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Eluana Englaro e l'essere umano

By: Freddy

Freddy - Tue 10/02/2009 or 23:52

Mi permetto di aprire una discussione sulla quale sono state già spese molte parole in tutti i programmi televisivi, radiofonici, sui quotidiani ed anche sul web, ma non ancora su questo portale.

Per quanto possibile vorrei tentare di affrontre l'argomento partendo però da un punto di vista totalmente diverso, motivo per il quale ho voluto titolare la discussione "Eluana Englaro e l'essere umano".

Premetto che non godo di alcuna certezza in merito all'argomento, ne sono tra quelli convinti assertori che la fine di Eluana sia stata giusta o sbagliata.

Prendo invece l'argomento toccando per così dire un tasto ancora più scottante, quello dell'importanza della razza umana all'interno della totalità degli esseri viventi.

Per i credenti, si tratta probabilmente di un argomento scontato, del quale neanche discutere, ma per i non credenti (perchè esistono anche quelli) o per gli incerti (chiamiamoli così) non mi pare sia stato dato molto spazio nelle pagine e pagine scritte su questa vicenda.

Insomma, il caso Eluana, si affonta solo e soltanto partendo dal presupposto che la razza umana (così come afferma la religione cattolica) è al centro dell'universo, ogni cosa ed ogni altro essere vvente, sono a suo servizio.

In tal senso è ovvio quindi che la vita di un solo essere umano, se pur in uno stato vegetativo, possa scatenare così tanta attenzione, al punto da far dimenticare le migliaia di bambini che muoiono di fame in tutto il mondo, i tanti animali che vengono quotidinamente vivisezionati, maltrattati e sfruttati (tanto siamo tutti sicuri che nessuno di loro percepisce emozioni) le tante piante che bruciano per cause dolose etc. etc..

Io non ho sentito nessuno affrontare il tema in questi termini e l'unica spiegazione che mi sono dato è che se qualcuno lo facesse verrebbe immediatamente considerato ateo! Sbaglio?

Eppure, se ci pensate bene, dare maggiore valore agli altri esseri viventi, spostare cioè la razza umana dal centro dell'universo al gradino più alto della scala degli esseri più intelligenti, dotati cioè di maggiore materia celebrale,  porterebbe automaticamente la nostra specie, quella umana, ad essere più legata. In altri termini, se ci fosse poca differenza tra un uomo ed una scimmia (ad esempio) figuriamoci tra un uomo nero ed uno bianco, tra un cristiano ed un mussulmano, tra un palestinese ed un ebreo...!

...volerci invece completamente distanziare da tutto e da tutti, signifca porre le basi per una competizione interna e fraticida.

E' per tale ragione che ora vi farò  una domanda che molti certamente non approveranno, ma che non riesco a trattenere:

E' giusto che per  Eluana siano state spese così tante parole, sia sceso in campo l'intero parlamento, si sia usato il fatto per mettere tutti d'accordo nel trovare una legge che metta pace ad anime e coscienze, ed abbia riempito la bocca di milioni di Italiani per giorni e giorni, anzi per anni, mentre per un animale vivo e vegeto che prova emozioni, forse sentimenti (pensate ad una mamma con i propri cuccioli) e che invece viene strappata alla vita dagli stessi esseri umani con ignobili barbarie (pensate ai cuccioli delle foche nei ghiacciai dell'antartico o a tante atre situazioni simili), se ne parli solo di rado e a latere di qualche TG, insomma è mai possibile che un situazione come quella in cui si è ritrovata Eluana, non ci faccia riflettere sul fatto che esistono miliardi di miliardi di altri esseri viventi, di stelle di pianeti, di galassie e che dare eccessiva importanza ad un essere umano tenuto in vita (?) per 17 anni da un mezzo artificiale è forse un pò esagerato?

No che non è esagerato, si dirà, noi siamo esseri umani!

freddy


- Wed 11/02/2009 or 07:48

Il mio pensiero è espresso qui e non torno più su una vicenda che è stato solo oggetto di sciacallaggio politico e mediatico

/modules/newbb/viewtopic.php"justify">se vogliamo parlare di testamento biologico, di staminali, di fecondazione assistita bene, per quanto mi riguarda è l'ultima volta che scrivo didella Englaro. Eluana è anche il simbolo di chi ha voluto fare le cose nell'ambito della legge e della legalità e dei desideri della persona, se si voleva aggirare il problema bastava firmare e portarsela a casa come accade a molti. Perchè chi si chiede se ha sofferto durante questi 4 giorni (cosa improbabile) non si chiede che cosa abbia potuto soffrire in 17 anni di silenzio, tubi e medicine. Le idee sono tutte da rispettare sia quelle delle persone che vogliono essere ad oltranza tenute sospese (pensate a chi si fa ibernare) e chi invece non vuole. A volte in molti c'è anche la non accettazione della morte ma la stessa morte fa parte della vita.  


giucap - Wed 11/02/2009 or 09:50

Mi sembra che Freddy prenda solo spunto dal caso Englaro per porre un problema filosofico generale, una delle domande alla base del nostro vivere, e cioè "chi siamo" (da dove veniamo e dove andiamo, ma soprattutto perché, li vedremo magari un'altra volta).

