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Anonimo
Inviato il: 30/7/2007 13:06
Tra il dire ed il fare.......

Vorrei fare qualche considerazione su un paio di notizie apparse sui giornali in questi ultimi giorni , che  prendono l’avvio dalla cronaca sulle conseguenze dell’uso di stupefacenti, soprattutto cocaina, che pare essere il must del momento. La prima è quella riguardante gli avvenimenti nel bergamasco, dove moltissime persone sono rimaste “intossicate” per uso di cocaina tagliata male, alla quale pare fosse stata aggiunta atropina: per qualche giorno la “contabilità” degli intossicati ha occupato le pagine dei giornali accompagnata, con grande risalto, dai commenti sulla tossicità dell’atropina, seguiti da esortazioni a non consumare coca perché, per la presenza della tossica sostanza, poteva risultare fatale (!): “finalmente” ieri i titoli parlavano di “fine emergenza cocaina all’atropina”. Forse ho qualche qualche difficoltà di comprensione!! A me quello che ha fatto impressione ( per l’ennesima volta peraltro..) è il numero di tossicodipendenti, da cocaina, oltre che da tutto il resto.. che esistono, non il fatto che questa partita fosse tagliata male!! Il problema a mio avviso è il consumo tout court! Un uso, che ormai è quasi “normale”, di   sostanze che alterano le percezioni ed i comportamenti, e che soprattutto, al di là delle scelte dei singoli, causano gravissimi danni alla società; il problema, secondo me, non è che ci possa essere un rischio maggiore o minore a seconda della “miscela”! Ed alla luce di questo mi sconvolge la definizione “fine dell’emergenza”….ma che messaggi passano dai media? Sempre per rimanere in tema, pur allargando il campo: ieri è comparsa la notizia, un po’ più pruriginosa, di una “signorina” che ha avuto un malore, in un albergo al centro di Roma, dopo aver assunto stupefacenti durante un festino, che aveva come partecipanti una sua “collega” ed un parlamentare della Repubblica. Oggi il parlamentare in questione ha rivelato sulla stampa la sua identità, l’appartenenza ad un partito (l’UDC..), il suo stato di famiglia (sposato, due figli ed un’ altro in arrivo..)  smentendo l’uso di droghe, insomma dando la sua versione dei fatti etc. etc., e soprattutto ha dato la notizia di aver presentato le sue dimissioni al partito, poiché non vuole assolutamente danneggiarlo. Dalla lettura di molte testate, che hanno riportato la notizia, non è dato sapere se ha rassegnato anche le dimissioni da parlamentare…..Ma non era più logico, e normale,  che  prima di pensare a non arrecare danno al “partito”, avesse pensato a rispettare la dignità dei cittadini, soprattutto dei  suoi elettori,  che magari lo hanno votato perché lui (e il suo partito..) è  fra quelli che si dichiarano strenui difensori  della famiglia, dei figli, dei diritti umani, contro tutte le droghe, lo sfruttamento della prostituzione e cosi via, e si fosse dimesso dal Parlamento?....invece di praticare, a spese della comunità, quello contro cui predica…..

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massimo74
Inviato il: 30/7/2007 22:34
Registrato: 21/1/2007
Da: Latina
Messaggi: 509
Re: Tra il dire ed il fare.......

La maggior parte delle volte mi capita di trovare i post di Antonella molto precisi nelle argomentazioni e condivisibili nel contenuto. Quindi Antonella mi scuserà se questa non è una di quelle. :)

Nel post precedente si nota un certo stupore rilevando che nel messaggio dei media si ponga l’attenzione sulla fine dell’emergenza atropina e non sul consumo tout court. In realtà mi pare che ultimamente i media hanno trattato abbastanza assiduamente il problema cocaina, dando spazio anche a statistiche attraverso analisi di campioni di acqua di fiume, e prelievi a sorpresa a parlamentari -anch’essi, come abbiamo avuto modo di ricordare- specchio della società.

Poi ci sarebbe da tener presente, a mio avviso, quale notizia e quando essa è degna di diffusone per i mass-media. Parola d’ordine è la novità. Voglio dire che i TG e i giornali non si preoccupano di ricordare ogni giorno l’alto consumo di cocaina. Semmai fanno più notizia i casi di atropina, circostanza nuova nel panorama comunicativo. In realtà ciò capita sempre. Basti pensare all’Iraq. All’inizio era sufficiente un morto per suscitare titoli di copertina, poi 2, poi 4, ed ora solo una strage di decine di persone trova posto nell’ambito di una edizione di TG.

