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In questi giorni siamo subissati di notizie sul "Lodo Mondadori". Ma mai nessuno che ci spiegasse cos'è un lodo. Consultando Internet ci imbattiamo in articoli di giornale che menzionano gli altri lodi "berlusconiani", ma mai tutti insieme perché la lista sarebbe troppo lunga: lodo Ciampi, lodo Maccanico, lodo Schifani, lodo Maccanico-Schifani, lodo Castelli, Lodo Alfano...
Alla voce "lodo" il Grande Dizionario della Lingua Italiana fondato da S. Battaglia (Torino UTET) ci dice: "Decisione con cui un arbitro o un collegio di arbitri dirime (non di rado in via equitativa) una controversia; sentenza arbitrale. - Anche: compromesso, accordo fra parti aventi interessi contrastanti." E lo Zingarelli: "Lodo = Decisione assunta da arbitri sull'esito di un arbitrato che può acquisire efficacia esecutiva con decreto del tribunale."
Il lodo Mondadori, il lodo Alfano, e tutti gli altri lodi sono di questo tipo?
Che ce lo spieghino. Spesso il "lodo", ma solo sul piano linguistico - vedi il lodo Alfano - è una truffa. Truffa linguistica, sì, truffa minore, ma truffa comunque.
Io mi domando: è troppo chiedere un'Italia senza troppa infamia e senza troppi "lodo"?
Claudio Antonelli (Canada)
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