornare al punto di partenza con circa 4,5 chilometri nelle gambe e tante splendide impressioni nei vostri ricordi... Suggerimenti per le escursioni in bicicletta Verso la Lobau:Sulla rete di piste ciclabili nell’area della Lobau potrete conoscere, con la guida di guardiaboschi esperti, le bellezze del Parco nazionale Donau-Auen e riceverete tante informazioni interessanti sull’ecosistema del bosco fluviale e sulle sue caratteristiche. Da Pasqua alla fine di ottobre sono previste visite guidate gratuite in bicicletta per gruppi a partire da 6 persone. Punto d’incontro:Noleggio di biciclette presso il ponte Ostbahnbrücke – Am Hochwasserschutzdamm (altri noleggi a richiesta); chi dunque non ha una bicicletta propria, ha la possibilità di noleggiarne una al noleggio Ostbahnbrücke a condizioni convenienti.   Come arrivarci: Ferrovia locale „Schnellbahn“ S 80 fino alla stazione Lobau o metropolitana U1 fino a Kaisermühlen, autobus 91A fino alla fermata „Schnellbahn Lobau“ Prenotazioni al numero di telefono: +43–2249–2353 Per i più sportivi: mountainbiking a ViennaGli appassionati delle pedalate più estreme hanno già scoperto l’eldorado del biking, le colline del Bosco Viennese che delimita la città a nord e ad ovest. Al sito internet http://www.wien.gv.at/verkehr/radfahren/mobil/mtbiking.html"font-size: 10pt; font-family: Arial">
 

Noleggio biciclette Potete noleggiare una bicicletta a partire da circa 4 Euro all’ora. È richiesto un documento d’identità che viene trattenuto come garanzia nel negozio fino alla restituzione della bicicletta. Noleggio biciclette Hochschaubahn 2., Prater 113, presso la Hochschaubahn (trenino sopraelevato)Da marzo al 2 novembre tutti i giorni dalle 10 (sabato e domenica: 9.30) al tramonto.Tel.: +43–1–729 58 88www.radverleih-hochschaubahn.comAnche noleggio di risciò, servizio riparazioni di biciclette Noleggio biciclette Pedal Power2., Ausstellungsstraße 3Marzo ore 8–17, aprile e ottobre ore 8–18. Da maggio a settembre ore 8–19.Tel.: +43–1–729 72 34www.pedalpower.atConsegna della bicicletta all’hotelRiduzioni con la Vienna Card Riebl Sport

5., Schönbrunner Straße 63

Lu – ve  9.00 – 18.00, sa 9.00 – 17.00Tel.: +43–1–544 75 34 Radsport Nußdorf19., Donaupromenade (passeggiata lungo il Danubio) / direttamente sulla pista ciclabileMarzo – ottobre tutti i giorni 8.00 – 20.00Febbraio e novembre tutti i giorni 8.00 – 18.00Tel.: +43–1–370 45 98www.donau-fritzi.atServizio riparazioni di biciclette Donauinsel (Isola del Danubio) /ponte Floridsdorfer Brücke

21., Floridsdorfer Brücke

Inizio marzo – fine ottobre dalle 9.30 fino al tramonto, aperto solo se il tempo è belloTel.: +43–1–278 86 98Con punto di noleggio biciclette e risciò; riparazioni bici. Noleggio biciclette e pattini inline Copa Cagrana22., ponte Reichsbrücke / Donauinsel, Am Damm 1Maggio - agosto tutti i giorni 9.00 – 21.00Aprile e settembre tutti i giorni 9.00 – 20.00Marzo e ottobre tutti i giorni 9.00 – 18.00Tel.: +43–1–263 52 42www.fahrradverleih.atAnche noleggio di biciclette per disabili, servizio riparazioni di biciclette


 


Punto di noleggio biciclette e skater Ostbahnbrücke
22., stazione della S-Bahn "Lobau"
Dal 1° marzo al 30 aprile e dal 1° al 31 ottobre: lunedì–venerdì ore 11–19; sabato, domenica e festivi ore 10–19.
dal 1° maggio al 30 settembre: dalle 11 in poi (open end) ; sabato, domenica e festivi dalle 9 in poi (open end).Solo in caso di bel tempo.Tel.: +43–664–974 37 18
http://www.radverleih-ostbahnbruecke.at

La Citybike ViennaUn mezzo di trasporto pubblico un po’ particolare: la Citybike, che vi permette di percorrere Vienna in bicicletta. Le biciclette possono essere noleggiate ai bike terminal di Vienna e restituite in qualsiasi terminal. In internet e non ai terminal è possibile sapere quante biciclette siano disponibili nelle diverse stazioni.Terminal:
Esistono circa 50 terminal in posizione centrale, di solito nelle prossimità delle stazioni metropolitana.
Registrazione:
direttamente al Citybike terminal con carta di credito (Master Card o Visa).
Noleggio:
Il noleggio inizia dall'ora in cui la citybike viene prelevata dalla bikebox e finisce l'ora in cui la citybike viene inserita in una bikebox. La prima ora è gratis. A partire dalla seconda ora si paga una tassa di utilizzo.
1° ora: gratis
2° ora o frazione: 1 euro
3° ora o frazione: 2 euro
Dalla 4° alla 120° ora: 4 euro pro ora o frazione
Prezzo fisso in caso di superamento limite: 600 euro.
Citybike Tourist Card
Si può prendere in prestito per uno o più giorni presso uno dei punti di consegna qui di seguito riportati:
Royal Tours, 1., Herrengasse 1–3; tutti i giorni ore 9–11.30 e ore 13–18Pedal Power, 2., Ausstellungsstrasse 3; tutti i giorni ore 9–19La Citybike Tourist-Card è ottenibile anche presso molti alberghi e pensioni di Vienna. La tassa di prestito della carta è di 2 euro al giorno.Smarrimento
Nel caso in cui il cliente smarrisca la bicicletta, il cliente ne risponderà per il valore della citybike, corrispondente a 600 euro.
 Servizio Informazioni Citybike:0810/500 500, www.citybikewien.at, e-mail: kontakt[Indirizzo email protetto, entra per vederlo]
Bicicletta e trasporti pubblici  Bike & rideIn tutti i maggiori snodi di traffico, soprattutto presso le stazioni della metropolitana, circa 8200 parcheggi pubblici per biciclette consentono di lasciare la bici e salire a bordo dei trasporti pubblici. Il parcheggio della bicicletta è gratuito, e si raccomanda di usare una catena antifurto, onde prevenire eventuali sottrazioni.  Trasporto della bicicletta con i mezzi pubbliciMetropolitanaLu – ve 9.00 – 15.00 e dalle 18.30, sa dalle 9.00, do e festivi tutto il giorno. Nella linea del metrò U6 il trasporto delle biciclette è permesso esclusivamente nelle carrozze con l’ingresso ribassato. È inoltre permesso usare solo le entrate contrassegnate dal simbolo con la bicicletta. Vi preghiamo di sistemare la bicicletta sempre trasversalmente alla direzione di marcia.Prezzi: Biglietto ridotto: 0,80 Euro (dal 1/6/2007: 0,90 Euro), per detentori della tessera annuale trasporto gratuito Schnellbahn Il trasporto della bicicletta è consentito in ogni carrozza della  Schnellbahn.Prezzi:Biglietto giornaliero bicicletta: 2,90 Euro (riduzione con la tessera „Vorteilskarte“) Servizio treno+bici Per coloro che viaggiano in bicicletta sono previsti dei servizi treno+bici: dalla stazione ferroviaria di Vienna Franz-Josefs-Bahnhof per la Wachau e per Passavia (passando per St. Pölten e Linz); dalla stazione ferroviaria di Vienna Südbahnhof verso la Bassa Austria, per il Piestingtal e nella regione „Retzer Land“, o anche verso il Burgenland, per la regione “Blaufränkischland” e per il  lago  Neusiedler See. Informazioni dettagliate nell’opuscolo sulle biciclette disponibile presso tutte le stazioni o al sito internet www.oebb.at.  Trasporto della bicicletta con il treno  Le ferrovie austriache ÖBB vi offrono tutta una serie di possibilità di viaggiare con la bicicletta: Per treni accanto ai quali nel tabellone dell’orario è indicato il simbolo della bicicletta, il trasporto della bicicletta è permesso senza limitazioni di orario. „Regio-Biking“ significa che le biciclette sono permesse in treni regionali e treni diretti. „InterCity-Biking“ (prenotazione!) invece vi permette di trasportare la bicicletta anche per tragitti più lunghi e precisamente nella maggior parte dei treni Intercity, per tratti medio-lunghi e in singoli treni Euronight, Eurocity e in treni diretti. In determinati treni è anche permesso trasportare la bicicletta oltre frontiera.  La bicicletta come bagaglio Trasporto „da casa a casa”Per tragitti lunghi le ferrovie austriache prevedono un servizio di trasporto delle biciclette „da casa a casa“. La vostra bicicletta viene ritirata a casa vostra o nell’hotel in cui soggiornate e trasportata fino alla destinazione del vostro viaggio. Questo servizio va richiesto qualche giorno in anticipo, direttamente allo sportello della stazione all’acquisto del biglietto, o al numero telefonico +43–51717. Il trasporto della bicicletta è possibile solo per coloro che sono in possesso del biglietto ferroviario.  Prezzi:Regio-BikingBiglietto per la bicicletta trasferibile a 2,90 Euro al giornoInterCity-BikingBiglietto bicicletta valido tutto il giorno su treni EC/IC: 6,80 euro. Vale anche come Biglietto bicicletta valido tutto il giorno su tutti gli altri treni adibiti al trasporto biciclette.;tel.:+43–51717, www.oebb.at, nonché nell’opuscolo „Bahn & Rad“ (treno & bici) disponibile gratuitamente in tutte le stazioni ferroviarie austriache.  Ulteriori indicazioni per ciclisti ·         Considerate che marciare in direzione opposta al senso unico è permesso solo nei casi in cui ciò sia espressamente segnalato.·         Per motivi di sicurezza vi consigliamo di usare un casco.  