Ciò perché se i mass-media comunicassero ogni giorno: “ci sono stati 2 morti in Irak e l’uso di cocaina rimane alto in Italia”, nessuno, personalmente neanche io, li seguirei più, in quanto non avrei alcuna intenzione di sorbirmi costantemente qualcosa che già conosco ampiamente.

Tranne rare eccezioni, questa è l’informazione, non l’informazione italiana dico, ma l’informazione in via generale. Difficilmente credo possa cambiare. Il modo più corretto, opportuno e conveniente di fare informazione è argomento assai interessante e complesso,ma costituisce tutt' altro argomento.

La vedo un pò diversamente anche per quanto riguarda la miscela. Infatti la cocaina viene tagliata più volte con diverse sostanze da tipi non proprio affidabili. Ciò vuol dire che non è difficile percepire un pericolo aggiuntivo di non poco conto se si consiedera che ci si trova nelle mani di persone, le quali non si farebbero certamente scrupoli a produrre una miscela ancora più mortale. Questo sia per eventuale mancanza di sostanze "neutre" da poter miscelare sia per semplice errore o disattenzione.

 

Poi sulla notizia pruriginosa del “disinvolto” Parlamentare dell’UDC. 

 

Certo, la “scappatella” dell’Onorevole non rappresenta sicuramente l’apoteosi della coerenza.

Però non sarei in questo caso esageratamente moralista. Credo che una buona parte degli italiani e tra questi anche dei parlamentari, tradiscono le proprie mogli spesso pure con prostitute. Credo oltretutto che ognuno non debba pagare più di quanto si meriti.

Nel caso dell’Onorevole, oltre alle dimissioni accettate dal partito, sconterà parecchi meritati problemini familiari, oltre che una sicura gogna pubblica a cui non potrà certo sottrarsi.

In ogni mi sembra anche di capire dalle parole di Volontè, che tra poco sarà sostituito nella sua carica di Parlamentare.

Non sarei d’accordo nel contribuire a fare diventare un mostro chi sbaglia, magari anche solo per una volta, anche se pesantemente.

Da cittadino, non mi sento da poter attribuire al deputato qualcosa di così grave o scandaloso da considerarsi estremamente nocivo per la società.

Semmai lo considero un episodio isolato di bassa condotta morale ricadente nella sfera privata, come tanti altri. 

Massimo de Simone

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Kla
Inviato il: 31/7/2007 8:39
Utente
Registrato: 24/11/2005
Da: Latina
Messaggi: 1672
Re: Tra il dire ed il fare.......

Tutto cio' che accade intorno alla droga dal punto di vista morale, dell'informazione, dei miliardi di euro in gioco e della svalutazione degli individui come persone e' ALLUCINANTE, stiamo arrivando a livelli da Overdose di tutto cio'.

In aggiunta, rammento che pochissimo tempo fa' (a seguito episodio IENE) leader di partito (esempio Casini) propongono legge per sottoporre i parlamentari previo AVVISO a controlli antidoping. Il tutto si commenta da solo.

Per quanto riguarda il comportamento morale dei nostri rappresentanti a mio modo di vedere, se il parlamentare che si e' intrattenuto per due notti con due "ragazze" (una delle quali non ha retto la droga) fosse stato mandato in parlamento anche con il mio voto per i valori che diceva di rappresentare (famiglia, chiesa, campagne contro la droga etc.), ebbene dopo la prova di incoerenza che ci ha dato, mi verrebbe voglia di sbatterlo fuori dal parlamento a calci nel di dietro.

salutoni

 


----------------
Kla >))°> J

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giucap
Inviato il: 31/7/2007 9:24
Registrato: 13/1/2006
Da:
Messaggi: 827
Re: Tra il dire ed il fare.......

