Chiamarli "nuovi quartieri" è ormai un eufemismo... I quartieri Q4 e Q5 di Latina, che qualcuno ha forzatamente voluto ribattezzare con i nomi, rispettivamente, di: "Nuova Latina" e "Nascosa", (mai entrati nell'uso comune) sono nati più di trent'anni fa, agli inizi degli anni '80 (e qualche abitazione, anche prima)...

ma la storia del degrado urbano, prevalentemente legata al mancato completamento di alcune opere di urbanizzazione primaria e secondaria (strade, illuminazione, marciapiedi, etc. etc.), della gestione del verde pubblico e dell'assurdo sistema di raccolta rifiuti, è ancora lì a ricordarci l'inefficienza e la sciatteria con le quali le precedenti amministrazioni comunali hanno gestito il bene pubblico da queste parti...(se poi aggiungiamo l'inciviltà di molti nostri concittadini, il gioco è fatto)... 

Un bene pubblico che, a onor del vero, non si è mai capito quanto sia ancora pubblico e quanto privato (ricordate la famosa questione dei consorzi di urbanizzazione, mai definitivamente risolta?).

In ogni caso, troppo tempo è passato senza che nessuno sia mai intervenuto in maniera efficace ed i risultati della negligenza delle amministrazioni precedenti sono sotto gli occhi di tutti.

Basta infatti percorrere il sottopasso di Viale P.da Palestrina verso l'interno del quartiere Q5, per rendersi conto della situazione:

marciapiedi mai completati, ulteriormente devastati dalle radici di piante e di alberi mai curati, erba alta 3-4 metri, immondizia gettata a terra dai soliti incivili, a creare barriere architettoniche impossibili da evitare anche per chi non affetto da disabilità fisiche...

In altre parole un degrado inverosimile, difficile da spiegare a chi ti fa la domanda:  "ma non erano quartieri nuovi questi?"

E allora, ancora una volta ti chiedi se quei cittadini che avevano scommesso (ed investito) sulla nascita di un'area comunale nuova, dotata di servizi, strade, marciapiedi, illuminazione e tutto ciò che in altri Paesi è considerata semplicemente "la norma", abbiano ancora voglia di ascoltare quei politici che presto si affacceranno da queste parti (anch'io abito in Q5) a proclamare il loro intervento per risolvere e/o migliorare questa situazione...

mi auguro davvero che i rappresentanti dei partiti che hanno amministrato questa città, provino almeno quel pizzico di vergogna che non gli permetta di chiedere ancora voti ai residenti dei quartieri Q4 e Q5 e soprattutto, non provino a raccontare strane storie senza alcuna assunzione di responsabilità.

Temo però che, alcuni di loro, avendo due parti del corpo molto simili (una è la faccia) proveranno comunque a farsi avanti...

A quel punto, però, ai cittadini che daranno ancora seguito alle loro richieste, vorrei dedicare una frase che mi ripeteva sempre mia Madre, tipica di molte persone anziane, ma che pochi, evidentemente, hanno ancora ben compreso:

"ognuno ha quel che si merita!"

Ferdinando Cedrone