 

Cartine per organizzare il vostro viaggio – Pubblicazioni e piantine Nelle seguenti pubblicazioni troverete suggerimenti sui percorsi ciclabili a Vienna e sulle possibili escursioni nei dintorni  della città (selezione a cura della libreria GODAI, 1090 Vienna, Porzellangasse 36, tel. +43-1-317 81 05 e 1150 Vienna, Mariahilferstraße 169, tel. +43-1-892 91 60, www.godai.at) Donauradweg (pista ciclabile sul Danubio)Tratto 2 Passavia - Vienna, Esterbauer, tratto 3 Vienna - Budapest, Esterbauer12,40 Euro ad opuscolo Radkarte Donauradweg Passau – Hainburg (piantina pista ciclabile del Danubio Passavia-Hainburg)freytag & berndt, 6,45 Euro Radkarte Wien Umgebung (piantina percorsi ciclabili dintorni di Vienna)freytag & berndt, 6,45 Euro Radatlas Rund um Wien (atlante della bicicletta dintorni di Vienna)Esterbauer, 11,90 Euro Radatlas Wien (atlante della bicicletta Vienna)Esterbauer, 11,90 Euro Stadtplan Wien für Radfahrer (piantina di Vienna per ciclisti)ARGUS, 8,80 Euro Reimer, Donauradweg Passau-Wien-Budapest (pista ciclabile del Danubio, Passavia – Vienna - Budapest)
Bruckmann Verlag, 17,40 Euro Carta escursionistica sul Wienerwald con breve guida, piste di fondo e piste ciclabili; in scala 1:35.000.Kompass; 6,95 euro. Carta escursionistica sul parco nazionale Donauauen – Vienna – Bratislava -Neusiedl am See con itinerari per ciclisti e guida escursioni; in scala 1:50.000.Kompass; 7,50 euro.  Un suggerimento imperiale 

Il tradizionale tragitto dei viaggi di re e imperatori costeggiava il Danubio. Il depliant redatto in tedesco, inglese ed italiano „La strada degli imperatori e dei re” descrive come seguire le loro tracce e scoprire così un pezzo di storia europea. Disponibile presso:

 

ARGE "Straße der Kaiser und Könige", Werbegemeinschaft Donau Oberösterreich

Lindengasse 9

4040 Linz

Tel. +43–732–72 77–800

Fax +43–732–72 77–804

E-Mail: info[Indirizzo email protetto, entra per vederlo]www.strassederkaiserundkoenige.com 


 

Ulteriori informazioni ARBÖ (club austriaco automobilisti e ciclisti): www.arboe.at ARGUS (consorzio circolazione urbana ecologica): www.argus.or.at ÖAMTC (club austriaco automobilisti, motociclisti e touring): www.oeamtc.at VCÖ (club traffico austriaco): www.vcoe.at 
 
Edito da: WienTourismus, A-1025 Wien, Obere Augartenstraße 40, tel. +43–1–24 555,
fax + 43–1–24 555-666, info[Indirizzo email protetto, entra per vederlo],  web:
www.wien.info, aggiornato all’maggio 2006, salvo modifiche.
    

 


Vincenzo - Sun 30/09/2007 or 07:22

Senza parole................

prima

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/3573410814.JPG]bici nuove.JPG[/url][/i][/b]

dopo

[b]Allegato: [i][url=/uploads/newbb/2382273998.JPG]exbici.JPG[/url][/i][/b]

anna - Sun 30/09/2007 or 23:40

Non posso evitare di aggiungere un commento ancora una volta del tutto personale. Non si può disquisire sulla qualità di una pista ciclabile considerando se il suo colore azzurro mare o verde pistacchio ci piaccia tanto poco o ci faccia vomitare, guardando solo e soltanto quel segmento che questa amministrazione ci ha regalato dal mare fino al ponte o poco più giù. La bicletta è un mezzo di trasporto o no? E' un'alternativa reale ad altri mezzi o è il mezzo degli sfigati, dei poveracci che non possono permettersi altro? Ha dignità di mezzo urbano o resta e resterà sempre nella nostra città un optional domenicale, da usare solo e soltanto sul rettilineo fino al mare? E il resto della città come la raggiungo?... se per caso avessi sedici anni e mi piacesse muovermi libero e indipendente in una città come questa, in fondo abbastanza piccola, in fondo abbastanza tranquilla... andare al liceo la mattina e tornare a casa all'uscita senza aspettare pulman che non passano mai, passaggi non sempre possibili, se avessi scoperto che anche la bicicletta mi fa sentire libero e felice ... se da questo quartiere volessi andare a fare i compiti dal mio amico che abita vicino al tribunale come venerdì scorso, quel pomeriggio, ... dovrei solo stare attento, pedalare sull'asfalto affianco macchine e moto sfreccianti, guardarmi alle spalle, sorvegliare tutte le direzioni, evitare le buche, dovrei zigzagare da un marciapiede all'altro alla ricerca di un percorso più protetto... dovrei. Dovrei osservare i semafori agli incroci, non distrarmi mai. Dovrei, tutto questo dovrei. E non sbagliarmi mai una volta. Perchè se succede, se succede che mi distraggo, che non sono sicuro se ho il rosso o il verde, e dall'altra parte una fila di macchine si ferma, magari mi viene da pensare che posso anche attraversare. Non vedo nessuno che sopraggiunge, nessuno...anzi, forse ... noooooo!

