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Autore Discussione
Anonimo
Inviato il: 11/7/2007 20:02
Infatti l'avevo suggerito come cura "omeopatica"!!
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Anonimo
Inviato il: 13/7/2007 22:02

Perdonami Giulio ma non riesco a trovare il punto in cui affermo che bisogna operare una distinzione. In effetti ciò appare improponibile quando si viene condannati in base a prove false o per malafede di qualche magistrato senza scrupoli (bada bene che ho detto qualche in quanto non amo generalizzare).

Quando ciò avviene, per i motivi più vari (interessi, persecuzione, vendetta, ecc.), si fa in modo da rendere la realtà falsa quanto più possibile verosimile. Questa verosomiglianza determina quel fumus che spinge molti spesso a "generalizzare".

Sapendo che esistono queste realtà viene da pensare che sia molto probabile che qualcuno dei presunti colpevoli/condannati che siedono in Parlamento siano in realtà innocenti. E' difficile dire chi ... ma qualcuno ci sarà (secondo me).

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giucap
Inviato il: 16/7/2007 8:22
Registrato: 13/1/2006
Da:
Messaggi: 827

Gianni, tu avevi scritto "bisogna vedere chi effettivamente sia colpevole e chi no". Io sono partito da lì per vederne le implicazioni concrete.

Nel nuovo messaggio concludi "E' difficile dire chi ... ma qualcuno ci sarà (secondo me)".

Parli anche di "presunti colpevoli/condannati", ma forse volevi intendere "colpevoli presunti condannati": quando un tribunale si è espresso la condanna è un fatto oggettivo, ma la colpevolezza, secondo il tuo ragionamento, solo presunta.

Le mie domande rimangono tal quali, ma provo a riformularle in sintesi: e quindi che si fa? Tutti innocenti perché magari qualcuno lo è veramente? Ma allora vale sempre o solo per gli organi elettivi? E' questo che ho scherzosamente chiamato "garantismo al quadrato": pur se dichiarato colpevole all'ultimo grado di giudizio, la colpevolezza è solo presunta. I miei interrogativi vertono semplicemente sulle conseguenze di questo principio.

In pratica cercavo di capire operativamente, anche ammettendo la possibilità o anche la certezza che ci possano essere alcuni erroni (figurati, con me apri una porta spalancata!), come si procede.

Certo, sarebbe una riforma della giustizia di ben altro spessore rispetto a quelle approvate o in corso di approvazione!

Però mi sembra che un tale principio si allontani da altri che oggi sembrano andare per la maggiore: rapidità del giudizio e certezza della pena, senza sconti.

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Baol
Inviato il: 16/7/2007 12:54
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Registrato: 14/12/2005
Da: Q4
Messaggi: 1069

Io continuo a pensare che, tornando a parlare terra terra, uno prima si risolve le sue pendenze e poi si candida, si tratta di rispetto per la carica istituzionale e per il ruolo che si va a rivestire… anche se fossi innocente, in attesa di provare la mia innocenza, reputerei la carica istituzionale di primaria importanza, sentendomi un servitore dello Stato non riterrei di poter assolvere adeguatamente a questa funzione con delle questioni in sospeso con la giustizia... torno a ripetere che io la intendo come una questione di rispetto del ruolo e del suo significato… una questione di sensibilità ... e ribadisco: visto lo spettacolo offerto da una buona parte dell'attuale classe politica, temo che la sensibilità scarseggi e sia stata offuscata dall'arroganza del potere... anzi, a questo punto c'è chi abusa della carica istituzionale per trarne vantaggi personali.

 

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giucap
Inviato il: 16/7/2007 13:40
Registrato: 13/1/2006
Da:
Messaggi: 827

Francesca, la tua posizione è piena di buon senso, ma non comporta obblighi o divieti per chicchessia.

Quanto alla speranza che la situazione possa migliorare da sé, la mia sensazione è che la "casta" stia bene così come sta, e viva con leggero fastidio le recenti punzecchiature dei sudditi, fidando comunque che si tratti di una moda passeggera. In fin dei conti siamo noi stessi che li mandiamo lì, con la "legge porcata" magari più indirettamente, ma alla fin fine non sono affatto convinto che gli elettori siano migliori degli eletti.

Il problema sollevato da Gianni potrebbe implicare qualcosa di diverso, anche se non ho ancora capito cosa.

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Salvatore
Inviato il: 17/7/2007 7:32
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Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672
giucap ha scritto:

...ho avuto l'infelice idea di iniziare a leggere "La Casta" (...) Un bel mal di fegato! L'impressione è che non se ne esca...