Sul problema droghe e sballo non ho le idee molto chiare, anche perché mi sembra che manchi sempre un tassello: l'alcool. Ma qui si affronta un aspetto che sembra culturale (la mitizzata cultura italica o addirittura occidentale?). Parecchi genitori guardano con orgoglio il figlio, preferibilmente maschio, che si tracanna la prima "ombretta", quando non lo hanno svezzato a latte e grappa, ma poi urlano allo scandalo se sentono odor di spinello, incuranti del fatto che ne uccide di più l'etilismo che ogni altro tipo di droga (anche con i "danni collaterali" legati agli incidenti d'auto). Con il che non voglio minimizzare il problema tossicodipendenze, mi piacerebbe però che fosse affrontato nel suo insieme.

Per l'aspetto "vizi privati pubbliche virtù". mi scandalizza molto di più la proposta dell'On. Cesa di aumentare le indennità ai parlamentari per il ricongiungimento familiare!

Il "povero" Mele, beccato solo per il malessere della sua accompagnatrice, aveva già qualche trascorso discutibile (processo in corso per corruzione e concussione; pare che i soldi servissero per andare a giocare al casinò). Nonostante questo, il partito dei grandi valori cristiani lo aveva candidato in posizione sicura (con le liste bloccate il partito sceglie chi viene eletto), ma si sa i voti, come la pecunia, non hanno odore. Ora fanno le verginelle e chiedono le dimissioni dal partito, ma a scusante della marachella citano la lontananza e la solitudine dell'onorevole fuori sede.

A questo riguardo, riporto uno stralcio dell'articolo di Stella (quello de "La Casta") preso dal sito del Corriere di oggi:

E l'«indennità tentazioni»? La pensata di Lorenzo Cesa spalanca ai già vezzeggiati politici nostrani nuovi orizzonti. Per evitare che un parlamentare in trasferta a Roma ceda ai pruriti e metta le corna alla moglie con una squillo, come Cosimo Mele, gli italiani si dovrebbero far carico di aumentare il suo stipendio per il «ricongiungimento familiare».
Un’idea, diamogliene atto, fantastica. Che darebbe vita a un frizzante dibattito d’aula. Questo diritto al ricongiungimento, concetto in genere utilizzato per gli immigrati che dopo anni di lavoro in Italia vorrebbero essere raggiunti da moglie e figli rimasti in un’isola delle Filippine o sulla peruviana Cordillera Negra, vale per tutti o solo per chi ha la famiglia che abita oltre Viterbo e Frosinone? Vale per le mogli regolarmente sposate o anche per le compagne more uxorio? Possono bastare altri 4.190 euro (4.678 a Palazzo Madama) come quelli dati per stipendiare i portaborse o sono pochi? È dura, vivere a Roma! Chi potrebbe mai negare a queste spose e conviventi (per i parlamentari iDico ci sono già) deportate nella capitale un appartamento in cui vivere dignitosamente in centro storico? Mobili e lampadari su misura dei propri gusti? L’abbonamento a Sky per le lunghe giornate di seduta assembleare? I viaggi in treno o in aereo anche, eventualmente, per la diletta prole? Una domestica per dare una mano in casa, un reparto di pronto intervento elettro-idraulico per i guasti, una baby-sitter per i pargoletti, una tessera per andare al cinema gratis?
Direte: che razza di idea! Attenzione: c’è chi vi accuserebbe di qualunquismo. Preso atto che la capacità di resistere alla carenza di sesso di un deputato del suo partito cattolico è molto più ridotta di quella di Sharon Stone e non supera una manciata di giorni (l’ha detto il Mele in un’intervista: «Questa storia non c’entra niente coi valori della fami glia. Non posso essere un buon padre e un buon marito solo perché dopo cinque giorni fuori casa mi capita un’occasione?») Lorenzo Cesa ha detto proprio così. Testuale: «Si parla tanto di costi della politica, ma al parlamentare bisognerebbe dare di più e consentire il ricongiungimento familiare. Perché la vita del parlamentare è dura, la solitudine è una cosa molto seria». Certo, c’è chi dirà che, come denunciò Giulio Andreotti tre anni fa, «si lavora in aula solo tre giorni la settimana, dal martedì al giovedì».
Chi ricorderà che un mucchio di volte, in questi anni, è capitato che la maggioranza andasse sotto o che provvedimenti importanti saltassero per mancanza di numero legale solo perché, al giovedì sera o al venerdì, troppi deputati e senatori avevano già preso l’aereo per tornarsene a casa. Chi sottolineerà che nell’ultima legislatura, per fare un esempio, le sedute a Montecitorio sono state 749 in 1.735 giorni: tre alla settimana. Chi calcherà la mano precisando che nei primi sei mesi del 2005, per prendere un periodo a campione, le sedute tenute di venerdì si contano sulle dita di una mano. Chi noterà infine, come dice un’inchiesta dei radicali diffusa ieri da Ugo Magri, che gli eletti alla Camera dell’Udc marcano mediamente visita a una votazione su quattro. Insomma: se l’irredentista irlandese Bobby Sands riuscì a resistere 66 giorni senza mangiare, prima di morire in carcere a Belfast, un deputato nostrano non può resistere in astinenza tre giorni la settimana?
Penso che ogni ulteriore commento risulti superfluo: il Titanic procede spedito verso l'iceberg, e nei saloni di prima classe si propongono nuovi brindisi e nuovi svaghi.
Giulio
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Anonimo
Inviato il: 31/7/2007 12:35
Re: Tra il dire ed il fare.......