Chi lo ha visto riferisce di un urto e di un volo interminabile fino a piombare sull'asfalto. Soccorsi immediati, interventi appropriati, il nostro ospedale dotato per una volta di una divisione neurotraumatologica con i fiocchi. Trauma cranico, ematoma epidurale, intervento, frattura malleolo, altro intervento. Il ragazzo si salva. Pieno di ferite, suture, gessi, ma si salva. Miracolosamente, incredibilmente, fantasticamente oggi, nove giorni dopo, ha compiuto sedici anni. Sua madre ve lo sta raccontando.

Perchè abbiamo il diritto di vivere e vivere bene. Perchè una riflessione sia fatta, Perchè abbiamo una città che è un circuito da formula uno, perchè dovremo smetterla di accontentarci delle briciole e smascherare il narcisismo faraonico di chi si attribuisce certi meriti. Togliamoci la lente, che ci fa vedere una realtà come smisurata, e magari ci accorgeremo che quella che abbiamo è solo un ... mozzicone di pista. Solo un ridicolo, insufficiente, inadeguato, furbo mozzicone di pista. Ciclabile, certo.

 

Anna


Qualunque iniziativa, qualcuno avesse voglia di condurre, al fine di sollecitare questa amministrazione alla creazione di una VERA rete di percorsi su due ruote, sarei felice di appoggiarla. Mi auguro almeno che il problema venga sollevato.

 


Freddy - Mon 01/10/2007 or 13:27

Cara Anna, prima di tutto tanti Auguri di pronta guarigione per tuo figlio. In secondo luogo vorrei sottoscrivere in pieno le tue osservazioni circa la mediocrità (per non paròare di inesistenza) di vere piste ciclabili a Latina.

Onestamente, sarebbe ingiusto non ammettere che negli ultimi anni, qualche tentativo di aborto malriuscito di pista ciclabile su Via del Lido, nel tratto che va dal Morbella al centro è stato fatto. Tanto più ingiusto sarebbe non riconoscere che la pista di via del lido direzione mare è un tentativo meglio riuscito (non certamente perfetto).

Il problema però non è cosa è stato fatto (in qual caso ognuno giudica con i propri occhi) il problema è cosa c'è da fare, sia in termini di realizzazione sia in termini di sensibilizzazione all'uso del mezzo bicicletta.

Sabato ho partecipato al Critical Mass con mio figlio e altri 3 suoi amici undicenni.

Ti posso assicurare che mi sono sentito relativamente sicuro solo quando ho raggiunto il gruppo di ciclisti, grazie al quale le strade venivano chiuse al traffico.

Le insidie per chi volesse usare tale mezzo sono ancora tante e fino a quando non ci sarà un reale interessamento per indirizzare i cittadini all'uso della bicicletta attraverso piste sicure (ma veramente sicure) , il rischio che possano accadere altri fatti come quello accaduto a tuo figlio è sempre molto alto.

Da questo portale e spero da tutti gli organi di informazione (ben più importanti di noi) mi auguro partirà presto una grande campagna di sensibilizzazione. Noi lo faremo.

Freddy 


Salvatore - Tue 02/10/2007 or 07:22

Cara Anna,

I migliori auguri per il tuo ragazzo per una completa e veloce guarigione.

È vero, muoversi in bicicletta nella nostra città è un vero e proprio azzardo, una sorta di roulette russa. Sabato scorso sono andato in centro insieme a mia figlia partendo dal Q4. Ho avuto l’impressione che qualcuno ha deliberatamente complicato la vita ai ciclisti. C’è come la volontà perversa di scoraggiare i ciclisti, quasi che fossero dei perditempo, gente sfaccendata che ostacola e fa perder tempo ai virtuosi motorizzati che sfrecciano a velocità pazzesca. A Latina chi va in bici è considerato un intralcio, un anacronistico poveraccio che non si può permettere neanche uno straccio di macchina o di scuterone con cui conquistarsi il suo diritto di stare in strada, una vera iattura per la società motorizzata.

Dalle occhiatacce di riprovazione degli automobilisti del resto, il messaggio traspare chiaro: “dove vai imbecille incosciente! Se vuoi giocare con tua figlia vattene in un posto adeguato… portala al mare o nella pista ciclabile del parco Oasi Verde. Che ci fai qui tra noi gente seria?”.

Comunque, facendo la spola tra un marciapiedi sconnesso e l’altro (contendendo ai pedoni il diritto di cittadinanza), tagliando dentro il “sagrato” della chiesa San Luca (dove a bella posta  sono state piazzate delle sbarre per impedire il passaggio delle biciclette), scendendo in strada dove il marciapiedi diventa impraticabile, cercando gli scivoli ma non sempre trovandoli, facendo lo slalom tra le fronde non potate degli alberi, i rovi, la selva di pali, le buche, le macchine parcheggiate a cavolo e le pensiline dell’autobus accuratamente piazzate in mezzo in modo da creare il massimo intralcio, siamo arrivati al Centro Commerciale Morbella. Da qui pensavamo che raggiungere il centro sarebbe stato facile, ma abbiamo dovuto ricrederci. Quella “specie” di pista ciclabile su Via del Lido infatti è ben lontana dall’essere una vera pista ciclabile. Il fondo “spaccaschiena” non è il massimo del confort, non c’è alcuna segnaletica, gli attraversamenti delle strade non sono segnalati, avvengono in concomitanza con gli attraversamenti pedonali e non sempre ci sono gli scivoli che si raccordano al piano stradale. La “pista ciclabile” poi ti pianta in asso in più di una occasione: dal giornalaio bellamente piazzato in mezzo alla pista, alla rotonda di Via dell’Agora dove non si capisce che dovrebbe fare il povero ciclista. Così come ti pianta in asso ben prima della circonvallazione interna. Quindi ricominciamo a fare lo slalom, improvvisandoci  ora veicolo, ora pedone, pur di arrivare a Piazza del Popolo. Giunti finalmente a destinazione avremmo voluto coniare uno slogan:     

LATINA, BIKE UNFRIENDLY


giucap - Tue 02/10/2007 or 09:10

Cara Anna,

ci ho messo un po' a scriverti per esprimerti tutti i miei migliori auguri per tuo figlio, perché ... ci sono passato anch'io, e il tuo racconto ha riaperto una ferita mai completamente rimarginata.

Sabato di qualche anno fa, torniamo dall'usuale pranzo dalla nonna (zona ospedale). Siamo tutti e quattro, in fila indiana. Poco dopo il Morbella sento la bici del mio grande che fa rumore, lo fermo per vedere cosa struscia. Mia moglie col piccolo non si accorgono e proseguono. Ripartiamo, lui avanti e io dietro, ed iniziamo la discesa del sottopasso verso i palazzoni. Un'auto a folle velocità ci fa il pelo e imbocca la rampa per la Pontina, direzione Roma. Il tempo di mandargli una sequela di insulti, impostare la curva che precede il sottopasso e ... sento uno stridio di freni, una botta, mio figlio vola in alto .... la testa pulsa, mi scopro ad urlare come mai ho fatto, la gola mi duole, lo vedo atterrare sul parabrezza, poi rotolare sul cofano e infine sull'asfalto, proprio davanti la macchina che finalmente ha terminato la sua assurda corsa.