Le religioni monoteiste "strutturate" danno una risposta simile a quella descritta da Freddy, magari dottamente argomentata.

Ma per i credenti "fai da te" (quelli che prendono solo una parte della dottrina, o uno spirito generale o una fede indefinita), per i dubbiosi, per gli agnostici e per gli atei dichiarati, queste risposte non bastano.

Personalmente propenderei per la distinzione biologica: mammifero di genere umano (homo sapiens). Frutto dell'evoluzione, tra l'altro uno dei più recenti, se non distruggerà prima il pianeta che lo ospita probabilmente continuerà ad evolvere (pollici maggiorati da play station, orecchie con auricolari wifi incorporati e chi ha più fantasia più ne metta).

Frutto di una combinazione tra le migliaia di miliardi possibili è quindi figlio del caso, così come la vita di ciascuno (pensate anche solo alla lotteria dello spermatozoo!).

Certo è una visione semplicistica e assai poco consolatoria, anche per questo le religioni riscuotono discreto successo (immagine e somiglianza di Dio suona molto meglio).

Trattandosi di un animaletto ha i suoi istinti, le sue pulsioni. Tra questi anche un naturale interesse per quanti appartengano alla sua stessa specie, che poi si estende, anche se con minor vigore, a specie percepite come simili: mangio volentieri il pesce ma mai mi sognerei di "assaggiare" il delfino. Del resto anche i cani sono molto più attratti da altri cani che, ad esempio, da uccelli o cavallette.

Viene percepito un sentimento di "fratellanza" con i propri simili, tale per cui generalmente la morte di un uomo ci colpisce molto di più di quella di qualsiasi altro essere vivente. Anche se non sempre e non in tutte le culture è così.

Alcune religioni e sette orientali, considerando l'uomo come parte integrante del mondo animale e credendo nella reincarnazione, anche in altre forme di vita, impongono ai loro fedeli il vegetarismo (non vorrei mangiarmi mio zio che è morto due anni fà!) e addirittura in India una dottrina impone di spoverare lo spazio prima di posarvi il piede camminando, ad evitare l'uccisione accidentale di qualunque essere vivente.

Ciò non toglie che nella quasi totalità dei casi, un po' in tutto il mondo, le notizie e gli eventi che coinvolgono gli umani siano molto più seguite di quelle relative ad altri esseri viventi o all'ambiente in generale. Può piacere o meno, ma è un fatto e non credo che sia semplice individuare un responsabile di questa situazione.

Giulio

 


- Wed 11/02/2009 or 12:56
Capisco il ragionamento e l'interrogativo di Freddy, io che, a margine,  penso ad una mia fede simil-panteista, ma voglio in parte andare O.T., per rimanere solo un altro attimo sulla vicenda Englaro: secondo me questo vergognoso "spettacolo" che è stato messo in onda praticamente da ogni parte, nulla aveva a che fare con Eluana! La sofferenza sua e della sua famiglia, la vita, la morte, l'essere umano e l'eutanasia e chi più ne ha più ne  metta...non interessavano nessuno! L'unica cosa che, con questa scomposta mole di azioni e dichiarazioni si voleva, e si vuole, soffocare, è semplicemente il libero arbitrio!!!! Come in tutte le dittature.............

renatosd - Wed 11/02/2009 or 13:44

LIBERO ARBITRIO ..

