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Sei in: Off Topic >> Petizione contro i condannati in parlamento e non soloRegistrati per inviare messaggi

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Stevejo
Inviato il: 21/4/2007 14:43
Registrato: 26/3/2007
Da: Latina
Messaggi: 542
Re: Petizione contro i condannati in parlamento e non solo

X Baol:

Francesca, hai perfettamente ragione, se già nelle nostre istituzioni ci sono condannati, come si possono fare leggi che siano veramente un deterrente e che poi puniscano equamente i colpevoli di reati?

Se ci sono corrotti a fare le leggi, come si può pensare che si facciano leggi veramente punitive della corruzione, reato di cui, tra l'altro, la mafia è la prima "utilizzatrice"? E quindi come si può pensare di combattere veramente la mafia? Ma questo è solo uno dei 1000 esempi che si possono fare, dal falso in bilancio (che poi crea crack tipo Parmalat e Cirio, di cui i + colpiti sono i dipendenti e i piccoli azionisti) etc...?

Ed è proprio x questo che abbiamo deciso di indire questa petiizone.

 

X tutti:

Volevo farvi leggere un post sul blog di Beppe Grillo, che è un "aggiornamento" dei corrotti in parlamento, fatto da travaglio nel 2006...post che si va ad aggiungere a quanto già detto da KLA...buona lettura:

http://www.beppegrillo.it/2006/07/i_magnifici_ott.html

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Stevejo
Inviato il: 1/5/2007 22:48
Registrato: 26/3/2007
Da: Latina
Messaggi: 542
Re: Petizione contro i condannati in parlamento e non solo

Ciao a tutti,

 

per maggiore chiarezza e trasparenza, visto che sto ricevendo diverse e-mail di dubbi in tal senso, vorrei spiegarvi il perché anche senza la raccolta degli estremi dei documenti di identità, tale petizione ha comunque valore legale.

 

Mi scuso fin da ora x la lunghezza del post, ma è necessario dare tutte le spiegazioni necessarie.

 

Le firme raccolte non avrebbero validità legale neanche con la raccolta, insieme ai dati già richiesti, di un numero di documento.
Questo perchè, per avere valore legale, le firme e gli estremi dei documenti devono essere prese in presenza di un pubblico ufficiale delegato a farlo, che accerta e certifica la validità delle firme.

Questo, a meno che le firme non vengano presentate in parlamento direttamente da un parlamentare, che se ne fa garante.

Tutto questo, però, per la nostra petizione non è importante, in quanto, dai regolamenti "circa le petizioni" del senato:

**************
Articolo 140
Petizioni

1. Pervenuta al Senato una petizione che richieda provvedimenti legislativi o esponga comuni necessità, il Presidente ha facoltà di disporre che venga accertata la sua autenticità e la qualità di cittadino del proponente, salvo che la petizione sia stata presentata di persona da un Senatore.

2. La petizione viene quindi comunicata in sunto all'Assemblea e trasmessa alla Commissione competente per materia.

Articolo 141 (1)
Esame delle petizioni.

1. Le petizioni che hanno attinenza a disegni di legge già assegnati a Commissioni sono inviate alle Commissioni stesse e discusse congiuntamente ai disegni di legge.

2. Delle altre petizioni le Commissioni competenti possono deliberare, previa nomina di un relatore, la presa in considerazione o l'archiviazione. Nella prima ipotesi, se non viene adottata un'iniziativa legislativa ai sensi dell'articolo" 80, la petizione viene trasmessa a cura del Presidente del Senato al Governo con l'invito a provvedere.

3. Al presentatore della petizione viene in ogni caso data comunicazione della decisione adottata dal Senato.

***************
E della camera:

***************
Art. 109  

[ Parte II: Procedimento Legislativo; Capo XXV: Delle Petizioni ]

1.Le petizioni pervenute alla Camera sono esaminate dalle Commissioni competenti.

2.L'esame in Commissione può concludersi con una risoluzione diretta ad interessare il Governo alle necessità esposte nella petizione ovvero con una decisione di abbinamento con un eventuale progetto di legge all'ordine del giorno.

3.Quando sia presentata una mozione su una o più petizioni, il testo della petizione è stampato e distribuito conGiuntamente al testo della mozione relativa.
*********

E da quanto si evince da questo documento del 2003 di una  commissione parlamentare rigurado a una petizione presentata in quell'anno alle camere:

http://www.camera.it/_dati/leg14/lavori/bollet/200310/1002/html"sottotitolonotizia">  (ossia sia possibile certificarne l'autenticità e sia poi atto dovuto dei presidenti sottoporla all'esame di una commissione) non c'è bisogno di raggiungere un limite minimo di firme o di accertare l'autenticità di tutte le firme raccolte, ma basta soltanto che venga accertata l'autenticità della sola firma del proponente.  

Basta quindi adempiere alla procedura di certificazione legale della firma del proponente, per dare valore legale all’intera  petizione.

Per assurdo, una petizione presentata con una sola firma accertata e una presentata con 1.000.000 di firme accertate avrebbero lo stesso valore legale e godrebbero, per legge, degli stessi diritti.

 Ma ovviamente non avrebbero lo stesso valore politico. (inteso come “forza” della petzione)  

Ma il valore politico non è dato dal numero di firme autenticate raccolte, ma soltanto dal numero di firme raccolte, a prescindere che siano autenticate o meno.

La procedura di autenticazione è lunga e farraginosa, e non è possibile farla a livello capillare su tutto il territorio. In questo modo riusciremmo a raccogliere ben poche firme, il che azzererebbe il valore politico della petizione.

Allo stesso modo, raccogliere le firme con anche un numero di documento renderebbe la raccolta cmq più difficile, anche se indubbiamente di meno che raccoglierle autenticate: molte firme potrebbero non essere raccolte perchè chi vuole firmere non ha dietro un documento, o non ha sufficientemente tempo per aspettare che venga raccolta anche la sua firma (raccogliere anche gli estremi del documento richiede sicuramente più tempo che il non raccoglere anche quel dato).
Si rischierebbe quindi di perdere preziose sottoscrizioni, senza ottenere nessun miglioramento sul valore legale della petizione.
Infatti, il numero di documento, senza autenticazione di pubblico ufficiale, potrei inventarmelo o potrei copiarlo e firmare a nome di un'altro e a sua insaputa.

Visto che noi puntiamo a raccogliere il maggior numero possibile di sottoscrizioni (e quindi a facilitare il più possibile la loro raccolta, al fine di dare alla petizione il maggior peso politico possibile) e che la loro autenticazione non è necessaria ai fini della validità legale della stessa, per la nostra petizione basta raccogliere le firme con i "soli" nome, cognome, firma, indirizzo (con città) e data di nascita. )  

Ovviamente è meglio far compilare i campi della sottoscrizione dal firmatario stesso, in modo tale che le firme siano distinguibili per calligrafia e non possano quindi risultare  palesemente falsificate.  

Spero quanto detto possa chiarire eventuali vostri dubbi in proposito…dubbi che cmq sarebbe più che legittimo porsi, e mio dovere chiarire

Un caro saluto e un immenso grazie per il vostro aiuto nella raccolta firme,


stefano

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