Mia moglie, che si era fermata poco più avanti ad aspettarci, mi dice che ha visto una bici volare, ha mollato la sua ed è corsa: una tigre cui hanno toccato il cucciolo, voleva cavare gli occhi all'autista, che tentava improbabili spiegazioni. Da terra mio figlio, vista la scena, si affrettava a tranquillizarci. In effetti era andata molto bene, solo il malleolo rotto e nient'altro. Lui ci ha raccontato che, volando, ha avuto il tempo di pensare a come cadere, si è rannicchiato, ha tirato su la testa ed ha sfondato con il fondoschiena il parabrezza, poi è rotolato attutendo il colpo.

Morale, per parecchio non abbiamo avuto coraggio di riprendere la bici, poi ne abbiamo comprata una nuova al grande (la sua era distrutta) e abbiamo ripreso prudentemente a pedalare. Ad ogni rumore o frenata un tuffo al cuore. Fortuna che i ragazzi sono più bravi di noi a superare i traumi. Mio figlio ha preso ad andare in bicicletta al Majorana, noi abbiamo dovuto mettere da parte le nostre paure, ma ora che va su quattro ruote sono più tranquillo.

Il piccolo, al primo anno di liceo, è andato qualche volta in bici anche lui, ma in genere lo accompagna mia moglie.

La guerra contro i ciclisti ha ottenuto un altro successo.

Ancora tanti sinceri auguri per tuo figlio.

Giulio

 


Stevejo - Tue 02/10/2007 or 12:08

Cara Anna, innanzitutto un grande augurio di guarigione per tuo figlio (che tra l'altro è un caro amico di mia cugina). Io abito proprio sopra Via Tucci, e il giorno dell'incidente di tuo figlio ero a casa...mi si è gelato il sangue!!!

E infatti, è stato proprio questo incidente, l'ennesimo, a farmi sentire la necessità di scrivere l'articolo sulla pericolosità di Via Tucci e sulla necessità di interventi urgenti e drastici: /modules/news/article.php


Salvatore - Tue 02/10/2007 or 13:40

La legge prevede che ogni nuova strada deve avere una pista ciclabile e che in ogni strada oggetto di manutenzione straordinaria deve essere costruita una pista ciclabile. Purtroppo, come ormai ben sappiamo, a Latina la legalità non ha alcun valore. Proprio coloro che occupano la stanza dei bottoni sono i primi a irridere le leggi. Col pesce che puzza dalla capa, è facile comprendere perché stiamo letteralmente affogando nell’illegalità e nel degrado. 

Salvatore 


Vincenzo - Tue 02/10/2007 or 13:59
  • Ogni anno oltre 300 persone in bicicletta vengono UCCISE per la strada.
  • Ci sono invece oltre 12 mila ciclisti che VENGONO feriti.
  •  700 pedoni vengono UCCISI ogni anno
  • 19 mila  pedoni VENGONO feriti ogni anno.

Questi "crudi" numeri sono un bollettino di guerra......

 


anna - Tue 02/10/2007 or 23:24

Prima di tutto grazie per gli auguri sinceri di tutti voi e la partecipazione che ho sentito. Non è facile parlare di sé,  del proprio privato. Ho deciso di farlo pensando che potesse servire a qualcosa. A guardare questa città e aiutarci a migliorarla.

A Stefano che mi ha fatto smettere di respirare sapendo che era lì quel giorno:ti dispiace aiutarmi a ricostruire il fatto? Se hai informazioni o magari davvero visto la dinamica dei fatti, ti dispiace se ci sentiamo a parte, magari, se mi dai una mano a riempire quel tassello? 

Mio figlio non ricorda...

Avrei bisogno di particolari.... Se puoi.....te ne sarei grata…  (ho trovato il tuo indirizzo di posta)

Anna

 


Stevejo - Wed 03/10/2007 or 11:24

Anna, certamente. Come ti ho già detto per e-mail, sono a tua disposizione se posso aiutarti.

Non sono un testimone oculare, sono sceso in strada qualche minuto dopo l'incidente, però ho ascoltato più e più volte i racconti dei testimoni oculari, per cui posso tranquillamente raccontarti quello che so.

non farti problemi a chiamarmi, possiamo metterci d'accordo per vederci, posso raggiungerti io e viceversa.

Credo hai tutti i diritti di sapere come sono andate le cose e spero di poterti aiutare.

Un caro saluto,

Stefano 


Baol - Wed 03/10/2007 or 14:19

Apprendo solo ora quanto è accaduto ad Anna e mi unisco agli auguri già espressi per suo figlio; credo tu abbia fatto bene a raccontare quanto accaduto perché è giusto sensibilizzare l’opinione pubblica, dobbiamo  pretendere il rispetto della legge e, preso atto una volta per tutte che le nostre strade non sono affatto sicure per i ciclisti (e spesso neanche per i pedoni) dobbiamo impegnarci a promuovere iniziative senza aspettare di essere toccati direttamente, troppe volte si commette l’errore di sottovalutare pensando che, chissà perché, capiti sempre agli altri.

Un abbraccio ad Anna e alla sua famiglia

Francesca

Stevejo - Thu 04/10/2007 or 11:27
Salvatore ha scritto:

La legge prevede che ogni nuova strada deve avere una pista ciclabile e che in ogni strada oggetto di manutenzione straordinaria deve essere costruita una pista ciclabile. Purtroppo, come ormai ben sappiamo, a Latina la legalità non ha alcun valore. Proprio coloro che occupano la stanza dei bottoni sono i primi a irridere le leggi. Col pesce che puzza dalla capa, è facile comprendere perché stiamo letteralmente affogando nell’illegalità e nel degrado. 

Salvatore 
 

Salvatore, potresti indicarmi quel'è l'articolo del codice che parla di questa legge? E, magari, dove poterlo leggere?

grazie 1000

stefano 


Vincenzo - Thu 04/10/2007 or 13:39

Stefano, scusami se mi sostituisco a Salvatore!!

Trattasi dell'art.10 della legge 366/1998 che ti allego uno stralcio:

L’articolo 10 della legge 366/1998 infatti prevede,  lo sviluppo di piste ciclabili adiacenti alle strade di nuova costruzione (come anche a strade oggetto di manutenzione straordinaria), “salvo comprovati problemi di sicurezza”.

Vincenzo

Con un qualsiasi motore di ricerca puoi approfondire l'argomento

 

 

 

 


Stevejo - Thu 04/10/2007 or 17:39
Grazie Vincenzo, perfetto

Salvatore - Fri 05/10/2007 or 10:39
Ecco un link per la legge 366 del 19.10.1998: http://www.parlamento.it/parlam/leggi/98366l.html

Stevejo - Fri 05/10/2007 or 12:56
1000 grazie Salvatore

Vincenzo - Mon 29/10/2007 or 10:37

Prendendo spunto dalla notizia "Manutenzioni marciapiedi" ...

Effettivamente, si potrebbe proporre all'A.C. la realizzazione di piste ciclabili nel quartiere da realizzarsi sopra i marciapiedi (come prospettato da Stefano in Via Zanetti da Viale Kennedy a Vle Le corbusier - semaforo) nel tratto da Via Cherubini (parco giochi) fino oltre il ponte ligneo nei pressi della chiesa di Sal Luca.

Ovviamente nel lato mare dove, la presenza dell'oasi verde non comporta un traffico pedonale in quanto non sono  presenti abitazioni.

Cosa ne pensate ?????

VINCENZO

 

 


Baol - Mon 29/10/2007 or 12:51

Penso che sia una buona idea, credo si dovrebbe promuovere la realizzazione di piste ciclabile, come peraltro abbiamo evidenziato più volte. Ovvio che le stesse debbano essere realizzate nel modo più idoneo, tenendo conto della sicurezza.