si concordo il Libero arbitrio è la più grande conquista dell'umanità, forse è proprio lo spartiacque tra l'essere pensante e l'essere per essere, è la minaccia più grande per tutte le religioni e per tutte le dittature;  il Libero arbitrio questa cosa incontrollabile che non ha colore politico è l'istanza più eversiva, il Libero arbitrio che ti porta a scegliere come vivere, dove vivere, con chi vivere, con chi dividere i tuoi affetti e la tua sessualità, come morire e il tutto senza lasciarsi condizionare dai dogmi di chi vuole decidere per te cosa è vita e cosa no, cos'è naturale e cosa è contronatura, cosa è morale e cosa è immorale, qual'è il tuo posto e quale no. Alcuni signori vogliono che tu creda che se c'è qualcuno che sceglie per te è meglio perchè è più qualificato per farlo e quando proprio non ci riescono ti portano a credere che la cosa migliore per te è una posizione passiva ... il non scegliere. Ma il libero arbitrio non contempla la passività e la non scelta è una scelta come tutte le altre, segue il principio azione-reazione ... la passività comporta un azione e una conseguente reazione al pari di tutte le altre con la "piccola" controindicazione che l'effetto può essere gestito al meglio da chi ha interesse, tu la subisci con la falsa convinzione che a determinarla non sia stato tu. Mai privarsi dell'essenza del nostro essere "il libero arbitrio" ... il giorno in cui rinunciamo al libero arbitrio allora si che siamo già morti.

renato


Kla - Wed 11/02/2009 or 14:38

I nostri padri le cose che state dicendo probabilmente, anzi sicuramente, le sapevano e non a caso se ne sono ricordati quando hanno scritto l'articolo 3 della Costituzione Italiana.

"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."

Quanti vorrebbero oggi convincerci che non è più così sono solo biechi individui con il delirio di onnipotenza che si ergono a padroni di tutto e di tutti e la loro massima ambizione e quella di trattare il prossimo come cose proprie, quindi vanno anche oltre la limitazione del libero arbitrio altrui.

 


Freddy - Wed 11/02/2009 or 16:36

Condiviso molte delle cose dette ma, se me lo consentite, vorrei tornare un pò più sul tema iniziale.

Sono d'accordo sul 90% delle cose dette da Giulio tranne (forse) sull'ultima frase, nella quale afferma:

"Ciò non toglie che nella quasi totalità dei casi, un po' in tutto il mondo, le notizie e gli eventi che coinvolgono gli umani siano molto più seguite di quelle relative ad altri esseri viventi o all'ambiente in generale. Può piacere o meno, ma è un fatto e non credo che sia semplice individuare un responsabile di questa situazione"

qualcuno diceva "tutto è relativo" e secondo me anche la su citata affermazione rientra in questo assioma (o quasi).

Non sempre infatti le faccende umane sono le più seguite, semmai lo sono quelle che più circondano la nostra sfera di affetti, di fatto per me è più importante (nel senso che ne soffrirei maggiormente se venisse a mancare) la vita del mio cane di quella di un uomo cinese (cito loro solo perchè sono tanti) e soffrirei molto di più se venisse a mancare il mio segugio piuttosto di una persona da me fisicamente molto lontana e che non ho mai conosciuto (scagli la prima pietra chi ha il coraggio di dissentire).

Per tornare al caso Eluana (Roccia non ti arrabbiare se la cito ancora una volta) mi permetto solo di far notare quanto ci si sia accaniti nel voler tenere in vita una persona senza coscienza, senza consapevolezza, confidando nella ipocrita certezza che in quanto umana, disponesse ancora di una qualche attività celebrale.

Insomma un essere umano, finchè è vivo, cioè il cuore batte, è da difendere con le unghie e con i denti,  anche se non pensa, se non percepisce, anche se.....

Auguriamoci quindi che la scienza, utilizzando magari qualche sofisticata tecnica, non arrivi mai al punto di far battere per sempre il cuore dei celebralmente morti, perchè se così fosse la terra sarebbe presto invasa da eterni umani "zombi".

Per quanto mi riguarda cedo volentieri ogni risorsa necessaria all'inutile mantenimento dell mia vita (definito come l'accanimento terapeutico in un soggetto che non può scientificamente tornare alla coscienza di se stesso e del mondo che lo circonda) che destino a qualsiasi altro essere vivente percepisca una qualche emozione.

Consideratelo il mio testamento biologico.

Freddy

p.s. sul libero arbitrio, tema molto interessante e certamente molto legato a quello in oggetto, tornerò in seguito

 

 


giucap - Wed 11/02/2009 or 22:05

Caro Freddy,

concordo certamente su quanto affermi circa il tuo cane (ne ho uno anch'io), ma non credo tu possa attenderti grande attenzione dei media qualora ti trovassi nel dilemma di scegliere se porre fine alle sue sofferenze (e spero vivamente che ciò non debba mai essere).

Mi sembrava si trattasse di questo, cioè notizie o eventi seguiti dal grande pubblico, ed a questo mi riferivo.