X Massimo

 Tranquillo che non mi offendo...ci mancherebbe, ma il senso del mio post (certamente un pò raffazzonato nella forma da rendere poco comprensibile la sostanza..) era   quello di far notare le incongruenze "pelose", non proprio secondarie, tra quello che si dice e quella che è la "pratica" delle cose dette (o scritte..). Ma nel caso della stampa,   passare al "livello successivo" ,come giustamente fai notare tu, per attirare l'attenzione sopìta, "normalizza" la tragedia reale: non ha quasi più importanza che si assuma cocaina a tonnellate o che in Iraq muoiano in media tot persone al giorno...la "gravità" degna di attenzione è la presenza di atropina o l'attentato  occasionale che fa 50 o più morti tutti insieme...il resto è metabolizzato e quindi non esiste più!!! Non  mi sembra una responsabilità da poco diffondere quest'impostazione mentale! Quanto all'onorevole poco onorevole, lungi da me creare il mostro...ci pensano da soli!!! E neppure coltivare pruriti vari....ma...per semplificare....mi disturba non poco che  un qualsiasi imbroglioncello possa permettersi il lusso di sfruttare gli ideali (si può dire ancora?) o i valori di qualcuno per diventare parlamentare (e quindi avere la possibilità di decidere anche per me..),per poi godersela a suo piacimento (non ho mai parlato di colpa o di sbaglio!!) per di più a spese della comunità. Il corollario alla vicenda lo ha raccontato Giucap nel suo post, e credo che non abbia bisogno di altri commenti, ma per quello che mi riguarda,  tenevo a rimarcare  che ciascuno può e deve essere libero di seguire i propri desideri, ma chi riveste un ruolo "elettivo" dovrebbe essere un pochino più coerente con quello che "predica"....altrimenti nella vita si può sempre fare altro!

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renatosd
Inviato il: 31/7/2007 13:23
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Re: Tra il dire ed il fare.......

L'altro ieri un conoscente è partito per l'america solo per poter legittimamente aspirare e sperare di avere un figlio con l'inseminazione artificiale ... cosa dire a questi signori che sbandierano la loro morale bacchettona per impedire la libertà degli altri e poi fare il loro porco comodo con tutti i privilegi e senza ritegno .... preferirò sempre vedere due gay che si amano e baciano al colosseo che questo signore che bacia la moglie, limita la mia libertà, se vuole ha già i dico come esclusiva riservata ....e poi va a mignotte la sera

renato

 


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La stupiditą e la disonestą dei nostri nemici non deve essere una giustificazione della nostra cecitą (Lev Trotsky)

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Salvatore
Inviato il: 31/7/2007 14:08
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Re: Tra il dire ed il fare.......
giucap ha scritto:

...Per l'aspetto "vizi privati pubbliche virtù". mi scandalizza molto di più la proposta dell'On. Cesa di aumentare le indennità ai parlamentari per il ricongiungimento familiare!...

Caro Giulio, mi hai preceduto solo perché ero in volo! Quando ho letto la notizia sulla proposta del (dis)onorevole Cesa, mi ha colto un misto di incredulità e indignazione. Non posso credere che certa gente sia così sfacciata. Non posso credere che qualcuno riesca a fare proposte talmente indecenti, scevri da ogni ritegno e da ogni inibizione.