Ciao

Francesca 

 


Stevejo - Mon 29/10/2007 or 13:13
Vincenzo ha scritto:

Prendendo spunto dalla notizia "Manutenzioni marciapiedi" ...

Effettivamente, si potrebbe proporre all'A.C. la realizzazione di piste ciclabili nel quartiere da realizzarsi sopra i marciapiedi (come prospettato da Stefano in Via Zanetti da Viale Kennedy a Vle Le corbusier - semaforo) nel tratto da Via Cherubini (parco giochi) fino oltre il ponte ligneo nei pressi della chiesa di Sal Luca.

Ovviamente nel lato mare dove, la presenza dell'oasi verde non comporta un traffico pedonale in quanto non sono  presenti abitazioni.

Cosa ne pensate ?????

VINCENZO

 

 

Vincenzo, colgo lo spunto dato dal tuo scritto per spiegare meglio cosa intendevo (in parte già scritto in altri post).

In molte città italiane (e straniere), per fare le ciclabili anche in zone centrali (dove non è possibile trovare lo spazio adeguato restringendo la carreggiata, x esempio), si usa realizzarle sui marciapiedi già esistenti, destinando il marciapiede a un lato della strada (dx o sx) a ciclabile, e lasciando il marciapiede a lato opposto a uso pedonale:  in questo modo, non si penalizzano neanche gli automobilisti (le carreggiate stradali rimangono le stesse, e così anche i posti auto).

In questo modo, le amministrazioni di altre città, quando devono rifare i marciapiedi su una starda, provvedono a mettere in pratica questo metodo: a mano a mano che rifanno le strade (e marciapiedi) costruiscono nuove ciclabili. In questo modo, permettono ai propri cittadini di utilizzare la bici non solo  x hobby, ma come reale mezzo di mobilità sostenibile alternativo alle auto (con tutti i benefici anche in termini di  inquinamento e  riduzione del traffico).

Ecco alcune foto: non mi pare che i marciapiedi della nostra città siano meno larchi di questi:

Roma:

http://img136.imageshack.us/img136/8490/romaciclabilerp7.jpg

http://img90.imageshack.us/img90/6540/romaciclabile2xp6.jpg 

Avevo in mente da tempo una cosa del genere...andando in biciclettta ho potutto fare bene caso alla larghezza dei marciapiedi a Latina...e ho fatto una mappa, mettendo in Verde chiaro le piste ciclabili già esistenti e nuove (quella su via del lido fino al mare), in Verde Scuro quelle già esistenti ma da rimettere a posto/manutentare (si trova sul tratto di via del lido, dal morbella fino quasi in centro), in Giallo i marciapiedi molto larghi (anche il doppio di quelli nella foto sopra), in Arancione quelli più stretti (come quelli nella foto sopra) ma che possono essere allargati a "Gialli", e in rosso  i pochi tratti in cui vi sono marciapiedi stretti che non possono essere allargati.

Fondamentalmente, il lavori per i tratti gialli consisterebbero semplicemente nell'asfaltare il marciapiede (con asfalto ciclabile...rosso), fare strisce ciclabili e posizionare eventualmente paletti neri x sicurezza dei ciclisti. La larghezza del marciapiede è più che sufficiente..abbondante direi

Per portare un tratto Arancione a Giallo (che cmq il tratto arancione, x la larghezza del maricapiede, già si presterebbe a essere reso ciclabile così com'è...in qual caso si tratterebbe di seguire quanto detto x i tratti gialli) , bisognerebbe spostare/togliere eventuali ostacoli (alberi, x esempio) o allargare il marciapiede (ad esempio andando a finire, parzialmente, in un parco o nello spazio che cmq ho appurato esserci).

Il tratto rosso, invece, non può essere allargato, ma può essere reso ciclabile anche così com'è, in quanto è cmq sufficiente per il passaggio in sicurezza di una bici (cmq si tratta, in genere, di tratti di pochi metri).  

Ecco il risultato, per la nostra città:

Latina Nord: http://img165.imageshack.us/img165/9240/latinanordciclabiliyx0.jpg 

Latina Sud:  http://img90.imageshack.us/img90/4899/latinasudciclabilipa2.jpg

Latina Q4Q5:  http://img90.imageshack.us/img90/7474/latinaq4q5ciclabiliig4.jpg

Con PAINT ho fatto anche un grezzo ma efficace esempio di tratti verdi scuri, gialli e rossi :

Esempio Tratti ARANCIONI: http://img504.imageshack.us/img504/7315/esempiociclabiliarancioni9.jpg

Esempio tratti Gialli e Verdi Scuri: http://img530.imageshack.us/img530/5106/esempiociclabiligiallevae1.jpg

Latina potrebbe avere, con questo metodo, una vasta rete di ciclabili, senza per questo ledere i diritti di automobilisti o pedoni...basterebbe, quando si rifanno i marciapiedi, rispettare questo metodo.

Un saluto a tutti,

Stefano 

 

 


davide - Mon 29/10/2007 or 13:37

Non capisco perchè la pista ciclabile di Via del Lido, tra lo stadio e la Pontina debba essere rifatta.. I marciapiedi sono amplissimi, e il ciclista pedala all'ombra dei platani..

Non capisco che razza di pretese avete.. Piuttosto pensassero ad estenderla fino alla circonvallazione e fino a Corso della Repubblica, passando per le ex Autolinee, piantando nuovi platani al posto di quei vecchi e malati alberi che ci sono attualmente.

ARKAN


Stevejo - Mon 29/10/2007 or 14:28
Arkan ha scritto: Non capisco perchè la pista ciclabile di Via del Lido, tra lo stadio e la Pontina debba essere rifatta.. I marciapiedi sono amplissimi, e il ciclista pedala all'ombra dei platani..


Arkan, quella di rifarla (nel senso di manutentarla) era la mia personalissima opinione, visto che quella pista ciclabile è fatta in mattoncini e non in asfalto (e quindi non è molto adatta per i pattini (una ciclabile è per bici ma anche x pattini); inoltre i mattoni, con il tempo, non sono più livellati, per cui la ciclabile è, in alcuni tratti,  sconnessa.

Però il fatto che si possa pedalare all'ombra dei platani piace molto anche a me, per questo dicevo che semplicemente bisognerebbe manutentarla (in questo senso, dicevo, rifarla).

saluti,

stefano 


Salvatore - Wed 23/01/2008 or 18:22

non sono queste foto la perfetta allegoria delle piste ciclabili latinensi?

Allegato: allegoria.1

Allegato: allegoria.2

Salvatore


Vincenzo - Wed 02/07/2008 or 13:45

Allegato: DSC06016.JPG

Anche se in ritardo..... ecco le immagini della pista ciclabile di Via del Lido (nei pressi delle rotonde della mediana)

 


MarmaLT - Thu 03/07/2008 or 04:51
Dunque, si deve entrare nella logica che la pista che viaggia sul marciapiede di via del Lido - da Via Quarto al ponte delle Pontina o Mediana, ecc.- viene 'riabilitata', deve essere acmbiata la normativa che la fede dichiarare 'non idonea'. Lo testimonierrebbe anche quell'attraversamento - già sbiadito - che fa da attraversamento di via dell'Agora. Ora due osservazioni: 1) Verranno tagliate le siepi che la fiancheggiano o si viaggerà 'schiaffeggiati' dal fogliame e rischiando che da dietro queste spunti  un'auto che entra nei passi carrabili fiancheggianti la strada; 2) Verranno sistemati e disciplinati gli scivoli per l'attraversamento delle strade che si immettino su via del Lido. 'Fuori post' qualcuno si preoccuperà di evitare il "parcheggio in pista".. ma questo è un'altro post.