Per il resto mi sembra che ci troviamo in linea, evidentemente siamo molti di più di quanto non si pensi (o di quanto risulti da sondaggi tarocchi). Il mio testamento biologico l'ho affidato al post inserito nel forum "qualche riflessione".

Giulio

 


massimo74 - Thu 12/02/2009 or 11:17

Trovo tutte le considerazioni espresse molto interessanti dalle quali ho tratto molto beneficio, sicuramente molto meglio che ascoltare le sciocchezze della maggior parte dei nostri rappresentanti politici.

Vorrei solo far presente che il sito  www.malamministrazione.it  verrà oscurato in tutte le sue pagine per tre giorni per dare spazio a delle brevi righe dal titolo:"immedesimarsi per comprendere" che non riporto integralmente per non tediarvi più del dovuto, nelle quale ipotizzo una situazione di coma vegetativo approntando alcuni scenari (gli unici a mio avviso possibili) e nelle quali vengono esposte delle considerazioni circa la Legge sul testamento biolgico inutile e peggiorativa che il nostro Parlamernto andrà tra poco verosimilmente ad approvare.

Grazie.

Massimo de Simone

 

 

 

 

 

la Il nostro Parlamento andrà verosimilmente ad approvare una Legge sul Testamento Biologico inutile e peggiorativa...




renatosd - Thu 12/02/2009 or 11:59

peccato che ora non ho tempo per commentare come vorrei ... c'è un punto che hai toccato su cui ho soffermato spesso i miei ragionamenti ed è quando dici: "avvertire la loro sofferenza straziata dalla mia persistente e immutabile condizione persa nel tempo"

Il tarlo che mi affligge è l'enorme egoismo di chi pur di difendere quella che nel migliore dei casi è una "vita non vita", e nel peggiore è quella allucinante ed infernale da te ben descritta, decide comunque preventivamente di sottoporre i propri cari ad un supplizio ben peggiore del suo stesso stato, qualsiasi esso sia tra quelli descritti.

E mettiamo pure che dopo 20 anni mi risvegli da una situazione così … ma che senso avrebbe ritrovarsi moglie e figli invecchiati, distrutti ed estenuati da una situazione inumana, e a prescindere dal come poter pensare di ricostruire un rapporto normale, come potrei sopravvivere al rimorso di averli costretti con me ad una cosa ben peggiore della non vita per tutti quegli anni??

No! io non ho dubbi ...  se amo, come amo, i miei cari mai e poi mai potrei volere una simile mostruosità … come atto di estremo egoismo potrei concedere 6 mesi, non un ora di più, alla scienza per tentare di riportarmi in uno stato cosciente dove prendere eventuali altre decisioni ….  

renato

PS per chi ha accesso a facebook vi invio un link ad un video che il mio amico carlo ha  prodotto ed inviato a tutti gli sciacalli dell'ultim'ora e che è stato anche trasmesso da rainews24 ... ora in molti lo stanno imitando : http://www.facebook.com/wall.php


massimo74 - Thu 12/02/2009 or 13:14

Egoismo.

Secondo me Renato ha usato il termine migliore per comprendere la situazione.

Quanti sono e sarebbero disposti a straziare fino all'inverosimile una persona cara per avere il proprio infimo tornaconto di felicità.

L'essere "uomo" all'apice dell'egoismo e quando non è più in grado di riconoscere di esserlo, ecco cos'è che mi fa più paura.

Massimo.

 




Freddy - Thu 12/02/2009 or 22:04

Scuste se scrivo il mio terzo post sull'argomento ma come avrete capito mi interessa particolarmente.

Intanto volevo rassicurare Giulio che al mio cane non può succedere nulla semplicemente perchè non lo ho. Il mio voleva solo essere un esempio per far comprendere quanto possa essere relativa l'importanza che ciascuno di noi da, nella realtà dei fatti, agli altri esseri viventi.

Insomma, una cosa è dire (perchè si deve dire) che la vita di un essere umano è più importante di quella di un animale, altra cosa è soppesare le due realtà quando mettiamo a confronto due esseri viventi di cui uno, pur essendo un cane, vive con noi, gioca con noi, ci trasmette e prova emozioni quotidianamente, l'altro, l'ipotetico cinese, che non abbiamo mai visto e conosciuto e per il quale, snceramente, non proviamo alcun genere di affetto.

Già di fronte una situazione di questo tipo, se fossimo messi di fronte l'ipotetica scelta di dover sacrificare l'uno o l'altro, in cuor nostro e senza alcune ipocrisia, forse sceglieremmo egoisticmente di lasciar vivo il nostro cane, ma considerato il fatto che il "cinese" è un rappresentnte della razza umana, mai ci sogneremmo di dirlo apertamente e sceglieremmo quindi di lasciar vivere il secondo (cioè il cinese).