Nonostante i compensi vergognosamente alti che si concede la nostra pessima classe politica, il (dis)onorevole Cesa (la cui uscita è di gran lunga più scandalosa e indecente della scappatella di Mele)  non ha dubbi: per evitare che i nostri poveri parlamentari cadano in tentazione che facciamo? Aumentiamogli lo stipendio!

 

Per un fatto simile Bill Clinton rischiò l’impeachment; il (dis)onorevole Mele rischia invece un aumento di stipendio. Sono veramente disgustato dall’arroganza, dalla sfrontatezza e dall’impunità della nostra classe politica (tranne qualche rara, rarissima eccezione naturalmente, prima che mi saltate addosso e mi accusate di generalizzare).

 

Salvatore

 


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Kla
Inviato il: 6/9/2007 7:18
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Re: Tra il dire ed il fare.......

Dopo la proposta di Cesa di aumentare i compensi ai parlamentari costretti a Put..ne solo perche' alcuni colleghi (ridicoli porcellosi) non possono portarsi la famiglia a Roma, aspettiamoci che Casini chieda una riapertura dei casini (non lo fara' mai per non mettersi nei casini), sarebbe bello per Mele che in questo modo non solo avrebbe l'aumento di stipendio ma saprebbe anche dove continuare ad andare...

Mele si e' dimesso dal Partito ma non si e' dimesso da Parlamentare, personalmente mi aspettavo il contrario.

 Salutoni

P.S. nomino Cesa e Casini anche perche' sono due leader di partito e Casini alle proposte di Cesa non si e' pronunciato e non si e' neanche pronunciato sulle NON dimissioni da parlamentare di Mele.


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Kla >))°> J

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Anonimo
Inviato il: 13/10/2007 10:32
Re: Tra il dire ed il fare.......

Nell'articolo  , tratto da Repubblica, credo si possa trovare  una chiave di lettura della situazione dell'Italia. Il comportamento assunto dalla protagonista della denuncia, sia quando sottostava a "donare",   sia quando decide di  rivelare "pretese" non proprio legittime del generale  (... e solo  perchè si è sentita abbandonata e tradita), credo che possa essere esteso a  molte più persone: perchè troppi, finchè traggono un qualsiasi vantaggio, alimentano l'illegalità!

Gabriella Bottone, 67 anni, un passato alla Gucci e moglie di un militare
Ha fatto causa all'ex comandante generale della Guardia di Finanza

"Speciale pretendeva orologi e argenteria
per anni ho pagato, ora rivoglio tutto"

di CARLO BONINI

ROMA - Sostiene la signora Gabriella che le spigole di Passo Rolle non sono state un inciampo. Perché "Roberto Speciale è sempre stato ossessionato dalla roba. Dall'idea del potere come privilegio". Gabriella Bottone è una donna di 67 anni dai modi e il portamento eleganti. Nipote di una medaglia d'oro, moglie del generale della riserva Gualberto Peri. Per oltre dieci anni, Gabriella e Gualberto sono stati amici di Roberto Speciale e della moglie Maria Antonietta.

Ne hanno frequentato la casa, le feste, le cene. Fino a quando non si sono sentiti "traditi". Gabriella, a metà anni '90, era stata testimone chiave di importanti inchieste condotte dalla Procura militare di Roma su episodi di malversazione nell'Esercito. Una scelta - racconta - che avrebbe pagato con "minacce", "aggressioni" e quasi due anni di vita sotto scorta. Con "l'umiliazione" inflitta al marito di un congedo "senza avanzamento di grado, come pure avrebbe avuto diritto". Roberto Speciale, allora, era sottocapo di Stato Maggiore. "Dopo averci usato per una vita, ci abbandonò. Ora, non mi voglio vendicare, ma far sapere a chi è stato affidato per anni prima il grado di sotto capo di stato maggiore e poi di comandante generale della Guardia di Finanza".