Vincenzo - Fri 22/08/2008 or 14:35

Allegato: 03082008818.jpg

Non solo ciclabile.................

 


stefano - Sat 23/08/2008 or 17:03

Perlomeno i cavalli sono stati guidati fuori dala pista (da quello che si vede in foto). 

Stefano


Vincenzo - Mon 13/10/2008 or 18:31

Allegato: 12102008962.jpg

Allegato: 12102008961.jpg
.
 Da:   [Indirizzo email protetto, entra per vederlo]  Inviato:   lun 13/10/2008 20.24
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 Oggetto:   fontana pista ciclabile
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Egr.operatori dello sportello del cittadino,
vi segnalo con la presente mail che ormai da tempo  la fontanella che si trova all'interno della pista ciclabile di via del lido posta a circa metà del tragitto è da diversi mesi fuori uso (non funzionante).
Essendo la stessa molto utile ai numerosi frequentatori della pista ciclabile (pedoni e ciclisti) si prega di far provvedere alla opportuna riparazione.
Saluti
Vincenzo Spica
LATINA CICLABILE FIAB






Salvatore - Mon 13/10/2008 or 18:43

Ti pare che i vandali si lasciavano sfuggire la fontanella di via del lido?

Salvatore


Banzai - Thu 16/10/2008 or 06:46

Cari amici,

avete notato la qualità della fontanella?

Sembra di plastica e traballa quando spingi il pulsante per bere.

Con questo non vorrei criticare la scelta di quel tipo di fontanella,

ma considerato che Latina è luogo fertile di imbecilli che quando non hanno niente

da fare si divertono a distruggere il "bene" comune, credo sia opportuno

pensare ad un tipo diverso e più solido di realizzazione.

La pista ciclabile di via del Lido,

resta fino ad oggi l'OPERA pubblica più utilizzata

ed apprezzata dalla cittadinanza.

E' un segnale chiaro che gli abitanti di Latina

vogliono una città vivibile e dotata di un sistema

viario che consente le persone di poter uscire anche senza le auto

in totale sicurezza.

Spostandomi per la nostra città in bicicletta,

mi sono accorto dell'aumento delle persone che scelgono la bici per muoversi.

Un segnale importante, anche se la qualità dell'aria è veramente pessima,

soprattutto nelle ore di punta. 

Credo sia necessaria la chiusura del centro di Latina alle auto,

come in molte città italiane.

Una scelta impopolare ma che darà molti più risultati della pista ciclabile

in via del Lido.

Un abbraccio

Bruno 

PS: certo, non possiamo dire che stiamo facendo un buon lavoro come genitori....

COMO - I due minorenni che, secondo gli investigatori, domenica pomeriggio hanno fatto deragliare la motrice di un treno sulla linea Milano-Asso delle Ferrovie Nord all'interno della galleria di Ponte Lambro, nel Comasco, ieri sera hanno confessato.

Davanti a Polizia, carabinieri e genitori avrebbero confessato in lacrime di averlo fatto, ma senza un motivo preciso.


Vincenzo - Sun 09/11/2008 or 16:14

Allegato: 091120081040.jpg

E finalmente dopo un'ulteriore sollecito la fontanella della pista ciclabile di Via del Lido è stata riparata......

 

 


Vincenzo - Sat 29/11/2008 or 17:28
Questo è lo sconsolante spettacolo lungo la pista ciclabile di Via del Lido nei pressi del lavaggio auto:

Allegato: 231120081055.jpg

 


Salvatore - Sat 29/11/2008 or 17:35

Caro Vincenzo,

proprio oggi pomeriggio Latina Ambiente stava pulendo la pista ciclabile, con tanto di spazzatrice e ramazze.

Salvatore 


Vincenzo - Mon 08/12/2008 or 11:54
L'immagine si riferisce alla pista ciclabile di Via del Lido nel tratto prima della mediana (nei pressi di Via Milano):

Allegato: Pista ciclabile

Oltre alla spazzatura, si nota che le piante non consento il transito alle biciclette.

Vincenzo

 

 


- Mon 08/12/2008 or 13:14
Questo altro non è che il risultato della manutenzione in questa città, e di questa raccolta differenziata...Speriamo che prima o poi qualcuno nel Palazzo, ed anche tra i cittadini che lo sostengono,  se ne voglia rendere conto...

Vincenzo - Mon 08/12/2008 or 19:20

Antonella,

probabilmente per la manutenzione del verde hai ragione ma, per quanto riguarda la spazzatura,  la respopnsabilità è esclusivamente del cittadino e non Latina ambiente in quanto a pochi metri esistono dei cassonessi di tutti i colori.  Ma forse,  rimane troppo scomodo percorrere poche decine di metri ?

Vincenzo

 




anna - Wed 17/12/2008 or 18:11

Pochi minuti fa il presidente Lorenzo Bertuccio di Euromobility  ha indicato Latina come la città italiana a più alto tasso di motorizzazione. E poichè l'Italia lo è in Europa se ne deduce che ...... Latina è la città europea con la più alta presenza di auto.

Fantastico, eh???

 

Anna

 


davide - Wed 17/12/2008 or 18:18
x Vincenzo

Ma come?? Qualche settimana fà la pista ciclabile, tratto dalla Mediana a Via Nascosa, non era
stata ripulita dalla Cooperativa Tartaruga?

DAVIDE

Vincenzo - Wed 17/12/2008 or 19:36
davide ha scritto:
x Vincenzo
Ma come?? Qualche settimana fà la pista ciclabile, tratto dalla Mediana a Via Nascosa, non era
stata ripulita dalla Cooperativa Tartaruga?
DAVIDE

Ma in qualche settimana non hai idea di quanta acqua scorre sotto i ponti.................

Vincenzo

 




Salvatore - Sun 01/03/2009 or 19:27

Il 23 gennaio 2008 su questo stesso forum pubblicavo questa foto scattata a Via Nascosa:

 Oggi 1 marzo 2009 il segnale è esattamente allo stesso posto.

Più di un anno è trascorso, ma i nostri infaticabili dipendenti pubblici non hanno ancora trovato un minuto di tempo per raddrizzare un segnale stradale.

Intanto i progetti faraonici si accavallano ai concorsi di idee, mentre i fondi pubblici vengono ignobilmmente ed impunemente sprecati.

Che tristezza! Che vergogna!

Salvatore

PS: entro il 15 marzo andrò personalmente a porre rimedio alla latitanza dei nostri pubblici fannulloni.


Salvatore - Sun 01/03/2009 or 20:12
Da: salvatoreantoci [Indirizzo email protetto, entra per vederlo]
Oggetto: segnale stradale
Data: Sun, 01 Mar 2009 21:08:41 +0100
A: cittadino [Indirizzo email protetto, entra per vederlo]
Cc: contattaci [Indirizzo email protetto, entra per vederlo] 
  
Posta inviata 
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Gentilissime Operatrici,
Da più di un anno su Via Nascosa (tra Via Respighi e Via del Lido) il segnale stradale della pista ciclabile è a terra.
Vi prego di segnalare il fatto alle autorità competenti, informandole altresì che se il segnale non dovesse essere sistemato in tempi rapidi, provvederà il sottoscritto in base al principio di sussidiaretà.
 
Distinti saluti
 
Salvatore Antoci
 
PS: Si allegano due foto, una del 23 gennaio 2008 e una di oggi, 1 marzo 2009.
Allegato: 23.01.08.jpg (141 KB) 
Allegato: 01.03.09.JPG (240 KB) 

Salvatore - Thu 12/03/2009 or 10:26

Questa mattina, 12 marzo 2009, alle ore 09:16 abbiamo constatato che il segnale stradale di via Nascosa non era stato ancora ripristinato.