Se poi però, il "cinese", è anche in uno stato vegetativo da 10-15 o 20 anni, la scelta tra chi dei due vorremmo continuasse a vivere, comincerebbe ad essere meno sicura, forse traballante, probabilmente incerta, quanto meno imbarazzante.

Personalmente, invce, io non avrei dubbi e non li avrei nemmeno se il cane non fosse mio e l'essere umano fosse mio figlio (o ancor più me stesso):

tra un cane che vive e prova e emozioni ed un essere umano che "vive" solo perchè c'è una macchina che gli fa battere il cuore, anche se fosse mio figlio, chiederei alla comunità di utilizzare le risorse per il primo dei due, il cane.

Spero di essermi spiegato meglio e di non aver scandalizzato nessuno.

Freddy...il diavoletto.


- Fri 13/02/2009 or 07:57

Siamo in una società tecnologicamente in pieno sviluppo chi potrà, vorrà e avrà le risorse (proprie) potrà essere tenuto meccanicamente in vita forse per sempre o perlomeno fino al disfacimento dell'organismo anche in caso di eventi ora irreversibili avremo, secondo le concezioni che stanno passando, una serie infinita di individui tenuti sospesi nel nulla, anche contro la loro volontà. Ieri sentivo Formigoni "Noi in Lombardia possiamo assistere tutti quelli nelle condizioni della Englaro gli altri......... (chissene)"  in vista del federalismo fiscale mi pare proprio una bella cosa, il fatto poi che la maggior parte dei primari in Lombardia sia di CL (vedi Report) è secondario come il fatto che quasi tutti i ginecologi siano antiabortisti (salvo poi praticarli in cliniche private tenute da religiosi vedi le cronache). In molte regioni anche su specifica volontà della persona o della famiglia tutto questo non sarebbe stato e non è possibile non ci sono e non ci saranno risorse.


massimo74 - Sat 28/02/2009 or 01:34

Ci riprovano. E non gli basta mai.

Dopo la denuncia archiviata immediatamente dalla Procura di Trieste per le presunte irregolarità che i carabinieri avevano creduto di intravedere per alcune foto scattate a Eluana, ora è la volta di alcuni privati e un comitato chiamato “verità (quale?) e vita”, i quali, imperterriti e irriducibili, hanno denunciano il padre di Eluana e altre tredici persone per omicidio volontario aggravato.

Che tristezza: laicamente parlando è veramente deprimente non demordere nemmeno dopo sentenze di Cassazione e Corte Europea per i Diritti dell’Uomo. Cristianamente parlano, invece, codesti dovrebbero ben sapere che “perseverare è diabolico”. Lasciamola e lasciamoli in pace. Un pò di compassione per il dolore umano sarebbe gradito da tutti, credenti e non.

 

Poi a questo si aggiungono oggi le dichiarazioni, che ritengo non propriamente comprensibili, del Presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari cardinale Javier Lozano Barragan: “Abbiamo un comandamento, il quinto, che dice di non uccidere. Chi uccide un innocente commette un omicidio e questo è chiaro. Se Beppino Englaro ha ammazzato la figlia Eluana allora è un omicida".

Si allude e non si dice. Mi chiedo:  veramente è tutta qui la chiesa riguardo queste questioni?

1)      Non è per precisamente per quinto comandamento che non bisogna uccidere (che semmai vale per i credenti) bensì per la Legge (che vale per tutti).

2)      Anche chi uccide un criminale commette un omicidio. Non c’è bisogno di uccidere un innocente per essere un assassino. Questo forse è più chiaro.

3)      “Se Beppino Englaro ha ammazzato la figlia Eluana allora è un omicida”. Più lo leggo e più non riesco a capire. Una frase inutile e esageratamente allusiva. E’ un po’ come dire “se mio nonno aveva tre palle era un flipper”. A me pare chiara l’intenzione. Se per Barragan Beppino Englaro è un assassino, ok, ma almeno abbia il coraggio di dirlo e non di lasciarlo intendere. Questo è meschino. E’ questa la chiesa che meritiamo? Lo dico a malincuore: nemmeno il coraggio di affermare quello che allude?

 

Se fosse la dichiarazione generale, ambigua e confusionaria solo di un vescovo non mi preoccuperei più di tanto. Il fatto è che la chiesa quando un altro vescovo recentemente si è pronunciato contro il pacchetto sicurezza con annesse ronde del governo il Vaticano l’ha subito smentito…

 

Massimo





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