 

 

Anche io sto leggendo "la casta" e provo lo stesso sconforto di Giulio. Apparentemente non c'è via d'uscita da questo sistema totalmente corrotto e dal funzianamento distorto. Con un pizzico di pessimismo a volte penso che l'unica possibile via d'uscita potrebbe essere la bancarotta del nostro Paese (un po' come è avvenuto in Argentina) Solo che dopo che si fa? si ricomincia coi soliti giochi?

Salvatore

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Salvatore
Inviato il: 17/7/2007 7:41
Staff
Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672
giucap ha scritto:

 

...Quanto alla speranza che la situazione possa migliorare da sé, la mia sensazione è che la "casta" stia bene così come sta...

...ma alla fin fine non sono affatto convinto che gli elettori siano migliori degli eletti...

 

Caro Giulio,

la casta è un cancro che sta divorando il Paese e, come ogni cancro, finchè ha delle cellule da divorare sta bene. Peccato che qui sta finendo la "trippa per i gatti" e allora la nostra casta-cancro non starà più tanto bene.

Per quanto riguarda il tuo secondo punto (che gli eletti non sono peggiori degli elettori) con me sfondi una porta aperta: io infatti ho sempre sostenuto che noi abbiamo la classe politica che ci meritiamo. Noi siamo un popolo privo di senso civico e fondamentalmente disonesto. La classe politica italiana è l'espressione somma di questo nostro modo di essere.

Salvatore

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Anonimo
Inviato il: 18/7/2007 7:25
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giucap
Inviato il: 18/7/2007 9:18
Registrato: 13/1/2006
Da:
Messaggi: 827

Ieri pomeriggio sono andato all'Hotel Europa per l'incontro sul referendum elettorale, organizzato dal Centro Studi Tomassini.

Relatore il Prof. Guzzetta, presidente del comitato per il referendum.

Pur riconoscendo che il referendum non può, da solo, correggere le distorsioni del sistema, e che la situazione appare veramente senza sbocchi (ha citato anche il libro "La Casta"), Guzzetta ha giustamente posto l'alternativa tra rassegnazione e provare a fare qualcosa.

I tre quesiti proposti, con sapienza giuridica, vanno a toccare due punti della "legge porcata" che, una volta abrogati (perchè il referendum solo questo può fare), potrebbero stravolgere nei fatti la legge stessa: 1) eliminazione del premio di maggioranza per le due camere (quindi due quesiti) anche per le coalizioni di partiti e 2) eliminazione delle candidature multiple.

L'affermarsi della prima modifica spingerebbe implicitamente verso il bipartitismo, in quanto il premio andrebbe al partito di maggioranza relativa e non più alle accozzaglie più o meno organiche di partiti.

Il secondo caso limita il criterio di cooptazione, che è il contrario della democrazia: si viene eletti per scelta dei partiti e non degli elettori, col gioco delle rinunce, pur rimanendo il meccanismo (per me sciagurato) delle liste bloccate.

Non è molto ma sarebbe già qualcosa, il che, come noto, è pur sempre meglio di niente.

Pur avendo in passato esternato la mia posizione critica verso l'inflazione nell'uso dello strumento referendario, ritengo che in questo caso non sussitano alternative valide: se aspettiamo che la casta si autoriformi stiamo freschi!

Giulio

P.S.: forse il post è un po' fuori tema, ma mi è sembrato che gli ultimi messaggi spostassero l'attenzione su problemi più generali

 

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Baol
Inviato il: 18/7/2007 11:49
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Registrato: 14/12/2005
Da: Q4
Messaggi: 1069
Appunto, l'alternativa è proprio tra rassegnazione e provare a fare qualcosa... così come ho più volte ribadito, meglio qualcosa che niente! Intanto apprendo dalle pagine di Latina Oggi che probabilmente il numero degli assessori salirà da 12 a 14 per accontentare la nuova Dc e l'inossidabile Alessandra Mussolini e, sempre secondo l'articolo, il tutto dovrà avvenire in fretta, prima che il Governo vari la norma per la riduzione degli esecutivi degli enti locali... se, e ribadisco se ciò corrispondesse al vero allora sarebbe la prova evidente che l'idea di ridurre i costi della politica non fa molta presa su questa amministrazione, così come fino ad ora non mi pare abbia fatto presa sui vari Governi che si sono alternati, nessuno escluso... staremo a vedere.... ma la rassegnazione mai. 
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