Come ha conosciuto Speciale?
"A metà anni '80 lavoravo alle pubbliche relazioni della 'Gucci'. Avevo rapporti istituzionali con lo Stato Maggiore dell'Esercito cui facevo applicare sconti del 50 per cento sulla merce acquistata per occasioni di rappresentanza. Speciale era tenente colonnello. Mi avvicinò e mi disse che aveva bisogno di foulard. Cominciammo a frequentarci. E dai foulard si è passato ad altro"


Cosa vuole dire?
La signora Gabriella estrae da una ventiquattro ore una lista dattiloscritta con tanto di protocollo e bolli di deposito giudiziari. Si legge: "Bicchieri da acqua e da vino in argento marca "Brandimarte"; bicchieri da liquore in argento (6) "Brandimarte"; vassoio grande in argento martellato con frutta ai lati "Brandimarte"; vassoio rotondo in argento con bordo di rose e nomi incisi "Brandimarte"; cornice in argento con specchio "Brandimarte"; oliera in argento e cristallo "Brandimarte"; caraffa da un litro in argento "Brandimarte"; cestino da pane tipo paglia in argento "Brandimarte"; litro in argento "Brandimarte"; orologi di varie marche, di cui due in oro, uno per Roberto Speciale, uno per il figlio; collana in oro con croce; collana di perle per la moglie; anello in oro con tre pietre per la figlia; antico porta vaso cinese; vestiti, scarpe, slips; piatti da parete 'Versace'".

E questa lista cosa sarebbe?
"E' l'inventario di merce che, nel tempo, il generale Speciale ha ricevuto dalla sottoscritta e per la quale la sottoscritta ha pagato dal primo all'ultimo soldo. Lui chiedeva e noi, per evitare ripercussioni negative, lo accontentavamo. Sono arrivata al punto di acquistare un paio di mocassini che aveva chiesto e di doverli cambiare perché, dopo averli provati in ufficio, li sentiva un po' stretti. Voleva gli si comprassero persino le mutande. Non le dico poi mio marito, un ufficiale che ha servito in Albania e Somalia. All'epoca, lavorava al comando "Ftase" (Forze Alleate terrestri Sud-Europa) di Verona. Lo spaccio era duty-free. E allora giù a chiedere scatole di antichi toscani e stecche di sigarette. E bottiglie di whisky. Ordinava direttamente lui e poi si occupavano del resto la sua segretaria di allora, Concetta Giuliano, o il suo segretario, il maresciallo Romani. Entrambi, a quel che mi risulta, sistemati al Sismi una volta assunto il comando della Finanza. Si occupavano anche dei biglietti per la tribuna di onore della Juve dove spesso andava il figlio del generale, Massimo. All'epoca sottotenente a Torino e poi finito al Sismi".

Lei dice che non erano regali. Ma forse il generale li riteneva tali.
"Questo lo deciderà il tribunale civile di Roma dove pende una mia causa contro Speciale per ottenere indietro parte di questa merce. Vedremo. Ma il motivo per cui le mostro la lista è per dimostrarle che Roberto è ossessionato dalla roba. E dal cibo. Il pesce a passo Rolle mi ha fatto ripensare a cosa arrivava dalla Sicilia nella sua villa alle porte di Roma".

Cosa?
"Pesce, aragoste, frutti di mare. Spiedini di carne siciliani. Montagne di marzapane. Era cibo buonissimo. E quando andavo via, spesso, mi dava anche la "mappatella", come direbbero a Napoli, con i fruttini di marzapane, che mi piacevano moltissimo".

Magari erano regali anche quelli. Oppure merce regolarmente spedita da altrettanto regolari fornitori.
"Io non ho controllato se avessero una bolla di accompagno. Ma, per dire il tipo, so per certo, ad esempio, cosa accadde un giorno in cui mio marito fu convocato in gran fretta alla Difesa. Speciale gli mise in mano un bustone in cui c'erano due leoni d'argento alti una settantina di centimetri, simbolo della brigata "Aosta" di Messina, che lui aveva comandato per un anno. Speciale disse: "Fateci qualcosa. Se potete "scioglierli" da Brandimarte per farne dei sottopiatti...". Ero fuori di me. Presi quei due leoni e li feci depositare al monte dei Pegni. Forse sono ancora lì".

(13 ottobre 2007)

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Salvatore
Inviato il: 13/10/2007 17:47
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Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672
Re: Tra il dire ed il fare.......

Cara Antonella,

è quello che sostengo io da sempre!

Salvatore


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