Ricordiamo a tutti che questo segnale giace in questa posizione da più di un anno (almeno dal 23 gennaio 2008, data in cui è stato da me fotografato per la prima volta). Ricordiamo inoltre che è stata fatta segnalazione allo Sportello del Cittadino in data 1 marzo 2009.

12/03/09 ore 09:16

Con una chiave del 13 e una scaletta, in tre minuti abbiamo ripristinato il segnale stradale e, speriamo, abbiamo messo una pietosa foglia di fico sulla vergogna di chi dovrebbe amministrare il territorio e non lo fa.

12/03/99 ore 09:19

Salvatore


Salvatore - Thu 12/03/2009 or 10:55

Da: "<[Indirizzo email protetto, entra per vederlo]>" <[Indirizzo email protetto, entra per vederlo]>
Oggetto: Re: segnale stradale
Data: Thu, 12 Mar 2009 11:50:45 +0100
A: [Indirizzo email protetto, entra per vederlo]
Cc: [Indirizzo email protetto, entra per vederlo]
 
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Gentilissime dello Sportello,
In riferimento alla mia mail del 1.3.09 riporto che in data odierna il segnale stradale non era ancora stato ripristinato da chi di dovere. Il sottoscritto ha provveduto in proprio a ripristinare il segnale.
Si prega codesto Sportello di seganlare a chi di dovere l'inaccettabile inadeguatezza ed inefficienza.
Allego 2 foto.
Distinti saluti.
Salvatore Antoci

Allegato: 12.03.09 prima.jpg (369 KB) 
Allegato: 12.03.09 dopo.jpg (331 KB) 


Salvatore - Fri 13/03/2009 or 12:08
Da: "Sportello del cittadino" <[Indirizzo email protetto, entra per vederlo]>
Oggetto: Re: segnale stradale
Data: Fri, 13 Mar 2009 12:51:31 +0100
A: <[Indirizzo email protetto, entra per vederlo]>
 
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Gent.mo,
come nostra consuetudine, la sua richiesta è stata inoltrata da questo sportello , in data 02.03.2009 tramite fax, n. prot.26/09 al Settore di competenza del Comune di Latina.
Cordiali saluti
 

- Tue 31/03/2009 or 07:47

Da Parvapolis

Pista ciclabile? No, grazie

«Disagi per le macchine e poca sicurezza stradale». E d'estate via del Lido è un inferno

È come un fiume in piena e come tutti sfocia nel mare… Il corso d’acqua in questione è Via del Lido, Latina. Questa è la sensazione dell’occhio che osserva; macchine, moto, motorini e a destra c’è lei, figlia dell’eco-architettura, la pista ciclabile. Tante sono le famiglie che passeggiano, tanti giocano sui pattini, tanti fanno sport, ed altri un giro in bici; ma tanti sono anche i residenti e gli esercizi commerciali della zona. Quanti dunque sono contrari e quanti favorevoli a questa struttura? Le opinioni raccolte sono molteplici e diverse.......................

http://www.parvapolis.it/page.php"justify">Scusate ma bisogna correre per forza con le macchine, le moto e di motorini? E poi sul lato destro di via del Lido a parte un bar, il lavaggio, un benzinaio, una stradina laterale e qualche imbocco da complessi residenziali non vedo tutte queste strutture abitative   e commerciali, certo doveva e poteva essere fatta più lateralmente e meglio ma potrei girare la cosa nel senso che per chi corre, cammina o va in bici (mica sono tutti corridori ciclisti) la vicinanza con gli idrocarburi non è proprio salutare (a proposito un motorino nucleare per la macchine o gli scooter smarmittati?). Una bella proposta una serie di autobus ecologici che insieme con l'unico tratto di metro che servirebbe, dal centro al mare (tanto che fretta ci sarebbe si va per diletto)   eliminerebbe quasi totalmente questo disagio.

Ve bene che c'è la crisi del settore auto ma iniziare un articolo (anche se termina dicendo che comunque è una buona idea) che ci sono disagi per le macchine ma su ma daiiiiiiiiiiii.


Salvatore - Tue 31/03/2009 or 09:55

Capite il paradosso a cui siamo giunti? "disagi per le macchine". Non sono più le macchine al servizio dell'uomo, ma l'uomo al servizio delle macchie, possibilemte creando loro (alle macchine!) meno disagio possibile. Ma sì, aboliamo le biciclette, vietiamo alla gente di cammiare a piedi, imponiamo a tutti di andare in SUV come ha proposto qualcuno sempre su Parvapolis qualche tempo fa. 

Salvatore


giucap - Wed 01/04/2009 or 10:34

L'appello è stato raccolto: presto tutto tornerà come prima e la pista ciclabile sarà solo un "brutto" ricordo.

Michele Nasso: «La strada tornerà larga come prima e d'estate termineranno i disagi»

Date un'occhiata a ParvaPolis di oggi (a meno che non si tratti di un pesce d'aprile).

Fortuna che l'articolista concede il diritto al brangogno: "La città tira un sospiro di sollievo, e i (pochissimi) ciclisti potranno comunque liberamente sfogarsi e darsi ragione tra di loro in qualche forum di quartiere."

E' la logica della "maggioranza"; per gli altri, almeno per ora, resta la possibilità di lamentarsi, tanto non cambia niente. Questo è il concetto corrente di democrazia.

Ma il parvapolisiano si riferiva a questo forum?

Giulio

 


- Wed 01/04/2009 or 12:32
Probabilmente vivo in un'altra città..perchè di latinensi impegnati a strapparsi i capelli perchè contrari alla pista ciclabile io non ne ho incontrati! Di contro,  molti l'hanno sempre considerata, da subito, raffazzonata ed inadeguata alle necessità. Che Nasso ci dica che la maggioranza dei cittadini non la voglia, rientra nello stile dell "maggioranza" a cui appartiene, che spaccia il sistematicamente il parziale per il tutto, perchè tanto non è che trovi particolari ostacoli in questa pratica.....Sono andata a leggere l'edizione odierna di Parvapolis...francamente, per contenuti, mi è sembrata un complessivo pesce d'aprile....ma, conoscendo i nostri polli, temo che purtroppo non sia così!!

Salvatore - Wed 01/04/2009 or 14:20

(...)

"La città tira un sospiro di sollievo, e i (pochissimi) ciclisti potranno comunque liberamente sfogarsi e darsi ragione tra di loro in qualche forum di quartiere."

(...)

...allora, con il loro permesso, lasciatemi sfogare su questo sito di quartiere e lasciatemi dire che sono allibito dalla protervia di Nasso. Capisco che lui al posto della pista ciclabile ci farebbe volentieri una lunghissima palazzina per meglio esporre i suoi rombi, ma prendere a calci il buon senso e stropicciare la realtà dei fatti mi sembra un insulto all’intelligenza della gente e un insopportabile atto di arroganza. Sarà lui (Nasso) a detestare la pista ciclabile e a considerarla un intralcio alla libera circolazione delle auto e dei SUV (ed è liberissimo di pensarla come gli pare) ma almeno dovrebbe avere il buon gusto di riconoscere che ci sono alcuni cittadini (pochi forse, ma non “pochissimi”) che ritengono che la pista ciclabile sia utile e la utilizzano regolarmente.

Del resto chiunque percorre Via del Lido rispettando i limiti di velocità, può agevolmente constatare che ci sono tantissime persone che la utilizzano giornalmente per andare in bicicletta, coi pattini e a piedi (mentre chi sfreccia a 120 all’ora avrà qualche problemino a notare questi fastidiosi dettagli!).

Pur con tutti i suoi limiti, (ricordo ancora quando andammo con Renato Malinconico a misurare Via del Lido con la rulletta metrica per vedere se c’era lo spazio per farla più larga) penso che la pista ciclabile sia una delle poche (forse l’unica!) cosa buona fatta dall’amministrazione Zaccheo e Zaccheo bis.

La pista ciclabile fu all'epoca fortemente voluta da Guercio (lungi da me difenderlo, ma bisogna riconoscere le cose per quello che sono) che è ancora un Assessore in carica, quindi le ruspe di Nasso penso che dovranno aspettare ancora un po’… magari ci riprovi col pesce di aprile del 2999. 

Salvatore

http://www.parvapolis.it/page.php


davide - Wed 01/04/2009 or 16:43
X Nasso e Zaccheo

Ruspe?? Ma mandassero a demolire quello schifo di enorme lottizzazione abusiva che è il tratto di costa compresa tra Capoportiere e Foceverde! L'unica cosa brutta di quella pista ciclabile sono i new jersey, che secondo me andrebbero colorati con graffiti raffiguranti atmosfere estive e marine..

E poi dove #CENSURA# corrono tutti? Per vedere quello schifo di case abusive che con i loro scarichi abusivi inquinano i canali Colmata e Mastropietro e di conseguenza il mare?

DAVIDE

- Wed 01/04/2009 or 20:26

Mi sembra che questa tanto vituperata pista l'altra domenica fosse strapiena di pedoni, corridori, ciclisti ecco il problema è che credo siano troppi la strada andrebbe TUTTA riservata a loro.

Ma tutti quelli che ora parlano contro la pista mi pare che erano nella stessa maggioranza quando Zaccheo l'ha voluta fortemente il dubbio che mi viene non è che siano tutti diventati da liberisti a seguaci della teoria macroeconomica di Keynes bisogna che il comune spenda soldi per costruire una pista ciclabile per poi spenderne altri per raderla al suolo così tanto per far muovere l'economia, ma se stanno tanto insistendo sulla pista vuol dire che in quella zona si vuol muovere qualche interesse importante questi non parlano e non fanno nulla per nulla, altro discorso sarebbe stato si può farla meglio LA FACCIAMO MEGLIO ed invece adesso si capisce da chi è venuto l'input per quell'articolo dell'altro giorno.


LANCIAMO DA QUI UN SONDAGGIO 


Kla - Wed 01/04/2009 or 21:04
Parvapolis = 1 Aprile

- Thu 02/04/2009 or 06:39

Ma quale pesce d'aprile io vedo una vera e propria campagna contro l'ambientalismo che parte dal governo centrale e scende giù fino alle amministrazioni più piccole,  ma volete mettere delle occasioni di guadagno del genere rifare completamente tutta via del lido comprare quelle vecchie case lungo l'asse demolirle e farle diventare tre volte di più e poi qualcuno dovrebbe spiegare che anche nelle associazioni che si sfogano su portali di quartiere c'è gente che vota e che perdipiù abita in quelle case coi rombi (credo che all'architetto sia stato pagato solo il primo progetto).

Oltre a lanciare un sondaggio da questo portale sulla pista ciclabile si potrebbe fare una ripresa sia in una bella giornata festiva che in una feriale ed inserirla nel sito, io ho visto molta gente che nei giorni feriali corre e cammina su quella pista, e quando farà più caldo alle 19 o alle 20 ci sono sempre gruppi di persone che ci vanno, l'ho detto è fatta male  ma far passare il messaggio che per rilanciare l'economia bisogna cementificare e comprare SUV si va verso una strada errata e pericolosa o forse c'è bisogno di cementificare per comprare SUV?

Intanto visto che nelle sedi istituzionali non si ha voce in capitolo penso che i forum di quartiere (dove tra parentesi abitano la maggior parte dei politici locali) possano dare occasione di far vedere le cose come stanno veramente e non come vogliono che appaiano.Anche trasmissioni come Reporter sono di una rete (la terza) che nemmeno viene vista da tutti eppure danno molto ma molto fastidio se si viene indirettamente citati vuol dire che la formica solletica e da fastidio all'elefante.

Tra parentesi credo che molti di noi non facciano parte di alcuna associazione ciclistica e non mi pare proprio che ci si dia ragione uno con l'altro tuttaltro


- Thu 02/04/2009 or 08:55

Per chiudere è abbastanza chiaro che come molte altre notizie la stessa sia una bufala ma nello stesso tempo è chiaro che a quelli di Parvapolis quella pista da molto fastidio come anche questo portale ma che gli avete fatto?

 

 


giucap - Thu 02/04/2009 or 08:58

Caro Roccia,

secondo me i sondaggi o le foto dell'utilizzo contano assai poco nella visione politica dei nostri amministratori. Per quante persone possano rispondere o si possano contare sulla pista, saranno sempre uno zero virgola degli aventi diritto al voto.

Certo che, andando avanti con questa concezione del mito della maggioranza, si potrà avverare il motto di Freak Antoni, "Mangiate merd@. Milioni di mosche non possono avere torto".

Giulio

 


Kla - Thu 02/04/2009 or 11:40
giucap ha scritto:

Caro Roccia,

secondo me i sondaggi o le foto dell'utilizzo contano assai poco nella visione politica dei nostri amministratori. Per quante persone possano rispondere o si possano contare sulla pista, saranno sempre uno zero virgola degli aventi diritto al voto.

Certo che, andando avanti con questa concezione del mito della maggioranza, si potrà avverare il motto di Freak Antoni, "Mangiate merd@. Milioni di mosche non possono avere torto".

Giulio

 

Certo che "milioni di mosche non possono aver torto quando mangiano mard@" se oltrettutto almeno il naso se l'otturano al momento di votare.

 


Vincenzo - Sat 04/04/2009 or 14:43

Probabilmente trattasi di accordi tra costruttori interessati:  Picca le costruisce,  Nasso le demolisce,  Picca le ri-costruisce,  Nasso le ri-demolisce ecc.ecc...................... e il cittadino paga sempre in tutti i casi.

 

 


Baol - Sat 04/04/2009 or 15:14

Ma no, è solo un pesce d'aprile, uno molto puzzolente... ehehe Questa politica da mercato ittico è esilarante!!! ahahahahhahahahahh


anna - Tue 07/04/2009 or 09:21

Più che altro ci si augura che si tratti di un pesce d'aprile ma dubito che i nostri regnanti abbiano così spiccato senso dell'umorismo.

Piuttosto mi chiedo chi ci abita lungo via del Lido o chi ha intenzione di andarci ad abitare o a costruire, che progetti ci sono in ballo.

Magari qualcuno sta prevedendo la costruzione di qualche mega centro commerciale e relativi parcheggi sul lato della pista ciclabile... e allora si che si capisce tutto questo crescente fastidio verso il popolo non certo esiguo di ciclisti pattinatori e passeggiatori. Non c'è niente di peggio di una barriera umana in tuta e scarpe da ginnastica per le mire speculative della nostra classe dirigente...... specie quando non consuma, non compra, non spende... anzi si incontra, mantiene in forma il corpo e la mente e prende il sole senza pagare nessun biglietto...

Sì, pericolosi siamo! Anche perchè siamo noi utenti della pista una forza senza appartenenze. Quindi ancora più minacciosa.


Vincenzo - Sun 07/06/2009 or 16:27

SENZA PAROLE.......... pista ciclabile

 


Vincenzo - Sat 08/05/2010 or 18:26

Pista ciclabile nei pressi del "Grassi" di Via Padre sant' Agostino....

Allegato: PISTA 1

Allegato: PISTA 2


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